ITMI20131905A1 - Struttura di contenimento comprendente mezzi di sostegno di una parete divi-soria di due cavità presenti in detta struttura per l'alloggiamento di oggetti - Google Patents

Struttura di contenimento comprendente mezzi di sostegno di una parete divi-soria di due cavità presenti in detta struttura per l'alloggiamento di oggetti

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ITMI20131905A1
ITMI20131905A1 IT001905A ITMI20131905A ITMI20131905A1 IT MI20131905 A1 ITMI20131905 A1 IT MI20131905A1 IT 001905 A IT001905 A IT 001905A IT MI20131905 A ITMI20131905 A IT MI20131905A IT MI20131905 A1 ITMI20131905 A1 IT MI20131905A1
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IT
Italy
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wall
dividing
lower base
bases
sub
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Application number
IT001905A
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English (en)
Inventor
Daniele Piazza
Original Assignee
Casa Piazza Arredamenti Di Piazza D Aniele
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    • A47FURNITURE; DOMESTIC ARTICLES OR APPLIANCES; COFFEE MILLS; SPICE MILLS; SUCTION CLEANERS IN GENERAL
    • A47BTABLES; DESKS; OFFICE FURNITURE; CABINETS; DRAWERS; GENERAL DETAILS OF FURNITURE
    • A47B95/00Fittings for furniture
    • A47B95/008Suspension fittings for cabinets to be hung on walls
    • AHUMAN NECESSITIES
    • A47FURNITURE; DOMESTIC ARTICLES OR APPLIANCES; COFFEE MILLS; SPICE MILLS; SUCTION CLEANERS IN GENERAL
    • A47BTABLES; DESKS; OFFICE FURNITURE; CABINETS; DRAWERS; GENERAL DETAILS OF FURNITURE
    • A47B77/00Kitchen cabinets
    • A47B77/02General layout, e.g. relative arrangement of compartments, working surface or surfaces, supports for apparatus
    • AHUMAN NECESSITIES
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    • A47BTABLES; DESKS; OFFICE FURNITURE; CABINETS; DRAWERS; GENERAL DETAILS OF FURNITURE
    • A47B91/00Feet for furniture in general

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  • Medical Preparation Storing Or Oral Administration Devices (AREA)

Description

D E S C R I Z I O N E
Descrizione dell’INVENZIONE INDUSTRIALE dal titolo:
“Struttura di contenimento comprendente mezzi di sostegno di una parete divisoria di due cavità presenti in detta struttura per l'alloggiamento di oggetti”
Campo di applicazione dell'invenzione
La presente invenzione si riferisce al settore dell'arredamento, ed in particolare agli oggetti comunemente indicati con il termine "mobili" e con i quali è possibile attrezzare un locale per l'uso al quale esso è destinato.
Più precisamente, la presente invenzione si riferisce ad una struttura di contenimento comprendente mezzi di sostegno di una parete divisoria di due cavità presenti in detta struttura per l'alloggiamento di oggetti.
Per "struttura di contenimento" si intende una struttura comprendente almeno una cavità nella quale è possibile collocare uno o più oggetti secondo un criterio rispondete a finalità che possono essere di vario tipo. A titolo esemplificativo, una struttura di contenimento può essere concepita con fini protettivi (ossia per conservare gli oggetti che vengono riposti nella stessa), di praticità (ossia per consentire una collocazione "armonica" degli oggetto all'interno della stessa affinché detti oggetti siano, all'occorrenza, facilmente e celermente reperibili) oppure estetici (ossia per nascondere alla vista oggetti che vengono alloggiati nella stessa e che non si desidera siano visibili se non, eventualmente, all'occorrenza). Tra le strutture di contenimento più comuni si annoverano i mobili a ripiani interni eventualmente provvisti di sportelli di apertura e chiusura, i mobili pensili, le cassettiere ed i mobili per l'alloggiamento di elettrodomestici da incasso. Nel seguito della presente descrizione con la parola “mobile” si intende identificare tutte le strutture di contenimento della suddetta tipologia.
In particolare, la presente invenzione trova applicazione in riferimento ai mobili da cucina, ossia mobili collocabili in quei locali dove normalmente viene svolta l'attività del cucinare.
Rassegna dell'arte nota
I mobili da cucina sono solitamente strutture a forma parallelepipeda rettangolare comprendenti una sola cavità delimitata da una base inferiore (comunemente chiamata "fondo"), due pareti laterali (comunemente chiamate "spalle"), una parete posteriore (comunemente chiamata "schiena") ed eventualmente una base superiore (comunemente chiamata "top"). Per fini di praticità, il mobile può comprendere uno o più ripiani preferibilmente orizzontali collocati all'interno della cavità per consentire l'alloggiamento nel mobile di oggetti di vario tipo. A seconda della finalità per cui è stato concepito, un mobile da cucina può essere privo di pareti frontali (cosicché la cavità sia sempre accessibile in corrispondenza di un'apertura frontale del mobile) oppure comprendere uno o più sportelli frontali (comunemente chiamati "ante") girevoli su cerniere o scorrevoli su guide per consentire o impedire l'accesso alla cavità all'interno del mobile. In alternativa, la cavità può alloggiare uno o più cassetti scorrevoli su apposite guide. In tal caso, le pareti frontali dei cassetti fungono esse stesse da parete frontale del mobile.
I mobili da cucina vengono solitamente mantenuti con la base inferiore leggermente sollevata da terra per motivi igienici. In particolare, un mobile da cucina può essere rialzato per mezzo di corte barre di sostegno (comunemente chiamati "piedini") solidalmente connesse alla base inferiore del mobile in corrispondenza di un'estremità e poggianti a terra in corrispondenza dell'altra estremità. Nei mobili siffatti la base inferiore funge da elemento di sostegno delle pareti laterali e della parete posteriore le quali sostegno a loro volta la base superiore.
In alternativa all'impiego dei piedini, un mobile da cucina può essere mantenuto sollevato da terra mediante appositi ganci tramite i quali il mobile viene appeso ad una parete della cucina. I mobili siffatti vengono comunemente chiamati "mobili pensili" ed offrono il vantaggio di consentire ad una persona operante in cucina di disporre dello spazio al di sotto del mobile. Nei mobili pensili i ganci sono solidalmente connessi alle pareti laterali e pertanto sono queste ultime a fungere da elementi di sostegno delle basi e della parete posteriore.
Quando si desidera disporre di molteplici cavità lateralmente adiacenti l'una all'altra (ossia poste l'una di fianco all'altra), occorre realizzare due o più mobili da accostare l'uno all'altro. Ogni mobile è però dotato di una coppia di pareti laterali pertanto ogni cavità è separata da una cavità ad essa adiacente da due pareti laterali (una per ciascun mobile) contrapposte. Facendo riferimento, a titolo esemplificativo, all'accostamento di due soli mobili da cucina, lo spazio complessivamente disponibile nei due mobili è dato dalla somma delle due cavità. È pertanto evidente che, paragonato allo spazio ipoteticamente delimitato dalle quattro basi dei due mobili, dalle due pareti di fondo e dalle due pareti laterali più esterne, lo spazio effettivamente disponibile ha subito una duplice riduzione corrispondente al volume delle due pareti laterali contrapposte. Nel caso in cui si abbia la necessità di disporre di molteplici cavità reciprocamente affiancate, detta perdita di volume utile può risultare significativa.
Per ovviare a questo inconveniente, si è pensato di realizzare mobili da cucina con basi relativamente ampie e dotati di pareti divisorie interne solitamente disposte verticalmente. Le pareti divisorie gravano però sulla base inferiore e possono dar luogo a cedimenti strutturali nel caso in cui esse debbano fungere da elementi di sostegno, almeno parziale, di ripiani preferibilmente orizzontali collocati all'interno della cavità del mobile per consentire l'alloggiamento nel mobile di oggetti di vario tipo.
Scopi dell’invenzione
Scopo della presente invenzione è quello di indicare un mobile da cucina comprendente almeno due cavità che consenta di superare gli inconvenienti suddetti.
Sommario dell’invenzione
Oggetto della presente invenzione è una struttura di contenimento collocabile in una cucina, la struttura di contenimento comprendendo:
• almeno una base inferiore;
• almeno due pareti laterali;
• almeno una parete posteriore;
• almeno una cavità delimitata, almeno parzialmente, dalla base inferiore, dalle pareti laterali e dalla parete posteriore;
• mezzi divisori della cavità in almeno due sottocavità lateralmente adiacenti l'una all'altra, ciascuna sottocavità essendo delimitata, almeno parzialmente, dalla base inferiore, da una delle pareti laterali, dai mezzi divisori e dalla parete posteriore;
• primi mezzi di sostegno della base inferiore idonei a mantenere detta base inferiore sollevata da terra,
in cui, secondo l'invenzione, la struttura di contenimento comprende secondi mezzi di sostegno dei mezzi divisori.
I mezzi divisori sono, a titolo esemplificativo, una parete divisoria che divide la cavità all'interno del mobile (ossia di detta struttura di contenimento) in due sottocavità. Il mobile diviene pertanto una struttura di contenimento comprendente due cavità (ciascuna corrispondente ad una sottocavità).
Come accennato precedentemente, i primi mezzi di sostegno sono, a titolo esemplificativo, piedini in corrispondenza dei quali il mobile è poggiabile a terra oppure ganci per mezzo dei quali il mobile è appendibile ad una parete. In quest'ultimo caso, i ganci sostengono la base inferiore per il tramite delle pareti laterali a cui sono solidalmente connessi.
Essendo il mobile dotato di secondi mezzi di sostegno dei mezzi divisori, non vi è il rischio che il peso di questi ultimi possa dar luogo a cedimenti strutturali in corrispondenza della base inferiore del mobile.
Ulteriori caratteristiche innovative della presente invenzione sono descritte nelle rivendicazioni dipendenti.
Secondo un aspetto dell'invenzione, i secondi mezzi di sostegno sono poggiabili a terra, i mezzi divisori poggiando su una porzione di detta base inferiore poggiante sui secondi mezzi di sostegno, i secondi mezzi di sostegno essendo idonei a mantenere, unitamente ai primi mezzi di sostegno, la base inferiore sollevata da terra.
Con riferimento al caso in cui i primi mezzi di sostegno sono piedini in corri spondenza dei quali il mobile è poggiabile a terra, la parete divisoria poggia sulla base inferiore la quale poggia, a sua volta, oltre che sui piedini, sui secondi mezzi di sostegno che, a titolo esemplificativo, potrebbero essere a loro volta piedini.
Secondo un altro aspetto dell'invenzione, i secondi mezzi di sostegno fungono da mezzi di connessione dei mezzi divisori ad una parete della cucina.
A titolo esemplificativo, in un mobile pensile, i primi ed i secondi mezzi di sostegno sono ganci mediante i quali il mobile è appendibile ad una parete.
Secondo un altro aspetto dell'invenzione, i mezzi divisori sono solidalmente connessi alla base inferiore, i secondi mezzi di sostegno essendo idonei a mantenere, unitamente ai primi mezzi di sostegno, la base inferiore sollevata da terra.
In una forma di realizzazione alternativa dell'invenzione, i mezzi divisori dividono la base inferiore in almeno due sottobasi inferiori; i mezzi divisori dividendo la parete posteriore in almeno due sottopareti posteriori.
In questa forma di realizzazione, il mobile oggetto d'invenzione è modulare. Ogni modulo comprende una base inferiore (corrispondente ad una di dette sottobasi inferiori), una parete laterale (corrispondente a una di dette pareti laterali o alla parete divisoria) ed una parete posteriore (corrispondente ad una di dette sottopareti posteriori). A titolo esemplificativo, per realizzare un mobile comprendente due cavità (e quindi una sola parete divisoria) occorre accostare tra loro due moduli in modo che la parete laterale del secondo modulo funga da parete divisoria del mobile, ed aggiungere una terza parete a chiudere lateralmente il secondo modulo. In altre parole: la parete laterale del primo modulo corrisponde ad una parete laterale del mobile, la parete laterale del secondo modulo corrisponde alla parete divisoria del mobile e la terza parete aggiuntiva corrisponde all'altra parete laterale del mobile. Più in generale, per realizzare un mobile comprendente N cavità (e quindi N - 1 pareti divisorie) occorre accostare tra loro N moduli in modo che la parete laterale di un modulo funga da parete divisoria tra detto modulo ed un modulo ad esso adiacente, ed aggiungere una parete a chiudere lateralmente uno dei due moduli più esterni. In altre parole: la parete laterale di un modulo più esterno corrisponde ad una parete laterale del mobile, le pareti laterali degli altri moduli (i moduli intermedi e l'altro modulo più esterno) corrispondono alle pareti divisorie del mobile e la parete aggiunta corrisponde all'altra parete laterale del mobile. Le basi inferiori e le pareti posteriori dei moduli corrispondono, rispettivamente, a porzioni della base inferiore (ossia alle sottobasi inferiori) ed a porzioni della parete posteriore (ossia alle sottopareti posteriori) del mobile poste in corrispondenza delle cavità all'interno del mobile.
Secondo un aspetto di detta forma di realizzazione alternativa, i mezzi divisori comprendendo una prima appendice poggiabile a terra, la prima appendice corrispondendo ai secondi mezzi di sostegno, i mezzi divisori essendo solidalmente connessi alle sottobasi inferiori, i secondi mezzi di sostegno essendo idonei a mantenere, unitamente ai primi mezzi di sostegno, le sottobasi inferiori sollevate da terra.
Con riferimento al caso in cui i primi mezzi di sostegno sono piedini in corrispondenza dei quali il mobile è poggiabile a terra, la parete divisoria si estende fino a terra così da dividere la base inferiore in due sottobasi. La parete divisoria contribuisce in tal modo a sostenere le due sottobasi insieme ai piedini.
Secondo un altro aspetto di detta forma di realizzazione alternativa, ciascuna parete laterale comprende una seconda appendice poggiabile a terra, le pareti laterali essendo solidalmente connesse alle sottobasi inferiori, le seconde appendici corrispondendo a detti primi mezzi di sostegno.
Secondo un altro aspetto dell'invenzione, la struttura di contenimento comprende una base superiore, la cavità essendo delimitata anche dalla base superiore, le sottocavità essendo delimitate anche dalla base superiore.
Secondo un altro aspetto di detta forma di realizzazione alternativa, i mezzi divisori dividono la base superiore in almeno due sottobasi superiori, i mezzi divisori essendo solidalmente connessi alle sottobasi superiori.
In tal caso, ogni modulo del mobile comprende inoltre una base superiore corrispondente ad una di dette sottobasi superiori.
Breve descrizione delle figure
Ulteriori scopi e vantaggi della presente invenzione risulteranno chiari dalla descrizione particolareggiata che segue di un esempio di realizzazione della stessa e dai disegni annessi, dati a puro titolo esplicativo e non limitativo, in cui: − la figura 1 mostra, in vista prospettica, una struttura di contenimento secondo la presente invenzione.
− la figura 2 mostra, in vista prospettica, una forma di realizzazione alternativa della struttura di contenimento di figura 1;
− la figura 3 mostra, in vista prospettica, una variante della forma di realizzazione alternativa di figura 2.
− la figura 4 mostra, in vista prospettica, un'altra variante della forma di realizzazione alternativa di figura 2.
Descrizione dettagliata di alcune forme preferite di realizzazione dell’invenzione
Nella presente descrizione, per comodità di esposizione, ci si riferisce solo ad un preferito esempio di attuazione dell’invenzione in cui la struttura di contenimento comprende due cavità separate da una parete divisoria. Deve essere chiaro che la struttura oggetto d'invenzione non è limitata al suddetto esempio. In generale, la struttura di contenimento può comprendere N cavità lateralmente adiacenti l'una all'altra e separate l'una dall'altra da N - 1 pareti divisorie. Quanto detto precedentemente e quanto detto nel seguito della presente descrizione in riferimento ad un mobile comprendente due cavità, vale pertanto, in modo del tutto equivalente, per un mobile comprendente N cavità separate l'una dall'altra da N - 1 pareti divisorie.
Nella descrizione che segue una figura potrà essere illustrata anche con riferimento ad elementi non espressamente indicati in quella figura ma in altre figure. La scala e le proporzioni dei vari elementi raffigurati non corrispondono necessariamente a quelle reali.
La figura 1 mostra un mobile 1 poggiato sul pavimento 2 di una cucina (non visibile nelle figure). Il mobile 1 ha una forma preferibilmente parallelepipeda rettangolare comprendente: una base inferiore 3, due pareti laterali 4 e 5, una parete divisoria 6 interposta alle pareti laterali 4 e 5 e preferibilmente disposta parallelamente alle stesse, una parete posteriore 7 ed una base superiore 8. Le basi 3 e 8 sono preferibilmente disposte orizzontalmente. Le pareti laterali 4 e 5, la parete divisoria 6 e la parete posteriore 7 sono preferibilmente disposte verticalmente. Le basi e le pareti 3, 4, 5, 6, 7 e 8 sono solidalmente connesse l'una all'altra a delimitare due cavità 9 e 10 per l'alloggiamento di oggetti all'interno del mobile 1. In particolare, la cavità 9 (a sinistra in figura 1) è delimitata da: una porzione della base inferiore 3, la parete laterale 4, la parete divisoria 6, una porzione della base superiore 8 ed una porzione della parete posteriore 7; la cavità 10 (a destra in figura 1) è delimitata da: la porzione rimanente della base inferiore 3, la parete laterale 5, la parete divisoria 6, la porzione rimanente della base superiore 8 e la porzione rimanente della parete posteriore 7. Le cavità 9 e 10 sono accessibili in corrispondenza di due rispettive aperture (visibili frontalmente in figura 1) delimitate dai bordi delle basi 3 e 8, delle pareti laterali 4 e 5 e della parete divisoria 6 più distanti dalla parete posteriore 7.
A titolo esemplificativo, la base superiore 8 poggia sulle pareti laterali 4 e 5, sulla parete divisoria 6 e sulla parete posteriore 7 in corrispondenza dei bordi di queste ultime più distanti dal pavimento 2. Le pareti laterali 4 e 5, la parete divisoria 6 e la parete posteriore 7 poggiano sulla base inferiore 3 in corrispondenza dei loro bordi più prossimi al pavimento 2.
Oltre che sulle pareti laterali 4 e 5, sulla parete divisoria 6 e sulla parete posteriore 7, la base superiore poggia su una coppia di barre (non visibili in figura 1) preferibilmente rettilinee e rispettivamente alloggiate nelle cavità 9 e 10. Dette barre sono comunemente chiamate "catene di collegamento". Una di dette catene di collegamento si estende, preferibilmente ortogonalmente, dalla parete laterale 4 alla parete divisoria 6 in corrispondenza dei bordi di queste ultime più distanti dal pavimento 2. L'altra catena di collegamento si estende, preferibilmente ortogonalmente, dalla parete laterale 5 alla parete divisoria 6 in corrispondenza dei bordi di queste ultime più distanti dal pavimento 2.
La base inferiore 3 è mantenuta sollevata dal pavimento 2 per mezzo di piedini 12, 13 e 14 disposti, a titolo esemplificativo, su tre file. Ciascun piedino è preferibilmente una corta barra poggiante sul pavimento 2 in corrispondenza di un'estremità e solidalmente connessa alla base inferiore 3 in corrispondenza dell'altra estremità. È pertanto in corrispondenza dei piedini 12, 13 e 14 che il mobile 1 poggia sul pavimento 2. I piedini 12, 13 e 14 sono preferibilmente disposti ortogonalmente alla base inferiore 3. I piedini 12 di una prima delle tre file sono preferibilmente complanari alla parete laterale 4; i piedini 13 di una seconda delle tre file sono preferibilmente complanari alla parete divisoria 6; i piedini 14 della fila rimanente sono preferibilmente complanari alla parete laterale 5. I piedini 12 e 14 sono sufficienti a mantenere la base inferiore 3 sollevata dal pavimento 2. I piedini 13 contribuiscono a mantenere la base inferiore 3 sollevata dal pavimento 2 ma svolgono prevalentemente un'altra funzione: essendo i piedini 13 allineati alla parete divisoria 6 e gravando quest'ultima sulla base inferiore 3, i piedini 13 fungono da elementi di sostegno della parete divisoria 6.
In una prima variante del mobile 1 non mostrata nelle figure, il mobile comprende uno sportello frontale preferibilmente rettangolare e di ampiezza pari alle aperture delle cavità 9 e 10. Lo sportello è incernierato, lungo un proprio bordo, della base inferiore 3 così da essere ruotabile rispetto a quest'ultima tra una prima posizione in corrispondenza della quale consente l'accesso alle cavità 9 e 10, ed una seconda posizione in corrispondenza della quale è contrapposto ai bordi della base inferiore 3, delle pareti laterali 4 e 5 e della parete divisoria 6 più distanti dalla parete posteriore 7, così da impedire frontalmente l'accesso alle cavità 9 e 10.
In una seconda variante del mobile 1 non mostrata nelle figure, il mobile comprende due sportelli frontali preferibilmente rettangolari e di ampiezza rispettivamente pari alle aperture delle cavità 9 e 10. Gli sportelli sono rispettivamente incernierati, lungo un proprio bordo, alle pareti laterali 4 e 5 così da essere ruotabili rispetto a queste ultime tra una prima posizione in corrispondenza della quale consentono l'accesso alle cavità 9 e 10, ed una seconda posizione in corrispondenza della quale sono contrapposti ai bordi della base inferiore 3, delle pareti laterali 4 e 5 e della parete divisoria 6 più distanti dalla parete posteriore 7, così da impedire frontalmente l'accesso alle cavità 9 e 10.
In una terza variante del mobile 1 non mostrata nelle figure, i due sportelli frontali sopra citati sono incernierati, lungo un proprio bordo, alla parete divisoria 6. In una quarta variante del mobile 1 non mostrata nelle figure, i due sportelli frontali sopra citati sono rispettivamente incernierati, lungo un proprio bordo, alla parete divisoria 6 e ad una delle pareti laterali 4 e 5.
La figura 2 mostra un mobile 50 che costituisce una forma di realizzazione alternativa del mobile 1. Il mobile 50 ha una forma preferibilmente parallelepipeda rettangolare comprendente: due pareti laterali 21 e 22, una parete divisoria 23 interposta alle pareti laterali 21 e 22 e preferibilmente disposta parallelamente alle stesse, due basi inferiori 24 e 25 preferibilmente complanari (una 24 delle quali è posta tra la parete laterale 21 e la parete divisoria 23 e l'altra 25 è posta tra la parete divisoria 23 e la parete laterale 22) e due pareti posteriori 28 e 29 preferibilmente complanari (una 28 delle quali è posta tra la parete laterale 21 e la parete divisoria 23 e l'altra 29 è posta tra la parete divisoria 23 e la parete laterale 22). Il mobile 50 comprende inoltre due catene di collegamento 15 e 16 preferibilmente rettilinee. La catena di collegamento 15 si estende, preferibilmente ortogonalmente, dalla parete laterale 21 alla parete divisoria 23 in corrispondenza dei bordi di queste ultime più distanti dal pavimento 2. La catena di collegamento 16 si estende, preferibilmente ortogonalmente, dalla parete laterale 22 alla parete divisoria 23 in corrispondenza dei bordi di queste ultime più distanti dal pavimento 2. Le basi inferiori 24 e 25 e le catene di collegamento 15 e 16 sono preferibilmente disposte orizzontalmente. Le pareti laterali 21 e 22, la parete divisoria 23 e le pareti posteriori 28 e 29 sono preferibilmente disposte verticalmente. Le basi e le pareti 21, 22, 23, 24, 25, 28 e 29 sono solidalmente connesse l'una all'altra a delimitare due cavità 30 e 31 per l'alloggiamento di oggetti all'interno del mobile 50. In particolare, la cavità 30 (a sinistra in figura 2) è delimitata da: la base inferiore 24, la parete laterale 21, la parete divisoria 23 e la parete posteriore 28; la cavità 31 (a destra in figura 2) è delimitata da: la base inferiore 25, la parete laterale 22, la parete divisoria 23 e la parete posteriore 29. Le cavità 30 e 31 sono accessibili in corrispondenza di due rispettive coppie di aperture (due aperture visibili frontalmente e due aperture visibili superiormente in figura 2). Le aperture frontali sono delimitate dai bordi delle basi 24 e 25 delle pareti laterali 21 e 22 e della parete divisoria 23 più distanti dalle pareti posteriori 28 e 29. Le aperture superiori sono delimitate dai bordi delle pareti laterali 21 e 22, della parete divisoria 23 e delle pareti posteriori 28 e 29 più distanti dal pavimento 2.
A titolo esemplificativo, le pareti posteriori 28 e 29 poggiano sulle basi inferiori 24 e 25 in corrispondenza dei loro bordi più prossimi al pavimento 2.
Il mobile 50 si differenzia dal mobile 1 per l'assenza della base superiore e per il fatto che la parete divisoria divide sia la base inferiore, sia la parete posteriore in due porzioni.
Le basi inferiori 24 e 25 sono solidalmente connesse alle pareti laterali 21 e 22 ed alla parete divisoria 23, e sono mantenute sollevate dal pavimento 2 per mezzo di piedini 32, 33 e 34 disposti, a titolo esemplificativo, su tre file. Ciascun piedino è preferibilmente una corta barra poggiante sul pavimento 2 in corrispondenza di un'estremità e solidalmente connessa al bordo delle pareti laterali 21 e 22 e della parete divisoria 23 più prossimo al pavimento 2, in corrispondenza dell'altra estremità. È pertanto in corrispondenza dei piedini 32, 33 e 34 che il mobile 50 poggia sul pavimento 2. I piedini 32, 33 e 34 sono preferibilmente disposti ortogonalmente alla base inferiore 3. I piedini 32 di una prima delle tre file sono preferibilmente complanari alla parete laterale 21; i piedini 33 di una seconda delle tre file sono preferibilmente complanari alla parete divisoria 23; i piedini 34 della fila rimanente sono preferibilmente complanari alla parete laterale 22. I piedini 32 e 34 sono sufficienti a mantenere le basi inferiori 24 e 25 sollevate dal pavimento 2 poiché queste ultime sono solidalmente connesse, oltre che alle pareti laterali 21 e 22, alla parete divisoria 23. I piedini 33 contribuiscono a mantenere le basi inferiori 24 e 25 sollevate dal pavimento 2 ma svolgono prevalentemente un'altra funzione: fungono da elementi di sostegno della parete divisoria 23.
Le quattro varianti del mobile 1 precedentemente descritte sono, in modo equivalente, varianti del mobile 50.
La figura 3 mostra un mobile 20 che si differenzia dal mobile 50 di figura 2 per il fatto di comprendere, in luogo delle catene di collegamento 15 e 16, due basi superiori 26 e 27 preferibilmente complanari (una 26 delle quali è posta tra la parete laterale 21 e la parete divisoria 23 e l'altra 27 è posta tra la parete divisoria 23 e la parete laterale 22). Le basi superiori 26 e 27 sono preferibilmente disposte orizzontalmente e sono solidalmente connesse alle pareti laterali 21 e 22 ed alla parete divisoria 23. La cavità 30 (a sinistra in figura 3) è pertanto delimitata anche dalla base superiore 26 e la cavità 31 (a destra in figura 3) è delimitata anche dalla base superiore 27. Le cavità 30 e 31 del mobile 20 sono accessibili in corrispondenza di due rispettive aperture (visibili frontalmente in figura 3) delimitate dai bordi delle basi 24 e 25, 26 e 27 delle pareti laterali 21 e 22 e della parete divisoria 23 più distanti dalle pareti posteriori 28 e 29.
Rispetto al mobile 50, nel mobile 20 la parete divisoria divide in due porzioni non solo la base inferiore e la parete posteriore, ma anche la base superiore. Il mobile 20 è privo dei piedini 32, 33 e 34 e, in luogo di questi ultimi, le pareti laterali 21 e 22 e la parete divisoria 23 sono dotate di tre rispettive appendici 21a, 22a e 23a esterne alle cavità 30 e 31 e che costituiscono rispettivamente un'estensione delle pareti laterali 21 e 22 e della parete divisoria 23 oltre le basi inferiori 24 e 25, preferibilmente ortogonalmente a queste ultime. Le appendici 21a, 22a e 23a poggiano sul pavimento 2 in corrispondenza di un rispettivo bordo. È pertanto in corrispondenza delle appendici 21a, 22a e 23a che il mobile 20 poggia sul pavimento 2. Essendo le basi inferiori 24 e 25, le basi superiori 26 e 27 e le pareti posteriori 28 e 29 solidalmente connesse alle pareti laterali 21 e 22 ed alla parete divisoria 23, le appendici 21a, 22a e 23a mantengono le basi inferiori 24 e 25 sollevate dal pavimento 2.
Il mobile 50 si differenzia dal mobile 1 per il fatto che le pareti laterali e la parete divisoria si estendono oltre la base inferiore così da formare dette appendici 21a, 22a e 23a idonee mantenere la base inferiore sollevata dal pavimento in luogo dei piedini.
Le quattro varianti del mobile 1 precedentemente descritte sono, in modo equivalente, varianti del mobile 20.
La figura 4 mostra un mobile 40 che si differenzia dal mobile 20 di figura 3 per il fatto di essere appeso ad una parete 41 della cucina, anziché essere poggiato sul pavimento 2. Per questo motivo il mobile 40 comprende, in luogo delle appendici 21a, 22a e 23a, dei ganci 42 che realizzano una connessione tra la parete 41 della cucina e le pareti laterali 21 e 22 e la parete divisoria 23 del mobile 40. Quest'ultimo comprende preferibilmente un solo gancio 42 per ciascuna delle pareti laterali 21 e 22 e per la parete divisoria 23. A titolo esemplificativo, i ganci 42 sono collocati all'interno delle cavità 30 e 31 in prossimità delle basi superiori 26 e 27 ed attraversano le pareti posteriori 28 e 29 per connettersi alla parete 41 della cucina. Essendo le basi inferiori 24 e 25, le basi superiori 26 e 27 e le pareti posteriori 28 e 29 solidalmente connesse alle pareti laterali 21 e 22 ed alla parete divisoria 23, i ganci 42 mantengono le basi inferiori 24 e 25 sollevate dal pavimento 2.
Analogamente a quanto detto in riferimento al mobile 20, le quattro varianti del mobile 1 precedentemente descritte sono, in modo equivalente, varianti del mobile 40.
Sulla base della descrizione fornita per un esempio di realizzazione preferito, è ovvio che alcuni cambiamenti possono essere introdotti dal tecnico del ramo senza con ciò uscire dall’ambito dell’invenzione come definito dalle seguenti rivendicazioni.

Claims (10)

  1. R I V E N D I C A Z I O N I 1. Struttura di contenimento (1, 20, 40, 50) collocabile in una cucina, detta struttura di contenimento (1, 20, 40) comprendendo: • almeno una base inferiore (3, 24, 25); • almeno due pareti laterali (4, 5, 21, 22); • almeno una parete posteriore (7, 28, 29); • almeno una cavità (9, 10, 30, 31) delimitata, almeno parzialmente, da detta base inferiore (3, 24, 25), da dette pareti laterali (4, 5, 21, 22) e da detta parete posteriore (7, 28, 29); • mezzi divisori (6, 23) di detta cavità (9, 10, 30, 31) in almeno due sottocavità (9, 10, 30, 31) lateralmente adiacenti l'una all'altra, ciascuna detta sottocavità (9, 10, 30, 31) essendo delimitata, almeno parzialmente, da detta base inferiore (3, 24, 25), da una di dette pareti laterali (4, 5, 21, 22), da detti mezzi divisori (6, 23) e da detta parete posteriore (7, 28, 29); • primi mezzi (12, 14, 21a, 22a, 32, 34, 42) di sostegno di detta base inferiore (3, 24, 25), detti primi mezzi di sostegno (12, 14, 21a, 22a, 42) essendo mezzi di mantenimento di detta base inferiore (3, 24, 25) sollevata da terra (2), detta struttura di contenimento (1, 20, 40, 50) essendo caratterizzata dal fatto di comprendere secondi mezzi (13, 23a, 33, 42) di sostegno di detti mezzi divisori (6, 23).
  2. 2. Struttura di contenimento (1) secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detti secondi mezzi di sostegno (13) sono poggiabili a terra, detti mezzi divisori (6) poggiando su una porzione di detta base inferiore (3), detta porzione di base inferiore (3) poggiando su detti secondi mezzi di sostegno (13), detti secondi mezzi di sostegno (13) essendo, unitamente a detti primi mezzi di sostegno (12, 14), mezzi di mantenimento di detta base inferiore (3) sollevata da terra (2).
  3. 3. Struttura di contenimento (40) secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detti secondi mezzi di sostegno (42) sono mezzi di connessione di detti mezzi divisori (23) ad una parete (41) di detta cucina.
  4. 4. Struttura di contenimento (40) secondo la rivendicazione 3, caratterizzata dal fatto che detti mezzi divisori (23) sono solidalmente connessi a detta base inferiore (24, 25), detti secondi mezzi di sostegno (42) essendo, unitamente a detti primi mezzi di sostegno (42), mezzi di mantenimento di detta base inferiore (24, 25) sollevata da terra (2).
  5. 5. Struttura di contenimento (20, 40, 50) secondo la rivendicazione 1 oppure 3 oppure 4, caratterizzata dal fatto che detti mezzi divisori (23) sono inoltre mezzi divisori di detta base inferiore in almeno due sottobasi inferiori (24, 25) e mezzi divisori di detta parete posteriore in almeno due sottopareti posteriori (28, 29).
  6. 6. Struttura di contenimento (20) secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detti mezzi divisori (23) sono inoltre mezzi divisori di detta base inferiore in almeno due sottobasi inferiori (24, 25), detti mezzi divisori (23) comprendendo una prima appendice (23a) poggiabile a terra (2), detta prima appendice (23a) corrispondendo a detti secondi mezzi di sostegno, detti mezzi divisori (23) essendo solidalmente connessi a dette sottobasi inferiori (24, 25), detti secondi mezzi di sostegno (23a) essendo, unitamente a detti primi mezzi di sostegno (21a, 22a), mezzi di mantenimento di dette sottobasi inferiori (24, 25) sollevate da terra (2).
  7. 7. Struttura di contenimento (20) secondo la rivendicazione 6, caratterizzata dal fatto che ciascuna detta parete laterale (21, 22) comprende una seconda appendice (21a, 22a) poggiabile a terra, dette pareti laterali (21, 22) essendo solidalmente connesse a dette sottobasi inferiori (24, 25), dette seconde appendici (21a, 22a) corrispondendo a detti primi mezzi di sostegno.
  8. 8. Struttura di contenimento (20) secondo la rivendicazione 7 oppure 6, caratterizzata dal fatto che detti mezzi divisori (23) sono inoltre mezzi divisori di detta parete posteriore in almeno due sottopareti posteriori (28, 29).
  9. 9. Struttura di contenimento (20, 40) secondo la rivendicazione 5 oppure 8, caratterizzata dal fatto di comprendere inoltre almeno una base superiore (8, 26, 27), detta cavità (9, 10, 30, 31) essendo delimitata anche da detta base superiore (8, 26, 27), dette sottocavità (9, 10, 30, 31) essendo delimitate anche da detta base superiore (8, 26, 27), detti mezzi divisori (23) essendo inoltre mezzi divisori di detta base superiore in almeno due sottobasi superiori (26, 27), detti mezzi divisori (23) essendo solidalmente connessi a dette sottobasi superiori (26, 27).
  10. 10. Struttura di contenimento (20, 40) secondo una delle rivendicazioni da 1 a 4, caratterizzata dal fatto di comprendere inoltre almeno una base superiore (8, 26, 27), detta cavità (9, 10, 30, 31) essendo delimitata anche da detta base superiore (8, 26, 27), dette sottocavità (9, 10, 30, 31) essendo delimitate anche da detta base superiore (8, 26, 27).
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* Cited by examiner, † Cited by third party
Publication number Priority date Publication date Assignee Title
US5439123A (en) * 1993-08-03 1995-08-08 Harbor Industries, Inc. Display system
US5848711A (en) * 1994-05-16 1998-12-15 Schmit; Joel A. Modular storage unit kit
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