ITMI20131349A1

ITMI20131349A1 - Manufatto in resina

Info

Publication number: ITMI20131349A1
Application number: IT001349A
Authority: IT
Inventors: Paolo Cappelletti
Original assignee: Materiko S R L
Priority date: 2013-08-06
Filing date: 2013-08-06
Publication date: 2015-02-07
Also published as: WO2015019287A1; EP3030596A1

Description

D.ssa Cristina BIGGI

(Albo iscr. n.1239 B)

1

DESCRIZIONE

Annessa a domanda di brevetto per INVENZIONE INDUSTRIALE avente per titolo

“MANUFATTO IN RESINA”

A nome: MATERIKO S.R.L.

Via Alfonso Torreggiani, 3

40128 BOLOGNA BO

Mandatari: D.ssa Cristina BIGGI, Albo iscr. nr.1239 B, Ing. Dario ALDE,

Albo iscr. nr.1338 B, Ing. Marco BELLASIO, Albo iscr. nr.1088 B, D.ssa Michela ERRICO, Albo iscr. nr.1520 B, Ing. Simona INCHINGALO, Albo iscr. nr.1341 B, Ing. Giancarlo PENZA, Albo iscr. nr.1335 B, Dott. Guido PONTREMOLI, Albo iscr. nr.1397 B, Elio Fabrizio TANSINI, Albo iscr. nr.697 BM, Ing. Luigi TARABBIA, Albo iscr. nr.1005 BM, Dott. Bartolomeo TIRLONI, Albo iscr. nr.1207 B, Ing. Lucia VITTORANGELI, Albo iscr. nr.983 BM

* ;CAMPO DELL’INVENZIONE ;La presente invenzione ha per oggetto un manufatto fabbricato in resina poliuretanica elastomerica eventualmente associata ad altri materiali, quali pelle, tessuto, tessuto non tessuto o altre resine polimeriche. Il manufatto ;5 dell’invenzione è un articolo di moda, un articolo o un accessorio di abbigliamento, un articolo di design, un articolo per la casa e di arredamento, un articolo di pelletteria e valigeria, una superficie architettonica di arredamento, come rivestimenti di pareti e pavimenti. ;;10 SFONDO DELL’INVENZIONE ;Sono note nel settore degli accessori per abbigliamento, oggetti fabbricati in polivinicloruro (PVC), come ad esempio borse di varie forme e dimensioni. Le borse in PVC possono essere interamente ottenute a partire da un foglio di tale materiale, di diversi colori e spessori, mediante D.ssa Cristina BIGGI (Albo iscr. n.1239 B) ;;;2 ;;taglio e cucitura della forma desiderata. Il PVC può anche essere abbinato ad altri materiali per la costruzione finale della borsa, per esempio a tessuti oppure ad altro materiale plastico. Tipicamente queste borse presentano un aspetto “lucido”, completamente liscio (cioè privo di rilievi, 5 se non applicati mediante cucitura) ed una scarsa resistenza ai graffi. ;Il PVC inoltre ingiallisce alla luce e nel tempo tende a deteriorarsi indurendosi e formando crepe. Con il PVC è possibile effettuare dei bassorilievi (grammature) ma di tipo grossolano, cioè senza definizione. Inoltre il PVC non è riciclabile ed il processo di lavorazione è molto 10 inquinante. ;;Sono noti anche oggetti fabbricati in cosiddetta eco-pelle, detta anche pelle ecologica, eco-cuoio, cuoio ecologico, pelle a ridotto impatto ambientale. Tali oggetti sono ad esempio borse, scarpe portafogli ecc. 15 L’eco-pelle è normalmente un materiale bi-strato costituito da uno strato di tessuto impregnato o spalmato con resine poliuretaniche che può avere un aspetto come la pelle naturale. Con l’ecopelle di possono realizzare superfici in cui il tipico aspetto della pelle naturale è più o meno accentuato, a seconda delle esigenze del consumatore e della qualità del 20 prodotto. E’ possibile anche realizzare dei rilievi in superficie, normalmente di qualche millimetro di altezza, i quali non sono da considerarsi veri e propri bassorilievi. ;L’eco-pelle ha il grande svantaggio di essere, nella maggior parte dei casi in commercio, pochissimo resistente al graffio con la conseguenza che 25 l’estetica del prodotto può essere compromessa anche dopo pochissimo tempo di utilizzo dell’oggetto. ;;Permane quindi nel settore la necessità di mettere a disposizione innovativi materiali per la fabbricazione di accessori per abbigliamento ed 30 oggetti per l’arredamento caratterizzati da una buona resistenza all’usura (in particolare ai graffi), da un aspetto estetico attrattivo per il D.ssa Cristina BIGGI (Albo iscr. n.1239 B) ;;;3 ;;consumatore, da una buona definizione dei dettagli, in particolare dalla possibilità di ottenere bassorilievi di elevato spessore. ;SOMMARIO DELL’INVENZIONE ;La presente invenzione si propone di raggiungere gli scopi sopra elencati 5 mettendo a disposizione un manufatto, in particolare un accessorio per l’abbigliamento o un oggetto per l’arredamento, fabbricato a partire da un semilavorato in poliuretano elastomerico ottenuto dalla reazione tra un poliolo formulato e un isocianato prepolimero, in presenza di un catalizzatore. Il manufatto può essere fabbricato interamente a partire dal 10 semilavorato in poliuretano elastomerico oppure può essere ottenuto abbinando il semilavorato poliuretanico elastomerico ad altri materiali, quali ad esempio tessuto, tessuto non tessuto, pelle, resine polimeriche di natura diversa dal poliuretano. ;Il manufatto dell’invenzione può essere ottenuto mediante un processo a 15 spruzzo dei materiali di partenza (poliolo formulato e isocianato prepolimero) su un apposito stampo avente superfici opportunamente studiate dalle forme desiderate oppure mediante un processo di iniezione all’interno della cavità di uno stampo avente la forma desiderata. ;Il manufatto dell’invenzione è un articolo di moda, un articolo o un 20 accessorio di abbigliamento, un articolo di design, un articolo per la casa e di arredamento, un articolo di pelletteria e valigeria, una superficie architettonica di arredamento come rivestimenti di pareti e pavimenti. ;Preferibilmente, l’accessorio di abbigliamento, può essere ad esempio una borsa, una cintura, un portafoglio, un portadocumenti, un orologio, un 25 gioiello. Un articolo di abbigliamento può essere, preferibilmente, calzature, abiti, giacche, cappotti, gonne, pantaloni, corpetti, cappelli. ;Un accessorio di moda è preferibilmente una cover di tech-devise per telefoni cellulari e tablet. ;Una superficie architettonica di arredamento può essere un rivestimento 30 per l’interno e l’esterno di mezzi di locomozione ad esempio imbarcazioni, aeroplani, automobili, elicotteri, motociclette e caschi. ;D.ssa Cristina BIGGI (Albo iscr. n.1239 B) ;;;4 ;;Un prodotto per l'arredamento e per la casa è ad esempio un suppellettile da interno e da esterno di varia forma, quale ad esempio divani, poltrone, puff, lampade, scrivanie, sedie, vasi, cestini, sex-toys, bicchieri, posate, mobili ed illuminazione in generale, una superficie architettonica di 5 arredamento come un rivestimento di pareti e pavimenti. ;In una forma particolarmente preferita dell’invenzione, il manufatto è una borsa, una cintura o un rivestimento per pareti o pavimenti. ;;BREVE DESCRIZIONE DELLE FIGURE ;10 L’invenzione sarà qui di seguito descritta anche con riferimento alle annesse figure, in cui: ;- la Figura 1 è una fotografia di un semilavorato in poliuretano ottenuto al termine del processo dell’invenzione; ;- la Figura 2 è una fotografia del semilavorato di Figura 1 piegato; 15 - la Figura 3 è una fotografia frontale del manufatto (borsa) dell’invenzione ottenuto dal semilavorato di Figura 1; ;- la Figura 4 è una fotografia in vista laterale della borsa di Figura 3; - la Figura 5 è una fotografia del dettaglio dei bassorilievi della borsa di Figura 3; ;;20 - la Figura 6 è una fotografia di una cintura in materiale poliuretanico secondo l’invenzione; ;- la Figura 7 è una fotografia di alcune pareti di arredamento realizzate con il materiale poliuretanico dell’invenzione. ;;25 DESCRIZIONE DETTAGLIATA DELL’INVENZIONE ;L’invenzione riguarda un manufatto, in particolare un accessorio per abbigliamento o un oggetto d’arredamento, ottenuto interamente o parzialmente da un semilavorato in resina poliuretanica, in cui la resina è ottenuta dalla reazione di un poliolo formulato e di un isocianato 30 prepolimero, in presenza di un catalizzatore. Il manufatto può essere ottenuto dall’abbinamento del semilavorato poliuretanico con un altro D.ssa Cristina BIGGI (Albo iscr. n.1239 B) ;;;5 ;;materiale, ad esempio un tessuto, quale cotone, seta, canapa, lino ecc., un tessuto non tessuto, un'altra resina polimerica o la pelle naturale o sintetica. ;Per poliolo formulato si intende una miscela di polioli poliestere, polioli 5 polietere, estensori di catena e/o reticolanti. ;I polioli poliestere preferibilmente utilizzati sono di natura alifatica, preferibilmente ottenuti a partire da acido adipico e glicoli etilenici o dietilenici. ;I polioli polietere sono preferibilmente ottenuti per alcossilazione di 10 iniziatori di- o tri-funzionali (per esempio glicerina). ;Gli estensori di catena preferibilmente utilizzati sono il butandiolo ed i glicoli etilenici o propilenici. ;Il poliolo formulato può vantaggiosamente comprendere ulteriori additivi quali, a titolo di esempio, sequestranti di umidità, fluidificanti, antiossidanti, 15 stabilizzanti e, quando richiesto, ritardanti di fiamma. ;Il poliolo formulato ha preferibilmente un numero di ossidrile compreso tra 174 e 192. ;La viscosità del poliolo formulato è preferibilmente compresa tra 500 e 700 cps, misurata a 30°C. ;20 L’isocianato prepolimero è preferibilmente ottenuto dalla reazione di isomeri e/o oligomeri del 4,4’-difenil metano diisocianato con glicoli propilenici o polioli polieteri a basso peso molecolare. ;Tra i glicoli propilenici, particolarmente preferiti sono il di- ed il tri-propilene glicole. Tra i polioli polieteri a basso peso molecolare, particolarmente 25 preferiti sono quelli con peso molecolare inferiore a 1000 e numero di ossidrile maggiore di 110. ;L’isocianato prepolimero ha preferibilmente un titolo di NCO% compreso tra 24 e 26. Preferibilmete la viscosità dell’isocianato prepolimero è compresa tra 400 e 600 cps. ;30 Il catalizzatore utilizzato per preparare il poliuretano dell’invenzione è preferibilmente scelto tra i composti organometallici e le ammine terziarie. ;D.ssa Cristina BIGGI (Albo iscr. n.1239 B) ;;;6 ;;Tra i composti organometallici, particolarmente preferiti sono i composti a base di organo-stagno quali, per esempio, il di-ottil di-neodecanoato di stagno. Tra le ammine terziare, particolarmente preferito è l’utilizzo di trietilenediammina. Possono essere convenientemente utilizzate miscele 5 di diversi catalizzatori. Altresì i catalizzatori possono essere convenientemente diluiti, per esempio con glicoli etilenici o propilenici. Il catalizzatore è vantaggiosamente aggiunto al poliolo formulato prima della polimerizzazione con l’isocianato. ;Il manufatto dell’invenzione è costituito essenzialmente da un polimero 10 elastomerico poliuretanico ottenuto a partire dai reagenti ed additivi sopra indicati. In alternativa il manufatto può essere ottenuto abbinando tale polimero poliuretanico ad altri materiali di diversa natura, quali pelle naturali o sintetiche, tessuto, tessuto-non-tessuto, resine polimeriche. ;Il poliuretano elastomerico, comprensivo degli additivi, rappresenta il 15 costituente principale del semilavorato utilizzato, totalmente o parzialmente, per ottenere il manufatto dell’invenzione, rappresentando il 90-95% in peso del semilavorato. ;Uno o più di tali additivi, così come anche il catalizzatore, possono essere, se conveniente, aggiunti al poliolo formulato immediatamente prima 20 dell’uso. ;Il manufatto dell’invenzione è un articolo di moda, un articolo o un accessorio di abbigliamento, un articolo di design, un articolo per la casa e di arredamento, un articolo di pelletteria e valigeria, una superficie architettonica di arredamento come rivestimenti di pareti e pavimenti. ;25 Preferibilmente, l’accessorio di abbigliamento, può essere ad esempio una borsa, una cintura, un portafoglio, un portadocumenti, un orologio, un gioiello. Un articolo di abbigliamento può essere, preferibilmente, calzature, abiti, giacche, cappotti, gonne, pantaloni, corpetti, cappelli. ;Un accessorio di moda è preferibilmente una cover di tech-devise per 30 telefoni cellulari e tablet. ;D.ssa Cristina BIGGI (Albo iscr. n.1239 B) ;;;7 ;;Un superficie architettonica di arredamento può essere un rivestimento per l’interno e l’esterno di mezzi di locomozione e per caschi, ad esempio imbarcazioni, aeroplani, automobili, elicotteri, motociclette. ;Un prodotto per l'arredamento e per la casa è ad esempio un suppellettile 5 da interno e da esterno di varia forma, quale ad esempio divani, poltrone, puff, lampade, scrivanie, sedie, vasi, cestini, sex-toys, bicchieri, posate, mobili ed illuminazione in generale, una superficie architettonica di arredamento come un rivestimento di pareti e pavimenti. ;;10 In una forma di realizzazione preferita il manufatto dell’invenzione comprende bassorilievi fino ad un’altezza di 50 cm. In particolare, il manufatto dell’invenzione è una borsa con bassorilievi fino ad un’altezza di 50 cm. Ad esempio, nella borsa di Figure 1-5 ci sono bassorilievi fino a 3 cm di spessore. Nella parete di Figura 7, il bassorilievo può arrivare fino a 15 50 cm. ;;Il manufatto dell’invenzione può essere ottenuto mediante un processo a spruzzo dei componenti di partenza su uno stampo avente la forma desiderata oppure mediante un processo di iniezione dei medesimi ;20 all’interno della cavità di un stampo avente la forma desiderata. ;Sia nel caso del processo a spruzzo sia nel caso dello processo ad iniezione è necessario preparare uno stampo avente la forma desiderata dell’oggetto che si vuole preparare. In particolare, da un modello dell’oggetto precedentemente preparato si ottiene un calco della forma 25 dello stesso. Da questo calco si prepara uno stampo in materiale polimerico o materiale metallico. ;Si procede quindi a spruzzare la miscela di reazione comprendente il poliolo formulato, opportunamente catalizzato, e l’isocianato prepolimero mediante una macchina spruzzatrice, sullo stampo, eventualmente 30 riscaldato ad una temperatura compresa tra 35 e 45° . Sullo stampo può eventualmente essere applicato un agente distaccante che serve a D.ssa Cristina BIGGI (Albo iscr. n.1239 B) ;;;8 ;;permettere un facile distacco del poliuretano dalla stampo. L’agente distaccante è ad esempio un materiale siliconico o ceroso. ;La quantità di poliolo formulato spruzzata sullo stampo mediante la macchina spruzzatrice è, per esempio, 100 parti in peso mentre la quantità 5 dell’isocianato prepolimero è, per esempio, compresa tra 50 e 70 parti in peso, preferibilmente tra 58 e 65 parti in peso. ;Come precedentemente specificato, il catalizzatore di reazione può essere preferibilmente aggiunto al poliolo formulato appena prima dell’applicazione a spruzzo sullo stampo in quantità compresa, per 10 esempio, tra 0.2 e 5 parti in peso. ;Nel caso si voglia colorare il materiale, il colorante può essere aggiunto, prima dell’applicazione a spruzzo, al poliolo formulato, oppure è possibile verniciare il manufatto ottenuto al termine del processo. In alternativa, il colorante può essere applicato sullo stampo eventualmente insieme al 15 distaccante se presente. ;La macchina a spruzzo applica i due componenti di partenza ( poliolo formulato e l’isocianato prepolimero) ad una portata compresa, per esempio, tra 6 e 15 g/sec, preferibilmente tra 8 e 12 g/sec, per il poliolo e tra 3 e 10 g/sec, preferibilmente tra 4 e 7 g/sec, per l’isocianato. ;20 La macchina a spruzzo deposita uno o più strati della miscela reattiva costituita da poliolo e isocianato a seconda dello spessore che si vuole ottenere. Lo spessore del singolo strato varia al variare dello spessore finale che si vuole ottenere. ;Una volta terminata l’applicazione sullo stampo degli uno o più strati, i 25 materiali di partenza vengono lasciati polimerizzare per un tempo compreso tra 5 e 20 minuti, preferibilmente tra 9 e 15 minuti. Lo stampo può essere riscaldato alle temperature sopra indicate per accelerare la polimerizzazione. ;Al termine della polimerizzazione, si ottiene un semilavorato che viene 30 lasciato raffreddare e poi rimosso dallo stampo. I contorni del semilavorato sono rifiniti a dare la forma desiderata. ;D.ssa Cristina BIGGI (Albo iscr. n.1239 B) ;;;9 ;;Il semilavorato può essere accoppiato (ad esempio cucito o incollato) ad un altro materiale (ad esempio un tessuto) per ottenere l’oggetto desiderato. In alternativa il semilavorato può essere utilizzato tal quale previo rifinitura finale ed incollaggio dei vari componenti per ottenere la 5 forma desiderata. ;;Nel caso del processo ad iniezione lo stampo viene aperto e può essere preparato ad esempio depositando a spruzzo sulle pareti dello stesso un distaccante che facilita la rimozione della resina al termine del processo. ;10 Se richiesto per esigenze estetiche, si applica a spruzzo un film di vernice poliuretanica sulle pareti dello stampo. ;Dopo questa eventuale preparazione inziale, lo stampo viene chiuso e si procede alla colatura di poliolo e isocianato, preventivamente miscelati, nelle quantità necessarie, nella testa della macchina schiumatrice. ;15 All’interno dello stampo avviene la reazione di polimerizzazione. Al termine della reazione, il semilavorato viene estratto, controllato e sottoposto a pulizia delle eventuali bave. ;Il semilavorato rifinito può essere sottoposto a stabilizzazione in forno quando richiesto per aumentarne la rigidità. ;20 Il tempo di polimerizzazione può variare da 6-7 minuti a circa 10-20 minuti in relazione al tipo di densità che si vuole ottenere. ;Il semilavorato può essere accoppiato (ad esempio cucito o incollato) ad un altro materiale (ad esempio un tessuto) per ottenere l’oggetto desiderato. In alternativa il semilavorato può essere utilizzato tal quale 25 previo rifinitura finale ed incollaggio dei vari componenti per ottenere la forma desiderata. ;;Un esempio di manufatto ottenuto con il metodo dell’invenzione è mostrato nelle annesse figure. ;30 La Figura 1 mostra un semilavorato in materiale poliuretanico ottenuto mediante processo a spruzzo utilizzato per preparare una borsa. Lo D.ssa Cristina BIGGI (Albo iscr. n.1239 B) ;;;10 ;;stampo utilizzato, in materiale metallico, ha la forma della borsa che si vuole ottenere, compresi i bassorilievi, le cuciture e le decorazioni. ;Dopo applicazione a spruzzo dei materiali di partenza sopra indicati e successivo raffreddamento, il semilavorato, rappresentato in Figura 1 e 2, 5 può essere rimosso dallo stampo. Nella Figura 2 è possibile notare come il semilavorato abbia un lato sostanzialmente liscio che rappresenterà la parte interna della borsa, ed un lato stampato in cui sono evidenti i bassorilievi e le cuciture del modello originale che sono state riprodotte con un’ottima definizione. ;10 La Figura 3 mostra invece la borsa finita ottenuta aggiungendo al semilavorato, mediante incollaggio, i manici in poliuretano ottenuti con lo stesso processo a spruzzo su stampo oppure mediante iniezione. Inoltre, il semilavorato della borsa è stato cucito a del tessuto bianco che tiene insieme il semilavorato dando la forma finale di borsa, come si può anche 15 vedere nella Figura 4. ;La Figura 5 è una fotografia di un dettaglio della borsa di Figure 1 e 3 dal quale si evince come siano ben definiti i bassorilievi e le cuciture del modello originale. Con la tecnica dell’invenzione è, infatti, possibile preparare dei bassorilievi anche fino ad altezze di 50 cm, mentre con il 20 PVC di qualche cm, ma di scarsa definizione, e con l’ecopelle i bassorilievi possono essere al massino di qualche millimetro. ;La figura 6 mostra un esempio di un altro manufatto, una cintura, realizzata con la tecnica dell’invenzione, mentre la Figura 7 mostra 3 pareti realizzate con il metodo dell’invenzione. ;25 ;Il materiale dell’invenzione, rispetto al PVC e all’ecopelle normalmente impiegati per fabbricare gli accessori di abbigliamento o altri oggetti, ha la caratteristica di essere praticamente antigraffio, quindi di mantenere al lungo l’aspetto estetico. Inoltre, il processo dell’invenzione permette di 30 poter riprodurre con assoluta definizione qualsiasi tipo di decorazione, D.ssa Cristina BIGGI (Albo iscr. n.1239 B) ;;11 ;;bassorilievi fino a 50 cm e disegni di varia forma, difficilmente ottenibili con altrettanto risultato estetico impiegando il PVC. ;;IL MANDATARIO ;D.ssa Cristina BIGGI (Albo iscr. n.1239 B) *

Claims

D.ssa Cristina BIGGI (Albo iscr. n.1239 B) 1 RIVENDICAZIONI 1. Manufatto ottenibile, interamente o parzialmente, a partire da un semilavorato in resina poliuretanica elastomerica, in cui la resina è ottenuta dalla reazione di un poliolo formulato e di un isocianato 5 prepolimero, in presenza di un catalizzatore.
2. Manufatto secondo la rivendicazione 1, ottenibile abbinando, preferibilmente mediante cucitura e/o incollaggio, detto semilavorato in resina poliuretanica elastomerica con un altro materiale, preferibilmente un tessuto, una resina polimerica o pelle 10 naturale o sintetica.
3. Manufatto secondo la rivendicazione 1 o 2, in cui detto poliolo formulato comprende una miscela di: polioli poliestere, preferibilmente ottenuti a partire da acido adipico e glicoli etilenici o dietilenici; polioli polietere, preferibilemente ottenuti per 15 alcossilazione di iniziatori di- o tri-funzionali; estensori di catena, preferibimente scelti tra butandiolo e glicoli etilenici o propilenici; e/o reticolanti.
4. Manufatto secondo una qualsiasi delle rivendicazioni dalla 1 alla 3, in cui detto poliolo formulato ha un numero di ossidrile compreso tra 20 174 e 192.
5. Manufatto secondo una qualsiasi delle rivendicazioni dalla 1 alla 4, in cui detto isocianato prepolimero è ottenuto dalla reazione di isomeri e/o oligomeri del 4,4’-difenil metano diisocianato con glicoli propilenici o polioli polieteri a basso peso molecolare. 25
6. Manufatto secondo la rivendicazione 5, in cui detti glicoli propilenici sono il di- ed il tri-propilene glicole; detti polioli polieteri a basso peso molecolare hanno peso molecolare inferiore a 1000 e numero di ossidrile maggiore di 110.
7. Manufatto secondo una qualsiasi delle rivendicazioni dalla 1 alla 6, 30 in cui detto isocianato prepolimero ha un titolo di NCO% compreso tra 24 e 26. D.ssa Cristina BIGGI (Albo iscr. n.1239 B) 2
8. Manufatto secondo una qualsiasi delle rivendicazioni dalla 1 alla 7, in detto manufatto è un articolo di moda, un articolo o un accessorio di abbigliamento, un articolo di design, un articolo per la casa e di arredamento, un articolo di pelletteria e valigeria, una superficie 5 architettonica di arredamento come rivestimenti di pareti e pavimenti.
9. Manufatto secondo la rivendicazione 8, in cui detto accessorio di abbigliamento è una borsa, una cintura, un portafoglio, un portadocumenti, un orologio, un gioiello; detto articolo di 10 abbigliamento è scelto tra: calzature, abiti, giacche, cappotti, gonne, pantaloni, corpetti, cappelli; detto accessorio di moda è una cover di tech-devise per telefoni cellulari e tablet; detta superficie architettonica di arredamento è un rivestimento per l’interno e l’esterno di mezzi di locomozione, preferibilmente per imbarcazioni, 15 aeroplani, automobili, elicotteri, motociclette e caschi, un rivestimento di pareti e pavimenti; detto prodotto per l'arredamento e per la casa è un suppellettile da interno e da esterno, preferibilmente divani, poltrone, puff, lampade, scrivanie, sedie, vasi, cestini, sex-toys, bicchieri, posate, mobili ed illuminazione. 20
10. Manufatto secondo una qualsiasi delle rivendicazioni dalla 1 alla 9, in cui detto manufatto è una borsa, preferibilmente comprende bassorilievi fino ad un’altezza di 50 cm.
11. Manufatto secondo la rivendicazione 10 in cui detta borsa è ottenuta interamente a partire da un semilavorato in resina 25 poliuretanica elastomerica come definita nelle rivendicazioni dalla 3 alla 10, oppure è ottenuta abbinando il semilavorato con un tessuto, tessuto-non-tessuto, resine polimeriche o pelle naturale o sintetica, mediante cucitura o incollaggio.
12. Semilavorato in resina poliuretanica elastomerica, in cui la resina è 30 ottenuta dalla reazione di un poliolo formulato e di un isocianato prepolimero, in presenza di un catalizzatore. D.ssa Cristina BIGGI (Albo iscr. n.1239 B) 3
13. Processo per ottenere un semilavorato secondo la rivendicazione 12, comprendente i passaggi di: - mettere a disposizione uno stampo della forma desiderata; - applicare con una macchina spruzzatrice uno o più strati di 5 una miscela di poliolo formulato, isocianato prepolimero e catalizzatore; oppure colare una miscela di poliolo formulata, isocianato prepolimero e catalizzatore all’interno dello stampo preventivamente chiuso; - lasciare polimerizzare la miscela per un tempo compreso tra 10 5 e 20 minuti; - Rimuovere il semilavorato dallo stampo.
14. Processo per la preparazione di un manufatto secondo una qualsiasi delle rivendicazioni dalla 1 alla 11, in cui il semilavorato ottenuto secondo il processo di rivendicazione 12 è cucito e/o 15 incollato in modo da dare la forma desiderata oppure è abbinato, mediante cucitura e/o incollaggio, ad un altro materiale, preferibilmente ad un tessuto, tessuto-non-tessuto, pelle naturale o sintetica, resine polimeriche, in modo da ottenere la forma desiderata. 20 IL MANDATARIO D.ssa Cristina BIGGI (Albo iscr. n.1239 B)