ITMI20131073A1 - Cilindro di serratura a lamelle, ad elevata sicurezza contro tentativi di effrazione. - Google Patents

Cilindro di serratura a lamelle, ad elevata sicurezza contro tentativi di effrazione. Download PDF

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ITMI20131073A1
ITMI20131073A1 IT001073A ITMI20131073A ITMI20131073A1 IT MI20131073 A1 ITMI20131073 A1 IT MI20131073A1 IT 001073 A IT001073 A IT 001073A IT MI20131073 A ITMI20131073 A IT MI20131073A IT MI20131073 A1 ITMI20131073 A1 IT MI20131073A1
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sliding guide
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IT001073A
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Vittorio Lorenzo Mariani
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    • E05LOCKS; KEYS; WINDOW OR DOOR FITTINGS; SAFES
    • E05BLOCKS; ACCESSORIES THEREFOR; HANDCUFFS
    • E05B29/00Cylinder locks and other locks with plate tumblers which are set by pushing the key in
    • E05B29/0026Cylinder locks and other locks with plate tumblers which are set by pushing the key in with longitudinally movable cylinder
    • EFIXED CONSTRUCTIONS
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Description

"CILINDRO DI SERRATURA A LAMELLE, AD ELEVATA SICUREZZA CONTRO TENTATIVI DI EFFRAZIONE"
D E S C R I Z I O N E
Il presente trovato ha come oggetto un cilindro di serratura a lamelle, ad elevata sicurezza contro tentativi di effrazione.
I cilindri di serrature a lamelle di tipo noto comprendono generalmente un corpo fisso o statore al cui interno è alloggiato, in modo girevole attorno al suo asse, un rotore o nucleo. Il rotore è attraversato, trasversalmente rispetto al suo asse, da una pluralità di guide di scorrimento che alloggiano ciascuna una lamella scorrevole lungo la relativa guida di scorrimento. Nel rotore è definito un recesso con apertura di accesso definita su una delle basi del rotore nel quale è inseribile una chiave.
Nelle pareti laterali della sede nella quale è alloggiato il rotore, in due zone diametralmente opposte tra loro, è definita una coppia di vani che sono atti a ricevere, quando i lati aperti delle guide di scorrimento si trovano in corrispondenza di tali vani, le porzioni delle lamelle che dovessero sporgere dalla superficie laterale del rotore.
Ciascuna lamella è spinta da una relativa molla, alloggiata nel rotore, a sporgere con una sua porzione dalla superficie laterale del rotore attraverso uno dei lati aperti della relativa guida di scorrimento.
Ciascuna lamella è attraversata, lungo una direzione parallela all'asse del rotore, da un passaggio calibrato che è disposto in corrispondenza del recesso in modo tale che la chiave, inserita in tale recesso, attraversi i vari passaggi calibrati definiti nelle lamelle.
In assenza della chiave nel recesso definito nel rotore, il rotore si trova con i lati opposti aperti delle guide di scorrimento in corrispondenza dei vani e le molle fanno sì che le lamelle sporgano dalla superficie laterale del rotore impegnandosi all'interno di uno di tali vani. In questo modo, ciascuna lamella si trova con il suo corpo a cavallo della superficie di accoppiamento rotazionale tra il rotore e la sede ricavata nello statore impedendo la rotazione del rotore attorno al suo asse relativamente allo statore e quindi impedendo l'azionamento della serratura .
I passaggi calibrati hanno una larghezza che è leggermente maggiore dello spessore della chiave in modo tale da poter essere attraversati dalla chiave ed hanno un'altezza correlata alla zona del profilo sagomato o cifratura della chiave in modo tale che quando la chiave appropriata è completamente inserita nel recesso del rotore, tutte le lamelle si trovino all'interno del rotore. Con le lamelle in questa posizione, il rotore può essere ruotato attorno al suo asse relativamente allo statore per azionare la serratura .
Qualora venisse utilizzata una chiave non appropriata, almeno una delle lamelle si troverebbe a sporgere da un lato o dall'altro della superficie laterale del rotore impedendone la rotazione. A questo scopo, tipicamente la lunghezza delle lamelle, misurata nella direzione di scorrimento nelle relative guide, coincide essenzialmente con il diametro del rotore, in modo che sia sufficiente il minimo scostamento di una lamella, rispetto alla posizione assunta in presenza della chiave corretta, per far sì che non sia più completamente contenuta nel rotore.
Nei cilindri di serrature a lamelle più semplici, in assenza della chiave, le molle spingono le lamelle a sporgere da uno stesso lato della superficie laterale del rotore e quindi ad impegnarsi in uno dei vani, ma sono noti anche cilindri di serrature a lamelle nelle quali le lamelle sono alternativamente spinte dalle relative molle a sporgere da un lato e dal lato opposto della superficie laterale del rotore. Questi cilindri di serratura sono azionabili mediante chiavi a doppio profilo sagomato.
I cilindri di serrature a lamelle di tipo noto denotano alcuni problemi ed inconvenienti tra i quali va annoverato il fatto che possono essere facilmente azionati per ottenere l'apertura delle serrature con tecniche di effrazione abbastanza semplici e non distruttive.
Una delle tecniche di effrazione maggiormente utilizzate per questo tipo di cilindri di serrature è costituita dalla tecnica cosiddetta "look picking" .
Nella tecnica "lock picking" lo scassinatore sfrutta i difetti ed i giochi meccanici dovuti alle tolleranze di costruzione e/o all'usura del cilindro di serratura. In particolare, lo scassinatore applica un momento torcente al rotore, con un grimaldello tensore, avviandone la rotazione. Tale rotazione è subito interrotta dalla presenza delle lamelle a cavallo della superficie di separazione tra rotore e statore, ma frequentemente una delle lamelle interferisce prima delle altre determinando il blocco della rotazione. Lo scassinatore può quindi riconoscere tale lamella, per tentativi, usando un grimaldello palpatore. Infatti, premendo le lamelle può percepire quale lamella oppone più resistenza allo spostamento. A questo punto, lo scassinatore posiziona tale lamella all'interno del rotore e il rotore effettua una rotazione piccolissima, ma percettibile con un tatto allenato, finché un'altra lamella interviene bloccando il rotore. La lamella fatta rientrare nel rotore rimane all'interno del rotore non ostacolando più la rotazione del rotore. Il procedimento viene quindi ripetuto sulle altre lamelle fino a portarle tutte all'interno del rotore rendendo così il rotore libero di ruotare attorno al suo asse relativamente allo statore.
Compito precipuo del presente trovato è quello di risolvere i problemi sopra esposti, realizzando un cilindro di serratura a lamelle che offra adeguate garanzie di sicurezza contro tentativi di effrazione .
Nell'ambito di questo compito, uno scopo del presente trovato è quello di realizzare un cilindro di serratura a lamelle in grado di resistere a tentativi di effrazione con tecniche di scasso del tipo "lock picking" .
Un altro scopo del trovato è quello di realizzare un cilindro di serratura a lamelle che sia compatibile con qualsiasi tipo di serratura a cilindro, a partire dalle serrature che prevedono chiavi comuni o chiavi speciali per il controllo della duplicazione e/o che possa essere integrato con ulteriori accorgimenti di sicurezza, di tipo noto .
Un ulteriore scopo del trovato è quello di realizzare un cilindro di serratura a lamelle che risulti relativamente semplice da realizzare ed economicamente competitivo.
Questo compito, nonché questi ed altri scopi che meglio appariranno in seguito, sono raggiunti da un cilindro di serratura a lamelle, comprendente :
- uno statore con definita internamente una sede sostanzialmente cilindrica;
- un rotore con definito un recesso per una chiave ed alloggiato coassialmente e in modo girevole, attorno al suo asse, in detta sede;
- almeno una guida di scorrimento attraversante detto rotore lungo una direzione sostanzialmente perpendicolare all'asse di detto rotore ;
- almeno una lamella alloggiata scorrevolmente in detta guida di scorrimento;
- almeno una coppia di vani definiti nelle pareti laterali di detta sede in due zone diametralmente opposte tra loro; detto rotore essendo posizionabile, mediante la rotazione attorno al suo asse relativamente a detto statore, con i lati opposti aperti di detta guida di scorrimento in corrispondenza di detti vani e detta almeno una lamella essendo mobile, per azione dell'inserimento di detta chiave in detto recesso, da una posizione di interferenza, nella quale sporge con una sua porzione dalla superficie laterale di detto rotore e si protende in uno di detti vani per contrastare la rotazione di detto rotore attorno al suo asse relativamente a detto statore, ad una posizione di non interferenza, nella quale è disposta completamente all'interno di detto rotore per la libera rotazione di detto rotore attorno al suo asse relativamente a detto statore ;
caratterizzato dal fatto di comprendere primi mezzi di sicurezza attivabili per bloccare lo scorrimento di detta almeno una lamella lungo la relativa guida di scorrimento almeno per quanto riguarda il passaggio di detta almeno una lamella da detta posizione di non interferenza a detta posizione di interferenza o viceversa; detti primi mezzi di sicurezza essendo attivabili sostanzialmente indipendentemente dalla posizione di detta almeno una lamella lungo la relativa guida di scorrimento e la rotazione di detto rotore attorno al suo asse relativamente a detto statore essendo subordinata all'attivazione di detti primi mezzi di sicurezza.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi del trovato risulteranno maggiormente dalla descrizione di due forme di esecuzione preferite, ma non esclusive, del cilindro di serratura secondo il trovato, illustrate, a titolo indicativo e non limitativo, negli uniti disegni, in cui:
le figure da 1 a 10 illustrano una prima forma di esecuzione del cilindro di serratura secondo il trovato, più particolarmente:
la figura 1 illustra il cilindro di serratura in vista prospettica in esploso;
la figura 2 illustra il cilindro di serratura, in vista prospettica in esploso, sezionato assialmente ;
la figura 3 illustra il cilindro di serratura secondo il trovato, sezionato assialmente in esploso;
la figura 4 illustra il cilindro di serratura assemblato e sezionato assialmente, prima dell'inserimento della chiave nel recesso;
la figura 5 illustra il cilindro di serratura assemblato e sezionato assialmente, dopo l'inserimento della chiave nel recesso, con i primi mezzi di sicurezza non attivi;
la figura 6 illustra il cilindro di serratura assemblato e sezionato assialmente, dopo l'inserimento della chiave nel recesso, con i primi mezzi di sicurezza attivi;
la figura 7 è una sezione ingrandita della figura 5 eseguita lungo l'asse VII-VII;
la figura 8 è una sezione ingrandita della figura 5 eseguita lungo l'asse VIII-VIII;
la figura 9 è una sezione ingrandita della figura 6 eseguita lungo l'asse IX-IX;
la figura 10 è una sezione ingrandita della figura 4 eseguita lungo l'asse X-X;
le figure da 11 a 17 illustrano una seconda forma di esecuzione del cilindro di serratura secondo il trovato, più particolarmente:
la figura 11 illustra il cilindro di serratura in vista prospettica in esploso con lo statore sezionato assialmente;
la figura 12 illustra il cilindro di serratura assemblato e sezionato assialmente, dopo l'inserimento della chiave nel recesso, con i primi mezzi di sicurezza non attivi,-la figura 13 illustra il cilindro di serratura assemblato e sezionato assialmente, dopo l'inserimento della chiave nel recesso, con i primi mezzi di sicurezza attivi;
la figura 14 è una sezione ingrandita della figura 12 eseguita lungo l'asse XIV-XIV;
la figura 15 è una sezione ingrandita della figura 13 eseguita lungo l'asse XV-XV;
la figura 16 è una sezione leggermente ridotta della figura 14 eseguita lungo l'asse XVI-XVI;
la figura 17 è una sezione leggermente ridotta della figura 15 eseguita lungo l'asse XVII-XVII.
Con riferimento alle figure da 1 a 10, il cilindro di serratura secondo il trovato, nella prima forma di esecuzione, indicato globalmente con il numero di riferimento 1, comprende uno statore 2, nel quale è definita una sede 3 sostanzialmente cilindrica, ed un rotore 4, nel quale è definito un recesso 5, profilato, aperto in corrispondenza di una base del rotore 4 rivolta verso l'esterno dello statore 2 e destinato a ricevere la chiave 6 da utilizzare per aprire o chiudere la serratura. Il rotore 4 è alloggiato, coassialmente e in modo girevole attorno al suo asse 4a, nella sede 3.
All'interno del rotore 4 è definita almeno una guida di scorrimento 7 che attraversa il rotore 4 lungo una direzione sostanzialmente perpendicolare all'asse 4a dello stesso rotore 4. In questa guida di scorrimento 7, è alloggiata una relativa lamella 8 che è scorrevole, all'interno di tale guida di scorrimento 7, lungo una direzione che è sostanzialmente perpendicolare all'asse 4a del rotore 4.
Nelle pareti laterali della sede 3, in due zone diametralmente opposte tra loro, è definita una coppia di vani 9a, 9b e il rotore 4 è posizionabile, mediante la rotazione attorno al suo asse 4a relativamente allo statore 2, con i lati opposti aperti della guida di scorrimento 7 in corrispondenza di questi vani 9a, 9b. La lamella 8, per azione dell'inserimento della chiave 6 nel recesso 5, è mobile da una posizione di interferenza, nella quale sporge con una sua porzione dalla superficie laterale del rotore 4 e si protende in uno dei vani 9a, 9b in modo tale da impedire la rotazione del rotore 4 attorno al suo asse 4a relativamente allo statore 2, ad una posizione di non interferenza, nella quale è contenuta completamente all'interno del rotore 4 per consentire la libera rotazione del rotore 4 attorno al suo asse 4a relativamente allo statore 2 .
Opportunamente, come nei cilindri di serratura· a lamelle 8 di tipo noto, è prevista una pluralità di guide di scorrimento 7 che sono affiancate parallelamente tra loro lungo l'asse 4a del rotore 4 e ciascuna di queste guide di scorrimento 7 alloggia, in modo scorrevole, una relativa lamella 8 .
Ciascuna lamella 8 è mobile lungo la relativa guida di scorrimento 7 in contrasto o per azione di primi mezzi elastici che sono atti a mantenere o a riportare la relativa lamella 8 nella posizione di interferenza.
Più particolarmente, tali primi mezzi elastici sono costituiti, per ciascuna lamella 8, da una molla elicoidale 10 che è preferibilmente interposta tra uno spallamento 11 definito da una sporgenza laterale 27 della relativa lamella 8 ed uno spallamento 12 che è definito dal fondo dell'alloggiamento 13 per la stessa molla 10 definito nel corpo del rotore 4. Le molle 10 svolgono la funzione di portare o di mantenere le lamelle 8 nella posizione di interferenza in assenza della chiave 6 all'interno del recesso 5 e di mantenere il contatto tra le lamelle 8 e il profilo sagomato o cifratura della chiave 6.
E' da notare che la scelta di posizionare le molle 10 ai lati delle lamelle, che è quella più comune nell'ambito delle serrature di tipo noto, non è l'unica possibile. Una soluzione alternativa, preferibile ad esempio qualora si desideri non ostruire i fianchi delle lamelle, è posizionare le molle 10 con i loro assi complanari al recesso 5 per la chiave. Gli alloggiamenti 13 per le molle nel rotore 4 recanti lo spallamento 12 sarebbero ricavati all'intersezione del recesso 5 con le guide di scorrimento 7, e nelle lamelle 8 sarebbe predisposto un opportuno scasso il cui fondo costituirebbe lo spallamento 11.
Ciascuna delle lamelle 8 è attraversata, in modo di per sé noto, lungo una direzione parallela all'asse 4a del rotore 4, da un passaggio calibrato 14 che è disposto in corrispondenza del recesso 5 e che è attraversabile dalla chiave 6. Ciascuno dei passaggi calibrati 14 è correlato allo spessore e al profilo sagomato della chiave 6 in modo tale il completo inserimento della chiave 6 nel recesso 5 provochi il passaggio di ciascuna delle lamelle 8 dalla posizione di interferenza alla posizione di non interferenza.
Secondo il trovato, il cilindro di serratura in oggetto comprende primi mezzi di sicurezza 16 che sono attivabili per bloccare lo scorrimento delle lamelle 8 lungo le relative guide di scorrimento 7 almeno per quanto riguarda il passaggio delle lamelle 8 dalla posizione di non interferenza alla posizione di interferenza o viceversa. Questo significa che, una volta attivati i primi mezzi di sicurezza 16, le lamelle 8 che si trovano nella posizione di interferenza vengono mantenute nella posizione di interferenza e le lamelle 8 che sono nella posizione di non interferenza vengono mantenute nella posizione di non interferenza, pur non escludendo l'eventualità di una qualche possibilità di movimento delle lamelle 8 dovuta a giochi voluti o accidentali e/o a tolleranze costruttive. I primi mezzi di sicurezza 16 sono attivabili sostanzialmente indipendentemente dalla posizione delle lamelle 8 lungo le relative guide di scorrimento 7 e la rotazione del rotore 4 attorno al suo asse 4a relativamente allo statore 2 è subordinata all'attivazione dei primi mezzi di sicurezza 16.
Nella prima forma di esecuzione, come pure nella seconda forma di esecuzione che verrà descritta in seguito, la rotazione del rotore 4 attorno al suo asse 4a relativamente allo statore 2 non può iniziare se i primi mezzi di sicurezza 16 non sono attivati. In sostanza, tutta la rotazione del rotore 4 attorno al suo asse 4a relativamente allo statore 2 è subordinata all'attivazione dei primi mezzi di sicurezza 16.
Opportunamente, il cilindro di serratura secondo il trovato comprende anche secondi mezzi di sicurezza 15 che sono atti a bloccare la rotazione del rotore 4 attorno al suo asse 4a relativamente allo statore 2 e questi secondi mezzi di sicurezza 15 sono disattivabili solo dopo l'attivazione dei primi mezzi di sicurezza 16.
Nel cilindro di serratura secondo il trovato, nella prima forma di esecuzione che si sta descrivendo come pure nella seconda forma di esecuzione che verrà descritta in seguito, i primi mezzi di sicurezza 16 e i secondi mezzi di sicurezza 15 sono attivi sostanzialmente alternativamente tra loro e quindi i secondi mezzi di sicurezza 15, quando sono attivi, attuano il bloccaggio della rotazione del rotore 4 attorno al suo asse 4a relativamente allo statore 2, mentre le lamelle 8 sono libere di scorrere all'interno della relativa guida di scorrimento 7, e i primi mezzi di sicurezza 16, quando sono attivi, impediscono lo scorrimento delle lamelle 8 all'interno della relativa guida di scorrimento 7, mentre il rotore 4 è libero di ruotare attorno al suo asse 4a relativamente allo statore 2, ovviamente in presenza della chiave 6 corretta. In una fase transitoria di funzionamento è comunque possibile che i primi mezzi di sicurezza 16 e i secondi mezzi di sicurezza 15 siano attivi contemporaneamente. In ogni caso, la disattivazione dei secondi mezzi di sicurezza 15 può avvenire soltanto dopo che i primi mezzi di sicurezza 16 sono attivati.
Preferibilmente, l'attivazione, in alternativa tra loro, dei secondi mezzi di sicurezza 15 e dei primi mezzi di sicurezza 16 è ottenuta mediante lo spostamento assiale del rotore 4 relativamente allo statore 2. Più particolarmente, il rotore 4 è mobile assialmente, all'interno della sede 3, relativamente allo statore 2 da una prima posizione, nella quale sono attivi i secondi mezzi di sicurezza 15 e non sono attivi i primi mezzi di sicurezza 16, ad una seconda posizione, nella quale sono attivi i primi mezzi di sicurezza 16 e non sono attivi i secondi mezzi di sicurezza 15, e viceversa .
Opportunamente, i secondi mezzi di sicurezza 15 comprendono almeno una linguetta 17 che sporge dalla superficie laterale del rotore 4 e che, quando il rotore 4 si trova nella prima posizione sopra citata, si impegna con una cava 18b definita nella superficie laterale della sede 3, mentre quando il rotore 4 si trova nella seconda posizione sopra citata, si impegna con una scanalatura circonf erenziale 19 che è definita nella superficie laterale della sede 3. Tale scanalatura circonferenziale 19 comunica con la cava 18b e si sviluppa attorno all'asse 4a del rotore 4.
Qualora si desiderasse consentire l'estrazione della chiave 6 dal recesso 5 dopo una rotazione sostanzialmente di 180° del rotore 4 attorno al suo asse 4a relativamente allo statore 2, in una zona diametralmente opposta rispetto alla cava 18b, sulla superficie laterale della sede 3, è definita un'altra cava 18a, anch'essa comunicante con la scanalatura circonf erenziale 19 ed impegnabile dalla linguetta 17, come meglio apparirà in seguito.
Il rotore 4 è provvisto, in corrispondenza della sua estremità assiale opposta rispetto all'estremità di inserimento della chiave 6, di un albero 20 che attraversa un foro 21 definito centralmente sul fondo della sede 3 e che è destinato ad essere collegato, in modo di per sé noto, al meccanismo della serratura da azionare mediante la rotazione del rotore 4, in modo tale che il movimento di rotazione del rotore 4 attorno al suo asse 4a relativamente allo statore 2, provochi l'apertura o la chiusura della serratura.
Lo spostamento assiale del rotore 4 relativamente allo statore 2 per passare dalla prima posizione alla seconda posizione è contrastato da secondi mezzi elastici che sono costituiti, nella prima forma di esecuzione illustrata, da una molla elicoidale 22 che è disposta attorno all'albero 20 e che è interposta tra il fondo della sede 3 e l'estremità assiale del rotore 4 dalla quale si sviluppa l'albero 20.
I primi mezzi di sicurezza 16 comprendono almeno un dente 23, che sporge da una zona della superficie laterale dei vani 9a, 9b e che è orientato parallelamente all'asse 4a del rotore 4, ed almeno una corrispondente dentatura 24 definita su almeno una delle porzioni di ciascuna lamella 8 che possono sporgere dal rotore 4 o viceversa.
Con questo termine "viceversa" si vuole indicare che 1'almeno un dente 23 potrà essere previsto sull' almeno una porzione di ciascuna lamella 8 che può sporgere dal rotore 4 e che la corrispondente dentatura 24 potrà essere prevista su una zona della superficie laterale dei vani 9a, 9b. Inoltre, con il termine "dentatura" si intende una successione di denti in rilievo alternati ad avvallamenti e in ciascuno di questi avvallamenti si può inserire un dente corrispondente o meglio coniugato. Per orientamento della "dentatura" si intende l'orientamento dei suoi denti presi singolarmente. Nel caso in oggetto, l'orientamento del dente 23 e della dentatura 24 è parallelo all'asse 4a del rotore 4.
Almeno una delle porzioni di ciascuna lamella 8 che possono sporgere dal rotore 4 e che porta la dentatura 24 è affacciabile alla zona della superficie laterale dei vani 9a, 9b che porta 1 'almeno un dente 23 a seguito del passaggio del rotore 4 dalla prima posizione alla seconda posizione quando la lamella 8 si trova nella posizione di interferenza in modo tale da provocare l'impegno del dente 23 con una dentatura della lamella 8 per attuare il bloccaggio della lamella 8 lungo la guida di scorrimento 7, come meglio apparirà in seguito.
Preferibilmente, in luogo di un solo dente 23, è previsa una pluralità di denti e cioè una dentatura, contrassegnata con lo stesso numero 23, sulla superficie laterale dei vani 9a, 9b ed una pluralità di denti e cioè una dentatura 24 sulle porzioni di ciascuna lamella 8 che possono sporgere dal rotore 4 e che sono inseribili in uno dei vani 9a, 9b ed affacciabili alla zona della superficie laterale dei vani 9a, 9b che porta la dentatura 23.
Più particolarmente, nella forma di esecuzione illustrata nelle figure da 1 a 10, è definita una dentatura 23 su ciascuna delle due pareti laterali di ciascuno dei vani 9a, 9b che risultano reciprocamente affacciate e che sono disposte in piani paralleli all'asse 4a del rotore 4. Corrispondentemente, sono definite dentature 24, accoppiabili con le dentature 23, sulle porzioni dei due fianchi opposti di ciascuna lamella 8 che possono sporgere dalla superficie laterale del rotore 4 inserendosi in uno dei vani 9a, 9b .
Ciascuna porzione delle pareti laterali dei vani 9a, 9b alla quale può affacciarsi una porzione di una delle lamelle 8 quando questa sporge dalla superficie laterale del rotore 4 comprende almeno una prima zona 25, nella quale sono assenti 1'almeno un dente o dentatura 23, che in tal modo è atta a consentire il libero scorrimento delle lamelle 8 lungo le relative guide di scorrimento 7, e una seconda zona 26, che è affiancata alla prima zona 25 lungo una direzione parallela all'asse 4a del rotore 4. L'almeno un dente o dentatura 23 sporge dalla superficie laterale della seconda zona 26 ed è impegnabile con la dentatura o 1’almeno un dente 24 che sono definiti sui due fianchi opposti della relativa lamella 8 per attuare il bloccaggio della relativa lamella 8 lungo la relativa guida di scorrimento 7.
È da notare che i denti o dentature 23 potranno essere presenti su una soltanto delle due pareti reciprocamente affacciate di ciascun vano 9a, 9b. In questo caso, corrispondentemente, i denti o dentature 24 accoppiabili con tali denti o dentature 23 saranno definiti soltanto su uno dei due fianchi delle lamelle 8.
Il numero dei denti in ciascuna dentatura 23 o 24 potrà variare a seconda delle esigenze.
È da notare inoltre che, nella forma di esecuzione illustrata che si sta descrivendo, le lamelle 8, in assenza della chiave 6 nel recesso 5, sporgono da uno stesso lato della superficie laterale del rotore 4, ma, in modo di per sé noto, vi potranno essere anche lamelle che sporgono dal lato opposto. In sostanza, come già avviene in alcuni cilindri di serratura a lamelle 8 di tipo noto, si potrà prevedere che due lamelle 8 contigue sporgano una da un lato e una dal lato opposto della superficie laterale del rotore 4 prevedendo, alternativamente, una lamella 8 disposta come illustrato e la lamella 8 contigua disposta capovolta rispetto a quanto illustrato. In questo caso, vengono utilizzate chiavi che hanno un profilo doppio e cioè hanno due profili sagomati sui loro due lati opposti.
Il funzionamento del cilindro di serratura secondo il trovato, nella prima forma di esecuzione illustrata nelle figure da 1 a 10, è il seguente .
In assenza della chiave 6, il rotore 4 è mantenuto nella prima posizione dall'azione della molla 22 e le lamelle 8 sono spinte nella posizione di interferenza e cioè sporgono con una loro porzione dalla superficie laterale del rotore 4 e si inseriscono con tale porzione all'interno del vano 9a. In questa posizione, le lamelle 8 si trovano a cavallo della superficie laterale del rotore 4 che si accoppia con la superficie laterale della sede 3 definita nello statore 2 impedendo, in tal modo, la rotazione del rotore 4 attorno al suo asse 4a relativamente allo statore 2, come illustrato nelle figure 4 e 10.
L'inserimento della chiave 6 all'interno del recesso 5, per effetto dell'impegno delle lamelle 8 con il profilo sagomato o cifratura della chiave 6, provoca lo spostamento delle lamelle 8 lungo le relative guide di scorrimento 7 provocando il passaggio di tutte le lamelle 8 nella posizione di non interferenza, nella quale sono tutte contenute all'interno del rotore 4 e quindi non ostacolano più la rotazione del rotore 4 attorno al suo asse 4a relativamente allo statore 2, come illustrato nelle figure 5 e 8.
È da notare che, nel cilindro di serratura secondo il trovato, finché il rotore 4 si trova in detta prima posizione, la rotazione del rotore 4 attorno al suo asse 4a relativamente allo statore 2 è impedita, non soltanto dalle lamelle 8 nella posizione di interferenza, ma anche dai secondi mezzi di sicurezza 15 e cioè dall'impegno della linguetta 17 con la cava 18b, come illustrato nella figura 7.
Per questo motivo, risulta praticamente impossibile riuscire ad esaminare e a posizionare manualmente le lamelle mediante la tecnica "lock picking" . È da notare inoltre che durante l'inserimento della chiave 6, mentre sono attivi i secondi mezzi di sicurezza 15 sono inattivi i primi mezzi di sicurezza 16 in quanto le lamelle 8 si trovano in corrispondenza della prima zona 25 e quindi possono scorrere liberamente all'interno delle relative guide di scorrimento 7.
Con le lamelle 8 nella posizione di non interferenza, per effetto dell'inserimento della chiave 6 corretta all'interno del recesso 5, come appena spiegato, esercitando, mediante la chiave 6, una spinta assiale sul rotore 4, si provoca il passaggio del rotore 4 dalla prima posizione alla seconda posizione. Per effetto di questo passaggio, la linguetta 17 passa dalla cava 18b alla scanalatura circonferenziale 19 e quindi il rotore 4 può essere ruotato attorno al suo asse 4a relativamente allo statore 2 per attuare il movimento di apertura e/o di chiusura della serratura, come illustrato nelle figure 6 e 9.
È da notare che qualora, a seguito dell 'utilizzo di una chiave 6 non appropriata o di un tentativo di effrazione perpetrato, ad esempio utilizzando la tecnica "lock picking" , vi fosse almeno una delle lamelle 8 ancora nella posizione di interferenza, e cioè sporgente con una sua porzione dalla superficie laterale del rotore 4 ed inserita nel vano 9a o 9b, il passaggio del rotore 4 dalla prima posizione alla seconda posizione porterebbe i denti 23 previsti sulla parete o sulle pareti laterali del vano 9a o 9b ad impegnarsi con la corrispondente dentatura 24 prevista sulla porzione di lamella 8 inserita nel vano 9a o 9b. In pratica, il passaggio del rotore 4 dalla prima posizione alla seconda posizione provoca il bloccaggio di tutte le lamelle 8 che si trovano a sporgere dalla superficie laterale del rotore 4 nella posizione di interferenza impedendo così la rotazione del rotore 4 attorno al suo asse 4a relativamente allo statore 2.
Preferibilmente anche le lamelle 8 in posizione di non interferenza risultano bloccate. Infatti, se la dimensione delle lamelle 8 e la collocazione dei denti/dentature 23 e 24 è scelta opportunamente, come illustrato nella figura 9, una lamella 8 in posizione di non interferenza risulta perfettamente contenuta nel rotore 4 e ogni suo minimo movimento lungo la relativa guida di scorrimento 7, che la porterebbe a sporgere dalla superficie laterale del rotore 4, risulta ostacolato proprio dalla presenza dei denti/dentature 23 e 24.
Quando il rotore 4 ha eseguito una rotazione sostanzialmente di 180° attorno al suo asse 4a relativamente allo statore 2, i lati aperti delle guide di scorrimento 7 vengono a trovarsi nuovamente in corrispondenza dei vani 9a, 9b e la linguetta viene a trovarsi in corrispondenza dell'altra cava 18a. L'azione della molla 22 provoca lo spostamento assiale del rotore 4 relativamente allo statore 2, dalla seconda posizione alla prima posizione, portando la linguetta 17 nella cava 18a. In pratica vengono riattivati i secondi mezzi di sicurezza 15 e disattivati i primi mezzi di sicurezza 16, in questo ordine. La chiave 6 può quindi essere estratta dal recesso 5.
Nelle figure da 11 a 17 è illustrata una seconda forma di esecuzione del cilindro di serratura secondo il trovato, indicato globalmente con il numero di riferimento 101.
In tali figure, gli elementi che corrispondono agli elementi già descritti in riferimento alle figure da 1 a 10 sono stati contrassegnati con gli stessi numeri di riferimento maggiorati di 100.
Nella seconda forma di esecuzione, è previsto un organo intermedio 130 che è solidale al rotore 104 nella rotazione attorno al suo asse 104a relativamente allo statore 102. Tale organo intermedio 130 risulta invece solidale allo statore 102 per quanto concerne la traslazione del rotore 104 relativamente allo statore 102 nel suo passaggio dalla prima posizione alla seconda posizione e viceversa.
In questa seconda forma di esecuzione, almeno una zona di ciascuna delle guide di scorrimento 107 è aperta lateralmente e l'organo intermedio 130 è affacciabile con una sua porzione alla zona aperta lateralmente della guida di scorrimento 107. I primi mezzi di sicurezza 116 comprendono almeno un dente 123 che sporge da questa porzione dell'organo intermedio 130 e che è orientato parallelamente all'asse 104a del rotore 104, ed una corrispondente dentatura 124 definita su un fianco di ciascuna lamella 108 o viceversa.
Riguardo a questa espressione "o viceversa" si rimanda alla spiegazione fornita per la prima forma di esecuzione che vale corrispondentemente anche per la seconda forma di esecuzione.
La zona aperta lateralmente della guida di scorrimento 107 è affacciabile alla porzione dell'organo intermedio 130 che porta 1'almeno un dente o dentatura 123 mediante il passaggio del rotore 104 dalla prima posizione alla seconda posizione per ottenere l'impegno dell'almeno un dente o dentatura 123 con la dentatura o l'almeno un dente 124 che attua il bloccaggio della relativa lamella 108 lungo la relativa guida di scorrimento 107.
Preferibilmente, anche in questa seconda forma di esecuzione, sono previste allo stesso tempo una pluralità di denti e cioè una dentatura 123 ed una pluralità di denti e cioè una dentatura 124.
Più particolarmente, questa porzione dell'organo intermedio 130 presenta una prima zona 125, sprovvista di dente o dentatura 123, che è atta a consentire il libero scorrimento delle lamelle 108 lungo la relativa guida di scorrimento 107 ed una seconda zona 126, che è affiancata alla prima zona 125 lungo una direzione parallela all'asse 4a del rotore 4 e che presenta 1'almeno un dente o dentatura 123 sporgente dalla sua superficie laterale. Questo almeno un dente o dentatura 123 è orientato o orientata parallelamente all'asse 104a del rotore 104 ed è impegnabile con una corrispondente dentatura o almeno un dente 124 definita o definito sulla superficie laterale delle lamelle 108 per attuare il loro bloccaggio lungo la relativa guida di scorrimento 107. La prima zona 125 e la seconda zona 126 dell'organo intermedio 130 sono posizionabili alternativamente in corrispondenza della zona aperta lateralmente della guida di scorrimento 107 per effetto del passaggio del rotore 104 dalla prima posizione alla seconda posizione o viceversa.
L'organo intermedio 130 è preferibilmente costituito da un disco 131 che è alloggiato coassialmente sul fondo della sede 3 e che presenta un braccio 132 che si sviluppa da una faccia di questo disco 131 parallelamente all'asse 104a del rotore 104 e che è inserito in un alloggiamento 133 definito nel rotore 104. Questo alloggiamento 133 comunica con ciascuna guida di scorrimento 107 attraverso la zona aperta lateralmente di ciascuna guida di scorrimento 107.
È da notare che, anziché un solo braccio 132, potranno essere previsti due o più bracci e corrispondentemente due o più alloggiamenti 133 nel corpo del rotore 104 destinati a contenere tali bracci 132. Ad esempio, si potranno prevedere due bracci 132, distanziati tra loro, che si affacciano ad uno stesso fianco delle lamelle 108 oppure ai due fianchi opposti delle lamelle 108. In quest'ultimo caso, la posizione dei bracci 132 sarà tale da non interferire con le molle 110 che agiscono sulla lamelle 108. A questo scopo le molle 110 potrebbero essere collocate in una posizione diversa da quella rappresentata, come già detto a proposito della prima forma di esecuzione .
In questa seconda forma di esecuzione, il movimento del rotore 104, nel passaggio dalla prima posizione alla seconda posizione, è contrastato ancora da secondi mezzi elastici che sono costituiti da molle 122 le quali sono però interposte tra il disco 131 e il rotore 104. L'albero 120, destinato ad essere collegato al meccanismo della serratura che viene azionato dalla rotazione del rotore 104, in questa seconda forma di esecuzione, si sviluppa coassialmente dalla faccia del disco 131 opposta rispetto alla faccia rivolta verso il rotore 104 e fuoriesce, analogamente alla forma di esecuzione illustrata nelle figure da 1 a 10, attraverso un foro 121 definito centralmente nel fondo della sede 103.
Anche in questa seconda forma di esecuzione, per ciascuna seconda zona 126 e/o per ciascuna lamella 108 sono previsti più denti 123, 124 realizzando sostanzialmente una dentatura sia per ciascuna seconda zona 126 sia per ciascuna lamella 8 .
In sostanza, in questa seconda forma di esecuzione, i primi mezzi di sicurezza 116 costituiti dalle dentature 123, 124 anziché essere definiti nel corpo dello statore 102 e di interessare la parte delle lamelle 108 che può sporgere dal rotore 104, sono localizzati nel corpo del rotore 104 ed interessano una parte delle lamelle 108 che è contenuta all'interno dello stesso rotore 104.
Il funzionamento del cilindro di serratura secondo il trovato nella seconda forma di esecuzione illustrata nelle figure da 11 a 17 è analogo a quello già descritto con riferimento alla prima forma di esecuzione delle figure da 1 a 10 con la differenza che, durante passaggio del rotore 104 dalla prima posizione alla seconda posizione, le lamelle 108 si impegnano con le loro dentature 124 con le dentature 123 che sono presenti nelle seconde zone 126 previste sul braccio 132 dell'organo intermedio 130 anziché sulle pareti laterali dei vani 109a, 109b.
E’ da notare che questa seconda forma di esecuzione non è necessariamente alternativa alla prima forma di esecuzione, in quanto l'organo intermedio 130 con i relativi denti o dentature 123 può coesistere con denti o dentature 23 previsti sulle pareti laterali dei vani 9a, 9b della prima forma di esecuzione.
È da notare che anche la forma di esecuzione illustrata nelle figure da 1 a 10 potrebbe essere completata, se opportuno, con l'aggiunta di un organo intermedio costituito essenzialmente dal solo disco 131, allo scopo collegare ad esso l'albero 120 come descritto a proposito della seconda forma di esecuzione. In questo modo si eviterebbe di trasmettere all'esterno dello statore 2 il movimento assiale del rotore 4 durante il passaggio dalla prima posizione alla seconda posizione.
Nelle due forme di esecuzione illustrate, è prevista una sola coppia di vani 9a, 9b, 109a, 109b e una corrispondente coppia di cave 18a, 18b, 118a, 118b situati in due zone diametralmente opposte tra loro sulla superficie laterale della sede 3, 103. Qualora si desiderasse un azionamento della serratura mediante una rotazione del rotore 4, 104 relativamente allo statore 2, 102 attorno al suo asse 4a, 104a di 360° si potrà prevedere una sola cava 18b, 118b. Qualora, invece, si desiderasse un azionamento della serratura mediante una rotazione del rotore 4, 104 relativamente allo statore 2, 102 attorno al suo asse 4a, 104a di ampiezza inferiore ai 180°, si potranno prevedere più coppie di vani 9a, 9b, 109a, 109b e più cave o coppie di cave 18a, 18b, 118a, 118b situati in zone diametralmente opposte e angolarmente distanziate tra loro attorno all'asse 4a, 104a del rotore 4, 104 secondo angoli di ampiezza prefissata.
E' da notare anche che, se ad ogni coppia di vani 9a, 9b, 109a, 109b corrisponde una coppia di cave 18a, 18b, 118a, 118b, ovvero se per ogni cava 18b, 118b ve ne è un'altra 18a, 118a diametralmente opposta, è anche possibile predisporre almeno una coppia di linguette 17, 117 diametralmente opposte, senza alterare il funzionamento del cilindro di serratura.
Secondo una variante non illustrata della seconda forma di esecuzione, le molle 122 potrebbero essere sostituite da una molla collocata fra il braccio 132 e il fondo dell'alloggiamento 133. Questa variante permetterebbe anche di rinunciare al disco 131; in tal caso l'albero 12 0 si svilupperebbe direttamente dal rotore 104 come nella prima forma di esecuzione e il braccio 132 sarebbe mantenuto in appoggio sul fondo della sede 103 per azione della molla.
Secondo un'altra variante realizzativa non illustrata, la linguetta 17, 117 può essere realizzata annegabile nel corpo del rotore 4, 104, ad esempio in contrasto ad una molla alloggiata nello stesso rotore 4, 104 e, nello statore 2, 102, in prossimità della linguetta 17, 117, può essere previsto un foro attraverso il quale, mediante un utensile, è possibile premere sulla linguetta 17, 117, con la chiave 6, 106 inserita nel recesso 5, 105, per provocare il rientro della linguetta 17, 117 nel rotore 4, 104 ed estrarre completamente il rotore 4, 104 dalla sede 3, 103 dello statore 2, 102, ad esempio per sostituire una o più lamelle 8, 108.
Si è in pratica constatato come il cilindro di serratura secondo il trovato assolva pienamente il compito prefissato in quanto il bloccaggio delle lamelle lungo le relative guide di scorrimento in modo sostanzialmente indipendente dalla posizione delle stesse lamelle lungo le relative guide di scorrimento e il fatto di subordinare la rotazione del rotore a questo bloccaggio, offre adeguate garanzie contro la possibilità di successo di tentativi di effrazione con le tecniche attualmente utilizzate, in particolare con la tecnica denominata "look picking".
Il cilindro di serratura, così concepito, è suscettibile di numerose modifiche e varianti, tutte rientranti nell'ambito del concetto inventivo; così, ad esempio, anziché realizzare il rotore mobile assialmente per passare dalla prima posizione alla seconda posizione mentre lo statore rimane fermo, si potrà prevedere che sia lo statore o una sua porzione ad essere mobile assialmente rispetto al rotore che, in tal caso, resterebbe fisso assialmente con la sola possibilità di ruotare attorno al suo asse. Lo spostamento dello statore o della sua porzione relativamente al rotore può essere ottenuto con una leva o pulsante accessibile dall'esterno della serratura .
Secondo un'ulteriore variante del cilindro di serratura secondo il trovato, la chiave 6, 106 potrebbe avere accesso al recesso 5, 105 nel rotore 4, 104 da entrambe le estremità assiali di questo. Il collegamento ai meccanismi di apertura della serratura non avverrebbe per mezzo di un albero coassiale al rotore 4, 104, bensì tramite una linguetta sporgente dalla sua superficie laterale o altro organo collegato al rotore 4, 104. Il movimento assiale del rotore 4, 104 potrebbe avvenire in entrambe le direzioni, a seconda del lato in cui la chiave 6, 106 è inserita e quindi la pressione esercitata. Per attivare i primi mezzi di sicurezza 16, 116 in entrambi i casi, due seconde zone 26, 126 sarebbero predisposte affiancate, da parti opposte tra loro, alla prima zona 25, 125; i secondi mezzi elastici 22, 122 sarebbero predisposti su entrambe le estremità assiali del rotore 4, 104 per contrastarne lo spostamento dalla prima posizione alla seconda posizione in entrambe le direzioni.
Il cilindro di serratura secondo il trovato risulta compatibile con ulteriori accorgimenti di sicurezza già adottati in cilindri di serrature di tipo noto, come ad esempio il congegno denominato "side-bar" costituito da una lama o barra che è alloggiata in modo scorrevole nel rotore e che è impegnabile con scassi previsti sulla superficie laterale delle lamelle. Gli scassi sono disposti sulle lamelle in modo tale da essere allineati parallelamente all'asse del rotore e affacciati alla lama o barra soltanto quando nel recesso viene inserita la chiave corretta; solo in questo caso la lama o barra è impegnabile con tali scassi. Se la lama o barra non è correttamente impegnata con gli scassi delle lamelle, sporge dalla superficie laterale del rotore impegnandosi in un incavo definito nella superficie laterale della sede che alloggia il rotore e quindi impedendo la rotazione del rotore stesso. Viceversa, quando la lama o barra è impegnata correttamente con gli scassi delle lamelle, la lama o barra è contenuta nel rotore e quindi gli consente di ruotare attorno al suo asse relativamente allo statore.
Per ulteriore maggiore sicurezza si possono prevedere, lungo le lamelle, anche scassi aggiuntivi o "falsi scassi" che non consentono un rientro completo della lama o barra nel rotore per rendere più difficili i tentativi di manomissione della serratura.
Altri possibili accorgimenti volti ad aumentare ulteriormente la sicurezza contro l'effrazione sono l'adozione di particolari profili per il recesso 5, 105 in modo da richiedere chiavi corrispondentemente sagomate e/o l'adozione di un cosiddetto "defender" a protezione del cilindro e/o l'inclusione di elementi di protezione contro tecniche di apertura distruttiva come ad esempio sferette anti-trapano.
Nelle forme di esecuzione illustrate, il movimento delle lamelle nelle relative guide di scorrimento avviene lungo direzioni parallele, al più spinte in versi opposti dalle relative molle. Questa è la variante più comune e di più semplice realizzazione, ma si potrebbero affiancare le guide, e predisporre i vani, in modo da prevedere il movimento delle lamelle lungo direzioni varie, ad esempio alternativamente ortogonali. La chiave dovrebbe essere sagomata di conseguenza, presentando nell'esempio fatto una sezione essenzialmente a "+".
Un ulteriore accorgimento volto ad incrementare la sicurezza può essere la realizzazione del fondo dei vani, contro il quale si appoggiano le lamelle spinte dalle relative molle nella posizione di interferenza, irregolare oppure prevedere un arresto meccanico delle lamelle prima della battuta contro il fondo dei vani in modo da rendere più difficile l'identificazione della posizione delle lamelle e la posizione dei loro passaggi calibrati e quindi della "cifratura" della chiave.
Nelle forme di esecuzione illustrate, è prevista una sola linguetta con due relative cave ed una relativa scanalatura circonf erenziale, ma il numero delle linguette e corrispondentemente delle cave e delle scanalature circonf erenziali , nonché la loro disposizione potrà variare secondo le esigenze.
Il cilindro di serratura secondo il trovato, nelle forme di esecuzione illustrate, prevede l'uso di chiavi comuni, economiche e facilmente duplicabili. L'adozione di alcuni degli accorgimenti di sicurezza sopra citati comporta invece la predispozione di chiavi speciali la cui duplicazione è meno accessibile rispetto a quelle comuni, conseguenza desiderabile qualora si intenda istituire un sistema di controllo delle duplicazioni .
Un ulteriore vantaggio del cilindro di serratura secondo il trovato è rappresentato dal fatto che, in caso di usura dei primi mezzi di sicurezza e/o dei secondi mezzi di sicurezza, può comunque funzionare come i cilindri di serratura di tipo tradizionale.
Un altro vantaggio del cilindro di serratura secondo il trovato è rappresentato dal fatto che consegue una maggiore sicurezza antief frazione rispetto alle serrature di tipo tradizionale conservando un'estrema semplicità di azionamento.
In pratica, i materiali impiegati, nonché le dimensioni , potranno essere qualsiasi, secondo le esigenze e lo stato della tecnica.

Claims (15)

  1. R I V E N D I C A Z I O N I 1. Cilindro di serratura a lamelle, comprendente : - uno statore (2, 102) con definita internamente una sede (3, 103) sostanzialmente cilindrica; - un rotore (4, 104) con definito un recesso (5, 105) per una chiave (6, 106) ed alloggiato coassialmente e in modo girevole, attorno al suo asse (4a, 104a), in detta sede (3, 103); - almeno una guida di scorrimento (7, 107) attraversante detto rotore (4, 104) lungo una direzione sostanzialmente perpendicolare all'asse (4a, 104a) di detto rotore (4, 104); - almeno una lamella (8, 108) alloggiata scorrevolmente in detta guida di scorrimento (7, 107) ; - almeno una coppia di vani (9a, 9b, 109a, 109b) definiti nelle pareti laterali di detta sede (3, 103) in due zone diametralmente opposte tra loro; detto rotore (4, 104) essendo posizionabile, mediante la rotazione attorno al suo asse (4a, 104a) relativamente a detto statore (2, 102), con i lati opposti aperti di detta guida di scorrimento (7, 107) in corrispondenza di detti vani (9a, 9b, 109a, 109b) e detta almeno una lamella (8, 108) essendo mobile, per azione dell'inserimento di detta chiave (6, 106) in detto recesso (5, 105), da una posizione di interferenza, nella quale sporge con una sua porzione dalla superficie laterale di detto rotore (4, 104) e si protende in uno di detti vani (9a, 9b, 109a, 109b) per contrastare la rotazione di detto rotore (4, 104) attorno al suo asse (4a, 104a) relativamente a detto statore (2, 102), ad una posizione di non interferenza, nella quale è disposta completamente all'interno di detto rotore (4, 104) per la libera rotazione di detto rotore (4, 104) attorno al suo asse (4a, 104a) relativamente a detto statore (2, 102); caratterizzato dal fatto di comprendere primi mezzi di sicurezza (16, 116) attivabili per bloccare lo scorrimento di detta almeno una lamella (8, 108) lungo la relativa guida di scorrimento (7, 107) almeno per quanto riguarda il passaggio di detta almeno una lamella (8, 108) da detta posizione di non interferenza a detta posizione di interferenza o viceversa; detti primi mezzi di sicurezza (16, 116) essendo attivabili sostanzialmente indipendentemente dalla posizione di detta almeno una lamella (8, 108) lungo la relativa guida di scorrimento (7, 107) e la rotazione di detto rotore (4, 104) attorno al suo asse (4a, 104a) relativamente a detto statore (2, 102) essendo subordinata all'attivazione di detti primi mezzi di sicurezza (16, 116).
  2. 2. Cilindro, secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto di comprendere secondi mezzi di sicurezza (15, 115) atti a bloccare la rotazione di detto rotore (4, 104) attorno al suo asse (4a, 104a) relativamente a detto statore (2, 102), detti secondi mezzi di sicurezza (15, 115) essendo disattivabili solo successivamente all'attivazione di detti primi mezzi di sicurezza (16, 116).
  3. 3. Cilindro, secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto rotore (4, 104) è mobile assialmente relativamente a detto statore (2, 102) da una prima posizione, nella quale non sono attivi detti primi mezzi di sicurezza (16, 116) ad una seconda posizione, nella quale sono attivi detti primi mezzi di sicurezza (16, 116), e viceversa .
  4. 4. Cilindro, secondo le rivendicazioni da 1 a 3, caratterizzato dal fatto che, con detto rotore (4, 104) in detta prima posizione, detti secondi mezzi di sicurezza (15, 115) sono attivi e, con detto rotore (4, 104) in detta seconda posizione, detti secondi mezzi di sicurezza (15, 115) non sono attivi.
  5. 5. Cilindro, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere almeno un organo intermedio (130) solidale a detto rotore (104) nella rotazione attorno al suo asse (104a) relativamente a detto statore (102); detto rotore (104) essendo mobile assialmente relativamente a detto organo intermedio (130) per passare da detta prima posizione a detta seconda posizione e viceversa.
  6. 6. Cilindro, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti secondi mezzi di sicurezza (15, 115) comprendono almeno una linguetta (17, 117) sporgente dalla superficie laterale di detto rotore (4, 104); detta linguetta (17, 117), con detto rotore (4, 104) in detta prima posizione, impegnandosi con una cava (18b, 118b, 18a, 118a), definita in detto statore (2, 102) e, con detto rotore (4, 104) in detta seconda posizione, impegnandosi con una scanalatura circonf erenziale (19, 119) definita nelle pareti laterali di detta sede (3, 103); detta scanalatura circonf erenziale (19, 119) comunicando con detta cava (18b, 118b, 18a, 118a) e sviluppandosi attorno all'asse (4a, 104a) di detto rotore (4, 104).
  7. 7. Cilindro, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti primi mezzi di sicurezza (16) comprendono almeno un dente (23), sporgente da una zona della superficie laterale di detti vani (9a, 9b) ed orientato parallelamente all'asse (4a) di detto rotore (4), ed una corrispondente dentatura (24) definita sulle porzioni di detta almeno una lamella (8) suscettibili di sporgere da detto rotore (4) o viceversa; almeno una di dette porzioni di detta almeno una lamella (8) essendo affacciabili a detta zona della superficie laterale di detti vani (9a, 9b) portante detto almeno un dente (23) mediante il passaggio di detto rotore (4) da detta prima posizione a detta seconda posizione con detta almeno una lamella (8) in detta posizione di interferenza per l'impegno di detto almeno un dente (23) con detta dentatura (24) attuante il bloccaggio di detta almeno una lamella (8) lungo detta guida di scorrimento (7).
  8. 8. Cilindro, secondo la rivendicazione 7, caratterizzato dal fatto che la porzione della superficie laterale di detti vani (9a, 9b) affacciabile a dette porzioni di detta almeno una lamella (8) comprende almeno una prima zona (25) atta a consentire il libero scorrimento di detta lamella (8) lungo la relativa guida di scorrimento (7) ed almeno una seconda zona (26) affiancata a detta prima zona (25) lungo una direzione parallela all'asse (4a) di detto rotore (4); detto almeno un dente o dentatura (23) sporgendo dalla superficie laterale di detta seconda zona (26) ed essendo impegnabile, mediante il passaggio di detto rotore (4) da detta prima posizione a detta seconda posizione, con detta dentatura o almeno un dente (24) per il bloccaggio di detta almeno una lamella (8) lungo detta guida di scorrimento (7).
  9. 9. Cilindro, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che almeno una zona di detta almeno una guida di scorrimento (107) è aperta lateralmente e dal fatto che detto organo intermedio (130) è affacciabile con una sua porzione alla zona aperta lateralmente di detta guida di scorrimento (107); detti primi mezzi di sicurezza (116) comprendendo almeno un dente (123), sporgente da detta porzione dell'organo intermedio (130) ed orientato parallelamente all'asse (104a) di detto rotore (104), ed almeno una corrispondente dentatura (124) definita sulla superficie laterale di detta almeno una lamella (108) o viceversa; la zona aperta lateralmente di detta guida di scorrimento (107) essendo affacciabile a detta porzione dell'organo intermedio (130) portante detto almeno un dente o dentatura (123) mediante il passaggio di detto rotore (104) da detta prima posizione a detta seconda posizione per l'impegno di detto almeno un dente o dentatura (123) con detta dentatura o almeno un dente (124) attuante il bloccaggio di detta almeno una lamella (108) lungo detta guida di scorrimento (107).
  10. 10. Cilindro, secondo la rivendicazione 9, caratterizzato dal fatto che detta porzione dell'organo intermedio (130) affacciabile alla zona aperta lateralmente di detta guida di scorrimento (107) presenta una prima zona (125) atta a consentire il libero scorrimento di detta almeno una lamella (108) ed una seconda zona (126), affiancata a detta prima zona (125) lungo una direzione parallela all'asse (104a) di detto rotore (104) e presentante detto almeno un dente o dentatura (123) sporgente; detto almeno un dente o dentatura (123) essendo insegnabile con una corrispondente dentatura o almeno un dente (124) definita sulla superficie laterale di detta almeno una lamella (108); detta prima zona (125) o detta seconda zona (126) essendo affacciabili alternativamente alla zona aperta lateralmente di detta guida di scorrimento (107) per effetto del passaggio di detto rotore (104) da detta prima posizione a detta seconda posizione o viceversa.
  11. 11. Cilindro, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta porzione dell'organo intermedio (130) è definita da almeno un braccio (132), parallelo all'asse (104a) di detto rotore (104) ed inserito in un relativo alloggiamento (133) definito in detto rotore (104) e comunicante con detta guida di scorrimento (107).
  12. 12. Cilindro, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere una pluralità di guide di scorrimento (7, 107) affiancate parallelamente tra loro lungo l'asse (4a, 104a) di detto rotore (4, 104), ciascuna di dette guide di scorrimento (7, 107) alloggiando scorrevolmente una relativa lamella (8, 108).
  13. 13. Cilindro, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che ciascuna lamella (8, 108) è mobile lungo la relativa guida di scorrimento (7, 107) in contrasto o per azione di primi mezzi elastici (10, 110) atti a mantenere o a riportare la relativa lamella (8, 108) in detta posizione di interferenza .
  14. 14. Cilindro, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto rotore (4, 104) è mobile da detta prima posizione a detta seconda posizione in contrasto all'azione di secondi mezzi elastici (22, 122).
  15. 15. Cilindro, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che ciascuna di dette lamelle (8, 108) è attraversata, lungo una direzione parallela all'asse (4a, 104a) di detto rotore (4, 104), da un passaggio calibrato (14, 114) disposto in corrispondenza di detto recesso (5, 105) ed attraversabile da detta chiave (6, 106); ciascuno dei passaggi calibrati (14, 114) essendo correlato al profilo di detta chiave (6, 106) per il passaggio di ciascuna di dette lamelle (8, 108) da detta posizione di interferenza a detta posizione di non interferenza per effetto del completamento dell'inserimento di detta chiave (6, 106) in detto recesso (5, 105).
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Citations (5)

* Cited by examiner, † Cited by third party
Publication number Priority date Publication date Assignee Title
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