ITMI20130993A1 - Dispositivo ed apparecchiatura per il controllo di attuatori, metodo per l' installazione di detta apparecchiatura - Google Patents

Dispositivo ed apparecchiatura per il controllo di attuatori, metodo per l' installazione di detta apparecchiatura

Info

Publication number
ITMI20130993A1
ITMI20130993A1 IT000993A ITMI20130993A ITMI20130993A1 IT MI20130993 A1 ITMI20130993 A1 IT MI20130993A1 IT 000993 A IT000993 A IT 000993A IT MI20130993 A ITMI20130993 A IT MI20130993A IT MI20130993 A1 ITMI20130993 A1 IT MI20130993A1
Authority
IT
Italy
Prior art keywords
network
power supply
control circuit
switch
main switch
Prior art date
Application number
IT000993A
Other languages
English (en)
Inventor
Giorgio Galante
Original Assignee
Widom S R L
Priority date (The priority date is an assumption and is not a legal conclusion. Google has not performed a legal analysis and makes no representation as to the accuracy of the date listed.)
Filing date
Publication date
Application filed by Widom S R L filed Critical Widom S R L
Priority to IT000993A priority Critical patent/ITMI20130993A1/it
Publication of ITMI20130993A1 publication Critical patent/ITMI20130993A1/it

Links

Classifications

    • HELECTRICITY
    • H05ELECTRIC TECHNIQUES NOT OTHERWISE PROVIDED FOR
    • H05BELECTRIC HEATING; ELECTRIC LIGHT SOURCES NOT OTHERWISE PROVIDED FOR; CIRCUIT ARRANGEMENTS FOR ELECTRIC LIGHT SOURCES, IN GENERAL
    • H05B47/00Circuit arrangements for operating light sources in general, i.e. where the type of light source is not relevant
    • H05B47/10Controlling the light source
    • HELECTRICITY
    • H05ELECTRIC TECHNIQUES NOT OTHERWISE PROVIDED FOR
    • H05BELECTRIC HEATING; ELECTRIC LIGHT SOURCES NOT OTHERWISE PROVIDED FOR; CIRCUIT ARRANGEMENTS FOR ELECTRIC LIGHT SOURCES, IN GENERAL
    • H05B47/00Circuit arrangements for operating light sources in general, i.e. where the type of light source is not relevant
    • H05B47/10Controlling the light source
    • H05B47/175Controlling the light source by remote control
    • H05B47/185Controlling the light source by remote control via power line carrier transmission
    • HELECTRICITY
    • H05ELECTRIC TECHNIQUES NOT OTHERWISE PROVIDED FOR
    • H05BELECTRIC HEATING; ELECTRIC LIGHT SOURCES NOT OTHERWISE PROVIDED FOR; CIRCUIT ARRANGEMENTS FOR ELECTRIC LIGHT SOURCES, IN GENERAL
    • H05B47/00Circuit arrangements for operating light sources in general, i.e. where the type of light source is not relevant
    • H05B47/10Controlling the light source
    • H05B47/175Controlling the light source by remote control
    • H05B47/19Controlling the light source by remote control via wireless transmission

Landscapes

  • Engineering & Computer Science (AREA)
  • Computer Networks & Wireless Communication (AREA)
  • Automobile Manufacture Line, Endless Track Vehicle, Trailer (AREA)
  • Vehicle Body Suspensions (AREA)

Description

Descrizione dell'Invenzione Industriale dal titolo:
“DISPOSITIVO ED APPARECCHIATURA PER IL CONTROLLO DI ATTUATORI, METODO PER L’INSTALLAZIONE DI DETTA APPARECCHIATURAâ€
DESCRIZIONE
La presente invenzione ha per oggetto un dispositivo ed un’apparecchiatura per il controllo di attuatori.
La presente invenzione riguarda altresì un metodo per l’installazione di detta apparecchiatura per il controllo di attuatori.
Com’à ̈ noto, un impianto domotico può essere schematizzato in quattro elementi base:
- una rete di servizio per l’alimentazione dei sensori e degli attuatori (relay, contattori, dimmer, sensori luci, sensori fumo, ecc.);
- una rete di trasporto dell’energia verso le utenze (prese, luci, sistemi di riscaldamento, ecc.);
- una rete di controllo che consente il trasporto dei segnali di comando e controllo che sensori e attuatori si scambiano con il sistema centrale;
- un sistema centrale che viene utilizzato per la definizione di scenari e per il coordinamento e l’associazione fra comandi, sensori e le utenze. Tale sistema spesso offre anche funzionalità di controllo remoto.
In un impianto domotico tradizionale la rete di servizio, quella di potenza e quella di controllo sono tutte basate su logica cablata. Se si tiene conto che anche gli attuatori sono generalmente concentrati in prossimità del controllore si comprende come tali impianti necessitino di ampi spazi dedicati non sempre disponibili. Sono questi i motivi per i quali questa tipologia di soluzioni deve essere necessariamente essere prevista già dalle fasi iniziali di progettazione.
Le soluzioni wireless già presenti sul mercato vanno nella direzione di superare il limite summenzionato, prevedendo il posizionamento dei singoli attuatori in prossimità delle utenze da controllare e utilizzando la tecnologia wireless per la rete di controllo. Se però gli attuatori sono collegati alla rete di comando mediante tecnologia wireless, la loro connessione alla rete di servizio ed alla rete di potenza, che li collega all’utenza da controllare, avviene ancora via filo.
Anche con questa nuova tipologia di soluzione rimane comunque la necessità di trasportare l’energia per l’alimentazione dei sensori e degli attuatori attraverso una rete di servizio, così come ovviamente permane la necessità di trasportare la potenza verso le utenze.
Se tale vincolo non rappresenta un ostacolo nel caso in cui si voglia attivare un controllo carichi (ad esempio: accensione/spegnimento da remoto di frigo, scaldabagno, lavatrice, ecc.) poiché la rete di servizio può essere derivata da quella di potenza che arriva al carico, il limite diventa invece evidente se ad esempio si vuole implementare un sistema di controllo di dispositivi di illuminazione (es. lampade, lampadari, ecc.) e/o nel caso di installazione di sensori.
Il comando dei dispositivi di illuminazione in un comune impianto elettrico domestico interviene sull’apertura e la chiusura della linea di potenza che li alimenta. Questo impedisce la possibilità di derivare la rete di servizio da quella di potenza, poiché il dispositivo wireless, senza alimentazione nel caso di luci spente, perderebbe la connessione con la rete di controllo e perciò la sua controllabilità.
Se quindi si volessero aggiungere delle funzionalità domotiche per il controllo dei suddetti dispositivi di illuminazione, le uniche possibilità attualmente disponibili sul mercato sarebbero:
- il ricablaggio dell’impianto, oppure
- l’utilizzo di un sistema alimentato a batterie, oppure
- l’utilizzo di un sistema di dimmeraggio a 2 fili noto in letteratura come “two wire dimmer†.
I dimmer a due fili lavorano sul controllo di fase della corrente, sottraendone una porzione per il proprio funzionamento; ciò li rende compatibili solo con determinate tipologie di luce, sia in termini di tecnologia che in termini di potenza assorbita.
L’introduzione dei dimmer a 2 fili in un impianto elettrico esistente richiede inoltre modifiche nel cablaggio se la luce da controllare à ̈ comandata da più punti.
In sintesi, gli attuali sistemi di domotica wireless richiedono una alimentazione dedicata per il loro funzionamento. Esistono in commercio pulsanti wireless che ricavano l’energia dalla pressione meccanica esercitata dall’utente per trasmettere via etere il comando all’attuatore su cui sono attestati. Questo sistema consente di introdurre dei nuovi punti nell’impianto in cui si integrano. Il limite à ̈ però duplice: da un lato tali pulsanti non possono ricevere comandi wireless ma solo quelli di natura meccanica, dall’altro gli attuatori su cui sono attestati dovranno essere comunque alimentati per poter ricevere i comandi dai relativi satelliti.
Scopo della presente invenzione à ̈ quindi quello di mettere a disposizione un dispositivo ed un’apparecchiatura che permettano di implementare funzionalità domotiche sia su impianti in fase di realizzazione, sia su impianti già esistenti senza l’utilizzo di sistemi ausiliari a batterie e senza che nessuna modifica ai cablaggi esistenti sia necessaria.
Un altro scopo del trovato à ̈ fornire un dispositivo ed un’apparecchiatura che possano essere facilmente installati, anche su impianti già esistenti, senza l’utilizzo di sistemi ausiliari a batterie e senza che nessuna modifica ai cablaggi esistenti sia necessaria.
L’invenzione prevede infatti che il dispositivo di controllo vada ad inserirsi all’interno degli alloggi dell’impianto esistente, totalmente invisibili dall’esterno. L’utente pertanto può scegliere una qualsiasi linea commerciale di impianto elettrico, sulla base della propria preferenza, ed associarvi il dispositivo secondo il presente trovato.
Un altro scopo dell’invenzione à ̈ mettere a disposizione un dispositivo ed un’apparecchiatura che permettano di realizzare un impianto domotico in modo incrementale nel tempo, partendo ad esempio con un insieme ridotto di funzionalità (o attivando queste solo in una parte dell’edificio) e distribuendo l’investimento temporalmente e gradualmente al manifestarsi delle effettive necessità.
Questi ed altri scopi ancora sono sostanzialmente raggiunti dal dispositivo e dall’apparecchiatura per il controllo di attuatori secondo quanto descritto nelle unite rivendicazioni.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi appariranno maggiormente dalla descrizione di una forma di realizzazione preferita e non esclusiva dell’invenzione.
Tale descrizione à ̈ fornita qui di seguito con riferimento alle unite figure, anch’esse aventi scopo puramente esemplificativo e pertanto non limitativo, in cui:
- la figura 1 mostra uno schema a blocchi rappresentativo dell’invenzione;
- le figure 2a-2b mostrano un dettaglio esemplificativo inerente al metodo di installazione in accordo con il trovato.
Con riferimento alle unite figure, con 1 Ã ̈ stato complessivamente indicato un dispositivo per il controllo di attuatori secondo la presente invenzione.
Il dispositivo 1 (fig. 1) comprende un’interfaccia di ingresso 10 per ricevere alimentazione da una rete elettrica 2.
La rete elettrica 2 può essere una comune rete di alimentazione domestica, per esempio a 220 V, 50-60 Hz.
L’interfaccia di ingresso 10 può essere realizzata tramite una qualsiasi connessione elettrica con tale rete.
Il dispositivo 1 comprende inoltre un modulo di rilevamento 30 per rilevare almeno una interruzione nell’alimentazione fornita dalla rete 2, e per generare un corrispondente primo segnale di notifica NS1.
In pratica, il modulo di rilevamento 30 può essere realizzato come un lettore di tensione alternata (cosiddetto AC sensing) che, nel momento in cui rileva un’assenza di tensione, provvede a generare un opportuno segnale di uscita, cioà ̈ il citato primo segnale di notifica NS1.
Il dispositivo 1 comprende inoltre un circuito di controllo 40 alimentato dalla rete di alimentazione 2 attraverso l’interfaccia di ingresso 10.
Il circuito di controllo 40 può comprendere ad esempio un microcontrollore, opportunamente configurato e programmato in modo da eseguire le operazioni qui descritte e rivendicate.
Il circuito di controllo 40 Ã ̈ configurato per ricevere il primo segnale di notifica NS1, e per generare un corrispondente primo segnale di comando CS1.
In particolare il circuito di controllo 40 può essere provvisto di un opportuno driver (non illustrato) per un’idonea generazione del primo segnale di comando CS1.
Il primo segnale di comando CS1 Ã ̈ destinato ad un attuatore Ax, Ay asservito al circuito di controllo 40.
Preferibilmente detto attuatore à ̈ collegato in maniera cablata al dispositivo di controllo 1, ed in particolare al circuito di controllo 40, ed il primo segnale di comando CS1 à ̈ inviato tramite connessione cablata.
Preferibilmente, detto attuatore à ̈ alimentato dalla rete di alimentazione 2.
In figura 1 il blocco Ax rappresenta l’attuatore (o gli attuatori) collegato via cavo al dispositivo di controllo 1, ed in particolare al circuito di controllo 40.
In una forma di realizzazione, detto attuatore Ax à ̈ un interruttore associato ad un carico elettrico L alimentato dalla rete di alimentazione elettrica 2.
In particolare detto attuatore può essere un interruttore operativo 20 facente parte del dispositivo di controllo 1.
L’interruttore operativo 20 à ̈ vantaggiosamente interposto tra la rete elettrica 2 ed un carico elettrico L.
In una forma di realizzazione preferita, l’interruttore operativo 20 può essere un relà ̈ bistabile. Sono tuttavia previste varianti realizzative, che rientrano comunque nell’ambito dell’invenzione, come ad esempio un relé monostabile, o qualunque altro dispositivo utilizzato come interruttore elettronico o elettromeccanico.
Preferibilmente, l’interruttore operativo 20 à ̈ pilotabile tra una condizione di chiusura, in cui permette alla rete 2 di alimentare il carico L, ed una condizione di apertura, in cui interrompe il collegamento tra la rete 2 ed il carico L, impedendo così che quest’ultimo possa essere alimentato dalla rete elettrica 2 stessa.
Il primo segnale di comando CS1 preferibilmente provoca una commutazione dell’interruttore operativo tra la condizione di chiusura e la condizione di apertura.
Come sopra accennato, il primo segnale di comando CS1 può essere inviato tramite connessione cablata all’attuatore al quale à ̈ destinato.
In aggiunta o in alternativa, il primo segnale di comando CS1 può essere inviato tramite tecnologia wireless, tramite un modulo di connessione wireless 41 che sarà meglio descritto in seguito.
Vantaggiosamente, il dispositivo 1 à ̈ inoltre provvisto di un modulo di accumulo e rilascio energia 50, associato al circuito di controllo 40 per alimentarlo in corrispondenza delle menzionate interruzioni dell’alimentazione proveniente dalla rete 2.
Il modulo di accumulo e rilascio energia 50 à ̈ normalmente collegato alla rete di alimentazione 2, in particolare tramite l’interfaccia di ingresso 10. Il modulo di accumulo e rilascio energia 50 accumula quindi una prefissata quantità di energia quando à ̈ collegato alla rete di alimentazione 50. Quando l’alimentazione dalla rete 2 à ̈ interrotta ed il circuito di controllo 40 necessita di energia elettrica, il modulo di accumulo e rilascio 50 può quindi rilasciare l’energia precedentemente accumulata a favore del circuito di controllo 40 stesso.
Il modulo di accumulo e rilascio energia 50 può comprendere, ad esempio, uno o più condensatori, che vengono caricati in maniera opportuna, così da fornire energia elettrica almeno al circuito di controllo 40 quando necessario.
A titolo esemplificativo, il modulo di accumulo e rilascio energia 50 potrà essere in grado di alimentare almeno il circuito di controllo 40 per un tempo necessario alla gestione dei segnali di notifica e di comando che verranno descritti in seguito.
In accordo con l’invenzione, il circuito di controllo 40 comprende un modulo di comunicazione wireless 41 configurato almeno per ricevere un secondo segnale di notifica NS2.
Il secondo segnale di notifica NS2 può essere generato e trasmesso da un apparato collegato con tecnologia wireless al modulo di comunicazione 41, come ad esempio un altro dispositivo analogo al dispositivo 1 e dotato di idonee capacità di trasmissione, oppure una centralina di controllo e gestione, anch’essa dotata di opportune caratteristiche di connettività.
La tecnologia wireless impiegata può essere sia a corto raggio (es. Z-wave, ZigBee, ecc.), sia a lungo raggio (es. GSM, UMTS, ecc.).
Il secondo segnale di notifica NS2 può essere generato a seguito di un rilevamento di un sensore (es. sensori antiintrusione, sensori CO2, sensori per rottura vetri, sensori per condizioni di allagamento, ecc.), e/o da un utente che desidera semplicemente comandare l’azionamento di un determinato attuatore.
A fronte del ricevimento del secondo segnale di notifica NS2, il circuito di controllo 40 provvede a generare un secondo segnale di comando CS2.
Il secondo segnale di comando CS2 Ã ̈ destinato ad un attuatore asservito al circuito di controllo 40.
Tale attuatore può essere il medesimo attuatore al quale à ̈ inviato il primo segnale di comando CS1, oppure un diverso attuatore.
A titolo meramente esemplificativo, il secondo segnale CS2 può essere inviato all’interruttore operativo 20, così che quest’ultimo possa essere comandato sia tramite il primo segnale di comando CS1, sia tramite il secondo segnale di comando CS2.
Il secondo segnale di comando CS2 può essere inviato sia via cavo, sia tramite tecnologia wireless.
In figura 1 il blocco Ay rappresenta l’attuatore (o gli attuatori) ai quali il circuito di controllo 40 invia il secondo segnale di comando SC2 tramite tecnologia wireless.
In una forma di realizzazione, il circuito di controllo 40 può essere configurato/programmato in modo da interpretare il secondo segnale di notifica NS2, e procedere con la generazione del secondo segnale di comando CS2 solo se detto secondo segnale di notifica NS2 presenta requisiti prefissati (es. maggiore/minore di una determinata soglia).
In generale, il circuito di controllo 40 può essere configurato in modo da attuare logiche di controllo personalizzate, in funzione delle specifiche esigenze dell’utente e/o dell’ambiente in cui il dispositivo 1 e/o l’attuatore ad esso asservito à ̈ installato.
In particolare, il circuito di controllo 40 può essere configurato per riconoscere diversi segnali in ingresso, e per associare idonee azioni a ciascuno di detti segnali.
Per quanto riguarda le interruzioni della alimentazione della rete elettrica 2, diverse sequenze di interruzioni (provocate dall’utente tramite un interruttore principale MB, come sarà più chiaro in seguito) potranno essere associate a diverse tipologie di comandi. Ad esempio, una sola interruzione (una sola pressione dell’interruttore principale MB) potrà corrispondente ad un certo comando, mentre sequenze di due o più interruzioni (diverse pressioni successive dell’interruttore principale MB) potranno corrispondere a diversi comandi.
Nella forma di realizzazione preferita, al circuito di controllo 40 sono asserviti diversi attuatori, suddivisi su tre livelli: al primo livello appartiene il summenzionato interruttore operativo 20, al secondo livello appartiene un gruppo di attuatori ai quali viene di default impartito il medesimo comando inviato all’interruttore operativo 20, ed un terzo livello di attuatori che potrà comprendere ulteriori attuatori rispetto a quelli facenti parte del secondo livello.
L’utente potrà quindi decidere, provocando la generazione di opportuni segnali di notifica NS1, NS2, di comandare il primo livello, il secondo livello oppure il terzo livello di attuatori.
Preferibilmente, come detto, l’interruttore operativo 20 viene comandato tramite segnale cablato, mentre gli interruttori del secondo e terzo livello sono vantaggiosamente comandati tramite tecnologia wireless.
Come detto, il modulo di rilevamento 30 à ̈ configurato per rilevare interruzioni nell’alimentazione fornita dalla rete 2; in corrispondenza di tali interruzioni, il modulo di accumulo e rilascio energia 50 provvede ad alimentare almeno il circuito di controllo 40.
Queste interruzioni sono convenientemente generate da un interruttore principale MB, collegato a monte dell’interfaccia di ingresso 10, cioà ̈ collegato tra l’interfaccia di ingresso 10 e la rete 2.
L’interruttore principale MB à ̈ pilotabile tra una condizione di chiusura in cui permette un’alimentazione dalla rete 2 al dispositivo 1, ed una condizione di apertura in cui interrompe l’alimentazione dalla rete 2 al detto dispositivo 1.
Nel caso in cui il dispositivo 1 comprenda l’interruttore operativo 20, l’interruttore principale MB, quando si trova nella condizione di chiusura, permette un’alimentazione del carico L (sempre che l’interruttore operativo 20 sia nella condizione di chiusura), mentre quando si trova nella condizione di apertura interrompe il collegamento tra il carico L e la rete 2, impendendo quindi che quest’ultima possa alimentare il carico L stesso.
Vantaggiosamente, l’interruttore principale MB à ̈ normalmente nella condizione di chiusura, cioà ̈ à ̈ un interruttore “normalmente chiuso†(normally closed).
Complessivamente, l’interruttore principale MB ed il dispositivo 1 formano un’apparecchiatura 100, che viene convenientemente impiegata per il controllo del carico elettrico L, ed in particolare per commutazioni tra accensione e spegnimento dello stesso.
In uso, l’interruttore principale MB si trova normalmente in condizione di chiusura, permettendo quindi l’alimentazione del dispositivo 1 tramite la rete 2.
Quando un utente agisce sull’interruttore principale MB, quest’ultimo si trova nella condizione di apertura sostanzialmente per il tempo in cui subisce l’azione dell’utente.
Questo provoca un’interruzione di alimentazione verso il dispositivo 1. Tale interruzione viene rilevata dal modulo di rilevamento 30.
Come detto, à ̈ previsto che possano anche essere provocate più interruzioni consecutive dell’alimentazione tramite l’interruttore principale MB, così che il circuito di controllo 40 possa generare corrispondenti differenti comandi.
Si noti che, in corrispondenza dell’interruzione, il circuito di controllo 40, e preferibilmente il modulo di rilevamento 30, sono alimentati dal modulo di accumulo e rilascio energia 50. Pertanto, la commutazione dalla condizione di chiusura alla condizione di apertura dell’interruttore principale MB non provoca malfunzionamenti o interruzioni nel funzionamento del dispositivo 1.
Il modulo di rilevamento 30 genera quindi il primo segnale di notifica NS1, così da segnalare al circuito di controllo 40 che à ̈ stata esercitata una determinata azione (es. una pressione) sull’interruttore principale MB.
Il circuito di controllo 40 provvede quindi a generare il primo segnale di comando CS1, così da agire sull’interruttore operativo 20 e provocare una commutazione di quest’ultimo.
Quando termina l’azione dell’utente sull’interruttore principale MB, quest’ultimo ritorna nella condizione di chiusura, ripristinando la connessione tra la rete 2 e l’interfaccia di ingresso 10.
Nel caso in cui l’interruttore operativo 20 à ̈ incluso nel dispositivo 1, e lo stesso era in condizione di apertura, a seguito della commutazione si trova nella condizione di chiusura e, una volta che l’interruttore principale MB à ̈ ritornato anch’esso nella condizione di chiusura, il carico L può essere alimentato dalla rete 2.
Se, invece, l’interruttore operativo 20 era in condizione di chiusura, a seguito della commutazione si trova nella condizione di apertura, ed il carico L risulta quindi disalimentato anche quando l’interruttore principale MB ritorna nella condizione di chiusura.
A questo proposito, à ̈ importante che l’interruttore principale MB e l’interruttore operativo 20 siano sincronizzati in maniera idonea.
Infatti, in fase di spegnimento del carico L, l’interruttore operativo 20 dovrà commutare prima che l’interruttore principale MB ritorni in condizione di chiusura. Diversamente, il carico tenderebbe a “lampeggiare†, poiché: si troverebbe inizialmente acceso, si spegnerebbe all’apertura dell’interruttore principale MB, si riaccenderebbe alla successiva chiusura dello stesso interruttore principale MB, e alla fine si spegnerebbe in maniera definitiva all’apertura dell’interruttore operativo 20.
Per quanto riguarda invece la fase di accensione, nel caso in cui possano essere impartiti comandi grazie a sequenze di interruzioni dell’alimentazione (cioà ̈ tramite una sequenza di pressioni sull’interruttore principale MB), l’interruttore operativo 20 dovrà attendere che il comando sia stato inserito per intero, diversamente si potrebbero avere, anche in questo caso, indesiderate successioni di spegnimenti/accensioni in rapida sequenza.
Va inoltre sottolineato che, essendo il primo segnale di comando CS1 generato grazie all’alimentazione fornita dal modulo di accumulo e rilascio energia 50, una successione di segnali di comando non necessari potrebbe provocare indesiderate situazioni di esaurimento prima che il segnale di comando effettivamente previsto e richiesto sia stato generato.
Come detto, il circuito do controllo 40 Ã ̈ provvisto di un modulo di comunicazione wireless 41.
Tale modulo di comunicazione 41 può essere vantaggiosamente impiegato per inviare comandi ad attuatori Ay asserviti al circuito di controllo 40 e non collegati allo stesso in maniera cablata.
Inoltre, il modulo di comunicazione wireless à ̈ impiegato per ricevere il secondo segnale di notifica NS2, così che il circuito di controllo 40 possa generare segnali di comando anche in funzione di notifiche wireless.
In questo modo, grazie all’inserimento del dispositivo 1, à ̈ possibile implementare funzionalità domotiche mantenendo comunque la possibilità di impartire comandi “in locale†, tramite l’interruttore principale MB, come originariamente previsto.
In altre parole, con la semplice introduzione dell’apparecchiatura 1, à ̈ possibile comandare uno o più attuatori sia tramite comando manuale, attraverso l’interruttore principale MB, sia tramite comando a distanza wireless, ricevuto dal circuito di controllo 40 per mezzo dell’interfaccia di comunicazione 41.
Nella forma di realizzazione preferita, il circuito di controllo 40 comprende una memoria M in cui à ̈ memorizzato almeno un parametro di stato SP rappresentativo di uno stato di detto attuatore e/o di un carico elettrico ad esso associato.
In altre parole, il circuito di controllo 40 à ̈ in grado di tenere memoria dello stato dell’attuatore (o degli attuatori) a cui può inviare segnali di comandi CS1, CS2.
Vantaggiosamente, i segnali di comando CS1, CS2 possono essere generati anche in funzione di detto parametro di stato SP.
Preferibilmente il circuito di controllo 40 à ̈ in comunicazione con gli attuatori ad esso asserviti e/o con i carichi elettrici ad essi associati; in questo modo il circuito di controllo 40 può ricevere aggiornamenti di stato ed aggiornare il contenuto della menzionata memoria M.
Preferibilmente, la comunicazione con detti attuatori e/o con i carichi ad essi associati avviene tramite detto modulo di comunicazione wireless 41.
In aggiunta o in alternativa a quanto sopra, il circuito di controllo 40 potrà essere previsto di un timer T; in funzione delle logiche di controllo realizzate, i segnali di comando CS1, CS2 potranno essere generati anche in funzione dei riferimenti temporali forniti da tale timer T.
È opportuno notare che, in funzione delle logiche di controllo attuate, à ̈ possibile che, a fronte della ricezione di un segnale di notifica NS1, NS2, il circuito di controllo 40 non generi alcun segnale di comando.
Si consideri, a questo proposito, il seguente esempio. Un determinato punto luce (carico elettrico L) à ̈ associato al rispettivo interruttore operativo 20, facente parte del dispositivo di controllo 1. Il circuito di controllo 40, nella propria memoria M, mantiene un parametro di stato SP rappresentativo del fatto che il punto luce sia acceso oppure spento. L’accensione può essere comandata sia a seguito della ricezione del primo segnale di notifica NS1, sia a seguito della ricezione del secondo segnale di notifica NS2 da parte del circuito di controllo 40. La logica di controllo configurata prevede che, a seguito dell’accensione, il punto luce rimanga acceso per un tempo prefissato, indipendentemente da eventuali ulteriori comandi ricevuti successivamente.
In questo scenario, si immagini di partire da una situazione in cui il punto luce à ̈ spento. Tramite pressione dell’interruttore principale MB o tramite segnale wireless, l’utente provoca la generazione del primo o secondo segnale di comando CS1, CS2, così che il punto luce si accenda. Nella memoria M, il parametro di stato SP viene aggiornato di conseguenza. Se, mentre il punto luce à ̈ acceso viene impartito un ulteriore comando di accensione (ulteriori primo/secondo segnale di notifica NS1, NS2) al circuito di controllo 40, quest’ultimo ignorerà tali eventi poiché, come detto, à ̈ impostato in modo da far prevalere la logica temporale. Ovviamente quello qui sopra riportato à ̈ solamente un esempio relativo ad una delle innumerevoli possibili configurazioni del circuito di controllo 40.
Con riferimento alla figura 1, come detto il blocco Ax rappresenta gli attuatori asserviti al circuito di controllo 40 e collegati via cavo al dispositivo di controllo 1. L’interruttore operativo 20 può far parte di detti attuatori Ax; à ̈ stato rappresentato con un blocco separato solo per chiarezza. Nella medesima figura 1 il blocco Ay rappresenta gli attuatori asserviti al circuito di controllo 40 e che comunicano con lo stesso tramite tecnologia wireless, ed in particolare tramite il modulo di comunicazione wireless 41.
Si noti che sia gli attuatori Ax, sia l’interruttore operativo 20, sia gli attuatori Ay possono essere i destinatari del primo e/o del secondo segnale di comando CS1, CS2. Ciò significa che sia gli attuatori Ax, sia l’interruttore operativo 20, sia gli attuatori Ay possono essere comandati in funzione del primo segnale di notifica NS1 e/o in funzione del secondo segnale di notifica NS2.
Dal punto di vista dell’installazione va notato quanto segue.
Il dispositivo 1 può essere montato, per esempio, in prossimità del carico da controllare. Nel caso di un lampadario, a titolo esemplificativo, può essere posizionato sul soffitto, in corrispondenza di detto lampadario.
La predisposizione dell’interruttore principale MB può essere eseguita sia semplicemente posizionando un interruttore del tipo normalmente chiuso, con relativo pulsante, laddove dovrebbe essere posizionato l’interruttore facente parte di un impianto realizzato in maniera tradizionale.
Nel caso in cui tale interruttore tradizionale fosse già presente, può essere rimosso e sostituito dall’interruttore principale MB.
In una diversa circostanza, l’impianto già realizzato può comprendere un deviatore D (fig. 2a) per permettere accensioni/spegnimenti manuali del carico. Tale deviatore D à ̈ pilotabile tra due condizioni operative, in cui permette/impedisce un’alimentazione del carico stesso. Vi sarà quindi, concettualmente, un elemento mobile E che viene posto a contatto con due diversi terminali T1, T2, a seconda della condizione operativa che si vuole attuare. In questo caso, allo scopo di realizzare l’interruttore principale MB, può essere predisposto un cortocircuito C (fig. 2b) tra i due terminali T1, T2 del deviatore D stesso. In questo modo si ottiene una struttura funzionalmente equivalente a quella di un interruttore normalmente chiuso, in cui il tempo di apertura à ̈ definito dal tempo che l’elemento mobile E impiega per spostarsi da una posizione operativa all’altra, cioà ̈ il tempo necessario per spostarsi tra la posizione in cui à ̈ a contatto con il primo terminale T1 e la posizione in cui à ̈ a contatto con il secondo terminale T2.
L’interruzione di alimentazione dovuta al fatto che l’elemento mobile E si sta spostando dal primo terminale T1 al secondo terminale T2 viene rilevata dal modulo di rilevamento 30, così che venga generato il primo segnale di notifica NS1 e venga quindi commutato l’interruttore operativo 20 tramite il primo segnale di comando CS1.
L’impianto in cui si vuole inserire l’apparecchiatura 100 può anche prevedere, in origine, diversi interruttori associati ad un medesimo carico; si pensi, a titolo esemplificativo, ad uno stesso punto luce comandabile tramite diversi interruttori, dislocati in posizioni diverse all’interno di un’abitazione.
Dal punto di vista pratico potranno presentarsi sostanzialmente tre casi:
- il punto luce (più in generale, il carico) à ̈ originariamente associato ad un singolo interruttore: quest’ultimo viene quindi sostituito, se necessario, con il citato interruttore principale MB;
- il punto luce à ̈ associato a diversi interruttori (più precisamente, a diversi deviatori): se la distanza, in termini di lunghezza del cavo di connessione, tra tali deviatori ed il carico non à ̈ eccessiva, à ̈ sufficiente che il deviatore associato al dispositivo 1 sia modificato come mostrato in figura 2b;
- il punto luce à ̈ associato a diversi interruttori (più precisamente, a diversi deviatori): se la distanza, in termini di lunghezza del cavo di connessione, tra tali deviatori ed il carico à ̈ tale da comportare ritardi confrontabili con il tempo di apertura del deviatore modificato di figura 2b, allora tutti i deviatori associati a tale punto luce saranno sostituiti da un rispettivo interruttore principale MB.
L’invenzione consegue importanti vantaggi.
Un primo vantaggio consiste nel fatto che il dispositivo e l’apparecchiatura secondo l’invenzione permettono di implementare funzionalità domotiche sia su impianti in fase di realizzazione, sia su impianti già esistenti.
Un altro vantaggio si riscontra considerando che il dispositivo e l’apparecchiatura oggetto dell’invenzione possono essere facilmente installati, senza la necessità di riprogettare ed installare nuovamente l’intero impianto.
Un ulteriore vantaggio emerge considerando che il dispositivo e l’apparecchiatura secondo l’invenzione permettono di realizzare un impianto domotico in modo incrementale nel tempo, partendo ad esempio con un insieme ridotto di funzionalità (o attivando queste solo in una parte dell’edificio) e distribuendo l’investimento temporalmente e gradualmente al manifestarsi delle effettive necessità.

Claims (13)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo per il controllo di attuatori, comprendente: a. un’interfaccia di ingresso (10) per ricevere alimentazione da una rete elettrica (2); b. un modulo di rilevamento (30) per rilevare almeno una interruzione in detta alimentazione e generare un corrispondente primo segnale di notifica (NS1); c. un circuito di controllo (40) alimentato attraverso detta interfaccia di ingresso (10) e configurato per: i. ricevere detto primo segnale di notifica (NS1); ii. generare un primo segnale di comando (CS1) per comandare almeno un attuatore (Ax, Ay) asservito a detto circuito di controllo (40); d. un modulo di accumulo e rilascio energia (50), configurato per accumulare energia elettrica da detta rete di alimentazione (2) ed alimentare almeno detto circuito di controllo (40) in corrispondenza di detta almeno una interruzione di alimentazione elettrica, in cui detto circuito di controllo (40) comprende un modulo di connessione wireless (41) configurato almeno per ricevere un secondo segnale di notifica (NS2), detto circuito di controllo (40) essendo inoltre configurato per generare un secondo segnale di comando (CS2) per comandare almeno un attuatore (Ax, Ay) asservito a detto circuito di controllo (40) in funzione di detto secondo segnale di notifica (NS2).
  2. 2. Dispositivo secondo la rivendicazione 1 in cui detto attuatore à ̈ un interruttore operativo (20) facente parte del dispositivo (1), detto interruttore operativo (20) essendo interposto tra detta rete di alimentazione (2) ed un carico elettrico (L), detto primo e/o secondo segnale di comando (CS1, CS2) essendo destinato a detto interruttore operativo (20).
  3. 3. Dispositivo secondo la rivendicazione 2 in cui detto interruttore operativo (20) à ̈ un relà ̈ bistabile o monostabile o qualunque altro dispositivo utilizzato come interruttore elettronico o elettromeccanico.
  4. 4. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti in cui detto primo e/o secondo segnale di comando (CS1, CS2) Ã ̈ inviato tramite detto modulo di connessione wireless (41).
  5. 5. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti in cui detto modulo di rilevamento (30) à ̈ configurato per rilevare una pluralità di interruzioni consecutive di alimentazione elettrica di detta rete (2), detto circuito di controllo (40) essendo configurato per generare detto primo segnale di comando (CS1) in funzione di detta pluralità di interruzioni.
  6. 6. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti in cui detto circuito di controllo (40) comprende una memoria (M) in cui à ̈ memorizzato almeno un parametro di stato (SP) rappresentativo di uno stato di detto attuatore e/o di un carico elettrico ad esso associato, detto primo e/o secondo segnale di comando (CS1, CS2) essendo generato anche in funzione di detto parametro di stato (SP).
  7. 7. Dispositivo secondo la rivendicazione 6 in cui detto circuito di controllo (40) Ã ̈ in comunicazione con detto attuatore e/o con il carico elettrico ad esso associato per ricevere aggiornamenti di stato ed aggiornare detto parametro di stato (SP).
  8. 8. Dispositivo secondo la rivendicazione 7 in cui detto circuito di controllo (40) Ã ̈ in comunicazione con detto attuatore e/o con il carico elettrico ad esso associato tramite detto modulo di comunicazione wireless (41).
  9. 9. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti in cui detta interruzione di alimentazione à ̈ provocata da un interruttore principale (MB), collegato a valle di detta interfaccia di ingresso (10).
  10. 10. Apparecchiatura per il controllo di un carico elettrico, comprendente: a. un dispositivo di controllo (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti; b. un interruttore principale (MB), interposto tra la rete elettrica (2) e detta interfaccia di ingresso (10), e tra la rete elettrica (2) e detto interruttore operativo (20), detto interruttore principale (MB) essendo pilotabile tra una condizione di chiusura in cui permette un’alimentazione dalla rete (2) a detto dispositivo (1), ed una condizione di apertura in cui interrompe l’alimentazione dalla rete (2) a detto dispositivo (1), detto interruttore principale (MB) essendo normalmente nella condizione di chiusura, in cui detto modulo di rilevamento (30) à ̈ adatto al rilevamento di interruzioni provocate da detto interruttore principale (MB) quando si trova nella condizione di apertura.
  11. 11. Metodo per l’installazione di un’apparecchiatura (100) per il controllo di un carico elettrico (L), comprendente: a. predisporre un dispositivo (1) per il controllo di un carico elettrico (L) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 3; b. predisporre un interruttore principale (MB), interposto tra la rete elettrica (2) e detta interfaccia di ingresso (10), e tra la rete elettrica (2) e detto interruttore operativo (20), detto interruttore principale (MB) essendo pilotabile tra una condizione di chiusura in cui permette un’alimentazione dalla rete (2) a detto dispositivo (1), ed una condizione di apertura in cui interrompe l’alimentazione dalla rete (2) a detto dispositivo (1), detto interruttore principale (MB) essendo normalmente nella condizione di chiusura; c. collegare detto dispositivo (1) alla rete di alimentazione (2) ed al carico (L); d. collegare detto interruttore principale (MB) alla rete di alimentazione.
  12. 12. Metodo secondo la rivendicazione 11 in cui la fase di predisporre e collegare detto interruttore principale (MB) comprende una fase di rimuovere un interruttore precedentemente collegato a detta rete di alimentazione (2) ed associato a detto carico (L) e collegare detto interruttore principale (MB) alla rete (2) ed al dispositivo (1).
  13. 13. Metodo secondo la rivendicazione 11 in cui la fase di predisporre detto interruttore principale (MB) comprende una fase di realizzare un cortocircuito tra due terminali di un deviatore (D) collegato a detta rete di alimentazione (2) ed associato a detto carico (L).
IT000993A 2013-06-17 2013-06-17 Dispositivo ed apparecchiatura per il controllo di attuatori, metodo per l' installazione di detta apparecchiatura ITMI20130993A1 (it)

Priority Applications (1)

Application Number Priority Date Filing Date Title
IT000993A ITMI20130993A1 (it) 2013-06-17 2013-06-17 Dispositivo ed apparecchiatura per il controllo di attuatori, metodo per l' installazione di detta apparecchiatura

Applications Claiming Priority (1)

Application Number Priority Date Filing Date Title
IT000993A ITMI20130993A1 (it) 2013-06-17 2013-06-17 Dispositivo ed apparecchiatura per il controllo di attuatori, metodo per l' installazione di detta apparecchiatura

Publications (1)

Publication Number Publication Date
ITMI20130993A1 true ITMI20130993A1 (it) 2014-12-18

Family

ID=49035696

Family Applications (1)

Application Number Title Priority Date Filing Date
IT000993A ITMI20130993A1 (it) 2013-06-17 2013-06-17 Dispositivo ed apparecchiatura per il controllo di attuatori, metodo per l' installazione di detta apparecchiatura

Country Status (1)

Country Link
IT (1) ITMI20130993A1 (it)

Citations (5)

* Cited by examiner, † Cited by third party
Publication number Priority date Publication date Assignee Title
US20030199247A1 (en) * 2002-04-18 2003-10-23 International Business Machines Corporation Light socket wireless repeater and controller
US20080030075A1 (en) * 2006-08-04 2008-02-07 Stanley Gerald R Powering a wireless system from preexisting power
WO2008050284A1 (en) * 2006-10-27 2008-05-02 Koninklijke Philips Electronics N.V. Method and circuit for controlling an operation of a device
US20100134051A1 (en) * 2009-03-02 2010-06-03 Adura Technologies, Inc. Systems and methods for remotely controlling an electrical load
US20110121654A1 (en) * 2006-03-28 2011-05-26 Recker Michael V Remote switch sensing in lighting devices

Patent Citations (5)

* Cited by examiner, † Cited by third party
Publication number Priority date Publication date Assignee Title
US20030199247A1 (en) * 2002-04-18 2003-10-23 International Business Machines Corporation Light socket wireless repeater and controller
US20110121654A1 (en) * 2006-03-28 2011-05-26 Recker Michael V Remote switch sensing in lighting devices
US20080030075A1 (en) * 2006-08-04 2008-02-07 Stanley Gerald R Powering a wireless system from preexisting power
WO2008050284A1 (en) * 2006-10-27 2008-05-02 Koninklijke Philips Electronics N.V. Method and circuit for controlling an operation of a device
US20100134051A1 (en) * 2009-03-02 2010-06-03 Adura Technologies, Inc. Systems and methods for remotely controlling an electrical load

Similar Documents

Publication Publication Date Title
US10355482B2 (en) Controllable electrical outlet with a controlled wired output
JP2011083052A (ja) 負荷制御システム
CN104378865B (zh) 一种单火线控制智能开关的方法
CN203504811U (zh) 一种扩展的数字可寻址照明系统
RU2012100932A (ru) Мобильное устройство адресного управления неприоритетной нагрузкой и способ адресного управления неприоритетной нагрузкой
JP2011066975A (ja) 屋内配線用の負荷制御装置と、それを使用する屋内配線システム
JP2011083051A (ja) 負荷制御システム
CN102917510A (zh) 一种无源无线智能照明控制系统
US9872366B2 (en) Method for controlling an operating device for lighting means
ITMI20130993A1 (it) Dispositivo ed apparecchiatura per il controllo di attuatori, metodo per l' installazione di detta apparecchiatura
CN103607140A (zh) 一种电机控制装置
JP6502563B1 (ja) 負荷制御システム
RU2560124C2 (ru) Электрическая инсталляционная система
CN104734360A (zh) 一种电网瞬时电流控制系统
JP2011238395A (ja) 照明システム
JP6997608B2 (ja) スイッチ回路コントロール装置
CH697215A5 (it) Sistema di gestione di carichi elettrici, in particolare elementi di illuminazione.
KR101142399B1 (ko) 전기기기 전원 무선제어시스템
JP6793328B2 (ja) 照明制御システム、照明制御方法、プログラム
CN104698241A (zh) 一种智能电表
US11916386B2 (en) Arrangement for controlling electrical gadgets
JP5795876B2 (ja) タイムスイッチ
EP2429092B1 (en) A method for communicating among a plurality of two-wire control devices in an ac installation, such two-wire control devices, and method for controlling such an installation.
JP6066566B2 (ja) 直流給電システム用の家電製品、制御手段、dc/dcコンバータ、並びにac/dcコンバータ
EP3870895A1 (en) System and method for determining master/slave switches in a multi-way switch system