ITMI20130565A1 - Sistema adattato per la gestione dei farmaci chemioterapici e dei rifiuti derivanti dal loro utilizzo - Google Patents

Sistema adattato per la gestione dei farmaci chemioterapici e dei rifiuti derivanti dal loro utilizzo

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ITMI20130565A1
ITMI20130565A1 IT000565A ITMI20130565A ITMI20130565A1 IT MI20130565 A1 ITMI20130565 A1 IT MI20130565A1 IT 000565 A IT000565 A IT 000565A IT MI20130565 A ITMI20130565 A IT MI20130565A IT MI20130565 A1 ITMI20130565 A1 IT MI20130565A1
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    • A61B50/30Containers specially adapted for packaging, protecting, dispensing, collecting or disposing of surgical or diagnostic appliances or instruments
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Description

“SISTEMA ADATTATO PER LA GESTIONE DEI FARMACI CHEMIOTERAPICI E DEI RIFIUTI DERIVANTI DAL LORO UTILIZZOâ€
DESCRIZIONE
Campo di applicazione dell’invenzione
La presente invenzione si riferisce ad un sistema adattato per la gestione dei farmaci chemioterapici e dei rifiuti derivanti dal loro utilizzo, rifiuti definiti biohazard.
Stato della tecnica
Il trattamento di rifiuti tossici (farmaceutici) deve essere eseguito con particolari cautele, al fine di evitare lo spargimento nell’ambiente di sostanze pericolose.
Ad esempio, le manipolazioni di sostanze pericolose quali i farmaci citostatici, prevedono operazioni per la ricostituzione dei farmaci contro i tumori o prelievi da sacche multi dose pronte all’uso, che si effettuano in ambiente sanitario (ospedali, laboratori analisi e di ricerca), in ambiente industriale, in ambiente veterinario ed in altri ambienti di lavoro, che devono essere effettuate in ambiente protetto (ad esempio camera bianca) e sotto una cappa aspirante oppure dentro un isolatore per proteggere sia l’operatore che l’ambiente circostante.
Tali operazioni sono riconducibili a rifiuti definiti “biohazard†, in quanto vi à ̈ il rischio di dispersione di esalazioni/ vapori/ aerosol/ polveri altamente tossiche e teratogene se disperse nell’ambiente.
In tutti gli ambienti in cui avvengono queste manipolazioni, o attività sotto cappa, il prodotto biohazard o tossico lavorato, nel momento stesso in cui esce dalla cappa stessa, diventa un pericolo per l’ambiente e per gli stessi addetti ai lavori, perché può essere contaminato da schizzi , gocce o aerosol, prodotti durante la lavorazione, oppure semplicemente può cadere di mano all’operatore, e la rottura della sacca o della siringa sul pavimento crea una dispersione con conseguente contaminazione dell’ambiente.
I rifiuti di queste lavorazioni sono stati catalogati, e devono essere raccolti in bidoni idonei a questo smaltimento, ad esempio in conformità con gli standard UN3249, B.S. 7320 1990 British Standard, ed idonei all’incenerimento, ad esempio in conformità con lo standard CER 180108 (Codice Europeo Rifiuti).
Le Linee Guida specifiche per la gestione di farmaci chemioterapici forniscono indicazioni per la preparazione in cappa, per la somministrazione e per lo smaltimento. Nel momento in cui il prodotto esce dall’ambiente protetto della cappa di preparazione diventa pericoloso e diventa fonte di inquinamento. Purtroppo per tutte le fasi successive alla preparazione in cappa non esistono indicazioni o macchinari specifici per la protezione dell’ambiente e delle persone. La consapevolezza della pericolosità dei rifiuti biohazard/tossici ed il bisogno di stoccarli in maniera definitiva à ̈ già stato affrontato, ma con risultati non ottimizzati, ad esempio per quanto concerne i rifiuti citostatici. Inoltre le soluzioni note non soddisfano alla normativa di utilizzo di sacchi o contenitori specifici.
Il brevetto US-2007946283-A descrive un sistema di trattamento di sostanze pericolose chiuso non rigido a supporto di isolatori ospedalieri e industriali. Tale sistema però à ̈ stato superato dai porta-rifiuti biohazard di tipo rigido per resistere ai rifiuti taglienti (aghi e bisturi) previsti dalle norme e predisposti all’incenerimento come da norme.
Il brevetto EP-1994900185-A descrive un sistema trasportabile per rifiuti pericolosi che però non prevede un sistema di filtraggio adeguato; non si utilizzano contenitori a norma e non si prevede la possibilità della presenza di oggetti taglienti o acuminati come ad esempio aghi o bisturi che pertanto non sarebbero gestiti correttamente.
Il brevetto US-1983514270-A descrive un sistema di trattamento di sostanze pericolose in cui i liquidi ed i solidi vengono inseriti in una busta di plastica. Come per il brevetto precedente non prevede la corretta gestione di taglienti.
Il brevetto US-2010788002-A descrive un sistema di trattamento di sostanze pericolose in cui non à ̈ possibile una corretta disinfezione e disinquinamento nel sistema di inserimento dei rifiuti e inoltre il sistema non permette la gestione e l’eliminazione di liquidi.
Il brevetto EP-2006831011-A descrive un sistema di trattamento di rifiuti ospedalieri che non permette la gestione corretta di oggetti taglienti, perché i rifiuti vengono disposti in un sacco e non in un contenitore rigido. L’apertura del coperchio inoltre crea un movimento d’aria nei pressi dei rifiuti così da provocare una fuoriuscita di inquinanti (vapori e polveri) pericolosi per l’operatore e per l’ambiente.
Le leggi per la sicurezza sul posto di lavoro prevedono l’utilizzo di contenitori specifici per lo smaltimento dei vari rifiuti in tutti gli ambienti di lavoro.
In situazioni relative al presente contesto, tutti questi rifiuti che devono essere smaltiti per incenerimento, possono essere sia taglienti (aghi-lame di bisturi, ecc. ecc.) che tossici/biohazard, e destinati all’incenerimento. I contenitori per i rifiuti di lavorazioni o somministrazione di farmaci chemioterapici devono essere rigidi, con chiusura irreversibile e di materiale idoneo all’incenerimento.
Però nelle norme di riferimento per la produzione nelle ditte manifatturiere (Good Manufactoring Pratice) e nelle Linee Guida relative a tutti gli ambienti destinati alle manipolazioni biohazard non esiste nessuna indicazione per l’utilizzo di un macchinario specifico atto a prevenire l’inquinamento dei rifiuti dei prodotti delle manipolazioni biohazard/tossici che, usciti dalla cappa, vengono portati nei luoghi di utilizzo e poi smaltiti.
Quindi tutte le soluzioni note non assolvono all’isolamento del rifiuto in maniera irreversibile ed accettata dalle norme.
In dette GMP e Linee Guida à ̈ solo riscontrabile il consiglio di utilizzare un normale carrello con bordi rialzati.
Sommario dell’invenzione
Pertanto scopo della presente invenzione à ̈ quello proporre un sistema adattato per la gestione dei farmaci chemioterapici e dei rifiuti derivanti dal loro utilizzo, volto a superare tutti gli inconvenienti e carenze suddetti.
Il sistema oggetto dell’invenzione à ̈ stato ideato a seguito di un attento studio delle norme esistenti per la gestione di prodotti tossici e delle carenze delle soluzioni tecniche note. Il suo scopo à ̈ infatti di minimizzare le possibilità di diffusione in ambiente di agenti tossici di qualsiasi genere sia in fase di utilizzo, che di movimentazione e smaltimento.
Il sistema oggetto dell’invenzione rispetta la normativa vigente e permette ad esempio ai prodotti citostatici di essere gestiti, portati in reparto/spostati in altri ambienti di lavoro senza assolutamente poter essere causa di inquinamento. Queste attività possono avvenire contemporaneamente alle normali attività lavorative, spostando e smaltendo tali materiali in un sistema autonomo, che lavora completamente in depressione e funziona compatibilmente con i principi delle cappe Biohazard.
E’ presente una continua aspirazione, attiva nei diversi momenti di utilizzo, garantita da due aspiratori sempre in funzione.
Per il trattamento di materiali pronti all’utilizzo, si utilizzano mensole grigliate, con una aspirazione costante delle possibili sostanze contaminanti, inviando l’aria contaminata a filtri. All’interno del sistema l’aspirazione continua crea un vuoto che garantisce di accumulare tutti i rifiuti in un contenitore apposito, in ambiente a pressione negativa.
L’aspirazione costante crea un vuoto sia sulle mensole porta prodotti ed anche nel bidone portarifiuti per isolare i rifiuti tossici. In questo modo non esiste alcuna fase di lavoro e di utilizzo del sistema in cui sia possibile la diffusione nell’ ambiente esterno di sostanze tossiche trasportate da utilizzare o già a fine ciclo.
L’aria aspirata dal sistema per creare la pressione negativa à ̈ filtrata da filtri HEPA 14 e da filtri a carboni attivi prima di essere reimmessa nell’ambiente per garantire la massima sicurezza.
I rifiuti specifici che si intende trattare possono essere solidi, taglienti (aghi/bisturi) e liquidi. A questo proposito il bidone portarifiuti presenta le seguenti caratteristiche: la chiusura ermetica irreversibile ed i materiali di costruzione permettono la normale disinfezione di tutto il sistema con qualsiasi prodotto chimico e l’utilizzo di prodotti a base di cloro specifici per l’inattivazione dei prodotti chemioterapici, permettendo il costante controllo sulla sicurezza del sistema.
Il sistema si può utilizzare sia con l’energia elettrica della rete sia con energia elettrica autonoma che permette di utilizzare costantemente il carrello.
E’ oggetto della presente invenzione, in accordo con la rivendicazione 1, un sistema adattato per la gestione dei farmaci chemioterapici e dei rifiuti derivanti dal loro utilizzo, a struttura scatolare sostanzialmente di tipo chiuso comprendente:
- almeno un contenitore portarifiuti adattato in modo da contenere rifiuti sia solidi, anche taglienti, che liquidi, ed affacciato in modo rimovibile ad almeno un pozzetto di carico di detti rifiuti con apertura accessibile all’esterno del sistema;
- almeno un piano grigliato adattato in modo da essere accessibile all’esterno del sistema e fungere da appoggio per materiale da trattare, e comunicante con detto almeno un contenitore portarifiuti tramite un condotto di scarico;
- un sistema di aspirazione e filtraggio aria comunicante con detti almeno un contenitore portarifiuti e almeno un piano grigliato, adattato in modo da fornire all’uscita del sistema aria depurata.
E’ particolare oggetto della presente invenzione un sistema adattato per la gestione dei farmaci chemioterapici e dei rifiuti derivanti dal loro utilizzo, come meglio descritto nelle rivendicazioni, che formano parte integrante della presente descrizione.
Breve descrizione delle figure
Ulteriori scopi e vantaggi della presente invenzione risulteranno chiari dalla descrizione particolareggiata che segue di un esempio di realizzazione della stessa (e di sue varianti) e dai disegni annessi dati a puro titolo esplicativo e non limitativo, in cui:
nella figura 1 Ã ̈ indicato uno schema funzionale delle parti costituenti il sistema oggetto della presente invenzione;
nella figura 2 à ̈ mostrata una vista dall’alto del sistema, in rappresentazione schematica, ed inoltre viste parziali in sezioni A-A e B-B;
nella figura 3 Ã ̈ mostrata una vista laterale del sistema, in rappresentazione schematica;
nelle figure da 4.1 a 4.4 sono mostrate viste esterne laterali del carrello contenitore del sistema;
nella figura 5 Ã ̈ mostrato uno schema del sistema di sollevamento del carrello contenitore.
Gli stessi numeri e le stesse lettere di riferimento nelle figure identificano gli stessi elementi o componenti. Descrizione di dettaglio di esempi di realizzazione
Con riferimento alle figure, il sistema per la gestione di rifiuti à ̈ preferibilmente conformato esternamente a carrello che racchiude le parti componenti dello stesso, descritte qui di seguito.
E’ previsto un contenitore portarifiuti 3 conformato a secchio con un coperchio rimovibile a chiusura ermetica. Il contenitore risulta affacciato in modo rimovibile ad un pozzetto di carico 1 dei materiali inquinanti, e ad esso fatto aderire tramite una flangia 6 a cui à ̈ applicata una guarnizione pelabile 6.1, dopo avere rimosso il coperchio. Il pozzetto 1 à ̈ accessibile dal lato superiore del carrello per immissione del materiale da riporre nel contenitore, ed à ̈ preferibilmente conformato a tubo verticale.
Alla congiunzione tra il pozzetto di carico 1 ed il contenitore portarifiuti 3 à ̈ posta una cappa aspirante 4 a struttura scatolare chiusa. Nella cappa à ̈ presente una bocchetta di un primo ramo 7.1 di sistema di aspirazione. Ulteriori bocchette di aspirazione sono presenti nell’area occupata dalla cappa aspirante 4, in particolare nella superficie laterale del pozzetto 1 (bocchette 14.1) e della flangia 6 (bocchette 14.2).
Un piano grigliato 2 Ã ̈ presente sul piano superiore del carrello, avente la funzione di appoggio per materiale da trattare in condizioni di disinfezione. Il piano grigliato 2 Ã ̈ posto in comunicazione con un condotto di scarico 5 che termina con un tubo di collegamento con il contenitore 3.
Nel condotto di scarico 5 Ã ̈ presente una bocchetta di aspirazione di un secondo ramo 7.2 del sistema di aspirazione.
I due rami 7.1 e 7.2 convergono in una condotta di aspirazione 7 del sistema di aspirazione per filtraggio aria aspirata dalle due bocchette.
Il sistema di aspirazione prevede due ventilatori aspiratori 9 a velocità regolabile.
È inoltre previsto un primo filtro 8, preferibilmente in Viledon, collegato alla condotta 7, preferibilmente in serie a monte dei ventilatori 9. A valle dei ventilatori sono presenti un filtro HEPA 14 ed un filtro a carboni attivi 11, dal quale esce aria depurata che fluisce nell’ambiente.
Il carrello (figure 4.1 – 4.4) ha una struttura scatolare sostanzialmente di tipo chiuso. Le pareti di contorno costituiscono una carenatura stagna sostenuta da ruote piroettanti 13.
Su di un lato (figura 4.1) sono presenti cassetti per consentire l’accesso ai filtri 8, 10 e 12 per manutenzione. Su di un altro lato (figura 4.2) à ̈ presente un pannello comandi 20, un maniglione 21 per movimentazione del carrello, ed un pannello 15 in materiale rigido trasparente, ad esempio in LEXAN, sul quale à ̈ presente almeno un guanto a manica 16 atto a consentire l’inserimento di una mano di operatore in isolamento rispetto all’interno del carrello, nella zona in cui à ̈ presente il contenitore 3.
Su di un altro lato (figura 4.4) à ̈ presente un quadro elettrico 19 ed una portella 18 di accesso all’interno nella zona in cui à ̈ presente il contenitore 3.
Sul lato superiore (figura 4.3) sono presenti le aperture per il pozzetto di carico 1 ed il piano grigliato 2.
Di seguito sono riportati ulteriori dettagli sul sistema di aspirazione.
L’aspirazione à ̈ generata dai due ventilatori 9, preferibilmente del tipo centrifugo di opportuna portata e prevalenza, uno dei quali in funzione di standby per sicurezza. Sono anche tali da contribuire a determinare un livello di rumorosità all’esterno del sistema inferiore a 60 dBA.
Il sistema di aspirazione à ̈ preferibilmente realizzato interamente in PVC rigido, poiché il materiale risulta migliore per quanto riguarda la resistenza a sostanze corrosive.
I vari elementi del sistema sono preferibilmente collegati tra loro a mezzo di flange per essere interamente smontabili e permetterne la manutenzione. Gli accoppiamenti tra i vari elementi sono preferibilmente realizzati con flange a norme UNI in PVC rigido, senza alcun tipo di guarnizione. Questa scelta fa sì che non ci sia discontinuità o gradini tra i vari elementi dell'impianto
I vari tronchi del sistema di tubazione sono preferibilmente dimensionati in modo che la velocità dell’aria all’interno degli stessi non superi i 6-8 m/s e quindi si limitino sibili e fruscii causati dal movimento dell’aria.
Le bocchette 14.1, 14.2 realizzate nell’area della cappa aspirante 4 sono preferibilmente dimensionate in modo da ottenere un’aspirazione costante lungo tutto il pozzetto ed anche lungo il perimetro all’uscita della tubazione stessa, e una velocità dell’aria inferiore ai 3 m/s nella sezione di passaggio per evitare fruscii e sibili causati dal passaggio dell’aria. A seconda del tipo di contenitore queste bocchette possono essere realizzate lungo il canale di scarico (bocchette 14.1) e/o nella zona laterale della flangia su cui si poggia il contenitore stesso (bocchette 14.2). Le bocchette di aspirazione sono conformate in modo tale da non permettere l’ingresso di liquidi, sia in fase di smaltimento che nelle previste fasi di lavaggio manutentivo delle parti a contatto con le sostanze tossiche. Tutte le aperture stesse sono realizzate con angoli smussati, senza angoli vivi, per evitare la possibilità di accumulo di sostanze e facilitare la pulizia.
Di seguito sono riportati ulteriori dettagli sul sistema di emissione di aria all’esterno del carrello.
L’aria aspirata viene opportunamente filtrata e depurata prima di essere reimmessa nell’ambiente esterno. Tutti i filtri sono dotati di sistema di estrazione dall’esterno, per renderne possibile la sostituzione quando siano esaurite, senza rischi per gli operatori e di inquinamento ambientale. Come già indicato sopra, sono previste tre sezioni filtranti:
1. Filtro 8 in viledon oppure in carta montato a valle della cappa 4 a protezione dei ventilatori 9. Questo setto filtrante ha il duplice scopo di effettuare una prima filtrazione delle polveri più grossolane, nonché di bloccare eventuali liquidi nebulizzati nell’aria aspirata.
2. Filtro HEPA 14 posto a valle dei ventilatori 9, per bloccare l’emissione in ambiente esterno di tutte le possibili particelle di sostanze tossiche.
3. Filtro ai carboni attivi 11 per assorbire eventuali odori e sostanze gassose, prima della reimmissione dell’aria in ambiente.
Di seguito sono riportati ulteriori dettagli sul sistema di movimentazione del contenitore portarifiuti, per le operazioni di carico e scarico.
Il vano che ospita il contenitore porta rifiuti 3 à ̈ posto verticalmente sotto l’apertura del pozzetto di carico 1 dove inserire i prodotti da smaltire.
Al vano portarifiuti si accede tramite la portella di accesso 18.
Nella fase di carico del contenitore 3, tutto il carrello à ̈ disinfettato in seguito alla precedente procedura d’utilizzo, i contenitori sono nuovi, per cui à ̈ possibile accedere all’interno del carrello senza bisogno di particolari accorgimenti di sicurezza.
Pertanto, dopo aver aperto lo sportello di accesso 18, ed aver tolto il coperchio del contenitore portarifiuti 3, il contenitore stesso viene posizionato su un supporto 22 munito di sistema di centratura automatico con alette elastiche, per poter gestire forme diverse di contenitore.
Il coperchio viene agganciato in un’apposita posizione all’interno del carrello non evidenziata in figura.
Per il posizionamento in verticale à ̈ previsto un sistema di sollevamento preferibilmente a pantografo 23 (figura 5). La spinta viene ad esempio realizzata con un ammortizzatore a gas 24 comandato da un pedale 17 ad azionamento manuale accessibile dall’esterno del carrello. Il sistema a pantografo 23 solleva il contenitore 3 e lo tiene in pressione sulla flangia 6 e a tenuta tramite la guarnizione pelabile 6.1. Viene quindi garantita l’aderenza del contenitore al sistema d’aspirazione e l’adesività della guarnizione permette l’isolamento dei rifiuti dall’ambiente. L’operazione di scarico à ̈ molto delicata, in quanto il contenitore 3 contiene tutte le sostanze inquinanti che sono state caricate. Per sostituire il contenitore porta rifiuti à ̈ necessario alimentare elettricamente il carrello, ed attivare una procedura ad accesso codificato tramite pannello comandi 20, con codice utente che viene registrato dal sistema.
All’inizio delle operazioni di sostituzione del contenitore portarifiuti, entrambi i ventilatori 9 si attivano aumentando il flusso d’aspirazione. In questo modo si permette all’operatore di sostituire il contenitore portarifiuti 3 e la guarnizione pelabile 6.1 nel massimo della sicurezza.
Per chiudere il contenitore porta rifiuti, questo dev’essere scollegato dalla guarnizione e abbassato. Questa operazione viene realizzata tramite azionamento del pedale 17.
Poi, tramite il pannello frontale 15 che permette la visione dell’interno del sistema, e utilizzando il guanto a manica 16, si preleva il coperchio dalla posizione in cui era agganciato per chiudere il contenitore a tenuta in maniera irreversibile.
Per poter aprire lo sportello d’accesso 18 ed estrarre il contenitore chiuso per sostituzione, bisogna terminare il processo di chiusura ermetica del contenitore stesso. E’ infatti previsto un sistema di blocco di sicurezza elettronico mentre il carrello à ̈ in funzione e fino a che non sono completate correttamente le operazioni di chiusura del contenitore, durante le quali il funzionamento del sistema di aspirazione garantisce la disinfezione.
Pertanto non à ̈ possibile, anche volutamente, causare inquinamento all’esterno del sistema.
Il sistema d’aspirazione può funzionare sia con l’energia elettrica della rete sia con energia elettrica autonoma, realizzata mediante batterie tampone ricaricabili.
Tutto il sistema viene controllato elettronicamente per evitare qualunque errore da parte degli operatori. Durante l’utilizzo una elettrocalamita montata sulla portella verrà attivata per evitare l’apertura accidentale, ed alla fine della giornata di lavoro, o comunque ogni volta che sia necessario cambiare il contenitore porta rifiuti, verrà attivata la procedura di sicurezza che consiste, prima dello sblocco della portella, nell’attivazione di entrambe le ventole aspiranti al doppio della normale velocità di aspirazione, per far sì che la chiusura del contenitore dei rifiuti avvenga senza alcuna dispersione nell’ambiente di esalazioni tossiche o biohazard.
La carenatura del carrello e parte delle pannellature può essere realizzata in acciaio inox AISI 306 oppure in acciaio al carbonio, verniciato con vernice antibatterica. Tutte le pannellature laterali e superiori sono realizzate invece in materiale plastico.
La carenatura à ̈ montata su quattro ruote piroettanti 13 in acciaio inox dotate di ruote in poliuretano adatte all’uso in camera bianca (anti rigatura). E’ anche presente un freno a pedale per il fermo del carrello.
Possibili varianti di realizzazione del sistema possono prevedere più di un piano grigliato 2 per appoggio di materiale da trattare, con relativo scarico liquidi 5, e/o più di un contenitore porta rifiuti 3, con relativo pozzetto di carico 1 e sistema di aspirazione.
I due principali momenti di utilizzo del sistema per gli operatori sono:
1) Gestione dei farmaci chemioterapici dopo la preparazione in ambiente controllato sotto cappa e pronti per il trasporto ed utilizzo.
Questa operazione viene effettuata su uno o più piani grigliati 2, dove poter appoggiare in sicurezza i prodotti per successive lavorazioni, sui quali viene realizzata una aspirazione continua opportunamente dimensionata. L’aria aspirata viene indirizzata direttamente alla batteria di filtri.
2) Smaltimento in sicurezza dei prodotti dopo l’utilizzo. Sono previsti uno o più pozzetti di scarico per lo smaltimento dei rifiuti: cioà ̈ fori collegati ermeticamente ad uno o più contenitori portarifiuti in cui inserire scarti e materiali tossici destinati allo smaltimento.
I contenitori rigidi 3 (portarifiuti) sono adattati in modo da essere in grado di contenere rifiuti sia solidi, anche taglienti, che liquidi. I rifiuti di queste lavorazioni sono stati catalogati, e devono essere raccolti in contenitori idonei a questo smaltimento, in conformità con gli standard UN3249, B.S. 7320 1990 British Standard, ed idonei all’incenerimento, ad esempio in conformità con lo standard CER 180108 (Codice Europeo Rifiuti). Essi devono essere prodotti in PVC adatto all’incenerimento, rigidi e alla fine dell’utilizzo la chiusura deve essere ermetica ed irreversibile.
Sia sulle griglie che sui pozzetti à ̈ possibile anche vaporizzare, spruzzare, versare prodotti per la disinfezione ed inattivazione di prodotti chemioterapici. Questi prodotti verranno poi raccolti direttamente o mediante un sistema di scarico delle condense 5 nei contenitori rigidi di raccolta.
Sono possibili varianti realizzative all'esempio non limitativo descritto, senza per altro uscire dall’ambito di protezione della presente invenzione, comprendendo tutte le realizzazioni equivalenti per un tecnico del ramo.
Gli elementi e le caratteristiche illustrate nelle diverse forme di realizzazione preferite possono essere combinati tra loro senza peraltro uscire dall’ambito di protezione della presente invenzione.
Dalla descrizione sopra riportata il tecnico del ramo à ̈ in grado di realizzare l’oggetto dell’invenzione senza introdurre ulteriori dettagli costruttivi.

Claims (9)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Sistema adattato per la gestione di farmaci chemioterapici e dei rifiuti derivanti dal loro utilizzo, a struttura scatolare sostanzialmente di tipo chiuso comprendente: - almeno un contenitore portarifiuti (3) adattato in modo da contenere rifiuti sia solidi, anche taglienti, che liquidi, ed affacciato in modo rimovibile ad almeno un pozzetto di carico (1) di detti rifiuti con apertura accessibile all’esterno del sistema; - almeno un piano grigliato (2) adattato in modo da essere accessibile all’esterno del sistema e fungere da appoggio per materiale da trattare, e comunicante con detto almeno un contenitore portarifiuti (3) tramite un condotto di scarico (5); - un sistema di aspirazione e filtraggio aria comunicante con detti almeno un contenitore portarifiuti (3) e almeno un piano grigliato (2), adattato in modo da fornire all’uscita del sistema aria depurata.
  2. 2. Sistema adattato per la gestione di rifiuti secondo la rivendicazione 1, caratterizzato da ciò che detto sistema di aspirazione e filtraggio aria comprende: - almeno una cappa aspirante (4) posta alla congiunzione tra detto almeno un contenitore portarifiuti (3) e detto almeno un pozzetto di carico (1), in detta cappa aspirante essendo presente almeno una prima bocchetta di aspirazione (7.1); - almeno una seconda bocchetta di aspirazione (7.2) in detto condotto di scarico (5); - una condotta di aspirazione (7) connessa a dette prima e seconda bocchette di aspirazione (7.1, 7.2); - almeno un ventilatore di aspirazione (9) in serie a detta condotta di aspirazione (7); - elementi di filtraggio aria (8, 10, 11) in serie a detta condotta di aspirazione (7), atti a fornire all’esterno del sistema aria depurata.
  3. 3. Sistema adattato per la gestione di rifiuti secondo la rivendicazione 1, caratterizzato da ciò che detto almeno un contenitore portarifiuti (3) à ̈ affacciato in modo rimovibile a detto almeno un pozzetto di carico (1) tramite una flangia (6) a cui à ̈ applicata una guarnizione pelabile (6.1).
  4. 4. Sistema adattato per la gestione di rifiuti secondo la rivendicazione 3, caratterizzato da ciò che comprende ulteriori bocchette di aspirazione in detta cappa aspirante (4), nelle superfici laterali di detto pozzetto di carico (1) e/o della flangia 6.
  5. 5. Sistema adattato per la gestione di rifiuti secondo la rivendicazione 2, detti elementi di filtraggio aria comprendono: - un primo filtro (8) a monte e a protezione di detto almeno un ventilatore di aspirazione (9), - un filtro HEPA (14) ed un filtro a carboni attivi (11) a valle di detto almeno un ventilatore di aspirazione (9).
  6. 6. Sistema adattato per la gestione di rifiuti secondo la rivendicazione 3, caratterizzato da ciò che comprende un sistema di sollevamento (23) ad azionamento accessibile dall’esterno del sistema, adattato per sollevare ed abbassare detto almeno un contenitore portarifiuti (3) e tenerlo in pressione in modo rimovibile contro detto almeno un pozzetto di carico (1), tramite detta flangia (6) e detta guarnizione pelabile (6.1).
  7. 7. Sistema adattato per la gestione di rifiuti secondo la rivendicazione 1, caratterizzato da ciò che detta struttura scatolare sostanzialmente di tipo chiuso à ̈ conformata a carrello con pareti laterali conformate a carenatura stagna sostenuta da ruote piroettanti (13).
  8. 8. Sistema adattato per la gestione di rifiuti secondo la rivendicazione 7, caratterizzato da ciò che su dette pareti laterali sono presenti: - cassetti per consentire l’accesso a detti filtri dall’esterno; - un pannello (15) in materiale rigido trasparente, comprendente almeno un guanto a manica (16) atto a consentire l’inserimento di una mano in isolamento rispetto all’interno del carrello, nella zona in cui à ̈ presente detto contenitore portarifiuti (3).
  9. 9. Sistema adattato per la gestione di rifiuti secondo la rivendicazione 1, caratterizzato da ciò che detto almeno un contenitore portarifiuti (3) à ̈ conformato a secchio con coperchio rimovibile a chiusura ermetica.
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