ITMI20121209A1 - Dispositivo di comando di una valvola di scarico di una cassetta di risciacquo - Google Patents

Description

DESCRIZIONE

del brevetto per invenzione industriale dal titolo:

“DISPOSITIVO DI COMANDO DI UNA VALVOLA DI SCARICO DI UNA CASSETTA DI RISCIACQUOâ€

La presente invenzione à ̈ relativa a un dispositivo di comando di una valvola di scarico di una cassetta di risciacquo.

Come noto, le valvole di scarico delle cassette di risciacquo sono comunemente azionate tramite un dispositivo di comando che à ̈ operabile da un utente, per esempio tramite uno o più pulsanti, oppure si aziona in modo automatico, attivato per esempio da un sensore di presenza.

In generale, il dispositivo di comando comprende un meccanismo che agisce su un corpo valvolare della valvola di scarico per aprire un foro di scarico; comunemente, il corpo valvolare à ̈ costituito da un tubo (che assolve anche alla funzione di tubo di troppopieno) avente una guarnizione di tenuta terminale, e il dispositivo di comando solleva verticalmente il corpo valvolare.

Sono noti vari tipi di dispositivi di comando, ma sussistono comunque margini di miglioramento dei dispositivi di comando noti, soprattutto in termini di semplicità di azionamento, efficacia, affidabilità.

In particolare, molti dispositivi di comando noti richiedono, per sollevare efficacemente il corpo valvolare della valvola di scarico, l’applicazione di una forza prefissata; se tale forza deve essere esercitata direttamente dall’utente (per esempio in caso di dispositivi puramente meccanici), l’utente può non essere in grado di dosare correttamente la forza, determinando quindi una incompleta apertura della valvola (se esercita una forza insufficiente), oppure rischiando di danneggiare il meccanismo (se esercita una forza eccessiva).

Nel caso invece di dispositivi di comando assistiti da attuatori, per esempio pneumatici o elettrici, questi attuatori devono essere dimensionati in modo da fornire la forza sufficiente al sollevamento del corpo valvolare.

È dunque uno scopo della presente invenzione quello di fornire un dispositivo di comando di una valvola di scarico di una cassetta di risciacquo che sia pienamente efficiente ed affidabile.

Tale scopo viene raggiunto attraverso la presente invenzione, la quale à ̈ relativa ad un dispositivo di comando di una valvola di scarico di una cassetta di risciacquo come essenzialmente definito nell’annessa rivendicazione 1 e, per i suoi aspetti preferiti, nelle rivendicazioni dipendenti.

Il dispositivo di comando dell’invenzione à ̈ semplice da realizzare, da assemblare e da installare, risultando al contempo pienamente efficiente ed affidabile.

In sostanza, l’idea di base dell’invenzione consiste nell’utilizzare la forza dell’acqua che alimenta la cassetta di risciacquo (e che à ̈ alla pressione normale di rete) per diminuire lo sforzo richiesto per azionare la valvola di scarico. Grazie al dispositivo dell’invenzione, lo sforzo necessario a sollevare il corpo valvolare della valvola di scarico à ̈ infatti ridotto, e quindi il funzionamento della valvola di scarico risulta più semplice e agevole.

L’invenzione à ̈ ulteriormente descritta nel seguente esempio non limitativo di attuazione, con riferimento alle figure annesse in cui:

- la figura 1 Ã ̈ una vista prospettica schematica di un dispositivo di comando di una valvola di scarico di una cassetta di risciacquo in accordo al trovato;

- la figura 2 Ã ̈ una vista prospettica esplosa, con parti rimosse per chiarezza, del dispositivo di figura 1;

- le figure 3 e 4 sono due viste in sezione longitudinale di un dettaglio del dispositivo di figura 1, in particolare di un gruppo idraulico del dispositivo, in rispettive posizioni operative;

- la figura 5 Ã ̈ un vista prospettica parziale di una variante del dispositivo di figura 1;

- le figure 6 e 7 sono due viste in sezione longitudinale di un dettaglio del dispositivo di figura 5, in particolare di un gruppo attuatore del dispositivo, in rispettive posizioni operative.

Nelle figure 1 e 2 à ̈ indicato nel suo complesso con 1 un dispositivo di comando di una valvola di scarico di una cassetta di risciacquo; come sarà chiarito nel seguito, il dispositivo 1 à ̈ montabile nella cassetta di risciacquo, nota e non illustrata per semplicità, ed à ̈ collegabile ad una valvola di scarico di tipo noto, alloggiata nella cassetta di risciacquo e pure non illustrata.

Il dispositivo 1 comprende almeno un gruppo idraulico 2, collegabile alla valvola di scarico per aprire la valvola di scarico, e almeno un gruppo attuatore 3 agente sul gruppo idraulico 2.

Più precisamente, il dispositivo 1 comprende un gruppo idraulico 2 collegato ad un gruppo attuatore 3, oppure due gruppi idraulici 2 collegati a rispettivi gruppi attuatori 3 a seconda che il dispositivo 1 sia rispettivamente configurato per l’uso con una valvola di scarico a scarico semplice (che scarica cioà ̈ sempre una stessa quantità d’acqua), oppure con una valvola di scarico a doppio scarico (che consente di scaricare alternativamente due quantità d’acqua diverse).

Nell’esempio illustrato, il dispositivo 1 comprende due gruppi idraulici 2, ma per semplicità à ̈ mostrato solo un gruppo attuatore 3.

Con riferimento anche alle figure 3 e 4, ciascun gruppo idraulico 2 comprende un involucro 4 provvisto di un circuito 5 idraulico, un otturatore 6 agente sul circuito 5 e azionato dal gruppo attuatore 3, e un pistone 7 mobile inserito parzialmente nel circuito 5 e collegato in uso alla valvola di scarico e precisamente ad un corpo valvolare della valvola di scarico.

L’involucro 4 comprende un corpo 10 cavo avente un ingresso 11 e un’uscita 12, per esempio sostanzialmente allineati lungo un asse X e posti su lati opposti del corpo 10; il corpo 10 à ̈ internamente provvisto di una camera 13 di scorrimento e di una camera 14 di pressione, per esempio sostanzialmente cilindriche e che si estendono lungo rispettivi assi Z, Y perpendicolari uno all’altro e sono collegate idraulicamente da un canale 15.

L’ingresso 11 à ̈ collegato ad un condotto 16 di alimentazione d’acqua (a sua volta collegato alla rete idrica che alimenta la cassetta di risciacquo); l’uscita 12 à ̈ chiusa da un tappo 17; nel caso in cui il dispositivo 1 comprenda due gruppi idraulici 2 e quindi due corpi 10, i gruppi idraulici 2 sono collegati idraulicamente in serie, per cui il corpo 10 del primo gruppo idraulico 2 ha l’ingresso 11 collegato ad un condotto 16 di alimentazione e l’uscita 12 collegata, tramite un ulteriore condotto 16 di alimentazione, all’ingresso 11 del corpo 10 del secondo gruppo idraulico 2; l’uscita 12 del corpo 10 del secondo gruppo idraulico 2 à ̈ chiusa dal tappo 17.

La camera 13 di scorrimento si estende lungo l’asse Z (sostanzialmente verticale in uso) ed à ̈ delimitata da un parete laterale 18, per esempio sostanzialmente cilindrica; la camera 13 di scorrimento ha una estremità 21 superiore aperta, provvista di uno o più fori di uscita 22, ed una estremità 23 inferiore, opposta all’estremità 21 superiore, chiusa da una parete di fondo 24; la parete di fondo 24 ha un foro 25 centrale passante comunicante con il canale 15 e quindi con la camera 14 di pressione.

La camera 14 di pressione si estende lungo l’asse Y e alloggia un tappo 26 disposto trasversale nella camera 14 di pressione e che divide la camera 14 di pressione in due zone 27, 28 adiacenti e allineate lungo l’asse Y; la zona 27 comunica con l’ingresso 11 e, tramite un passaggio 29 formato in una parete di fondo della camera 14 di pressione, con il canale 15; il passaggio 29 à ̈ delimitato da una sede di tenuta 30, per esempio definita da un bordo frontale di un collare anulare; la zona 28 ha un foro di sfiato 31 opposto al passaggio 29.

Il tappo 26 ha vantaggiosamente un corpo a disco sostanzialmente rigido, in plastica, e un cappuccio 32 flessibile, per esempio in gomma, che ha un bordo perimetrale esterno che contatta una parete laterale della camera 14 di pressione.

Il tappo 26 à ̈ mobile nella camera 14 di pressione per selettivamente aprire/chiudere il passaggio 29. Per esempio, il tappo 26 à ̈ scorrevole lungo l’asse Y, guidato da una guida 33, per alternativamente cooperare in battuta con la sede di tenuta 30 (chiudendo il passaggio 29) e allontanarsi dalla sede di tenuta 30 (aprendo il passaggio 29). Il tappo 26 presenta due facce opposte, rivolte rispettivamente verso le zone 27, 28.

Le zone 27, 28 comunicano attraverso almeno un condotto di servizio 34, per esempio formato attraverso il tappo 26.

L’otturatore 6 à ̈ mobile per attivare o interrompere un flusso d’acqua attraverso il foro di sfiato 31; in particolare, l’otturatore 6 coopera con il foro di sfiato 31 ed à ̈ mobile per selettivamente aprire/chiudere il foro di sfiato 31. Per esempio, l’otturatore 6 à ̈ portato da una leva 36 incernierata al corpo 10 e collegata al gruppo attuatore 3.

In generale, il gruppo attuatore 3 à ̈ configurato in modo da muovere la leva 36, o più in generale l’otturatore 6, per aprire/chiudere il foro di sfiato 31 e comprende quindi un meccanismo che muove l’otturatore 6 (per esempio, insieme alla leva 36) da una posizione di chiusura, in cui l’otturatore 6 chiude il foro di sfiato 31, ad una posizione di apertura, in cui l’otturatore 6 lascia aperto il foro di sfiato 31, e riporta poi la leva 36 e l’otturatore 6 in posizione di chiusura.

Il gruppo attuatore 3 può essere di tipo noto, quale ad esempio un gruppo attuatore pneumatico come illustrato in figura 1 oppure un gruppo attuatore meccanico o elettromeccanico; il gruppo attuatore 3 può essere operato direttamente da un utente, per esempio tramite un pulsante, oppure essere di tipo automatico, attivato per esempio da un sensore di presenza.

Il pistone 7 comprende una testa 37 e uno stelo 38. La testa 37 à ̈ alloggiata nella camera 13 di scorrimento ed à ̈ dotata di una guarnizione 39 anulare disposta attorno alla testa 37 e cooperante radialmente con la parete laterale 18. In particolare, la guarnizione 39 à ̈ alloggiata in una scanalatura 40 perimetrale della testa 37. La guarnizione 39 ha forma sostanzialmente anulare e comprende una pluralità di settori 41 cooperanti uno con l’altro in modo da scorrere lateralmente uno rispetto all’altro e variare radialmente la dimensione della guarnizione 39.

In particolare, ogni settore 41 ha due porzioni 42 a scalino contrapposte, collocate a rispettive estremità angolarmente opposte del settore 41; settori 41 angolarmente adiacenti sono collegati uno all’altro tramite rispettive porzioni 42 a scalino sovrapposte assialmente e cooperanti in battuta radialmente.

Lo stelo 38 si protende assialmente dalla testa 37 ed à ̈ disposto con ampio gioco radiale attraverso il foro 25, in modo da non occludere completamente il foro 25 e definire attorno allo stelo 38 un passaggio anulare comunicante con il canale 15; lo stelo 38 à ̈ poi inserito in una sede 45 che attraversa il corpo 10; tra lo stelo 38 e la sede 45 c’à ̈ un piccolo gioco radiale (inferiore a quello tra lo stelo 38 e il foro 25); lo stelo 38 sporge inferiormente dalla sede 45 e dal corpo 10 e presenta un gancio 46 che aggancia il corpo valvolare della valvola di scarico.

Vantaggiosamente, il dispositivo 1 comprende un supporto 47, fissabile alla cassetta di risciacquo e che supporta i gruppi idraulici 2.

Il supporto 47 comprende una piastra 48 provvista di organi di aggancio 49, per fissare la piastra 48 alla cassetta, e di elementi di supporto 50, disposti su una faccia superiore della piastra 48, per ricevere e supportare uno o più gruppi idraulici 2; nell’esempio illustrato, ciascun elemento di supporto 50 presenta una sede 51 conformata in modo da ricevere un elemento tubolare e/o una flangia collocata su di esso; in particolare, la sede 51 ha una superficie di fondo 52 curva, su cui si appoggia un elemento tubolare e che à ̈ provvista di una feritoia 53 per l’inserimento di una flangia collocata sull’elemento tubolare. Nell’esempio illustrato, il supporto 47 presenta tre elementi di supporto 50 sostanzialmente allineati; uno degli elementi di supporto 50, per esempio quello centrale, presenta una staffa 54 di fissaggio che si aggancia alla piastra 48 e chiude superiormente la sede 51 dell’elemento di supporto 50.

In uso, il dispositivo 1 Ã ̈ collegato alla rete idrica tramite il condotto 16 di alimentazione.

Nei circuiti 5 dei gruppi idraulici 2, collegati in serie, circola quindi acqua alla pressione normale di rete.

Quando la cassetta di risciacquo à ̈ piena e la valvola di scarico à ̈ chiusa, ciascun gruppo idraulico 2 assume una posizione di riposo, mostrata in figura 3, in cui il foro di sfiato 31 à ̈ chiuso dall’otturatore 6, il passaggio 29 à ̈ chiuso dal tappo 26 e il pistone 7 si appoggia contro la parete di fondo 24 della camera 13 di scorrimento. L’acqua, entrata nel gruppo idraulico 2 dall’ingresso 11, riempie entrambe le zone 27, 28 della camera 14 di pressione, equilibrando la pressione sulle facce opposte del tappo 26, che si mantiene quindi contro la sede di tenuta 30 impendendo all’acqua di fluire nel canale 15 e di raggiungere la camera 13 di scorrimento.

Quando viene attivato uno scarico tramite un gruppo attuatore 3, il gruppo attuatore 3 muove la leva 36 del rispettivo gruppo idraulico 2 in modo da spostare l’otturatore 6 e aprire il foro di sfiato 31.

Il gruppo idraulico 2 assume una posizione di scarico, mostrata in figura 4, in cui l’otturatore 6 lascia aperto il foro di sfiato 31: l’acqua defluisce attraverso il foro di sfiato 31 e la pressione dell’acqua nella zona 27 eccede la pressione nella zona 28, spingendo il tappo 26 via dalla sede di tenuta 30 e verso il foro di sfiato 31 e aprendo così il passaggio 29. L’acqua circola quindi nel canale 15 e raggiunge la camera 13 di scorrimento, spingendo verso l’alto la testa 37 del pistone 7 e sollevando così il pistone 7 e con esso il corpo valvolare della valvola di scarico.

L’acqua esce poi dal gruppo idraulico 2 attraverso i fori di uscita 22, finendo nella cassetta; in parte l’acqua può anche trafilare nella sede 45 dello stelo 38.

L’uscita dell’acqua dai fori di uscita 22 à ̈ consentita dal fatto che la pressione dell’acqua nella camera 13 di scorrimento dilata i settori 41 della guarnizione 39, allontanando i settori 41 uno dall’altro in modo da consentire all’acqua di fluire tra i settori 41 e raggiungere i fori di uscita 22.

Terminato lo scarico, il gruppo idraulico 2 torna nella posizione di riposo: l’otturatore 6 torna a chiudere il foro di sfiato 31 e il tappo 26 torna a chiudere il passaggio 29; la camera 13 di scorrimento si svuota e il pistone 7 scende verso il basso, mentre la valvola di scarico si chiude.

Nella forma di attuazione mostrata nelle figure 5 e 6, l’otturatore 6 à ̈ collocato in posizione remota rispetto al gruppo idraulico 2, essendo in particolare integrato nel gruppo attuatore 3, e, anziché essere a contatto diretto del foro di sfiato 31, coopera con un foro 61 ausiliario comunicante con il foro di sfiato 31, sempre per attivare o interrompere un flusso d’acqua attraverso il foro di sfiato 31.

In maggior dettaglio, il gruppo attuatore 3 (o ciascun gruppo attuatore 3) comprende un corpo di supporto 62, internamente cavo, che à ̈ idraulicamente collegato al gruppo idraulico 2 da un tubo 63 e porta l’otturatore 6 e un pulsante 64 collegato all’otturatore 6 per muovere l’otturatore 6.

In particolare, il corpo di supporto 62 à ̈ internamente provvisto di una camera 65 che alloggia il pulsante 64 e di una camera 66 che alloggia l’otturatore 6; le due camere 65, 66 sono separate da un setto 67 e sono collegate dal foro 61 ausiliario, formato per esempio attraverso il setto 67.

La camera 65 à ̈ provvista di un’uscita 68, per esempio formata in una parete laterale 69 della camera 65, comunicante con la cassetta (per esempio, tramite un tubo di uscita 68a); il pulsante 64 à ̈ mobile, per esempio basculante, nella camera 65 per cooperare con l’otturatore 6 e muovere l’otturatore 6; nell’esempio illustrato, il pulsante 64 comprende un corpo 70 a tazza sostanzialmente rigido, incernierato al corpo di supporto 62, in particolare alla parete laterale 69, e un cappuccio 71 flessibile, per esempio in gomma, che ricopre il corpo 70 ed à ̈ fissato a tenuta di fluido a un bordo 72 perimetrale della camera 65 per chiudere la camera 65.

Il pulsante 64 coopera con l’otturatore 6 tramite un perno 73 alloggiato scorrevole nel foro 61 ausiliario e che contatta ad estremità opposte il pulsante 64 e l’otturatore 6.

La camera 66 à ̈ provvista di un ingresso 74, per esempio formato in una parete laterale 75 della camera 66; il tubo 63 collega l’ingresso 74 con il foro di sfiato 31 del gruppo idraulico 2.

La camera 66 alloggia un elemento 76 di chiusura che separa la camera 66 in due zone 77, 78 adiacenti e collegate da un condotto 79 di servizio, formato per esempio attraverso l’elemento 76. L’elemento 76 presenta due facce opposte, rivolte rispettivamente verso le zone 77, 78, e porta l’otturatore 6.

Per esempio, l’elemento 76 comprende una membrana 81 flessibile, avente un bordo 82 perimetrale fissato alla parete laterale 75 della camera 66, e un inserto 83 rigido, disposto nella zona 78 e guidato da una guida 84 che chiude anche la camera 66. Il foro 61 ausiliario e l’ingresso 74 sono collocati nella zona 77.

L’elemento 76 à ̈ mobile nella camera 66 insieme all’otturatore 6; in particolare, l’otturatore 6 à ̈ definito da una porzione 85 dell’elemento 76 (per esempio, della membrana 81) che à ̈ disposta a contatto con un bordo frontale 86 del foro 61 ausiliario; l’otturatore 6 à ̈ mobile, spinto dal pulsante 64 tramite il perno 73, per selettivamente aprire/chiudere il foro 61 ausiliario. Nell’esempio mostrato, l’otturatore 6 à ̈ basculante per effetto della flessibilità della membrana 81 che definisce un cerniera elastica.

In uso, l’otturatore 6 à ̈ normalmente in una posizione di chiusura (figura 6) in cui l’otturatore 6 chiude il foro 61 ausiliario, impendendo il passaggio dell’acqua dalla camera 66 nella camera 65. L’otturatore 6 à ̈ mantenuto nella posizione di chiusura dall’elemento 76 e dalla pressione dell’acqua che riempie entrambe le zone 77, 78 ed esercita la stessa pressione sulle facce opposte dell’elemento 76.

Quando un utente preme il pulsante 64 per azionare la valvola di scarico (figura 7), il pulsante 64 spinge il perno 73 contro l’otturatore 6 che si sposta per aprire il foro 61 ausiliario. L’acqua fluisce dalla camera 66 nella camera 65 attraverso il foro 61 ausiliario e si attiva così un flusso d’acqua nel circuito 5 del gruppo idraulico 2, attraverso il tubo 63; l’acqua può uscire ora anche dal foro di sfiato 31 del gruppo idraulico 2, che assume la posizione di scarico in cui il foro di sfiato 31 à ̈ attraversato da un flusso d’acqua: nel gruppo idraulico 2, come descritto in precedenza, l’acqua defluisce attraverso il foro di sfiato 31, sposta il tappo 26 che apre il passaggio 29, e muove infine il pistone 7 per aprire la valvola di scarico.

L’acqua che attraversa il gruppo attuatore 3 viene scaricata attraverso l’uscita 68, per esempio all’interno della cassetta tramite il tubo di uscita 68a.

Resta infine inteso che al dispositivo di comando qui descritto ed illustrato possono essere apportate ulteriori modifiche e varianti che non escono dall’ambito delle annesse rivendicazioni.

Claims (14)

1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo (1) di comando di una valvola di scarico di una cassetta di risciacquo, comprendente un circuito (5) idraulico, collegabile ad una rete idrica; un otturatore (6), agente sul circuito (5) e azionato da un gruppo attuatore (3); e un pistone (7) mobile, inserito in una camera (13) di scorrimento lungo il circuito (5) e collegabile alla valvola di scarico per aprire la valvola di scarico; l’otturatore (6) essendo mobile, mosso dal gruppo attuatore (3), per selettivamente attivare o interrompere un flusso d’acqua attraverso il circuito (5) e fino alla camera (13) di scorrimento, in modo da spingere il pistone (7) nella camera (13) di scorrimento.
2. 2. Dispositivo secondo la rivendicazione 1, in cui il circuito (5) comprende un foro di sfiato (31) e l’otturatore (6) coopera con il foro di sfiato (31) o con un foro (61) ausiliario comunicante con il foro di sfiato (31) per selettivamente attivare o interrompere un flusso d’acqua attraverso il foro di sfiato (31) e, quindi, attraverso il circuito (5).
3. 3. Dispositivo secondo la rivendicazione 2, in cui l’otturatore (6) à ̈ mobile per selettivamente aprire/chiudere il foro di sfiato (31) o il foro (61) ausiliario.
4. 4. Dispositivo secondo la rivendicazione 2 o 3, e comprendente un tappo (26) che à ̈ mobile in una camera (14) di pressione per selettivamente aprire/chiudere un passaggio (29) che manda acqua al pistone (7); e in cui il tappo (26) à ̈ mobile per effetto della pressione dell’acqua circolante nel circuito (5) e apre il passaggio (29) quando acqua circola attraverso il foro di sfiato (31).
5. 5. Dispositivo secondo la rivendicazione 4, comprendente un involucro (4) internamente provvisto della camera (13) di scorrimento, che alloggia una testa (37) del pistone (7), e della camera (14) di pressione, che à ̈ collegata alla camera (13) di scorrimento da un canale (15); e in cui il passaggio (29) collega la camera (14) di pressione al canale (15).
6. 6. Dispositivo secondo la rivendicazione 4 o 5, in cui il tappo (26) divide la camera (14) di pressione in due zone (27, 28) adiacenti, comunicanti idraulicamente una con l’altra attraverso almeno un condotto di servizio (34) e rispettivamente dotate del passaggio (29) e del foro di sfiato (31).
7. 7. Dispositivo secondo la rivendicazione 6, in cui il tappo (26) mantiene chiuso, in uso, il passaggio (29) fintantoché il foro di sfiato (31) à ̈ chiuso dall’otturatore (6), essendo entrambe le zone (27, 28) della camera (14) di pressione piene d’acqua alla stessa pressione.
8. 8. Dispositivo secondo una delle rivendicazioni da 2 a 7, in cui il gruppo attuatore (3) comprende un corpo di supporto (62), internamente cavo, che à ̈ idraulicamente collegato al foro di sfiato (31) da un tubo (63) e alloggia l’otturatore (6) e un pulsante (64) collegato all’otturatore (6) per muovere l’otturatore (6); il corpo di supporto (62) essendo internamente provvisto di una prima camera (65) che alloggia il pulsante (64) e di una seconda camera (66) che alloggia l’otturatore (6); la prima e la seconda camera (65, 66) essendo separate da un setto (67) e collegate dal foro (61) ausiliario, formato per esempio attraverso il setto (67).
9. 9. Dispositivo secondo la rivendicazione 8, in cui il pulsante (64) coopera con l’otturatore (6) tramite un perno (73) alloggiato scorrevole nel foro (61) ausiliario e che contatta ad estremità opposte il pulsante (64) e l’otturatore (6).
10. 10. Dispositivo secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui il pistone (7) à ̈ dotato di una guarnizione (39) anulare cooperante radialmente con una parete laterale (18) della camera (13) di scorrimento; la guarnizione (39) essendo formata da una pluralità di settori (41) cooperanti uno con l’altro in modo da scorrere lateralmente uno rispetto all’altro.
11. 11. Dispositivo secondo la rivendicazione 10, in cui ogni settore (41) ha due porzioni (42) a scalino, collocate a rispettive estremità angolarmente opposte del settore (41); settori (41) angolarmente adiacenti essendo collegati uno all’altro tramite rispettive porzioni (42) a scalino sovrapposte assialmente e cooperanti in battuta radialmente.
12. 12. Dispositivo secondo la rivendicazione 10 o 11, in cui la camera (13) di scorrimento ha una estremità (21) superiore provvista di uno o più fori di uscita (22), disposti oltre la guarnizione (39) del pistone (7), attraverso cui defluisce l’acqua che trafila attraverso i settori (41) della guarnizione (39).
13. 13. Dispositivo secondo una delle rivendicazioni precedenti, comprendente almeno un gruppo idraulico (2), che comprende un involucro (4) che alloggia almeno parte del circuito (5), la camera (13) di scorrimento e almeno una porzione del pistone (7); e in cui l’otturatore (6) à ̈ integrato nel gruppo idraulico (2) oppure nel gruppo attuatore (3).
14. 14. Dispositivo secondo la rivendicazione 13, comprendente due gruppi idraulici (2) collegati idraulicamente in serie e uno o due gruppi attuatori (3) collegati a rispettivi gruppi idraulici (2).