ITMI20120426A1 - Procedimento di preparazione di un mangime per animali - Google Patents

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ITMI20120426A1
ITMI20120426A1 IT000426A ITMI20120426A ITMI20120426A1 IT MI20120426 A1 ITMI20120426 A1 IT MI20120426A1 IT 000426 A IT000426 A IT 000426A IT MI20120426 A ITMI20120426 A IT MI20120426A IT MI20120426 A1 ITMI20120426 A1 IT MI20120426A1
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Description

DESCRIZIONE dell'invenzione avente per titolo: "Procedimento di preparazione di un mangime per animali ".
La presente invenzione si riferisce a un procedimento per la preparazione di un mangime per animali, in particolare un mangime in polvere o in granuli o in pellet, avente un predeterminato contenuto d'acqua. Inoltre, la presente invenzione si riferisce a un mangime così ottenuto.
E' noto che un mangime per animali allo stato solido ha un contenuto di acqua che può variare per svariati motivi. Un motivo à ̈ dato dal fatto che il contenuto di acqua che à ̈ presente nei singoli componenti o ingredienti che formano il mangime (cereali, orzo, crusca, farine animali, etc .) varia molto da una stagione ad un'altra e, anche, da una fornitura ad un'altra. Un altro motivo à ̈ dato dal fatto che durante il procedimento di preparazione del mangime ci sono alcune fasi di lavorazione che generano calore in maniera non uniforme e non prevedibile (macinazione, miscelazione, estrusione e pellettizzazione) . Il calore che si genera consente all'acqua di evaporare. Un altro motivo ancora à ̈ dato dal fatto che anche durante la conservazione del mangime per animali negli stabilimenti e nei luoghi di conservazione si verifica una riduzione del contenuto di acqua dovuta ad una evaporazione spontanea .
Pertanto, rimane la necessità di poter disporre di un procedimento per la preparazione dì un mangime per animali avente (i) un determinato (fissato) contenuto di acqua, (ii) un contenuto di acqua che sia determinabile (calcolabile) a priori e (iii) un contenuto di acqua che sia stabile nel tempo durante la preparazione e durante la conservazione del mangime stesso.
Inoltre, à ̈ importante che l'acqua presente in un mangime per animali sia un'acqua legata o assorbita o adsorbita stabilmente o fissata (e non acqua "libera") nei componenti o ingredienti che formano il mangime per animali. Questo consente di evitare fenomeni d'impaccamento , specie quando il mangime à ̈ in polvere o granuli o pellet, e contribuisce a evitare anche lo sviluppo di batteri e/o muffe nel mangime stesso.
Pertanto, rimane la necessità di poter disporre di un procedimento per la preparazione di un mangime che non presenti i limiti dei procedimenti della tecnica nota. Uno degli scopi della presente invenzione si riferisce a un procedimento per la preparazione di un mangime per animali, in particolare un mangime in polvere o granuli o pellet, in grado di preparare un mangime avente (i) un determinato (fissato) contenuto di acqua, (ii) un contenuto di acqua che sia determinabile (calcolabile) a priori e (iii) un contenuto di acqua che sia stabile nel tempo durante la preparazione e durante la conservazione del mangime stesso.
Un altro scopo della presente invenzione si riferisce a un procedimento per la preparazione di un mangime per animali, in particolare un mangime in polvere o granuli o pellet, in grado di preparare un mangime che non dia luogo a fenomeni d'ìmpaccamento e/o sviluppo di batteri e/o muffe.
La Richiedente ha sorprendentemente trovato che gli scopi di cui sopra, e gli altri scopi ancora che appariranno dalla descrizione dettagliata che segue, sono raggiunti grazie all'impiego di una sostanza emulsionante comprendente o, alternativamente, consistente di un derivato della soia (a).
Forma un oggetto della presente invenzione un procedimento per la preparazione di un mangime per animali, avente un predeterminato contenuto di acqua stabilito a priori, nel quale viene utilizzata un'emulsione comprendente o, alternativamente, consistente di acqua, una sostanza emulsionante comprendente o, alternativamente, consistente di un derivato della soia (a) e una sostanza idrofoba, come riportato nell'unita rivendicazione indipendente.
Forma un altro oggetto della presente invenzione un mangime per animali, in particolare un mangime in polvere o granuli o pellet, avente un predeterminato contenuto di acqua stabilito a priori, contenente detta emulsione, come riportato nell'unita rivendicazione indipendente .
Forma un'ulteriore oggetto della presente invenzione l'uso di un'emulsione comprendente o, alternativamente, consistente di acqua, una sostanza emulsionante comprendente o, alternativamente, consistente di un derivato della soia (a) e una sostanza idrofoba, per programmare il contenuto finale di acqua in un mangime per animali, come rivendicato nell'unita rivendicazione indipendente.
Forme di realizzazioni preferite della presente invenzione saranno di seguito riportate nella descrizione dettagliata che segue.
La Richiedente ha sorprendentemente trovato che un mangime secco macinato per animali, in particolare un mangime in polvere o granuli o pellet, avente un predeterminato contenuto d'acqua aumentato e stabilito a priori (prima della produzione del mangime finale) può essere vantaggiosamente preparato grazie all'impiego di una specifica emulsione, come descritto in seguito. In pratica, viene utilizzata un'emulsione contenente un'acqua emulsionata in una sostanza idrofoba. La sostanza idrofoba à ̈ scelta dal gruppo comprendente oli, grassi, lipidi, acidi grassi, trigliceridi e loro miscele tutti quanti sopra essendo liquidi o solidi e di origine animale o vegetale. Preferibilmente, la sostanza idrofoba ha un punto di fusione di almeno 5°C, ancor più preferibilmente di almeno 20°C, misurato in accordo con il test ASTM 15-04 No. D5440. L'emulsione viene addizionata in una quantità tale che il mangime per animali così preparato ottenga il predeterminato contenuto d'acqua stabilito a priori. L'emulsione viene miscelata con il mangime per animali e, se necessario, il mangime così preparato viene raffreddato a una temperatura inferiore al punto di fusione della sostanza idrofoba impiegata.
Forma oggetto della presente invenzione un procedimento per la preparazione di un mangime per animali secco, in particolare un mangime in polvere o granuli o pellet, avente un predeterminato contenuto d'acqua stabilito a priori e compreso da 5 a 20% in peso, preferibilmente compreso da 10 a 15% in peso, rispetto al peso del mangime. Il procedimento comprende una fase nella quale si addiziona, alle sostanze nutritive liquide e/o in polvere e/o in granuli e/o agli altri componenti solidi che formano detto mangime, un'emulsione comprendente o, alternativamente, consistente di acqua, una sostanza emulsionante comprendente un derivato della soia scelto dal gruppo comprendente o, alternativamente, consistente di (aO) esteri di polietilenglicoli di acidi grassi ottenuti dall'olio di soia -additivo E487, Reg . UE 1831/2003, (al) un olio di soia, (a2) un olio di soia etossilato o una soia etossilata, (a3) almeno un acido grasso ottenuto dall'olio di soia, (a4) almeno un acido grasso etossilato ottenuto dall'olio di soia, o (a5) una miscela degli stessi; e una sostanza idrofoba, in modo tale che detto mangime raggiunga il predeterminato contenuto d’acqua.
Il procedimento della presente invenzione consente di preparare un mangime per animali il cui contenuto d’acqua varia in misura minore rispetto a un mangime per animali preparato in un modo tradizionale e senza l'impiego dell'emulsione oggetto della presente invenzione .
In accordo con il procedimento sopra descritto, il mangime prodotto à ̈ inoltre reso idrofobo, il che comporta una tendenza ridotta all 'impaccamento e allo sviluppo di batteri e/o muffe.
Il procedimento può essere applicato a tutti i tipi di mangimi secchi per animali o miscele degli stessi come ad esempio miscele di mangimi secchi per animali finemente granulate, pellettizzate, estruse od espanse. La quantità di sostanza idrofoba utilizzabile à ̈ compresa da 1 a 10 p/p (parti in peso) per parte in peso d’acqua. L'emulsione comprende o, alternativamente, consiste di acqua, una sostanza emulsionante e una sostanza idrofoba. La sostanza emulsionante à ̈ presente in una quantità compresa da 0,005 a 0,15 p/p, preferibilmente da 0,05 a 0,10 p/p (parti in peso) per parte in peso di componente idrofobo.
In una realizzazione, 1'emulsione viene addizionata in una quantità in peso compresa· da 1 a 20% in'peso, rispetto al peso finale del mangime preparato. La sostanza emulsionante comprenderà da 1 a 20% in peso, rispetto al peso finale del mangime, di sostanza idrofoba; da 1 a 5% in peso, rispetto al peso finale del mangime, di acqua,· e da 0,05 a 0,5% in peso, rispetto al peso finale del mangime, di sostanza emulsionante.
L'emulsione oggetto della presente invenzione può essere aggiunta in qualsiasi momento dopo la macinazione e miscelazione delle sostanza nutritive in polvere e/o granuli e/o degli altri componenti solidi che formano il mangime prima della pellettizzazione, dell'estrusione o dell'espansione o, alternativamente, dopo la pellettizzazione , l'estrusione o l'espansione, o attraverso una combinazione dei punti di aggiunta sopra specificati .
Nella preparazione di un mangime secco per animali tradizionale, lo 0,5-5% in peso di acqua à ̈ normalmente perduto, sulla base del peso finale del mangime secco per animali. Nel procedimento secondo l'invenzione, l'emulsione viene addizionata in una quantità compresa da 1 a 20% in peso, preferibilmente da 5 a 10% in peso, sulla base del peso finale del mangime secco per animali. Vantaggiosamente, l'emulsione addizionata riduce e/o compensa la quantità d'acqua perduta nella preparazione del mangime per animali. Il rapporto tra acqua e sostanza idrofoba varia in accordo con il punto di solidificazione della sostanza idrofoba stessa. Tanto più à ̈ alto il punto di solidificazione quanta più acqua può essere utilizzata in relazione alla sostanza idrofoba. Il rapporto in peso tra acqua e sostanza idrofoba à ̈ preferibilmente compresa da 1:1 a 1:2 e la quantità d'acqua nell'emulsione à ̈ compresa da 1 a 4%, sulla base del peso finale del mangime secco per animali. Il contenuto di sostanza emulsionante utilizzata, sulla base della quantità di sostanza idrofoba, à ̈ compresa da 1 a 4% in peso.
Anche se possono essere utilizzati sostanze idrofobe con un punto di fusione maggiore di 5 °C, sono preferite sostanza idrofobe aventi un punto di fusione minimo di 30°C scelte, ad esempio, tra i grassi, come lardo, sego, grasso di pollo, grasso di macellazione; oli vegetali e oli di pesce; acidi grassi e residui di distillazione di acidi grassi contenenti mono-, di-, tri-gliceridi . Preferibilmente, il punto di fusione della sostanza idrofoba utilizzata à ̈ inferiore a 80°C.
La sostanza idrofoba può preferibilmente essere scelta dal gruppo comprendente oli, ad esempio un olio animale quale olio di pollo o un olio di balena; grassi, ad esempio un grasso animale bovino (sego) o un grasso animale suino (strutto); lipidi; trigliceridi; acidi grassi saturi e/o acidi grassi insaturi, tutti quanti sopra di origine vegetale o animale. I lipidi sono ad esempio grassi di macellazione o grassi vegetali, eventualmente liquefatti mediante riscaldamento.
La determinazione della composizione degli acidi grassi può essere eseguita mediante gascromatografia, ad esempio con il metodo NGD C 42-76. Mentre, la determinazione dei trigliceridi negli oli vegetali viene eseguita mediante cromatografìa ad alta risoluzione (HPLC), ad esempio con il metodo NGD C 45-91:22024 (1992).
Il mangime della presente invenzione può contenere una quantità di sostanza idrofoba che dipende dalla specie animale alla quale e" destinato. Ad esempio, per preparare un mangime destinato ai volatili viene aggiunta una quantità di sostanza idrofoba, come ad esempio olio animale o olio vegetale o grasso animale (sego o strutto), compresa da 3-12% in peso. Ad esempio, per preparare un mangime destinato ai suini viene aggiunta una quantità di sostanza idrofoba, come ad esempio olio animale o olio vegetale o grasso animale (sego o strutto), compresa da 1-5% in peso. Ad esempio, per preparare un mangime destinato ai bovini viene aggiunta una quantità di sostanza idrofoba, come ad esempio olio animale o olio vegetale o grasso animale (sego o strutto), compresa da 1-3% in peso. In questi tre esempi, una prima parte della sostanza idrofoba può essere aggiunta al mangime tramite l'emulsione, mentre una seconda parte della sostanza idrofoba può essere aggiunta separatamente. La sostanza emulsionante comprende o, alternativamente, consiste di un derivato della soia (a) scelto dal gruppo comprendente o, alternativamente, consistente di (aO) esteri di polietilenglicoli di acidi grassi ottenuti dall'olio di soia -additivo E487, (Registro Comunitario degli additivi alimentari - Reg. UE N.° 1831/2003). Gli esteri di polietilenglicoli di acidi grassi ottenuti dall'olio di soia, (additivo E487 - Reg. UE 1831/2003) sono composti tensioattivi o emulsionanti ammessi nella lista degli additivi per l'alimentazione animale (Nome comune: PEG esters of fatty acids from soya oil; EC N.°: E487; Nome Chimico: Polyethyleneglycol ester of fatty acids from soya oil; N. CAS: 61791-07-9). Detti esteri (aO) sono ottenuti secondo le tecniche, le apparecchiature e le condizioni operative note agli esperti del settore. Per acidi grassi ottenuti dall'olio di soia si intende uno o più acidi grassi ottenuti secondo le tecniche, le apparecchiature e le condizioni operative note agli esperti del settore. Ad esempio, un olio di soia (trigliceride) può essere sottoposto a un processo di idrolisi in acqua a dare la glicerina e una miscela di acidi grassi dell'olio di soia. L'olio di soia (100 g) ha in genere la seguente composizione: circa 16 g di grassi saturi, circa 23 g di grassi mono insaturi, circa 58 g di grassi poiinsaturi e circa 3% di altri composti. Un olio di soia, preferibilmente un olio di soia raffinato, contiene ad esempio i seguenti acidi grassi:
- acido linolenico o alfa-linolenico (C-18:3) - CAS number 463-40-1, circa da 5 a 10%;
- acido linoleico (C-18:2) - CAS number 60-33-3, circa da 50 a 60%;
- acido oleico (C-18:l) - CAS number 112-80-1, circa da 18 a 251;
- acido stearico - CAS number 57-11-4, circa da 3 a 6%; - acido paimitico - CAS number 57-10-3, circa da 8 a 12%. Gli esteri di polietilenglicole di acidi grassi ottenuti dall'olio di soia della presente invenzione (additivo E487 Reg. UE N.°1831/2003) possono essere ad esempio sottoforma di mono-esteri o di-esteri o loro miscele. Nel contesto della presente invenzione e nel prosieguo della stessa faremo riferimento in generale agli "esteri di polietilenglicoli di acidi grassi ottenuti dall'olio di soia" per indicare una o più delle sopra citate realizzazioni, aventi una composizione di acidi grassi dell'olio di soia variabile, senza alcuna limitazione ma solo allo scopo di semplificare la presente descrizione. In una realizzazione preferita, l'acido grasso dell'olio di soia à ̈ scelto tra l'acido linolenico o alfa-linolenico (C-18:3) - CAS number 463-40-1, o l'acido linoleico (C-18:2) -CAS number 60-33-3, o l'acido oleico (C-18:l) - CAS number 112-80-1, o acido stearico - CAS number 57-11-4, o l'acido paimitico - CAS number 57-10-3 o miscele degli stessi; in particolare l'acido grasso dell'olio di soia può essere scelto tra una miscela di acido linolenico e/o acido linoleico e/o acido oleico in un rapporto in peso di 1:1:1 o 1:1:2 o 1:2:1 o 1:2:2.
In una realizzazione preferita, l'emulsionante comprende o, alternativamente, consiste di un derivato della soia scelto dal gruppo comprendente o, alternativamente, consistente di (al) un olio di soia. L'olio di soia à ̈ un olio vegetale estratto dai semi di soia (Glycine max). L'olio di soia à ̈ ottenuto secondo le tecniche, le apparecchiature e le condizioni operative note agli esperti del settore.
La composizione dell'olio di soia può essere ad esempio la seguente (su 100 grammi): 16 grammi di grassi saturi, 23 grammi di grassi mono-insaturi, 58 grammi di grassi poiinsaturi e 3% di altri composti. Gli acidi grassi insaturi presenti nei trigliceridi dell'olio di soia possono essere ad esempio come segue: 5-10% in peso di acido alfa-linolenico (C-18:3); 50-60% in peso di acido linoleico (C-18:2); e 18-25% in peso di acido oleico (C-18:1) . Inoltre, sono presenti anche acidi grassi saturi quali acido stearico (3-6% in peso) e acido paimitico (8-12 % in peso).
Per grasso saturo si intende grassi che consistono di trigliceridi contenenti solamente acidi grassi saturi. Gli acidi grassi saturi hanno un numero di carbonio compreso ad esempio come segue: minore di 6 (acidi grassi saturi a catena corta); da 6 a 12 (acidi grassi saturi a catena media; 13-21 (acidi grassi saturi a lunga catena) e maggiore di 22 (acidi grassi saturi a catena molto lunga). Ad esempio, un olio di soia può avere le seguenti specifiche: un valore di acidità (quantità di acidi grassi liberi) inferiore a 0,5 mg KOH/g; un valore di perossidi non superiore a 1,0 meq 02/Kg; un valore di iodio compreso da 120 a 145 mg I2/IOO g e un valore di acidi grassi trans al massimo del 2% in peso.
La composizione emulsionante comprende o, alternativamente, consiste di un derivato della soia scelto dal gruppo comprendente o, alternativamente, consistente di (a2) un olio di soia etossilato e/o soia etossilata, in un rapporto in peso compreso da 1:3 a 3:1, ad esempio 1:1. L'olio di soia etossilato à ̈ ottenuto mediante un processo di etossilazione, che prevede l'impiego di ossido di etilene, realizzato sull'olio di soia. L'etossilazione dell'olio di soia viene realizzata mediante i procedimenti, le reazioni chimiche e le apparecchiature note agli esperti del settore.
Ad esempio in un reattore viene insufflato un gas inerte (azoto) al fine di eliminare la presenza dell'ossigeno e, poi, successivamente si introduce nel reattore una quantità prestabilita di olio di soia. Un profilo di acidi grassi presente nell'olio di soia può essere: C16:0 (acido paimitico) 9-13%; C18:0 (acido stearico) 3-5%; C18:l (acido oleico) 17-30%; C18: (acido linoleico) 48-58; C18:3 (acido linolenico) 5-10%; C20:0 (acido arachidonico) minore di 1%.
L'olio di soia viene idrolizzato ad acidi grassi liberi in presenza di un catalizzatore alcalino e ossido di etilene ad esempio ad una temperatura di 120-180°C e una pressione di 0,5-6,0 bar. Dopo che l'addizione di ossido di etilene e' completata la temperatura della reazione à ̈ mantenuta sino a quando non si raggiunge un valore costante di pressione. La reazione viene poi raffreddata e il catalizzatore alcalino viene neutralizzato mediante l'aggiunta di un acido. L'ossido di etilene residuo e 1,4-diossano sono rimossi mediante l'uso di un gas inerte o vapore a temperatura elevata. Poi si realizza il vuoto per rimuovere qualsiasi traccia di vapore (stripping). Quando i livelli di ossido di etilene e 1,4-diossano sono inferiori a 1 mg/Kg e 5 mg/Kg rispettivamente, la reazione viene raffreddata sotto i 70°C per poi filtrare il prodotto di reazione .
Il grado di etossilazione può variare a seconda delle necessità. Ad esempio, si possono far reagire 10 o 20 o 40 o 65 moli di ossido di etilene con 1 mole di acidi grassi contenuti nell'olio di soia (sì vedano le domande di brevetto GB1050497 A e EP516099 Al incorporate qui per pronto riferimento).
La soia etossilata à ̈ ottenuta mediante un processo di etossilazione realizzato direttamente sugli acidi grassi saturi e/o insaturi liberi. Gli acidi grassi liberi sono ottenuti per idrolisi dei trigliceridi dell'olio di soia. L'etossilazione à ̈ un processo industriale nel quale l'ossido di etilene viene addizionato agli alcoli, fenoli e acidi (cioà ̈ composti aventi atomi di idrogeno reattivi) in una quantità che varia a seconda delle condizioni operative di temperatura, pressione, solvente e catalizzatore. La soia etossilata viene realizzata mediante i procedimenti, le reazioni chimiche e le apparecchiature note agli esperti del settore. L'etossilazione à ̈ nota anche con il termine PEGilazione (PEGylation) perché il poli(etilene ossido) à ̈ anche noto come poli(etilene glicole), abbreviato PEG. Pertanto, l'olio di soia etossilato e la soia etossilata si possono ottenere mediante etossilazione dell'olio di soia o degli acidi grassi saturi e/o insaturi ottenuti dall'olio di soia con l'ossido di etilene, il poli (etilene ossido) o poli(etilene glicole). Ad esempio, una soia etossilata può essere preparata in accordo al processo sopra descritto per preparare l'olio di soia etossilato .
L'olio di soia etossilato o la soia etossilata contengono da 5 a 200 gruppi etilenossi; preferibilmente da 10 a 150 gruppi etilenossi; ancor più preferibilmente da 15 a 100 gruppi etilenossi.
L'olio di soia etossilato o la soia etossilata contengono da 20 a 80 gruppi etilenossi, preferibilmente contengono da 25 a 60 gruppi etilenossi.
L'olio di soia etossilato o la soia etossilata contengono 40 gruppi etilenossi.
Vantaggiosamente, l'olio di soia etossilato o la soia etossilata contengono da 30 a 45 gruppi etilenossi.
Per soia etossilata contenente, ad esempio 40 gruppi etilenossi (un gruppo etilenossi deriva da ossido di etilene), si intende un prodotto ottenuto facendo reagire 1 mole di olio di soia [la composizione in acidi grassi dell'olio di soia à ̈ stata riportata sopra, a titolo di esempio] con 40 moli di ossido di etilene secondo le tecniche, le apparecchiature e le condizioni operative note agli esperti del settore. Nel contesto della presente invenzione e nel prosieguo della stessa faremo riferimento in generale a "olio di soia etossilato" o "soia etossilata" per indicare una o più delle sopra citate realizzazioni, aventi un numero di gruppi etilenossi variabile, senza alcuna limitazione ma solo allo scopo di semplificare la presente descrizione.
La composizione emulsionante comprende o, alternativamente, consiste di un derivato della soia scelto dal gruppo comprendente o, alternativamente, consistente di (a3) un almeno un acido grasso ottenuto dall'olio di soia. L'acido grasso della soia può essere ottenuto mediante un procedimento di idrolisi. L'idrolisi dei trigliceridi dell'olio di soia produce il glicerolo (o glicerina) e i rispettivi acidi grassi liberi (saturi, monoinsaturi e poiinsaturi) quali l'acido alfa-linolenico, o l'acido linolenico, o l'acido linoleico, o l'acido oleico, o l<'>acido stearico, o l'acido paimitico o una miscela degli stessi. La miscela può comprendere 0-10% in peso di acido alfa-linolenico (C-18-.3), preferibilmente da 0 a 5%; 0-70% in peso di acido linoleico (C-18:2), preferibilmente da 40 a 60%; e 0-55% in peso di acido oleico (C-18:l), preferìbilmente da 15 a 40%.
In un'altra realizzazione preferita, l'acido grasso può essere una miscela come sopra descritto che comprende inoltre anche acidi grassi saturi quali acido stearico da 0 a 10% in peso, preferibilmente da 3 a 7% e/o acido paimitico da 0 a 15% in peso, preferibilmente da 5 a 10%. La composizione emulsionante comprende o, alternativamente, consiste di un derivato della soia scelto dal gruppo comprendente o, alternativamente, consistente di (a4) almeno un acido grasso etossilato ottenuto dall'olio di soia .
L'acido grasso etossilato ottenuto dall'olio di soia viene ottenuto per etossilazione dell'acido alfa-linolenico, o dell'acido linolenico, o dell'acido linoleico, o dell'acido oleico, o dell<'>acido stearico, o dell'acido paimitico o di una miscela degli stessi. La miscela sottoposta a etossilazione può comprendere 0-10% in peso di acido alfalinolenico (C-18:3 ), preferibilmente da 0 a 5%; 0-70% in peso di acido linoleico (C-18:2), preferibilmente da 40 a 60%; e 0-55% in peso di acido oleico (C-18:l), preferibilmente da 15 a 40%.
In un'altra realizzazione preferita, la miscela sottoposta a etossilazione può essere una miscela come sopra descritto che comprende inoltre anche gli acidi grassi saturi quali acido stearico da 0 a 10% in peso, preferibilmente da 3 a 7% e/o acido paimitico da 0 a 15% in peso, preferibilmente da 5 a 10%.
L' etossilazione può essere realizzata su un trigliceride, un grasso saturo, un grasso monoinsaturo e/o un grasso poiinsaturo. Il grado di etossilazione varia in funzione delle condizioni operative adottate quali, ad esempio la temperatura, la pressione, il solvente e catalizzatore. Pertanto, gli acidi grassi ottenuti dall'olio di soia, mediante processi chimici e apparecchiature note, vengono etossilati a dare gli acidi grassi etossilati dell'olio soia .
In una realizzazione preferita, l'acido grasso etossilato dell<'>olio di soia contiene da 5 a 200 gruppi etilenossi; preferibilmente da 10 a 150 gruppi etilenossi; ancor più preferibilmente da 15 a 100 gruppi etilenossi.
In una realizzazione preferita, l<'>acido grasso etossilato dell<'>olio di soia contiene da 20 a 80 gruppi etilenossi; preferibilmente da 25 a 60 gruppi etilenossi; ancor più preferibilmente da 30 a 50 gruppi etilenossi. Vantaggiosamente, l'acido grasso etossilato dell'olio di soia contiene da 30 a 45 gruppi etilenossi, ad esempio 40. Per acido grasso etossilato dell'olio di soia contenente, ad esempio 15 gruppi etilenossi (un gruppo etilenossi deriva da ossido di etilene) , si intende un prodotto ottenuto facendo reagire 1 mole di un singolo acido grasso o una miscela di acidi grassi [la composizione dell'olio di soia e<'>stata riportata nella presente descrizione, a titolo di esempio] con 15 moli di ossido di etilene secondo le tecniche, le apparecchiature e le condizioni operative note agli esperti del settore. Nel contesto della presente invenzione e nel prosieguo della stessa faremo riferimento in generale a "un acido grasso etossilato dell'olio di soia" per indicare una o più delle sopra citate realizzazioni, aventi un numero di gruppi etilenossi variabile, senza alcuna limitazione ma solo allo scopo di semplificare la presente descrizione.
La composizione emulsionante comprende o, alternativamente, consiste di un derivato della soia scelto dal gruppo comprendente o, alternativamente, consistente di miscele (a5). L<">emulsionante comprende o, alternativamente, consiste di un derivato della soia scelto dal gruppo comprendente o, alternativamente, consistente di una miscela (a5)= (aO)+ (al)+ (a2), preferibilmente in un rapporto in peso 1:1:1.
L'emulsionante comprende o, alternativamente, consiste di un derivato della soia scelto dal gruppo comprendente o, alternativamente, consistente di una miscela (a5)= (aO)+ (al) o (a5)= (al)+ (a2), preferibilmente in un rapporto in peso 1:1.
Preferibilmente, detta sostanza emulsionante comprendente un derivato della soia (a) Ã ̈ scelto dal gruppo consistente di (aO) esteri di polietilenglicoli di acidi grassi ottenuti dall'olio di soia -additivo E487, Reg. UE 1831/2003, (a2) un olio di soia etossilato o una soia etossilata, (a4) almeno un acido grasso etossilato ottenuto dall'olio di soia, o (a5) una miscela degli stessi.
La Richiedente ha trovato che l"uso di una sostanza emulsionante comprendente o, alternativamente, consistente di un derivato della soia (a) scelto dal gruppo comprendente o, alternativamente, consistente di (aO), (al), (a2), (a3), (a4) o (a5), in un procedimento per la preparazione di un mangime per animali contenente sostanze nutritive liquide, in polvere o in granuli, consente di preparare un mangime per animali, in particolare un mangime in polvere o granuli o pellet, avente (i) un determinato (fissato) contenuto di acqua, (ii) un contenuto di acqua determinabile (calcolabile) a priori prima della sua preparazione e (iii) un contenuto di acqua che rimane stabile nel tempo durante la preparazione (dopo il trattamento con vapore,: dopo il trattamento di pellettatura, dopo il trattamento di frantumazione) e durante la conservazione del mangime stesso. Inoltre, il mangime non si impacca e non da origine a sviluppo di batteri e muffe.
La sostanza emulsionante oggetto della presente invenzione trova valida applicazione, come additivo tecnologico e/o nutrizionale, per la preparazione di un mangime per animali. Nel contesto della presente invenzione per mangime per animali si intende a livello esemplificativo e, pertanto, non limitativo un mangime per suini, acqua coltura, pesci, specie avicole ad esempio polli e tacchini, ruminanti ad esempio bovini e vitelli, ovini, caprini e conigli in qualsiasi stadio della crescita.
La presente invenzione si riferisce anche a un mangime per animali, preferibilmente un mangime secco sottoforma di scaglie o granuli o pellet. Un mangime secco, nel contesto della presente invenzione, à ̈ comunque un mangime che contiene un contenuto di acqua al termine della sua preparazione compreso dal 5 al 20%, preferibilmente dal 10 al 15%, ancor più preferibilmente circa il 12% (a temperatura di 25°C e pressione di 1 atmosfera).
Un mangime per animali comprende le sostanze nutritive le quali sono allo stato liquido o solido o in sospensione. Dette sostanze nutritive sono presenti in un mangime sottoforma di una premiscela di microcomponenti e una miscela di macrocomponenti.
Il mangime per animali della presente invenzione comprende dette sostanze nutritive (una premiscela di microcomponenti e una miscela di macrocomponenti), eventualmente altra acqua, rispetto a quella presente nell'emulsione, eventualmente una parte della sostanza idrofoba, rispetto a quella presente nell'emulsione e l'emulsione della presente invenzione.
I microcomponenti possono comprendere le vitamine, ad esempio vitamine allo stato solido o liquido, minerali, sali minerali, oligoelementi, sostanze aromatizzanti, enzimi, acidi organici o inorganici, oli essenziali e microorganismi probiotici.
I macrocomponenti possono comprendere componenti secchi consistenti di cereali. I cereali sono ad esempio scelti tra farina di frumento, avena, crusca, orzo, mais, riso e segale. I cereali possono essere ad esempio frantumati o macinati o utilizzati come tali. I macrocomponenti possono inoltre comprendere proteine di origine vegetale derivate ad esempio da arachidi, colza, soia, girasole, palma, oliva, cotone e lino. I macrocomponenti possono inoltre comprendere proteine animali, farina di sangue, farina di pesce, melassa e prodotti derivati dal latte come, ad esempio, polveri di latte o polveri di siero.
Ad esempio, la preparazione del mangime secco per animali della presente invenzione inizia macinando molti dei prodotti grezzi, come cereali. Questo causa una perdita/riduzione del contenuto d'acqua. Poi, gli ingredienti secchi sono miscelati tra loro. La sostanza idrofoba, ad esempio alcuni lipidi, opportunamente in fase liquida, e acidi grassi possono essere inoltre aggiunti e miscelati con il mangime secco per animali. Poi, vi sono alcuni differenti modi di trattamento in funzione del tipo di procedura utilizzata. Ad esempio, il mangime secco per animali miscelato può essere direttamente confezionato. Un'altra possibilità à ̈ il trattamento termico del mangime secco per animali in un dispositivo per realizzare la pellettatura ad esempio a 55-90°C, o in un espansore a 90-120°C oppure in un estrusore a 130-160 °C o in una combinazione di questi trattamenti termici prima del confezionamento. L'acqua evapora nei trattamenti a temperature elevate. Tanto più à ̈ alta la temperatura di trattamento e tanto più à ̈ lungo il tempo di trattamento, quanta più acqua à ̈ evaporata. In accordo con l'invenzione, .l'emulsione comprendente o, alternativamente, consistente di acqua emulsionata in una sostanza idrofoba mediante l'utilizzo della sostanza emulsionante della presente invenzione, può essere aggiunta nel procedimento di preparazione in una o più operazioni per aumentare il contenuto d'acqua del mangime secco per animali al livello desiderato e stimato a priori.
L'aggiunta può essere effettuata: (a) a uno dei componenti macinati o al mangime secco per animali prima di un eventuale trattamento a una temperatura aumentata, (b) dopo uno o più trattamenti del mangime per animali a una temperatura aumentata, oppure (c) con una combinazione dei punti di aggiunta in accordo con (a) e (b). Dopo l'aggiunta, l'emulsione à ̈ miscelata nel mangime per animali. Se la sostanza idrofoba ha un basso punto di fusione, la miscela di mangimi per animali à ̈ raffreddata a una temperatura inferiore al punto di fusione della sostanza idrofoba. Allo scopo di ottenere una polvere di tipo granulare di buona qualità e stabilità, à ̈ opportuno pellettizzare il mangime per animali in un trattamento finale a temperatura aumentata. L'operazione di pellett izzazione può essere eventualmente seguita dalla frantumazione dei pellet nella dimensione particellare desiderata. La presente invenzione à ̈ ulteriormente illustrata dai seguenti esempi .
Preferibilmente, in detto procedimento detta emulsione viene addizionata a:
(ì) le sostanze nutritive in polvere e/o granulari presenti nel mangime per animali, prima di un eventuale trattamento termico del mangime stesso;
(ii) uno o più dei componenti solidi macinati presenti nel mangime, prima di un eventuale trattamento termico del mangime stesso;
(iii) il mangime per animali dopo uno o più trattamenti del mangime ad una temperatura aumentata, o
(iv) una combinazione dei punti di aggiunta di cui sopra. Preferibilmente, detti trattamenti sono trattamenti termici, preferibilmente estrusione o p , o trattamenti che sviluppano calore, preferìbilmente macinazione dei componenti solidi presenti nel mangime.
Esempi
Una formulazione (1) di un mangime secco per animali -FI Ã ̈ stata preparata miscelando i seguenti ingredienti.
Tabella 1
Formulazione (1) (FI) Quantità in p/p
Farina di patate 10
Segale 20
Farina di carne 10
Estratto di semi oleosi 7
Olio di palma 8
Frumento 20
Melassa 6
Premiscela 8
Alla formulazione (1) -FI avente un contenuto d'acqua del 12,0 % in peso, sono state aggiunte 3,5 parti in peso dì un'emulsione, che consisteva di 2 parti in peso di lardo avente un punto di fusione di 30°C, 1 parte in peso di acqua e 0,5 parti in peso di un derivato della soia (a) indicato con (aO) esteri di polietilenglicoli di acidi grassi ottenuti dall'olio di soia -additivo E487. In seguito a questa aggiunta, à ̈ stato stimato che il mangime per animali, dopo il trattamento a vapore e la pellettizzazione , otteneva un contenuto d'acqua di circa il 12 % in peso. A titolo di confronto, à ̈ stata preparata una formulazione di controllo (2) - F2 che, in aggiunta alla formulazione (1), conteneva inoltre 1,5 parti in peso di segale macinata e 2 parti in peso di lardo avente un punto di fusione di 30°C. Le due miscele di mangimi per animali sono state trattate con vapore e poi sono state direttamente introdotte in un dispositivo per realizzare la pellettatura sotto pressione a 70°C. II prodotto pellettizzato ottenuto à ̈ stato raffreddato e frantumato in una polvere grossolana. Le miscele di mangimi per animali ottenute e i vari prodotti intermedi sono stati analizzati rispetto al contenuto d'acqua in accordo con il metodo di Karl Fischer. Sono stati ottenuti i seguenti risultati.
Mangime 3⁄40 H20 %<(>p/p<)>%(p/p) FI F2 Prima del trattamento con vapore 12,2 11,6 Dopo il trattamento con vapore 13,4 12,7 Dopo pellettatura 12,3 11,7 Dopo frantumazione 12,0 11,4
Inoltre, Ã ̈ stata preparata una formulazione (3) -F3 che si distingueva dalla FI solo per il derivato della soia (a). La F3 conteneva un derivato della soia (a) indicato con olio di soia etossilato (al), ottenuto aggiungendo 20 moli di ossido di etilene a 1 mole di olio di soia. La formulazione F3 ha dato risultati simili alla formulazione FI.
In pratica, il contenuto d'acqua nel mangime per animali secondo l'invenzione (FI e F3) ha raggiunto il livello desiderato stimato a priori di circa 12% in peso, mentre il contenuto d'acqua della formulazione di controllo F2 Ã ̈ stato decisamente inferiore.

Claims (10)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Un procedimento per la preparazione di un mangime per animali secco, in particolare un mangime in polvere o granuli o pellet, avente un predeterminato contenuto d'acqua stabilito a priori, detto procedimento comprende una fase nella quale si addiziona, alle sostanze nutritive liquide e/o in polvere e/o in granuli e/o agli altri componenti solidi che formano detto mangime, un'emulsione comprendente: - acqua, una sostanza emulsionante comprendente un derivato della soia (a) scelto dal gruppo consistente di (aO) esteri di polietilenglicoli di acidi grassi ottenuti dall'olio di soia -additivo E487, Reg. UE 1831/2003, (al) un olio di soia, (a2) un olio di soia etossilato o una soia etossilata, (a3) almeno un acido grasso ottenuto dall'olio di soia, (a4) almeno un acido grasso etossilato ottenuto dall'olio di soia, o (a5) una miscela degli stessi; e - una sostanza idrofoba, in modo tale che detto mangime raggiunga il predeterminato contenuto d'acqua.
  2. 2. Il procedimento secondo la rivendicazione 1, in cui detto predeterminato contenuto d'acqua stabilito a priori à ̈ compreso da 5 a 20% in peso; preferibilmente da 10 a 15% in peso, rispetto al peso del mangime.
  3. 3. Il procedimento secondo le rivendicazioni 1 o 2, in cui detta emulsione viene addizionata in una quantità compresa da 1 a 20% in peso; preferibilmente da 5 a 15% in peso, rispetto al peso finale del mangime per animali .
  4. 4. Il procedimento secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 1-3, in cui detta sostanza emulsionante comprendente un derivato della soia (a) Ã ̈ scelto dal gruppo consistente di (aO) esteri di polietilenglicoli di acidi grassi ottenuti dall'olio di soia -additivo E487, Reg. UE 1831/2003, (a2) un olio di soia etossilato o una soia etossilata, (a4) almeno un acido grasso etossilato ottenuto dall'olio di soia, o (a5) una miscela degli stessi .
  5. 5. Il procedimento secondo la rivendicazione 1 o 4, in cui detti derivati della soia (a) scelti tra (aO), (a2), (a4) e (a5) comprendono da 5 a 200 unità di ossido di etilene; preferibilmente da 10 a 100 unità di ossido di etilene; ancora più preferibilmente da 20 a 60 unità di ossido di etilene.
  6. 6. Il procedimento secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 1-5, in cui detta sostanza idrofoba à ̈ scelta dal gruppo comprendente le sostanze idrofobe con un punto di fusione maggiore di 5 °C, preferibilmente un punto di fusione compreso da 30°C a 80°C.
  7. 7. Il procedimento secondo la rivendicazione 6, in cui detta sostanza idrofoba à ̈ scelta dal gruppo comprendente oli, grassi, lipidi, trigliceridi, acidi grassi saturi e/o acidi grassi insaturi, tutti quanti sopra di origine vegetale o animale; preferibilmente olio di pollo, olio di pesce, olio di balena, grasso di pollo, lardo, sego, strutto, acido grassi contenenti mono-, di-, trigliceridi .
  8. 8. Il procedimento secondo una qualsiasi delle rivendicazioni 1-7, in cui detta emulsione viene addizionata a: (ì) le sostanze nutritive in polvere e/o granulari presenti nel mangime per animali, prima di un eventuale trattamento termico del mangime stesso; (ii) uno o più dei componenti solidi macinati presenti nel mangime, prima di un eventuale trattamento termico del mangime stesso; (iii) il mangime per animali dopo uno o più trattamenti del mangime ad una temperatura aumentata, o (iv) una combinazione dei punti di aggiunta di cui sopra .
  9. 9. Il procedimento secondo la rivendicazione 8, in cui detti trattamenti sono trattamenti termici, preferibilmente estrusione o pelIettatura, o trattamenti che sviluppano calore, preferibilmente macinazione dei componenti solidi presenti nel mangime.
  10. 10 . Un mangime per animali secco, in particolare un mangime in polvere o granuli o pellet, ottenuto con il procedimento in accordo con una qualsiasi delle rivendicazioni 1-9.
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