ITMI20120356U1 - Dispositivo di supporto per linea vita e relativa linea vita - Google Patents
Dispositivo di supporto per linea vita e relativa linea vitaInfo
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Description
DESCRIZIONE
Annessa a domanda di BREVETTO PER MODELLO DI UTILITÀ avente per titolo
“DISPOSITIVO DI SUPPORTO PER LINEA VITA E RELATIVA LINEA
VITA”
Il presente modello d’utilità ha per oggetto un dispositivo di supporto per linea vita e una relativa linea vita.
Il documento W02008081375A1 , al cui contenuto tecnico si rinvia integralmente, descrive una linea vita per la protezione anticaduta dall'alto di un operatore comprendente un primo e un secondo dispositivo o paletto di supporto fissati ad una struttura edile e un cavo teso tra i due dispositivi per consentire l'aggancio di un dispositivo individuale anticaduta (e.g. un’imbragatura con relativi cavo individuale e moschettone). Il dispositivo di supporto comprende una barra verticale a sezione quadrata fissata su un corpo di base piastriforme ripiegato ad angolo e una prima e una seconda aletta incernierate ad un rispettivo lato di estremità del corpo di base, al fine di potersi adattare alla conformazione della struttura edile, in particolare alla pendenza delle falde in prossimità del colmo di un tetto. Il documento brevettuale EP2228506, al cui contenuto tecnico si rinvia integralmente, descrive un dispositivo o paletto di supporto per linee vita avente struttura simile.
La Richiedente ritiene che i dispositivi di supporto per linee vita noti presentino alcuni inconvenienti e/o siano migliorabili sotto diversi punti di vista.
La Richiedente ha ad esempio riscontrato che, con riferimento ai paletti per linea vita noti, inclusi quelli sopra descritti, è desiderabile aumentare la loro capacità intrinseca di assorbimento delle sollecitazioni in caso di caduta dell’operatore. In tal modo si aumenta il grado di sicurezza della linea vita e/o si elimina o riduce la necessità di dotare la stessa di dispositivi supplementari di assorbimento delle sollecitazioni e/o si possono ridurre le dimensioni (e.g. lo spessore) e/o il numero dei dispositivi che compongono la linea vita e/o che fissano la stessa alla struttura edile.
La Richiedente ha anche riscontrato che i paletti per linea vita noti ad alette mobili sopra descritti tendono a trasmettere la sollecitazione da caduta su zone eccessivamente circoscritte della struttura edile sottostante (ad esempio sostanzialmente solo sulla zona a contatto con lo spigolo lungo il quale il corpo di base e/o l’aletta appoggia/appoggiano alla struttura edile). In tal modo la struttura edile e/o i mezzi di fissaggio alla struttura edile subisce/subiscono una forte sollecitazione localizzata. Secondo la Richiedente l’aletta mobile non distribuisce efficacemente la sollecitazione su una larga porzione (preferibilmente tutta) della propria superficie.
Scopo del presente modello in uno o più dei suoi vari aspetti è quello di mettere a disposizione un dispositivo di supporto per linea vita e una relativa linea vita che possano essere in grado di ovviare ad uno o più degli inconvenienti dell’arte nota.
Uno o più di tali scopi, e altri eventuali, compresi quelli che risulteranno nel corso della seguente descrizione, vengono sostanzialmente raggiunti da un dispositivo di supporto per linea vita e una relativa linea vita aventi le caratteristiche tecniche contenute nei seguenti vari aspetti del modello, nonché in una o più delle unite rivendicazioni e/o nelle seguenti forme realizzative esemplari, anche combinate tra loro, che rappresentano ulteriori aspetti del modello.
In un aspetto il presente modello riguarda un dispositivo di supporto per linea vita comprendente una porzione di accoppiamento meccanico destinata ad essere accoppiata meccanicamente ad un dispositivo anticaduta (tipicamente ad un cavo anticaduta di una linea vita, ma che può anche essere un cavo individuale anticaduta) e una porzione di ancoraggio comprendente un corpo di base e almeno una prima piastra, preferibilmente (sostanzialmente) planare, saldamente (ossia in grado di reggere le tipiche sollecitazioni da caduta) connessa (e.g fissata o anche in pezzo unico con il corpo di base) a detto corpo di base e destinata ad essere ancorata rigidamente e saldamente ad una struttura edile.
In un aspetto il corpo di base è saldamente e rigidamente (ossia senza gradi di libertà reciproci) connesso alla porzione di accoppiamento meccanico, preferibilmente senza l'interposizione di elementi deformabili, elasticamente e/o plasticamente, alle tipiche tensioni di esercizio e/o alle tipiche sollecitazioni da caduta.
In un aspetto il corpo di base comprende una parete centrale, preferibilmente planare, e una coppia di strutture laterali, preferibilmente aventi sviluppo su un rispettivo piano, sviluppantesi da due lati opposti della parete centrale in direzione opposta alla porzione di accoppiamento meccanico (le due strutture laterali essendo reciprocamente affacciate, preferibilmente tra loro parallele). Preferibilmente ciascuna struttura laterale forma (e.g. con riferimento ai rispettivi piani di giacenza) con la parete centrale un rispettivo angolo, sul lato interno, maggiore di o uguale a 45°, preferibilmente maggiore di o uguale a 60°, e/o minore di o uguale a 135° circa, preferibilmente minore di o uguale a 120°, ad esempio 90°. Tipicamente ciascuna struttura laterale ha una rispettiva prima e seconda porzione di estremità trasversale opposte rispetto alla direzione trasversale (si veda sotto).
In un aspetto la parete centrale e le due strutture laterali delimitano parzialmente una porzione di spazio che, in uso, può dare alloggiamento al colmo di un tetto a falde spioventi. Convenzionalmente si definisce lato (o faccia) interno del corpo di base il lato rivolto verso detta porzione di spazio, e lato esterno quello opposto.
In un aspetto detta prima piastra è connessa a detto corpo di base in corrispondenza di almeno una porzione di, o tutta, una estremità di una delle due, o entrambe le, strutture laterali, detta estremità essendo distale alla parete centrale.
Secondo la Richiedente la combinazione della conformazione del corpo di base, comprendente la parete centrale e la coppia di strutture laterali sviluppantesi da due lati opposti della parete centrale in direzione opposta alla porzione di accoppiamento meccanico, e del fatto che la prima piastra è saldamente connessa al corpo di base in corrispondenza di almeno una porzione di una estremità distale di una delle due, o entrambe le, strutture laterali, conferisce al dispositivo di supporto una ottimale deformabilità plastica che può assorbire in modo altamente efficiente le sollecitazioni derivanti dalla caduta di un operatore. In particolare la Richiedente ha osservato che, quando il dispositivo è sottoposto a sollecitazione da caduta, il corpo di base si deforma plasticamente grazie al fatto che una sua porzione collassa verso la piastra di fissaggio. La porzione di accoppiamento meccanico, di conseguenza, si muove nella direzione e verso di trazione del cavo, contribuendo così a diminuire la freccia formata dal cavo e, a sua volta, la trazione esercitata sul dispositivo. Uno o più degli aspetti preferiti sotto riportati rappresentano soluzioni che aumentano l’effetto tecnico sopra riportato.
In un aspetto il corpo di base è strutturato per deformarsi plasticamente (ossia con deformazione anelastica permanente) quando il dispositivo di supporto, in particolare la sua porzione di accoppiamento meccanico, è sottoposto/a ad una trazione (e.g. diretta lungo il cavo anticaduta) derivante dalla caduta di un operatore agganciato al cavo anticaduta.
In un aspetto il corpo di base è strutturato per deformarsi plasticamente quando il dispositivo di supporto, in particolare la sua porzione di accoppiamento meccanico, è sottoposto/a ad una trazione (e.g. diretta lungo il cavo anticaduta) minore di o uguale a 15 kN, preferibilmente minore di o uguale a 10 kN (ad esempio circa 7-8 kN). La Richiedente ha realizzato, a sua conoscenza per la prima volta, che risulta altamente vantaggioso che alcuni degli elementi del dispositivo di supporto che svolgono la funzione di supporto meccanico al cavo della linea vita (e.g. il corpo di base e/o alcune sue parti quali i piedini) siano strutturati e dimensionati, tenendo conto del materiale di cui sono fatti e eventualmente dell’altezza del dispositivo di supporto (ossia della barra), affinché possano essi stessi (e non ulteriori elementi inseriti appositamente con la funzione di assorbire le sollecitazioni, ma non aventi la funzione specifica di supporto) deformarsi plasticamente quando sottoposti alle sollecitazioni da caduta. In tal modo, a fronte di una semplicità costruttiva, si ottiene una elevata efficienza di assorbimento delle sollecitazioni impulsive derivanti dalla caduta dell'operatore.
Convenzionalmente si definisce direzione longitudinale una direzione di sviluppo del corpo di base che congiunge i due suddetti lati opposti, direzione trasversale una direzione di sviluppo del corpo di base (e della parete centrale) ad essa ortogonale (lungo la quale si sviluppano anche le due strutture laterali) e direzione verticale (lungo la quale si sviluppano le due strutture laterali e lungo la quale la parete centrale si sviluppa per il suo spessore) una direzione di sviluppo del corpo di base ortogonale ad entrambe le due precedenti direzioni. Per quanto riguarda la prima (e seconda) piastra (che può svilupparsi su un piano non parallelo a quello della parete centrale), si definisce rispettiva direzione longitudinale della prima piastra, la direzione presa sul piano di sviluppo prevalente della piastra e complanare alla su definita direzione longitudinale del corpo di base.
In un aspetto detta parete centrale del corpo di base è una parete piena (ossia sostanzialmente priva di aperture passanti).
In un aspetto ciascuna di dette strutture laterali è una parete unica (avente eventualmente delle aperture passanti), preferibilmente avente un bordo di estremità distale alla parete centrale sviluppantesi (sostanzialmente) con continuità e (sostanzialmente, ossia può avere delle piccole rientranze) parallelamente al piano di giacenza della parete centrale.
In un aspetto alternativo ciascuna di dette strutture laterali comprende una coppia di piedini (in corrispondenza rispettivamente della prima e seconda porzione di estremità trasversale della struttura laterale), dove le due estremità distali alla parete centrale di detti piedini di una stessa struttura laterale sono reciprocamente separate e distanziate lungo la direzione trasversale. Preferibilmente i due piedini di una struttura laterale sono (longitudinalmente) contrapposti rispettivamente ai due piedini dell’altra struttura laterale. Preferibilmente la distanza minima, presa lungo la direzione trasversale, tra dette due estremità distali dei due piedini di una stessa struttura laterale è maggiore di o uguale a 3 cm, più preferibilmente maggiore di o uguale a 5cm, ad esempio 12cm. Preferibilmente la distanza minima tra detti due piedini, presa lungo la direzione trasversale a metà altezza delle strutture laterali (più preferibilmente da metà altezza a scendere fino al bordo di estremità), è maggiore di zero (ossia i piedini sono tra loro già separati a metà altezza) e più preferibilmente è maggiore di o uguale a 2 cm, ancor più preferibilmente maggiore di o uguale a 3 cm. Preferibilmente detti due piedini sono tra loro separati e distanziati, lungo la direzione trasversale, per tutta l’altezza della rispettiva struttura laterale, Preferibilmente la distanza minima tra detti due piedini, presa lungo la direzione trasversale in prossimità della parete centrale, o della fine della rispettiva piegatura, (più preferibilmente a partire dalla parete centrale o dalla fine della rispettiva piegatura a scendere verticalmente fino al bordo di estremità), è maggiore di zero (ossia i piedini sono tra loro già separati in prossimità della parete centrale) e più preferibilmente è maggiore di o uguale a 2 cm, ancor più preferibilmente maggiore di o uguale a 3 cm. Preferibilmente detti due piedini di ciascuna struttura divergono tra loro muovendosi dalla loro estremità prossimale alla parete centrale fino alla loro estremità distale.
In un aspetto ciascun piedino ha larghezza lungo la direzione trasversale presa a metà altezza, preferibilmente lungo almeno metà dello sviluppo verticale del piedino, minore di o uguale 10cm, più preferibilmente minore di o uguale a 8cm, e/o maggiore di o uguale a 1 cm, più preferibilmente maggiore di o uguale al 2cm, ad esempio 4cm. Preferibilmente ciascun piedino ha larghezza lungo la direzione trasversale sostanzialmente costante per almeno metà del proprio sviluppo verticale, preferibilmente per almeno tre quarti del proprio sviluppo verticale.
Nel proseguo (se non diversamente specificato), con l’espressione “bordo di estremità distale della struttura laterale” si intende sia il bordo di estremità distale della parete laterale sia l’insieme dei due bordi di estremità distali dei piedini, secondo i casi.
In un aspetto il corpo di base è in corpo unico a conformazione piastriforme.
In un aspetto il corpo di base e/o ciascuna piastra è/sono ottenuto/i per taglio (e.g. laser) da lamiera e piegatura.
Preferibilmente ciascuna struttura laterale è delimitata dalla parete centrale da una rispettiva piegatura (preferibilmente discontinua, nel caso dei due piedini), avente preferibilmente sviluppo principale lungo la direzione trasversale. Preferibilmente ciascuna piegatura su una sezione ortogonale alla direzione trasversale si sviluppa (almeno parzialmente) sostanzialmente lungo un arco di cerchio avente raggio, sul lato interno, maggiore di o uguale a 4mm, più preferibilmente maggiore di o uguale a 6mm, ad esempio 8mm. La Richiedente ha empiricamente constatato che tale raggiatura della piegatura è strumentale ad una ottimale deformazione plastica del corpo di base quando sottoposto ad una sollecitazione da caduta.
In un aspetto la parete centrale ha lunghezza lungo la direzione longitudinale (inclusa la piegatura, in altre parole la distanza tra le due facce esterne delle due strutture laterali, oppure la lunghezza in pianta del corpo di base) maggiore di o uguale a 10cm, preferibilmente maggiore di o uguale a 12cm, e/o minore di o uguale a 30cm, preferibilmente minore di o uguale a 25cm.
In un aspetto la parete centrale ha larghezza lungo la direzione trasversale maggiore di o uguale a 6cm, preferibilmente maggiore di o uguale a 8cm, e/o minore di o uguale a 25cm, preferibilmente minore di o uguale a 20cm.
In un aspetto ciascuna struttura laterale, in prossimità della parete centrale (e.g. in prossimità della piegatura), ha larghezza lungo la direzione trasversale sostanzialmente uguale alla rispettiva larghezza della parete centrale.
In un aspetto ciascuna parete laterale ha larghezza lungo la direzione trasversale che rastrema andando verticalmente dalla piegatura verso il bordo di estremità distale. Preferibilmente la larghezza della parete laterale sul bordo di estremità distale è minore di o uguale al 90%, più preferibilmente minore di o uguale al 80%, e/o maggiore di o uguale al 50%, più preferibilmente maggiore di o uguale al 60%, ad esempio 75%, della rispettiva larghezza in corrispondenza della piegatura.
In un aspetto ciascun piedino ha larghezza lungo la direzione trasversale sul bordo di estremità distale minore di o uguale al 40%, più preferibilmente minore di o uguale al 30%, e/o maggiore di o uguale al 10%, più preferibilmente maggiore di o uguale al 20%, ad esempio xx%, della rispettiva larghezza della parete centrale.
In un aspetto ciascuna struttura laterale ha altezza lungo la direzione verticale (inclusa la piegatura, in altre parole l’altezza complessiva del corpo di base) maggiore di o uguale a 2.5cm, preferibilmente maggiore di o uguale a 4cm, e/o minore di o uguale a 15cm, preferibilmente minore di o uguale a 10cm.
In un aspetto lo spessore del corpo di base è maggiore di o uguale a 4mm, preferibilmente maggiore di o uguale a 6mm e/o minore di o uguale a 14mm, preferibilmente minore di o uguale a 12mm, ad esempio 8mm (nel caso di un corpo di base in acciaio) o 10 mm (nel caso dell'alluminio). In un aspetto il corpo di base (e/o l’intera porzione di ancoraggio e/o più in generale l’intero dispositivo di supporto) ha un piano di simmetria longitudinale giacente sulle direzioni longitudinale e verticale e passante in posizione trasversalmente mediana del corpo di base.
In un aspetto il corpo di base (e/o l’intera porzione di ancoraggio e/o più in generale l’intero dispositivo di supporto) ha un piano di simmetria trasversale giacente sulle direzioni trasversale e verticale e passante in posizione longitudinalmente mediana del corpo di base.
In un aspetto detta prima piastra forma un pezzo unico con il corpo di base, sviluppandosi da una porzione del, o tutto il, bordo di estremità distale di solamente una delle due strutture o pareti laterali. Preferibilmente il dispositivo di supporto comprende almeno una seconda piastra che forma un pezzo unico con il corpo di base, sviluppandosi da almeno una porzione del, o tutto il, bordo di estremità distale dell’altra delle due strutture o pareti laterali, preferibilmente in direzione opposta alla prima piastra. In una forma realizzativa la prima e seconda piastra, in pezzo unico con il corpo base, si sviluppano da un bordo di estremità distale di un rispettivo piedino e il dispositivo di supporto comprende una terza e quarta piastra, in pezzo unico con il corpo di base, che si sviluppano rispettivamente da un bordo di estremità distale di un rispettivo ulteriore piedino, preferibilmente in direzione reciprocamente opposta. In un aspetto detta prima piastra, preferibilmente in pezzo unico, è distinta dal corpo di base ed è rigidamente fissata (direttamente o tramite interposizione di uno o più elementi), ad esempio per saldatura, a detto corpo di base in corrispondenza di almeno una porzione del, preferibilmente di tutto il, bordo di estremità distale alla parete centrale di almeno una delle due strutture laterali, preferibilmente di entrambe le strutture laterali.
In un aspetto detta prima piastra è girevolmente fissata a detto corpo di base in corrispondenza dell’estremità (o del bordo di estremità) distale di solamente una delle due strutture laterali, in modo da poter ruotare attorno ad un primo asse di rotazione preferibilmente orientato secondo la direzione trasversale.
In un aspetto la prima piastra ha sviluppo sostanziale su un piano, preferibilmente parallelo a detto primo asse di rotazione.
In un aspetto la prima piastra comprende una prima e una seconda porzione, preferibilmente planari e ancor più preferibilmente tra loro complanari, sviluppantesi da parti opposte della linea di proiezione verticale del bordo di estremità distale della rispettiva struttura laterale cui è connessa, e entrambe configurate per, e destinate ad, essere fissate saldamente e rigidamente alla struttura edile.
In un aspetto la prima piastra ha una conformazione in pianta a “C” (preferibilmente squadrata, ossia definita da angoli retti), detta “C” essendo preferibilmente allineata secondo il primo asse di rotazione con concavità rivolta verso la struttura laterale opposta. Vantaggiosamente in tal modo si riducono gli sfridi di lavorazione nella fase di taglio (ad esempio a laser) della piastra da una lastra. Preferibilmente la prima porzione della prima piastra comprende due sottoporzioni tra loro distinte e separate, la distanza tra le due sottoporzioni presa lungo la direzione del primo asse di rotazione essendo leggermente maggiore della somma della lunghezza delle due sottoporzioni presa lungo tale direzione.
In un aspetto la porzione di ancoraggio comprende una prima cerniera per mezzo della quale la prima piastra è incernierata al corpo di base.
In un aspetto la prima cerniera comprende un cilindro centrale cavo rigidamente fissato (ad esempio tramite saldatura) alla rispettiva parete laterale del corpo di base o a ciascun piedino della rispettiva struttura laterale, una coppia di cilindri laterali cavi per ciascun cilindro centrale rigidamente fissati (ad esempio tramite saldatura) alla prima piastra, il cilindro centrale essendo interposto tra i due rispettivi cilindri laterali, e un perno passante longitudinalmente tutti i cilindri tra loro allineati (è anche possibile utilizzare due perni, uno per ciascun piedino, nel qual caso non occorre l'allineamento dei cilindri, così come è anche possibile, nel caso dei due piedini, che i due cilindri laterali contigui coincidano in un unico cilindro). Preferibilmente una coppia di coppiglie è inserita rispettivamente nelle due estremità longitudinali del perno fuoriuscenti dai cilindri laterali di estremità.
In un aspetto la proiezione di detto bordo di estremità distale della rispettiva struttura laterale lungo la direzione verticale cade sulla faccia superiore di detta prima piastra. In tal modo vantaggiosamente la sollecitazione trasmessa dal corpo di base viene opportunamente distribuita sulla prima piastra, a differenza ad esempio delle alette mobili dell'arte nota, che sono incernierate al corpo di base su un loro lato di estremità.
In un aspetto la proiezione del bordo di estremità distale lungo la direzione verticale cade sulla faccia superiore della prima piastra in una posizione interposta tra i due bordi di estremità longitudinale della prima piastra opposti rispetto alla rispettiva direzione longitudinale (ossia ad una certa distanza da entrambi i suddetti bordi). In tal modo seconda la Richiedente la sollecitazione trasmessa dal corpo di base viene opportunamente distribuita dalla prima piastra su una larga porzione di superficie. La posizione interposta della proiezione del bordo di estremità (in prossimità del quale si trova la linea di fissaggio della prima piastra al corpo di base) può determinare una riduzione, rispetto al arte nota, della distanza tra almeno una parte dei mezzi di fissaggio (e.g. chiodi, viti o rivetti) della prima piastra alla struttura edile e la linea di fissaggio (linea di applicazione della forza/momento di sollecitazione). Pertanto anche il momento torcente agente sulla prima piastra e tendente a strappare i mezzi di fissaggio dalla struttura edile risulta ridotto rispetto all'arte nota. Preferibilmente, la proiezione del suddetto bordo di estremità lungo la direzione verticale cade sulla faccia superiore della prima piastra in una posizione che dista, lungo la rispettiva direzione longitudinale della piastra, dal più vicino bordo di estremità longitudinale della prima piastra una distanza maggiore di o uguale ad un quarto della lunghezza della prima piastra lungo la rispettiva direzione longitudinale, preferibilmente maggiore di o uguale ad un terzo della lunghezza della prima piastra.
In un aspetto il dispositivo di supporto comprende una seconda piastra saldamente e girevolmente fissata a detto corpo di base in corrispondenza dell’estremità (o del bordo di estremità) distale alla parete centrale dell’altra delle due strutture laterali, in modo da poter ruotare attorno ad un secondo asse di rotazione preferibilmente parallelo al primo asse di rotazione (e, più preferibilmente, disposto alla stessa altezza e alla stessa posizione trasversale del primo asse di rotazione). Preferibilmente la distanza tra i due assi di rotazione è maggiore di o uguale a 8cm, più preferibilmente maggiore di o uguale a 12 cm, e/o minore di o uguale a 25cm, più preferibilmente minore di o uguale a 20cm, ad esempio 15cm. Preferibilmente la seconda piastra e/o l’altra delle due strutture laterali ha le stesse caratteristiche tecniche rispettivamente della prima piastra girevolmente fissata a detto corpo di base e/o l’altra delle due strutture laterali nei vari aspetti del presente modello. Preferibilmente la seconda piastra è strutturalmente identica alla prima piastra.
In un aspetto la porzione di ancoraggio comprende una seconda cerniera per mezzo della quale la seconda piastra è incernierata al corpo di base, la seconda cerniera avendo le stesse caratteristiche tecniche della prima cerniera nei vari aspetti del presente modello.
In un aspetto il/i cilindro/i centrale/i di ciascuna cerniera è/sono rigidamente fissato/i alla rispettiva struttura laterale sul rispettivo lato rivolto verso l’altra struttura laterale (ossia il lato interno).
In un aspetto ciascuna parete laterale o ciascun piedino comprende almeno un foro, preferibilmente una coppia di fori, di scolo disposto/i in corrispondenza del rispettivo cilindro centrale, al fine di consentire, alla fine del processo di zincatura a bagno (caldo o elettrolitico), lo scolo del liquido del bagno di zincatura dalla cavità formata dal cilindro centrale, dalla faccia interna della rispettiva parete laterale o piedino e dalle saldature (essendo difficile o impossibile realizzare la saldatura in corrispondenza della zona centrale del cilindro centrale).
In un aspetto la larghezza di ciascuna piastra lungo la direzione del rispettivo asse di rotazione è maggiore di o uguale a 10 cm, preferibilmente maggiore di o uguale a 15 cm, e/o minore di o uguale a 40 cm, preferibilmente minore di o uguale a 30 cm.
In un aspetto la lunghezza di ciascuna piastra lungo la rispettiva direzione longitudinale è maggiore di o uguale a 6 cm, preferibilmente maggiore di o uguale a 8 cm e/o minore di o uguale a 20 cm, preferibilmente minore di o uguale a 15cm.
In un aspetto lo spessore di ciascuna piastra è maggiore di o uguale a 5mm, preferibilmente maggiore di o uguale a 7mm, e/o minore di o uguale a 20mm, preferibilmente minore di o uguale a 15mm, ad esempio 10mm (nel caso dell'acciaio).
In un aspetto il dispositivo di supporto comprende una barra, preferibilmente cava (lo spessore delle pareti della barra essendo preferibilmente compreso tra 2mm e 10mm, ad esempio 4mm), avente sezione ortogonale alla sua direzione di sviluppo prevalente di forma costante lungo l’intero sviluppo e poligonale, preferibilmente regolare, più preferibilmente rettangolare o quadrata (preferibilmente la lunghezza di ciascun lato essendo compresa tra circa 5 e 10 cm, ad esempio 7cm). Tipicamente la direzione di sviluppo prevalente è verticale.
In un aspetto (la faccia superiore di) detta parete centrale del corpo di base è rigidamente e saldamente fissata, ad esempio per saldatura, ad una estremità inferiore di detta barra.
In un aspetto la distanza in verticale tra la parete centrale e la porzione di accoppiamento meccanico (considerata nel punto di accoppiamento con il cavo), e/o l’altezza in verticale di detta barra, è maggiore di o uguale a 30cm, preferibilmente maggiore di o uguale a 40 cm, e/o minore di o uguale a 100cm, preferibilmente minore di o uguale a 80cm, ad esempio circa 35cm o 50cm o 75cm.
In un aspetto la porzione di accoppiamento meccanico comprende un elemento di accoppiamento configurato per (preferibilmente comprendente uno o più fori per) consentire l'aggancio diretto di un cavo anticaduta (o altro dispositivo di protezione anticaduta) oppure il fissaggio di un organo di trattenimento del cavo. Tipicamente l’elemento di accoppiamento è rigidamente e saldamente fissato, ad esempio per saldatura, ad una estremità superiore di detta barra. Preferibilmente l’elemento di accoppiamento è piastriforme, più preferibilmente planare, ancor più preferibilmente a forma quadrilobata, dove uno o più dei quattro lobi presenta un foro (per l’aggancio del cavo anticaduta o per il fissaggio dell’organo di trattenimento). Vantaggiosamente il lobo cui è agganciato il cavo della linea vita, quando il dispositivo è sottoposto a sollecitazione da caduta, si deforma (piegandosi) plasticamente (contribuendo così al assorbimento della sollecitazione impulsiva). Preferibilmente ciascun lobo è posto in corrispondenza di un rispettivo lato della sezione quadrata o rettangolare della barra. Si osserva che concettualmente la barra può essere indifferentemente considerata appartenere parzialmente o totalmente alla porzione di ancoraggio e/o alla porzione di accoppiamento meccanico del dispositivo di supporto.
In un aspetto la porzione di accoppiamento meccanico comprende un organo di trattenimento del cavo, preferibilmente fissato sul suddetto elemento di accoppiamento, configurato per evitare, in uso, gli spostamenti del cavo in direzione ortogonale alla direzione di sviluppo del cavo in normali condizioni di esercizio. Preferibilmente l’organo di trattenimento comprende una coppia di ganci contrapposti secondo una simmetria centrale. Preferibilmente l’organo di trattenimento del cavo è piastriforme e in pezzo unico.
In un aspetto lo spessore dell’elemento di accoppiamento e/o dell’organo di trattenimento è maggiore di o uguale a 4mm, preferibilmente maggiore di o uguale a 6mm, e/o minore di o uguale a 16mm, preferibilmente minore di o uguale a 12mm, ad esempio 8mm (nel caso dell'acciaio).
In un aspetto il corpo di base e/o ciascuna piastra e/o la barra e/o l’elemento di accoppiamento e/o l’organo di trattenimento è/sono in acciaio, preferibilmente acciaio (e.g S235 J0/J2 oppure S355 J0/J2, laminati a caldo) zincato oppure acciaio inox (e.g. AISI304 o AISI316L), o in (lega in) alluminio (e.g. 6082 oppure 6005).
In un aspetto il presente modello riguarda una linea vita comprendente almeno un dispositivo di supporto in accordo con uno qualsiasi degli aspetti del presente modello, tipicamente una coppia di tali dispositivi di supporto, e un cavo, tipicamente in acciaio, meccanicamente accoppiato a detto dispositivo di supporto, tipicamente teso tra detti due dispositivi di supporto, preferibilmente con la propria direzione di sviluppo parallela alla direzione trasversale.
In un aspetto la linea vita comprende un terzo dispositivo di supporto in accordo con uno qualsiasi degli aspetti del presente modello, interposto (tipicamente in una posizione intermedia) tra i due suddetti dispositivi di supporto e comprendente il suddetto organo di trattenimento del cavo. Ulteriori caratteristiche e vantaggi risulteranno maggiormente dalla descrizione dettagliata di alcune forme di realizzazione esemplari ma non esclusive di un dispositivo di supporto per linea vita e una relativa linea vita in accordo con il presente modello. Tale descrizione verrà esposta qui di seguito con riferimento agli uniti disegni, forniti a solo scopo indicativo e, pertanto, non limitativo, nei quali:
- la figura 1 mostra una linea vita in accordo con il presente modello;
- la figura 2 mostra un particolare ingrandito della figura 1 comprendente un dispositivo di supporto di testata per linea vita in accordo con il presente modello ;
- la figura 3 mostra una ulteriore vista prospettica del dispositivo di supporto di testata per linea vita della figura 2;
- la figura 4 mostra una vista in sezione del dispositivo di supporto di testata della figura 2 e 3;
- la figura 5 mostra un altro particolare ingrandito della figura 1 comprendente un dispositivo di supporto intermedio per linea vita in accordo con il presente modello;
- le figure 6A, 6B, 7A, 7B e 8 mostrano ulteriori varianti della porzione di ancoraggio del dispositivo di supporto per linea vita in accordo con il presente modello.
Con riferimento alle figure, con il numero di riferimento 100 è generalmente indicata una linea vita e con il numero di riferimento 1 un dispositivo di supporto per linea vita in accordo con il presente modello. In generale verrà usato lo stesso numero di riferimento per elementi simili, anche nelle loro varianti realizzative.
La linea vita 100 comprende tipicamente una coppia di dispositivi di supporto 1 di testata (agli estremi longitudinali della linea vita), saldamente e rigidamente fissati ad una struttura edile 102 (nell’esempio illustrato un tetto a falde spioventi), e un cavo 101 , tipicamente in acciaio, agganciato ai due dispositivi di supporto e opportunamente teso (tipicamente a 2kN in condizioni di normale esercizio) tra i due dispositivi di supporto.
Tipicamente la linea vita comprende un terzo dispositivo di supporto 1 intermedio, interposto (tipicamente in posizione intermedia) tra i due suddetti dispositivi di supporto di testata e comprendente un organo di trattenimento 90 del cavo.
Il dispositivo di supporto 1 comprende una porzione di accoppiamento meccanico 2 destinata ad essere accoppiata meccanicamente ad un dispositivo anticaduta (tipicamente il cavo anticaduta 101 , ma che può anche essere un cavo individuale anticaduta, non mostrato) e una porzione di ancoraggio 3 comprendente un corpo di base 4 e almeno una prima piastra 5 saldamente connessa a detto corpo di base e destinata ad essere ancorata (ad esempio grazie ad una serie di fori o asole 30 passanti la piastra per l'impegno con ancoranti meccanici quali viti, bulloni etc) rigidamente e saldamente ad una struttura edile 102.
Il corpo di base comprende una parete centrale 6, preferibilmente piena, e una coppia di strutture laterali 7, preferibilmente aventi sviluppo su un rispettivo piano, sviluppantesi da due lati opposti della parete centrale in direzione opposta alla porzione di accoppiamento meccanico e tra loro parallele. Esemplarmente ciascuna struttura laterale forma con la parete centrale un rispettivo angolo (sul lato interno) di 90°. Tipicamente la parete centrale e le due strutture laterali delimitano parzialmente una porzione di spazio che, in un uso vantaggioso, dà alloggiamento al colmo 103 di un tetto a falde spioventi. La caratteristica preferita della prima (e seconda) piastra di poter ruotare rispetto al corpo di base consente l’adattamento delle stesse alla pendenza delle falde.
Preferibilmente la parete centrale 6 è piana, ma può anche (non mostrato) svilupparsi su una superficie curva (ad esempio a calotta sferica o a porzione di cilindro) o avere una forma ad angolo (o altra opportuna forma), senza che questo costituisca una fuoriuscita da ’ambito del presente modello. Il presente modello contempla anche eventuali forme realizzative in cui non c’è una ben definita demarcazione (come ad esempio la linea di piegatura 20) tra la parete centrale e le strutture laterali (ad esempio nel caso, non mostrato, in cui il corpo di base ha forma di porzione di cilindro con asse disposto trasversalmente o ancora nel caso, non mostrato, in cui il corpo di base ha forma, su una sezione ortogonale alla direzione trasversale, di “V” rovesciata). Tali varianti realizzative della forma specifica del corpo di base sono da considerare tutte rientranti neN’ambito del presente modello, o quantomeno stretti equivalenti tecnici. In una forma realizzativa (e.g. in figura 1-5, 6a e 8) la prima piastra è connessa al corpo di base in corrispondenza di tutta una estremità distale alla parete centrale di solamente una delle due strutture laterali.
In una forma realizzativa alternativa (e.g. in figura 7a) la prima piastra è connessa al corpo di base in corrispondenza di solo una porzione dell’estremità distale di una delle due strutture laterali.
In una ulteriore forma realizzativa alternativa (e.g. in figura 6b e 7b) la prima piastra è connessa al corpo di base in corrispondenza di tutta l’estremità distale di entrambe le strutture laterali.
Convenzionalmente si definisce direzione longitudinale 9 una direzione di sviluppo della parete centrale che congiunge i due suddetti lati opposti, direzione trasversale 11 (nelle figure 1 -5 e 8 esemplarmente parallela al primo asse di rotazione 11 , pertanto verrà indicata con lo stesso numero di riferimento 11) una direzione di sviluppo della parete centrale (e delle strutture laterali) ad essa ortogonale e direzione verticale 12 (lungo la quale si sviluppano le due strutture laterali e lungo la quale la parete centrale si sviluppa per il suo spessore) una direzione di sviluppo del corpo di base ortogonale ad entrambe le due precedenti direzioni. Per quanto riguarda la prima (e seconda) piastra basculante (che per effetto del basculamento può svilupparsi su un piano non parallelo a quello della parete centrale), si definisce rispettiva direzione longitudinale 9’ della piastra, la direzione presa sul piano di sviluppo prevalente della piastra e complanare alla su definita direzione longitudinale del corpo di base.
In una forma realizzativa, quale quella esemplarmente mostrata nelle figure 1-5, 6a e 6b, ciascuna struttura laterale 7 è una parete unica, preferibilmente piena, più preferibilmente avente un bordo di estremità 13 distale alla parete centrale sviluppantesi con continuità parallelamente al piano di giacenza della parete centrale.
In una forma realizzativa alternativa, quale quella esemplarmente mostrata nelle figure 7a, 7b e 8, ciascuna struttura laterale 7 comprende una coppia di piedini 14 in corrispondenza rispettivamente della prima e seconda porzione di estremità trasversale della struttura laterale, dove le due estremità 16 distali alla parete centrale dei due piedini di una stessa struttura laterale sono reciprocamente separate e distanziate lungo la direzione trasversale (ad esempio di circa 10 cm). Preferibilmente i due piedini di una struttura laterale sono longitudinalmente contrapposti rispettivamente ai due piedini dell’altra struttura laterale. Preferibilmente (come esemplarmente mostrato in figura) i due piedini 14 sono tra loro separati e distanziati, lungo la direzione trasversale, per tutta l’altezza della rispettiva struttura laterale 7 (e.g. già a partire dalla piegatura 20 che la separa dalla parete centrale), la distanza minima tra detti due piedini, presa lungo la direzione trasversale in corrispondenza della fine della rispettiva piegatura (nelle figure indicata con una linea continua 19) essendo esemplarmente 4 cm circa.
In una forma realizzativa non mostrata, i due piedini di ciascuna struttura divergono tra loro muovendosi dalla loro estremità prossimale alla parete centrale fino alla loro estremità distale.
Esemplarmente la larghezza del piedino lungo la direzione trasversale e presa a metà altezza circa è pari a 4cm circa.
Preferibilmente il corpo di base è in corpo unico a conformazione piastriforme.
Preferibilmente il corpo di base 4 (analogamente la piastra 5) è in corpo unico e ottenuto per taglio (e.g. laser) da lamiera (spessa esemplarmente 8mm se in acciaio oppure 10mm se in alluminio) e successiva piegatura. Preferibilmente ciascuna struttura laterale 7 è delimitata dalla parete centrale da una rispettiva piegatura 20 (più preferibilmente discontinua, nel caso dei due piedini) a sviluppo prevalente trasversale. Preferibilmente ciascuna piegatura, su una sezione longitudinale, si sviluppa sostanzialmente lungo un arco di cerchio avente raggio, sul lato interno, pari esemplarmente a 8mm.
In una forma realizzativa (e.g. in figura 6a e 7a) la prima piastra forma un pezzo unico con il corpo di base, sviluppandosi da una porzione del (fig.
7a), o tutto il (fig 6a), bordo di estremità distale di solamente una delle due strutture o pareti laterali. Preferibilmente (e.g. in figura 6a e 7a) il dispositivo di supporto comprende almeno una seconda piastra 5a che forma un pezzo unico con il corpo di base, sviluppandosi da almeno una porzione del (fig 7a), o tutto il (fig 6a), bordo di estremità distale dell’altra delle due strutture 7 o pareti laterali, preferibilmente in direzione opposta alla prima piastra 5. In una forma realizzativa (e.g. in fig. 7a), la prima 5 e seconda piastra 5a, in pezzo unico con il corpo base, si sviluppano da un bordo di estremità distale di un rispettivo piedino 14 e il dispositivo di supporto comprende una terza 5b e quarta piastra 5c, in pezzo unico con il corpo di base, che si sviluppano rispettivamente da un bordo di estremità distale di un rispettivo ulteriore piedino, preferibilmente in direzione reciprocamente opposta.
In una forma realizzativa alternativa (e.g. in figura 6b e 7b) detta prima piastra 5, preferibilmente in pezzo unico, è distinta dal corpo di base ed è rigidamente fissata, ad esempio per saldatura, al corpo di base in corrispondenza di almeno una porzione del, preferibilmente di tutto il, bordo di estremità distale alla parete centrale di entrambe le strutture laterali.
In una ulteriore forma realizzativa alternativa (e.g. in figura 1-5 e 8) la prima piastra è girevolmente fissata al corpo di base in corrispondenza dell’estremità (o del bordo di estremità) distale di solamente una delle due strutture laterali 7, in modo da poter ruotare attorno ad un primo asse di rotazione 11 preferibilmente orientato secondo la direzione trasversale. Preferibilmente la prima piastra ha una conformazione in pianta a “C” allineata secondo il primo asse di rotazione con concavità rivolta verso la struttura laterale opposta.. Preferibilmente la prima piastra comprende due sottoporzioni 8 tra loro distinte e separate, la distanza tra le due sottoporzioni presa lungo la direzione del primo asse di rotazione essendo leggermente maggiore della somma della lunghezza delle due sottoporzioni presa lungo tale direzione.
Preferibilmente la porzione di ancoraggio 3 comprende una prima cerniera 21 per mezzo della quale la prima piastra è incernierata al corpo di base. Preferibilmente la prima cerniera comprende un cilindro centrale 22 cavo rigidamente fissato (ad esempio tramite saldatura) al lato interno della rispettiva parete laterale del corpo di base (e.g. nella figure 1 -5) o a ciascun piedino 14 della rispettiva struttura laterale (e.g. nella figura 8), una coppia di cilindri laterali 23 cavi per ciascun cilindro centrale rigidamente fissati (ad esempio tramite saldatura) alla prima piastra, il cilindro centrale essendo interposto tra i due rispettivi cilindri laterali, e un perno 24 passante longitudinalmente tutti i cilindri tra loro allineati (è anche possibile utilizzare due perni, uno per ciascun piedino, nel qual caso non occorre l'allineamento dei cilindri, così come è anche possibile, nel caso dei due piedini, che i due cilindri laterali contigui coincidano in un unico cilindro, come mostrato in figura 8). Preferibilmente una coppia di coppiglie è inserita rispettivamente nelle due estremità longitudinali del perno fuoriuscenti dai cilindri laterali di estremità.
Esemplarmente la proiezione del bordo di estremità distale della rispettiva struttura laterale lungo la direzione verticale cade sulla faccia superiore della prima piastra in una posizione sostanzialmente mediana della piastra rispetto alla rispettiva direzione trasversale 9’ della piastra
Preferibilmente la porzione di ancoraggio 3 comprende una seconda piastra 26 saldamente e girevolmente fissata al corpo di base in corrispondenza dell’estremità (o del bordo di estremità) distale alla parete centrale dell’altra delle due strutture laterali 7, in modo da poter ruotare attorno ad un secondo asse di rotazione 27 parallelo al primo asse di rotazione e disposto alla stessa altezza e alla stessa posizione trasversale del primo asse di rotazione.
Preferibilmente la seconda piastra 26 è strutturalmente identica alla prima piastra 5 ed è fissata al corpo di base in modo specularmente identico alla prima piastra. Preferibilmente la porzione di ancoraggio 3 comprende una seconda cerniera 28 per mezzo della quale la seconda piastra 26 è incernierata al corpo di base, la seconda cerniera essendo strutturalmente identica alla prima cerniera.
Preferibilmente ciascuna parete laterale o ciascun piedino (non mostrato in figura 8) comprende almeno un foro 29, preferibilmente una coppia di fori 29, di scolo disposto/i in corrispondenza del rispettivo cilindro centrale, al fine di consentire, alla fine del processo di zincatura a bagno (caldo o elettrolitico), lo scolo del liquido del bagno di zincatura.
Preferibilmente il dispositivo di supporto 1 comprende una barra 50, preferibilmente cava (lo spessore delle pareti della barra essendo ad esempio pari a 4mm nel caso dell'acciaio) avente sezione ortogonale alla sua direzione di sviluppo prevalente (tipicamente verticale, anche se in uso la barra 50 può essere installata inclinata rispetto alla verticale geografica) costante e preferibilmente quadrata (esemplarmente la lunghezza di ciascun lato del quadrato è di 7cm). Esemplarmente l’altezza verticale della barra è pari a 50cm o 75cm a seconda delle applicazioni.
Preferibilmente la porzione di accoppiamento meccanico 2 comprende un elemento di accoppiamento 60 per l’aggancio diretto di un cavo anticaduta 101 oppure il fissaggio di un organo di trattenimento 90 del cavo. Tipicamente la faccia superiore della parete centrale 6 del corpo di base 4 è rigidamente e saldamente fissata, e.g. per saldatura, ad una estremità inferiore della barra e l’elemento di accoppiamento 60 è rigidamente e saldamente fissato, e.g. per saldatura, ad una estremità superiore della barra. Preferibilmente l’elemento di accoppiamento 60 è piastriforme e planare, ancor più preferibilmente a forma quadrilobata, dove uno o più dei quattro lobi 62 presenta un foro 61 per l’aggancio del cavo anticaduta o per il fissaggio dell’organo di trattenimento 90.
In una forma realizzativa, come mostrato in figura 5, la porzione di accoppiamento meccanico 2 comprende un organo di trattenimento 90 del cavo, preferibilmente fissato sul suddetto elemento di accoppiamento 60, configurato per evitare, in uso, gli spostamenti del cavo in direzione ortogonale alla direzione di sviluppo del cavo in normali condizioni di esercizio. Preferibilmente l’organo di trattenimento 90 comprende una coppia di ganci contrapposti 65 secondo una simmetria centrale. Preferibilmente l’organo di trattenimento 90 del cavo è piastriforme e in pezzo unico.
Claims (76)
- RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo di supporto (1) per linea vita comprendente una porzione di accoppiamento meccanico (2) destinata ad essere accoppiata meccanicamente ad un dispositivo anticaduta e una porzione di ancoraggio (3) comprendente un corpo di base (4) e almeno una prima piastra (5) saldamente connessa a detto corpo di base e destinata ad essere ancorata rigidamente e saldamente ad una struttura edile, dove il corpo di base comprende una parete centrale (6), preferibilmente planare, e una coppia di strutture laterali (7), preferibilmente aventi sviluppo su un rispettivo piano, sviluppantesi da due lati opposti della parete centrale in direzione opposta alla porzione di accoppiamento meccanico e dove detta prima piastra è connessa a detto corpo di base in corrispondenza di almeno una porzione di, o tutta, una estremità di una delle due, o entrambe le, strutture laterali, detta estremità essendo distale alla parete centrale.
- 2. Dispositivo secondo la rivendicazione 1 , dove il dispositivo anticaduta è un cavo anticaduta (101) di una linea vita (100).
- 3. Dispositivo secondo la rivendicazione 1 o 2, dove la prima piastra (5) è sostanzialmente planare.
- 4. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, dove il corpo di base è saldamente e rigidamente connesso alla porzione di accoppiamento meccanico, preferibilmente senza l'interposizione di elementi deformabili, elasticamente e/o plasticamente, alle tipiche tensioni di esercizio e/o alle tipiche sollecitazioni da caduta.
- 5. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, dove le due strutture laterali sono reciprocamente affacciate, preferibilmente tra loro parallele.
- 6. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, dove ciascuna struttura laterale forma con la parete centrale un rispettivo angolo, sul lato interno, maggiore di o uguale a 45°, preferibilmente maggiore di o uguale a 60°, e/o minore di o uguale a 135° circa, preferibilmente minore di o uguale a 120°.
- 7. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, dove la parete centrale e le due strutture laterali delimitano parzialmente una porzione di spazio che, in uso, può dare alloggiamento al colmo (103) di un tetto (102) a falde spioventi.
- 8. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, dove il corpo di base è strutturato per deformarsi plasticamente quando il dispositivo di supporto, in particolare la sua porzione di accoppiamento meccanico, è sottoposto/a ad una trazione derivante dalla caduta di un operatore agganciato al cavo anticaduta.
- 9. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, dove il corpo di base è strutturato per deformarsi plasticamente quando il dispositivo di supporto, in particolare la sua porzione di accoppiamento meccanico, è sottoposto/a ad una trazione minore di o uguale a 15 kN, preferibilmente minore di o uguale a 10 kN.
- 10. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, dove detta parete centrale del corpo di base è una parete piena, ossia sostanzialmente priva di aperture passanti.
- 11. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, dove ciascuna di dette strutture laterali è una parete unica, preferibilmente avente un bordo di estremità (13) distale alla parete centrale sviluppantesi sostanzialmente con continuità e sostanzialmente parallelamente al piano di giacenza della parete centrale.
- 12. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 10, dove ciascuna di dette strutture laterali comprende una coppia di piedini (14), dove le due estremità distali (16) alla parete centrale di detti piedini di una stessa struttura laterale sono reciprocamente separate e distanziate lungo la direzione trasversale.
- 13. Dispositivo secondo la rivendicazione 12 dove i due piedini di una struttura laterale sono longitudinalmente contrapposti rispettivamente ai due piedini dell’altra struttura laterale.
- 14. Dispositivo secondo la rivendicazione 12 o 13 dove la distanza minima, presa lungo la direzione trasversale, tra dette due estremità distali (16) dei due piedini di una stessa struttura laterale è maggiore di o uguale a 3 cm, più preferibilmente maggiore di o uguale a 5cm.
- 15. Dispositivo secondo la rivendicazione 12 o 13 o 14, dove la distanza minima tra detti due piedini, presa lungo la direzione trasversale a metà altezza delle strutture laterali è maggiore di zero, preferibilmente maggiore di o uguale a 2 cm, ancor più preferibilmente maggiore di o uguale a 3 cm.
- 16. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 12 a 15, dove detti due piedini sono tra loro separati e distanziati, lungo la direzione trasversale, per tutta l’altezza della rispettiva struttura laterale.
- 17. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 12 a 16, dove la distanza minima tra detti due piedini, presa lungo la direzione trasversale in prossimità della parete centrale è maggiore di zero, preferibilmente è maggiore di o uguale a 2 cm, più preferibilmente maggiore di o uguale a 3 cm.
- 18. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 12 a 17, dove detti due piedini di ciascuna struttura divergono tra loro muovendosi dalla loro estremità prossimale alla parete centrale fino alla loro estremità distale.
- 19. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 12 a 18, dove ciascun piedino ha larghezza lungo la direzione trasversale presa a metà altezza, preferibilmente lungo almeno metà dello sviluppo verticale del piedino, minore di o uguale 10cm, preferibilmente minore di o uguale a 8cm, e/o maggiore di o uguale a 1 cm, preferibilmente maggiore di o uguale al 2cm.
- 20. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 12 a 19, dove ciascun piedino ha larghezza lungo la direzione trasversale sostanzialmente costante per almeno metà del proprio sviluppo verticale, preferibilmente per almeno tre quarti del proprio sviluppo verticale.
- 21. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, dove il corpo di base è in corpo unico a conformazione piastriforme.
- 22. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, dove il corpo di base e/o ciascuna piastra è/sono ottenuto/i per taglio (e.g. laser) da lamiera e piegatura.
- 23. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, dove ciascuna struttura laterale è delimitata dalla parete centrale da una rispettiva piegatura 20, avente preferibilmente sviluppo principale lungo la direzione trasversale.
- 24. Dispositivo secondo la rivendicazione 23 dove ciascuna piegatura su una sezione ortogonale alla direzione trasversale si sviluppa almeno parzialmente sostanzialmente lungo un arco di cerchio avente raggio, sul lato interno, maggiore di o uguale a 4mm, preferibilmente maggiore di o uguale a 6mm.
- 25. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, dove la parete centrale ha lunghezza lungo la direzione longitudinale maggiore di o uguale a 10cm, preferibilmente maggiore di o uguale a 12cm, e/o minore di o uguale a 30cm, preferibilmente minore di o uguale a 25cm.
- 26. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, dove la parete centrale ha larghezza lungo la direzione trasversale maggiore di o uguale a 6cm, preferibilmente maggiore di o uguale a 8cm, e/o minore di o uguale a 25cm, preferibilmente minore di o uguale a 20cm.
- 27. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, dove ciascuna struttura laterale, in prossimità della parete centrale (e.g. in prossimità della piegatura 20), ha larghezza lungo la direzione trasversale sostanzialmente uguale alla rispettiva larghezza della parete centrale.
- 28. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, dove ciascuna parete laterale ha larghezza lungo la direzione trasversale che rastrema andando verticalmente dalla piegatura verso il bordo di estremità distale.
- 29. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, dove la larghezza della parete laterale sul bordo di estremità distale è minore di o uguale al 90%, preferibilmente minore di o uguale al 80%, e/o maggiore di o uguale al 50%, preferibilmente maggiore di o uguale al 60%, della rispettiva larghezza in corrispondenza della piegatura.
- 30. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, dove ciascun piedino ha larghezza lungo la direzione trasversale sul bordo di estremità distale minore di o uguale al 40%, preferibilmente minore di o uguale al 30%, e/o maggiore di o uguale al 10%, preferibilmente maggiore di o uguale al 20%, della rispettiva larghezza della parete centrale.
- 31. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, dove ciascuna struttura laterale ha altezza lungo la direzione verticale maggiore di o uguale a 2.5cm, preferibilmente maggiore di o uguale a 4cm, e/o minore di o uguale a 15cm, preferibilmente minore di o uguale a 10cm.
- 32. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, dove 10 spessore del corpo di base è maggiore di o uguale a 4mm, preferibilmente maggiore di o uguale a 6mm, e/o minore di o uguale a 14mm, preferibilmente minore di o uguale a 12mm.
- 33. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, dove 11 corpo di base e/o l'intera porzione di ancoraggio e/o l’intero dispositivo di supporto ha un piano di simmetria longitudinale giacente sulle direzioni longitudinale e verticale e passante in posizione trasversalmente mediana del corpo di base.
- 34. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, dove il corpo di base e/o l’intera porzione di ancoraggio e/o l’intero dispositivo di supporto ha un piano di simmetria trasversale giacente sulle direzioni trasversale e verticale e passante in posizione longitudinalmente mediana del corpo di base.
- 35. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, dove detta prima piastra forma un pezzo unico con il corpo di base, sviluppandosi da una porzione del, o tutto il, bordo di estremità distale di solamente una delle due strutture o pareti laterali.
- 36. Dispositivo secondo la rivendicazione 35, dove il dispositivo di supporto comprende almeno una seconda piastra (5a) che forma un pezzo unico con il corpo di base, sviluppandosi da almeno una porzione del, o tutto il, bordo di estremità distale dell’altra delle due strutture o pareti laterali, preferibilmente in direzione opposta alla prima piastra.
- 37. Dispositivo secondo la rivendicazione 35 o 36, dove la prima e seconda piastra (5, 5a) si sviluppano da un bordo di estremità distale di un rispettivo piedino e il dispositivo di supporto comprende una terza (5c) e quarta piastra (5d), in pezzo unico con il corpo di base, che si sviluppano rispettivamente da un bordo di estremità distale di un rispettivo ulteriore piedino, preferibilmente in direzione reciprocamente opposta.
- 38. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 34, dove detta prima piastra, preferibilmente in pezzo unico, è distinta dal corpo di base ed è rigidamente fissata a detto corpo di base in corrispondenza di almeno una porzione del, preferibilmente di tutto il, bordo di estremità distale alla parete centrale di almeno una delle due strutture laterali, preferibilmente di entrambe le strutture laterali.
- 39. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 34, dove detta prima piastra (5) è girevolmente fissata a detto corpo di base in corrispondenza dell’estremità distale di solamente una delle due strutture laterali (7), in modo da poter ruotare attorno ad un primo asse di rotazione (11), preferibilmente orientato secondo la direzione trasversale.
- 40. Dispositivo secondo la rivendicazione 39, dove la prima piastra ha sviluppo sostanziale su un piano parallelo a detto primo asse di rotazione.
- 41. Dispositivo secondo la rivendicazione 39 o 40, dove la prima piastra comprende una prima e una seconda porzione, preferibilmente planari e ancor più preferibilmente tra loro complanari, sviluppantesi da parti opposte della linea di proiezione verticale del bordo di estremità distale della rispettiva struttura laterale cui è connessa, e entrambe configurate per, e destinate ad, essere fissate saldamente e rigidamente alla struttura edile.
- 42. Dispositivo secondo la rivendicazione 39 o 40 o 41 , dove la prima piastra ha una conformazione in pianta a “C”, preferibilmente allineata secondo il primo asse di rotazione con concavità rivolta verso la struttura laterale opposta.
- 43. Dispositivo secondo la rivendicazione 42, dove la prima porzione della prima piastra comprende due sottoporzioni (8) tra loro distinte e separate, la distanza tra le due sottoporzioni presa lungo la direzione del primo asse di rotazione essendo leggermente maggiore della somma della lunghezza delle due sottoporzioni presa lungo tale direzione.
- 44. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 39 a 43, dove la porzione di ancoraggio comprende una prima cerniera (21) per mezzo della quale la prima piastra è incernierata al corpo di base.
- 45. Dispositivo secondo la rivendicazione 44, dove la prima cerniera comprende un cilindro centrale (22) cavo rigidamente fissato alla rispettiva parete laterale del corpo di base o a ciascun piedino (14) della rispettiva struttura laterale, una coppia di cilindri laterali (23) cavi per ciascun cilindro centrale rigidamente fissati alla prima piastra (5), il cilindro centrale essendo interposto tra i due rispettivi cilindri laterali, e un perno (24) passante longitudinalmente tutti i cilindri tra loro allineati.
- 46. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 39 a 45, dove il dispositivo di supporto comprende una seconda piastra (26) saldamente e girevolmente fissata a detto corpo di base in corrispondenza dell’estremità distale alla parete centrale dell’altra delle due strutture laterali, in modo da poter ruotare attorno ad un secondo asse di rotazione (27) preferibilmente parallelo al primo asse di rotazione e, più preferibilmente, disposto alla stessa altezza e alla stessa posizione trasversale del primo asse di rotazione.
- 47. Dispositivo secondo la rivendicazione 46, dove la distanza tra i due assi di rotazione è maggiore di o uguale a 8cm, preferibilmente maggiore di o uguale a 12 cm, e/o minore di o uguale a 25cm, preferibilmente minore di o uguale a 20cm.
- 48. Dispositivo secondo la rivendicazione 46 o 47, dove la seconda piastra (26) ha le stesse caratteristiche tecniche rivendicate per la prima piastra (5) girevolmente fissata a detto corpo di base.
- 49. Dispositivo secondo la rivendicazione 46 o 47 o 48, dove l’altra delle due strutture laterali (7) ha le stesse caratteristiche tecniche rivendicate per l’altra delle due strutture laterali.
- 50. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 46 a 49, dove la seconda piastra (26) è strutturalmente identica alla prima piastra.
- 51. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 46 a 50, dove la porzione di ancoraggio comprende una seconda cerniera (28) per mezzo della quale la seconda piastra (26) è incernierata al corpo di base, la seconda cerniera avendo le stesse caratteristiche tecniche rivendicate per la prima cerniera.
- 52. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 39 a 51 , dove il/i cilindro/i centrale/i di ciascuna cerniera è/sono rigidamente fissato/i alla rispettiva struttura laterale sul rispettivo lato rivolto verso l’altra struttura laterale.
- 53. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 39 a 52, dove ciascuna parete laterale (7) o ciascun piedino (14) comprende almeno un foro di scolo (29), preferibilmente una coppia di fori di scolo (29), disposto/i in corrispondenza del rispettivo cilindro centrale, al fine di consentire, alla fine del processo di zincatura a bagno, lo scolo del liquido del bagno di zincatura dalla cavità formata dal cilindro centrale, dalla faccia interna della rispettiva parete laterale o piedino e dalle saldature.
- 54. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, dove la larghezza di ciascuna piastra lungo la direzione del rispettivo asse di rotazione è maggiore di o uguale a 10 cm, preferibilmente maggiore di o uguale a 15 cm, e/o minore di o uguale a 40 cm, preferibilmente minore di o uguale a 30 cm.
- 55. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, dove la lunghezza di ciascuna piastra lungo la rispettiva direzione longitudinale è maggiore di o uguale a 6 cm, preferibilmente maggiore di o uguale a 8 cm e/o minore di o uguale a 20 cm, preferibilmente minore di o uguale a 15cm.
- 56. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, dove lo spessore di ciascuna piastra è maggiore di o uguale a 5mm, preferibilmente maggiore di o uguale a 7mm, e/o minore di o uguale a 20mm, preferibilmente minore di o uguale a 15mm.
- 57. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, dove la proiezione di detto bordo di estremità distale della rispettiva struttura laterale lungo la direzione verticale cade sulla faccia superiore di detta prima e/o seconda piastra.
- 58. Dispositivo secondo la rivendicazione precedente, dove la proiezione del bordo di estremità distale lungo la direzione verticale cade sulla faccia superiore della prima e/o seconda piastra in una posizione interposta tra i due bordi di estremità longitudinale della prima e/o seconda piastra opposti rispetto alla rispettiva direzione longitudinale.
- 59. Dispositivo secondo la rivendicazione 58, dove la proiezione del suddetto bordo di estremità lungo la direzione verticale cade sulla faccia superiore della prima e/o seconda piastra in una posizione che dista, lungo la rispettiva direzione longitudinale della piastra, dal più vicino bordo di estremità longitudinale della piastra una distanza maggiore di o uguale ad un quarto della lunghezza della piastra lungo la rispettiva direzione longitudinale, preferibilmente maggiore di o uguale ad un terzo della lunghezza della piastra.
- 60. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, comprendente inoltre una barra (50) avente sezione ortogonale alla sua direzione di sviluppo prevalente di forma costante lungo l'intero sviluppo, la direzione di sviluppo prevalente essendo verticale.
- 61. Dispositivo secondo la rivendicazione 60, dove la barra è cava, lo spessore delle pareti della barra essendo compreso tra 2mm e 10mm.
- 62. Dispositivo secondo la rivendicazione 60 o 61 , dove la sezione della barra ortogonale alla sua direzione di sviluppo prevalente è di forma poligonale, preferibilmente regolare, più preferibilmente rettangolare o quadrata
- 63. Dispositivo secondo la rivendicazione 60 o 61 o 62, dove detta parete centrale del corpo di base è rigidamente e saldamente fissata, ad esempio per saldatura, ad una estremità inferiore di detta barra.
- 64. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, dove la distanza in verticale tra la parete centrale e la porzione di accoppiamento meccanico (3) è maggiore di o uguale a 30cm, preferibilmente maggiore di o uguale a 40 cm, e/o minore di o uguale a 100cm, preferibilmente minore di o uguale a 80cm.
- 65. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, dove la porzione di accoppiamento meccanico comprende un elemento di accoppiamento (60) configurato per consentire l'aggancio diretto di un cavo anticaduta oppure il fissaggio di un organo di trattenimento (90) del cavo.
- 66. Dispositivo secondo la rivendicazione 65 e una qualsiasi delle rivendicazioni da 60 a 63, dove l’elemento di accoppiamento (60) è rigidamente e saldamente fissato ad una estremità superiore di detta barra (50).
- 67. Dispositivo secondo la rivendicazione 65 o 66 dove l’elemento di accoppiamento è piastriforme, preferibilmente planare.
- 68. Dispositivo secondo la rivendicazione 65 o 66 o 67 dove l’elemento di accoppiamento è a forma quadrilobata, dove preferibilmente uno o più dei quattro lobi (62) presenta un foro (61).
- 69. Dispositivo secondo la rivendicazione 68 dove il lobo cui è agganciato il cavo della linea vita, è strutturato per deformarsi plasticamente quando il dispositivo è sottoposto a sollecitazione da caduta.
- 70. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, dove la porzione di accoppiamento meccanico (2) comprende un organo di trattenimento (90) del cavo, configurato per evitare, in uso, gli spostamenti del cavo in direzione ortogonale alla direzione di sviluppo del cavo in normali condizioni di esercizio.
- 71. Dispositivo secondo la rivendicazione 70 dove l’organo di trattenimento comprende una coppia di ganci contrapposti secondo una simmetria centrale, l’organo di trattenimento del cavo essendo piastriforme e in pezzo unico.
- 72. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 65 a 71 , dove lo spessore dell’elemento di accoppiamento e/o dell’organo di trattenimento è maggiore di o uguale a 4mm, preferibilmente maggiore di o uguale a 6mm, e/o minore di o uguale a 16mm, preferibilmente minore di 0 uguale a 12mm.
- 73. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, dove il corpo di base e/o ciascuna piastra e/o la barra e/o l’elemento di accoppiamento e/o l’organo di trattenimento è/sono in acciaio, preferibilmente acciaio zincato oppure acciaio inox, o in alluminio.
- 74. Linea vita (100) comprendente almeno un dispositivo di supporto (1) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti e un cavo (101), tipicamente in acciaio, meccanicamente accoppiato a detto dispositivo di supporto.
- 75. Linea vita secondo la rivendicazione 74, comprendente una coppia di detti dispositivi di supporto (1) dove detto cavo è teso tra detti due dispositivi di supporto.
- 76. Linea vita secondo la rivendicazione 75, comprendente inoltre un terzo dispositivo di supporto in accordo con una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 73, interposto tra i due suddetti dispositivi di supporto e comprendente un organo di trattenimento del cavo (90).
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