ITMI20120101U1 - Contenitore con fondo a tenuta di liquidi per rifiuti speciali, in particolare per rifiuti organici ospedalieri e rifiuti organici ospedalieri infettivi - Google Patents

Contenitore con fondo a tenuta di liquidi per rifiuti speciali, in particolare per rifiuti organici ospedalieri e rifiuti organici ospedalieri infettivi

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ITMI20120101U1
ITMI20120101U1 ITMI20120101U ITMI20120101U1 IT MI20120101 U1 ITMI20120101 U1 IT MI20120101U1 IT MI20120101 U ITMI20120101 U IT MI20120101U IT MI20120101 U1 ITMI20120101 U1 IT MI20120101U1
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Renzo Valtorta
Enzo Zava
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Renzo Valtorta
Enzo Zava
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Description

“Contenitore con fondo a tenuta di liquidi per rifiuti speciali, in particolare per rifiuti organici ospedalieri e rifiuti organici ospedalieri infetivi”
Descrizione
Il presente trovato si riferisce a un contenitore con fondo a tenuta di liquidi per rifiuti speciali, in particolare per rifiuti organici ospedalieri e rifiuti organici ospedalieri infettivi.
Più in particolare, il presente trovato si riferisce a un contenitore come sopra definito ato a garantire la tenuta di liquidi sul fondo anche in condizioni di forte sollecitazione delle pareti laterali di contenimento. E’ noto che in ambito ospedaliero esiste la necessità di raccogliere e conservare temporaneamente in sicurezza i rifiuti contaminati da sostanze organiche, talora anche infettive. Si tratta, ad esempio, di materiale utilizzato per medicazioni, suture e interventi chirurgici che, una volta accumulati, possono rilasciare atraverso il fondo liquidi o liquami pericolosi.
Questi rifiuti sono prima inseriti in un sacco di plastica e quindi raccolti in specifici contenitori monouso per essere in seguito avviati allo smaltimento secondo precise norme che riguardano i cosiddeti rifiuti speciali.
I contenitori tradizionalmente utilizzati a questo scopo sono tipicamente realizzati con un fondo in polipropilene polionda o in cartone ondulato accoppiato a un film plastico atto a evitare la dispersione delle sostanze liquide. Tali contenitori presentano tuttavia un inconveniente di rilievo, che riguarda l’effettiva tenuta ai liquidi lungo le linee di collegamento tra fondo e pareti laterali. Per questo motivo, i noti contenitori di cui si tratta vengono provvisti, sul fronte esterno del fondo, di una termosaldatura continua o di un riporto di sostanze adesivo -sigillanti che si estendono lungo la mezzeria del fondo del contenitore. Questa soluzione forme però una cordonatura irregolare e di apprezzabile spessore, che determina l instabilità del contenitore appoggiato a pavimento; detto contenitore, specie se vuoto ma anche in parte riempito di rifiuti, può quindi essere oggetto di pendolamenti rispetto al piano di appoggio. Questi movimenti possono sollecitare in modo diretto e intenso i punti termosaldati o sigillati con adesivi, creando le condizioni per innescare punti o zone di trafilamento dei liquidi. Tenuto conto che questi contenitori sono ripiegati e appiattiti su se stessi, un momento di criticità riguarda la loro apertura per l’uso durante la quale le zone termosaldate o sigillate con adesivi sono maggiormente sollecitate. Se tale termosaldatura o sigillatura non è stata realizzata a regola d’arte e, comunque, se il contenitore viene aperto in modo brusco e con scarsa attenzione alle sollecitazioni, la parte liquida dei rifiuti successivamente posta nel contenitore stesso può facilmente fuoriuscire.
Oltre a questo grave inconveniente va poi considerato che le operazioni di formatura, accoppiamento dei materiali, la termo saldatura e la sigillatura del fondo dei contenitori attuali prevedono una serie tale di passaggi e lavorazioni che determina comunque costi aggiuntivi che incrementano il prezzo del prodotto finito.
Scopo del presente trovato è quello di ovviare agli inconvenienti sopra lamentati.
Più in particolare, lo scopo del presente trovato è quello di provvedere un contenitore per rifiuti speciali, segnatamente per rifiuti organici ospedalieri anche infettivi, in cui la tenuta del fondo ai liquidi sia assicurata in ogni condizione d’uso.
Ulteriore scopo del trovato è quello di provvedere un contenitore come sopra definito che non richieda la termo saldatura o la sigillatura del fondo lungo le linee di piega e che, conseguentemente, risulti perfettamente stabile una volta appoggiato a pavimento.
Non ultimo scopo del trovato è quelli di provvedere un contenitore atto a essere richiuso su se stesso e agevolmente aperto in caso d’uso senza dar luogo a dannose sollecitazioni della tenuta del fondo.
Ulteriore scopo del trovato è quello di mettere a disposizione degli utilizzatori un contenitore con fondo a tenuta di liquidi per rifiuti speciali, in particolare per rifiuti organici ospedalieri anche infettivi, atto a garantire un elevato livello di resistenza e affidabilità, tale inoltre da poter essere facilmente ed economicamente realizzato.
Questi e altri scopi ancora vengono raggiunti dal contenitore con fondo a tenuta di liquidi del presente trovato, in particolare per rifiuti organici ospedalieri e rifiuti organici ospedalieri infettivi, in cui il fondo stesso è ottenuto in polipropilene polionda, in cartone ondulato accoppiato a un film plastico o in altro idoneo materiale, detto contenitore caraterizzandosi fondamentalmente per il fato di essere realizzato in corpo unico a partire da una lastra o foglio sotoposto a una pluralità di ripiegature.
Le caratteristiche costruttive e funzionali del contenitore con fondo a tenuta di liquidi del presente trovato potranno essere meglio comprese dalla detagliata descrizione che segue, in cui si fa riferimento alle allegate tavole di disegni che illustrano le fasi di piega per la formatura del fondo stesso, nonché il suo accoppiamento al corpo — contenitore e in cui: la figura 1 rappresenta schematicamente, in vista prospetica, lo sviluppo della lastra di materiale, con le relative linee di piega, destinata a formare il fondo a tenuta di liquidi del contenitore del presente trovato;
le figure 2, 3 e 4 rappresentano schematicamente altretante viste prospetiche della stessa lastra progressivamente ripiegata lungo parte delle linee di piega;
la figura 5 rappresenta schematicamente, in vista prospettica, il fondo del contenitore realizzato al termine dei ripiegamenti;
le figure 6, 7 e 8 rappresentano schematicamente lo stesso fondo progressivamente richiuso su se stesso, ossia nella condizione in cui si trova dopo la formatura;
le figure da 9 al 3 rappresentano schematicamente, in vista prospetica, raccoppiamento del fondo a un foglio di materiale progressivamente ripiegato, a formare il contenitore del presente trovato.
Con riferimento iniziale alla figura 1, nel contenitore per rifiuti speciali, in particolare per rifiuti organici ospedalieri e rifiuti organici ospedalieri infetivi del presente trovato, indicato nel complesso con 50 a figura 13 il fondo 12 è realizzato in pezzo unico a partire da una lastra o foglio 10 di materiale del tipo polipropilene polionda o cartone ondulato accoppiato almeno su un fronte a una pellicola di materiale plastico; detto fondo può comunque essere ottenuto con qualsivoglia altro materiale, anche stratificato, di qualsiasi spessore, atto a impedire trafilamenti di liquidi. Come esemplificativamente illustrato a figura 5, il fondo 12 del contenitore 50 secondo il presente trovato definisce una pianta quadrangolare regolare, tipicamente rettangolare o di altra idonea forma, in cui le fasce laterali di contenimento presentano altezza omogenea e inferiore alle dimensioni in larghezza e lunghezza della base, che possono essere qualsivoglia. La lastra 10 definisce una pluralità di linee di piega, formate mediante incisione o fustellatura non passante. In particolare, secondo una forma di realizzazione preferita, sulla lastra 10 sono create tre linee di piega 14, 16, 18 longitudinalmente estese, equidistanti tra loro e rispetto ai contrapposti bordi longitudinali corrispondenti ai lati maggiori; dette linee di piega suddividono longitudinalmente la lastra 10 in quattro identici settori rettangolari 20, 22, 24, 26 ad esempio ma non criticamente identici tra loro.
La lastra 10 è ulteriormente provvista di due linee di piega 28, 30, che si estendono ortogonalmente rispetto alle linee 14, 16, 18 e che sono parallele ai contrapposti lati minori; le linee di piega 28, 30 definiscono due contrapposte strisce trasversali di forma rettangolare, la cui altezza “H” corrisponde alla larghezza dei citati settori 20, 22, 24, 26. Le tre linee di piega longitudinalmente estese 14, 16, 18 si estendono nelle due contrapposte strisce trasversali rettangolari che, pertanto, vengono suddivise in quattro settori quadrangolari 32, 34, 36, 38. Detti ultimi, a loro volta, sono suddivisi a metà da linee di piega diagonali 40, 42, a due a due opposte tra loro, che definiscono altrettante coppie di settori triangolari adiacenti. Tutte le citate linee di piega sono realizzate di preferenza sul fronte della lastra 10 destinato a formare la superficie esterna del fondo 12 del contenitore 50.
Lungo tali linee di piega, la lastra 10 è progressivamente ripiegata per assumere la configurazione del fondo 12 di cui a figura 5. In particolare, come schematizzato alle figure 2, 3 e 4 vengono inizialmente ripiegati verso l’alto i contrapposti settori rettangolari 20 e 26 longitudinalmente estesi, comprese le loro estremità definite dai settori quadrangolari 32 e 38. In pari tempo detti ultimi sono ripiegati lungo i rispettivi tratti diagonali 40, 42, che vengono orientati verso l’intemo, cioè in direzione dei settori 22 e 24 che formano la base del fondo 12. La successiva fase di ripiegatura secondo le figure 3 e 4 determina l’aumento del ribaltamento verso l’alto sia dei citati settori rettangolari 20 e 26, che definiscono le sponde estese lungo i lati maggiori del fondo 12, che dei contrapposti settori 34, 36, che definiscono le sponde estese lungo i lati minori dello stesso fondo. Nel momento in cui il ribaltamento verso l’alto dei settori 20, 26 e 34, 36 è completato, ciò che conduce gli stessi settori a orientarsi verticalmente rispetto alla base definita dai settori 22 e 24, i contrapposti settori quadrangolari 32 e 38 si ripiegano a metà lungo le linee di piega 40, 42 e si sovrappongono tra loro, formando un rinforzo in corrispondenza dei vertici del fondo 12. I lembi sovrapposti di detti settori, formati da alette triangolari 44, sono vincolati tra loro con adesivi, oppure mediante termosaldatura. La figura 5 illustra schematicamente il fondo 12 così formato, in cui detti lembi sono esemplificativamente ripiegati su se stessi ma non ancora incollati o termosaldati.
II fondo 12 così realizzato è quindi accoppiato in modo noto a una lastra o foglio di cartone ondulato 12’ o simili, come schematizzato alle figure da 9 a 13.
Tale accoppiamento si ottiene mediante riporto di adesivi o con qualsivoglia altro materiale idoneo e dà luogo, con il ripiegamento su se stessa della lastra 12’ opportunamente provvista di linee di piega 48, al contenitore 50 finito di figura 13 La lastra o foglio 12’, che presenta ad esempio ma non criticamente uno sviluppo rettangolare, comprende una linea di piega 52, sviluppata in senso longitudinale e formata in prossimità di uno dei lati maggiori, nonché una serie di intagli verticali 54 che si sviluppano dal bordo di detto lato maggiore sino alla linea di piega 52. Detti intagli 54 formano quattro convenzionali lembi ripiegabili 56 che costituiscono il coperchio del contenitore 50.
Detto ultimo nel suo complesso può essere ripiegato su se stesso per non occupare uno spazio eccessivo e per essere poi aperto all’atto dell’utilizzo, insieme al fondo 12 a esso collegato.
Le figure da 6 a 8 schematizzano in particolare la progressiva chiusura su se stesso del fondo 12 del citato contenitore, a partire da una fase che prevede l’espansione verso l’esterno delle opposte sponde dei lati minori, definite dai settori quadrangolari 34, 36. Contemporaneamente a tale espansione, si verifica in modo pressoché automatico il sollevamento del fondo del contenitore 10, posto che si si sollevano i settori rettangolari 22 e 24 formanti il fondo stesso. Tale sollevamento si verifica a partire dalla linea di piega 16 che definisce la direttrice centrale longitudinalmente estesa. A ripiegamento effettuato, i settori rettangolari 22 e 24 che definiscono il fondo 12 combaciano con i settori 20 e 26 che definiscono la pareti laterali dei lati maggiori del fondo stesso. Anche il contenitore 50 nel suo complesso, cioè provvisto del fondo 12, può essere ripiegato e appiattito su se stesso in modo noto lungo le linee di piega 48.
Come si può rilevare da quanto precede, sono evidenti i vantaggi che il trovato consegue.
Il contenitore 50 con fondo 12 a tenuta di liquidi del presente trovato garantisce l’adeguato isolamento del materiale immesso, evitando possibili dispersioni di liquidi o liquami all'esteo. Detto contenitore è particolarmente idoneo a sopportare sollecitazioni anche forti lungo le pareti laterali del fondo 12, che sono altresì rinforzate lungo i vertici. Inoltre, data l’assenza totale di cordoli sbalzati derivanti da riporti di adesivi o da termosaldature estese lungo il fondo 12, detto contenitore appoggia in modo preciso ed omogeneo sulla superficie sulla quale è disposto, evitando rischi di oscillazioni e conseguenti sollecitazioni lungo le zone critiche di giunzione delle varie parti o settori costituenti.
Benché la descrizione che precede sia stata riferita a un contenitore il cui fondo 12 presenta una dimensione della base sensibilmente estesa quanto a larghezza ed altezza, con pareti laterali relativamente basse, si intende che con la stessa impostazione potranno essere realizzati contenitori provvisti di analoghi fondi con base quadrangolare a superficie limitata e con pareti laterali maggiormente estese in altezza. Inoltre, benché il trovato sia stato sopra descritto con particolare riferimento a una forma di realizzazione esemplificativa e non limitativa, numerose sue modifiche e varianti appariranno evidenti a un esperto del settore alla luce della descrizione sopra riportata. Il presente trovato, pertanto, intende abbracciare tutte le modifiche e le varianti che rientrano nello spirito e nell’ambito protettivo delle rivendicazioni che seguono.

Claims (8)

  1. Rivendicazioni 1) Un contenitore (50) con fondo (12) a tenuta di liquidi per rifiuti speciali, in particolare per rifiuti organici ospedalieri e rifiuti organici ospedalieri infettivi, a pianta quadrangolare di qualsiasi dimensione, caratterizzato dal fatto che detto fondo (12) è ottenuto in polipropilene polionda, in cartone ondulato accoppiato a un film plastico o in altro idoneo materiale, in corpo unico a partire da una lastra o foglio (10) sottoposto a una pluralità di ripiegature.
  2. 2) Il contenitore secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detta lastra o foglio (10) destinata a formare il fondo (12) è provvisto di linee di piega ottenute con interventi di incisione o fustellatura non passante a partire dalla superficie che definisce il fronte esterno dello stesso fondo.
  3. 3) Il contenitore secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che detta lastra o foglio (10) è provvisto di tre linee di piega (14-16-18) longitudinalmente estese che lo suddividono in quattro settori rettangolari (20-22-24-26), nonché di due linee di piega (28-30) estese ortogonalmente rispetto alle linee di piega (14-16-18) e formanti due contrapposte strisce trasversali la cui altezza “H” corrisponde alla larghezza dei settori (20-26) tra loro contrapposti e formati esternamente ai settori (22-24).
  4. 4) Il contenitore secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che dette tre linee di piega longitudinalmente estese (14-16-18) si estendono nelle contrapposte strisce trasversali suddividono le stesse in quattro settori quadrangolari (32-34-36-38).
  5. 5) Il contenitore secondo la rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che detti settori quadrangolari (32-34-36-38) sono suddivisi a metà da linee di piega diagonali (40-42) a due a due opposte tra loro.
  6. 6) Il contenitore secondo la rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che i contrapposti settori quadrangolari (32-38) sono ripiegati lungo dette linee di piega (40-42) e si sovrappongano tra loro a formare un rinfor2o in corrisponden2a dei vertici del fondo (12).
  7. 7) Il contenitore secondo la rivendicazione 6, caratterizzato dal fatto che i lembi sovrapposti di detti settori quadrangolari (32-38) ripiegati sono formati da alette triangolari (44) vincolate tra loro con adesivi o termosaldatura.
  8. 8) Il contenitore secondo le rivendicazione precedenti, caratterÌ22ato dal fatto che il fondo (12) è accoppiato a un foglio di cartone (12’), provvisto di linee di piega trasversali (48) e longitudinale (52) con intagli (54) paralleli a dette linee di piega (48) per il progressivo ripiegamento a formare le pareti laterali del contenitore stesso e i lembi (56) di chiusura.
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