IT201800003688A1 - Contenitore piano per confezionare materiali sfusi, liquidi, in polvere o granulari, atto a rimanere anche in posizione eretta verticale, su un suo bordo, quando contiene il materiale - Google Patents

Description

TITOLO: “Contenitore piano per confezionare materiali sfusi, liquidi, in polvere o granulari, atto a rimanere anche in posizione eretta verticale, su un suo bordo, quando contiene il materiale”.

DESCRIZIONE

Campo dell’invenzione

La presente domanda di brevetto riguarda un contenitore piano per confezionare materiali sfusi, liquidi, in polvere o granulari, atto a rimanere anche in posizione eretta verticale, su un suo bordo, quando contiene il materiale, in accordo con il preambolo della rivendicazione 1.

In particolare, ma non esclusivamente, il suddetto contenitore è flessibile ed ermetico ed è sagomato a guisa di busta ed è idoneo, quando è riempito con gli anzidetti materiali, di passare tra una posizione planare ad una posizione eretta verticale e stabile, quando posizionato con un suo bordo appoggiato su di un basamento orizzontale, realizzando un cosiddetto “stand up bag” o “pillow up bag”.

Stato dell’arte

La conformazione assunta dai contenitori “stand up” o “pillow up bag”, è quella genericamente di un sacchetto a contorno poligonale, preferibilmente a contorno quadrato o rettangolare, comprendente una parete di appoggio, pareti laterali che si dipartono dalla parete di appoggio che terminano con una parete superiore, quest’ultima contrapposta alla parete di appoggio, provvisto di eventuali dispositivi di chiusura e riapertura per introdurre ed erogare il contenuto.

In particolare, le varie pareti sono realizzate mediante saldatura di elementi laminari flessibili. Ad esempio, l’elemento laminare che forma la parete di appoggio risulta collegato, tramite saldature, eseguite lungo almeno parte del suo perimetro, agli elementi laminari che costituiscono le pareti laterali del contenitore, richiedendo quindi almeno tre elementi laminari per formare la struttura del contenitore e di conseguenza quella della confezione.

Al fine di consentire un posizionamento eretto verticale di tali contenitori quando sono riempiti, è previsto che l’elemento laminare che costituisce la parete di appoggio, sia opportunamente sagomato e ripiegato. In particolare, l’elemento laminare è sagomato sia per realizzare il bordo di appoggio del contenitore che e per dare sostegno al contenitore quando questi è in posizione verticale. Al tale fine, l’elemento laminare della parete di appoggio, a causa delle ripiegature, rientra in modo permanente all’interno del contenitore stesso.

Contenitori del tipo sopra menzionato sono mostrati, ad esempio, nei documenti EP 2050688 ed EP 2017193.

Altri tipologie di contenitori di tipo stand up prevedono l’impiego di un singolo elemento laminare, il quale, comunque, prevede nella porzione destinata all’appoggio sul basamento le piegature che sono configurate per risultare permanentemente all’interno del volume del contenitore in modo da realizzare un sostegno stabile per la posizione verticale.

Problema della tecnica anteriore

I contenitori stand up o pillow up del tipo sopra menzionato, prima di essere riempiti con il materiale destinato alla vendita/consumo, devono essere sottoposti ad un trattamento di sterilizzazione, per ovvi motivi igienici. Il trattamento di sterilizzazione avviene, ad esempio, mediante l’impiego di radiazioni (ad esempio raggi UV, raggi X, ecc.) o altre tecniche similari quali trattamenti termici (ad esempio mediante vapore, autoclave) o mediante trattamenti chimici (ad esempio con perossido di idrogeno o ossido di etilene) note nel settore.

Tale trattamento di sterilizzazione deve essere espletato sia per il volume interno del contenitore (ossia il volume destinato ad accogliere il materiale) che sulle superficie esterne delle pareti laterali nonché sulla superficie esterna della parete di fondo.

Tuttavia, al fine di garantire il corretto trattamento di sanificazione, in particolare, della superficie esterna del lato di appoggio, è necessario prevedere opportune stazioni, disposte lungo la linea di convogliamento/riempimento del sacchetto, in grado di divaricare il lato di appoggio aprendo le pieghe così da sanificare anche negli angoli formantesi tra le pieghe.

Tale procedura, seppur usualmente efficace, non è esente da inconvenienti tra i quali il principale è che non vi è la garanzia che il trattamento di sanificazione abbia effettivamente raggiunto anche le pieghe più recondite del bordo di appoggio.

Inoltre, è necessario prevedere, oltre alla strumentazione appositamente prevista per la sanificazione, anche quella necessaria per la divaricazione delle pieghe.

Ulteriore problema del lato di fondo ripiegato è la sua intrinseca fragilità meccanica, ossia la scarsa resistenza meccanica delle piegature quando sottoposte a forze di carico non verticali. Infatti, le pieghe del lato di appoggio sono previste per sostenere il peso del contenitore quando disposto in posizione verticale ma possono cedere qualora il contenitore sia riposto in posizione orizzontale e venga pressato. Tale fragilità si manifesta anche nelle cadute accidentali del sacchetto ad esempio da uno scaffale.

Questi problemi di scarsa resistenza meccanica delle piegature del lato di appoggio sono tanti più evidenti al crescere della massa contenuta nel volume del contenitore.

Scopo della presente invenzione

Lo scopo dell’invenzione è quello di provvedere un contenitore la cui conformazione è tale da ovviare agli svantaggi della tecnica nota prima citata.

Tali scopi sono raggiunti mediante un contenitore piano ermetico flessibile destinato al contenimento di materiali sfusi in condizione liquida, pastosa, oppure granulare od in polvere, atto ad assumere, quando contiene detti materiali, anche una posizione eretta verticale stabile quando un suo bordo è appoggiato su di un basamento, in accordo con le rivendicazioni che seguono.

Grazie alla presente invenzione è possibile ottenere un contenitore, che possa passare senza impedimenti da una forma appiattita quando è pieno (o vuoto), ad una posizione eretta verticale appoggiandosi su un suo bordo di appoggio, quando è riempito di materiale sfuso, e ritornare alla forma appiattita quando viene adagiato su di una sua superficie laterale.

Grazie alla presente invenzione è possibile ottenere un contenitore che è realizzato tramite la sovrapposizione di solo due elementi laminari, saldati lungo i lati che costituiscono il contorno degli elementi stessi con evidente vantaggio nel procedimento di sanificazione data l’assenza di pieghe nel lato di fondo.

Inoltre, grazie alla presente invenzione è possibile ottenere un più agevole trasporto dei contenitori in quanto possono essere trasportati in posizione orizzontale essendo il contenitore privo delle fragili ripiegature del bordo di appoggio.

Inoltre, grazie alla presente invenzione è possibile ottenere un contenitore con una migliore resistenza meccanica essendo privo di piegature rientranti verso il volume interno del contenitore.

Inoltre, grazie alla presente invenzione è possibile ottenere un contenitore che in fase di raffreddamento del prodotto contenuto dopo il trattamento di sterilizzazione in autoclave o per riempimento a caldo consente un più rapido smaltimento del calore accumulato dato che è possibile stoccare anche sdraiati aumentando quindi la superficie di scambio per conduzione differentemente ad un noto contenitore di tipo stand up il quale cede calore, in misura pressoché unica, per convenzione.

Infine, grazie alla presente invenzione è possibile ottenere un contenitore che necessiti di una minore quantità di materiale per la sua realizzazione essendo previsto l’impiego di soli due elementi laminari.

In accordo con una forma realizzativa particolarmente vantaggiosa dell’invenzione, il contenitore presenta una porzione superiore opposta al citato bordo di appoggio. Una zona apribile è ricavata in corrispondenza di tale porzione superiore. Il contenitore comprende mezzi di chiusura reversibili posti in corrispondenza della zona apribile per richiuderla una volta aperta.

BREVE DESCRIZIONE DELLE FIGURE

Le caratteristiche ed i vantaggi della presente divulgazione risulteranno evidenti dalla seguente descrizione dettagliata di sue possibili forme di realizzazione pratica, illustrate a titolo di esempio non limitativo nell’insieme dei disegni, in cui:

- la Figura 1A mostra una vista laterale del contenitore in accordo con una sua prima forma di attuazione, quando disteso in orizzontale;

- la Figura 1B mostra una vista laterale del contenitore in accordo con una sua seconda forma di attuazione, quando disteso in orizzontale;

- la Figura 2 mostra una sezione trasversale del contenitore di Figura 1A o 1B, effettuata lungo la linea II-II di Figura 1A o 1B;

- la Figura 3 mostra una vista schematica in prospettiva del contenitore secondo la prima o la seconda forma di attuazione, sigillato con materiale sfuso al suo interno, in condizione verticale eretta, posizionato su un suo bordo di appoggio;

- la Figura 4A mostra una vista laterale della struttura del contenitore in accordo con una sua forma alternativa di attuazione rispetto a quello mostrato in Figura 1A, quando disteso in orizzontale;

- la Figura 4B mostra una vista laterale della struttura del contenitore in accordo con una sua forma alternativa di attuazione rispetto a quello mostrato in Figura 1A, quando disteso in orizzontale;

- la Figura 5 mostra una sezione trasversale del contenitore di Figura 4A o 4B, effettuata lungo la linea IV-IV di Figura 4A o 4B;

- la Figura 6 mostra una vista schematica in prospettiva del contenitore secondo la forma di attuazione alternativa di Figura 4A, sigillato con materiale sfuso al suo interno, in condizione verticale eretta posizionato sulla sua estremità di base

- la Figura 7 mostra una vista laterale del contenitore in accordo con una sua terza forma di attuazione, quando disteso in orizzontale;

- la Figura 8 mostra una vista laterale del contenitore in accordo con una sua quarta forma di attuazione, quando disteso in orizzontale;

- la Figura 9 mostra una sezione trasversale del contenitore di Figura 7 o 8, effettuata lungo la linea V-V di Figura 7 o 8; e

- la Figura 10 mostra una vista schematica in prospettiva del contenitore secondo la forma di attuazione alternativa di Figura 7, sigillato con materiale sfuso al suo interno, in condizione verticale eretta posizionato sulla sua estremità di base,

- le Figure 11A, 11B mostrano una forma di realizzazione alternativa della presente invenzione in cui il contenitore comprende un unico foglio laminare;

- la Figura 11C mostra una vista in sezione lungo la linea XI-XI del contenitore di Figura 11 B.

DESCRIZIONE DETTAGLIATA

Anche qualora non esplicitamente evidenziato, le singole caratteristiche descritte in riferimento alle specifiche realizzazioni dovranno intendersi come accessorie e/o intercambiabili con altre caratteristiche, descritte in riferimento ad altri esempi di realizzazione.

Con riferimento alle annesse figure, il contenitore secondo l’invenzione, indicato complessivamente con 1, comprende un primo elemento laminare di forma poligonale 2 accoppiato ad un secondo elemento laminare 3 di forma poligonale mediante convenzionali saldature S effettuate lungo almeno parte del loro perimetro.

Si noti che, nella forma realizzativa illustrata nelle figure da 1 a 10, gli elementi laminari 2, 3 sono elementi distinti e separati. Al contrario, in una forma realizzativa illustrata nelle figure 11A, 11B e 11C della presente invenzione, gli elementi laminari 2, 3 possono essere ottenuti a partire da un unico foglio laminare 100, svolto da una bobina (non illustrata) opportunamente tagliato e piegato lungo una linea di indebolimento o di piegatura 101. Tale linea di piegatura chiude almeno una porzione del perimetro, mentre un’ulteriore porzione del perimetro è chiusa in modo convenzionale dalle già citate saldature S. Si noti che, da un punto di vista funzionale, la linea di piegatura è da considerarsi equivalente ad un tratto di saldatura S.

Nel proseguo della presente descrizione si farà riferimento alla forma realizzativa in cui gli elementi laminari 2, 3 sono distinti e separati e tra di loro uniti mediante le saldature S per facilità di descrizione, senza tuttavia perdere di generalità.

In dettaglio, la saldatura e/o la piegatura definiscono un volume V chiuso e sigillato destinato ad essere riempito con materiale sfuso da confezionare quale ad esempio, farine, cereali o succhi liquidi oppure pastosi in modo di per sé convenzionale.

Giova rilevare che il volume ottenibile con il contenitore 1 in accordo con la presente descrizione è variabile in funzione delle esigenze è può essere compreso tra 0,25l e 25l.

Il materiale degli elementi laminari 2 e 3 può avere la stessa composizione oppure la composizione può essere differente l’una dall’altra purché abbiano affinità alla saldatura.

Gli elementi laminari 2 e 3 possono essere realizzati con uno o più strati ossia multistrati ciascun strato avente proprietà e specifiche tecniche proprie per la tipologia del materiale da preservare. Come mostrato ad esempio nelle forme realizzative di figure 7-10, gli elementi laminari 2 e 3 possono comprendere più strati di materiali diversi e comprendere tra di loro una eventuale fodera 10 per ottenere una migliore resistenza meccanica degli elementi laminari.

In questo caso ciascun elemento laminare 2, 3 comprende un rispettivo strato esterno 11 che ricompre completamente la fodera 10. La fodera 10 e lo strato esterno 11 sono saldati fra loro in più punti o, preferibilmente, con una o più saldature continue poste lungo il perimetro esterno di ciascun elemento laminare 2, 3, come già noto nello stato della tecnica.

Gli elementi laminari 2 e 3 individuano le rispettive superfici laterali del contenitore 1.

Secondo un aspetto, il perimetro risultante dall’accoppiamento degli elementi laminari 2 e 3 individua una pluralità di bordi C, C1, C2, C3.

Tra i bordi individuati C, C1, C2, C3 dal perimetro del contenitore 1 vi è un bordo che costituisce un bordo di appoggio C. Quest’ultimo funge da base di appoggio per il contenitore quando posto su di un basamento (non mostrato nelle figure), quale ad esempio il ripiano di uno scaffale o un piano di calpestio, per il contenitore 1. Opposta al bordo di appoggio C è definita una porzione superiore 13 del contenitore 1. Una zona apribile 14 è ricavata in corrispondenza di tale porzione superiore 13. Tale zona apribile 14 può in particolare aperta mediante taglio e/o strappo del primo 2 e/o del secondo elemento laminare flessibile 3. Maggiori dettagli saranno forniti in una parte successiva della presente descrizione.

In una sua forma di realizzazione, anche con riferimento alle Figure 1A, 1B e 4A i bordi C1, C2, C3 si sviluppano tutti come linee rettilinee tra di loro raccordate per definire il perimetro.

In una sua forma di realizzazione, anche con riferimento alla Figure 4B i bordi C1 e C3 si sviluppano come linee rettilinee mentre il bordo C2 assume una configurazione mista rettilinea/curvilinea tra di loro raccordate per definire il perimetro.

In una forma di realizzazione, il bordo di appoggio C si estende da due bordi C1, C2 e definisce con ciascuno di loro un rispettivo punto di intersezione I, e termina con una estremità terminale come rappresentato nelle due forme di realizzazione di Figure 1A e 1B.

In particolare, il bordo di appoggio C presenta una progressiva diminuzione delle sue dimensioni trasversali verso la sua estremità terminale, rastremandosi con un angolo α di rastrematura, rispetto ad un asse X-X verticale.

In altre parole, il bordo di appoggio C presenta un profilo/sezione che nel suo prolungamento presenta una restrizione graduale inclinata (rispetto all’asse X-X) con angolo di rastrematura α, a partire dai suddetti punti di intersezione I.

Nel presente contesto con asse verticale X-X si intende un asse esteso lungo una direzione di sviluppo preferenziale del contenitore 1. Tale asse X-X è individuabile sia quando il contenitore 1 giace in posizione distesa che in posizione verticale e può rappresentare in alcune forma di realizzazione del contenitore il suo asse di simmetria.

Giova rilevare che è grazie alla rastrematura del bordo C che la componente F1 della forza peso F del materiale contenuto nel contenitore 1 che insiste su di esso che provoca una reazione R1, quando il bordo di appoggio C è posto in appoggio sul basamento, di pari intensità della componente F1, diretta verso l’interno del contenitore 1, facendo rientrare il bordo di appoggio C entro il volume V e conferendo al contenitore 1 stabilità lungo l’asse di verticale X-X.

Pertanto, si ha vantaggiosamente che:

- quando il contenitore 1, riempito con i suddetti materiali, è in appoggio su di una sua parete laterale individuata dalle superficie rivolte verso l’esterno dei rispettivi elementi laminari 2 e 3 presenta una configurazione appiattita ossia si conforma a guisa di una busta, essendo il bordo di appoggio rastremato C, esterno rispetto al volume V del contenitore 1 (Figure 1A, 1B e 4A);

- quando il contenitore 1, riempito con i suddetti materiali, è posto in verticale lungo l’asse X-X avendo il bordo di appoggio rastremato C appoggiato sul basamento presenta una conformazione a guisa di una “stand up bag” o “pillow up bag”, essendo il bordo di appoggio rastremato C, rientrato all’interno del contenitore 1 (Figure 3 e 5).

In particolare, il contenitore 1 può passare dalla posizione verticale a quella orizzontale, ossia la rastrematura del bordo C può passare dall’interno all’esterno del contenitore 1 senza impedimenti di sorta, in quanto il bordo di appoggio C non presenta ripiegature o sagomature che costringano il bordo di appoggio C ad una configurazione non reversibile.

Tale possibile movimento è anche favorito dal fatto che i due elementi laminari 2 e 3 sono realizzati con materiali flessibili.

Tali caratteristiche consentono una più agevole movimentazione del contenitore 1 oltre alla possibilità di impilarlo anche quando riempito in posizione adagiata orizzontale, ossia quando distesi sulle pareti laterali.

Inoltre, la stessa configurazione di contenitore a due elementi laminari sovrapposti, 2 e 3 consente di procedere al trattamento di sanificazione delle superficie esterne dei due elementi laminari sovrapposti, 2 e 3 senza l’ausilio di macchine divaricatrici dato che prima del riempimento il contenitore 2 ha una conformazione piana.

Infatti, il contenitore 1 offre il vantaggio di consentire una efficace operazione di sanificazione della confezione, quando essa è formata e sigillata tramite le saldature S, su tutta la sua superficie esterna perché, pur consentendo un posizionamento in verticale, questa è priva di rientranze che possano ostacolare l’azione dei mezzi di sanificazione.

Per quanto concerne invece la sanificazione dell’interno del contenitore 1, da effettuarsi prima del suo riempimento, questa deve avvenire con le metodologie convenzionali che comprendono l’apertura di una imboccatura 4 e l’inserimento, nonché la rimozione, del dispositivo convenzionale di spruzzatura del mezzo di sanificazione. Si noti che tale imboccatura 4 è distinta rispetto alla zona apribile 14 del contenitore 1 sopra citata. In particolare, l’imboccatura 4 è predisposta per essere sigillata in modo permanente successivamente al riempimento del contenitore 1, mentre la zona apribile 14 è atta ad essere aperta e chiusa più volte come verrà meglio chiarito successivamente nella presente descrizione.

Secondo un aspetto, l’angolo di rastrematura α è variabile in un intervallo di valori compreso tra 30° e 65°, preferibilmente è pari a 45°.

In particolare, secondo una forma di realizzazione preferita, il bordo di appoggio C comprende almeno due lati (Figura 1B), preferibilmente tre lati (Figura 1A), T1, T2, T3 tra di loro trasversali che sono disposti ad angolo α rispetto all’asse di verticale X-X.

In tale forma di realizzazione la componente F1 della forza peso F del materiale contenuto nel contenitore 1 insiste sui tali lati T1, T2, T3 così da provocare la reazione R1, quando il bordo di appoggio C è posto in appoggio sul basamento, di pari intensità della componente F1, diretta verso l’interno del contenitore 1, conferendo al contenitore 1 stabilità lungo l’asse di verticale X-X.

In altre parole, la stabilità verticale lungo l’asse X-X del contenitore 1 è reso possibile da fatto che, quando il contenitore 1 è posto in contatto con il basamento di appoggio, i lati trasversali T1, T2, T3 del bordo di appoggio C del contenitore 1 a causa della componente R1 rientrano verso l’interno del contenitore 1, conferendo a questo stabilità verticale.

Con riferimento ora alle Figure 4A, 4B, 5 e 6, in accordo con una realizzazione alternativa dell’invenzione, il contenitore 1 comprende una striscia 6 di materiale di rinforzo posizionata in corrispondenza dei punti di intersezione I tra i lati contrapposti C1 e C2 con i rispettivi lati trasversali T1e T3 e stabilmente fissata agli elementi laminari 2 e 3, all’interno del contenitore 1, come mostrato in Figura 4B, oppure, in alternativa, al suo esterno.

La suddetta striscia di rinforzo 6, che può essere anche in materiale cartaceo oltre che plastico, viene a disporsi in prossimità del piano di appoggio quando la confezione, con il materiale sfuso inserito, viene posizionata in verticale con il bordo di appoggio C giacente sul piano di appoggio.

Con riferimento alla Figura 5, si nota che la striscia di rinforzo 6 è applicata agli elementi laminari 2 e 3 mediante saldatura termica od a ultrasuoni oppure incollata, a seconda dal materiale della sua costituzione.

Tale striscia 6 di materiale di rinforzo presenta una estensione lineare H che può compreso tra il 3% ed il 15%, preferibilmente pari al 5%, dell’estensione lineare L del contenitore 1. In alternativa, l’estensione lineare H può essere pari a alla estensione lineare L del contenitore 1.

Per quanto concerne l’estensione in larghezza della striscia 6 questa può essere pari alla larghezza T del contenitore 1, come illustrato nelle figure allegate. In altre forme di realizzazione, l’estensione in larghezza della striscia 6 può essere inferiore alla larghezza T, ossia la striscia 6 non impegna le zone di saldatura dei bordi C1 e C2.

Con riferimento ora alle specifiche forma di realizzazione mostrate nelle figure annesse si nota nelle Figure 1A, 4A e 4B che il bordo di appoggio C comprende tre lati T1, T2, T3 tra di loro trasversali di cui due lati trasversali T1, T3 sono disposti ad angolo α rispetto all’asse di verticale X-X del contenitore 1 e l’altro lato trasversale T2 è disposto perpendicolarmente rispetto a tale asse di verticale X-X così da risultare intermedio rispetto ai primi due lati trasversali T1, T3. In altre parole, il lato trasversale T2 risulta intermedio rispetto ai primi due lati trasversali T1, T3.

Nella Figura 1B il bordo di appoggio C comprende invece solo due lati T1, T3 tra di loro trasversali, mancando pertanto il terzo lato ortogonale all’asse X-X, ossia il lato T2.

Nelle forme di realizzazione mostrate, i due lati T1, T3 possono essere disposti con un rispettivo, preferibilmente identico, angolo α di rastrematura rispetto all’asse verticale X-X.

Sia nella forma a tre lati trasversali (Figura 1A) che in quella a due (Figura 1B) è sempre la forza peso F che agisce su tuti i lati per far rientrare il bordo di appoggio C nel volume interno del contenitore 1 così da farli riuscire una volta che il contenitore passa dalla posizione verticale a quella orizzontale.

Nelle forme di realizzazione illustrate nelle Figure annesse si nota inoltre che la conformazione del perimetro del contenitore 1 è sostanzialmente rettangolare, in cui si identificano due bordi contrapposti a maggiore estensione C1 e C2 ed un bordo superiore C3 opposto al bordo di appoggio C a minore estensione. Si noti che il bordo superiore C3 è posto sopra il bordo di appoggio quando quest’ultimo è appoggiato in modo da supportare il contenitore 1. Quando il contenitore 1 è orientato diversamente la posizione del bordo superiore C3 rispetto al bordo di appoggio C può essere qualsivoglia.

In particolare, in queste forme di realizzazione, si nota che ciascuno degli almeno due lati tra di loro trasversali T1, T3 sono in continuità con un rispettivo bordo C1, C2 a maggiore estensione così da formare con ciascuno bordo contrapposto una intersezione I con angolo di intersezione pari all’angolo α, mentre (nel caso della forma a tre lati costituiteti il bordo di appoggio C) il lato intermedio T2 è trasversale, con angolo pari a 90°, rispetto all’asse verticale X-X ed è il primo lato ad entrare in contatto con il basamento.

Si nota inoltre sempre dalle forme di realizzazione illustrate nelle Figure annesse, che il bordo superiore C3 è ad esempio il bordo in cui ha sede l’imboccatura 4 che è aperta verso il volume V formatasi tra gli elementi 2 e 3 a seguito del loro accoppiamento sovrapposto. In tale forma realizzativa, al termine del riempimento, il contenitore 1 viene sigillato in corrispondenza del bordo superiore C3 chiudendo l’imboccatura 4 tramite formazione di una locale convenzionale saldatura S come mostrato ad esempio in Figura 3.

Giova rilevare che la estensione lineare dei lati trasversali T1 e T3 è variabile tra il 15% e il 35%, preferibilmente pari al 20%, della lunghezza L del contenitore 1 (quando considerata parallela all’asse verticale X-X) mentre l’estensione lineare del lato T2 perpendicolare all’asse X-X è variabile tra il 30% e il 60%, preferibilmente pari al 50%, della larghezza T (quando considerata perpendicolare all’asse verticale X-X) del contenitore 1.

È evidente che il contenitore secondo l’invenzione potrà includere vari dispositivi ausiliari convenzionali, come ad esempio quelli mostrati in Figura 4B, ossia, a puro titolo di esempio, maniglie 5 e/o versatori 7, con relativi sistemi di chiusura quali tappi.

In alternativa, come mostrato a tiolo di esempio nelle figure 7-10, il contenitore 1 può comprendere dei mezzi di chiusura reversibili 15 che sono posti in corrispondenza della zona apribile 14 per richiuderla una volta aperta.

Con maggior dettaglio, i mezzi di chiusura reversibili 15 comprendendo almeno un elemento pieghevole 16. Tale elemento pieghevole 16 è deformabile plasticamente, in modo tale da mantenere piegati entrambi gli elementi laminari flessibili 2, 3 e sigillare la zona apribile 14.

Si noti che, in accordo con una forma realizzativa particolarmente vantaggiosa della presente invenzione, l’elemento pieghevole 16 è integrato nel primo 2 o nel secondo elemento laminare flessibile 3. L’elemento pieghevole 16 è in particolare disposto fra la fodera 10 e lo strato esterno 11 che definiscono gli elementi laminari flessibili 2, 3.

Gli elementi laminari flessibili 2, 3 comprendono ciascuno almeno una saldatura ST fra la fodera 10 e lo strato esterno 11. Tale saldatura ST è configurata per definire una sede 17 per l’elemento pieghevole 16. L’elemento pieghevole 16 è quindi stabilmente alloggiato nella sede 17 e, in particolare, è trattenuto nella sede 17 dalla saldatura ST.

In uso, il contenitore 1 viene aperto tagliando un lembo di uno o entrambi gli elementi laminari flessibili 2, 3 ad esempio in corrispondenza di una linea di taglio 18 posta sulla porzione superiore 13. Questo consente di versare tutto o parte il contenuto del contenitore 1. Per richiudere il contenitore 1, esso viene piegato in corrispondenza dell’elemento pieghevole 16 che, deformandosi plasticamente, mantiene gli elementi laminari flessibili 2, 3 piegati, richiudendo il contenitore 1.

Per quanto concerne la sua fabbricazione, il contenitore secondo l’invenzione, potrà essere prodotto sulle consuete linee automatiche di “bag making” partendo da almeno una bobina di materiale laminare.

Giova rilevare che la striscia 6, nel caso in cui gli elementi laminari 2 o 3 siano costituiti da fodere esterna e interna, può essere interposto tra le stesse fodere.

In una forma di realizzazione alternativa dei mezzi di chiusura reversibili 15, essi comprendono tappi del tipo apribili/richiudibili mediante accoppiamento filettato a pressione o similari (non illustrati nelle figure annesse). In particolare, tali tappi possono essere disposti, ad esempio per i contenitori mostrati nelle figure 7 e 8 in prossimità della porzione superiore 13.

Ovviamente, un tecnico del ramo, allo scopo di soddisfare esigenze contingenti e specifiche, potrà apportare numerose modifiche alle varianti prima descritte, tutte peraltro contenute nell’ambito di protezione quale definito dalle seguenti rivendicazioni.

Claims (15)

1. RIVENDICAZIONI 1. Contenitore piano ermetico (1) destinato al contenimento di materiali sfusi in condizione liquida, pastosa, oppure granulare od in polvere, atto ad assumere, quando contiene detti materiali, anche una posizione eretta verticale stabile quando un suo bordo è appoggiato su di un basamento, detto contenitore piano (1) comprendente: - un primo elemento laminare flessibile (2) avente una conformazione poligonale sovrapposto ad un secondo elemento laminare flessibile (3) avente una conformazione poligonale, detto primo e secondo elemento laminare flessibile essendo accoppiati mediante saldature (S) effettuate lungo almeno parte del perimetro della loro conformazione poligonale così da definire un volume (V) in contenere i detti materiali sfusi in condizione liquida, pastosa, oppure granulare od in polvere, - detto perimetro individuante una pluralità di bordi (C, C1, C2, C3), uno di detta pluralità di bordi costituendo un bordo di appoggio (C) del contenitore (1) sul detto basamento; - detto contenitore (1) presentando una porzione superiore (13) opposta a detto bordo di appoggio (C), una zona apribile (14) ricavata in corrispondenza di detta porzione superiore (13); caratterizzato dal fatto che detto bordo di appoggio (C) presenta una progressiva diminuzione delle sue dimensioni trasversali verso una sua estremità terminale con un angolo di rastrematura (α) rispetto ad un asse verticale (X-X), in modo tale che una componente (F1) della forza peso (F) del materiale contenuto nel contenitore (1) che insiste su di detto bordo di appoggio (C) provoca una reazione (R1), quando il bordo di appoggio (C) è posto in appoggio sul basamento, di pari intensità alla detta componente (F1), diretta verso l’interno del contenitore (1), facendo entrare detto bordo di appoggio (C) entro detto volume (V) conferendo al contenitore (1) stabilità verticale, detto contenitore (1) comprendendo mezzi di chiusura reversibili (15) posti in corrispondenza di detta zona apribile (14) per richiuderla una volta aperta.
2. 2. Contenitore secondo la rivendicazione 1, in cui detta zona apribile (14) può essere aperta mediante taglio e/o strappo di detto primo (2) e/o detto secondo elemento laminare flessibile (3).
3. 3. Contenitore secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detti mezzi di chiusura reversibili (15) comprendendo almeno un elemento pieghevole (16) deformabile plasticamente per mantenere piegati detti elementi laminari flessibili (2, 3) e sigillare detta zona apribile (14).
4. 4. Contenitore secondo la rivendicazione precedente, in cui detto elemento pieghevole (16) è integrato in detto primo (2) o in detto secondo elemento laminare flessibile (3).
5. 5. Contenitore secondo la rivendicazione precedente, in cui detti elementi laminari flessibili (2, 3) comprendono ciascuno una fodera (10) ed uno strato esterno (11), detto elemento pieghevole (2, 3) essendo disposto fra detta fodera (10) e detto strato esterno (11).
6. 6. Contenitore secondo la rivendicazione precedente, in cui detti elementi laminari flessibili (16) comprendono ciascuno almeno una saldatura (ST) fra detta fodera (10) e detto strato esterno (11), detta saldatura (ST) essendo configurata per definire una sede (17) per detto elemento pieghevole (16), detto elemento pieghevole (16) essendo stabilmente alloggiato in detta sede (17).
7. 7. Contenitore secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detto bordo di appoggio (C) comprende almeno due lati tra di loro trasversali (T1, T2, T3) e disposti ad angolo con un rispettivo detto angolo di rastrematura (α) rispetto a detto asse di verticale (X-X) di detto contenitore (1), tale per cui la componente (F1) della forza peso (F) del materiale contenuto nel contenitore (1) che insiste sui detti almeno due lati tra di loro trasversali (T1, T2, T3) provochi una reazione (R1), quando detto bordo di appoggio (C) è posto in appoggio sul detto basamento, di pari intensità della componente (F1), diretta verso l’interno del contenitore (1), conferendo a detto contenitore (1) stabilità lungo detto asse di verticale (X-X).
8. 8. Contenitore secondo la rivendicazione precedente, in cui detto bordo di appoggio comprende tre lati (T1, T2, T3) tra di loro trasversali di cui due lati trasversali (T1, T3) sono disposti con un rispettivo detto angolo di rastrematura (α) rispetto a detto asse di verticale (X-X) e l’altro lato trasversale (T2) è disposto perpendicolarmente rispetto a detto asse di verticale (X-X), risultando intermedio rispetto ai primi due lati trasversali (T1, T3).
9. 9. Contenitore secondo una qualsiasi delle rivendicazioni dalla 1 all1 7, in cui detto angolo di rastrematura (α) è variabile in un intervallo di valori compreso tra 30° e 65°.
10. 10. Contenitore secondo la rivendicazione precedente, in cui detto angolo di rastrematura (α) è pari a 45°.
11. 11. Contenitore secondo una qualunque delle precedenti rivendicazioni, in cui detta pluralità di bordi (C, C1, C2, C3) comprende: - almeno due bordi contrapposti (C1, C2) che si estendono lungo un asse verticale (X-X) ed - almeno un bordo superiore (C3), trasversale rispetto a detto asse verticale (X-X) ed opposto a detto bordo di appoggio (C), - in cui ciascuno di detti almeno due lati tra di loro trasversali (T1, T3) sono in continuità con un rispettivo bordo di detti almeno due bordi contrapposti (C1, C2) così da formare con ciascuno bordo contrapposto una intersezione (I) avente un angolo pari a detto angolo di rastrematura (α).
12. 12. Contenitore secondo la rivendicazione precedente, in cui detti almeno due bordi contrapposti (C1, C2) sono paralleli rispetto a detto asse verticale (X-X) e detto bordo superiore (C3) è parallelo a detto bordo d’appoggio (C).
13. 13. Contenitore secondo la rivendicazione precedente, in cui detti almeno due bordi contrapposti (C1, C2) presentano una dimensione lineare maggiore rispetto a detto bordo di appoggio (C) e a detto bordo superiore (C3).
14. 14. Contenitore secondo una qualsiasi delle precedenti rivendicazioni, caratterizzato per il fatto che comprende una striscia di materiale di irrigidimento (6) fissata ai detti elementi laminari flessibili (2, 3) in posizione adiacente alla intersezione ad angolo (α) tra i detti bordi contrapposti (C1, C2) ed i detti lati trasversali (T1, T3) del perimetro del detto contenitore (1).
15. 15. Contenitore secondo la rivendicazione 1, in cui detti mezzi di chiusura reversibili (15) comprendono tappi di tipo apribili/richiudibili.