ITMI20111820A1 - Dispositivo di ausilio all'intubazione oro-tracheale - Google Patents

Description

Descrizione

La presente invenzione à ̈ relativa a un dispositivo di ausilio all’intubazione orotracheale di un paziente. Più in particolare l’invenzione à ̈ relativa ad un dispositivo da utilizzarsi quando si prevede che l’intubazione il paziente possa essere problematica come ad esempio in strada durante il soccorso, o in condizioni generali particolari e difficoltose.

L’intubazione tracheale può essere eseguita attraverso varie tecniche. La prima consiste in una laringoscopia diretta (tecnica tradizionale), nella quale si usa un laringoscopio per visualizzare l’epiglottide. Viene quindi inserito un tubo con una visione diretta. Questa tecnica di solito può essere eseguita soltanto in pazienti in stato comatoso (svenuti), sotto anestesia generale, o quando abbia ricevuto anestesia locale o specifica alle strutture delle vie aeree superiori (es. usando un anestetico locale come la lidocaina).

Lo svantaggio attualmente legato alle tecniche di intubazione tradizionali à ̈ che l’operazione risulta estremamente difficoltosa ed occorre una buona capacità pratica dell’operatore che la esegue. Inoltre durante l’operazione à ̈ possibile che si verifichino degli errori: più in particolare à ̈ possibile che un operatore spinga il tubo nell’esofago invece che nella laringe. Ciò può avvenire in condizioni in cui non à ̈ possibile avere una buona visione della gola del paziente attraverso il laringoscopio. Inoltre l’utilizzo del laringoscopio à ̈ spesso traumatico e l’operazione non à ̈ normalmente eseguita su un paziente in stato di coscienza.

Scopo della presente invenzione à ̈ quello di fornire un dispositivo in grado di minimizzare gli errori di posizionamento del tubo, renderne più semplice il posizionamento e di rendere l’operazione meno traumatica.

Un ulteriore importante scopo dell’invenzione à ̈ che tramite l’utilizzo di tale dispositivo à ̈ possibile intubare il paziente anche quando egli à ̈ cosciente e collaborativo.

Questo ed altri scopi vengono raggiunti realizzando un dispositivo di ausilio all’intubazione oro-tracheale secondo gli insegnamenti tecnici delle annesse rivendicazioni.

Ulteriori caratteristiche e vantaggi risulteranno evidenti dalla descrizione che segue, fornita a puro titolo indicativo e quindi non limitativo in una preferita forma di realizzazione. Essa verrà descritta con particolare riferimento alle figure che seguono in cui:

la figura 1 mostra un dispositivo secondo la presente invenzione;

la figura 2 mostra un dispositivo secondo la presente invenzione mentre funge da guida per un mandrino cavo nel quale verrà successivamente inserito un tubo da intubazione oro-tracheale;

la figura 3 à ̈ una vista ingrandita di un boccaglio specificamente configurato per permettere l’utilizzo del dispositivo di figura 1;

la figura 4 Ã ̈ un collare magnetico da utilizzarsi con il dispositivo secondo la presente invenzione;

la figura 5 mostra in maniera schematica una fase di un utilizzo anterogrado del dispositivo secondo la presente invenzione su un essere umano durante un’operazione di intubazione;

le figure 6A, 6B e 6C mostrano alcune fasi in cui il trovato viene utilizzato secondo modalità di utilizzo retrograda;

la figura 7 mostra una differente forma di realizzazione di un boccaglio da utilizzarsi con il trovato della presente invenzione in modalità retrograda;

la figura 8 mostra una fase di intubazione di un paziente secondo la modalità di utilizzo relativa alle figure 6A, 6B e 6C.

Con riferimento alle figure citate il dispositivo del presente trovato viene indicato con il numero di riferimento 1.

Il dispositivo comprende un filo guida 2. In prossimità di un’estremità terminale del filo guida à ̈ presente una membrana 3. Inoltre, sempre in prossimità dell’estremità del filo à ̈ fissato un piccolo elemento ferromagnetico 5, preferibilmente a forma di sfera e preferibilmente posizionato frontalmente alla membrana, in direzione dell’estremità del filo.

La membrana 3 presenta vantaggiosamente delle nervature 3A che le fanno assumere una conformazione a ombrello, che la mantengono aperta che le impediscono di †̃ribaltarsi’ in direzione della freccia F. In altre parole la conformazione della membrana 3 e le nervature 3A le consentono comportarsi come una vela. In corrispondenza dell’estremità terminale del filo à ̈ collocato un elemento illuminante 4 ad alta intensità.

La lunghezza del filo guida 2 à ̈ di circa 120cm. Nella forma di realizzazione mostrata l’elemento illuminate à ̈ collocato esattamente all’estremità del filo, mentre poco distante (1-2 cm) da tale estremità à ̈ collocata la membrana 3. L’elemento ferromagnetico à ̈ invece disposto fra la membrana e l’elemento illuminante, preferibilmente a contatto con la membrana.

Ovviamente possono essere previste altre forme di realizzazione non mostrate, ove l’elemento ferromagnetico à ̈ posizionato esattamente all’estremità del filo, l’elemento illuminante à ̈ invece previsto tra la membrana e l’elemento illuminante.

In una forma di realizzazione ancora alternativa la membrana à ̈ posizionata fra l’elemento illuminante e l’elemento ferromagnetico.

Ovviamente in tutte le forme di realizzazione sopra descritte à ̈ possibile che dinnanzi all’estremità del filo sia posizionato un ulteriore elemento o appendice che permetta di facilitare o guidare lo scorrimento stesso del filo.

In tutte le forme di realizzazione descritte à ̈ possibile che l’elemento ferromagnetico sia sostituito da un elemento magnetico. La forma di tale elemento può ovviamente essere qualsiasi a secondo delle esigenze.

Per l’utilizzo secondo una prima modalità anteograda il dispositivo à ̈ utilizzato unitamente a un boccaglio ben visibile in figura 3.

Il boccaglio 6 in questione ha preferibilmente forma troncoconica o cilindrica. In corrispondenza di un’estremità a sezione minore (se di sezione troncoconica) à ̈ amovibilmente fissata la membrana 3, come rappresentato in figura. Si noti che in questa configurazione la membrana sostanzialmente chiude un’apertura del boccaglio. Vantaggiosamente il boccaglio prevede inoltre un elemento di guida che mantiene in posizione il filo. Tale mezzo di guida 7 à ̈ preferibilmente posizionato in corrispondenza dell’apertura opposta a quella ove à ̈ collocata la membrana. Il boccaglio presenta inoltre un’appendice 8 o aletta abbassalingua che facilita il posizionamento del boccaglio stesso.

Il funzionamento del trovato secondo una prima modalità anteograda à ̈ sostanzialmente il seguente.

Il dispositivo 1 Ã ̈ accoppiato al boccaglio come mostrato in figura 3. Al paziente viene somministrata una anestesia topica del piano glottico, e il boccaglio viene inserito tra le arcate dentarie.

Successivamente il paziente, cosciente e vigile, viene invitato ad eseguire una energica inspirazione che provocherà il distacco della membrana. Infatti la membrana 3 à ̈ fissata al boccaglio 6 con punti di fissaggio che cedono e la liberano quando la differenza di pressione tra un lato e l’atro della membrana raggiunge un certo limite. In sostanza il boccaglio 6 funge da mezzo di posizionamento della membrana.

A titolo di esempio tali punti di fissaggio possono prevedere un collante, porzioni di membrana rompibili, fisaggi a sottosquadro con le nervature o altri metodi di fissaggio che permettano di garantire la funzionalità del trovato.

La membrana, una volta staccata dal boccaglio, funzionerà da “vela†seguendo il flusso aereo I e quindi attirando il filo di verso la laringe e successivamente nella trachea. Ciò à ̈ schematizzato in figura 5 ove si nota che la membrana à ̈ posizionata correttamente nella trachea, avendo superato l’epiglottide.

Nella figura 4 si nota che sul collo del paziente à ̈ stato posto preventivamente un collare 9 dotato di magnete 10 ad alta prestazione (tipo Neodimio) (figura 4). Il magnete à ̈ circondato da una cornice trasparente. In particolare il collare viene posizionato facendo coincidere il magnete con la cute sovrastante la trachea.

Come si vede dal disegno numero 5, il magnete attrarrà l’elemento ferromagnetico 5 del dispositivo 1 bloccandolo quindi in posizione.

La fonte luminosa 4 sull’estremità del filo renderà visibile la luce attraverso i piani anatomici tracheale e cutaneo sotto forma di un’illuminazione diffusa di tale parte, solamente nel caso in cui il posizionamento del dispositivo sia corretto ed andato a buon fine. La luminosità generata dalla fonte luminosa potrà essere apprezzata grazie alla presenza della cornice trasparente del collare.

Una volta che il dispositivo à ̈ correttamente posizionato e l’elemento ferromagnetico o magnetico à ̈ mantenuto in posizione dal magnete à ̈ possibile far scorrere un mandrino cavo 13 (simile ad un tubo di Frova®) sul filo che funge da guida per lo stesso. Vantaggiosamente nel mandrino cavo 13 à ̈ stato preventivamente fatto passare il filo 2. Si noti che già attraverso il mandrino cavo à ̈ possibile ossigenare il paziente.

Ovviamente il mandrino cavo 13 à ̈ realizzato in un materiale compatibile con le mucose e abbastanza morbido da lasciarsi guidare dal filo 2 (calzato su di esso come in figura 2), ma altrettanto consistente da permettere poi l’inserimento di un normale tubo oro-tracheale, dopo aver tolto il boccaglio e dispositivo 1.

Tutto il materiale dovrà essere monouso tranne il collare.

Il dispositivo 1 potrà ovviamente essere fornito in kit sigillato e monouso, che contiene il boccaglio 6 a cui à ̈ già stata preventivamente fissata alla membrana 3, e vantaggiosamente con il mandrino 13 già infilato sul filo 2.

Il collare à ̈ invece riutilizzabile.

In forme di realizzazione alternative al posto dell’elemento illuminate 4 potranno essere previsti differenti mezzi atti ad identificare il corretto posizionamento del dispositivo. Così ad esempio à ̈ possibile prevedere direttamente sul collare un sistema di rilevazione della posizione dell’elemento ferromagnetico o magnetico 5 appartenente al dispositivo. Tale elemento di rilevazione potrebbe ad esempio prevedere mezzi di rilevazione del campo magnetico generato dal magnete o ferro magnete del collare. La presenza di un elemento ferromagnetico o magnetico 5 molto vicino al magnete 10 del collare comporterebbe una perturbazione delle linee di flusso del campo magnetico generato da quest’ultimo che potrebbero essere rilevate da una strumentazione adatta. Il corretto posizionamento del dispositivo 1 potrebbe essere direttamente segnalato al medico da mezzi di segnalazione di un corretto posizionamento, come ad esempio un led di colore verde che si illumina direttamente sul collare o un segnale acustico. Un posizionamento scorretto o non ancora avvenuto potrebbe essere invece segnalato da un led di colore rosso o da un diverso segnale acustico.

Il collare potrebbe inoltre essere equipaggiato con ulteriori e differenti mezzi di rilevazione di un corretto posizionamento del dispositivo 1.

In una modalità di utilizzazione †̃retrograda’ il dispositivo 1 viene utilizzato in maniera alternativa, in cooperazione con ulteriori ausili.

L’utilizzazione retrogada viene applicata quando quella anteograda non à ̈ possibile. Ciò può avvenire ad esempio in caso di paziente incosciente e quindi incapace a collaborare, paziente con grosso trauma del volto con sovvertimento delle strutture anatomiche, paziente con alterazioni della bocca e delle vie aeree superiori da precedente chirurgia.

In tal caso preliminarmente viene somministrata al paziente una anestesia locale nel punto prescelto per effettuare puntura tracheale percutanea.

La puntura percutanea avviene per mezzo di un ago tipo-Thuoy ®. Tale ago à ̈ mostrato in figura 6A-6C ed à ̈ di grosso calibro (14-16 gauge). Esso presenta una punta ricurva e al suo interno à ̈ scorrevole una cannula morbida 19 di sezione opportuna. In particolare la cannula à ̈ dotata ad un’estremità di un raccordo luer-lock 18 per l’accoppiamento con un connettore in grado di fornire all’ago interno dell’aria in pressione. La cannula, in corrispondenza del raccordo presenta inoltre un’apertura 20 attraverso la quale à ̈ inserito il dispositivo 1 e attraverso la quale passa il filo in modo da poter scorrere. In questo caso la cannula 19 funge da mezzo di posizionamento del filo. Come ben visibile dalle figure citate l’ago esterno presenta delle alette 16 che bloccano la corsa dell’ago per evitare l’eccessivo inserimento dello stesso nella trachea del paziente.

Una volta inserito l’ago nel lume tracheale, si porta la cannula nella posizione di figura 6B, che sporge circa 0,5 cm dall’ago. Quindi se il paziente à ̈ cosciente lo si invita ad eseguire una espirazione energica o anche un colpo di tosse e contemporaneamente si inietta un getto di aria, attraverso il raccordo Luer-lock a cui à ̈ stata collegata una bomboletta 21 di aria compressa o altro fluido in pressione. Tale procedura determinerà la fuoriuscita del filo guida dal catetere trainato dalla membrana disposta a “vela†, e ne favorirà l’avanzamento verso la cavità orale. Qui sarà presente un ulteriore boccaglio 23 dotato di magnete 24 ad alta prestazione (tipo Neodimio) che attrarrà l’elemento ferromagnetico 5 posto sul dispositivo 1. Quindi il filo 2 viene tirato fino ad estrarlo dalla bocca. In questo modo esso può essere usato come guida, similmente al caso precedente, per il posizionamento di un mandrino cavo 13 (simile ad un tubo di Frova®) di materiale abbastanza morbido da lasciarsi guidare dal filo, ma altrettanto consistente da permettere poi l’inserimento di un normale tubo oro-tracheale dopo aver tolto il boccaglio e l’ago 14.

Effettuata l’intubazione oro-tracheale il filo guida 2 viene rimosso.

Tutto il materiale, ad eccezione della bomboletta di aria compressa, dovrà essere monouso.

Sono state illustrate varie forme di realizzazione del trovato ma altre potranno essere concepite sfruttando lo stesso concetto innovativo.

Claims (13)

1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo di ausilio all’intubazione orotracheale caratterizzato dal fatto di comprendere un filo (2) flessibile dotato ad una sua estremità di una membrana (3) configurata in modo da poter essere trascinata da un flusso di aria all’interno della laringe di un soggetto e fungere da vela per trascinare il filo (2), detto filo (2) presentando inoltre un elemento magnetico o ferromagnetico (5) e mezzi di posizionamento (6,19) atti a vincolare detta membrana almeno in una fase in cui essa non à ̈ investita da detto flusso di fluido.
2. 2. Dispositivo secondo la rivendicazione 1, in cui detto filo, ad una sua estremità, presenta un elemento (4,5) atto a consentire la rilevazione della posizione dell’estremità del dispositivo quando esso à ̈ all’interno della trachea.
3. 3. Dispositivo secondo la rivendicazione precedente in cui detto elemento atto a consentire la rilevazione della posizione dell’estremità del filo à ̈ un elemento illuminante (4).
4. 4. Dispositivo secondo la rivendicazione 3, in cui il filo à ̈ una fibra ottica e l’elemento illuminante à ̈ formato dall’estremità libera di tale fibra.
5. 5. Dispositivo secondo la rivendicazione 1 in cui detto elemento illuminante à ̈ posto all’estremità del filo, mentre detto elemento magnetico o ferromagnetico à ̈ disposto tra l’elemento illuminante e la membrana.
6. 6. Dispositivo secondo la rivendicazione 1 in cui detta membrana presenta nervature di irrigidimento che migliorano il suo funzionamento come vela per trascinare il filo.
7. 7. Dispositivo secondo la rivendicazione 1, in cui detti mezzi di posizionamento comprendono un boccaglio (6) a cui detta membrana à ̈ accoppiata quando in una posizione di riposo, detto accoppiamento essendo tale da permettere il distacco della membrana dal boccaglio quando quest’ultima viene investita da un flusso di aria generato dall’inspirazione attraverso il boccaglio.
8. 8. Dispositivo secondo la rivendicazione 1 in cui detti mezzi di posizionamento comprendono una cannula (19) scorrevole all’interno di un ago tipo-Thuoy ®.
9. 9. Dispositivo secondo la rivendicazione precedente in cui detta cannula presenta un’apertura (20) attraverso la quale può scorrere il filo e una seconda apertura (18) associabile ad una sorgente di aria compressa per generare all’interno della cannula (19) detto flusso di fluido.
10. 10. Kit per l’intubazione oro tracheale comprendente un dispositivo secondo le rivendicazioni dalla 1 alla 7, un collare munito di un magnete atto a interagire con detto elemento ferromagnetico (5) per bloccare in posizione un’estremità del filo quando esso à ̈ posizionato nella trachea, e un mandrino all’interno del quale à ̈ almeno parzialmente posizionato detto filo.
11. 11. Kit secondo la rivendicazione precedente in cui detto collare presenta almeno una porzione trasparente in modo da permettere la visualizzazione della cute del paziente al di sotto di detta porzione trasparente.
12. 12. Kit secondo la rivendicazione 9 caratterizzato dal fatto che detto collare presenta mezzi di localizzazione di un’estremità di detto filo.
13. 13. Kit per l’intubazione oro tracheale comprendente un dispositivo secondo le rivendicazioni dalla 1 alla 6 e dalla 8 alla 9, ed un boccaglio dotato di un magnete. Riferimento archivio del mandatario A28069