ITMI20111507A1 - Sterilizzatrice a vapore - Google Patents

Sterilizzatrice a vapore Download PDF

Info

Publication number
ITMI20111507A1
ITMI20111507A1 IT001507A ITMI20111507A ITMI20111507A1 IT MI20111507 A1 ITMI20111507 A1 IT MI20111507A1 IT 001507 A IT001507 A IT 001507A IT MI20111507 A ITMI20111507 A IT MI20111507A IT MI20111507 A1 ITMI20111507 A1 IT MI20111507A1
Authority
IT
Italy
Prior art keywords
fluid
waste fluid
cooling
sterilization
tank
Prior art date
Application number
IT001507A
Other languages
English (en)
Inventor
Mariapia Ghilardi
Daniele Giovanni Ongaro
Original Assignee
Absolute Up S R L
Priority date (The priority date is an assumption and is not a legal conclusion. Google has not performed a legal analysis and makes no representation as to the accuracy of the date listed.)
Filing date
Publication date
Application filed by Absolute Up S R L filed Critical Absolute Up S R L
Priority to IT001507A priority Critical patent/ITMI20111507A1/it
Priority to ES12727773T priority patent/ES2699523T3/es
Priority to US14/237,080 priority patent/US9186429B2/en
Priority to EP12727773.9A priority patent/EP2739317B1/en
Priority to PCT/IB2012/052658 priority patent/WO2013021293A1/en
Priority to CN201280045649.4A priority patent/CN103841995B/zh
Publication of ITMI20111507A1 publication Critical patent/ITMI20111507A1/it

Links

Classifications

    • AHUMAN NECESSITIES
    • A61MEDICAL OR VETERINARY SCIENCE; HYGIENE
    • A61LMETHODS OR APPARATUS FOR STERILISING MATERIALS OR OBJECTS IN GENERAL; DISINFECTION, STERILISATION OR DEODORISATION OF AIR; CHEMICAL ASPECTS OF BANDAGES, DRESSINGS, ABSORBENT PADS OR SURGICAL ARTICLES; MATERIALS FOR BANDAGES, DRESSINGS, ABSORBENT PADS OR SURGICAL ARTICLES
    • A61L2/00Methods or apparatus for disinfecting or sterilising materials or objects other than foodstuffs or contact lenses; Accessories therefor
    • A61L2/26Accessories or devices or components used for biocidal treatment
    • AHUMAN NECESSITIES
    • A61MEDICAL OR VETERINARY SCIENCE; HYGIENE
    • A61LMETHODS OR APPARATUS FOR STERILISING MATERIALS OR OBJECTS IN GENERAL; DISINFECTION, STERILISATION OR DEODORISATION OF AIR; CHEMICAL ASPECTS OF BANDAGES, DRESSINGS, ABSORBENT PADS OR SURGICAL ARTICLES; MATERIALS FOR BANDAGES, DRESSINGS, ABSORBENT PADS OR SURGICAL ARTICLES
    • A61L2/00Methods or apparatus for disinfecting or sterilising materials or objects other than foodstuffs or contact lenses; Accessories therefor
    • A61L2/02Methods or apparatus for disinfecting or sterilising materials or objects other than foodstuffs or contact lenses; Accessories therefor using physical phenomena
    • A61L2/04Heat
    • A61L2/06Hot gas
    • A61L2/07Steam
    • FMECHANICAL ENGINEERING; LIGHTING; HEATING; WEAPONS; BLASTING
    • F28HEAT EXCHANGE IN GENERAL
    • F28DHEAT-EXCHANGE APPARATUS, NOT PROVIDED FOR IN ANOTHER SUBCLASS, IN WHICH THE HEAT-EXCHANGE MEDIA DO NOT COME INTO DIRECT CONTACT
    • F28D1/00Heat-exchange apparatus having stationary conduit assemblies for one heat-exchange medium only, the media being in contact with different sides of the conduit wall, in which the other heat-exchange medium is a large body of fluid, e.g. domestic or motor car radiators
    • F28D1/02Heat-exchange apparatus having stationary conduit assemblies for one heat-exchange medium only, the media being in contact with different sides of the conduit wall, in which the other heat-exchange medium is a large body of fluid, e.g. domestic or motor car radiators with heat-exchange conduits immersed in the body of fluid
    • F28D1/0206Heat exchangers immersed in a large body of liquid
    • F28D1/0213Heat exchangers immersed in a large body of liquid for heating or cooling a liquid in a tank
    • FMECHANICAL ENGINEERING; LIGHTING; HEATING; WEAPONS; BLASTING
    • F28HEAT EXCHANGE IN GENERAL
    • F28DHEAT-EXCHANGE APPARATUS, NOT PROVIDED FOR IN ANOTHER SUBCLASS, IN WHICH THE HEAT-EXCHANGE MEDIA DO NOT COME INTO DIRECT CONTACT
    • F28D21/00Heat-exchange apparatus not covered by any of the groups F28D1/00 - F28D20/00
    • F28D21/0001Recuperative heat exchangers

Landscapes

  • Health & Medical Sciences (AREA)
  • Epidemiology (AREA)
  • Life Sciences & Earth Sciences (AREA)
  • Animal Behavior & Ethology (AREA)
  • General Health & Medical Sciences (AREA)
  • Public Health (AREA)
  • Veterinary Medicine (AREA)
  • Apparatus For Disinfection Or Sterilisation (AREA)

Description

DESCRIZIONE
STERILIZZATRICE A VAPORE
La presente invenzione ha per oggetto una sterilizzatrice a vapore del tipo precisato nel preambolo della prima rivendicazione.
In dettaglio, l’invenzione concerne una sterilizzatrice a vapore atto a sterilizzare/disinfettare strumenti chirurgici o medico-dentistici, di seguito semplicemente denominati strumenti medici, attraverso l’utilizzo di vapore saturo ad elevate temperature e pressioni.
Come à ̈ noto, durante un qualsiasi intervento, per evitare l’insorgere di infezioni o altri problemi similari, à ̈ di fondamentale importanza avere strumenti medici caratterizzati da un elevato grado di sterilizzazione.
A tal fine sono state ideate svariate tipologie di sterilizzatrici che, basandosi su tecniche diverse, permettono di ottenere una buona sterilizzazione/disinfezione di detti strumenti.
Un primo esempio di tali sterilizzatrici à ̈ rappresentato dalle sterilizzatrici chimiche che, per effettuare la disinfezione, utilizzano sostanze chimiche come, ad esempio, l'ossido di etilene o etossido.
Un'altra tipologia di sterilizzatrici à ̈ rappresentata dalle sterilizzatrici a plasma che effettuano la sterilizzazione degli strumenti medici sfruttando un gas, ad esempio perossido d’idrogeno, portato allo stato plasma.
Queste due tipologie di sterilizzatrici, pur garantendo un buon coefficiente di sterilizzazione, sono scarsamente impiegate perché le sostanze usate tendono a formare dei residui sugli strumenti stessi. In particolare, tali residui, potendo provocare infezioni o altri problemi similari nei pazienti, sono rimossi sottoponendo gli strumenti a profondi ed intensi risciacqui che rimuovono i residui, ma che determinano un aumento dei costi ed un degrado della sterilizzazione.
Un’ulteriore tipologia di sterilizzatrici à ̈ rappresentata dalle sterilizzatrici in cui si utilizza una radiazione (radiazioni ultraviolette, raggi γ o microonde) per realizzare la disinfezione degli strumenti medici.
Anche queste sterilizzatrici, a causa dell’elevato costo sia di realizzazione sia di utilizzo di tali dispositivi, sono scarsamente utilizzate.
Per i motivi sopraesposti, le sterilizzatrici più adottate sono le sterilizzatrici a vapore, denominate anche autoclavi, che, al contrario delle precedenti, presentano costi di realizzazione e di utilizzo particolarmente ridotti e, soprattutto, sono sia di semplice utilizzo sia facilmente posizionabili in laboratori grazie alle loro ridotte dimensioni.
Le sterilizzatrici a vapore attualmente note sono costituite da un serbatoio principale contenente acqua (ad esempio acqua demineralizzata); una camera di sterilizzazione all’interno della quale sono dispositivi gli strumenti da sterilizzare; un sistema di alimentazione atto a prelevare l’acqua dal serbatoio principale, a trasformarla in vapore ed a trasportarlo nella camera di sterilizzazione; mezzi di asciugatura atti a asciugare gli strumenti attraverso, ad esempio, un getto di aria calda; ed un apparato di scarico atto ad evacuare il fluido di scarto, ossia il liquido ed il gas/vapore residui del processo di sterilizzazione.
Alcuni esempi di tali sterilizzatrici a vapore sono descritti nei brevetti US 5348711 A, GB 1235952 A e US 6379613.
Le sterilizzatrici a vapore sono inoltre dotate di un sistema di raffreddamento del fluido di scarto necessario sia per soddisfare opportuni requisiti di sicurezza sia per facilitare e velocizzare il completo svuotamento della camera di sterilizzazione e, quindi, il successivo riutilizzo della sterilizzatrice.
Il sistema di raffreddamento presenta un condotto di scarico che preleva il fluido di scarto dalla camera di sterilizzazione, lo porta in corrispondenza di uno scambiatore di calore, solitamente ad aria, dove subisce un raffreddamento e, quindi, lo raccoglie in un apposito serbatoio di scarico.
Un’altra tipologia di sistema di raffreddamento prevede l’uso di un condotto che conduce il fluido di scarto dalla camera di sterilizzazione al serbatoio principale dove, tramite un’apposita serpentina di raffreddamento, detto fluido di scarto cede calore al fluido di sterilizzazione e poi viene raccolto in un apposito serbatoio di scarico oppure direttamente rilasciato nel serbatoio principale dove si miscela a detto fluido di sterilizzazione.
Un ulteriore sistema di raffreddamento prevede che il fluido in uscita sia miscelato con l’acqua derivante da una rete esterna alla sterilizzatrice, come ad esempio l’impianto idrico dell’edificio in cui à ̈ disposta ed utilizzata la sterilizzatrice stessa.
Alcuni esempi di sterilizzatrici a vapore munite di un sistema di raffreddamento sono descritti nei brevetti US 20110076192 A1, GB 2320433 A e US 5505056.
La tecnica nota sopra citata presenta alcuni importanti inconvenienti.
Infatti, le sterilizzatrici a vapore e, in particolare, i sistemi di raffreddamento noti sono caratterizzati da una scarsa efficienza.
In particolare, detto primo sistema di raffreddamento, lavorando esclusivamente durante lo scarico della camera di sterilizzazione, ha costi di esercizio particolarmente elevati a causa della necessità di uno scambiatore di calore che, dovendo raffreddare il fluido in un ristretto arco di tempo, à ̈ caratterizzato da elevata potenza e, quindi, un grande consumo energetico.
Nel secondo sistema di raffreddamento noto la scarsa efficienza à ̈ determinata dalla temperatura del fluido di sterilizzazione che, ciclo dopo ciclo, tende a salire compromettendo l’efficacia e rendimento dell’intera sterilizzatrice.
Inoltre, nel caso in cui il fluido di scarico sia scaricato nel serbatoio principale, si può avere un degrado del fluido di sterilizzazione che, pertanto, non assicura più una corretta disinfezione degli strumenti.
Tali problemi di scarsa efficienza sono inoltre riscontrabili anche nel terzo sistema di raffreddamento sopradescritto dove, a causa dell’elevato uso di acqua proveniente dalla rete esterna, si ha un elevato aumento dei costi.
In questa situazione il compito tecnico alla base della presente invenzione à ̈ ideare una sterilizzatrice a vapore in grado di ovviare sostanzialmente agli inconvenienti citati.
Nell'ambito di detto compito tecnico à ̈ un importante scopo dell'invenzione realizzare una sterilizzatrice a vapore caratterizzata da costi sia di realizzazione sia di utilizzo ridotti.
Un altro importante scopo à ̈ pertanto quello di ottenere una sterilizzatrice a vapore caratterizzata da un sistema di raffreddamento particolarmente efficace. In particolare un obiettivo dell'invenzione à ̈ quello di realizzare una sterilizzatrice a vapore con un sistema di raffreddamento in grado di smaltire il fluido di scarto con ridotti consumi energetici.
Il compito tecnico e gli scopi specificati sono raggiunti da una sterilizzatrice a vapore come rivendicato nella annessa Rivendicazione 1.
Esecuzioni preferite sono evidenziate nelle sottorivendicazioni.
Le caratteristiche ed i vantaggi dell’invenzione sono di seguito chiariti dalla descrizione dettagliata di un’esecuzione preferita dell’invenzione, con riferimento all’unita Fig. 1 in cui si mostra la sterilizzatrice a vapore secondo l'invenzione.
Con riferimento alle Figure citate, la sterilizzatrice a vapore secondo l'invenzione à ̈ globalmente indicata con il numero 1.
Essa à ̈ costituita sostanzialmente da un impianto di sterilizzazione per strumenti medici e, in particolare, medico-dentistici e simili che, per eseguire la suddetta sterilizzazione, utilizza un fluido di sterilizzazione 1a, solitamente acqua demineralizzata, allo stato di vapore e caratterizzato da elevati valori di pressione e temperatura.
Per sommi capi, la sterilizzatrice a vapore 1 comprende un sistema di adduzione 20 atto a movimentare ed a trattare il fluido di sterilizzazione 1a; una camera di sterilizzazione 30 all’interno della quale sono disposti e sterilizzati gli strumenti medici, un sistema di scarico 40 atto a movimentare il fluido di scarto 1b una volta conclusa la sterilizzazione evacuandolo dalla camera 30.
In dettaglio, il sistema di adduzione 20 comprende un serbatoio principale 21 atto ad essere messo in connessione di passaggio fluido con una rete esterna di alimentazione e ad accumulare il fluido di sterilizzazione 1a; almeno una prima pompa 22 atta a movimentare il fluido tra detto serbatoio 21 e detta camera di sterilizzazione 30; ed un gruppo di vaporizzazione 23, di per sé noto e rappresentato schematicamente in Fig. 1, atto a trasformare il fluido 1a da liquido a vapore.
Il serbatoio principale 21 à ̈ dotato di primi mezzi di misura atti a misurare volume e pressione di fluido di sterilizzazione 1a contenuto nello stesso serbatoio 21 così da determinare un livello di minimo ed un livello di massimo di volume e di pressione di fluido 1a.
La camera di sterilizzazione 30 à ̈ costituita da una camera di sterilizzazione a ridotto volume per strumenti medici e, preferibilmente, per strumenti dentistici e simili. Essa à ̈ di per sé nota e, solitamente, costituita da una struttura avente forma pressoché cilindrica e realizzata in acciaio inossidabile.
Il sistema di scarico 40 comprende un serbatoio di scarico 41 atto ad accumulare il fluido di scarto 1b in uscita dalla camera di sterilizzazione 30 e atto ad essere messo in connessione di passaggio fluido con una rete esterna di scarico; una o più elettrovalvole 42 atte a movimentare il fluido di scarto 1b dalla camera di sterilizzazione 30 al serbatoio di scarico 41; una serie di condotti di scarico 43 atti a mettere in connessione di passaggio fluido detto serbatoio di scarico 41 con la camera di sterilizzazione 30.
Il serbatoio di scarico 41, in maniera analoga al serbatoio principale 21, à ̈ dotato di secondi mezzi di misura atti a misurare volume e pressione del fluido di scarto 1b contenuto nello stesso serbatoio 41 così da determinare un livello di minimo ed un livello di massimo di volume e di pressione di fluido 1b.
Preferibilmente, il serbatoio principale 21 ed il serbatoio di scarico 41 presentano sostanzialmente la stessa capienza e, ad esempio, presentano una capienza di circa 4 litri.
La sterilizzatrice a vapore 1 Ã ̈, infine, vantaggiosamente munita di un apparato di raffreddamento 50 atto a raffreddare il fluido di scarto 1b presente nel sistema di scarico 40.
L’apparato di raffreddamento 50 comprende un raffreddatore 52 atto a raffreddare il liquido di raffreddamento e mezzi di raffreddamento atti a raffreddare il fluido di scarto 1b quando esso à ̈ all’interno del serbatoio 41.
In particolare, i mezzi di raffreddamento possono essere uno scambiatore indiretto di calore 51 atto ad effettuare uno scambio di calore tra un liquido di raffreddamento ed il fluido di scarto 1b.
In aggiunta allo scambiatore 51, detti mezzi possono essere una pompa a vuoto 53 atta a mettere in depressione il serbatoio di scarico 41 così che, come in seguito meglio descritto, venga favorito l’abbassamento della temperatura del fluido di scarto 1b contenuto nel serbatoio di scarico 41. In altra alternativa detti mezzi di raffreddamento possono comprendere sia lo scambiatore indiretto di calore 51, sia la pompa a vuoto 53. Detta pompa a vuoto 53, oltre ad avere la suddetta funzione di raffreddamento, può essere utilizzata per mettere in depressione il sistema di scarico 40 così da favorire lo scarico della camera 20. Il liquido di raffreddamento à ̈ preferibilmente costituito dal fluido di sterilizzazione 1a e, pertanto, l’apparato di raffreddamento 50 presenta, come mostrato in Fig. 1, una serie di condotti, atti a mettere reciprocamente in connessioni di passaggio fluido i vari componenti dell’apparato 50 ed i serbatoi 21 e 41, ed una pompa di movimentazione 54 atta a movimentare il liquido di raffreddamento 1a all’interno di detti condotti tra i due serbatoi 21 e 41.
Lo scambiatore indiretto di calore 51 à ̈ costituito da un qualsiasi scambiatore di calore in cui si ha passaggio di calore tra i fluidi 1a ed 1b per conduzione indiretta. In dettaglio, l’espressione scambiatore indiretto di calore identifica quindi uno scambiatore in cui il passaggio di calore tra due fluidi avviene senza contatto diretto tra gli stessi e, pertanto, attraverso un’apposita superficie di scambio che consente di non miscelare i fluidi tra loro.
Preferibilmente, lo scambiatore indiretto di calore 51 à ̈ costituito da uno scambiatore indiretto di calore a superficie in cu i fluidi 1a ed 1b sono fatti fluire all’interno di due camere separate così che il passaggio di calore tra i fluidi 1a ed 1b avviene attraverso la parete che separa i due fluidi. Più preferibilmente ancora, i due fluidi 1a ed 1b sono atti ad attraversare lo scambiatore indiretto 51 con flussi aventi opposti versi di attraversamento di dette camere.
Lo scambiatore indiretto di calore 51 à ̈ integrato nel serbatoio di scarico 41 e, in particolare, esso à ̈ opportunamente disposto all’interno dello stesso serbatoio 41. In dettaglio, lo scambiatore 51 à ̈ costituito da una serpentina disposta all’interno del serbatoio di scarico 41 così da essere immersa nel fluido di scarto 1b ed attraversata dal fluido di sterilizzazione 1a.
Il raffreddatore 52, come mostrato in Fig.1, à ̈ interposto tra lo scambiatore indiretto di calore 51 ed il serbatoio principale 21 così da permettere al fluido di sterilizzazione 1a di raffreddarsi prima di ritornare all’interno del serbatoio principale 21.
Esso à ̈ costituito, preferibilmente, da un raffreddatore ad aria presentante una serpentina alettata, ossia caratterizzata da un’elevata superficie esterna, la quale à ̈ attraversata internamente dal fluido di sterilizzazione 1a e lambita esternamente da un getto di aria atto ad asportare calore dalla serpentina e, quindi, dal fluido di sterilizzazione 1a.
I mezzi di raffreddamento possono inoltre comprendere uno scambiatore supplementare indiretto di calore 55 atto a scambiare calore tra i fluidi 1a ed 1b. In particolare, lo scambiatore supplementare 55 à ̈ integrato con i condotti di scarico 43 così da permettere di raffreddare il fluido di scarto 1b mentre esso passa dalla camera di sterilizzazione 30 al serbatoio di scarico 41. Più in particolare, come mostrato in Fig. 1, lo scambiatore supplementare indiretto 55 à ̈ interposto tra lo scambiatore indiretto di calore 51 ed il raffreddatore 52.
In alternativa, lo scambiatore supplementare indiretto di calore 55 può essere integrato nel serbatoio principale 21. In dettaglio, in questo caso lo scambiatore supplementare 55 à ̈ ad, esempio, costituibile da una serpentina immersa nel fluido di sterilizzazione 1a ed atta ad essere attraversata dal fluido di scarto 1b che, dopo essere uscito dalla camera 30, cede calore al fluido di sterilizzazione 1a all’interno del serbatoio 21 e, successivamente, giunge nel serbatoio di scarico.
In un’ulteriore alternativa, lo scambiatore supplementare indiretto 55 può essere integrato nella camera di sterilizzazione 30 così da asportare calore al vapore presente nella camera 20 il quale si raffredda e, quindi, si condensa.
Lo scambiatore supplementare 55 à ̈ costituito da un qualsiasi scambiatore di calore in cui si ha passaggio di calore tra i fluidi 1a ed 1b per conduzione indiretta. In dettaglio, lo scambiatore 55 può essere uno scambiatore di tipo rigenerativo in cui, ad esempio, i fluidi 1a ed 1b vengono inviati alternativamente all'interno di una camera che, pertanto, assorbe calore dal fluido caldo, ossia il fluido di scarto 1b, e, successivamente, lo rilascia al fluido più freddo, ossia il fluido di sterilizzazione 1a.
In alternativa, lo scambiatore supplementare 55 à ̈ costituito, in maniera analoga allo scambiatore indiretto di calore 51, da uno scambiatore di calore a superficie in cu i fluidi 1a ed 1b sono fatti fluire all’interno di due camere separate con versi di percorrenza preferibilmente opposti.
L’apparato di raffreddamento 50 può infine essere munito di uno o più sensori atti a misurare la temperatura dei fluidi 1a ed 1b nei due serbatoi 21 e 41 ed una centralina di controllo che, in base ai dati forniti da detti sensori e dai mezzi di misura, regola il funzionamento di almeno l’apparato 50.
La sterilizzatrice a vapore 1, sopra descritta in senso strutturale, opera secondo il seguente modo.
Inizialmente sono caricati gli strumenti medico-dentistici o simili all’interno della camera di sterilizzazione 30 che, quindi, à ̈ apribile e accessibile manualmente. A questo punto ha inizio il procedimento di sterilizzazione e, più precisamente, ha inizio la fase di disinfezione.
In questa fase di disinfezione il gruppo di vaporizzazione 23, in maniera nota, preleva un determinato quantitativo di fluido di sterilizzazione 1a dal serbatoio 21, lo vaporizza e, quindi, lo immette all’interno della camera 30 così da effettuare la sterilizzazione degli strumenti.
Una volta ultimata la fase di sterilizzazione, si ha la fase di scarico in cui le elettrovalvole 42 richiamano il fluido di scarto 1b dalla camera di sterilizzazione 30 e lo immettono nel serbatoio di scarico 41. In particolare, tale fase di scarico può essere ottenuta anche grazie alla pompa a vuoto 53 che, mettendo in depressione il sistema di scarico 40, favorisce l’uscita del fluido di scarto 1b dalla camera di sterilizzazione 30.
Inoltre, durante la fase di scarico il fluido di scarto 1b, giungendo nel serbatoio 41, viene miscelato al fluido di scarto 1b già presente nel serbatoio di scarico 41 che, essendo stato precedentemente raffreddato, permette di effettuare un primo raffreddamento del fluido di scarto 1b appena giunto nel serbatoio 41. Può essere attivato l’apparato di raffreddamento 50 determinando pertanto l’inizio della fase di refrigerazione in cui à ̈ tolto calore dal fluido di scarto 1b almeno quando esso staziona all’interno del serbatoio di scarico 41.
In particolare, a questo punto, attivando la pompa di movimentazione 54, si dà inizio ad almeno una sottofase di raffreddamento o, in alternativa, attivando la pompa a vuoto 53, ad una sottofase di sottrazione termica.
In un'ulteriore alternativa, le pompe 53 e 54 sono attivate simultaneamente così da eseguire pressoché contemporaneamente sia la sottofase di sottrazione termica sia almeno una sottofase di raffreddamento.
Durante la sottofase di sottrazione termica, la pompa a vuoto 53 aspira una miscela di aria e vapore dal serbatoio di scarico 41 e la scarica all’esterno provocando una diminuzione della pressione all’interno dello stesso serbatoio 41 e, quindi, del fluido di scarto 1b in esso contenuto.
A sua volta, detto abbassamento di pressione determina una variazione del punto di ebollizione del fluido di scarto 1b e, più precisamente, una riduzione della temperatura di ebollizione del fluido di scarto 1b che, pertanto, aumenta la propria velocità di evaporazione spontanea del fluido di scarto 1b.
Tale aspirazione determina un’evaporazione di parte del fluido di scarto 1b che, a causa di tale cambiamento di stato, sottrae calore alla porzione di fluido 1b che rimane allo stato liquido raffreddandolo.
Inoltre, la pompa a vuoto 53 à ̈ attuata in maniera tale da evitare che, all’interno del serbatoio di scarico 41, si raggiunga la condizione di equilibrio tra fase liquida e vapore del fluido di scarto 1b determinando l’interruzione dell’evaporazione spontanea dello stesso fluido 1b e, quindi, la cessazione della sottofase di sottrazione termica. A tal fine, la pompa a vuoto 53 può essere pressoché sempre attiva o, in alternativa, essere attivata ad intervalli regolari determinati, ad esempio, in funzione della pressione e della temperatura del fluido di scarico 1b nel serbatoio 41.
Contemporaneamente alla sottofase di sottrazione termica, la fase di refrigerazione prevede l’esecuzione di almeno una sottofase di raffreddamento e, preferibilmente, almeno una prima sottofase di raffreddamento.
In tale prima sottofase di raffreddamento, il liquido di raffreddamento, ossia il fluido di sterilizzazione 1a, spinto dalla pompa di movimentazione 54 inizia a circolare all’interno dell’apparato di raffreddamento 50 cominciando a raffreddare il fluido di scarto 1b. In particolare, il fluido di sterilizzazione 1b circola all’interno dello scambiatore indiretto di calore 51 e, quindi, sottrae, per conduzione indiretta, al fluido di scarto 1b contenuto nel serbatoio di scarico 41.
Inoltre, il funzionamento della pompa 54 e, quindi, l’esecuzione della prima sottofase di raffreddamento possono essere pressoché sempre attivi o, in alternativa, può essere avviato ad intervalli regolari determinati, ad esempio, in funzione della temperatura del fluido di scarico 1b nel serbatoio 41.
Una volta uscito dallo scambiatore 51 il fluido di sterilizzazione giunge all’interno dello scambiatore supplementare indiretto di calore 55.
In particolare, se si sta eseguendo la fase di scarico, si ha nello scambiatore supplementare la contemporanea circolazione del fluido di scarto 1b proveniente dalla camera di sterilizzazione 30 e del fluido di sterilizzazione 1a proveniente dallo scambiatore 51 dando, pertanto, inizio alla seconda sottofase di raffreddamento per conduzione indiretta.
In tale seconda sottofase di raffreddamento, il fluido di scarto 1b, presente nello scambiatore supplementare 55, ha una temperatura maggiore rispetto al fluido di scarto 1b contenuto nel serbatoio di scarico 41 e, quindi, una temperatura maggiore del fluido di sterilizzazione uscente dallo scambiatore 51 cui, pertanto, il fluido di scarto 1b cede calore.
Una volta oltrepassato lo scambiatore supplementare di calore 55, il fluido di sterilizzazione 1a si presenta al raffreddatore 52 cui cede calore così da ritornare sostanzialmente alla stesa temperatura che aveva inizialmente nel serbatoio principale 21.
L'invenzione consente importanti vantaggi.
Infatti, la macchina sterilizzatrice 1 Ã ̈ in grado di eseguire il raffreddamento del fluido di scarto 1b con elevate efficacia ed efficienza.
Tali incrementi di efficienza ed efficacia sono stati ottenuti grazie alla possibilità di asportare calore dal fluido di scarto 1b in archi di tempo particolarmente lunghi garantiti dal fatto che, al contrario di quanto avveniva nelle sterilizzatrici note, l’apparato di raffreddamento e, in particolare, la pompa a vuoto 53 e lo scambiatore indiretto 51, sono in grado di lavorare senza interruzione.
Tale possibilità à ̈ garantita dal fatto che, al contrario dei dispositivi noti dove l’asportazione avviene durante il tempo di evacuazione della camera di sterilizzazione, l’asporto di calore dal fluido di scarto 1b avviene all’interno del serbatoio di scarico 41, ossia in una zona dove il fluido di scarto permane per un tempo non limitato.
Inoltre, la possibilità di lavorare in continuo dello scambiatore 51 à ̈ garantita dai mezzi di misura che, assicurando la presenza nel serbatoio principale di almeno un livello minimo di fluido di sterilizzazione 1a, consentono, indipendentemente dai cicli di sterilizzazione eseguiti, un quantitativo di fluido di sterilizzazione 1a necessario ad evitare guasti o altri problemi all’apparato 50.
La possibilità di eseguire continuamente sia la prima sottofase di raffreddamento sia la sottofase di sottrazione termica consente di avere un apparato di raffreddamento caratterizzato da componenti di ridotti ingombri, piccola potenza e, quindi, di consumi ridotti.
Un importante obiettivo raggiunto dalla presente invenzione à ̈ rappresentato dal fatto che il volume di fluido totale, ossia quello di scarto 1b più quello di sterilizzazione 1a, risulta, nell’intervallo di tempo compreso tra due cicli di sterilizzazione, pressoché costante consentendo, pertanto, di definire una capacità di re frigerazione sostanzialmente costante.
Tale aspetto à ̈ garantito dalla presenza nel serbatoio di scarico 41 di un fluido di scarto opportunamente raffreddato dal fluido di sterilizzazione e che, quindi, permette di raffreddare il fluido di scarto proveniente dalla camera di sterilizzazione 21 non appena à ̈ immesso all’interno del serbatoio 41.
Un altro importante vantaggio à ̈ rappresentato dal fatto che, pur utilizzando il fluido di sterilizzazione 1a come liquido di raffreddamento, esso non subisca riscaldamenti che, come succede nelle sterilizzatrici note, determinerebbero un degrado delle prestazioni della sterilizzatrice 1. Infatti, il sostanziale non riscaldamento del fluido di sterilizzazione permette di evitare che, scaldandosi, si creino nel fluido di sterilizzazione 1a le condizioni idonee ad una crescita della carica batterica.
Un ulteriore vantaggio à ̈ rappresentato dal fatto che il fluido di sterilizzazione 1a ed il fluido di scarto 1a non sono mai miscelati tra loro così che il fluido di sterilizzazione 1a mantiene un elevato grado di purezza e, quindi, garantisce sempre una disinfezione o sterilizzazione ottimale degli strumenti medici.
L'invenzione à ̈ suscettibile di varianti rientranti nell'ambito del concetto inventivo. Tutti gli elementi descritti e rivendicati sono sostituibili da elementi equivalenti ed i dettagli, i materiali, le forme e le dimensioni possono essere qualsiasi.

Claims (10)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Sterilizzatrice a vapore (1) per strumenti medici comprendente un sistema di scarico (40) atto a movimentare un fluido di scarto (1b) e comprendente un serbatoio di scarico (41) atto a raccogliere detto fluido di scarto (1b); un apparato di raffreddamento (50) atto a raffreddare detto fluido di scarto (1b); caratterizzata dal fatto che detto apparato di raffreddamento (50) comprende mezzi di raffreddamento atti a raffreddare detto fluido di scarto (1b) quando detto fluido di scarto (1b) à ̈ all’interno di detto serbatoio di scarico (41).
  2. 2. Sterilizzatrice a vapore (1) secondo la rivendicazione 1, in cui detti mezzi di raffreddamento comprendono uno scambiatore indiretto di calore (51) integrato in detto serbatoio di scarico (41) ed atto a sfruttare un liquido di raffreddamento per asportare calore da detto fluido di scarto (1b) per conduzione indiretta.
  3. 3. Sterilizzatrice a vapore (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, comprendente un sistema di adduzione (20) atto a movimentare un fluido di sterilizzazione (1a) ed in cui detto liquido di raffreddamento à ̈ costituito da detto fluido di raffreddamento (1a).
  4. 4. Sterilizzatrice a vapore (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, in cui detto primo scambiatore indiretto di calore (51) à ̈ uno scambiatore di calore a superficie.
  5. 5. Sterilizzatrice a vapore (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, in cui detto sistema di scarico (40) comprende condotti di scarico (43) atti condurre detto fluido di scarto (1b) in detto serbatoio di scarico (41); ed in cui detti mezzi di raffreddamento comprendono uno scambiatore supplementare indiretto di calore (55) integrato in detti condotti di carico (43) ed atto a scambiare calore tra detto liquido di raffreddamento e detto fluido di scarto (1b).
  6. 6. Sterilizzatrice a vapore (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, in cui detti mezzi di raffreddamento comprendono una pompa a vuoto (53) atta ad abbassare la pressione in detto serbatoio di scarico (41).
  7. 7. Sterilizzatrice a vapore (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, in cui detto apparato di raffreddamento (50) comprende un raffreddatore (52) atto a raffreddare detto fluido di sterilizzazione.
  8. 8. Procedimento di sterilizzazione per strumenti medici comprendente una fase di scarico in cui un fluido di scarto (1b) à ̈ trasportato all’interno di un serbatoio di scarico (41) e caratterizzato dal fatto di comprendere una fase di refrigerazione in cui à ̈ tolto calore da detto fluido di scarto (1b) almeno quando detto fluido di scarto (1b) staziona all’interno di detto serbatoio di scarico (41).
  9. 9. Procedimento di sterilizzazione secondo la rivendicazione precedente, in cui detta fase di refrigerazione comprende una sottofase di sottrazione termica in cui detto fluido di scarto (1b) à ̈ raffreddato almeno quando detto fluido di scarto (1b) staziona all’interno di detto serbatoio di scarico (41).
  10. 10. Procedimento di sterilizzazione secondo una o più delle rivendicazioni 9-10, in cui detta fase di refrigerazione comprende una prima sottofase di raffreddamento in cui un liquido di raffreddamento sottrae, per conduzione indiretta, calore a detto fluido di scarto quando detto fluido di scarto (1b) à ̈ in detto serbatoio di scarico (41).
IT001507A 2011-08-05 2011-08-05 Sterilizzatrice a vapore ITMI20111507A1 (it)

Priority Applications (6)

Application Number Priority Date Filing Date Title
IT001507A ITMI20111507A1 (it) 2011-08-05 2011-08-05 Sterilizzatrice a vapore
ES12727773T ES2699523T3 (es) 2011-08-05 2012-05-28 Esterilizador de vapor
US14/237,080 US9186429B2 (en) 2011-08-05 2012-05-28 Steam sterilizer
EP12727773.9A EP2739317B1 (en) 2011-08-05 2012-05-28 Steam sterilizer
PCT/IB2012/052658 WO2013021293A1 (en) 2011-08-05 2012-05-28 Steam sterilizer
CN201280045649.4A CN103841995B (zh) 2011-08-05 2012-05-28 蒸汽灭菌器

Applications Claiming Priority (1)

Application Number Priority Date Filing Date Title
IT001507A ITMI20111507A1 (it) 2011-08-05 2011-08-05 Sterilizzatrice a vapore

Publications (1)

Publication Number Publication Date
ITMI20111507A1 true ITMI20111507A1 (it) 2013-02-06

Family

ID=44675699

Family Applications (1)

Application Number Title Priority Date Filing Date
IT001507A ITMI20111507A1 (it) 2011-08-05 2011-08-05 Sterilizzatrice a vapore

Country Status (6)

Country Link
US (1) US9186429B2 (it)
EP (1) EP2739317B1 (it)
CN (1) CN103841995B (it)
ES (1) ES2699523T3 (it)
IT (1) ITMI20111507A1 (it)
WO (1) WO2013021293A1 (it)

Families Citing this family (4)

* Cited by examiner, † Cited by third party
Publication number Priority date Publication date Assignee Title
EP3653288B1 (de) 2018-11-13 2022-06-29 MELAG Medizintechnik GmbH & Co. KG Dampfsterilisator und verfahren zu dessen betrieb
GB2572265B (en) * 2019-04-05 2020-05-13 Sharpsmart Ltd A waste remediation apparatus and method
CN112696736B (zh) * 2020-12-29 2022-03-29 宁波奥克斯电气股份有限公司 杀菌自适应控制方法和空调器
EP4215220A1 (en) * 2022-01-21 2023-07-26 Newster System S.r.l. Liquid recovery system and waste disinfection apparatus

Citations (2)

* Cited by examiner, † Cited by third party
Publication number Priority date Publication date Assignee Title
GB1555295A (en) * 1977-04-05 1979-11-07 Electrolux Ab Method of and autoclave for sterilising articles
WO2002096472A1 (de) * 2001-05-31 2002-12-05 Siemens Aktiengesellschaft Dampfsterilisator

Family Cites Families (7)

* Cited by examiner, † Cited by third party
Publication number Priority date Publication date Assignee Title
GB1235952A (en) 1968-10-29 1971-06-16 Vittorio Claudi Improvements in or relating to sterilization autoclaves
US5348711A (en) 1993-07-21 1994-09-20 Mdt Corporation Dental handpiece sterilizer
US5505056A (en) 1994-10-21 1996-04-09 Jones; Steven M. Method and apparatus for sterilization
GB9626222D0 (en) 1996-12-18 1997-02-05 Smiths Industries Plc Autoclaves and method of operation
ATE348636T1 (de) 1998-10-05 2007-01-15 W & H Sterilization Srl Autoklave
ES2704136T3 (es) 2009-09-30 2019-03-14 Tso3 Inc Método de esterilización
CN201586234U (zh) * 2010-01-07 2010-09-22 兰州奇正粉体装备技术有限公司 一种蒸汽灭菌装置

Patent Citations (2)

* Cited by examiner, † Cited by third party
Publication number Priority date Publication date Assignee Title
GB1555295A (en) * 1977-04-05 1979-11-07 Electrolux Ab Method of and autoclave for sterilising articles
WO2002096472A1 (de) * 2001-05-31 2002-12-05 Siemens Aktiengesellschaft Dampfsterilisator

Also Published As

Publication number Publication date
EP2739317B1 (en) 2018-08-29
CN103841995B (zh) 2016-12-21
US9186429B2 (en) 2015-11-17
EP2739317A1 (en) 2014-06-11
US20140248180A1 (en) 2014-09-04
WO2013021293A1 (en) 2013-02-14
ES2699523T3 (es) 2019-02-11
CN103841995A (zh) 2014-06-04

Similar Documents

Publication Publication Date Title
WO2013114539A1 (ja) 蒸気滅菌装置
WO2002004860A1 (fr) Generateur de vapeur saturee, sterilisateur de vapeur et procede de sterilisation de vapeur
ITMI20111507A1 (it) Sterilizzatrice a vapore
ES2927200T3 (es) Método para detectar humedad en una cámara de vacío
CN104474564B (zh) 一种节能型脉动真空压力蒸汽灭菌器
US9381264B2 (en) Steam sterilizer
US20160015841A1 (en) Condensation assembly and method
ES2711421T3 (es) Recipiente para instrumentos médicos u odontológicos para la colocación en un autoclave
AU2018200383A1 (en) Autoclave
JP5202049B2 (ja) 被加熱目的液の加熱方法及びその装置
KR20100107312A (ko) 일체형 멸균 건조장치
JPWO2013114539A1 (ja) 蒸気滅菌装置
JP6655911B6 (ja) 加熱装置
JP5737555B2 (ja) レトルト装置
JP5995276B2 (ja) 真空冷却装置
JP2017048976A (ja) 加熱装置
ITUD20120123A1 (it) Impianto e metodo per l'ossidazione tramite ozono ed abbattimento dello stesso
JP2017045615A (ja) 加熱装置
JP2016148461A (ja) 真空冷却装置
JP2005323642A (ja) 高圧蒸気滅菌装置
ITMI20131023A1 (it) Sterilizzatrice a vapore
CZ20014595A3 (cs) Malý parní sterilizátor