ITMI20111464A1 - Dispositivo di apertura per sportello di frigoriferi e simili - Google Patents

Dispositivo di apertura per sportello di frigoriferi e simili Download PDF

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ITMI20111464A1
ITMI20111464A1 IT001464A ITMI20111464A ITMI20111464A1 IT MI20111464 A1 ITMI20111464 A1 IT MI20111464A1 IT 001464 A IT001464 A IT 001464A IT MI20111464 A ITMI20111464 A IT MI20111464A IT MI20111464 A1 ITMI20111464 A1 IT MI20111464A1
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IT
Italy
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handle
pusher
door
opening device
opening
Prior art date
Application number
IT001464A
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English (en)
Inventor
Fabio Gregnanin
Roberto Macecchini
Original Assignee
Coni Technic Srl
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    • EFIXED CONSTRUCTIONS
    • E05LOCKS; KEYS; WINDOW OR DOOR FITTINGS; SAFES
    • E05BLOCKS; ACCESSORIES THEREFOR; HANDCUFFS
    • E05B17/00Accessories in connection with locks
    • E05B17/0025Devices for forcing the wing firmly against its seat or to initiate the opening of the wing
    • E05B17/0033Devices for forcing the wing firmly against its seat or to initiate the opening of the wing for opening only
    • EFIXED CONSTRUCTIONS
    • E05LOCKS; KEYS; WINDOW OR DOOR FITTINGS; SAFES
    • E05BLOCKS; ACCESSORIES THEREFOR; HANDCUFFS
    • E05B65/00Locks or fastenings for special use
    • E05B65/0042For refrigerators or cold rooms
    • FMECHANICAL ENGINEERING; LIGHTING; HEATING; WEAPONS; BLASTING
    • F25REFRIGERATION OR COOLING; COMBINED HEATING AND REFRIGERATION SYSTEMS; HEAT PUMP SYSTEMS; MANUFACTURE OR STORAGE OF ICE; LIQUEFACTION SOLIDIFICATION OF GASES
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Description

DESCRIZIONE
DISPOSITIVO DI APERTURA PER SPORTELLO DI FRIGORIFERI E SI-MILI
La presente invenzione ha per oggetto un dispositivo di apertura per sportello di frigoriferi e simili del tipo precisato nel preambolo della prima rivendicazione. In particolare, l’invenzione concerne un dispositivo che permette ad un utilizzatore di aprire, in maniera agevole e senza sforzo, una porta di un frigorifero, di un congelatore o di un’altra struttura atta ad essere utilizzata per la conservazione di cibi, bevande ed alimenti in genere.
Come noto, i dispositivi di apertura di un frigorifero o di un congelatore sono solitamente costituiti esclusivamente da una maniglia solidale allo sportello e che consente di aprire il frigorifero/congelatore applicando un’opportuna forza alla maniglia stessa.
Tale operazione di apertura à ̈ spesso resa difficile dall’elevata forza necessaria all’apertura del frigorifero/congelatore. Tale ingente forza à ̈ dovuta al fatto che, per sigillare in maniera ermetica il frigorifero/congelatore, si usano delle guarnizioni magnetiche in grado di garantire una perfetta adesione tra lo sportello ed il resto del frigorifero.
In particolare, le guarnizioni magnetiche sono costituite da un corpo di gomma vincolato solidalmente allo sportello ed al cui interno viene disposto un magnete che, attirando il telaio del frigorifero, garantisce la perfetta aderenza tra la guarnizione ed il telaio e, quindi, tra lo sportello ed il resto del frigorifero.
La suddetta difficoltà di apertura à ̈ inoltre determinata dalla differenza di pressione tra l’ambiente esterno e quello interno che, soprattutto in un congelatore, risulta particolarmente elevata.
Infatti, al momento in cui viene chiusa la porta di un congelatore, la temperatura al suo interno incomincia ad abbassarsi determinando, di conseguenza, una depressione all’interno del congelatore, ossia un abbassamento della pressione interna rispetto a quella esterna. Tale depressione genera una forza che spinge lo sportello contro il telaio del frigorifero e che, quindi, si oppone alla forza di apertura applicata alla maniglia.
Per ridurre la forza necessaria ad aprire un frigorifero/congelatore e, quindi, consentire una comoda apertura dello sportello à ̈ stata ideata una pluralità di dispositivi di apertura che permettono di aprire il frigorifero/congelatore con uno sforzo ridotto.
Tali dispositivi, solitamente vincolati in corrispondenza del bordo dello sportello, comprendono un unico elemento sagomato vincolato allo sportello in maniera tale da ruotare rispetto ad esso. In particolare, l’elemento sagomato definisce la maniglia, atta a consentire un’agevole impugnatura dell’elemento sagomato, ed uno spintore che, essendo realizzato in un pezzo unico con la maniglia, à ̈ atto ad essere movimentato dalla maniglia così da andare a battuta con il telaio ed aprire lo sportello.
Alcuni esempi di tali dispositivi di apertura sono descritti nei brevetti US2006087131A1, WO0008398A1 e EP0891524B1.
In alternativa ai suddetti dispositivi di apertura, à ̈ stata ideata e progettata una nuova tipologia di dispositivi in cui lo spintore e la maniglia, a differenza dei precedenti in cui costituivano un pezzo unico, individuano due pezzi distinti vincolati tra loro così da permettere alla maniglia di movimentare lo spintore lungo un’apposita guida secondo una direzione perpendicolare al telaio del frigorifero. Alcuni esempi di questa tipologia di dispositivo à ̈ riportato nei brevetti EP0598779A1, US2008000052A1 ed EP1174668A1.
La tecnica nota sopra citata presenta alcuni importanti inconvenienti.
Un primo problema dei dispositivi di apertura noti à ̈ rappresentato dal fatto che essi possono essere esclusivamente disposti solo su determinati profili dello sportello. E, quindi, impediscono di adattare la posizione del dispositivo a quella desiderata dal produttore o dall’acquirente.
Un altro importante difetto à ̈ rappresentato dal fatto che, nonostante i miglioramenti apportati dai dispositivi di apertura sopra descritti, l’apertura di un frigorifero/congelatore à ̈ sempre particolarmente difficoltosa a causa dell’ancora elevata forza necessaria per azionare tali dispositivi.
Un ulteriore problema, à ̈ rappresentato dal fatto che, a causa dell’elevata forza che à ̈ necessario applicare alle maniglie, i dispositivi sono soggetti ad usura, rotture o altre conseguenze similari che ne limitano la durata.
Un non secondario problema di tali maniglie à ̈ rappresentato dall’elevato costo di realizzazione di tali dispositivi di apertura e dal basso pregio estetico che, di fatto, ne ha fino ad oggi limitato la diffusione.
In questa situazione il compito tecnico alla base della presente invenzione à ̈ ideare un dispositivo di apertura per sportello di frigoriferi e simili in grado di ovviare sostanzialmente agli inconvenienti citati.
Nell'ambito di detto compito tecnico à ̈ un importante scopo dell'invenzione realizzare un dispositivo facilmente adattabile a porte con profili differenti.
Un importante obiettivo à ̈ ottenere un dispositivo di apertura che consenta di aprire il frigorifero od il congelatore applicando forze di entità ridotta e, quindi, in maniera semplice.
Un altro importante scopo dell'invenzione à ̈ ideare un dispositivo di apertura che sia caratterizzato da elevata durata ed affidabilità.
Un non secondario obiettivo dell'invenzione à ̈ creare un dispositivo di apertura che sia di elevato pregio estetico.
Il compito tecnico e gli scopi specificati sono raggiunti da un dispositivo di apertura per sportello di frigoriferi e simili come rivendicato nella annessa Rivendicazione 1.
Esecuzioni preferite sono evidenziate nelle sottorivendicazioni.
Le caratteristiche ed i vantaggi dell’invenzione sono di seguito chiariti dalla descrizione dettagliata di esecuzioni preferite dell’invenzione, con riferimento agli uniti disegni, nei quali:
la Fig. 1a mostra un frigorifero munito di un dispositivo di apertura secondo l’invenzione;
la Fig. 1b mostra il dispositivo di Fig.1a in un’ulteriore configurazione;
la Fig. 2a à ̈ una sezione del dispositivo di apertura di Fig.1a;
la Fig. 2b evidenzia una sezione del dispositivo di apertura di Fig.1b;
la Fig. 3 illustra, in esploso, tutte le componenti del dispositivo di Fig. 1a; la Fig. 4 riporta, in esploso, un altro dispositivo di apertura secondo l’invenzione;
la Fig. 5 rappresenta una schematizzazione semplificata di come opera il dispositivo di apertura secondo l’invenzione;
la Fig. 6 rappresenta un’ulteriore schematizzazione della geometria di una porzione del dispositivo di apertura.
Con riferimento alle Figure citate, il dispositivo di apertura per sportello di frigoriferi e simili secondo l'invenzione à ̈ globalmente indicato con il numero 1.
Esso à ̈ atto ad essere disposto su uno sportello 11 di un frigorifero 10 al fine di movimentare lo sportello 11 rispetto al telaio 12 del frigorifero 10, ossia rispetto al resto della struttura del frigorifero stesso. In particolare, il dispositivo 1 permette di distaccare lo sportello 11 dal telaio vincendo le sopradescritte forze che, solitamente, vincolano tra loro sportello 11 e telaio 12.
Il dispositivo 1 comprende, per sommi capi, una maniglia 20 vincolata labilmente rispetto allo sportello 11; almeno uno spintore 30 atto ad andare a battuta con il telaio 12; ed almeno un meccanismo di movimentazione 40 atto ad essere azionato dalla maniglia 20 così da movimentare lo spintore 30 e distaccare lo sportello 11 dal telaio 12. In particolare la maniglia 20 à ̈ vincolata allo sportello 11 in maniera tale da preservare almeno un grado di libertà rispetto allo sportello 11 e, quindi essere traslata o ruotata rispetto allo sportello stesso. Lo spintore 30, come mostrato nelle figure, presenta un profilo con una faccia vincolata labilmente al meccanismo di movimentazione 40 e l’altra faccia atta ad andare a contatto con il telaio 12.
Il meccanismo di movimentazione 40 à ̈ atto a permettere alla maniglia 20 di movimentare lo spintore 30 lungo una direzione di scorrimento 30a presentante almeno una componente sostanzialmente perpendicolare al piano di sviluppo 11a dello sportello 11 così da andare a battuta con il telaio 12, ed esercitare sul telaio 12 la forza necessaria a distaccare lo sportello 11 dal telaio 12 e, quindi, ad aprire il frigorifero 10.
Il meccanismo 40 definisce pertanto una configurazione di apertura (Figg. 1b e 2b), in cui lo spintore 30 à ̈ protrudente rispetto allo sportello così da determinare il distacco dello sportello 11 dal telaio 12, ed una configurazione di riposo o chiusura (Figg. 1a e 2a), in cui lo spintore 30 non sporge dallo sportello 11 e, pertanto, permette allo sportello stesso di aderire al telaio 12. In particolare, le due configurazioni sono definite da due denti di impegno 21, ricavati sulla maniglia 20, ciascuno dei quali à ̈ atto a scorrere tra due rilievi di fine corsa ricavati sul meccanismo di movimentazione 40. In particolare, sul meccanismo 40 si possono individuare primi rilievi di fine corsa 40a atti a definire il fine corsa corrispondente alla configurazione di apertura e secondi rilievi di fine corsa 40b atti a definire il fine corsa corrispondente alla configurazione di chiusura.
Il meccanismo di movimentazione 40 comprende una struttura base 43, 44, atta ad essere vincolata allo sportello 11 e a sostenere il resto del dispositivo 1 in posizione corretta; un traversino 41 vincolato labilmente alla struttura base e mobile rispetto alla maniglia 20 ed allo spintore 30; ed un involucro 42 atto ad accoppiarsi con la struttura base definendo una camera di alloggiamento in cui à ̈ disposto almeno il traversino 41.
In particolare, la struttura base comprende una guida 43 disposta lungo un bordo dello sportello 11 e su cui scorre lo spintore 30 ed una basetta 44 posta sulla superficie esterna dello sportello 11 ed atta a sostenere i restanti componenti del dispositivo 1.
La guida 43 e la basetta 44 sono vincolate solidalmente tra loro tramite viti, incastri o simili. In alternativa, esse possono essere costituite in un unico componente.
La guida 43 à ̈ costituita da una piastra sagomata presentante: una parte centrale 43a atta ad andare a contatto con lo sportello 11 e ad essere vincolata ad esso tramite viti, saldature o altri mezzi similari; e due margini laterali 43b costituenti la guida dello spintore 30. In particolare, i due margini laterali 43b sono opportunamente rialzati rispetto alla parte centrale 43a così da non andare a battuta con lo sportello 11 permettendo allo spintore 30, tramite appositi denti di presa, d’impegnarvisi labilmente e, quindi, scorrere lungo i margini 43b.
Sulla basetta 44 sono vincolati il traversino 41 ed la maniglia 20. In dettaglio, traversino 41 e maniglia 20 sono vincolati alla basetta 44 tramite perni o altri mezzi similari così da ruotare rispetto alla basetta 44 e, quindi, definire rispettivamente un primo asse di rotazione 41a ed un secondo asse di rotazione 20a.
In particolare, il primo asse 41a à ̈ sostanzialmente parallelo al piano 11a.
Inoltre la basetta 44 presenta sulle facce esterne della basetta stessa i suddetti rilievi di fine corsa 40a e 40b all’interno dei quali à ̈ libero di scorrere uno dei denti di impegno 21 quando il dispositivo passa dalla configurazione di chiusura a quella di apertura o viceversa. In particolare, la distanza tra i primi rilievi di fine corsa 40a ed i secondi 40b à ̈ tale da garantire la corretta corsa allo spintore 30, come in seguito meglio descritto. In particolare, la posizione dei rilievi 40a e 4b permette pertanto di limitare la corsa dello spintore 30 che à ̈ opportunamente compresa tra 5 mm e 25 mm, in particolare, tra 12 mm e 16mm.
Il primo asse di rotazione 41a ed il secondo asse di rotazione 20a sono, preferibilmente, sostanzialmente paralleli tra loro.
In particolare, la distanza tra il primo asse di rotazione 41a e la direzione di scorrimento 30a, ossia la minima distanza tra due punti del primo asse 41a e della direzione 30a, à ̈ sostanzialmente uguale o maggiore alla distanza del secondo asse 20a da detta direzione 30a, ossia alla minima distanza tra due punti del secondo asse 20a e della direzione 30a. Più in particolare, la distanza tra il primo asse di rotazione 41a e la direzione di scorrimento 30a à ̈ sostanzialmente maggiore alla distanza del secondo asse 20a dalla direzione 30a, come mostrato in Fig.3.
In dettaglio, in questo caso il contatto e, quindi, il passaggio di moto tra la maniglia 20 ed il traversino 41 avviene direttamente attraverso un’estremità della maniglia stessa.
In alternativa, come mostrato in Fig. 4, il primo asse di rotazione 20a ed il secondo asse di rotazione 41a sono sostanzialmente perpendicolari tra loro. In particolare, in questo caso il contatto e, quindi, il passaggio di moto tra la maniglia 20 ed il traversino 41 avviene tramite il perno atto a definire il secondo asse di rotazione 20a della maniglia 20. A tal fine, il perno presenta una sporgenza protendente dal perno stesso e sagomata in maniera tale da rimanere sempre a contatto con il traversino 41 durante il passaggio del dispositivo 1 tra le due configurazioni.
Il traversino 41 à ̈ alloggiato all’interno della basetta 44 così da essere vantaggiosamente interposto tra la maniglia 20 e lo spintore 30 così che, durante il passaggio dalla configurazione di chiusura a quella di apertura, esso venga movimentato dalla maniglia 20 e, allo stesso tempo, movimenti lo spintore 30. A tal fine, come mostrato nelle Figg. 2a e 2b, il traversino 41 presenta un primo estremo vincolato labilmente, preferibilmente roto-traslazionalmente, rispetto allo spintore 30 ed un secondo estremo, opposto a detto primo estremo, vincolato labilmente rispetto alla base 43, 44 e, quindi, allo sportello 11. In particolare, l’accoppiamento tra traversino 41 e spintore 30 à ̈ realizzato attraverso un’apposita asola 30b ricavata sullo spintore stesso così da permettere di assorbire eventuali moti dello spintore 30 paralleli al piano di sviluppo 11a e, quindi, garantire un moto sostanzialmente rettilineo allo spintore 30.
Il traversino 41, inoltre, à ̈ vantaggiosamente posto a contatto con la maniglia 20 in un punto compreso tra i suddetti due estremi così che il traversino 41 costituisca una leva di terzo genere, ossia una leva in cui la forza applicata, data dalla maniglia 20, si trova tra il fulcro, ossia l’estremo vincolato alla basetta 44, ed il punto di applicazione della forza resistente, ossia l’estremo vincolato allo spintore 30.
La disposizione del traversino 41 rispetto alla basetta 44 e, quindi, allo sportello 11 à ̈ tale che, quando il dispositivo 1 à ̈ in configurazione di chiusura e in configurazione di apertura, esso definisce, con il piano di sviluppo 11a, rispettivamente un angolo di chiusura α ed un angolo di apertura β sostanzialmente coincidenti tra loro, come mostrato nella schematizzazione di Fig. 5.
Inoltre, la disposizione del traversino e, in particolare il dimensionamento ed il posizionamento reciproco tra il traversino 41 e la porzione di maniglia 20 atta ad andare a contatto con il traversino stesso permettono di definire un angolo d’inclinazione γ, come rappresentato in Fig.5.
Preferibilmente, quando il dispositivo di apertura à ̈ in configurazione di chiusura, l’angolo d’inclinazione γ à ̈ compreso tra 15° e 75° e, più preferibilmente ancora, compreso tra 30° e 60°.
Al fine di regolare gli spostamenti del traversino 41 e, quindi, della maniglia 20 e dello spintore 30, Il meccanismo di movimentazione 40 presenta inoltre un elemento di fine corsa 45 atto a permettere di regolare la corsa della maniglia 20 e, quindi, dello spintore 30, e mezzi di ritorno 46 atti ad opporsi al moto del traversino 41.
L’elemento di fine corsa 45 à ̈ vincolato alla basetta 44 in maniera tale da sovrapporsi ai primi rilievi di fine corsa 40a così da limitare la corsa della maniglia 20.
In dettaglio, l’elemento di fine corsa 45 à ̈ sagomato in maniera tale da andare a battuta con i denti di impegno 21 della maniglia 20 quando il dispositivo di apertura 1 passa dalla configurazione di riposo o chiusura a quella di apertura. Preferibilmente, l’elemento di fine corsa 45 à ̈ disposto sulla basetta 44 in maniera tale che, quando il dispositivo 1 passa dalla configurazione di chiusura a quella di apertura, esso vada a battuta con la maniglia 20 limitando la rotazione della maniglia stessa e, quindi, la corsa dello spintore 30.
In particolare, la presenza dell’elemento di fine corsa 45 permette pertanto di limitare la corsa dello spintore 30 che, grazie ad esso, à ̈ opportunamente inferiore a 16,5 mm, in particolare, a 8 mm.
I mezzi di ritorno 46 sono costituiti da molle o altri mezzi similari che permettono di movimentare spintore 30, traversino 41 e maniglia 20 così da riportare, in maniera pressoché automatica, il dispositivo di apertura 1 dalla configurazione di apertura a quella di chiusura. Ad esempio, come mostrato nelle Figg. 2a e 2b, i mezzi di ritorno 46 possono essere molle a compressione atte ad andare a battuta con il traversino 41 dalla parte opposta rispetto alla maniglia 20 e, quindi, tra il traversino 41 e la basetta 44.
In particolare, per garantire un’adeguata stabilità alla maniglia 20 in configurazione di riposo o chiusura, le molle, ossia i mezzi di ritorno 46, sono opportunamente precaricate così da esercitare, anche in configurazione di chiusura, un’adeguata forza atta a spingere la maniglia 20 a battuta, tramite i denti di impegno 21, con l’elemento di fine corsa 40b.
Inoltre, la posizione dei mezzi di ritorno 46, come mostrato nelle Figg. 2a e 2b, Ã ̈ tale che essi, quando il dispositivo passa dalla configurazione di apertura a quella di riposo o chiusura, creino, sia con la maniglia 20 sia con lo spintore 30, una vantaggiosa leva di terzo genere, ossia una leva in cui la forza applicata (mezzi di ritorno 46) si trova tra fulcro (secondo asse di rotazione 41a) e forza resistente (maniglia 20 o spintore 30).
Infine, il dispositivo di apertura 1 può presentare due meccanismi di movimentazione 40 ciascuno dei quali à ̈ atto a movimentare un proprio spintore 30 e che sono opportunamente vincolati ad un’unica maniglia 20 la quale, pertanto, à ̈ atta a movimentare contemporaneamente entrambi i meccanismi 40.
In alternativa, la maniglia 20 può essere vincolata ad un meccanismo di movimentazione 40 e ad un secondo apparato il quale à ̈ privo di spintore 30 e del sopradescritto meccanismo e che, quindi, à ̈ atto esclusivamente a permettere alla maniglia 20 di ruotare rispetto allo sportello 11.
Il funzionamento di un dispositivo di apertura per sportello di frigoriferi e simili, sopra descritto in senso strutturale, Ã ̈ il seguente.
Inizialmente, il frigorifero 10 si presenta con lo sportello 11 sostanzialmente adiacente al telaio 12 ed il dispositivo di apertura 1 in configurazione di riposo o chiusura. In particolare, in questa configurazione, come rappresentato in Fig 5 con linea unita, il traversino 41 forma, rispetto al piano di sviluppo 11a dello sportello 11, un angolo di chiusura α.
Al momento in cui l’utilizzatore desidera aprire il frigorifero 10, egli impugna la maniglia 20, la movimenta rispetto allo sportello 11 fino a quando i denti di impegno 21 vanno a battuta con i primi rilievi di fine corsa 40a o, se presente, con l’elemento di fine corsa 45.
Tale rotazione della maniglia 20 determina il passaggio del dispositivo di apertura 1 dalla configurazione di chiusura a quella di apertura e, quindi, distaccando dal telaio 12 lo sportello 11 che, a questo punto, Ã ̈ facilmente movimentabile fino alla completa apertura del frigorifero 10.
In tale azione, l’utilizzatore fa ruotare la maniglia 20 intorno al primo asse 20a che, premendo sul traversino 41, fa ruotare il traversino 41 intorno al secondo asse di rotazione 41a. In particolare, il traversino 41 ruota in verso antiorario fino a definire con il piano di sviluppo 11a l’angolo di apertura β assumendo la configurazione di apertura, rappresentato in Fig.5 con linea tratteggiata.
Tale rotazione del traversino 41 determina la movimentazione dello spintore 30 e la compressione delle molle.
In particolare, il traversino 41 sposta lungo la direzione di scorrimento 30a lo spintore 30 che, essendo vincolato dai denti d’impegno sui margini laterali 43b, scorre lungo la direzione di scorrimento 30a ed inizia a protrudere dallo sportello 11 e, quindi, ad esercitare una forza di distacco o apertura sul telaio 12.
Allo stesso tempo, il traversino 41 comprime contro la basetta 44 e i mezzi di ritorno 46 che, pertanto, accumulano energia durante il passaggio del dispositivo 1 dalla configurazione di riposo o chiusura a quella di apertura.
Quando l’utilizzatore ha ultimato l’apertura del frigorifero 10, egli lascia la maniglia 20 permettendo al dispositivo di apertura 1 di ritornare, in maniera automatica, in configurazione di chiusura.
Tale operazione à ̈ svolta grazie alla presenza dei mezzi di ritorno 46 che, quando l’utilizzatore molla la maniglia 20, tendono a rilasciare l’energia accumulata precedentemente e, quindi, a decomprimersi riportando automaticamente il dispositivo 1 in configurazione di chiusura.
In particolare, i mezzi di ritorno 46, premendo sul traversino 41, ruotano il traversino stesso che, quindi, solleva lo spintore 30 e, allo stesso tempo, ruota la maniglia 20 intorno all’asse 20a fino a che i denti di impegno 21 giungono a battuta con i secondi rilievi di fine corsa 40b e, quindi, il traversino torna a formare con il piano di sviluppo 10a l’angolo di chiusura α.
L'invenzione comprende un nuovo procedimento per l’apertura di uno sportello 11 di un frigorifero 10 o simili.
Nel procedimento di apertura, come emerge dal funzionamento sopradescritto, si prevede una fase di attivazione, in cui il dispositivo 1 passa dalla configurazione di riposo o chiusura a quella di apertura, ed una fase di disattivazione, in cui il dispositivo ritorna in configurazione di chiusura.
Nella fase di attivazione, si applica una forza alla maniglia 20 la quale inizia a movimentarsi rispetto allo sportello 11 e che, quindi, grazie alla interposizione del traversino 41 tra maniglia 20 e spintore 30, movimenta lo spintore 30.
In particolare, la maniglia 20, essendo poggiata sul traversino 41, quando ruota rispetto allo sportello 11, determina lo spostamento del traversino 41. A sua volta, il traversino 41, essendo vincolato allo spintore 30, determina la traslazione dello spintore 30 che, quindi, inizia ad esercitare la forza di distacco o apertura sul telaio 11.
Una volta terminata, l’azione della suddetta forza, la fase di attivazione à ̈ chiusa ed ha inizio la fase di disattivazione in cui il dispositivo di apertura ritorna dalla configurazione di apertura a quella di riposo o chiusura.
In tale fase, l’azione dei mezzi di ritorno 46 permette di riportare il traversino 41 e, quindi, la maniglia 20 e lo spintore 30 in posizione iniziale.
L'invenzione consente importanti vantaggi.
Un primo vantaggio del dispositivo di apertura 1 à ̈ rappresentato dal fatto che esso consente, indipendentemente dalla disposizione del dispositivo 1 sullo sportello 11, di disporre la maniglia 20 in una posizione pressoché qualsiasi rispetto allo sportello 11 e, quindi, di disporre sia verticalmente, sia orizzontalmente, sia trasversalmente.
Infatti, nella tecnica nota e, in particolare, nei dispositivi in cui spintore e maniglia erano costituiti da due pezzi distinti, la disposizione della maniglia rispetto allo spintore era pressoché univoca.
Al contrario, nel dispositivo di apertura 1 l’interposizione tra maniglia 20 e spintore 30 del traversino 41, ossia di un elemento distinto e separato da maniglia 20 e spintore 30, permette alla maniglia 20 di essere posizionata e movimentata secondo una direzione pressoché qualsiasi. Infatti, la presenza del traversino 41 permette di definire una superficie di pressione lungo la quale la maniglia 20 può indifferentemente agire muovendosi lungo una qualsiasi direzione e, in particolare, ruotare rispetto ad un qualunque asse di rotazione 20a.
Un importante obiettivo raggiunto con il presente dispositivo di apertura 1 à ̈ rappresentato dall’elevato pregio estetico del dispositivo di apertura 1 e, soprattutto, di un frigorifero 10 munito di un dispositivo 1.
Tale vantaggio à ̈ stato ottenuto grazie alla possibilità di vincolare la maniglia 20 sia a qualsiasi tipo di sportello sia in una qualsiasi posizione adattando quindi il dispositivo 1 alle peculiari esigenze estetiche di ciascun produttore o acquirente.
Un altro vantaggio à ̈ rappresentato dall’elevata sensazione di pregio che si ha utilizzando il dispositivo 1.
In particolare tale vantaggio à ̈ dovuto al fatto che, mentre nella tecnica nota il moto della maniglia era sostanzialmente costituito da una rotazione intorno ad un perno a cui aggiungere il moto di traslazione di suddetto perno, qui, nel dispositivo di apertura 1, il moto della maniglia 20 à ̈ dato esclusivamente dalla suddetta rotazione intorno all’asse 40a. Più in particolare, tale vantaggio à ̈ stato ottenuto grazie alla presenza dell’asola 30b che permette di assorbire gli scostamenti del traversino 41 paralleli al piano 11a e, quindi, di garantire un moto di sola rotazione alla maniglia 20 e, allo stesso tempo, un moto pressoché rettilineo allo spintore 30.
Inoltre, tale vantaggio, evidenziato in Fig. 5, à ̈ stato ottenuto grazie alla particolare scelta dell’angolo di rotazione del traversino 41 che, essendo diviso in due porzioni sostanzialmente coincidenti, ossia l’angolo di chiusura α ed l’angolo di apertura β, permette di avere un ridotto scostamento del moto dello spintore 30 dalla perpendicolare al piano di sviluppo 11a.
Un ulteriore principale vantaggio à ̈ rappresentato dalla minore forza necessaria all’apertura del frigorifero 10 ottenuta grazie al fatto che, a parità di spostamento dello spintore 30, il dispositivo 1 passa dalla configurazione di chiusura a quella di apertura con una rotazione della maniglia 20 maggiore rispetto a quella necessaria nei dispositivi noti. Esso appare evidente in Fig. 5 dove viene confrontato, a parità di spostamento dello spintore 30, l’arco di rotazione di una maniglia utilizzando il dispositivo di apertura 1 (linea tratteggiata ed unita) con l’arco di rotazione che si ha utilizzando un dispositivo noto (linea puntinata). Tale aspetto à ̈ dovuto alla particolare disposizione dei due assi di rotazione 20a e 41a rispetto alla direzione di scorrimento 30a. In particolare, tale vantaggio à ̈ dovuto al fatto che il primo asse di rotazione 20a si trova ad una distanza da tale direzione 30a inferiore rispetto a quella tra il secondo asse 41a e la suddetta direzione 30a.
Detto aspetto può essere facilmente così dimostrato, vedere Fig. 6.
Consideriamo il triangolo isoscele ABC (i due angoli di chiusura α e di apertura β sono uguali) i cui lati obliqui AB ed AC sono definiti dalle posizioni del traversino 41 quando il dispositivo à ̈ in configurazione di chiusura ed in quella di apertura.
Prendiamo un segmento DE qualsiasi congiungente i due lati uguali (BA ed AC) del triangolo e tracciamo la circonferenza di centro O passante per D, E e A (asse 41a).
Tracciamo il diametro GF passante per il centro della corda DE e che, intersecando la circonferenza, definisce F (asse 20a) sulla corda DE di maggiore estensione ed il punto G sulla corda DE di minore estensione. In particolare, essendo GF perpendicolare ad DE, il punto G divide la rispettiva corda in due parti uguali e il triangolo DEF risulta isoscele. Più in particolare, i lati FD ed FE corrispondono alla porzione di maniglia 20 compresa tra il traversino 41a e l’asse 20a rispettivamente nella configurazione di chiusura ed apertura.
Giunti a questo punto, abbiamo dimostrato che l’angolo DFE (angolo di rotazione della maniglia 20) e l’angolo DAC (angolo di rotazione del traversino 41), insistendo sulla stessa corda, sono tra loro coincidenti.
Per dimostrare che il punto F sta sulla retta passante per A (asse 41a) e parallela a CB (direzione 30a), tracciamo il segmento AH passante per il punto G che, dividendo l’arco DE in due parti uguali, à ̈ bisettrice dell’angolo BAC e, quindi, à ̈ altezza del triangolo ABC.
Disegniamo infine la retta passante per i punti AF che definisce il triangolo AFG che, essendo l’angolo al centro FOG doppio dell’angolo alla circonferenza FAG, à ̈ rettangolo in A.
Essendo quindi Il segmento AH, passante per il punto G, perpendicolare sia ad AF sia a BC, il segmento AF Ã ̈ parallelo al segmento BC e, quindi, il punto F giace sulla retta parallela al segmento BC e, quindi, alla direzione 30a, come volevamo dimostrare.
A questo punto, appare evidente come, se il punto F si avvicina alla direzione 30a e, quindi, entra nella circonferenza, l’angolo DFE aumenti e diventi maggiore dell’angolo BAC, viceversa se si allontana e, pertanto, fuoriesce dalla circonferenza.
Il sopradescritto vantaggio di minore forza necessaria à ̈ dato anche dalla presenza del traversino 41 e, in particolare, dal fatto che la presenza del traversino 41 permette di avere un meccanismo di movimentazione 40 caratterizzato da un sistema a doppia leva (la maniglia 20 ed il traversino 41).
L’elevata estensione dell’arco di rotazione della maniglia 20 à ̈ anche dato dal posizionamento reciproco del traversino 41 e della maniglia 20, ossia dal sopra descritto angolo d’inclinazione γ assunto in configurazione di chiusura.
Un altro importante vantaggio à ̈ rappresentato dall’elevata durata ed affabilità del dispositivo di apertura 1.
Tale vantaggio à ̈ stato ottenuto grazie alla possibilità di aprire lo sportello 11 applicando una minore forza alla maniglia 20 e, quindi, di avere minori sforzi agenti sul dispositivo.

Claims (10)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo di apertura (1) per sportello (11) di frigoriferi (10) e simili comprendente una maniglia (20) vincolata labilmente rispetto a detto sportello (11); uno spintore (30) atto ad essere movimentato da detta maniglia (20) così da andare a battuta con il telaio (11) di detto frigorifero (10) ed esercitare su detto telaio (11) una forza di distacco da detto telaio (11); e caratterizzato dal fatto di comprendere un traversino (41) mobile rispetto a detta maniglia (20) e detto spintore (30) e interposto tra gli stessi così da essere movimentato da detta maniglia (20) e da movimentare detto spintore (30).
  2. 2. Dispositivo di apertura (1) secondo la rivendicazione precedente, detto traversino (41) presenta un primo estremo vincolato labilmente rispetto a detto spintore (30) ed un secondo estremo, opposto a detto primo estremo, vincolato labilmente rispetto a detto sportello (11).
  3. 3. Dispositivo di apertura (1) secondo la rivendicazione precedente, in cui detta maniglia (20) à ̈ atta ad andare a contatto con detto traversino (41) tra detti estremi facendo sì che detto traversino (41) definisca una leva di terzo genere.
  4. 4. Dispositivo di apertura (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, detto traversino (41) e detta maniglia (20) sono atti a ruotare rispetto a detto sportello (11) definendo rispettivamente un primo asse di rotazione (41a) ed un secondo asse di rotazione (20a).
  5. 5. Dispositivo di apertura (1) secondo la rivendicazione precedente, in cui detto primo asse di rotazione (41a) e detto secondo asse di rotazione (20a) sono sostanzialmente perpendicolari tra loro.
  6. 6. Dispositivo di apertura (1) secondo la rivendicazione 4, in cui detto pri mo asse di rotazione (41a) e detto secondo asse di rotazione (20a) sono sostanzialmente paralleli tra loro.
  7. 7. Dispositivo di apertura (1) secondo la rivendicazione precedente, in cui detto spintore (30) Ã ̈ atto ad essere movimentato lungo una direzione di scorrimento (30a) ed in cui la distanza tra detto primo asse di rotazione (41a) e detta direzione di scorrimento (30a) Ã ̈ superiore alla distanza tra detto secondo asse di rotazione (20a) e detta direzione di scorrimento (30a).
  8. 8. Dispositivo di apertura (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, comprendente mezzi di ritorno (46) atti ad opporsi al moto di detto traversino (41) dovuto all’azione di detta maniglia (20).
  9. 9. Frigorifero (10) comprendente almeno uno di detto dispositivo di apertura (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti.
  10. 10. Procedimento di apertura per sportello (11) di frigoriferi (10) e simili comprendente un dispositivo di apertura (1) comprendente una maniglia (20) ed uno spintore (30) vincolati labilmente rispetto a detto sportello (11); detto procedimento comprendendo una fase di attivazione in cui si ha la movimentazione di detta maniglia (20) rispetto a detto sportello (11); e caratterizzato dal fatto che dispositivo di apertura (1) comprende un traversino (41) mobile rispetto a detta maniglia (20) ed a detto spintore (30); e dal fatto che in detta fase di attivazione detta movimentazione di detta maniglia (20) determina lo spostamento di un traversino (41); e dal fatto che detto spostamento di traversino (41) determina la traslazione di uno spintore (30) così che detto spintore (30) vada a battuta con il telaio (11) di detto frigorifero (10) ed eserciti una forza di apertura su detto telaio (11).
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