ITMI20110156A1 - Apparecchio di riscaldamento a idrocarburo liquido o bioetanolo - Google Patents

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Description

Descrizione
tìtolo: “Apparecchio di riscaldamento a idrocarburo liquido o bietanoloâ€
Descrizione
La presente invenzione si riferisce a un apparecchio di riscaldamento a idrocarburo liquido o bietanolo.
Più in particolare, la presente invenzione si riferisce a un apparecchio di riscaldamento in forma di caminetto per ambienti domestici e, in generale ma non esclusivamente, per interni, atto a essere variabilmente dislocato in varie zone dei locali in quanto non richiede il collegamento a una canna fumaria per il convogliamento all’esterno dei gas di combustione.
Apparecchi di riscaldamento di questo genere, in cui la combustione del bio etanolo o di un eventuale combustibile similare come petrolio lampante o kerosene avviene allo stato di miscela aria-vapore del combustibile stesso, sono noti da tempo; poiché la combustione del bioetanolo produce livelli molto bassi di gas tossici, tali apparecchi possono facilmente essere utilizzati in ambienti, chiusi e senza canne fumarie per un dato numero di ore, pur essendo consigliata l’aerazione dell’ambiente. Oltre all’effetto riscaldante, gli stessi apparecchi costituiscono anche elementi di arredo con caratteristiche ornamentali di varia natura. Ai fini della sicurezza, con riguardo particolare al rischio dì incendio del combustibile contenuto nel serbatoio dell’apparecchio, nonché con riguardo al rovesciamento accidentale dell’intera struttura che non à ̈ fissata a pavimento, i noti apparecchi di riscaldamento di cui si tratta sono stati provvisti di dispositivi atti a evitare che tutto il quantitativo di combustibile pari alla capienza del serbatoio sia disposto nel bruciatore.
Una prima forma di realizzazione degli apparecchi a bio etanolo, infatti, prevedeva che l’intero quantitativo di combustibile necessario per le previste ore di funzionamento fosse disposto nel bruciatore, cosicché la fiamma ardeva galleggiando sul liquido infiammabile. In questa ipotesi, un urto o lo spostamento violento del caminetto, così come il suo accidentale rovesciamento, generava lo straripamento del combustibile con il rischio assai facile di un incendio. Successive forme di realizzazione dei caminetti o apparecchi a bioetanolo hanno condotto a separare il serbatoio dal bruciatore; in quest’ultimo, il quantitativo di combustibile à ̈ esiguo, mentre nel serbatoio posto a distanza dal bruciatore à ̈ contenuta la maggior parte del liquido infiammabile.
L’alimentazione si realizza per differenza di pressione tra serbatoio chiuso e pressione atmosferica; in particolare, quando la combustione abbassa il livello del liquido nel bruciatore portandolo al di sotto del foro di alimentazione, alcune bolle di aria entrano nel serbatoio alterando l’equilibrio delle pressioni, finché il liquido travasa dal serbatoio nel bruciatore e ripristina il livello originario.
Anche questa soluzione, tuttavia non offre complete garanzie di sicurezza contro il verificarsi di possibili incendi, poiché il liquido del serbatoio comunica sempre con la camera di combustione; dato che il livello del liquido presente nel serbatoio à ̈ molto alto rispetto al bruciatore, in caso di malfunzionamento del sistema di livellamento il liquido presente nel serbatoio può fuoriuscire dalla camera di combustione e propagarsi a terra. Ciò può verificarsi, ad esempio, a causa di un travaso di aria nel serbatoio, con conseguenze di notevole gravità.
Ulteriore inconveniente dei noti apparecchi di riscaldamento di cui si tratta, in cui serbatoio e bruciatore sono separati, riguarda il caricamento del combustibile nel serbatoio. Una prima soluzione prevede che vi sia un serbatoio amovibile, che però presenta l’inconveniente di un possibile danneggiamento dei componenti di attacco di cui il serbatoio stesso à ̈ provvisto nel corso della movimentazione che avviene in fase di ricarica del combustibile.
Lo stesso serbatoio può subire danneggiamenti nel corso di tale operazione, col rischio che possa progressivamente perdere il liquido una volta riposto e lasciato incustodito. Secondo un’altra nota soluzione, il serbatoio à ̈ fissato all’apparecchio di riscaldamento. In questo caso, il riempimento à ̈ sovente difficoltoso e la dislocazione del serbatoio à ̈ tutt’altro che ottimale in quanto à ̈ prossima al bruciatore. Inoltre, i serbatoi fissi sono provvisti di un foro di riempimento a caduta, con la conseguenza che la pericolosa fuoriuscita del combustibile liquido nel corso della fase di riempimento à ̈ altamente probabile.
Ulteriore inconveniente che si rileva nei noti apparecchi di riscaldamento di cui si tratta riguarda il dosaggio del combustibile al bruciatore; tale dosaggio, infatti, à ̈ in genere basato su equilibri di pressione e dimensionamenti dei condotti che possono alterarsi facilmente in certe condizioni, come ad esempio nel caso in cui l’apparecchio venga spostato o venga disposto su una superficie non perfettamente piana. Scopo della presente invenzione à ̈ quello di ovviare agli inconvenienti sopra lamentati.
Più in particolare, lo scopo della presente invenzione à ̈ quello di provvedere un apparecchio di riscaldamento a idrocarburo liquido o bioetanolo in cui il liquido infiammabile presente nel serbatoio sia adeguatamente e costantemente isolato dalla camera di combustione a bruciatore.
Ulteriore scopo del invenzione à ̈ quello di provvedere un apparecchio come sopra definito in cui il riempimento del serbatoio del combustibile si realizzi in modo agevole e in condizioni di totale sicurezza.
Non ultimo scopo dell’invenzione à ̈ quello di provvedere un apparecchio di riscaldamento in cui il dosaggio del combustibile necessario all’alimentazione del bruciatore avvenga con estrema precisione e al riparo da rischi di qualsiasi genere.
Ulteriore scopo dell’invenzione à ̈ quello di mettere a disposizione degli utilizzatori un apparecchio di riscaldamento atto a garantire un elevato livello di resistenza e affidabilità nel tempo, tale inoltre da poter essere facilmente ed economicamente realizzato.
Questi e altri scopi ancora vengono raggiunti dall’apparecchio di riscaldamento a idrocarburo liquido o bioetanolo della presente invenzione in accordo con la rivendicazione principale.
Le caratteristiche costruttive e funzionali dell’apparecchio di riscaldamento della presente invenzione potranno essere meglio comprese dalla dettagliata descrizione che segue, in cui si fa riferimento alle allegate tavole di disegni che ne rappresentano una forma di realizzazione preferita e non limitativa e in cui:
la figura 1 rappresenta schematicamente una vista frontale prospettica dell’apparecchio di riscaldamento della presente invenzione;
le figure 2 e 3 rappresentano schematicamente i componenti essenziali dello stesso apparecchio e i rispettivi collegamenti in due diverse condizioni;
la figura 4 rappresenta schematicamente una vista frontale parzialmente sezionata del dispositivo di regolazione del livello del combustibile presente nell’apparecchio di riscaldamento;
la figura 5 rappresenta schematicamente in vista prospettica, l’insieme costituito dal serbatoio e dalla camera di combustione esemplificativamente chiusa da paratie superiori dello stesso apparecchio di riscaldamento;
la figura 6 rappresenta schematicamente, in vista prospettica, lo stesso insieme di figura 5, in cui le paratie della camera di combustione sono però aperte;
la figura 7 rappresenta schematicamente, in vista prospettica, lo stesso insieme delle figure precedenti, con la camera di combustione sezionata trasversalmente ad evidenziare una sottostante cavità di raccolta del combustibile in caso di emergenza;
la figura 8 rappresenta schematicamente, in vista prospettica, l’apparecchio di riscaldamento della presente invenzione, ad evidenziare la possibilità di sostituire i pannelli di rivestimento della struttura.
Con riferimento iniziale alla figura 1, l’apparecchio di riscaldamento della presente invenzione à ̈ vantaggiosamente realizzato in forma di caminetto, indicato nel complesso con 10, costituito da una struttura parallelepipeda regolare a pianta rettangolare.
Detta struttura à ̈ definita da due contrapposte fasce laterali 12 a sviluppo verticale, collegate tra loro superiormente da un pannello trasversale 14 e delimitanti inferiormente un basamento 16 che incorpora la camera di combustione, il serbatoio del combustibile e le componenti funzionali di cui si dirà in seguito.
L’area delimitata dalle fasce 12, dal pannello trasversale 14 e dal basamento 16 à ̈ schermata in parte, sui contrapposti fronti anteriore e posteriore, da rispettive lastre 18 in materiale trasparente come vetro, cristallo o equivalenti. Il fronte superiore esposto del basamento 16 à ̈ centralmente provvisto di un’apertura 20, preferibilmente di forma rettangolare in cui i lati maggiori si estendono parallelamente ai bordi anteriore e posteriore del basamento stesso; l’apertura 20 definisce la bocca della camera di combustione dalla quale si sviluppa la fiamma e che può essere chiusa da una o più paratie, più avanti descritte.
L’apparecchio di riscaldamento o caminetto a bioetanolo 10 comprende, come illustrato schematicamente alle figure 2 e 3, un insieme di componenti strutturali e funzionali che sono integrati nel basamento 16. In particolare, nel basamento 16 à ̈ alloggiato un serbatoio metallico 22, una camera di combustione 24 collegata al serbatoio stesso da un condotto 26 lungo il quale sono installate una valvola di sicurezza 30 e una valvola di intercettazione e livellamento 28 del liquido combustibile nella camera di combustione 24. Detta ultima à ̈ costituita da un contenitore metallico, di qualsivoglia forma e dimensione compatibile con il quantitativo di combustibile contenuto nel serbatoio 22, alla sommità del quale à ̈ definita la citata apertura 20 dalla quale fuoriesce la fiamma, indicata con “Fâ€
L’apertura 20 à ̈ schermabile per mezzo di contrapposte paratie 32, la cui maggiore o minore apertura determina un corrispondente effetto riscaldante. Le paratie 32 sono mantenute in chiusura, cioà ̈ in accostamento reciproco che scherma la camera di combustione 24, da molle elicoidali 34, mentre sono attivate in apertura o scostamento reciproco per mezzo di un motorino elettrico 36, ad esempio del tipo passo-passo magnetico, cooperante con un’asta 37 abbinata a cremagliere 39. Durante il funzionamento dell’apparecchio, cioà ̈ con fiamma accesa, il motorino elettrico 36 à ̈ sempre in tensione per mantenere aperte le paratie 32; in caso contrario, le molle elicoidali 34 si estendono automaticamente e chiudono le paratie 32 determinando lo spegnimento della fiamma “F†.
Per mantenere nella camera di combustione 24 un livello basso ma sufficiente e costante di combustibile, onde ridurre al minimo i rischi derivanti da un accidentale sversamento, à ̈ previsto che la valvola 30 si apra e si chiuda automaticamente al raggiungimento di un livello minimo e massimo del combustibile stesso in detta camera. La rilevazione dei livelli à ̈ ad esempio effettuata mediante una o più sonde 38 disposte di preferenza nella valvola di sicurezza 28 oppure attraverso un rilevatore a magnete; l’attivazione conseguente della valvola 30, che permette il passaggio del liquido dal serbatoio 22 alla camera di combustione 24 per ripristinare il livello stabilito nella camera stessa à ̈ vantaggiosamente gestita da una centralina elettronica di controllo 40 alimentata da una batteria ricaricabile. Questa soluzione, oltre al vantaggio di mantenere un livello esiguo di combustibile nella camera di combustione 24, permette di mantenere la valvola 30 prevalentemente chiusa; essa, infatti, si apre solo per pochi secondi, necessari al ripristino del livello di liquido programmato nella -camera di combustione 24, determinando sia una sensibile riduzione del consumo di energia della batteria, sia un notevole incremento della sicurezza globale poiché mantiene normalmente separato il serbatoio 22 dalla citata camera di combustione 24.
La figura 4 illustra ulteriormente, secondo una forma alternativa e preferita di realizzazione, i mezzi per la regolazione del combustibile nella camera di combustione, che comprendono un’elettrovalvola e un dispositivo integrante un galleggiante.
Il combustibile che defluisce dal serbatoio 22 alla camera di combustione 24 attraversa un’elettrovalvola 42 abbinata a un dispositivo di regolazione del livello 44 provvisto di un galleggiante 46. Detto dispositivo 44 à ̈ costituito da un corpo metallico comprendente un condotto 48 che lo collega da un lato al serbatoio 22 e dall’altro al bruciatore o camera di combustione 24; il dispositivo 44 definisce al proprio interno una camera di misurazione 50 a sviluppo verticale, nella quale à ̈ disposto il galleggiante 46, Al galleggiante 46, realizzato in materiale avente adeguate caratteristiche di resistenza chimica, à ̈ fissata verticalmente un’asta 54 che si muove in solido con il galleggiante stesso. Attraverso tale asta, che fuoriesce superiormente dal dispositivo di regolazione del livello 44, à ̈ possibile portare all’esterno l’indicazione dei livelli minimo e massimo di combustibile che si desidera avere all’interno della camera di combustione 24. Tali livelli, peraltro, sono preferibilmente oggetto di taratura preventiva all’atto della costruzione o del collaudo dell’apparecchiatura 10. Nella parte superiore della camera di misurazione 50 sono installati rilevatori elettronici di livello di tipo noto (non illustrati), collegati con la centralina elettronica di controllo 40 che rileva i segnali di livello minimo e massimo dell’asta 54 collegata al galleggiante 46. Anche in questa forma di realizzazione, l’elettrovalvola 42 à ̈ normalmente chiusa e ciò impedisce il passaggio del combustibile tra serbatoio 22 e camera di combustione 24. L’elettrovalvola 42, così prevalentemente disattivata, elimina anche inutili consumi di energia elettrica. Inoltre, il livello di combustibile presente nella camera di combustione 24 à ̈ sempre ridotto al minimo, con la conseguenza che non possono verificarsi combustioni pericolose, neppure in caso di ribaltamento dell’apparecchiatura 10. Infatti, la centralina elettronica 40 riceve dai rilevatori elettronici posti nella camera di misurazione 50 il segnale di livello minimo e invia di conseguenza un impulso all’elettrovalvola 42 che si apre temporaneamente e lascia defluire il combustibile dal serbatoio 22 alla camera di misurazione 50 del dispositivo 44 e quindi alla camera di combustione 24. All’inverso, quando si raggiunge il livello massimo prefissato di liquido nella camera 50, un nuovo impulso à ̈ inviato dalla centralina elettronica 40 all’elettrovalvola 42, che si chiude istantaneamente e interrompe il passaggio del combustibile.
Secondo un’ulteriore vantaggiosa caratteristica dell’invenzione, il rifornimento del serbatoio 22 à ̈ realizzato mediante una valvola ad attacco rapido, costituita da due complementari parti maschio e femmina, ad esempio del tipo noto sul mercato come serie PLC della Colder Products Company. Una valvola di questo tipo consente l’attacco e il distacco con la- contemporanea immediata apertura/chiusura degli elementi maschio e femmina senza necessità di rubinetti di intercettazione del flusso. I due elementi maschio-femmina, indicati con 56 e 58 a figura 2 e, in parte, a figura 3 sono rispettivamente fissati al tubo di adduzione del combustibile uscente da una tanica 60 e a un condotto 62 uscente dal serbatoio 22. Il liquido presente nella tanica 60, integrante la riserva di combustibile, scende nel serbatoio 22 per gravità, per differenza di pressione o per mezzo di altri noti sistemi. Una volta raggiunta la quantità necessaria al rabbocco di combustibile nel serbatoio 22, l’utilizzatore separa i componenti maschio-femmina 56, 58 della valvola, interrompendo il flusso di liquidi senza che si verifichi alcuna perdita di combustibile. Un galleggiante 52 posto all’interno del serbatoio 22 à ̈ vantaggiosamente previsto per determinare la chiusura automatica del condotto di adduzione 62 una volta raggiunto nel serbatoio 22 il livello di riempimento preordinato. Detto serbatoio à ̈ provvisto di una valvola di sfiato 64 che agevola l’operazione di rabbocco. Ai fini della sicurezza, à ̈ previsto che la ricarica o il rabbocco del serbatoio 22 siano possibili solo ad apparecchio spento e, allo scopo, un microinterruttore di tipo noto à ̈ disposto in corrispondenza di uno sportellino 66 che chiude imboccatura del condotto 62 e scherma il componente 58 della citata valvola. Detto microinterruttore à ̈ collegato alla centralina elettronica di controllo 40 che, ricevendo il segnale elettrico di apertura dello sportellino 66 determina la chiusura delle paratie 32 disattivando il motorino 36, interrompendo così la combustione.
In alternativa o in aggiunta può essere previsto allo stesso scopo, sul fronte di accesso alla valvola di rifornimento, una parete ribaltabile 23 interagente con un analogo microinterruttore collegato a detta centralina. La valvola di sfiato 64 svolge anche la funzione di impedire il verificarsi all’interno del serbatoio 22 di sovrappressioni derivanti, ad esempio, da temperature ambientali elevate. Ulteriormente, detta valvola impedisce l’accidentale fuoriuscita di combustibile nel caso in cui il serbatoio 22 dovesse inclinarsi o ribaltarsi.
Secondo un’ulteriore vantaggiosa caratteristica dell’invenzione, la camera di combustione o bruciatore 24 à ̈ formato da una struttura metallica a più settori tra loro collegati, che in particolare definiscono una zona superiore in cui avviene la combustione e una zona inferiore nella quale si raccoglie il liquido combustibile in caso di ribaltamento accidentale dell’apparecchio di riscaldamento.
In particolare, come si rileva dalle figure 5, 6, 7 e più in dettaglio da quest’ultima, l’apparecchio 10 nel suo complesso à ̈ vantaggiosamente supportato da un basamento 68 lungo il quale si sviluppano il serbatoio 22, la camera di combustione 24, il dispositivo di regolazione del livello 44 e l’elettrovalvola 42. In adiacenza alla camera di combustione 24, il basamento 68 supporta un blocco formante una cavità 74 che accoglie almeno un accumulatore elettrico 76, atto all’attivazione delle movimentazioni delle varie componenti gestite dalla scheda o centralina elettronica di comando 40, nonché il motorino passo-passo 36 che presiede all’apertura delle paratie 32, illustrate specificatamente a figura 5 in condizione di chiusura e a figura 6 in condizione di apertura. La camera di combustione 24 à ̈ posta tra il serbatoio 22 e la cavità 74 e comprende una sede a culla 78, estesa longitudinalmente per intero spazio esistente tra gli stessi serbatoio 22 e cavità 74. Detta sede a culla 78, che à ̈ atta a contenere una quantità limitata di combustibile costantemente alimentata a partire dal serbatoio 22 e dal dispositivo regoaltore di livello 44 con galleggiante 46, à ̈ vantaggiosamente sospesa rispetto al piano inferiore definito da una parte del basamento 68 e, in cooperazione con esso e con rispettive e contrapposte pareti laterali 80 estese verticalmente in senso longitudinale, forma inferiormente una cavità 82. In detta ultima si raccoglie il combustibile presente nella sede a culla 78 in caso di accidentale ribaltamento dell’apparecchio 10 in avanti o all’indietro, ad esempio lungo i contrapposti lati maggiori. In particolare, detto combustibile presente nella sede a culla 78 si riversa nella cavità 82 attraverso fessure o feritoie di travaso 70 che sono realizzate in adiacenza a detta sede 78 per l’intero perimetro della camera di combustione e comunicano con la citata cavità 82. In caso di accidentale ribaltamento anche solo parziale dell’apparecchio 10, un sensore di inclinazione od oscillamento (non illustrato) fornisce alla centralina di controllo 40 un segnale per la chiusura immediata delle paratie 32, in modo che il combustibile presente nella sede a culla 78 risulti privo di comburente e quindi si estingua la fiamma, cosi come avviene in pari tempo o a breve distanza per la parte di combustibile già scesa nella cavità 82 attraverso le fessure o feritoie di travaso 70. In queste condizioni di eventuale emergenza, l’apparecchio di riscaldamento 10 garantisce comunque condizioni di assoluta sicurezza al riparo, soprattutto, dal possibile riversamento di combustibile all’esterno e connessi problemi di propagazione di fiamma nell’ambiente.
Nel caso di accidentale ribaltamento anche solo parziale, il segnale inviato di sensore di inclinazione determina pure l’interruzione istantanea dell’alimentazione del combustibile del serbatoio 22 al dispositivo di regolazione del livello 44 che alimenta la camera di combustione 44. E’ vantaggiosamente previsto che il quantitativo massimo di combustibile presente nel serbatoio 22 sia tale da potersi distribuire ed essere contenuto nella combustione 24, livellandosi secondo il principio dei vasi comunicanti in caso di malfunzionamento del sistema di dosaggio, evitando così qualsiasi fuoriuscita all’esterno. Inoltre, ai fini della sicurezza di esercizio l’apparecchio di riscaldamento della presente invenzione potrà essere provvisto di un rilevatore di CO2 interagente con la centralina di controllo 40 e di un temporizzatore atto a spegnere automaticamente l’apparecchio stesso al raggiungimento di un dato numero di ore di funzionamento. Ulteriormente, l’apparecchio potrà essere provvisto di un contenitore per la diffusione di aromi nell’ambiente, posto in adiacenza alla camera di combustione o in altra idonea posizione.
L’apparecchio di riscaldamento della presente invenzione à ̈ vantaggiosamente realizzato in forma di caminetto, come illustrato alle figure 1 e 8. Secondo un’ulteriore vantaggiosa caratteristica dell’invenzione, le fasce laterali 12 sono delimitare da profilati di guida 72 e possono quindi essere sfilati e sostituiti con altre in funzione delle esigenze o preferenze del utilizzatore. Lo stesso dicasi per il pannello trasversale superiore 14. Le fasce laterali 12 e il pannello 14 possono essere realizzati in metallo o in qualsiasi altro materiale idoneo, con qualsivoglia finitura e/o decorazione superficiale.
Come si può rilevare da quanto precede, sono evidenti o vantaggi che l’invenzione consegue.
L’apparecchio di riscaldamento della presente invenzione garantisce livelli ottimali di sicurezza in quanto il combustibile del serbatoio à ̈ costantemente isolato dalla camera di combustione e il rifornimento periodico del serbatoio stesso si effettua in modo agevole, ergonomico e, per maggior sicurezza, solo a fiamma spenta. Il dosaggio del combustibile nel bmciatore, inoltre, avviene con estrema precisione e al riparo da sversamenti o rischi di altro genere; anche in caso di accidentale ribaltamento dell’apparecchio, il combustibile non fuoriesce dal bruciatore o dal serbatoio in quanto si raccoglie nella camera di sicurezza. Ulteriormente vantaggiosa à ̈ la possibilità di personalizzazione dell’apparecchio sotto il profilo estetico, grazie all’intercambiabilità delle fasce laterali 12 e del pannello superiore 14. Lo stesso apparecchio può essere provvisto di ruote che ne agevolano la movimentazione.
Benché l’invenzione sia stata sopra descritta con particolare riferimento a una sua forma di realizzazione, data a scopo esemplificativo e non limitativo, numerose modifiche e varianti appariranno evidenti a un esperto del ramo alla luce della descrizione sopra riportata. La presente invenzione, pertanto, intende abbracciare tutte le modifiche e le varianti che rientrano nello spirito e nell’ambito protettivo delle rivendicazioni che seguono.

Claims (13)

  1. Rivendicazioni 1) Un apparecchio di riscaldamento (10) a idrocarburo liquido o a bioetanolo, tipicamente e non criticamente in forma di caminetto spostabile a configurazione parallelepipeda, comprendente un basamento 16, contrapposte fasce laterali 12 a sviluppo verticale e un pannello superiore di collegamento (14) trasversalmente esteso, in cui detto basamento à ̈ provvisto sul fronte superiore esposto di un’apertura (20) schermabile da paratie mobili (32) e incorpora un serbatoio (22) e una camera di combustione o bruciatore (24) collegata a detto serbatoio da un condotto (26), caratterizzato dal fatto di comprendere una valvola o elettrovalvola (30) o (42) provvista o abbinata a mezzi che rilevano livello di combustibile nel bruciatore 24 e attivano temporaneamente le valvole stesse per consentire il passaggio della quantità di combustibile necessaria a ripristinare un dato livello nel citato bruciatore.
  2. 2) L’apparecchio di riscaldamento secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detti mezzi atti a rilevare il livello di combustibile sono costituiti da una o più sonde (38), rilevatori magnetici, elettronici o simili, disposti nella valvola (28) o in un dispositivo (44) di regolazione del livello del combustibile interposto tra la valvola (42) e il bruciatore (24) e interagenti con una centralina elettronica di controllo (40) alimentata da una o più batterie ricaricabili.
  3. 3) L’apparecchio di riscaldamento secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che il dispositivo (44) à ̈ collegato da un condotto (48) al serbatoio (22) e al bruciatore (24) e comprende internamente una camera di misurazione (50) a sviluppo verticale in cui à ̈ disposto un galleggiante (46) accoppiato a un’asta (54) che sporge superiormente dal dispositivo stesso, in detta camera (50) essendo disposti rilevatori elettronici di livello collegati alla centralina elettronica di controllo (40).
  4. 4) L’apparecchio di riscaldamento secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che il serbatoio (22) à ̈ periodicamente alimentato da una tanica (60) attraverso una valvola ad attacco rapido costituita da due complementari elementi maschio/femmina (56-58) rispettivamente fissati al tubo di adduzione del combustibile uscente da detta tanica e a un condotto (62) uscente dal serbatoio (22).
  5. 5) L’apparecchio di riscaldamento secondo la rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che il serbatoio (22) comprende un galleggiante (52) cooperante con il condotto (62), una valvola di sfiato (64) e uno sportellino (66) che chiude l’imboccatura dello stesso condotto (62) intercettando un microinterruttore collegato alla centralina elettronica di controllo (40) per determinare la chiusura di dette paratie (32).
  6. 6) L’apparecchio di riscaldamento secondo la rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che le paratie (32) sono mantenute in chiusura da molle elicoidali (34) e sono aperte per l’effetto di un motorino elettrico (36) del tipo passo-passo magnetico.
  7. 7) L’apparecchio di riscaldamento secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto di comprendere un basamento (68) che supporta il serbatoio (22), la camera di combustione (24), il dispositivo di regolazione del livello (44) e l’elettrovalvola (42), in adiacenza a detta camera di combustione (24) il basamento (68) supportando un blocco che forma una cavità (74) nella quale à ̈ disposto almeno un accumulatore elettrico (76) per l’alimentazione e la movimentazione dei componenti collegati alla centralina elettronica di controllo (40) e il motorino elettrico (36) di apertura delle paratie (32).
  8. 8) L’apparecchio di riscaldamento secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che la camera di combustione (24) à ̈ disposta tra il serbatoio (22) e la cavità (74) e comprende una sede a culla (78) estesa longitudinalmente e sospesa rispetto al piano inferiore definito dal basamento (68).
  9. 9) L’apparecchio di riscaldamento secondo la rivendicazione 8, caratterizzato dal fatto che detta sede a culla (78) à ̈ delimitata da contrapposte pareti laterali (80) a sviluppo verticale che, in abbinamento a parte del basamento (68), formano al di sotto della culla stessa una cavità (82).
  10. 10) L’apparecchio di riscaldamento secondo la rivendicazione 9, caratterizzato dal fatto che in adiacenza alla sede a culla (78) sono realizzate fessure o feritoie di travaso (70) comunicanti con la cavità (82), dette feritoie estendendosi perimetralmente lungo la camera di combustione (24) in cui à ̈ formata detta sede a culla.
  11. 11) L’apparecchio secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto di comprendere un rilevatore di CO2 interagente con la centralina elettronica di controllo (40).
  12. 12) L’apparecchio secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto di comprendere un temporizzatore che ne determina lo spegnimento al raggiungimento di un preordinato numero di ore di funzionamento.
  13. 13) L’apparecchio secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto di comprendere un contenitore atto a diffondere aromi nell’ambiente, disposto in adiacenza alla camera di combustione o in altra idonea posizione.
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