ITMI20101472A1 - Struttura pieghevole di supporto di un piano di appoggio di un letto - Google Patents

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ITMI20101472A1
ITMI20101472A1 IT001472A ITMI20101472A ITMI20101472A1 IT MI20101472 A1 ITMI20101472 A1 IT MI20101472A1 IT 001472 A IT001472 A IT 001472A IT MI20101472 A ITMI20101472 A IT MI20101472A IT MI20101472 A1 ITMI20101472 A1 IT MI20101472A1
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IT
Italy
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frame
pivoted
connecting rod
ground
intermediate frame
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IT001472A
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English (en)
Inventor
Pier Paolo Valentini
Original Assignee
Flii Ranucci S R L
Renato Nisi S N C
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    • A47FURNITURE; DOMESTIC ARTICLES OR APPLIANCES; COFFEE MILLS; SPICE MILLS; SUCTION CLEANERS IN GENERAL
    • A47CCHAIRS; SOFAS; BEDS
    • A47C17/00Sofas; Couches; Beds
    • A47C17/04Seating furniture, e.g. sofas, couches, settees, or the like, with movable parts changeable to beds; Chair beds
    • A47C17/16Seating furniture changeable to beds by tilting or pivoting the back-rest
    • A47C17/20Seating furniture changeable to beds by tilting or pivoting the back-rest thereby uncovering one or more auxiliary parts previously hidden
    • A47C17/207Seating furniture changeable to beds by tilting or pivoting the back-rest thereby uncovering one or more auxiliary parts previously hidden with seat cushion consisting of multiple superposed parts, at least one lower hidden part being used to form part of the bed surface
    • A47C17/2073Seating furniture changeable to beds by tilting or pivoting the back-rest thereby uncovering one or more auxiliary parts previously hidden with seat cushion consisting of multiple superposed parts, at least one lower hidden part being used to form part of the bed surface by sliding forward

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Description

Struttura pieghevole di supporto di un piano di appoggio di un letto.
La presente invenzione si riferisce a una struttura pieghevole di supporto di un piano di appoggio o rete di un letto, particolarmente per divani o poltrone letto.
Sono note strutture pieghevoli di supporto di una rete di letto che fungono da telaio di divani o poltrone letto e che comprendono una coppia di fiancate di appoggio al suolo che sono disposte tra loro parallele e distanziate e collegate rigidamente l’una all’altra e alle quali sono associate una sponda di chiusura anteriore e una sponda di chiusura posteriore così da definire un cassone di contenimento.
Una serie di telai piani, i quali sono a due a due incernierati tra loro e ciascuno dei quali supporta una corrispondente porzione di una rete di letto, à ̈ disposta fra le fiancate. Un leveraggio articola i telai tra loro e alle fiancate così che l’intera struttura sia mobile fra una configurazione ripiegata, in cui i telai sono ripiegati l’uno sull’altro e contenuti nel cassone, fungendo da supporto per la seduta e lo schienale di un divano o di una poltrona, e una configurazione dispiegata, in cui i telai sono dispiegati tra loro allineati e paralleli al suolo così da definire una rete di letto.
Strutture di tale tipo sono per esempio note da US2007-094788A1 o da EP 1 190 649 B1.
Con particolare riferimento a tale ultimo documento, si nota che in esso il leveraggio di articolazione si basa su un quadrilatero articolato che articola i primi due telai della serie di telai alle fiancate, il moto essendo trasmesso agli altri telai della serie da aste di collegamento e trasmissione.
Tale quadrilatero articolato comprende due aste o leve a bilanciere il cui moto à ̈ sincronizzato da un’asta di sincronizzazione che le collega. Di tali aste o leve a bilanciere, una, quella più prossima alla sponda di chiusura anteriore, à ̈ imperniata alla fiancata, al secondo telaio e a un’asta di trasmissione, mentre l’altra, quella più prossima alla sponda di chiusura posteriore, à ̈ imperniata alla fiancata e al primo telaio.
In particolare, tale ultima asta o leva a bilanciere à ̈ direttamente imperniata al solo primo telaio in prossimità della cerniera che lo articola al secondo telaio.
Il passaggio di tali strutture note dalla configurazione ripiegata a quella dispiegata e viceversa, richiede l’esercizio di un certo sforzo da parte di un utente e avviene con movimenti difficili da controllare, a causa anche della distribuzione dei carichi e degli sforzi su esse agenti.
Scopo della presente invenzione à ̈ quello di realizzare una struttura pieghevole di supporto di un paino di appoggio o rete di un letto che consenta un miglior controllo dei movimenti di apertura e chiusura della stessa con l’esercizio da parte di un utente di uno sforzo limitato.
Altro scopo della presente invenzione à ̈ quello di realizzare una struttura pieghevole di supporto di un piano di appoggio o rete di un letto che consenta una migliore distribuzione dei carichi e degli sforzi su essa agenti sia in configurazione dispiegata, sia nel passaggio fra la configurazione dispiegata e quella ripiegata e viceversa.
Altro scopo ancora della presente invenzione à ̈ quello di realizzare una struttura pieghevole di supporto di un piano di appoggio o rete di un letto che mantenga stabilmente sia la configurazione ripiegata, sia la configurazione dispiegata.
Un altro scopo della presente invenzione à ̈ quello di realizzare una struttura pieghevole di supporto di un piano di appoggio o rete di un letto particolarmente semplice e funzionale, con costi contenuti.
Questi scopi secondo la presente invenzione sono raggiunti realizzando una struttura pieghevole di supporto di un piano di appoggio o rete di un letto come esposto nella rivendicazione 1.
Ulteriori caratteristiche sono previste nelle rivendicazioni dipendenti.
Questi scopi sono altresì raggiunti realizzando un divano letto o una poltrona letto come esposto nella rivendicazione 15.
Le caratteristiche e i vantaggi di una struttura pieghevole di supporto di un piano di appoggio o di una rete di un letto secondo la presente invenzione risulteranno maggiormente evidenti dalla descrizione seguente, esemplificativa e non limitativa, riferita ai disegni schematici allegati nei quali:
- la figura 1 Ã ̈ una vista schematica laterale di una struttura secondo la presente invenzione in configurazione dispiegata a formare un piano di appoggio o rete di un letto;
- la figura 2 à ̈ una vista schematica in pianta dall’alto della struttura di figura 1 completa di materasso;
- le figure da 3 a 6 sono viste schematiche laterali della struttura secondo la presente invenzione in successive posizioni intermedie di passaggio fra la configurazione dispiegata e la configurazione ripiegata o viceversa;
- la figura 7 mostra su scala ingrandita un particolare di figura 6;
- la figura 8 Ã ̈ una vista schematica laterale della struttura secondo la presente invenzione in configurazione ripiegata in cui funge da telaio per un divano o una poltrona.
Con particolare riferimento alle allegate figure si à ̈ complessivamente indicato con 1 una struttura pieghevole di supporto di un piano di appoggio o di una rete di un letto.
La struttura 1 comprende una coppia di fiancate 2 di appoggio al suolo S che sono disposte tra loro parallele e distanziate e che sono tra loro collegate rigidamente.
Alle due fiancate 2 possono essere associate una sponda anteriore 3 e una sponda posteriore 4. L’insieme delle due fiancate 2, della sponda anteriore 3 e della sponda posteriore 4 formano così un cassone all’interno del quale la struttura 1, quando in configurazione ripiegata, à ̈ completamente alloggiata.
La struttura 1 comprende poi quattro telai piani, a ciascuno dei quali à ̈ associabile una porzione di un piano di appoggio o rete di un letto che può essere di tipo a maglie, di tipo a doghe o altro.
I quattro telai, che sono disposti fra le fiancate 2, sono a due a due imperniati tra loro attorno a un rispettivo asse di imperniamento parallelo al suolo S e sostanzialmente ortogonale ai piani di giacitura delle fiancate 2 stesse.
In particolare, i quattro telai comprendono in successione: un telaio di testa 5, un primo telaio intermedio 6, un secondo telaio intermedio 7 e un telaio terminale 8.
Ciascuno dei quattro telai 5, 6, 7 e 8, ha struttura sostanzialmente planare, a esclusione del telaio di testa 5 che può presentare un tratto iniziale inclinato, così che, quando la struttura 1 à ̈ aperta in configurazione dispiegata essi formano un piano di appoggio o rete di un letto parallela al suolo S e atta a supportare un materasso M. Quest’ultimo può essere ripiegato fra i quattro telai 5, 6, 7 e 8 quando la struttura 1 à ̈ in configurazione ripiegata, così da essere contenuto all’interno di essa.
Le estremità adiacenti del telaio di testa 5 e del primo telaio intermedio 6 sono tra loro imperniate attorno a un asse di imperniamento definito da una cerniera cilindrica o perno 9.
Le estremità adiacenti del primo telaio intermedio 6 e del secondo telaio intermedio 7 sono tra loro imperniate attorno a un asse di imperniamento definito da una cerniera cilindrica o perno 10.
Le estremità adiacenti del secondo telaio intermedio 7 e del telaio terminale 8 sono tra loro imperniate attorno a un asse di imperniamento definito da una cerniera cilindrica o perno 11.
L’estremità del telaio di testa 5 opposta al perno 9 à ̈ libera, mentre l’estremità del telaio terminale 8 opposta al perno 11 à ̈ associata, per il tramite di un meccanismo di articolazione che verrà descritto più avanti in dettaglio, a piedi 111 di appoggio al suolo S.
Come schematicamente indicato nelle figure 1 e 8, inoltre, ai piedi 111 può essere resa solidale un’intelaiatura di supporto 12 di uno schienale A di un divano o di una poltrona, mentre al telaio terminale 8, sulla faccia di esso che, quando la struttura 1 à ̈ in configurazione dispiegata, à ̈ rivolto al suolo S, può essere resa solidale un’intelaiatura di supporto 13 di una seduta B di un divano o di una poltrona.
Nelle allegate figure, le due intelaiature di supporto 12 e 13, lo schienale A e la seduta B sono solo schematicamente rappresentati, non formando oggetto della presente invenzione. Per semplicità, inoltre, esse sono state rappresentate nelle sole figure 1 e 8.
I quattro telai 5, 6, 7 e 8 sono collegati e articolati tra loro e alle fiancate 2 mediante un leveraggio piano previsto in corrispondenza di ciascuno dei due lati opposti dei telai stessi.
Come facilmente comprensibile per il tecnico del ramo, in corrispondenza di ciascuno dei due lati opposti dei quattro telai 5, 6, 7 e 8, à ̈ presente un corrispondente leveraggio piano che li collega e li articola alla corrispondente fiancata 2, ove i due leveraggi sono tra loro speculari e in cui elementi omologhi dei due leveraggi possono essere tra loro collegati da barre trasversali di irrigidimento, non rappresentate, che contribuiscono a sincronizzare i due leveraggi e a stabilizzare l’intera struttura 1.
Per semplicità di rappresentazione e descrizione, nelle allegate figure e nella presente descrizione si fa riferimento a uno solo dei due leveraggi presente in corrispondenza di uno dei due lati opposti dei telai 5, 6, 7 e 8, l’altro essendo uguale.
Si precisa inoltre che per leveraggio piano si intende indicare un meccanismo di aste e leve ciascuna delle quali giace su un piano sostanzialmente parallelo a un piano di giacitura delle due fiancate e che sono articolate tra loro e ai telai 5, 6, 7 e 8, mediante imperniamenti o cerniere cilindriche con asse sostanzialmente parallelo al suolo S e ortogonale ai piani di giacitura delle fiancate 2.
Ciascun leveraggio comprende una prima leva a bilanciere 14 che à ̈ imperniata, a un’estremità, a un corrente della corrispondente fiancata 2, in un punto intermedio, al primo telaio intermedio 6 e, all’estremità opposta, all’estremità di un’asta di rinvio 15.
L’estremità opposta dell’asta di rinvio 15 à ̈ a sua volta imperniata al secondo telaio intermedio 7.
Si sono indicati con i numeri di riferimento 16, 17 e 18 i perni (assi di imperniamento) che articolano la prima leva a bilanciere 14 rispettivamente al corrente della fiancata 2, al primo telaio intermedio 6 e all’asta di rinvio 15.
Il perno (asse di imperniamento) che articola l’asta di rinvio 15 al secondo telaio intermedio 7 à ̈ indicato con il numero di riferimento 19.
Una seconda leva a bilanciere 20 à ̈ posta anteriormente, rispetto alla successione dei telai 5, 6, 7 e 8, alla prima leva a bilanciere 14 ed à ̈ imperniata, a un’estremità, al corrente della fiancata 2; il perno (asse di imperniamento) che articola la seconda leva a bilanciere 20 alla fiancata 2 à ̈ indicato con il numero di riferimento 21.
Il moto della prima leva a bilanciere 14 à ̈ sincronizzato a quello della seconda leva a bilanciere 20 grazie a un’asta di sincronizzazione 22 le cui estremità opposte sono rispettivamente imperniate alla prima leva a bilanciere 14 e alla seconda leva a bilanciere 20. I perni (assi di imperniamento) che articolano l’asta di sincronizzazione 22 alle prima e seconda leva a bilanciere 14 e 20 sono indicati con i numeri di riferimento 23 e 24.
Vantaggiosamente, la prima leva a bilanciere 14 e la seconda leva a bilanciere 20 presentano un gomito in corrispondenza dei quali sono posti i perni 23 e 24 di articolazione all’asta di sincronizzazione 22. I due gomiti hanno apertura concorde che, considerando la struttura 1 in configurazione dispiegata, sul lato rivolto verso il telaio di testa 5, ha ampiezza inferiore a 180°.
La prima leva a bilanciere 14 presenta anche un secondo gomito, opposto al primo, in corrispondenza del quale à ̈ presente il perno 17 che la articola al primo telaio intermedio 6.
Secondo la caratteristica peculiare della presente invenzione, ciascun leveraggio comprende una coppia di aste o biellette 25 e 26 che collegano la seconda leva a bilanciere 20 rispettivamente al telaio di testa 5 e al primo telaio intermedio 6.
In particolare, di tale coppia di biellette 25 e 26, una prima bielletta 25 ha un’estremità imperniata attorno a un perno 27 alla seconda leva a bilanciere 20 in prossimità dell’estremità di essa opposta a quella imperniata al corrente della fiancata 2 e l’estremità opposta imperniata attorno a un perno 28 al telaio di testa 5.
Una seconda bielletta 26, invece, ha un’estremità imperniata attorno a un perno 29 alla seconda leva a bilanciere 20 in prossimità dell’estremità di essa opposta a quella imperniata al corrente della fiancata 2 e l’estremità opposta imperniata attorno a un perno 30 al primo telaio intermedio 6.
Nella forma di realizzazione rappresentata nelle allegate figure, gli assi dei due perni 27 e 29 che articolano la prima bielletta 25 e la seconda bielletta 26 alla seconda leva a bilanciere 20 coincidono. In alternative forme di realizzazione, non rappresentate, gli assi dei due perni 27 e 29 possono essere distinti.
La prima bielletta 25 e la seconda bielletta 26 possono avere lunghezza uguale o diversa; parimenti, la distanza fra l’asse di imperniamento (perno 28) della prima bielletta 25 al telaio di testa 5 e l’asse di imperniamento (perno 9) del telaio di testa 5 al primo telaio intermedio 6 può essere uguale o diversa alla distanza fra l’asse di imperniamento (perno 30) della seconda bielletta 26 al primo telaio intermedio 6 e l’asse di imperniamento (perno 9) del telaio di testa 5 al primo telaio intermedio 6.
L’interasse fra i fori d’estremità della prima bielletta 25 e della seconda bielletta 26 à ̈ circa 3,5-4 volte inferiore all’interasse fra i fori d’estremità della prima e della seconda leva a bilanciere 14 e 20.
Secondo la presente invenzione, quindi, la seconda leva a bilanciere 20 Ã ̈ collegata, per il tramite della prima e della seconda bielletta 25 e 26, sia al telaio di testa 5, sia al primo telaio intermedio 6, contribuendo a sostenere entrambi, quando la struttura 1 Ã ̈ in configurazione dispiegata, e ad agevolare le manovre di apertura e chiusura della struttura 1 grazie a una ripartizione delle azioni di tiro o di spinta su entrambi il telaio di testa 5 e il primo telaio intermedio 6.
Ciascun leveraggio comprende, inoltre, un’asta di collegamento 31 che ha un’estremità imperniata al primo telaio intermedio 6 e l’estremità opposta imperniata all’estremità di una leva sagomata 32.
I perni (assi di imperniamento) dell’asta di collegamento 31 rispettivamente al primo telaio intermedio 6 e alla leva sagomata 32 sono indicati con i numeri di riferimento 33 e 34.
La leva sagomata 32 presenta, a ciascuna delle sue estremità opposte, un tratto angolato, dei quali il tratto angolato prossimo all’estremità imperniata all’asta di collegamento 31 à ̈ a sua volta imperniato al secondo telaio intermedio 7 attorno a un rispettivo perno (asse di imperniamento) 35.
Come sopra accennato, in prossimità dell’estremità libera del telaio terminale 8 e in corrispondenza di ciascuno dei due lati di esso, à ̈ presente un rispettivo piede 111 di appoggio al suolo S.
Il piede 111 ha l’estremità opposta a quella di appoggio al suolo che à ̈ imperniata al telaio terminale 8 ed à ̈ imperniato, in un punto intermedio, all’estremità di un’asta di trasmissione 36.
L’estremità opposta dell’asta di trasmissione 36 à ̈ a sua volta imperniata a un membro ternario 37, in pratica costituito da una piastrina triangolare.
Si sono indicati con i numeri di riferimento 38, 39 e 40 i perni (assi di imperniamento) che articolano rispettivamente il piede 111 al telaio terminale 8, il piede 111 all’asta di trasmissione 36 e l’asta di trasmissione 36 al membro ternario 37.
Il membro ternario 37, ove ternario sta a indicare che à ̈ articolato a tre elementi distinti, ha l’estremità opposta a quella imperniata all’asta di trasmissione 36 che à ̈ imperniata all’altro tratto angolato della leva sagomata 32 e una porzione intermedia imperniata al telaio terminale 8.
Si sono indicati con i numeri di riferimento 41 e 42 i perni (assi di imperniamento) che articolano il membro ternario 37 rispettivamente alla leva sagomata 32 e al telaio terminale 8.
Si nota che i perni (assi di imperniamento) 40, 42 e 41, del membro ternario 37 rispettivamente all’asta di trasmissione 36, al telaio terminale 8 e alla leva sagomata 32 sono disposti ai vertici di un triangolo sostanzialmente isoscele.
Ciascun piede 111 comprende, a partire dall’estremità di appoggio al suolo S, un tratto rettilineo 111’ che, quando la struttura 1 à ̈ in configurazione dispiegata, à ̈ sostanzialmente ortogonale al suolo S, e che si raccorda a un tratto arcuato 111’’ che, quando la struttura 1 à ̈ in configurazione dispiegata, presenta convessità rivolta verso l’esterno e che à ̈ sfalsato in avanti rispetto al tratto rettilineo 111’.
Il piede 111 può essere realizzato in un corpo unico o in più elementi tra loro collegati per esigenze di montaggio e di ingombro delle eventuali imbottiture.
E’ possibile prevedere mezzi elastici che assistano le manovre di apertura e di chiusura della struttura 1, coadiuvando la fase iniziale di apertura, contrastando la forza peso della struttura 1 stessa, dell’eventuale materasso M e delle eventuali imbottiture di schienale A e seduta B e rallentando la fase terminale di apertura della struttura 1.
Tale mezzi elastici non alterano il meccanismo di articolazione complessivo della struttura 1, né i gradi di libertà dello stesso che, come facilmente comprensibile dal tecnico del ramo, sono ridotti a un grado di libertà.
Nelle figure à ̈ schematizzata una possibile disposizione di mezzi elastici costituiti da una molla 43 le cui estremità opposte sono associate rispettivamente alla fiancata 2 e alla prima leva a bilanciere 14. Non si escludono tuttavia diverse forme di realizzazione in cui la molla agisca fra elementi diversi del meccanismo di articolazione e/o siano presenti più molle agenti anche fra elementi diversi del meccanismo di articolazione.
E’ inoltre previsto un dispositivo elettrico motorizzato che assiste le manovre di apertura e chiusura, del tipo, per esempio, di un motore rotativo o di una guida lineare.
Dalla descrizione sopra fatta e dalla sequenza delle figure 1 e 3-8, per il tecnico del ramo à ̈ facilmente comprensibile quale sia il funzionamento della struttura 1 secondo la presente invenzione.
Ciascun leveraggio, infatti, s’incentra sul quadrilatero articolato formato dal corrente della fiancata 2, dalle prima e seconda leva a bilanciere 14 e 20 e dall’asta di sincronizzazione 22, delle quali sia la prima leva a bilanciere 14, sia la seconda leva a bilanciere 20 sono membri quaternari, cioà ̈ sono articolati a quattro altri elementi della struttura 1.
La prima leva a bilanciere 14, infatti, à ̈ articolata (imperniata) alla fiancata 2, all’asta di sincronizzazione 22, al primo telaio intermedio 6 e all’asta di rinvio 15. Quest’ultima trasmette il moto al secondo telaio intermedio 7.
La seconda leva a bilanciere 20, invece, à ̈ articolata (imperniata) alla fiancata 2, all’asta di sincronizzazione 22 e alle prima e seconda bielletta 25 e 26, delle quali la prima à ̈ a sua volta articolata (imperniata) al telaio di testa 5 e la seconda al primo telaio intermedio 6.
La seconda leva a bilanciere 20, quindi, agisce sia sul telaio di testa 5, sia sul primo telaio intermedio 6.
L’asta di collegamento 31, invece, tramite la leva sagomata 32, trasmette il moto al telaio terminale 8.
Il moto del piede 111, infine, à ̈ controllato dal quadrilatero articolato formato dal piede 111 stesso, dall’asta di trasmissione 36, dal membro ternario 37 e dal telaio terminale 8 articolati in corrispondenza dei perni 39, 40, 42 e 38, in cui il membro ternario à ̈ a sua volta articolato (imperniato) alla leva sagomata 32.
Nel passaggio dalla configurazione ripiegata a quella dispiegata della struttura 1, il piede 111 compie una rotazione di 90° rispetto al telaio terminale 8.
Quando la struttura 1 à ̈ in configurazione ripiegata (figura 8), il telaio di testa 5 e il secondo telaio intermedio 7 sono sostanzialmente verticali (cioà ̈ in assetto prossimo a quello verticale a meno di qualche grado di inclinazione) rispetto al suolo S e il primo telaio intermedio 6 e il telaio terminale 8 sono sostanzialmente paralleli al suolo S (cioà ̈ in assetto sostanzialmente orizzontale). In particolare, il telaio terminale 8 à ̈ sovrapposto al primo telaio intermedio 6. Un eventuale materasso M risulta così ripiegato e serrato fra i telai 5, 6, 7 e 8, mentre lo schienale A e la seduta B sono in assetto usuale di divano o poltrona.
Si nota che in tale configurazione ripiegata, la prima bielletta 25 à ̈ sostanzialmente parallela al suolo la seconda bielletta 26 à ̈ sostanzialmente verticale rispetto al suolo S, formando tra di loro un angolo prossimo a 90°. In particolare, la prima bielletta 25 à ̈ allineata con l’estremità della seconda leva a bilanciere 20 alla quale à ̈ articolata.
Nel passaggio dalla configurazione ripiegata a quella distesa della struttura 1, l’angolo fra la prima bielletta 25 e la seconda bielletta 26 aumenta, consentendo al telaio di testa 5 e al primo telaio intermedio 6 di dispiegarsi a 180° l’uno rispetto all’altro.
Quando la struttura 1 Ã ̈ in configurazione dispiegata, i quattro telai 5, 6, 7 e 8 sono tra loro sostanzialmente allineati e paralleli al suolo S a formare un piano di appoggio o una rete di un letto su cui poggia il materasso M.
In tale configurazione, la seduta B Ã ̈ ribaltata di 180° e si affaccia al suolo S.
Lo schienale A à ̈ complessivamente ribaltato di 270° rispetto alla sua posizione iniziale, trovandosi così sotto la seduta B.
Si nota che in tale configurazione dispiegata, i perni (assi di imperniamento) 27 e 29 che articolano la prima bielletta 25 e la seconda bielletta 26 alla seconda leva a bilanciere 20 giacciono al di sopra di e sostanzialmente allineati con il perno (asse di imperniamento) 9 che articola il telaio di testa 5 al primo telaio intermedio 6 e che la prima bielletta 25 e la seconda bielletta 26 si estendono al di sopra del piano definito dal telaio di testa 5 e dal primo telaio intermedio 6, formando tra di loro un angolo inferiore a 180°.
Per passare dalla configurazione dispiegata a quella ripiegata e viceversa, Ã ̈ sufficiente esercitare una sola azione di sollevamento e spinta sul telaio terminale 8 per il tramite del piede 111.
Durante tale movimento, il quadrilatero articolato che collega il piede 111 al resto della struttura 1, passa in una configurazione intermedia in cui, come rappresentato in figura 7 i perni (assi di imperniamento) 42 e 41 che articolano il membro ternario 37 al telaio terminale 8 e alla leva sagomata 32 sono sostanzialmente allineati con il perno (asse di imperniamento) che articola il piede 111 all’asta di trasmissione 36. Oltrepassata tale configurazione, si innesta un blocco intrinseco, ovvero strutturale, del leveraggio che contribuisce a trattenere la struttura 1 in configurazione ripiegata, evitando per esempio che l’energia elastica accumulata dal materasso M ripiegato su sé stesso possa tendere a riaprire la struttura stessa.
L’apertura della struttura 1 in configurazione dispiegata à ̈ possibile solo quando, agendo sul piede 111, sia stata superata questa configurazione intermedia e si sia così sbloccato il leveraggio.
La struttura pieghevole di supporto di reti di letto oggetto della presente invenzione ha il vantaggio di consentire l’apertura e la chiusura della stessa in modo agevole e fluido esercitando un’unica azione sul piede.
Grazie alla coppia di biellette che articolano la seconda leva a bilanciere al telaio di testa e al primo telaio intermedio, i movimenti di apertura e chiusura della struttura pieghevole secondo la presente invenzione sono maggiormente controllati rispetto a quelli delle strutture note, distribuendo sia le azioni di tiro e di spinta, sia le forze peso della struttura stesso in più punti. La stessa coppia di biellette, unitamente ai piedi di appoggio al suolo, consentono di ottenere una migliore distribuzione dei carichi agenti sulla struttura, migliorandone la stabilità e la resistenza.
Infine, la particolare configurazione dell’articolazione che controlla il piede di appoggio al suolo consente di ottenere un blocco strutturale dell’intero meccanismo, migliorandone la stabilità in configurazione di chiusura.
La struttura pieghevole di supporto di reti di letto così concepita à ̈ suscettibile di numerose modifiche e varianti, tutte rientranti nell’invenzione; inoltre tutti i dettagli sono sostituibili da elementi tecnicamente equivalenti. In pratica i materiali utilizzati, nonché le dimensioni, potranno essere qualsiasi a seconda delle esigenze tecniche.

Claims (15)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Struttura (1) pieghevole di supporto di un piano di appoggio di un letto, comprendente: - una coppia di fiancate (2) di appoggio al suolo (S) che sono disposte tra loro parallele e distanziate e che sono tra loro collegate rigidamente, - almeno due telai piani (5, 6), a ciascuno dei quali à ̈ associabile una porzione di un piano di appoggio di un letto, che sono disposti fra dette fiancate (2) e che sono imperniati tra loro attorno a un rispettivo asse di imperniamento (9) parallelo al suolo e sostanzialmente ortogonale ai piani di giacitura di dette fiancate, in cui detti due telai (5, 6) comprendono in successione un telaio di testa (5) e un primo telaio intermedio (6), - un leveraggio piano di collegamento e articolazione di detti telai (5, 6) a dette fiancate (2) e che, in corrispondenza di ciascuno dei due lati di detti telai, comprende: - una prima leva a bilanciere (14) che à ̈ imperniata a un’estremità alla corrispondente fiancata (2) e in un punto intermedio a detto primo telaio intermedio (6), - una seconda leva a bilanciere (20) che à ̈ posta anteriormente a detta prima leva a bilanciere (14) rispetto a detta successione di telai (5, 6) e che à ̈ imperniata a un’estremità a detta fiancata (2), e - un’asta di sincronizzazione (22) di dette prima e seconda leva a bilanciere (14, 20) e che ha le estremità opposte imperniate rispettivamente a detta prima leva a bilanciere (14) e a detta seconda leva a bilanciere (20), - in cui detta struttura di supporto (1) à ̈ mobile fra una configurazione ripiegata, in cui detti telai sono ripiegati fra dette due fiancate, e una configurazione dispiegata, in cui detti telai sono tra allineati e sostanzialmente paralleli al suolo (S), caratterizzata dal fatto che detto leveraggio comprende inoltre una coppia di biellette (25, 26) che collegano detta seconda leva a bilanciere (20) rispettivamente a detto telaio di testa (5) e a detto primo telaio intermedio (6), delle quali una prima bielletta (25) ha un’estremità imperniata a detta seconda leva a bilanciere (20) in prossimità dell’estremità di essa opposta a quella imperniata a detta fiancata (2) e l’estremità opposta imperniata a detto telaio di testa (5) e una seconda bielletta (26) ha un’estremità imperniata a detta seconda leva a bilanciere (20) in prossimità dell’estremità di essa opposta a quella imperniata a detta fiancata (2) e l’estremità opposta imperniata a detto primo telaio intermedio (6).
  2. 2. Struttura secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che comprende almeno quattro telai piani (5, 6, 7, 8), a ciascuno dei quali à ̈ associabile una porzione di un piano di appoggio di un letto, che sono disposti fra dette fiancate (2) e che sono a due a due imperniati tra loro attorno a un rispettivo asse di imperniamento (9, 10, 11) parallelo al suolo e sostanzialmente ortogonale ai piani di giacitura di dette fiancate, in cui detti quattro telai (5, 6, 7, 8) comprendono in successione detto telaio di testa (5), detto primo telaio intermedio (6), un secondo telaio intermedio (7) e un telaio terminale (8), detta prima leva a bilanciere (14) essendo imperniata, all’estremità opposta a quella imperniata a detta fiancata, all’estremità di un’asta di rinvio (15) la cui estremità opposta à ̈ imperniata a detto secondo telaio intermedio (7), in cui, quando detta struttura à ̈ in detta configurazione ripiegata, detto telaio di testa (5) e detto secondo telaio intermedio (7) sono sostanzialmente verticali rispetto al suolo (S) e detto primo telaio intermedio (6) e detto telaio terminale (8) sono sostanzialmente paralleli al suolo (S) e dei quali il telaio terminale (8) à ̈ sovrapposto al primo telaio intermedio (6), e, quando detta struttura à ̈ in detta configurazione dispiegata, detti telaio di testa (5), primo telaio intermedio (6), secondo telaio intermedio (7) e telaio terminale (8) sono tra allineati e sostanzialmente paralleli al suolo (S).
  3. 3. Struttura (1) secondo la rivendicazione 1 o 2, caratterizzata dal fatto che gli assi di imperniamento (27, 29) di detta prima bielletta (25) e di detta seconda bielletta (26) a detta seconda leva a bilanciere (20) coincidono.
  4. 4. Struttura (1) secondo la rivendicazione 1 o 2, caratterizzata dal fatto che gli assi di imperniamento di detta prima bielletta (25) e di detta seconda bielletta (26) a detta seconda leva a bilanciere (20) sono tra loro distinti.
  5. 5. Struttura (1) secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che la distanza fra l’asse di imperniamento (28) di detta prima bielletta (25) a detto telaio di testa (5) e l’asse di imperniamento (9) di detto telaio di testa (5) a detto primo telaio intermedio (6) à ̈ sostanzialmente pari alla distanza fra l’asse di imperniamento (30) di detta seconda bielletta (26) a detto primo telaio intermedio (6) e l’asse di imperniamento (9) di detto telaio di testa (5) a detto primo telaio intermedio (6).
  6. 6. Struttura (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che, in detta configurazione dispiegata e in una proiezione su un piano parallelo ai piani di giacitura di dette fiancate, gli assi di imperniamento (27, 29) di detta prima bielletta (25) e di detta seconda bielletta (26) a detta seconda leva a bilanciere (20) giacciono al di sopra di e sostanzialmente allineati con l’asse di imperniamento (9) di detto telaio di testa (5) a detto primo telaio intermedio (6), in cui detta prima bielletta (25) e detta seconda bielletta (26) si estendono al di sopra del piano definito da detto telaio di testa (5) e da detto primo telaio intermedio (6) formando tra di loro un angolo inferiore a 180°.
  7. 7. Struttura (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che, in detta configurazione ripiegata e in una proiezione su un piano parallelo ai piani di giacitura di dette fiancate, detta prima bielletta (25) à ̈ sostanzialmente parallela al suolo (S) e detta seconda bielletta (26) à ̈ sostanzialmente verticale rispetto al suolo (S).
  8. 8. Struttura (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detto leveraggio comprende inoltre un’asta di collegamento (31) che ha un’estremità imperniata a detto primo telaio intermedio (6) e l’estremità opposta imperniata all’estremità di una leva sagomata (32) presentante, a ciascuna delle sue estremità opposte, un tratto angolato, in cui il tratto angolato prossimo all’estremità imperniata a detta asta di collegamento (31) à ̈ a sua volta imperniato a detto secondo telaio intermedio (7).
  9. 9. Struttura (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che comprende, in corrispondenza di ciascuno dei due lati di detti telai, un rispettivo piede di appoggio (111) al suolo (S).
  10. 10. Struttura (1) secondo le rivendicazioni 8 e 9, caratterizzata dal fatto che detto piede di appoggio (111) ha l’estremità opposta a quella di appoggio al suolo che à ̈ imperniata a detto telaio terminale (8) ed à ̈ imperniato, in un punto intermedio, all’estremità di un’asta di trasmissione (36) la cui estremità opposta à ̈ imperniata a un membro ternario (37), in cui detto membro ternario (37) ha l’estremità opposta a quella imperniata a detta asta di trasmissione (36) che à ̈ imperniata all’altro tratto angolato di detta leva sagomata (32) e una porzione intermedia imperniata a detto telaio terminale (8).
  11. 11. Struttura (1) secondo la rivendicazione 10, caratterizzata dal fatto che gli assi di imperniamento (40, 42, 41) di detto membro ternario (37) rispettivamente a detta asta di trasmissione (36), a detto telaio terminale (8) e a detta leva sagomata (32) sono disposti ai vertici di un triangolo sostanzialmente isoscele.
  12. 12. Struttura (1) secondo la rivendicazione 10 o 11, caratterizzata dal fatto che, in una configurazione intermedia fra detta configurazione ripiegata e detta configurazione dispiegata, in una proiezione su un piano parallelo a quelli di giacitura di dette fiancate, gli assi di imperniamento (42, 41) di detto membro ternario (37) a detto telaio terminale (8) e a detta leva sagomata (32) sono sostanzialmente allineati con l’asse di imperniamento (39) di detto piede (111) a detta asta di trasmissione (36).
  13. 13. Struttura (1) secondo una o più delle rivendicazioni da 9 a 12, caratterizzata dal fatto che detto piede (111) comprende a partire da detta estremità di appoggio al suolo un tratto rettilineo (111’) che, quando detta struttura à ̈ in detta configurazione dispiegata, à ̈ sostanzialmente ortogonale al suolo, e che si raccorda a un tratto arcuato (111’’) che, quando detta struttura à ̈ in detta configurazione dispiegata, presenta convessità rivolta verso l’esterno e che à ̈ sfalsato in avanti rispetto a detto tratto rettilineo (111’).
  14. 14. Struttura (1) secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che comprende un’intelaiatura di supporto (12) di uno schienale (A) che à ̈ associata a detto piede (111) e un’intelaiatura di supporto (13) di una seduta (B) che à ̈ associata alla faccia di detto telaio terminale (8) che, quando detta struttura à ̈ in configurazione dispiegata, à ̈ rivolta verso il suolo.
  15. 15. Divano o poltrona letto comprendente una struttura secondo una o più delle rivendicazioni precedenti.
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