ITMI20101323A1 - Apparecchiatura per la lavorazione di un anello - Google Patents

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ITMI20101323A1
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IT
Italy
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ring
frame
centering
respect
magnetic
Prior art date
Application number
IT001323A
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Inventor
Michele Cardone
Giovanni Cosmai
Roberto Faranda
Antonino Giglio
Original Assignee
Tecnomagnete Spa
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    • B23MACHINE TOOLS; METAL-WORKING NOT OTHERWISE PROVIDED FOR
    • B23QDETAILS, COMPONENTS, OR ACCESSORIES FOR MACHINE TOOLS, e.g. ARRANGEMENTS FOR COPYING OR CONTROLLING; MACHINE TOOLS IN GENERAL CHARACTERISED BY THE CONSTRUCTION OF PARTICULAR DETAILS OR COMPONENTS; COMBINATIONS OR ASSOCIATIONS OF METAL-WORKING MACHINES, NOT DIRECTED TO A PARTICULAR RESULT
    • B23Q3/00Devices holding, supporting, or positioning work or tools, of a kind normally removable from the machine
    • B23Q3/15Devices for holding work using magnetic or electric force acting directly on the work
    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
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Description

Titolo: "Apparecchiatura per la lavorazione di un anello"
DESCRIZIONE
La presente invenzione si riferisce ad una apparecchiatura per la lavorazione di un anello, particolarmente, ma non esclusivamente, un anello facente parte di una ralla per un generatore eolico o per una gru da porto, in accordo con il preambolo della rivendicazione 1.
È sentita l'esigenza da parte dei produttori di generatori eolici, di gru da porto, ma anche di motoriduttori di avere a disposizioni anelli realizzati a regola d'arte, ossia privi di imperfezioni quali ad esempio deformazioni superficiali che possono essere indotte durante le fasi di lavorazioni.
Ad esempio, con riferimento ad un generatore (o turbina) eolico, ma analoghe considerazioni possono essere svolte anche per le gru da porto o per tutti quei dispositivi che impiegano un anello avente un diametro interno superiore o uguale a 0,8m, tra i componenti che rivestono una fondamentale importanza per il raggiungimento delle potenze previste in sede di progetto vi sono le ralle di orientamento. Le ralle sono quei dispositivi in grado di orientare la gondola del generatore cui sono associate le pale. Minore è la resistenza che la ralla offre alla variazione della direzione del vento maggiore è la produzione di energia elettrica da parte del generatore.
Appare evidente che minime imprecisioni nella lavorazione degli anelli delle ralle possono comportare sensibili cali di efficienza del generatore eolico.
Per garantire la massima efficienza gli anelli devono essere lavorati mediante idonee apparecchiature.
Le apparecchiature note, a causa della loro intrinseca progettazione, tuttavia, presentano degli svantaggi che immancabilmente si ripercuotono sull'efficienza finale del generatore eolico o del dispositivo che impiega l'anello così lavorato.
Tra i principali svantaggi delle apparecchiature note è possibile segnalare i seguenti:
- per eseguire le lavorazioni meccaniche sull'anello con la precisione necessaria al fine di ottenere la massima efficienza ad esempio del generatore eolico (precisione delle lavorazioni dell'ordine del decimo di millimetro) è necessario dapprima centrare l'anello rispetto ad un predefinito punto di riferimento individuato su di un telaio di una prima stazione di lavoro; successivamente è necessario bloccare in tale posizione predefinita l'anello mediante mezzi di presa ad azionamento idraulico o pneumatico (ad esempio staffe di bloccaggio), i quali causano delle deformazioni locali indesiderate sulla superficie esterna dell'anello stesso;
- una volta che l'anello è centrato e bloccato, per eseguire le lavorazioni meccaniche, è necessario trasferire, mediante opportuni mezzi di sollevamento (ad esempio gru, carri ponte e dispositivi similari), l'anello da lavorare al bancale di una macchina utensile (ad esempio un tornio); durante la fase di trasferimento, al fine di mantenere il corretto centraggio dell'anello rispetto al punto di riferimento, si utilizzano ulteriori mezzi di presa, sempre ad azionamento idraulico o pneumatico, che inducono una certa pressione nei punti di contatto; la pressione indotta è tanto maggiore quanto maggiore sono le dimensioni dell'anello; tale pressione causa dannose deformazioni superficiali dell'anello stesso;
successivamente, per eseguire le operazioni meccaniche, è necessario che l'anello sia nuovamente centrato e bloccato in un punto di riferimento definito rispetto ad un bancale di una macchina utensile; il bloccaggio anche in questo caso avviene mediante mezzi di presa ad azionamento idraulico o pneumatico, i quali, ancora una volta, inducono ulteriori deformazioni locali sulla superficie esterna dell'anello.
Appare evidente che le operazioni di bloccaggio compiute sull'anello possono pregiudicare la qualità delle lavorazioni meccaniche e pertanto comportare un sensibile calo dell'efficienza, ad esempio, del generatore eolico.
In vista dello stato della tecnica descritto, scopo della presente invenzione è quello di ovviare ai problemi prima elencati con riferimento alle apparecchiature per le lavorazioni testé descritte.
In accordo con la presente invenzione, tale scopo viene raggiunto mediante un'apparecchiatura per la lavorazione di un anello in accordo con la rivendicazione 1.
Grazie alla presente invenzione è possibile realizzare un'apparecchiatura per la lavorazione che non induce deformazioni durante le fasi di bloccaggio in quanto il bloccaggio avviene mediante mezzi magnetici.
Inoltre grazie alla presente apparecchiatura è assicurato il rispetto del punto zero sia in fase di centraggio che in fase di trasferimento che in fase di lavorazione.
Infine, grazie all'impiego di mezzi di bloccaggio ad azionamento magnetico, è garantita una forza di ancoraggio elevata e distribuita sulla intera superficie dell'anello e risulta essere svincolata dai punti in cui sono posizionati i mezzi di presa, garantendo una maggiore affidabilità e, soprattutto, assenza di deformazioni indotte sulla superficie dell'anello della ralla.
Le caratteristiche ed i vantaggi della presente invenzione risulteranno evidenti dalla seguente descrizione dettagliata di una forma di realizzazione pratica, illustrata a titolo di esempio non limitativo negli uniti disegni, nei quali:
le figure 1A e 1B mostrano, rispettivamente, una vista in sezione laterale ed una vista dall'alto di una prima stazione di lavoro dell'apparecchiatura di lavorazione in accordo con la presente invenzione, quando un anello è appoggiato sul piano di detta prima stazione ed è centrato rispetto ad un punto predeterminato e bloccato in tale posizione mediante mezzi di ancoraggio ad azionamento magnetico;
la figura 2 mostra una vista in sezione laterale della prima stazione e di mezzi di sollevamento in accordo con la presente invenzione, quando quest'ultimi sono in una condizione operativa tale per cui è possibile sollevare il componente del generatore eolico;
la figura 3 mostra la medesima vista in sezione laterale dei mezzi di sollevamento di figura 2 quando questi movimentano il componente del generatore eolico.
- le figure 4A e 4B mostrano, rispettivamente, una vista in sezione laterale ed una vista dall'alto di una seconda stazione di lavoro dell'apparecchiatura di lavorazione in accordo con la presente invenzione, quando il componente di un generatore eolico è appoggiato sul bancale di lavoro di detta seconda stazione ed è centrato rispetto ad un punto predeterminato e bloccato in tale posizione mediante mezzi di ancoraggio ad azionamento magnetico;
- la figura 5 mostra la prima stazione di lavoro di figura 1A quando è ad essa affiancata un dispositivo ribaltatore idoneo per ruotare di 180° l'anello.
Con riferimento alle annesse figure l'apparecchiatura per la lavorazione di un anello 1, comprende una prima postazione di lavoro 2 destinata ad espletare le operazioni di centraggio dell'anello 1 rispetto ad un predefinito punto di riferimento 5, necessarie per una successiva precisa lavorazione dell'anello 1 come descritto in seguito.
A tale fine la prima postazione di lavoro 2 comprende un telaio di base 3 e mezzi di centraggio 4 per centrare l'anello 1 rispetto a tale predefinito punto di riferimento 5 che risulta essere individuato nel telaio 3.
Giove rilevare che il punto di riferimento 5 è il punto di origine dal quale si compiono le operazioni di lavorazioni sull'anello 1.
L'anello 1 si concretizza, preferibilmente, in un elemento avente un diametro interno ed un diametro esterno, in cui il diametro interno è maggiore o uguale a 0,8m e quello esterno minore o uguale a 8m.
Tale anello può avere una massa compresa tra i cinquecento chilogrammi e le quattro tonnellate.
Anelli siffatti, come precedentemente descritto, possono trovare impiego in una ralla che a sua volta è utilizzata in un generatore eolico o in una gru da porto.
Il telaio 3 della prima postazione di lavoro 2 è preferibilmente supportato da piedi di appoggio 6 e, preferibilmente, si concretizza in un telaio la cui sezione in pianta è circolare.
Tale telaio 3 a sezione in pianta circolare presenta un diametro idoneo per ospitare entro il proprio perimetro l'anello 1, ossia presenta un diametro maggiore del diametro esterno dell'anello 1.
Alternativamente possono essere previste altre forme del telaio 3 quali ad esempio una sezione poligonale.
Nel telaio 3 è possibile individuare un centro C che, preferibilmente, coincide con il punto di riferimento 5.
II lato del telaio di base 3 destinato a sostenere il componente 1 è sostanzialmente piano.
I mezzi di centraggio 4 sono noti e pertanto non descritti in dettaglio.
Ai fini della presente descrizione, giova rilevare che i mezzi di centraggio 4 comprendono:
- un centratore 4A per centrare l'anello 1 rispetto al centro C (che preferibilmente coincide con il punto di rifermento 5) ed
- una pluralità di cave 4B entro cui scorrono delle griffe 4C per posizionare l'anello 1 rispetto al centro C.
Giova rilevare che preferibilmente i mezzi di centraggio sono configurati in modo tale che il loro centro coincida con il centro C del telaio 3.
Il centratore 4A preferibilmente si concretizza in un dispositivo centratore di tipo maschio che aggetta dal piano del telaio 3 lungo una direzione sostanzialmente perpendicolare al piano del telaio 3. Il dispositivo centratore 4A presenta una prima porzione avente una forma cilindrica la cui estremità libera è sagomata, preferibilmente, a forma di tronco di cono.
Vantaggiosamente il dispositivo centratore 4A è installato sul telaio 3 in modo da risultare concentrico con il centro C.
La pluralità di cave 4B, entro cui scorrono le griffe 4C sono, preferibilmente, disposte con una simmetria radiale rispetto al centro C del telaio 3.
Nella figura 1B, è mostrata una forma di realizzazione in accordo alla quale sono previste tre cave 4B ciascuna dotata di una propria griffa 4C. Ciascuna delle tre cave 4B è disposta lungo un diametro del telaio 3. Tali cave sono tra di loro disposte angolarmente ad intervalli regolari. Ad esempio nella forma di realizzazione illustrata le cave risultano tra di loro sfasate con un angolo di sfasatura a pari a 120°.
Vantaggiosamente, la prima postazione di lavoro 2 comprende mezzi magnetici 7 configurati per generare su di un loro lato un campo magnetico tale da bloccare magneticamente (o ancorare magneticamente) il componente 1.
I mezzi magnetici 7, preferibilmente, sono associati al telaio 3 e sono disposti in modo che il loro campo magnetico intercetti lo spessore l'anello 1.
In particolare i mezzi magnetici 7 sono disposti con una simmetria radiale rispetto al predefinito punto di riferimento 5 individuato in tale telaio di base 3.
In particolare, dato che il punto di riferimento 5 preferibilmente coincide con il centro C del telaio 3, si ha che i mezzi magnetici 7 si estendono con una simmetria radiale rispetto al centro C del telaio 3.
Secondo un aspetto preferito di realizzazione, i mezzi magnetici 7 hanno lunghezza "L" (quando considerata lungo il diametro del telaio 3) almeno pari al diametro esterno dell'anello 1 ed una larghezza "1" (quando considerata trasversalmente alla direzione del diametro del telaio 3) minore rispetto alla suddetta lunghezza "L".
Giova rilevare che i mezzi magnetici 7 sono associati al telaio 3 ed aggettano lungo una direzione sostanzialmente perpendicolare al piano del telaio 3 così da presentare il loro lato magneticamente attivabile rivolto verso l'esterno del telaio.
Nella forma di realizzazione illustrata in figura 1B, i mezzi magnetici 7 si concretizzano in tre dispositivi magnetici che risultano essere disposti lungo tre linee (ossia tre diametri del telaio 3) in accordo con la suddetta simmetria radiale. Tali tre linee sono tra di loro disposte angolarmente ad intervalli regolari. Ad esempio sono disposte con un angolo β pari a 120°.
Tale disposizione dei mezzi magnetici 7 assicura che il componente 1 sia bloccato magneticamente, ad esempio, in tre zone così da assicurare la planarità dell'ancoraggio magnetico rispetto al piano del telaio 3.
Come si nota in figura 1B, i mezzi magnetici 7 sono a loro volta sfasati angolarmente rispetto alle cave 4B, preferibilmente sfasate di un angolo di sfasatura λ pari 60° in modo da equilibrare le forze di bloccaggio magnetico rispetto ai punti di centraggio esercitate della griffe 4C.
Maggiore è il diametro esterno dell'anello 1 maggiore deve essere il numero dei dispositivi magnetici necessari per bloccare l'anello nella posizione desiderata.
Secondo una forma di realizzazione preferita i mezzi magnetici 7 si concretizzano in un dispositivo elettropermanente il cui circuito magnetico e relativo funzionamento è noto e pertanto non descritto.
Il telaio 3 della prima stazione di lavoro 2 può comprendere mezzi di scorrimento 9 che risultano essere interposti tra la superficie a vista dei mezzi di centraggio 4 e la superficie inferiore del componente 1 quando questi è adaqiato sul telaio 3.
Tali mezzi di scorrimento 9 sono idonei a facilitare lo scorrimento del componente 1 al fine di diminuire le forze di centraqqio.
In particolare i mezzi di scorrimento 9 sono disposti in zona posta in prossimità dell'estremità libera delle cave 4C. Ciò comporta che tra il lato maqneticamente attivo dei mezzi maqnetici 7 (ossia il lato da cui fuoriesce il campo maqnetico) ed l'anello 1 non vi sia un contatto diretto, bensì vi siano interposti i suddetti mezzi di scorrimento 9.
Ad esempio i mezzi di scorrimento 9 si concretizzano in pattini realizzati in teflon, sfere o rulli a rotolamento.
L'apparecchiatura per la lavorazione può comprendere mezzi di sollevamento 8 (Fiqura 2) per sollevare il componente 1 dalla prima postazione di lavoro 2 ad una seconda stazione di lavoro 14.
I mezzi di sollevamento 8 comprendono un telaio 8A idoneo per essere sollevato da una qru o da un arqano o da dispositivi similari.
Nel telaio dei mezzi di sollevamento è possibile individuare un punto predefinito di riferimento che preferibilmente coincide con il centro 20 del telaio 8A. I mezzi di sollevamento 8 possono comprendere contromezzi di centraqqio il, che assolvono la funzione di centrare l'anello 1 rispetto al centro 20.
A tale fine i contro-mezzi di centraggio 11 sono configurati per creare un accoppiamento di forma con i primi mezzi di centraggio 4.
In particolare i mezzi di centraggio 4 ed i contromezzi di centraggio il quando quest'ultimi si posizionano al di sopra della prima stazione di lavoro 2 per traslare l'anello 1 hanno il rispettivo centro giacente su di un medesimo asse verticale.
Giova rilevare che i mezzi di sollevamento 8, preferibilmente, traslano l'anello 1 in modo tale che sia durante la fase di discesa verso dell'anello 1 che durante la fase di sollevamento dell'anello 1 avvenga in modo tale che il telaio 8A si sposti lungo una direzione sostanzialmente perpendicolare al piano del telaio 3.
A tale fine, i mezzi di sollevamento 8 possono comprendere mezzi di livellamento 8B tale per cui siano compensate le non uniformità di accoppiamento tra i mezzi di centraggio 4 ed i contro-mezzi di centraggio il.
In particolare i contro-mezzi di centraggio il si concretizzano in un dispositivo centratore di tipo femmina HA, ossia dotato di un centratore idoneo per accogliere al proprio interno almeno parzialmente il centratore di tipo maschio 4A dei mezzi di centraggio 4 (come illustrato in figura 3 in linea tratteggiata, riferimento 13).
Preferibilmente il centratore di tipo femmina HA risulta essere del tipo telescopio, ossia in grado di passare tra una posizione retratta (indicata nella figura 2 con una linea tratteggiata) ed una posizione estesa (indicata nella figura 2 con una linea continua per la porzione a vista).
Inoltre la forma tronco-conica dell'estremità libera dei mezzi di centraggio 4 favorisce l'accoppiamento di forma con i suddetti contro-mezzi di centraggio 11.
I mezzi di sollevamento 8 possono comprendere mezzi magnetici 12 necessari per bloccare magneticamente il componente 1. Tali mezzi magnetici 12 possono essere attivati quando i contro-mezzi di centraggio 11 risultano essere accoppiati con i mezzi di centraggio 4.
I mezzi magnetici 12, preferibilmente, sono disposti secondo una simmetria radiale rispetto al centro 20 del telaio 8A.
Pertanto i mezzi magnetici 12 si estendono radialmente a partire dal centro C del telaio 8A.
Secondo un aspetto preferito di realizzazione, i mezzi magnetici 12 hanno lunghezza "L" (quando considerata lungo il diametro del telaio 8A) almeno pari al diametro esterno dell'anello 1 ed una larghezza "1" (quando considerata trasversalmente alla direzione del diametro del telaio 8A) minore rispetto alla suddetta lunghezza "L".
Preferibilmente i mezzi magnetici 12 si concretizzano in un dispositivo elettropermanente il cui circuito magnetico e relativo funzionamento è noto e pertanto non descritto.
L'apparecchiatura può comprendere una seconda postazione 14 di lavoro destinata ad espletare le operazioni di lavorazioni meccaniche da eseguirsi sull'anello 1.
Tali operazioni meccaniche devono essere eseguite rispetto ad un predefinito punto di riferimento 17 che deve possedere le medesime coordinate del punto di riferimento 5 ancorché il punto di riferimento 17 sia individuato nella seconda stazione di lavoro 14.
A tale fine la seconda postazione di lavoro 14 comprende un telaio 15 dotato di mezzi di centraggio 16 per centrare il componente 1 rispetto al predefinito punto di riferimento 17 individuato nel secondo telaio 15.
Il telaio 15 preferibilmente si concretizza in un bancale di una macchina utensile (ad esempio un tornio), la quale è deputata ad effettuare le operazioni di lavorazione meccaniche.
Il telaio 15 della seconda postazione di lavoro 14 si concretizza in un telaio la cui sezione in pianta è circolare.
Tale telaio 15 a sezione in pianta circolare presenta un diametro idoneo per ospitare entro il proprio perimetro l'anello 1, ossia presenta un diametro maggiore del diametro esterno dell'anello 1.
Alternativamente possono essere previste altre forme del telaio 3 quali ad esempio una sezione poligonale.
Nel telaio 15 è possibile individuare un centro C che, preferibilmente, coincide con il punto di riferimento 17.
Il lato del telaio 15 destinato a sostenere il componente 1 è sostanzialmente piano.
La seconda postazione di lavoro 14 comprende mezzi magnetici 18 per generare un campo magnetico tale da bloccare magneticamente il componente 1.
I mezzi magnetici 18, preferibilmente, sono associati al telaio 15 e sono disposti in modo che il loro campo magnetico intercetti lo spessore l'anello 1.
In particolare i mezzi magnetici 18 sono disposti con una simmetria radiale rispetto al predefinito punto di riferimento 17 individuato in tale telaio 15.
In particolare, dato che il punto di riferimento 17 preferibilmente coincide con il centro C del telaio 15, si ha che i mezzi magnetici 18 si estendono con una simmetria radiale rispetto al centro C del telaio 15.
Secondo un aspetto preferito di realizzazione, i mezzi magnetici 18 hanno lunghezza "L" (quando considerata lungo il diametro del telaio 15) almeno pari al diametro esterno dell'anello 1 ed una larghezza "1" (quando considerata trasversalmente alla direzione del diametro del telaio 15) minore rispetto alla suddetta lunghezza "L".
Giova rilevare che i mezzi magnetici 18 sono associati al telaio 3 ed aggettano lungo una direzione sostanzialmente perpendicolare al piano del telaio 15 così da presentare il loro lato magneticamente attivabile rivolto verso l'esterno del telaio.
I mezzi magnetici 18, nella specifica rappresentazione di figura 4B, si concretizzano in trenta dispositivi magnetici che risultano essere disposti lungo altrettanti diametri intervallati con un angolo δ pari a 12°.
II numero dei dispositivi magnetici è in funzione delle dimensioni del diametro esterno dell'anello 1. Maggiore è il diametro esterno maggiore deve essere il numero dei dispositivi magnetici. Ciò è dovuto al fatto che le operazioni meccaniche possono indurre deformazioni se l'anello 1 non è adeguatamente supportato.
Ad esempio è previsto che vi possono essere fino a ottanta dispositivi magnetici nel caso in cui il diametro esterno dell'anello 1 sia pari a 8m.
Per agevolare il bloccaggio magnetico tra l'anello 1 ed i mezzi magnetici 18 possono essere previste delle prolunghe polari 19, le quali risultano essere interposte tra l'anello ed i mezzi magnetici 18 stessi, quando l'anello 1 è adagiato sul lato attivabile dei mezzi magnetici.
In altre parole tra il lato attivabile dei mezzi magnetici 18 ed l'anello 1 non vi è un contatto diretto, ma sono interposti le suddette prolunghe polari 19.
Ai fini della presente descrizione giova rilevare che le prolunghe polari 19 agiscono in compressione.
Le prolunghe polari sono ben note nello stato della tecnica e pertanto non sono descritte.
Preferibilmente i mezzi magnetici 18 si concretizzano in un dispositivo elettropermanente il cui circuito magnetico e relativo funzionamento è noto e pertanto non descritto.
I mezzi di centraggio 16 sono noti e pertanto non descritti.
Ai fini della presente descrizione i mezzi di centraggio 16 comprendono un centratore 16A per centrare il componente 1 rispetto al punto di riferimento 17.
II centratore 16A preferibilmente si concretizza in un dispositivo centratore di tipo maschio che aggetta dal piano del telaio 15 lungo una direzione sostanzialmente perpendicolare al piano di appoggio del telaio stesso. Il dispositivo centratore 16A presenta una prima porzione avente una forma cilindrica la cui porzione di testa libera, preferibilmente, è sagomata a forma di tronco di cono.
Preferibilmente il centratore 16A è installato in modo da risultare concentrico con il centro del telaio 15.
Il funzionamento dell'apparecchiatura testé descritta prevede che per eseguire le lavorazioni meccaniche sull'anello 1, con la precisione necessaria al fine di ottenere la massima efficienza del generatore eolico (precisione delle lavorazioni dell'ordine del decimo di millimetro) , sia necessario centrare il componente 1 (ossia l'anello) rispetto al punto di riferimento 5 del telaio 3 mediante i mezzi di centraggio 4.
A tale fine l'anello 1 viene adagiato sul lato piano del telaio 3 della prima stazione di lavoro 2 in modo tale che la superficie a maggiore estensione dell'anello sia in contatto con il suddetto lato piano del telaio 3 ed in modo tale che il centro dell'anello sia entro il perimetro definito dal telaio 3 stesso.
Successivamente le griffe 4C centrano l'anello 1 rispetto al punto 5 (ossia rispetto al punto centrale C del telaio 3) coadiuvate in questa operazione dai mezzi di scorrimento 9.
Una volta centrato l'anello 1, rispetto al punto di riferimento predeterminato 5 è prevista una fase di bloccaggio in tale posizione predefinita; la fase di bloccaggio è espletata mediante l'attivazione dei mezzi magnetici 7, i quali proprio per la loro natura non inducono deformazioni sulla superficie esterna del componente 1.
Una volta che l'anello 1 è centrato ed è bloccato magneticamente, è necessario trasferire l'anello 1 alla seconda stazione di lavoro 14; ciò avviene mediante i mezzi di sollevamento 8 (ad esempio gru, carro ponte e dispositivi similari).
Tale fase di sollevamento prevede dapprima di accoppiare i contro-mezzi di centraggio 11 dei mezzi di sollevamento 8 con il dispositivo centratore 4A della prima stazione di lavoro 2.
A tale fine, i contro-mezzi di centraggio 11 passano dalla posizione retratta ad una posizione estesa; nella posizione estesa i contro-mezzi di centraggio 11 creano un accoppiamento di forma con i mezzi di centraggio 4.
Quando è completato tale accoppiamento di forma si attivano i mezzi magnetici 12 dei mezzi di sollevamento 8 e si disattivano i mezzi magnetici 7 della prima postazione di lavoro 2.
Una volta ancorato magneticamente l'anello 1 al telaio 8A dei mezzi di sollevamento 8, è possibile sollevarlo lungo la direzione perpendicolare al piano di appoggio e trasferirlo alla seconda stazione di lavoro 14, che può rappresentare il bancale della macchina utensile.
Per eseguire le operazioni di lavorazione meccaniche, è necessario che l'anello 1 sia nuovamente centrato sul telaio 15 della seconda postazione di lavoro 14. A tale fine vi è un accoppiamento di forma tra i contro-mezzi di centraggio il ed i mezzi di centraggio 16 della seconda stazione di lavoro 14.
Preferibilmente l'accoppiamento di forma è previsto in modo tale che i contro-mezzi di centraggio il siano già nella posizione estesa.
Espletato l'accoppiamento di forma tra i contro-mezzi di centraggio il ed i mezzi di centraggio 16, i contro-mezzi di centraggio il passano nella loro posizione retratta.
Successivamente sono attivati i mezzi magnetici 18 per bloccare magneticamente il componente 1 rispetto al punto di riferimento 17.
Una volta bloccato magneticamente dai mezzi magnetici 17 vengono disattivati i mezzi magnetici 12 dei mezzi di sollevamento 8.
II componente 1 a questo punto può essere sottoposto alle lavorazioni meccaniche.
Terminata la fase di lavorazione sulla superficie dell'anello 1 può essere necessario effettuare analoghe o diverse operazioni di lavorazione anche sull'altra superficie.
A tale fine, anche con riferimento alla figura 5, l'anello 1 viene rimosso dal telaio 15 della seconda postazione di lavoro e traslato sul telaio 3 della prima postazione di lavoro 2.
Qui è centrato secondo quanto precedentemente descritto ed è successivamente ribaltato di 180° gradi attraverso un dispositivo ribaltatore 21 che comprende una coppia di montanti 22 (di cui solamente una è visibile in figura 5) che si estendono lungo una direzione di estensione perpendicolare al piano di appoggio dei piedi 6 del telaio 3 su cui è associato in maniera mobile, lungo detta direzione di estensione, un dispositivo di presa 23 per serrare l'anello 1 (senza deformarlo).
Una volta che il dispositivo di presa 23 serra l'anello 1, il dispositivo ribaltatore 21 comprende mezzi di movimentazione configurati per traslare il dispositivo di presa 23 da un primo livello HI, pari all'altezza della prima postazione di lavoro 2 ad un secondo livello H2, tale per cui la differenza tra il secondo livello H2 ed il primo livello HI sia maggiore del valore del diametro esterno dell'anello 1.
Giova rilevare che il primo livello HI ed il secondo livello H2 sono considerati a partire dal piano di appoggio dei piedi 6.
Una volta che il dispositivo è giunto al secondo livello H2, l'anello 1 è ruotato di 180° lungo un suo asse di rotazione perpendicolare alla direzione di estensione dei suddetti montanti 22.
A questo punto l'anello 1 è nuovamente riposizionato sul telaio 3 per essere nuovamente centrato, bloccato magneticamente e successivamente lavorato presso la seconda stazione di lavoro 14.
Ovviamente un tecnico del ramo, allo scopo di soddisfare esigenze contingenti e specifiche, potrà apportare numerose modifiche e varianti alle configurazioni sopra descritte, tutte peraltro contenute nell'ambito di protezione dell'invenzione quale definita dalle seguenti rivendicazioni .

Claims (10)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Apparecchiatura per la lavorazione di un anello (1) avente un diametro interno ed esterno, detta apparecchiatura comprendente una prima postazione di lavoro (2, 14) avente un primo telaio (3, 15), con un diametro maggiore del diametro esterno di detto anello (1) e detto primo telaio (3, 15) essendo dotato di primi mezzi di centraggio (4, 11) ad azionamento idraulico o pneumatico per centrare detto anello (1) rispetto ad un primo predefinito punto di riferimento (5,17) individuato in detto primo telaio (3, 15); caratterizzata dal fatto che detto primo telaio (3, 15) comprende primi mezzi magnetici (7, 18) configurati per generare un campo magnetico tale da bloccare magneticamente detto anello (1) quando è centrato rispetto a detto primo predefinito punto di riferimento (5,17), detti primi mezzi magnetici (7, 18) essendo disposti con una simmetria radiale rispetto a detto primo predefinito punto di riferimento (5, 17).
  2. 2. Apparecchiatura per la lavorazione in accordo con la rivendicazione 1, comprendente mezzi di sollevamento (8) per traslare detto anello (1) dalla prima postazione di lavoro (2) ad una seconda postazione di lavoro (14) o viceversa, detti mezzi di sollevamento (8) aventi un secondo telaio (8A) e comprendendo: contro-mezzi di centraggio (16) ad azionamento idraulico o pneumatico per centrare detto anello (1) rispetto ad un secondo predefinito punto di riferimento (20) individuato in detto secondo telaio (8A) e - secondi mezzi magnetici (12) per bloccare magneticamente detto anello (1) quando è centrato rispetto a detto secondo predefinito punto di riferimento (20), detti secondi mezzi magnetici (12) essendo disposti con una simmetria radiale rispetto a detto secondo predefinito punto di riferimento (20).
  3. 3. Apparecchiatura per la lavorazione in accordo con la rivendicazione 1 o 2, comprendente una seconda postazione di lavoro (14) avente un secondo telaio (15) dotato di secondi mezzi di centraggio (16) ad azionamento idraulico o pneumatico per centrare detto anello (1) rispetto ad un terzo predefinito punto di riferimento (17) individuato in detto secondo telaio (15) e terzi mezzi magnetici (12) per generare un campo magnetico tale da bloccare magneticamente detto anello (1) quando è centrato rispetto a detto terzo predefinito punto di riferimento (17), detti terzi mezzi magnetici (12) essendo disposti con una simmetria radiale rispetto a detto terzo predefinito punto di riferimento (17).
  4. 4. Apparecchiatura per la lavorazione in accordo con una qualunque delle precedenti rivendicazioni, in cui detti primi, secondi e terzi mezzi magnetici (7,18,12) comprendono una pluralità di dispositivi magnetici che sono tra di loro disposti angolarmente ad intervalli regolari.
  5. 5. Apparecchiatura per la lavorazione in accordo con la rivendicazione 3, in cui detti contro-mezzi di centraggio (16) sono configurati per creare un accoppiamento di forma con detti primi mezzi di centraggio (4) o detti secondi mezzi di centraggio (16).
  6. 6. Apparecchiatura per la lavorazione in accordo con una qualunque delle precedenti rivendicazioni, in cui detto primo telaio (3) comprende mezzi di scorrimento (9) interposti tra detti primi mezzi di centraggio (4) e la superficie inferiore di detto anello (1) quando questi è adagiato su detto primo telaio (3) di detta prima postazione di lavoro (2).
  7. 7. Apparecchiatura per la lavorazione in accordo con la rivendicazione 3, in cui detti primi mezzi di centraggio (4) e detti secondi mezzi di centraggio (16) comprendono un dispositivo centratore (4A, 16A) per centrare detto anello (1) rispetto al rispettivo primo o terzo punto di riferimento (5,17), detto dispositivo centratore (4A, 16A) essendo un centratore di tipo maschio che aggetta, rispettivamente, da detto primo o da detto secondo telaio lungo una direzione sostanzialmente perpendicolare al telaio stesso.
  8. 8. Apparecchiatura per la lavorazione in accordo con la rivendicazione 7, in cui detti primi mezzi di centraggio (4) comprendono una pluralità di cave (4B) entro cui scorrono delle griffe (4C) per posizionare il componente (1) rispetto al punto di riferimento (5) del primo telaio (3).
  9. 9. Apparecchiatura per la movimentazione in accordo con la rivendicazione 3, in cui detti contro-mezzi di centraggio (16) sono un dispositivo centratore di tipo femmina idoneo per accogliere al proprio interno almeno parzialmente il dispositivo centratore di tipo maschio (4A, 16A) di dei primi o secondi mezzi di centraggio.
  10. 10. Apparecchiatura per la lavorazione in accordo con la rivendicazione 9, in cui detto dispositivo centratore di tipo femmina è un dispositivo centratore di tipo telescopico.
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