ITMI20101141A1 - Apparecchiatura per l'imballaggio di carichi con pellicola termoretraibile, dotata di bruciatori regolabili. - Google Patents

Description

APPARECCHIATURA PER L’IMBALLAGGIO DI CARICHI CON PELLICOLA TER-MORETRAIBILE, DOTATA DI BRUCIATORI REGOLABILI

DESCRIZIONE

La presente invenzione riguarda un’apparecchiatura di termoretrazione di pellicole in materiale plastico per l’imballaggio di carichi.

Come noto, nel settore dell'imballaggio si fa uso di pellicola plastica termoretraibile, che viene applicata a freddo sul materiale da imballare, allo stato allentato - sia in forma di fasciatura sia in forma di cappuccio - e successivamente consolidata sul carico mediante apporto di calore.

Le apparecchiature in cui viene effettuata la termoretrazione della pellicola plastica sul carico, vengono comunemente chiamate forni di termoretrazione. Queste sono costituite tipicamente da una pluralità di bruciatori nei quali viene alimentata aria forzata, in modo da produrre una corrente di aria calda diretta a lambire il carico e conseguentemente a determinare la termoretrazione della pellicola plastica secondo modalità convenzionalmente note.

Nella maggior parte dei casi, il forno di termoretrazione ha la forma di un anello tubolare (tipicamente di perimetro quadrilatero) provvisto di bocchette di uscita, rivolte verso l'interno, che viene posto a circondare il carico da imballare. Un tale anello ha dimensioni tali da poter abbracciare il carico mantenendo le uscite dei bruciatori a distanza corretta dalle superficie del carico, tale da provocare la termoretrazione della pellicola, ma non da bruciarla. Muovendo in direzione verticale l'anello, il calore emesso dai bruciatori si diffonde su tutta la pellicola che riveste in altezza il carico.

Nella pratica comune, l'anello di bruciatori viene fatto partire dal basamento del carico, per vincolare la pellicola al pallet, e poi fatto salire fino alla sommità del carico, esercitando la sua azione riscaldante mediante l’emissione di aria calda fino a 300°C.

Nel corso del tempo, l’esperienza di lavoro ha dimostrato che la retrazione della pellicola avviene in modo ottimale quando l’uscita dei bruciatori sia mantenuta ad una distanza compresa tra 20 cm e 30 cm dalla pellicola stessa. Come à ̈ ben intuibile, tuttavia, la struttura ad anello di tecnica nota, sopra brevemente riportata, à ̈ sostanzialmente rigida e pertanto può garantire la distanza ottimale dal carico solo in specifici casi nei quali la sezione in pianta del carico corrisponde con quella di progetto del forno.

Nell’uso comune, ove invece à ̈ necessario utilizzare lo stesso impianto per carichi di dimensioni anche molto diverse, il calore viene molto spesso trasmesso in modo non ideale al carico; ciò a meno che non si prevedano complessi accorgimenti per adattare di volta in volta i flabelli di uscita dei bruciatori alle dimensioni del lotto di carichi da imballare.

In queste condizioni, il bruciatore risulta poco efficiente e, conseguentemente – per ottenere la necessaria corretta retrazione della pellicola d’imballaggio – può rendersi indispensabile prolungare i tempi di esposizione all’aria calda, con un incremento notevole di tempi ed energia impiegata.

Un’apparecchiatura che affronta questo problema à ̈ descritta nella domanda di brevetto N. MI10U000139 depositata il 06/05/2010 a nome della stessa Richiedente, alla quale si fa qui espresso riferimento per una migliore comprensione della presente invenzione

Scopo della presente invenzione à ̈ pertanto di proporre una apparecchiatura di termoretrazione per imballaggio di carichi che sia in grado di consentire – in modo estremamente facile e rapido, ed ogni qual volta si renda necessario un cambio del tipo e dimensioni del carico – una regolazione della distanza tra i bruciatori di termoretrazione e la pellicola di imballaggio, qualunque sia la forma e le dimensioni del carico da imballare.

Detto scopo viene ottenuto mediante un forno di termoretrazione per imballaggio di carichi avente le caratteristiche indicate nella rivendicazione 1; le rivendicazioni secondarie riguardando alcuni aspetti del trovato particolarmente preferiti.

Ulteriori caratteristiche e vantaggi dell’invenzione risultano comunque meglio evidenti dalla seguente descrizione dettagliata che segue di una preferita forma di realizzazione dell’invenzione, illustrata nei disegni allegati, nei quali:

fig. 1 rappresenta una vista in alzato frontale di un’apparecchiatura secondo l’invenzione;

fig. 2 rappresenta una vista in alzato laterale della stessa apparecchiatura; e

fig. 3 Ã ̈ una vista in pianta della stessa apparecchiatura.

Come schematizzato nelle figure, l’apparecchiatura di termoretrazione secondo l’invenzione à ̈ costituita, in modo di per sé noto, da un telaio di supporto 1, provvisto di una coppia di montanti 1a, 1b, che si pone a cavallo di una linea di trasporto 2 (per esempio una rulliera) di movimentazione del carico C. Questo telaio à ̈ adatto a sostenere e movimentare i dispositivi bruciatori nel modo meglio evidenziato nel seguito

Nelle figure allegate, i due montanti 1a e 1b sono disposti a cavallo della linea di trasporto 2, ma non si esclude che entrambi possano essere disposti a lato della linea di trasporto 2.

Ciascuno di detti montanti 1a, 1b comporta una rotaia verticale 3, per la traslazione verticale di una telaio mobile 4, su cui sono montati i dispositivi bruciatori 5 e 6. Il telaio mobile 4 à ̈ opportunamente tenuto in impegno e guidato dalle rotaie 3 mediante mezzi di per sà ̈ noti, che quindi non verranno descritti qui in ulteriore dettaglio.

I bruciatori 5 e 6, mediante i quali à ̈ possibile distribuire aria calda lungo l'altezza del carico C, sono rappresentati nei disegni in modo molto schematico, come elementi scatolari molto allungati, la cui fessura di distribuzione di aria calda deve pensarsi parallela al lato lungo degli stessi. Neppure di questi si ritiene indispensabile fornire una descrizione dettagliata in quanto si tratta di strutture del tutto note, per se. Pare sufficiente ricordare qui che l'aria viene riscaldata ad una temperatura tale – per esempio tra 180 e 220°C per pellicola in polietilene – da provocare una corretta termoretrazione del materiale di imballaggio.

Secondo una prima caratteristica fondamentale della presente invenzione, un primo gruppo di bruciatori 5, denominati bruciatori trasversali, à ̈ montato sul telaio mobile 4 con la rispettiva fessura di distribuzione di aria calda orientata perpendicolare all’asse longitudinale della linea di trasporto 2. Più precisamente, questi bruciatori 5 sono montati sul telaio mobile 4 in una posizione a monte, preferibilmente in corrispondenza di una sezione centrale dell’apparecchiatura, cioà ̈ tra i due montanti 1a, 1b; essi si trovano inoltre ad una distanza reciproca fissa in senso longitudinale, per la funzione meglio descritta nel seguito.

Allo stesso tempo, e sempre secondo la caratteristica fondamentale della presente invenzione, un secondo gruppo di bruciatori 6, denominati bruciatori longitudinali, à ̈ montato sul telaio mobile 4 in una posizione a valle, con la rispettiva fessura di distribuzione di aria calda orientata parallela all’asse longitudinale della linea di trasporto 2. Più precisamente, questi bruciatori 6 sono montati sul telaio mobile 4 in corrispondenza di una sezione dell’apparecchiatura che si trova più in avanti – nella direzione F di avanzamento dei carichi – cioà ̈ a valle della citata sezione centrale; essi sono inoltre preferibilmente montati spostabili in direzione trasversale, cioà ̈ in allontanamento od avvicinamento reciproco, al fine di regolare la loro posizione rispetto alla dimensione trasversale del carico C.

Secondo una ulteriore caratteristica preferenziale della presente invenzione, i bruciatori 6 sono formati ciascuno in due settori, l’uno a seguito dell’altro ed alimentati in modo indipendente per il riscaldamento dell’aria. Questi settori – indicati con 6a e 6b – possono avere lunghezze differenti, per esempio come schematicamente rappresentato nella parte superiore della fig. 2. Questa disposizione ha la funzione meglio descritta nel seguito.

L’apparecchiatura così descritta ha un funzionamento relativamente semplice ed intuitivo da comprendere.

Nella posizione dell’apparecchiatura rappresentata in fig. 3 i carichi C sulla linea di trasporto 2 sono momentaneamente fermi, in attesa di una operazione di termoretrazione. Si tratta di un carico C1 in attesa in una posizione a monte dell’apparecchiatura e di un carico C2 precisamente in corrispondenza dell’apparecchiatura.

In questa posizione, quando il telaio mobile 4 viene risalire – da una posizione bassa, non visibile in figura, come usuale – verso la posizione alta mostrata nella fig. 2, i bruciatori sono attivi. In questa manovra, il bruciatore 5a a monte provoca la termoretrazione della pellicola d’imballaggio sulla superficie del lato frontale L1 a valle del carico C1 mentre, allo stesso tempo, il bruciatore a valle 5b provoca la termoretrazione della pellicola d’imballaggio sulla superficie del lato frontale L3 a monte del carico C2.

Nella stessa fase operativa, i bruciatori longitudinali 6 provocano la termoretrazione della pellicola d’imballaggio sulla superficie dei lati longitudinali L2 ed L4 del carico C2.

Dal momento che sono note a priori le dimensioni del carico C portato dalla linea 2, l’operatore può regolare, prima della messa in moto della linea 2 stessa, la reciproca distanza dei bruciatori 6, in senso trasversale, in modo che tra questi bruciatori 6 ed i lati L2, L4 del carico C2 si possa determinare un intervallo, dalle due parti opposte, compreso tra 20 e 30 cm. Non à ̈ invece necessaria alcuna regolazione in senso longitudinale dei bruciatori 5, poiché la loro distanza dai lati L1 del carico C1 ed L3 del carico C2 viene determinata automaticamente dal distanziamento dei carichi sulla linea 2, cioà ̈ dalla distanza tra il carico C1 ed il carico C2.

La realizzazione a settori, 6a e 6b, dei bruciatori 6 consente inoltre una parzializzazione del flusso d’aria calda, e precisamente nel senso che sia l’uno che l’altro dei settori 6a, 6b vengono fatti funzionare contemporaneamente quando il carico C ha le sue dimensioni longitudinali massime, indicate dalle linee C’, oppure viene fatto funzionare solo il settore 6a quando il carico C ha una dimensione longitudinale ridotta, come quella indicata dalle linee C†. Ovviamente se questa longitudinale fosse ancora più ridotta si potrebbe utilizzare solo il settore 6b del bruciatore, ma questa ipotesi appare abbastanza remota.

In un’apparecchiatura di tipo più economico à ̈ possibile eseguire le regolazioni di distanze di cui sopra tramite comandi manuali; ciò può essere consigliabile quando si prevede di trattare dei lotti abbastanza grandi di carichi di dimensioni tutte eguali. Quando si debba invece trattare carichi con frequenti variazioni di dimensioni, à ̈ allora possibile prevedere vantaggiosamente mezzi sensori, solidali in movimento con i bruciatori, che forniscano un segnale ad una centralina di controllo quando sono alla distanza corretta dal carico. Ad esempio, una fotocellula à ̈ montata nella parte inferiore di ciascun gruppo bruciatore in modo da leggere la distanza in direzione sostanzialmente parallela alla direzione di movimento dei bruciatori stessi. In questo caso à ̈ chiaro che l’apparecchiatura diventa più costosa, ma ovviamente presenta caratteristiche operative molto più efficaci.

Si comprende così che si à ̈ ottenuto lo scopo prefissato, ossia si à ̈ realizzata un’apparecchiatura di termoretrazione per imballaggio di carichi che à ̈ in grado di produrre un eccellente qualità dell'imballaggio termoretraibile, grazie al fatto che si adatta facilmente alle dimensioni in pianta del carico e mantiene quindi i bruciatori ad una distanza ideale dal carico. Con due soli gruppi bruciatori mobili, non à ̈ necessario alcun complesso meccanismo di adattamento, a beneficio dell'economia del forno. Questa distanza ideale porta con se anche il vantaggio che il consumo energetico dei bruciatori à ̈ sempre il minimo possibile, in quanto non ci sono quelle dispersioni di calore tipiche quando si lavora con i bruciatori fissi della tecnica nota e con carichi di dimensioni variabili, quindi possibilmente troppo distanti dai bruciatori stessi. Su questo risparmio energetico svolge un ruolo particolarmente utile anche il fatto che i bruciatori longitudinali sono realizzati in due settori affiancati, di cui solo uno potrebbe essere in funzione, quando necessario.

S’intende comunque che la protezione dell’invenzione descritta sopra non deve considerarsi limitata alla particolare forma di esecuzione illustrata, ma si estende ad ogni altra variante costruttiva rientrante nell’ambito delle rivendicazioni che seguono.

In particolare, benché col termine "bruciatore" si sia fatto riferimento ad un dispositivo alimentato a gas, non à ̈ escluso che esso possa funzionare con metodologia diversa (per esempio con riscaldatori elettrici), pur di assolvere alla funzione fondamentale di erogare aria calda alla temperatura più adatta per la termoretrazione della pellicola plastica.

Claims (10)

1. RIVENDICAZIONI 1. Apparecchiatura per l'imballaggio, con pellicola termoretraibile, di carichi che avanzano lungo una linea di trasporto (2) degli stessi, del tipo comprendente un telaio di supporto (1), sul quale à ̈ traslabile verticalmente un telaio mobile (4) portante un gruppo di bruciatori, questi ultimi essendo atti ad espellere aria calda da una zona periferica verso una zona di lavoro dove sosta ogni carico, caratterizzata da ciò che detto gruppo di bruciatori comprende una prima coppia di bruciatori (5) trasversali, montati sul telaio mobile (4) in una posizione a monte, con la rispettiva fessura di distribuzione di aria calda orientata perpendicolare all’asse longitudinale della linea di trasporto 2, ed una seconda coppia di bruciatori (6) longitudinali, montati sul telaio mobile (4) in una posizione a valle, con la rispettiva fessura di distribuzione di aria calda orientata parallela all’asse longitudinale della linea di trasporto 2.
2. 2. Apparecchiatura d'imballaggio come in 1), caratterizzata da ciò che detti bruciatori trasversali (5) sono montati sul telaio mobile (4) in corrispondenza di una sezione centrale dell’apparecchiatura
3. 3. Apparecchiatura d'imballaggio come in 1) o 2), caratterizzata da ciò che detti bruciatori trasversali (5) sono montati sul telaio mobile (4) ad una distanza reciproca fissa in senso longitudinale.
4. 4. Apparecchiatura d'imballaggio come in 3), caratterizzata da ciò che i due bruciatori (5a, 5b) della detta coppia di bruciatori trasversali (5) sono predisposti per eseguire la termoretrazione della pellicola d’imballaggio rispettivamente sul lato a valle (L1) del carico (C1) in attesa di entrare nella stazione di termoretrazione, e sul lato a monte (L3) del carico (C2) fermo nella stazione di termoretrazione.
5. 5. Apparecchiatura d'imballaggio come in 1) o 2), caratterizzata da ciò che detti bruciatori longitudinali (6) sono montati sul telaio mobile (4) in corrispondenza di una sezione dell’apparecchiatura che si trova più in avanti, rispetto alla direzione (F) di avanzamento dei carichi, cioà ̈ a valle della citata sezione centrale dell’apparecchiatura.
6. 6. Apparecchiatura d'imballaggio come in 1) o 5), caratterizzata da ciò che detti bruciatori longitudinali (6) sono predisposti per provocare la termoretrazione della pellicola d’imballaggio sulla superficie dei lati longitudinali (L2, L4) del carico (C2) che à ̈ fermo nella stazione di termoretrazione.
7. 7. Apparecchiatura d'imballaggio come in 1) o 6), caratterizzata da ciò che detti bruciatori longitudinali (6) sono montati sul telaio mobile (4) in modo spostabile in direzione trasversale, cioà ̈ in allontanamento od avvicinamento reciproco e rispetto al carico (C2).
8. 8. Apparecchiatura d'imballaggio come in 1) o 5), caratterizzata da ciò che detti bruciatori longitudinali (6) sono formati ciascuno in due settori (6a, 6b), allineati l’uno a seguito dell’altro ed alimentati in modo indipendente ai fini della produzione dell’aria calda.
9. 9. Apparecchiatura d'imballaggio come in 6), caratterizzata da ciò che detti settori (6a, 6b) dei bruciatori longitudinali (6) hanno lunghezze differenti, in senso longitudinale.
10. 10. Apparecchiatura d'imballaggio come in 8) o 9), caratterizzata da ciò che detti settori (6a, 6b) dei bruciatori longitudinali (6) sono predisposti per essere fatti funzionare contemporaneamente quando il carico C ha le sue dimensioni longitudinali massime (carico C’), oppure viene fatto funzionare solo uno dei settori (6a, 6b) quando il carico C ha una dimensione longitudinale ridotta (carico C†).