ITMI20081375A1 - Metodo per la marchiatura chimica di fibre polimeriche sintetiche e/o naturali e manufatti che includono dette fibre marchiate - Google Patents

Metodo per la marchiatura chimica di fibre polimeriche sintetiche e/o naturali e manufatti che includono dette fibre marchiate

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ITMI20081375A1
ITMI20081375A1 IT001375A ITMI20081375A ITMI20081375A1 IT MI20081375 A1 ITMI20081375 A1 IT MI20081375A1 IT 001375 A IT001375 A IT 001375A IT MI20081375 A ITMI20081375 A IT MI20081375A IT MI20081375 A1 ITMI20081375 A1 IT MI20081375A1
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IT
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chemical
nir
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polymeric
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IT001375A
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Leopoldo Corsi
Enrico Fatarella
Renato Sansoni
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Next Technology Tecnotessile Societ A Naz D
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    • D07B2201/2009Wires or filaments characterised by the materials used

Description

DESCRIZIONE
“METODO PER LA MARCHIATURA CHIMICA DI FIBRE POLIMERICHE SINTETICHE E/O NATURALI E MANUFATTI CHE INCLUDONO DETTE FIBRE MARCHIATEâ€
La presente invenzione riguarda un metodo per la marchiatura chimica di fibre polimeriche sintetiche e/o naturali, in particolar modo quelle adatte alla fabbricazione di tessuti e/o capi di abbigliamento. Detto metodo à ̈ vantaggiosamente applicabile nel settore tessile, con particolare riferimento alla moda ed all'abbigliamento, come pure nel settore del packaging.
Il fenomeno della contraffazione si presenta come un insieme complesso di violazioni a leggi, norme, regolamenti, vincoli contrattuali che regolano i diritti di proprietà intellettuale e di sfruttamento commerciale di prodotti di ogni genere.
Le stime relative al volume del mercato colpito dal fenomeno della contraffazione evidenziano che l'incremento mondiale annuo della contraffazione à ̈ pari a 18,50% (dati riferiti al periodo compreso dal 1993 al 2005).
La valutazione della quota percentuale di vendite di merci contraffatte, relativa all'intero commercio mondiale, à ̈ compresa approssimativamente dal 7% al 9% dello stesso. Una ricerca dell'OCSE (http://www.oecd.org/) diffusa nella primavera 2007 stima in 200 mld di USD il valore dei soli prodotti contraffatti che hanno attraversato qualche frontiera doganale tra la produzione e il consumo. A solo titolo di esempio, si passa dal 5% dell'industria degli orologi, al 6% dell'industria farmaceutica (con incidenze pressoché nulle nei paesi occidentali e superiori al 50% in quelli in via di sviluppo), al 10% della profumeria, al 20% nel settore del tessile, della moda e dell' abbigliamento, al 25% dell'audio-video, al 35% del software.
La fortissima crescita dei fenomeni di contraffazione, di importazioni parallele, di abusi di marchio e di prodotto fino ai fenomeni di tampering, sono legati, tra l'altro, alla globalizzazione ed alle caratteristiche cui questo fenomeno si accompagna, come delocalizzazione, movimenti virtuali di merci e documenti, e così via.
In questa prospettiva la messa in atto di tecniche di sicurezza deve diventare per le imprese una componente intrinseca delle strategie aziendali, e non un semplice add-on di pura cautela o deterrenza, da mettere in atto solo al momento della commercializzazione.
Poiché à ̈ la filiera in tutta la sua ampiezza che può essere soggetta alle problematiche connesse con l'abuso dei diritti di un'azienda da parte di terzi non autorizzati (i contraffattori), l' implementazione di un sistema di sicurezza e difesa da detto abuso deve poter garantire la tracciabilità totale e completa del prodotto possibilmente oggetto di contraffazione. L'effetto fornito dalla tracciabilità completa del prodotto à ̈ triplice: in primo luogo, rende più difficoltosa la perpetrazione dell'abuso; in secondo luogo, facilita la sua individuazione quando questo viene perpetrato; in terzo luogo, consente di minimizzare gli eventuali danni causati dallo stesso.
Nell'arte sono noti differenti metodi anti contraffazione per cercare almeno di limitare i danni provocati dal cosiddetto “mercato†della contraffazione.
Tra essi, Ã ̈ possibile citare ad esempio:
- metodi elettronici (consistenti nell'identificazione con radiofrequenze);
- metodi meccanici (ad esempio, incisioni; etichette termoretraibili, tappi antiriempimento, tecniche di riconoscimento meccanico anti-pirateria);
- metodi di marchiatura visibile ed invisibile (ologrammi, inchiostri assorbenti nell'UV o nell'infrarosso, codici ottici di scrittura);
- metodi chimici (codice DNA, codice chimico, codifica per mezzo di colle). I metodi sopra elencati presentano una serie di vantaggi, ma anche un numero sostanziale di svantaggi.
Infatti, i metodi di tracciatura sopra descritti si caratterizzano per un elevato costo delle relative tecnologie e dello sviluppo delle stesse; inoltre, fanno uso di tecniche di rilevazione di non facile gestione (ad esempio, quelle basate sull'impiego di DNA) o replicabilità (ad esempio, la marchiatura meccanica). Non tutti i metodi sopra indicati hanno possibilità di essere applicati alle fibre polimeriche, in particolare, a quelle dei tessuti, come pure ai tessuti stessi ed ai capi di abbigliamento ottenuti da detti tessuti. Infatti, in questi casi à ̈ indispensabile che la marchiatura risulti uniformemente distribuita e di durata sufficientemente costante nel tempo e che, allo stesso tempo, non vada a modificare la struttura delle fibre del tessuto in modo tale da alterarne le caratteristiche.
Un metodo di tracciabilità potenzialmente applicabile alle fibre polimeriche, preferibilmente nel settore tessile, à ̈ quello che prevede l'utilizzo di un codice di origine chimica: detto codice à ̈ generabile in seguito all 'inserimento all'interno delle fibre stesse di un opportuno “rivelatore†di natura chimica che non ne modifica la struttura e che può essere individuato tramite l'impiego di tecniche di rilevazione analitica tradizionali e semplici da applicare.
Detto metodo può, ad esempio, prevedere l'effettuazione di una codifica per mezzo di microcristalli o microparticelle con memoria o con effetti codificati, cioà ̈, in grado di mantenere strutture specifiche rilevabili con apparecchiature idonee e ben note nei laboratori di analisi.
La “decodifica†si ottiene attraverso il confronto di campioni costituiti da determinate miscele di cristalli, anche diversi tra di loro, che vengono codificati per confronto con una miscela campione, costituita da una opportuna miscela scelta come standard. L'informazione viene letta mediante una tecnica cosiddeta di amplificazione ed identificata (fail o pass ) grazie all'uso di un database computerizzato di confronto preparato in precedenza.
I vantaggi correlati con l'impiego di questo tipo di tecnologia consistono nel fato che:
- le particelle hanno mediamente un diametro compreso da 16 a 19 micron: sono, pertanto, invisibili ad occhio nudo;
- dete micro-particelle possono essere incorporate, in una certa misura, entro una superficie a spessore: cioà ̈, le particelle possono essere fissate fisicamente all'interno di un prodoto, quale, ad esempio, una fibra e/o una struttura tessile (cioà ̈, un tessuto), non solo sulla sua superficie (come capita utilizzando la maggior parte delle tecniche di marchiatura note).
Lo svantaggio notevole di deto metodo di marchiatura consiste nel fato che comunque esistono dei limiti alla possibilità di penetrazione dei cristalli e/o delle particelle legati al tipo ed allo spessore della superficie su cui tali rivelatori vengono applicati. Deti limiti non assicurano una omogenea distribuzione delle particelle all'intemo del tessuto, rendendo non riproducibile la rilevazione delle stesse in tute le parti del tessuto. Inoltre, deta non omogenea distribuzione delle particelle non garantisce una durata costante nel tempo degli effetti del tratamento di marchiatura e, quindi, la riproducibilità nel tempo dei risultati otenuti controllando con le opportune strumentazioni il tessuto tratato con le particelle di cui sopra.
Pertanto, resta viva la necessità di poter disporre di un metodo di marchiatura, applicabile in particolare ai tessuti, ma, in generale, anche a materiali polimerici e/o alle fibre polimeriche da questi otenute, che non presenti gli svantaggi sopra evidenziati.
Scopo della presente invenzione à ̈ quello di dare una risposta adeguata alle necessità sopra evidenziate.
Detta risposta viene ora fornita dalla Richiedente, che ha individuato e messo a punto un versatile metodo di marchiatura di fibre polimeriche sintetiche e/o naturali che non presenta i sopra menzionati limiti di applicazione alle superfici a spessore, proponendosi così come una vantaggiosa alternativa alle note tecnologie di tracciabilità con codice chimico.
Detto metodo presenta i vantaggi già descritti in precedenza, innanzi tutto l'invisibilità ad occhio nudo. Inoltre, detto metodo si à ̈ dimostrato adatto a tutte le applicazioni che facciano ricorso all'impiego di sostanze polimeriche in soluzione o in massa.
Preferibilmente, detto metodo à ̈ vantaggiosamente applicabile per marchiare fibre polimeriche naturali e/o sintetiche, senza alterare la struttura e le caratteristiche delle fibre stesse.
Detto metodo à ̈ applicabile per marchiare la fibra durante la sua preparazione (cioà ̈, ad esempio, durante il processo di estrusione della stessa) oppure per marchiare la fibra già formata, tal quale o già inserita in una struttura tessile. Detto metodo à ̈ caratterizzato da una notevole semplicità di esecuzione e di successiva rivelazione del “tracciante†impiegato nel prodotto finito.
Forma, quindi, un primo oggetto della presente invenzione un metodo di marchiatura di fibre polimeriche, comprendente almeno una fase in cui almeno un tracciante chimico, avente la capacità di assorbire nel vicino infrarosso, viene associato alla fibra, come descritto nella unita rivendicazione indipendente. Detto almeno un tracciante chimico viene preferibilmente associato fisicamente, stabilmente ed omogeneamente sulla superficie e/o all'interno della fibra senza che le carateristiche della fibra, né le carateristiche chimico-fisiche del tracciante stesso (quale la sua capacità di assorbimento nel vicino infrarosso) vengano alterate.
Forma un altro oggeto della presente invenzione una fibra polimerica marchiata, in cui almeno un tracciante chimico, avente la capacità di assorbire nel vicino infrarosso, à ̈ associato alla fibra.
Formano ulteriore oggeto della presente invenzione manufati, in particolare tessuti e/o capi di abbigliamento, che includono dete fibre marchiate.
Forma un ulteriore oggeto della presente invenzione un metodo per determinare la presenza o meno di almeno un tracciante chimico in una fibra, al fine evidenziare un'eventuale contraffazione, come descrito nella unita rivendicazione indipendente.
Realizzazioni preferite della presente invenzione sono descrite nelle unite rivendicazioni dipendenti.
La Richiedente ha trovato che composti chimici in grado di assorbire nel vicino infrarosso (NIR) ed associabili, preferibilmente, fisicamente in modo stabile ed uniforme sulla superficie e/o all'intemo di fibre polimeriche, di origine naturale e/o sintetica, funzionano in modo eccellente come specifici traccianti chimici, utili per fornire le necessarie/desiderate informazioni distintive sulla natura, sull' origine e sulla produzione delle fibre stesse.
Dette sostanze sono vantaggiosamente selezionabili tra quelle che presentano almeno un assorbimento nel vicino infrarosso (NIR) compreso nell'intervallo da 700 nm a 2500 nm, e che si prestano ad essere fisicamente associate alla fibra tessile, tal quale oppure già integrata all'intemo di un manufato, in particolare un tessuto e/o un capo di vestiario, senza perdere la loro capacità di assorbimento NIR e senza alterare la struttura e le caratteristiche della fibra stessa.
La presenza o meno nella fibra di almeno un tracciante o, preferibilmente, di una specifica miscela di traccianti NIR assorbenti, come pure le informazioni che se ne possono ricavare, può essere individuata e/o dedotta tramite letture effettuate mediante un opportuno rilevatore sensibile alle radiazioni NIR. Ai fini della presente invenzione, particolarmente preferito à ̈ risultato l'impiego di uno spettrofotometro in grado di leggere nel campo spettrale NIR, cioà ̈ superiore a 700 nm.
Ai fini della presente invenzione, almeno un tracciante chimico, appartenente al gruppo di quelli assorbenti nel NIR, viene fissato fisicamente e stabilmente preferibilmente sulla superficie della fibra tessile durante il procedimento di tintura o di finissaggio della fibra, tal quale oppure già integrata all'interno di un manufatto, in particolare un tessuto e/o un capo di vestiario.
In alternativa, l'associazione di detto almeno un tracciante chimico può avvenire durante la fase di produzione della fibra stessa, in particolare tramite dispersione del tracciante chimico nel materiale polimerico il quale viene poi utilizzato per la filatura della fibra (ad esempio tramite estrusione).
Più preferibilmente, detto almeno un tracciante chimico à ̈ vantaggiosamente selezionato tra il gruppo di composti appartenenti alle classi delle cianine e delle ftalocianine.
In una realizzazione particolarmente preferita dell'invenzione, detti composti sono scelti tra quelli, noti e commercialmente disponibili (a solo titolo di esempio non limitante, si possono citare le cianine e le ftalocianine commercializzate da Sigma-Aldrich), che possono essere facilmente applicati su fibre e/o tessuti, sia sintetici che naturali, con le tecniche di tintura e/o di finissaggio comunemente usate nel settore tessile.
Il gruppo preferito di cianine e/o ftalocianine comprende quelle che assorbono nel vicino infrarosso, preferibilmente, nell'intervallo spettrale NIR da 700 nm a 2500 nm, più preferibilmente da 700 nm a 1200nm.
In una realizzazione preferita dell'invenzione detti composti sono selezionati dal gruppo comprendente:
2-[2-[2-Cloro-3-[2-[1,3-diidro-3,3-dimetil-1-(4-sulfobutil)-2H-indol-2-ilidene]-etilidene]-1-cicloesen-1-il]-etenil]-3 ,3 -dimetil-1-(4-sulfobutil)-3H-indolium idrossi sale interno, sale sodico, con banda caratteristica di assorbimento IR a 783nm;
2-[2-[2-Cloro-3-[[1,3-diidro-1,1-dimetil-3-(4-sulfobutil)-2H-benzo[e]indol-2-ilidene]-etilidene]-1-cicloesen-1-il]-etenil]-1 , 1 -dimetil-3-(4-sulfobutil)-1H-benzo[e]indolium idrossi sale interno, sale sodico, con banda caratteristica di assorbimento IR a 820nm;
Butil-2-[2-[3-[(1-butil-6-clorobenzo[cd]indol-2(1H)-ilidene)etilidene]-2-cloro-1-cicloesen-1-il]etenil]-6-clorobenzo[cd]indolium tetrafluoroborato, con banda caratteristica di assorbimento IR a 1048nm;
1,1',3,3',3,3'-Esametilindotricarbocianina perclorato 97%, con banda di assorbimento IR a 740nm;
2,4-Di-3-guaiazulenil-l,3-diidrossiciclobutene-diilium diidrossido bis(sale interno) “ Dye content †99 %, con banda di assorbimento IR a 768nm;
IR-27 “Dye content †99 %, con banda caratteristica IR a 899nm;
IR-797 cloruro “Dye content †80 %, con banda di assorbimento caratteristica IR a 797nm;
IR-895 “ Dye content" 97% con banda di assorbimento IR a 895nm;
Poli(rame ftalocianina) “ Dye content " 60 %, con banda di assorbimento IR pari a 921nm;
IR- 1061 “Dye content" 80 %, con banda di assorbimento a 1061nm.
Ai fini della presente invenzione, viene preferibilmente applicata una miscela di due o più traccianti selezionati tra quelli sopra descritti.
Preferibilmente, detto almeno un tracciante chimico viene disperso nella soluzione polimerica (ad esempio, a base flurocarburica, silossanica, acrilica, poliuretanica) comunemente utilizzata per il finissaggio del tessuto, oppure, esso può essere disperso direttamente nel bagno di tintura della fibra tessile e/o del tessuto e/o del capo di vestiario, ad una concentrazione complessiva preferibilmente compresa da 10<-10>M a 10<-2>M; più preferibilmente, compresa da 10<-8>a 10<-4>M. Inoltre, nel caso di utilizzo di più traccianti, questi possono essere dosati in rapporti di concentrazione reciproci diversi da lotto a lotto al fine di creare dei “codici†di corrispondenza biunivoca lotto/miscela dei traccianti, univocamente identificabili e/o decodificabili mediante opportuno trattamento chemiometrico degli spettri rilevati nel NIR.
Nel caso in cui detto almeno un tracciante venga disperso nella soluzione polimerica di finissaggio, la dispersione polimerica contenente detto almeno un tracciante viene fisicamente applicata in modo stabile al tessuto mediante tecnologie di finissaggio convenzionale, come, ad esempio, l'impregnazione o la spalmatura.
Nel caso in cui detto almeno un tracciante venga disperso direttamente nel bagno di tintura, la sua applicazione fisica al tessuto avviene contemporaneamente all'effettuazione del ciclo di tintura convenzionalmente utilizzato per la colorazione del substrato tessile di interesse.
Nel caso in cui detto almeno un tracciante venga disperso nella massa polimerica prima della sua filatura, as esempio tramite estrusione, questo diventa un componente costituente della fibra medesima.
A titolo di esempio, in una realizzazione dell'invenzione il tessuto viene sottoposto ad impregnazione con una delle dispersioni polimeriche sopra menzionate ed a successivo termofissaggio in ramosa (cioà ̈, un tipo di stufa industriale comunemente impiegata nel settore tessile). Preferibilmente, la dispersione polimerica viene impregnata nel tessuto impiegando una pressione di spremitura di 3 bar ed una velocità di trattamento pari a 4 m/min. Quindi, il tessuto impregnato viene trasferito in ramosa dove viene termofissato alla temperatura di 120°C (durata del trattamento 3 min).
In dettaglio, il tessuto viene impregnato in una opportuna soluzione e/o dispersione polimerica (dipendente dal tipo di fibra/tessuto da trattare) contente il tracciante chimico, o la miscela di traccianti chimici, secondo l'invenzione utilizzando una macchina di tipo foulard comunemente utilizzata nel settore. Con questo procedimento si ottiene una distribuzione omogenea del tracciante in tutto il tessuto. Successivamente, il tessuto viene trasferito in ramosa dove il tracciante, o la miscela dei traccianti, viene fissato/a stabilmente sul e nel tessuto per azione del calore. Utilizzando la sopra descritta serie di passaggi si ottiene un'impregnazione del tessuto che risulta sufficientemente stabile nel tempo per poter rilevare in modo riproducibile la presenza o meno nello stesso del tracciante/i e per poterne determinare la concentrazione.
I trattamenti sopra descritti non vanno ad alterare né le caratteristiche della fibra, né le caratteristiche di assorbimento NIR del tracciante o miscela di traccianti, garantendo così ulteriormente la riproducibilità dell'informazione ottenibile. I tessuti marchiati finiti così ottenuti vengono quindi analizzati, ad esempio, con uno spettrofotometro FT-NIR (Near Infra Red Spectroscopy in trasformata di Fourier), al fine di valutare la presenza, quali- e quantitativa, di detto almeno un tracciante nel tessuto ed anche l'omogeneità della loro distribuzione sulla superficie del tessuto ed all'interno dello stesso.
A titolo di esempio, per l'analisi FT-NIR Ã ̈ stato utilizzato uno spettrofotometro Spectrum One della Perkin Elmer in grado di coprire l'intero intervallo spettrale 700 nm - 2500 nm, applicando una risoluzione di 2 nm con un numero di scansioni minimo pari a 30.
Come controllo, gli spettri dei manufatti tessili, finiti mediante l'applicazione delle resine contenenti il tracciante o la miscela di traccianti, sono stati registrati mediante lo spettrofotometro FT-NIR in cinque diverse aree del tessuto, al fine di verificare l'omogeneità del risultato del trattamento di impregnazione.
L'analisi spettrofotometrica ha dimostrato che il tracciante risulta essere distribuito omogeneamente su ed in tutta la superficie del tessuto trattato, per tutte le combinazioni analizzate, come evidenziato nel grafico riportato nella allegata Fig. 1. In detto grafico viene illustrato l'andamento degli spettri ottenuti da un campione di tessuto, sottoposto a finissaggio con resina contenente una miscela di traccianti chimici secondo l'invenzione, in zone differenti del tessuto. I traccianti chimici utilizzati per la sperimentazione sono stati i seguenti:
2-[2-[2-Cloro-3-[2-[1,3-diidro-3,3-dimetil-1-(4-sulfobutil)-2H-indol-2-ilidene]-etilidene]-1-cicloesen-1-il]-etenil]-3,3-dimetil-1-(4-sulfobutil)-3H-indolium idrossi sale interno, sale sodico;
2-[2-[2-Cloro-3-[[1,3-diidro-1,1-dimetil-3-(4-sulfobutil)-2H-benzo[e]indol-2ilidene]-etilidene]-1-cicloesen-1-il]-etenil]-1,1-dimetil-3-(4-sulfobutil)-1H-benzo[e]indolium idrossi sale interno, sale sodico;
Butil-2-[2-[3-[(1-butil-6-clorobenzo[cd]indol-2(1H)-ilidene)etilidene]-2-cloro-1-cicloesen-1-il]etenil]-6-clorobenzo[cd]indolium tetrafluoroborato; in rapporto molare reciproco 1:1:1.
Dal grafico, risulta evidente il fatto che i diversi spettri sono sostanzialmente uguali (c'à ̈ una sovrapposizione pressocchà ̈ completa degli stessi), confermando l'omogeneità della distribuzione del tracciante nel tessuto.
Il trattamento degli spettri FT-NIR Ã ̈ stato effettuato facendo ricorso a note metodiche qualitative e quantitative di chemiometria, in grado di classificare e misurare picchi e/o regioni spettrali in confronto ad opportuni spettri predisposti come standard di riferimento del metodo chemiometrico.
Nello specifico, per il metodo chemiometrico sono state definiti i seguenti parametri:
- il tipo di analisi per il trattamento dei dati tra Legge di Lambert Beer, Classical least squares (CLS), Stepwise multiple linear regression (SMLR), Partial least squares (PLS) o Principal Component Regression (PCR);
- il tipo di analisi da utilizzare per la classificazione degli spettri tra Similarity match, Distance match, Discriminant analysis, Search standards, QC Compare search;
- il cammino ottico tra Costante, Rapporto di Picco o normalizzato, multiplicative signal correction (MSC), Standard normal variate (SNV);
- il numero delle classi che compongono il metodo, ovvero il numero delle combinazioni dei traccianti e delle loro concentrazioni, che devono essere utilizzate per la predizione delle risposte;
- la regione spettrale (preferibilmente tra 700 e 1200 nm) soggetta all'analisi; - il numero di componenti del metodo, ovvero le variabili che caratterizzano il sistema.
Come già descritto in precedenza, il tracciante o, preferibilmente, la miscela dei traccianti NIR assorbenti, vengono impiegati a valori di concentrazione diversi da lotto a lotto di tessuto.
La miscela di traccianti utilizzata contiene i medesimi in rapporti molari reciproci di concentrazione variabili da 1 a 100.
Preferibilmente, detti traccianti sono presenti in rapporti molari reciproci di concentrazione variabili da 1 a 10. In una realizzazione preferita dell'invenzione, i differenti traccianti chimici sono applicati in rapporti molari reciproci di concentrazione variabili da 1 a 4; più preferibilmente, variabili da 1 a 3.
Ogni diversa miscela di traccianti viene caratterizzata da uno specifico spettro di assorbimento NIR.
Gli spettri NIR dei campioni e/o dei tessuti marchiati ottenuti vengono quindi gestiti tramite il metodo chemiometrico in modo da risultare in accordo con la lista degli standard richiesti per la messa a punto e la validazione del metodo. Ad ogni combinazione di traccianti e di concentrazioni viene, pertanto, ad essere attribuito un diverso codice individuale, che diventa caratteristico, cioà ̈ univocamente identificativo, della combinazione stessa, e, quindi, della fibra e/o del tessuto e/o del capo di vestiario trattato/marchiato con detta combinazione. L'efficienza del metodo di marchiatura à ̈ stata verificata realizzando dei campioni di validazione con codici predefiniti (variabili a seconda della miscela e/o della concentrazione di traccianti impiegati) uguali o diversi rispetto agli standard implementati in detto metodo.
Il metodo doveva essere in grado di riconoscere detti campioni come rispondenti o meno alle specifiche codificate per gli standards.
L'analisi comparativa degli spettri NIR effettuata ha consentito di riconoscere come validi i campioni con codice rispondente agli standard e di riconoscere come “falsi†quelli con codice diverso, cioà ̈ “sbagliato†, con un indice di attendibilità superiore al 98%.
Con il metodo di tracciabilità chemiometrica di una fibra e/o di un tessuto e/o di un capo di abbigliamento marchiato in accordo con il procedimento sopra descritto à ̈ stato possibile costruire un data-base elettronico comprendente i codici corrispondenti alle diverse miscele e/o concentrazioni (teoriche o reali) dei traccianti dell'invenzione, così da poter immediatamente distinguere (tramite un semplicissimo esame spettrofotometrico NIR), tra prodotti caratterizzati da un codice reale, cioà ̈ esistente (prodotti non contraffatti) e quelli caratterizzati da un codice non esistente o non utilizzato in produzione (prodotti contraffatti). In pratica, quindi, à ̈ un ulteriore oggetto dell'invenzione un metodo per determinare la presenza o meno di almeno un tracciante chimico, o di una miscela di traccianti chimici, dotato/i della capacità di assorbire nel vicino infrarosso, in un campione di fibra tessile e/o tessuto e/o capo di abbigliamento, comprendente, sostanzialmente:
- rilevare lo spettro NIR di tale campione;
- elaborare lo spettro NIR così ottenuto in modo da rilevarne parametri caratteristici (che vengono codificati tramite opportuno metodo chemiometrico); - confrontare detti parametri caratteristici con quelli presenti in una banca dati, relativa a detti parametri caratteristici di un gruppo predefinito di detti traccianti chimici.
In deto metodo deti traccianti chimici assorbono preferibilmente nell'intervallo spetrale compreso da 700 nm a 2500 nm; più preferibilmente, nell'intervallo compreso da 700 nm a 1200 nm.
Più preferibilmente, deti traccianti chimici sono selezionati dal gruppo costituito da composti appartenenti alle classi delle cianine e/o delle fìalocianine.
Pertanto, il metodo di tracciatura della presente invenzione consiste, sostanzialmente, nella comparazione di spettri di assorbimento NIR, rilevati sui vari campioni di fibre e/o tessuti e/o capi di abbigliamento, che vengono trasformati/tradoti in codice tramite l'utilizzo di un opportuno metodo chemiometrico e, successivamente, confrontati con i codici esistenti nella banca dati, preferibilmente elettronica computerizzata, predisposta dall'azienda produtrice in funzione del o delle miscele di traccianti utilizzate nei vari loti produtivi.
Si trata, pertanto, di un metodo estremamente semplice, efficace e vantaggioso per individuare prodoti finiti completamente privi di codice o il cui codice non rientra in quelli compresi nel data-base eletronico dei codici predisposto dall'azienda produtrice.
Deti prodotti, sono, di conseguenza, finito di atività contraffati va nei confronti dell'attività dell'azienda produtrice delle fibre e/o dei tessuti e/o dei capi di abbigliamento che sono stati marchiati con i traccianti NIR assorbenti tramite il metodo di marchiatura della presente invenzione.

Claims (11)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Un metodo per marchiare una fibra polimerica, comprendente almeno una fase in cui almeno un tracciante chimico, avente la capacità di assorbire radiazione nel vicino infrarosso (NIR), viene associato a detta fibra.
  2. 2. Il metodo secondo la rivendicazione 1 , in cui detto almeno un tracciante chimico viene associato alla fibra tramite dispersione di detto almeno un tracciante chimico in un materiale polimerico il quale viene poi utilizzato per la filatura della fibra, in particolare tramite estrusione.
  3. 3. Il metodo secondo la rivendicazione 1, in cui detto almeno un tracciante chimico viene fissato sulla superficie della fibra polimerica durante una fase di finissaggio o durante una fase di tintura della fibra polimerica, tal quale oppure già integrata all'intemo di un manufatto, in particolare un tessuto e/o un capo di vestiario.
  4. 4. Il metodo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 3, in cui detto almeno un tracciante chimico presenta almeno un assorbimento nell'intervallo spettrale da 700 nm a 2500 nm, preferibilmente da 700 nm a 1200 nm.
  5. 5. Il metodo secondo la rivendicazione 4, in cui detto almeno un tracciante chimico à ̈ selezionato dal gruppo costituito da composti appartenenti alle classi delle cianine e/o delle ftalocianine.
  6. 6. Il metodo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui a detta fibra polimerica viene associata una miscela di almeno due di detti traccianti chimici.
  7. 7. Il metodo secondo la rivendicazione 3, in cui detto almeno un tracciante chimico viene addizionato ad un bagno di fissaggio o di tintura della fibra polimerica ad una concentrazione complessiva compresa da 10<-10>a 10<-2>M, preferibilmente compresa da 10<-8>a 10<-4>M.
  8. 8. Fibra polimerica marchiata, in cui almeno un tracciante chimico, avente la capacità di assorbire radiazione nel vicino infrarosso (NIR), à ̈ associato alla fibra, detta fibra essendo preferibilmente ottenuta tramite un metodo di marchiatura secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 7.
  9. 9. Manufatti, in particolare tessuti e/o capi di abbigliamento, che includono almeno una fibra polimerica marchiata secondo la rivendicazione 8.
  10. 10. Un metodo per determinare la presenza o meno di almeno un tracciante chimico, avente la capacità di assorbire nel vicino infrarosso (NIR), in una fibra polimerica, comprendente: - rilevare lo spettro NIR di un campione della fibra polimerica; - elaborare lo spettro NIR così ottenuto in modo da rilevarne parametri caratteristici; - confrontare detti parametri caratteristici con quelli presenti in una banca dati relativa a detti parametri caratteristici di un gruppo predefinito di traccianti chimici aventi la capacità di assorbire radiazione NIR.
  11. 11. Il metodo secondo la rivendicazione 10, in cui detti traccianti chimici sono selezionati dal gruppo costituito da composti appartenenti alle classi delle ciarline e/o delle ftalocianine.
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