ITMI20081290A1

ITMI20081290A1 - "procedimento per la gestione di campioni urgenti all'interno di un impianto di automazione"

Info

Publication number: ITMI20081290A1
Application number: IT001290A
Authority: IT
Inventors: Gianandrea Pedrazzini
Original assignee: Dachi S R L
Priority date: 2008-07-16
Filing date: 2008-07-16
Publication date: 2010-01-17
Also published as: IT1390719B1; US8682475B2; WO2010007002A1; CN102027375A; EP2318845B1; EP2318845A1; US20110112683A1; CN102027375B; ES2421917T3

Description

DESCRIZIONE

dell'invenzione industriale avente per titolo:

â€œProcedimento per la gestione di campioni urgenti all'interno di un impianto di automazioneâ€

La presente invenzione concerne un procedimento per la gestione di campioni urgenti all'intemo di un impianto di automazione.

Il progresso scientifico e lo sviluppo della tecnologia hanno causato un grande sviluppo della Medicina di Laboratorio con conseguente crescita delle analisi richieste, sia per tipologia che per numero.

Con l'introduzione dell'automazione, la Medicina di Laboratorio ha fatto fronte a tale aumento riuscendo contemporaneamente ad accelerare i tempi di esecuzione delle analisi ed a migliorarne la qualitÃ analitica, grazie alle caratteristiche di miglior precisione e accuratezza dei processi automatizzati.

Per automazione si intende sia utilizzo di dispositivi atti all' automazione delle singole fasi di elaborazione ed analisi dei campioni di materiale biologico, sia utilizzo di convogliatori atti al trasporto automatico di tali campioni a detti dispositivi di automazione interfacciati al convogliatore.

CiÃ² che attualmente rappresenta ancora un potenziale problema all'intemo dei laboratori di analisi, anche se automatizzati, Ã ̈ la gestione delle urgenze, ovvero la gestione di campioni di materiale biologico che necessitano di essere processati in tempi il piÃ¹ possibile ristretti rispetto a campioni che, invece, possono subire un ragionevole tempo di attesa prima di essere processati.

Tale urgenza proviene generalmente dalla necessitÃ di ottenere il referto delle analisi nel minor tempo possibile in quanto il paziente da cui si Ã ̈ prelevato il materiale biologico in questione potrebbe, ad esempio, essere in pronto soccorso in seguito ad un'emergenza.

I campioni che sopraggiungono ad un laboratorio, soprattutto nel caso di elevate dimensioni e in grado di effettuare una grande varietÃ di analisi, generalmente hanno provenienze diverse, come ad esempio, reparti diversi dello stesso ospedale, ospedali o laboratori esterni, pronto soccorsi, etc. etc..

Tali campioni, che sopraggiungono al labor atorio in lotti piÃ¹ o meno numerosi, vengono inseriti all'interno dell'impianto di automazione in ordine casuale, non conoscendone a priori l'identitÃ e dunque il livello di urgenza. In generale, in un impianto di automazione, vige la regola FIFO (First In, First Out) e cioÃ ̈ i campioni immessi per primi nell'impianto sono i primi ad essere processati e successivamente scaricati.

Alcuni impianti di automazione sono dotati di determinate caratteristiche, sia a livello software che hardware, tali per cui Ã ̈ possibile assegnare precedenze ai campioni, una volta conosciutane la prioritÃ , quando posizionati in coda ai dispositivi di elaborazione sul convogliatore (tramite, ad esempio, utilizzo di corsie preferenziali comprese nel convogliatore in cui sostano un numero limitato di campioni non urgenti sui rispettivi dispositivi di trasporto).

Il problema ancora presente Ã ̈ in generale la difficile gestione delle prioritÃ quando anche presenti fisicamente nell'impianto i campioni non urgenti, occupando essi spazi fisici quali, ad esempio, i dispositivi di trasporto sul convogliatore, gli spazi nei contenitori delle centrifughe in fase di centrifugazione, e generando code ben piÃ¹ lunghe di quanto atteso e gestibile ai vari moduli di elaborazione.

Quindi, se da un lato si sono elaborati software e caratteristiche meccaniche degli impianti atti ad assegnare la prioritÃ alle urgenze rispetto alle non urgenze, ancora non si Ã ̈ riuscito ad abbassare sufficientemente i tempi di processamento di tali urgenze, rendendo poco efficace l'utilizzo dell'automazione.

CiÃ² che potrebbe risolvere questo limite, sarebbe un'automazione in grado di discrimare le urgenze dalle non urgenze, eliminando fisicamente dall'impianto le non urgenze fino a conclusione delle elaborazioni sulle urgenze.

Scopo della presente invenzione Ã ̈ quello di realizzare, in un contesto di automazione di laboratorio, un procedimento per la gestione dei campioni da processare con urgenza, al fine di ottenere la prioritizzazione assoluta di essi rispetto a campioni non urgenti eliminando fisicamente dall'impianto i campioni non urgenti fino a conclusione delle elaborazioni dei campioni urgenti, tale da superare i problemi sopra esposti.

In accordo con l'invenzione, lo scopo Ã ̈ raggiunto con un procedimento di prioritizzazione di provette urgenti in un impianto di trasporto di provette caricate su dispositivi di trasporto di singole provette in un laboratorio d'analisi automatizzato, caratterizzato dal fatto di comprendere il caricamento di provette classificate come urgenti e non urgenti su dispositivi di trasporto di singole provette, la movimentazione su un convogliatore a nastro di detti dispositivi di trasporto caricati fino ad interagire con un dispositivo di identificazione della provetta a monte di moduli d'elaborazione delle provette, il prelievo delle provette riconosciute come non urgenti dal rispettivo dispositivo di trasporto e scarico delle stesse provette non urgenti su un banco di attesa per provette non urgenti, la movimentazione dei dispositivi di trasporto di singole provette urgenti verso i moduli d'elaborazione, il richiamo da parte di una unitÃ di controllo delle provette non urgenti nel momento in cui Ã ̈ verificata la disponibilitÃ dei moduli d'elaborazione per le provette non urgenti e il conseguente caricamento delle provette non urgenti sostanti nel banco su dispositivi di trasporto dell'impianto, il banco prevedendo mezzi di localizzazione delle provette non urgenti sostanti.

Detto procedimento Ã ̈ ottenuto tramite opportuno utilizzo di software di gestione dei dispositivi interfacciantesi nell'impianto di automazione, in modo tale da consentire il convogliamento dei campioni non urgenti in, ad esempio, idonei banchi o corsie di attesa posizionati a monte di moduli d'elaborazione delle provette.

L'identificazione massiva a priori di tutti i campioni da processare Ã ̈ necessaria per il conseguente smistamento di urgenze e non urgenze.

La presente invenzione rappresenta un'ottima soluzione di gestione di urgenze all'interno di una catena di elaborazione automatica di campioni di materiale biologico in grado di elaborare contemporaneamente elevate quantitÃ di provette.

Queste ed altre caratteristiche della presente invenzione saranno rese maggiormente evidenti dalla seguente descrizione dettagliata di un suo esempio di realizzazione pratica illustrato a titolo non limitativo nel disegno allegato, in cui:

la figura 1 mostra una vista dall'alto di un impianto di automazione.

In figura 1 Ã ̈ rappresentato un esempio di impianto di automazione tale da consentire l'attuazione del procedimento descritto. Tale impianto Ã ̈ costituito da un nastro trasportatore 1 atto a ricevere campioni di materiale biologico, contenuti in provette, da un idoneo dispositivo di caricamento provette 2 o 3 ad esempio un apparato di caricamento incluso in un impianto di posta pneumatica come descritto nella domanda di brevetto italiano MI2007A002255.

I campioni contenuti in provette 50, una volta caricati nell'impianto di automazione, vengono inseriti in idonei dispositivi di trasporto o carrier 4 di singole provette 50 e poi identificati tramite opportuni dispositivi di riconoscimento 5, come descritto nella domanda di brevetto italiano MI2007A002254.

Moduli di elaborazione 6 sono interfacciati al nastro trasportatore 1 al fine di ricevere provette e processarle secondo quanto richiesto da un'unitÃ di controllo 7, atta a comandare e coordinare i diversi dispositivi inclusi nell'automazione.

II procedimento prevede che oltre ai diversi dispositivi interfacciati al nastro trasportatore 1, sia presente, a valle dei dispositivi di caricamento campioni 2 o 3, in posizione successiva al dispositivo di riconoscimento 5, un dispositivo di scarico di provette 9, atto a ricevere provette scaricate dall'impianto,. Tale dispositivo di scarico 9 potrebbe essere costituito da un banco 10 comprendente contenitori di provette multilocazione 51, atti ad ospitare provette 50 in modo sicuro e ordinato.

La provetta 50 non urgente viene infatti prelevata dal suo carrier 4 e posta ad esempio in uno di detti contenitori multilocazione 51 nel banco 10.

Detto dispositivo 9 garantisce la rintracciabilitÃ delle provette al suo interno, semplicemente prevedendo la presenza di un idoneo software avente la funzione di associare il codice identificativo della provetta, letto dal dispositivo di riconoscimento 5 in fase di carico, e associarlo alla locazione di scarico sul banco 10.

Secondo quanto detto, viene di seguito spiegato il procedimento oggetto dell'invenzione:

Fase di carico. Un lotto di provette 50, giunto al laboratorio, viene caricato nell'impianto di automazione tramite i dispositivi di caricamento 2 o 3;

Fase di identificazione. Le provette 50, una volta caricate nell'impianto, raggiungono il dispositivo di riconoscimento 5 per essere identificate;

Fase di riconoscimento. L'unitÃ di controllo 7, accedendo ai dati relativi ai campioni contenuti nelle provette 50, discrimina i campioni da processare con urgenza da quelli non urgenti;

Fase di scarico. I campioni da non processare con urgenza vengono scaricati nel dispositivo di scarico di provette 9. La provetta 50 viene prelevata, ad esempio tramite un braccio meccanico, dal suo carrier 4 e posta in un contenitore multilocazione del banco 10. Il suo carrier 4 Ã ̈ ora libero di ospitare una provetta urgente..

Fase di prioritizzazione. I campioni da processare con urgenza proseguono il loro percorso sul nastro trasportatore 1 ;

Fase di fine processo. A conclusione dei processamenti dei campioni urgenti, le provette non urgenti in attesa nel dispositivo di scarico 9 possono essere ricaricate sull'impianto e processate. Un'unitÃ di controllo 20 provvederÃ a comandare il recupero delle provette non urgenti in base a diversi parametri tra cui ad esempio la disponibilitÃ dei moduli d'elaborazione 6.

Il procedimento descritto consiste dunque in un riconoscimento massivo di tutte le provette 50 appartenenti a uno stesso lotto sopraggiunto in un laboratorio, discriminazione dei campioni urgenti da quelli non urgenti e prioritizzazione assoluta delle urgenze. Tale procedimento consente di ottenere tempi di processamento di campioni urgenti molto ristretti.

Claims

RIVENDICAZIONI 1. Procedimento di prioritizzazione di provette urgenti (50) in un impianto di trasporto di provette (50) caricate su dispositivi di trasporto (4) di singole provette (50) in un laboratorio d'analisi automatizzato, caratterizzato dal fatto di comprendere il caricamento di provette (50) classificate come urgenti e non urgenti su dispositivi di trasporto (4) di singole provette (50), la movimentazione su un convogliatore a nastro di detti dispositivi di trasporto (4) caricati fino ad interagire con un dispositivo (5) di identificazione della provetta (50) a monte di moduli d'elaborazione (6) delle provette (50), il prelievo delle provette (50) riconosciute come non urgenti dal rispettivo dispositivo di trasporto (4) e scarico delle stesse provette (50) non urgenti su un banco di attesa (10) per provette (50) non urgenti, la movimentazione dei dispositivi di trasporto (4) di singole provette (50) urgenti verso i moduli d'elaborazione (6), il richiamo da parte di una unitÃ di controllo (7) delle provette (50) non urgenti nel momento in cui Ã ̈ verificata la disponibilitÃ dei moduli d'elaborazione (6) per le provette (50) non urgenti e il conseguente caricamento delle provette (50) non urgenti sostanti nel banco (10) su dispositivi di trasporto (4) dell'impianto, il banco (10) prevedendo mezzi di localizzazione delle provette (50) non urgenti sostanti.
2. Procedimento secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto banco d'attesa (10) comprende contenitori multilocazione (51) di provette (50).