ITMI20080863A1 - "trattamenti nell'impianto di filler cutanei" - Google Patents

"trattamenti nell'impianto di filler cutanei" Download PDF

Info

Publication number
ITMI20080863A1
ITMI20080863A1 ITMI20080863A ITMI20080863A1 IT MI20080863 A1 ITMI20080863 A1 IT MI20080863A1 IT MI20080863 A ITMI20080863 A IT MI20080863A IT MI20080863 A1 ITMI20080863 A1 IT MI20080863A1
Authority
IT
Italy
Prior art keywords
vitamin
activity
inflammatory
filler
resveratrol
Prior art date
Application number
Other languages
English (en)
Inventor
Rosa Roberto De
Original Assignee
Medical And Biotechnological Services Srl
Priority date (The priority date is an assumption and is not a legal conclusion. Google has not performed a legal analysis and makes no representation as to the accuracy of the date listed.)
Filing date
Publication date
Application filed by Medical And Biotechnological Services Srl filed Critical Medical And Biotechnological Services Srl
Priority to ITMI20080863 priority Critical patent/ITMI20080863A1/it
Publication of ITMI20080863A1 publication Critical patent/ITMI20080863A1/it

Links

Landscapes

  • Fertilizers (AREA)
  • Solid-Sorbent Or Filter-Aiding Compositions (AREA)

Description

Descrizione del brevetto per invenzione industriale avente per titolo:
“TRATTAMENTI NELL’IMPIANTO DI FILLER CUTANEI”
La presente invenzione riguarda l’uso di formulazioni topiche da associare all’impianto sottocute di filler, con l’obiettivo di proteggere il materiale impiantato dai processi degradativi che si attivano nei giorni immediatamente successivi al trattamento, a seguito dei processi infiammatori generati dalla presenza del corpo estraneo e dal trauma microiniettivo.
Stato della tecnica
I filler o riempitivi sono costituiti da materiali di origine diversa che vengono iniettati con aghi sottilissimi nel derma superficiale o profondo per ridurre rughe e solchi del viso, per aumentare il volume dei tessuti molli (labbra, zigomi, cicatrici depresse, ecc) o per meglio delineare i contorni del viso.
Vi sono filler riassorbibili, costituiti da sostanze biocompatibili soggette a graduale riassorbimento e che richiedono per mantenere l'effetto filler semipermanenti, il cui impianto nei tessuti ha una durata più prolungata e filler di tipo permanente, che hanno la peculiarità di non venire riassorbiti dall'organismo. Criteri di scelta tra i vari filler sono la durata del trattamento, la biocompatibilità, la dolorabilità, la necessità o meno di test preliminari di allergenicità, il costo.
L’impianto di un filler è una pratica professionale, ambulatoriale che prevede una serie di microiniezioni di filler in corrispondenza degli inestetismi del volto e di altre aree del corpo. Il trattamento, in genere ben tollerato e poco doloroso, può comportare a distanza di una o due settimane una nuova seduta per eventuali piccoli ritocchi.
Tra i vari tipi di filler, quelli di più largo impiego sono i semipermanenti, che garantiscono un effetto sufficientemente prolungato, evitando le situazioni irreversibili e potenzialmente pericolose dei filler permanenti.
Tra i filler di tipo semipermanente sono preferiti quelli di origine naturale, in genere non estratti da animali, che garantiscono una buona biocompatibilità del materiale impiantato. Tra le matrici naturali maggiormente preferite nella realizzazione di filler semipermanenti vi è l’acido ialuronico.
L'acido ialuronico è uno dei componenti fondamentali della matrice extracellulare, del liquido sinoviale e dell'umore vitreo. Sotto il profilo strutturale l'acido ialuronico è un polisaccaride lineare, con un peso molecolare >106D, caratterizzato dalla ripetizione di unità disaccaridiche formate da acido glucuronico e N-acetil-glucosammina.
Il contenuto totale di acido ialuronico in un individuo di 70 Kg è mediamente 15 g, di cui circa il 50% è localizzato nella pelle. Nell’organismo umano il turnover dell’acido ialuronico è di circa 5 g/die (Laurent, T.C., et al., FASEB J. 1992, 6, 2397). L’acido ialuronico, infatti, è continuamente degradato ad unità zuccherine semplici dall'enzima ialuronidasi e da processi chimici legati alla presenza di radicali liberi, mentre la sua neosintesi è assicurata da una produzione continua da parte delle cellule, che lo secernono nella matrice extracellulare, grazie all'attività di una polimerasi localizzata sulla membrana cellulare. Alterazioni nel delicato equilibrio tra processo degradativo e neosintesi possono determinare un impoverimento di acido ialuronico nei tessuti.
Nel derma l’acido ialuronico, legandosi ad altre sostanze, forma complessi macromolecolari che conferiscono compattezza alla cute; inoltre, per la sua elevata capacità di legare acqua, contribuisce alla corretta idratazione del microambiente cellulare.
L’acido ialuronico oggi usato per i filler è ottenuto per via biotecnologica da batteri, che lo secernono nel mezzo di coltura. Per le sue caratteristiche strutturali e reologiche e perché immunologicamente inerte, atossico, biodegradabile e bioriassorbibile, l’acido ialuronico è un composto ideale per la realizzazione di filler ma, per il suo elevato turnover nel derma, se impiantato come tale, va incontro a una rapida degradazione che lo rende inefficace per trattamenti di correzione di lunga durata. Pertanto, la realizzazione di filler a base di acido ialuronico di più lunga durata prevede una stabilizzazione chimica del polisaccaride, basata sull’impiego di reattivi polifunzionali che, legando tra loro differenti catene di acido ialuronico (cross-linking), permette di migliorare le proprietà viscoelastiche e la persistenza del filler nel sito di impianto, senza comprometterne la biocompatibilità.
Il meccanismo d’azione dei filler a base di acido ialuronico stabilizzato consiste in un riempimento volumetrico immediato, dovuto alle proprietà viscoelastiche del prodotto, e nella sintesi ex-novo di collagene, per stimolazione dei fibroblasti.
L’acido ialuronico stabilizzato, contenuto in siringhe preconfezionate già pronte all’uso, viene iniettato nel derma superficiale e medio per la correzione di rughe, superficiali o profonde, solchi cutanei, cicatrici depresse e per l’aumento volumetrico di labbra e zigomi. Le procedure che in genere si utilizzano sono: la “tunnellizzazione”, in cui l’ago viene inserito quasi parallelamente alla superficie cutanea e il prodotto viene iniettato in fase di ritiro; la tecnica a “micropomfi”, in cui l’inclinazione dell’ago è quasi perpendicolare alla superficie cutanea e si eseguono microiniezioni lungo tutta la zona da trattare; la tecnica detta “cross-linked”, in cui l’ago è quasi parallelo alla superficie cutanea, in direzione verticale e orizzontale, in modo da costituire un reticolo. La durata del trattamento è in relazione al tipo di acido ialuronico che viene utilizzato e varia mediamente da 3 mesi a un anno. Più recentemente, l’acido ialuronico stabilizzato sta trovando impiego nella rimodellazione del seno e di aree estese del corpo, ricorrendo ad appropriate tecniche di impianto.
I trattamenti con filler provocano inevitabilmente fenomeni infiammatori locali, caratterizzati da eritemi, bruciore, edemi ed ecchimosi indotte dal trauma delle microiniezioni e dall’effetto “corpo estraneo”; in genere questi effetti collaterali scompaiono nel giro di 72 ore. Anche se transitori, questi fenomeni infiammatori possono recare seri danni al materiale appena impiantato. Sotto il profilo biochimico, infatti, caratteristica comune a tutti i processi infiammatori è la immissione nel tessuto infiammato di una grande quantità di radicali liberi, legata al richiamo di leucociti e macrofagi che, liberando radicali dell'ossigeno e dell'azoto, enzimi e mediatori chimici, contribuiscono ad eliminare il tessuto necrotico e gli eventuali agenti estranei presenti. Sotto il profilo chimico, questa rilevante presenza di radicali liberi nella sede di impianto, legata al processo infiammatorio, causa una importante depolimerizzazione del filler, compromettendone ab inizio la qualità e la durata.
I radicali liberi sono molecole particolarmente reattive, per la presenza di un elettrone spaiato che, venendo a contatto con altre molecole, strappano ad esse un elettrone. In questo modo si originano nuovi radicali, innescando un meccanismo ripetitivo detto “a catena”, che genera un numero estremamente elevato di processi degradativi nel microambiente. Questa serie di reazioni, che può durare da frazioni di secondo ad alcune ore, può essere ridimensionata o arrestata dalla presenza di agenti antiossidanti, detti anche radical scavenger, che interagendo con il radicale lo trasformano in una specie stabile, interrompendo la reazione a catena. Il danno radicalico su matrici polimeriche è in genere più rilevante che in altri casi, perché l’attacco radicalico può avvenire in maniera assolutamente casuale in qualsiasi punto della struttura molecolare, causando drastiche riduzioni del peso molecolare, con perdita delle caratteristiche chimico-fisiche e reologiche.
Sommario dell'invenzione
Oggetto dell’invenzione è la messa a punto di una metodologia di trattamento con filler, che supera le problematiche legate ai fenomeni infiammatori e alla degradazione radicalica a cui è soggetto il filler nel periodo immediatamente successivo all’impianto. Il metodo rivendicato consiste nell’associare al trattamento microiniettivo del filler un trattamento topico sull’area di impianto con opportuni formulati che contrastano l’insorgere dell’infiammazione e minimizzano la quantità di radicali nella sede di impianto.
Detti formulati topici comprendono almeno un ingrediente attivo in grado di limitare i processi infiammatori e edematosi associati alle microiniezioni del filler e lenire e idratare nel post trattamento; e almeno un ingrediente attivo in grado di contrastare i processi degradativi del filler microiniettato ad opera dei radicali liberi, associati al processo infiammatorio causato dal trauma delle microiniezioni e dall’effetto “corpo estraneo” del filler impiantato.
Esempi di principi attivi utilizzati per limitare i processi infiammatori e edematosi associati alle microiniezioni del filler, e lenire e idratare nel post trattamento comprendono: allantoina, acido ialuronico, glicerina, escina, esculina, ruscogenine, alfa bisabololo, acido ximeninico, acido glicirretico, saponine, flavonoidi (esperidina, rutina), fitoestratti di Capsicum fructescens, Anthemis nobilis, Ranunculus ficaria, Ximenia africana, Santalum album, Ruscus aculeatus, Glycyrrhiza glabra, Menta, Aesculus hippocastanum, Arnica montana, Angelica sinensis, Juniperus communis, Ginkgo biloba, Eclipta alba, Vitis vinifera, Melilotus officinalis, Hamamelis virginiana, Calendula officinalis, Salvia miltiorrhiza.
Esempi di principi attivi per contrastare i processi degradativi del filler microiniettato ad opera dei radicali liberi associati al processo infiammatorio causato dal trauma delle microiniezioni e dall’effetto “corpo estraneo” del filler impiantato comprendono: fenoli e polifenoli (resveratrolo), carotenoidi (beta carotene, vitamina A), tocoferoli (vitamina E), terpeni (ubichinone Q10), tannini, flavonoidi, vitamina C, melatonina, glutatione ridotto, superossido dismutasi, catalasi, glutatione perossidasi, microelementi come zinco, manganese, selenio.
Particolarmente preferiti sono resveratrolo e le vitamine A, E e C.
Il resveratrolo o 3,4',5-trans-tri-idrossi-stilbene è estratto da numerose fonti vegetali e presenta una serie di importanti attività funzionali, quali l'azione antiossidante-radical scavenger (Life Sciences 2000, 66, 663; Life Sciences 1997, 61, 2013; Neuroreport 1997, 8, 1499; Chim. Pharm. Bull 1996, 12, 128; The Lancet 1993, 341, 1103; Arch. Pharm. Res. 1990, 13, 132) e l'attività antinfiammatoria (Science 1995, 267, 1782; N. Eng. J. Med. 1991, 325, 1593; BBA 1985, 834, 275; J. Exp. Med. 197 1, 134, 149). In particolare il resveratrolo riduce la risposta infiammatoria, inibendo gli enzimi coinvolti nel metabolismo dell'acido arachidonico: la 5-lipoossigenasi, con un IC502,7µM per l'acido 5-idrossi-6,8,11,14eicosatetraenoico e la cicloossigenasi, con un IC500,7 e 0,8µM per l'acido 12-idrossi-5,8,10-eptadecatrienoico e trombossano rispettivamente.
Il resveratrolo, uno dei più potenti antiossidanti-radical scavenger naturali, sviluppa un'azione antiossidante sinergica con le vitamine A ed E (A Fidanza, Le Vitamine, I.T.L., Palestrina; Le Grusse J. et al., Le vitamine, Centre d'Etude et d'Information sur les Vitamines, ed. 1995, Neuilly sur Seine Cedex), protegge le membrane cellulari dall'attacco radicalico e riduce gli effetti deleteri dello stress ossidativo sulle cellule e sui tessuti (Mol. Chem. Neuropath. 1998, 33, 139; Neurochem. Res. 1997, 22, 1187; Neuroreport 1997, 8, 1499).
Il sinergismo tra effetto antiossidante-radical scavenger e azione antinfiammatoria dei principi attivi in precedenza menzionati risulta di particolare efficacia per contrastare il danno radicalico associato ai processi infiammatori causati dal trauma delle microiniezioni e dall’effetto “corpo estraneo” immediatamente dopo l’impianto di un filler. Questa azione protettiva, nella delicata fase del post-impianto del filler, è particolarmente efficace nel caso di impiego di filler basati su acido ialuronico stabilizzato, una matrice particolarmente sensibile all’insulto radicalico.
Le formulazioni dell'invenzione, da applicare immediatamente dopo l’impianto del filler e successivamente per 2-3 giorni, si possono presentare in tutte le forme cosmeticamente accettabili, come creme, gel, lozioni, spray, etc. Sono preferiti creme e gel basati sull’impiego di matrici siliconiche, che formano sulla pelle un film da cui i principi attivi vengono con continuità rilasciati, ottimizzando l'assorbimento transcutaneo, l’azione protettivaidratante e l’effetto cosmetico.
Le percentuali in peso di ogni singolo ingrediente attivo possono variare da 0,1 a 20% del formulato.
L'invenzione sarà ora descritta in dettaglio dai seguenti esempi.
Esempio 1
Effetto in vitro dei radicali sull’acido ialuronico – Si prepara una soluzione di acido ialuronico (1.200KD) in tampone fosfato 0,15M pH 6,3 allo 0,4%p/v. Come sorgente di radicali si impiega 2,2′-azobis(2-amidinopropano cloridrato) (AAPH) un composto che a temperature superiori a 35°C si degrada, con una emivita di circa 170h, liberando radicali. Per monitorare la degradazione dell’acido ialuronico si misura in maniera continua la viscosità a 37°C della soluzione del polisaccaride in assenza e in presenza di concentrazioni crescenti di AAPH da 2 a 20,00mM. Al termine della sperimentazione la generazione di radicali viene bloccata, utilizzando N,N-difenilendiammina (DPPD) aggiunta fino ad avere una concentrazione pari a 1/10 a quella dell’AAPH impiegato, e si misura il peso molecolare (Mw) dell’acido ialuronico, utilizzando l’apparecchiatura GPC Max WE 2001 Lab. Service Analytica. In assenza di AAPH (soluzione 1) la viscosità si mantiene costante a circa 120mPas per tutto il periodo di osservazione (6h) ed il peso molecolare rimane sul valore iniziale di circa 1.200KD. In presenza di AAPH 20mM (soluzione 2), invece, si osserva una rapida diminuzione della viscosità, che a 30 min e 6h è rispettivamente 10 volte e 100 volte minore rispetto al valore iniziale, a questi stessi tempi il Mw dell’acido ialuronico è rispettivamente 250KD e < 10KD. In presenza di AAPH 2mM (soluzione 3), il processo di deviscosizzazione è più lento e dopo 2h la viscosità si dimezza rispetto al valore iniziale, mentre il Mw diminuisce a 400KD.
Esempio 2
Effetto protettivo in vitro del resveratrolo sui processi di degradazione operati dai radicali sull’acido ialuronico – Operando nelle condizioni descritte nell’esempio 1, alla soluzione 2 (0,4% acido ialuronico e 20mM AAPH) si addiziona resveratrolo 20mM. In queste condizioni la viscosità si mantiene costante a circa 120mPas per tutto il periodo di osservazione (6h) e il Mw rimane sul valore iniziale di circa 1.200KD.
Esempio 3
Effetto protettivo in vitro di miscele resveratrolo-vitamine A ed E, sui processi di degradazione operati dai radicali sull’acido ialuronico - Operando nelle condizioni descritte nell’esempio 1, alla soluzione 2 (0,4% acido ialuronico e 20mM AAPH) si addiziona resveratrolo 5mM, vitamina A 5mM e vitamina E 5mM. In queste condizioni la viscosità si mantiene costante a circa 120mPas per tutto il periodo di osservazione (6h) e il peso molecolare rimane sul valore iniziale di circa 1.200KD.
Esempio 4
Effetto protettivo in vitro di miscele resveratrolo-vitamina C, sui processi di degradazione operati dai radicali sull’acido ialuronico - Operando nelle condizioni descritte nell’esempio 1, alla soluzione 2 (0,4% acido ialuronico e 20mM AAPH) si addiziona resveratrolo 10mM, vitamina C 20mM. In queste condizioni la viscosità si mantiene costante a circa 120mPas per tutto il periodo di osservazione (6h) e il peso molecolare rimane sul valore iniziale di circa 1.200KD.
Esempio 5
Effetto in vitro dei radicali sull’acido ialuronico stabilizzato - Si prepara una soluzione 0,4% p/v di acido ialuronico, stabilizzato per crosslinking con butandiol diglicidil etere (BDDE), in tampone 0,15M pH 6,3. Come sorgente di radicali si impiega 2,2′-azobis(2-amidinopropano cloridrato) (AAPH) come descritto nell’esempio 1. Per monitorare la degradazione dell’acido ialuronico stabilizzato, al termine della reazione la generazione di radicali viene bloccata, utilizzando N,N-difenilendiammina (DPPD) aggiunta fino ad avere una concentrazione identica a quella dell’AAPH impiegato, e si filtra su membrane con cut off di 30KD. Sul filtrato, con il metodo del carbazolo (European Pharmacopeia 01.2005:1472), si determina la quantità di ialuronico stabilizzato che si è solubilizzata e degradata a frammenti di Mw<30KD. In presenza di AAPH 10mM la percentuale di acido ialuronico stabilizzato che si degrada è: 2h 60%; 6h 85%; 24h 100%. In presenza di AAPH 10mM e resveratrolo 10mM non si osserva degradazione del filler.
Esempio 6
Esempio di formulazione del prodotto topico dell’invenzione Formulazione (%): Dimeticone (0,1-10); Ciclopentasilossano (0,1-10); Polimetilsilsesquiossano (0,1-10) Polisilicone-11 (0,1-10) Dimeticone/Divinil Dimeticone/Silsesquiossano Crosspolimero (0,1-10); Coco-gliceride idrogenato (0,1-10); Isoexadecano (0,1-10); Gliceril stearato (0,1-10); Alcol cetearilico (0,1-10); Alcol stearilico (0,1-10); Alcol beenico (0,1-10); Acido stearico (0,1-10); Poliacriloildimetil taurato (0,1-10); Polisorbato 20 (0,1-10); Polisorbato 80 (0,1-10); Elastomero siliconico (0,1-10); Polimero acrilico (0,1-10); Isostearil palmitato (0,1-10); Resveratrolo (0,01-10%); Vitamina E (0,01-5); Vitamina A (0,01-5); Vitamina PP (0,01-5); Butandiolo (0,1-10); Bisabololo (0,1-10); Escina (0,1-10); Esculina (0,1-10); Glicerina (0,1-10); Profumo (0,01-2); Estratto lipofilo di Calendula (0,1-5); Estratto lipofilo di Ruscus (0,1-5); Conservante (0,1-5); Acqua quanto basta a 100.
Esempio 7
Esempio di formulazione del prodotto topico dell’invenzione -Formulazione (%): Dimeticone (0,1-10); Ciclopentasilossano (0,1-10); Polisilicone-11 (0,1-10); Nylon-12 (0,1-10); PEG-10 Dimeticone (0,1-10); Polisorbato 40 (0,1-10); Isoesadecano (0,1-10); Ammonio poliacriloildimetil taurato (0,1-10); Resveratrolo (0,01-10%); Vitamina E (0,01-5); Vitamina A (0,01-5); Vitamina PP (0,01-5); Butandiolo (0,1-10); Bisabololo (0,1-10); Escina (0,1-10); Esculina (0,1-10); Glicerina (0,1-10); Profumo (0,01-2); Estratto lipofilo di Calendula (0,1-5); Estratto lipofilo di Ruscus (0,1-5); Conservante (0,1-5); Acqua quanto basta a 100.
Esempio 8
Esempio di formulazione del prodotto topico dell’invenzione -Formulazione (%): Ciclopentasilossano (0,1-50); Polisilicone-11 (0,1-20); Nylon-12 (0,1-10); PEG-10 Dimeticone (0,1-10); Isoesadecano (0,1-20); Petrolatum (0,1-50); Resveratrolo (0,01-10%); Vitamina C (0,01-20); Vitamina PP (0,01-5); Butandiolo (0,1-10); Allantoina (0,1-10); Escina (0,1-10); Ruscogenina (0,1-10); Rutina (0,1-10), Acido glicirretico (0,1-10), Glicerina (0,1-10); Acido ialuronico 1,1-5), Profumo (0,01-2); Estratto lipofilo di Hamamelis virginiana (0,1-5); Estratto lipofilo di Angelica sinensis (0,1-5); Estratto lipofilo di Aesculus hippocastanum, Conservante (0,1-5).
Esempio 9
Sperimentazione in vivo del trattamento combinato filler-prodotto topico - In uno studio in doppio cieco, sono stati reclutati 70 pazienti (52 femmine e 18 maschi, età media 48,3 anni), che sono stati sottoposti a trattamento con un filler a base di acido ialuronico stabilizzato, realizzato con la tecnica a micropomfi, (1mL per emifaccia). Immediatamente dopo il trattamento microiniettivo e a domicilio per ulteriori 3 giorni, sull'emifaccia destra veniva operato un trattamento topico con la crema di cui all’esempio 4, mentre sull’emifaccia sinistra veniva applicata la stessa formulazione, ma privata dei seguenti principi attivi: resveratrolo, vitamina E, vitamina A, vitamina PP, bisabololo escina, esculina, estratto lipofilo di Calendula, estratto lipofilo di Ruscus. Per una corretta analisi dei risultati si è provveduto ad elaborare una valutazione clinico-strumentale, che prevedeva a 2 e 4 giorni e successivamente a 2, 6, 8 e 12 mesi una valutazione della superficie trattata di tipo strumentale, visuale e fotografica. La valutazione strumentale per analizzare la superficie cutanea prevedeva l’impiego della tecnica della replica siliconica della superficie trattata e una analisi comparativa del quadro fotografico del viso ai differenti tempi sperimentali, mediante una classificazione numerica da 1 a 5. La valutazione clinica invece prevedeva una valutazione soggettiva da parte del medico del miglioramento delle rughe e del turgore cutaneo e a parte del paziente una valutazione del grado di soddisfazione sui risultati conseguiti con il trattamento combinato fillerprodotto topico mediante una classificazione numerica da 1 a 5. Tutti i pazienti non hanno praticato trattamenti concomitanti e sono stati invitati a non modificare le normali abitudini di detersione e idratazione della cute del viso. I risultati dimostrano una maggiore efficacia del trattamento combinato, nell'emifaccia destra, sede di applicazione del prodotto topico dell’invenzione, sia in termini qualitativi che di durata nel tempo. Il trattamento con filler in associazione con il trattamento topico effettuato sull’emifaccia destra produce nel breve tempo (2-3 giorni) un netto miglioramento, in confronto con l’emifaccia sinistra controllo, in termini di quadro infiammatorio, dolorabilità e idratazione della superficie cutanea. Nel tempo lungo si osserva un netto miglioramento della durata e della qualità della superficie cutanea nel caso del trattamento combinato filler-prodotto topico. La valutazione comparativa tra emifaccia destra trattata e sinistra controllo mostra che la profondità delle rughe sull’emifaccia destra ha un valore del 20-40% minore del controllo e che la durata del trattamento con il filler si protrae mediamente per circa 3,8 mesi in più nel caso del trattamento combinato filler-prodotto topico.

Claims (10)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Metodo di trattamento cosmetico comprendente microiniezioni di filler nel derma seguite da trattamento topico con composizioni comprendenti almeno un ingrediente attivo ad attività anti-infiammatoria, anti-edemigena, idratante e lenitiva ed almeno un ingrediente attivo ad attività antiossidante e radical scavenger.
  2. 2. Metodo secondo la rivendicazione 1 per la correzione di imperfezioni della superficie cutanea, come segni di espressione, rughe, esiti cicatriziali.
  3. 3. Metodo secondo la rivendicazione 1 o 2 in cui gli ingredienti ad attività anti-infiammatoria, anti-edemigena, idratante e lenitiva sono scelti fra allantoina, acido ialuronico, glicerina, escina, esculina, ruscogenine, alfa bisabololo, acido ximeninico, acido glicirretico, saponine, flavonoidi (esperidina, rutina), fitoestratti di Capsicum fructescens, Anthemis nobilis, Ranunculus ficaria Ximenia africana, Santalum album, Ruscus aculeatus, Glycyrrhiza glabra, Menta, Aesculus hippocastanum, Arnica montana, Angelica sinensis, Juniperus communis, Ginkgo biloba, Eclipta alba, Vitis vinifera, Melilotus officinalis, Hamamelis virginiana, Calendula officinalis, Ruscus aculeatus, Salvia miltiorrhiza.
  4. 4. Metodo secondo una qualunque delle rivendicazioni da 1 a 3 in cui gli ingredienti ad attività antiossidante e radical scavenger sono scelti fra fenoli e polifenoli (resveratrolo), carotenoidi (beta carotene, vitamina A), tocoferoli (vitamina E), terpeni (ubichinone Q10), tannini, flavonoidi, vitamina C, melatonina, glutatione ridotto, superossido dismutasi, catalasi, glutatione perossidasi, microelementi come zinco, manganese, selenio.
  5. 5. Metodo secondo la rivendicazione 4 in cui l’ingrediente è scelto fra resveratrolo, vitamina A, vitamina E, vitamina C.
  6. 6. Uso di almeno un ingrediente attivo ad attività anti-infiammatoria, antiedemigena, idratante e lenitiva in associazione con almeno un ingrediente attivo ad attività antiossidante e radical scavenger per la preparazione di una composizione per proteggere dai processi degradativi un impianto sottocutaneo di filler.
  7. 7. Uso secondo la rivendicazione 6 in cui gli ingredienti ad attività antiinfiammatoria, anti-edemigena, idratante e lenitiva sono scelti fra allantoina, acido ialuronico, glicerina, escina, esculina, ruscogenine, alfa bisabololo, acido ximeninico, acido glicirretico, saponine, flavonoidi (esperidina, rutina), fitoestratti di Capsicum fructescens, Anthemis nobilis, Ranunculus ficaria Ximenia africana, Santalum album, Ruscus aculeatus, Glycyrrhiza glabra, Menta, Aesculus hippocastanum, Arnica montana, Angelica sinensis, Juniperus communis, Ginkgo biloba, Eclipta alba, Vitis vinifera, Melilotus officinalis, Hamamelis virginiana, Calendula officinalis, Ruscus aculeatus, Salvia miltiorrhiza.
  8. 8. Uso secondo la rivendicazione 6 o 7 in cui 3 in cui gli ingredienti ad attività antiossidante e radical scavenger sono scelti fra fenoli e polifenoli (resveratrolo), carotenoidi (beta carotene, vitamina A), tocoferoli (vitamina E), terpeni (ubichinone Q10), tannini, flavonoidi, vitamina C, melatonina, glutatione ridotto, superossido dismutasi, catalasi, glutatione perossidasi, microelementi come zinco, manganese, selenio.
  9. 9. Uso secondo la rivendicazione 8 in cui l’ingrediente è scelto fra resveratrolo, vitamina A, vitamina E, vitamina C.
  10. 10. Kit per il trattamento di imperfezioni della superficie cutanea comprendente una formulazione iniettabile di filler e una formulazione topica comprendente almeno un ingrediente attivo ad attività anti-infiammatoria, anti-edemigena, idratante e lenitiva ed almeno un ingrediente attivo ad attività antiossidante e radical scavenger.
ITMI20080863 2008-05-13 2008-05-13 "trattamenti nell'impianto di filler cutanei" ITMI20080863A1 (it)

Priority Applications (1)

Application Number Priority Date Filing Date Title
ITMI20080863 ITMI20080863A1 (it) 2008-05-13 2008-05-13 "trattamenti nell'impianto di filler cutanei"

Applications Claiming Priority (1)

Application Number Priority Date Filing Date Title
ITMI20080863 ITMI20080863A1 (it) 2008-05-13 2008-05-13 "trattamenti nell'impianto di filler cutanei"

Publications (1)

Publication Number Publication Date
ITMI20080863A1 true ITMI20080863A1 (it) 2009-11-14

Family

ID=40302733

Family Applications (1)

Application Number Title Priority Date Filing Date
ITMI20080863 ITMI20080863A1 (it) 2008-05-13 2008-05-13 "trattamenti nell'impianto di filler cutanei"

Country Status (1)

Country Link
IT (1) ITMI20080863A1 (it)

Similar Documents

Publication Publication Date Title
US10806821B2 (en) Heat stable hyaluronic acid compositions for dermatological use
KR101830591B1 (ko) 첨가제를 포함하는 안정한 하이드로겔 조성물
CA2749750C (en) Skin care compositions and methods of use thereof
KR102401790B1 (ko) 피부 표면 개질용 조성물
KR102263479B1 (ko) 락토바실러스 플란타룸 유산균 사균체 또는 상기 유산균의 배양물을 포함하는 피부 노화 방지 또는 개선용 화장료 조성물
AU2007361455A1 (en) Topical cosmetic skin lightening compositions and methods of use thereof
CN107260636A (zh) 一种护肤液及其制备方法
KR20170026313A (ko) 모발 표면 개질용 조성물
CN107296764A (zh) 膏霜及其制备方法
JP2008081505A (ja) 皮膚外用剤
JP2005060234A (ja) 皮膚外用剤
KR100843155B1 (ko) 이중으로 안정화된 비타민씨 함유 피부 미백 화장료 조성물
JP2009137874A (ja) ビタミンC(Ascorbicacid)を含有するレシチンゲルおよびその製造方法
ITMI20080863A1 (it) &#34;trattamenti nell&#39;impianto di filler cutanei&#34;
CN111643717B (zh) 用于色素性皮肤病的医用敷料及其制备方法
JP2005060233A (ja) 皮膚外用剤
KR20090091644A (ko) 크리스트 마린 줄기세포 배양액 추출물을 유효성분으로 함유하는 보습용 화장료 조성물
CN113473963A (zh) 化妆品/皮肤病学组合物
KR20080082122A (ko) 피부재생을 돕는 연고조성물
Rezanejad Gatabi et al. Vitamin K (Menadione)-incorporated chitosan/alginate hydrogel as a novel product for periorbital hyperpigmentation
JP2006199620A (ja) ケイ素化合物を応用した化粧品及びその製造方法
AU1600101A (en) Nontoxic vernix compositions and method of producing
EP3485872A1 (en) Compositions comprising hyaluronic acid and h2
CA3099843A1 (en) Sterile topical saline putrescine formulation and uses thereof
KR20200041187A (ko) 피부 미백용 조성물 및 이를 이용한 미백용 화장품