ITMI20072264A1 - "dispositivo di illuminazione interna per mobili" - Google Patents

Description

"Dispositivo di illuminazione interna per mobili"

La presente invenzione si riferisce ad un dispositivo di illuminazione interna per mobili.

Nella tecnica sono conosciuti piccoli dispositivi a batteria che possono essere disposti all' intemo di un mobile, in genere un armadio, per illuminarne l' interno Alcuni di questi dispositivi hanno un pulsante di accensione disposto in modo da spegnere automaticamente il dispositivo quando il mobile viene chiuso.

Scopo generale della presente invenzione è fornire dispositivi di illuminazione per mobili che abbiano struttura semplice, robusta ed economica e che consentano un facile cambio della batteria.

In vista di tale scopo si è pensato di realizzare, secondo l'invenzione, un dispositivo per l illuminazione automatica a batteria dell’ interno di un mobile, comprendente un corpo dotato di mezzi di vincolo al mobile e un vano contenente una batteria elettrica e una sorgente di luce e dal quale sporge anteriormente l estremità di comando di un contatto a pulsante normalmente chiuso per la connessione della batteria alla sorgente di luce alla apertura del mobile, caratterizzato dal fatto che l estremità di comando realizza anche il coperchio del vano della batteria in corrispondenza di un polo della batteria.

Per rendere più chiara la spiegazione dei principi innovativi della presente invenzione ed i suoi vantaggi rispetto alla tecnica nota si descriverà di seguito, con l'aiuto dei disegni allegati, possibili realizzazioni esemplificative applicanti tali principi. Nei disegni:

-figura 1 rappresenta una vista in prospettiva esplosa di un primo dispositivo di illuminazione realizzato secondo i principi dell’ invenzione;

-figura 2 rappresenta una vista laterale in sezione del dispositivo di figura 1 montato in un mobile;

-figura 3 rappresenta una vista in prospettiva del dispositivo di figura 1 assemblato; -figura 4 rappresenta una vista in prospettiva esplosa di un secondo dispositivo di illuminazione realizzato secondo i principi dell’ invenzione;

-figura 5 rappresenta una vista laterale in sezione del dispositivo di figura 4 montato in un mobile;

-figura 6 rappresenta una vista in prospettiva del dispositivo di figura 4 assemblato; -figura 7 rappresenta una vista in pianta superiore del dispositivo di figura 6.

Con riferimento alle figure, in figura 1 è mostrato l’esploso di un primo dispositivo secondo l’invenzione, indicato genericamente con 10.

Il dispositivo 10 comprende un corpo 11 (vantaggiosamente stampato in materiale plastico) dotato di mezzi 12 di vincolo al mobile e con un vano 13 contenente una batteria elettrica 14. Nel corpo è presente anche una sorgente di luce 15 (vantaggiosamente un LED bianco ad alta luminosità) che sporge all’ esterno per proiettare un fascio di luce. Da una estremità frontale del corpo sporge Γ estremità di comando o pulsante 16 di un contatto a pulsante del tipo normalmente chiuso per la connessione della batteria alla sorgente di luce alla apertura del mobile.

Come si vede bene nelle figure 1 e 2, il vano di accoglimento della batteria (di tipo a stilo) si estende secondo l’asse principale del dispositivo, vale a dire l’asse coincidente con la direzione di spinta sull’ estremità 16 di comando dell’ accensione spegnimento. Sul fondo del vano 13 è presente una molla di contatto con un polo della batteria mentre Γ estremità opposta del vano, che è quella di inserimento assiale della batteria, viene chiusa dalla estremità di comando 16, che è montata scorrevolmente sull’ estremità aperta del vano e che realizza anche il coperchio o tappo del vano batteria in corrispondenza dell’ altro polo della batteria. Il vano è genericamente cilindrico, per accogliere con gioco minimo la batteria a stilo, così come il pulsante 16.

L’estremità di comando 16 supporta internamente al vano una lamella di contatto 18 destinata ad appoggiarsi sull’ affrontato polo della batteria. La lamella si estende per formare una linguetta di contatto 19 che normalmente si appoggia su una seconda lamella di contatto 20 supportata nel corpo 11 e che realizza il contatto fisso dell’ interruttore a pulsante. L’appoggio fra la linguetta 19 e la lamella 20 è tale che il contatto elettrico fra di loro si interrompe quando il pulsante 16 viene spinto verso Γ interno del vano 13 contro l’azione della molla 17. La linguetta 19 è vantaggiosamente accolta in una sporgenza scatolare su un lato del pulsante 16 Sempre vantaggiosamente, la linguetta 19 realizza anche mezzo di vincolo rimuovibile per mantenere il pulsante 16 vincolato nella sede 13 durante il normale funzionamento del dispositivo. A tale scopo la linguetta 19 ha estremità piegata che sporge frontalmente sul pulsante 16 in una apposita sede 21 per realizzare una estremità 22 per il comando manuale allo sgancio di un dente 23 della linguetta da una battuta 24. La battuta 24 può vantaggiosamente essere coincidente con un estremità del contatto fisso 20. Il dente 23 ha vantaggiosamente una superficie inclinata per flettere elasticamente la linguetta 19 quando il pulsante 16 viene introdotto nella sede e per scattare poi in posizione di blocco contro la battuta 24. Vantaggiosamente, il contatto fisso 20 è connesso alla sorgente luminosa mediante interposizione di un interruttore di esclusione disposto in serie al circuito per permettere di spegnere Γ illuminazione anche quando il pulsante 16 non è premuto.

Nella realizzazione mostrata, l’intermttore di esclusione comprende una rotella di comando 25, imperniata nel dispositivo e sporgente lateralmente ad esso (come bene si vede in figura 3) per essere manualmente ruotabile. La rotella di comando prevede una sporgenza 26 (figura 1) che, a seconda della posizione angolare della rotella, spinge o meno su una estremità 27 della lamella di contatto 20 per spostarla e aprire il circuito che essa forma verso la sorgente di illuminazione o per chiudere tale circuito. Vantaggiosamente, tale estremità 27 solitamente si appoggia direttamente su un conduttore 28 di un resistore 29 di limitazione della corrente di alimentazione del LED, risparmiando l’uso di una ulteriore lamella di contatto.

Come si vede bene nelle figure 2 e 3, i mezzi di fissaggio 12 individuano una superficie di montaggio 30 destinata ad appoggiarsi sulla superficie interna 31 del mobile. La sorgente di illuminazione è vantaggiosamente all' estremità del corpo 11 opposta al pulsante 16 ed è inclinata rispetto all’asse di movimento del pulsante e diretta lontano dalla superficie di fissaggio. In tale modo essa illumina convenientemente l' interno del mobile.

Come si vede bene in figura 2, il dispositivo 10 è destinato ad essere posizionato prossimo ad un bordo 32 della superficie 31 del mobile che è di battuta per l’elemento 33 del mobile (ad esempio, un frontale scorrevole o un’anta incernierata, rappresentata genericamente semiaperta in figura 2) che chiude il vano del mobile che si vuole illuminare, in modo che il pulsante 16 venga premuto dall’elemento 33 in posizione chiusa e rilasciato quando l’elemento 33 viene aperto.

Nella prima realizzazione descritta, i mezzi di fissaggio comprendono vantaggiosamente una linguetta di battuta 43 e un dente di innesto 44, fra loro affrontati e genericamente paralleli. Il dente 44 è supportato al corpo mediante un perno 45 ed è mobile fra una posizione di riposo (a tratto pieno in figura 2) e una posizione di innesto (tratteggiata in figura 2) mediante l’azionamento di una leva di manovra 46 che passa da una posizione verticale ad una posizione abbassata posteriore. Vantaggiosamente, il dente 44 ha bordo rivolto verso la linguetta 43 che è profondamente seghettato. I mezzi di fissaggio possono essere vincolati ad una base 41 nella quale il corpo 11 si inserisce a cassetto.

Per produrre il movimento del dente, la leva è dotata di superfici a camma 51 che producono lo scorrimento trasversale del perno lungo cave di guida 50, allontanandolo dalla superficie 30, quando la leva 46 passa in posizione di aggancio. Il dente 44 ha un braccio a squadra 48 vincolato ad un estremo per provocare la rotazione del dente quando il perno 45 scorre nelle cave 50.

La linguetta di battuta 43 è destinata ad appoggiarsi sul bordo 32 del mobile, assicurando il preciso posizionamento del pulsante 16 e la resistenza agli urti dovuti alla chiusura del mobile, mentre il dente 44 è destinato ad inserirsi in un foro 55 nella superficie del mobile per ottenere un vincolo rimuovibile. Tale foro può fare parte di una serie di fori standard lungo la spalla del mobile per il fissaggio di altri accessori (ad esempio le cerniere dell’ anta).

Vantaggiosamente, l’assemblaggio delle varie parti del dispositivo interne al corpo 1 1 avviene attraverso una apertura inferiore 34 di tale corpo che viene chiusa da una piastrina 35 in materiale plastico introdotta a scatto.

Nelle figure da 4 a 7 è mostrata una variante del dispositivo descritto. Per semplicità elementi corrispondenti a quelli della realizzazione di figura 1 sono indicati con uguale numerazione aumentata di 100.

Si ha perciò un dispositivo 110 che comprende un corpo 111 (vantaggiosamente stampato in materiale plastico) dotato di mezzi 112 di vincolo al mobile e con un vano 113 contenente una batteria elettrica 114. Posteriormente e in posizione inclinata sporge una sorgente di luce 115 (vantaggiosamente un LED bianco ad alta luminosità).

Il vano della batteria è chiuso dalla estremità di comando o pulsante 116 scorrevole e che supporta il contatto 118 per un polo della batteria. Il polo opposto della batteria appoggia su una molla di contatto 117. Una piastrina 135 chiude a scatto una apertura 134 inferiore del corpo 111 attraverso la quale sono introdotti i vari componenti interni del dispositivo.

La lamella di contatto 118 si estende per formare una linguetta di contatto 119 che normalmente si appoggia su una seconda lamella di contatto 120 supportata nel corpo 111 e che realizza il contatto fisso dell’ interruttore a pulsante.

In modo del tutto analogo alla linguetta 19 della realizzazione precedente, la linguetta 119 termina con una estremità 122 che sporge da una sede 121 frontalmente al pulsante 116 per permettere lo sgancio del pulsante quanto è desiderato aprire il vano 113 per cambiare la batteria.

Anche in questa realizzazione il contatto fisso 120 è connesso alla sorgente luminosa mediante interposizione di un interruttore di esclusione che permette di spegnere l illuminazione anche quando il pulsante 16 non è premuto. In questa seconda realizzazione, l' interruttore di esclusione comprende un cursore 125 che scorre trasversalmente all’asse principale del dispositivo per avere estremità che sporgono alternativamente a destra o a sinistra del corpo 111, come mostrato schematicamente in figura 7.

Sul cursore è presente una sporgenza 126 che a seconda della posizione del cursore devia o meno una estremità 127 della lamella di contatto 120 per spostarla e aprire il circuito che essa forma verso la sorgente di illuminazione o per chiudere tale circuito. L’estremità 127 può chiudere il circuito appoggiandosi direttamente su un conduttore 128 di un resistore 129 di limitazione della corrente di alimentazione del LED.

Il posizionamento del dispositivo 110 nel mobile è analogo a quello del dispositivo 10. I mezzi di fissaggio 112 sono però formati da semplici alette che sporgono sui due lati del dispositivo per un tradizionale fissaggio a vite e/o con opportuni tasselli noti.

A questo punto è chiaro come si siano raggiunti gli scopi prefissati.

Naturalmente, la descrizione sopra fatta di una realizzazione applicante i principi innovativi della presente invenzione è riportata a titolo esemplificativo di tali principi innovativi e non deve perciò essere presa a limitazione dell'ambito di privativa qui rivendicato. Ad esempio, altri mezzi di fissaggio possono essere immaginati dal tecnico esperto.

Claims (12)

1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo per l illuminazione automatica a batteria dell’interno di un mobile, comprendente un corpo dotato di mezzi di vincolo al mobile e un vano contenente una batteria elettrica e una sorgente di luce e dal quale sporge anteriormente l estremità di comando di un contatto a pulsante normalmente chiuso per la connessione della batteria alla sorgente di luce alla apertura del mobile, caratterizzato dal fatto che l estremità di comando realizza anche il coperchio del vano della batteria in corrispondenza di un polo della batteria.
2. 2. Dispositivo secondo rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che restremità di comando supporta una lamella di contatto per il polo della batteria, la lamella prolungandosi in una linguetta che realizza il contatto elettrico a pulsante che sconnette il circuito elettrico fra batteria e sorgente di luce quando restremità di comando è spinta verso l interno del vano della batteria.
3. 3. Dispositivo secondo rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che il vano contiene una molla sul fondo in corrispondenza dell’ altro polo della batteria per realizzare contatto elettrico con tale altro polo e permettere un movimento scorrevole verso l’interno del pulsante assieme alla batteria contro l’azione della molla.
4. 4. Dispositivo secondo rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che la linguetta che si prolunga dalla lamella di contatto con la batteria realizza anche mezzo di innesto rilasciabile dall’ esterno per la rimozione del coperchio, sotto forma della detta estremità di comando, di chiusura del vano batteria.
5. 5. Dispositivo secondo rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto di comprendere un interruttore di esclusione manuale in serie al circuito di alimentazione fra batteria e sorgente di luce.
6. 6. Dispositivo secondo rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che l' interruttore di esclusione è realizzato per mezzo di una rotella la cui rotazione comanda un rispettivo movimento di connessione o disconnessione di una parte di un contatto elettrico in serie al circuito.
7. 7. Dispositivo secondo rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che l' interruttore di esclusione è realizzato per mezzo di un cursore a slitta disposto trasversalmente all’asse principale del dispositivo per essere manualmente spostato a sporgere da un lato o dall’ altro del corpo e comandare un rispettivo movimento di una parte di un contatto elettrico in serie al circuito.
8. 8. Dispositivo secondo rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che la sorgente di luce è un LED.
9. 9. Dispositivo secondo rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che la sorgente di luce è rivolta posteriormente al dispositivo e inclinata rispetto all’asse principale del dispositivo in direzione opposta a una superficie di montaggio del dispositivo al mobile.
10. 10. Dispositivo secondo rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che i mezzi di vincolo al mobile comprendono alette sporgenti lateralmente al corpo e con sedi per viti di fissaggio.
11. 11. Dispositivo secondo rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che i mezzi di vincolo al mobile comprendono un sistema di innesto al mobile con una linguetta di battuta, destinata ad appoggiarsi in corrispondenza di uno spigolo della superficie del mobile, e un dente che è affrontato alla linguetta di battuta e che è destinato ad inserirsi in un foro sulla detta superficie del mobile, una leva di aggancio essendo ruotatale da una posizione di sgancio ad una posizione di aggancio comandando nel movimento mezzi di avvicinamento del dente alla linguetta per provocare l' innesto del dente nella parete del foro con reazione sulla linguetta appoggiata allo spigolo del mobile.
12. 12. Dispositivo secondo rivendicazione 11, caratterizzato dal fatto che i mezzi di avvicinamento comprendono superfici di camma sulla estremità della leva imperniata al corpo e che comandano un movimento trasversale del perno al quale è anche vincolato il dente, il dente avendo un braccio a squadra con estremità vincolata per produrre una inclinazione del dente verso la linguetta di battuta quando il perno è mosso dalla leva che si sposta verso la posizione di aggancio.