ITMI20071880A1

ITMI20071880A1 - Filtro a maniche per la depurazione di aeriformi realizzato con struttura modulare basata sulla composizione di elementi derivati da container da carico o ad essi assimilabili

Info

Publication number: ITMI20071880A1
Application number: IT001880A
Authority: IT
Inventors: Giorgio Radaelli
Original assignee: Giorgio Radaelli
Priority date: 2007-10-02
Filing date: 2007-10-02
Publication date: 2009-04-03
Also published as: US20100218469A1; DE602008004886D1; ES2363687T3; EP2114548B1; ATE497822T1; WO2009044265A3; EP2114548A2; WO2009044265A2

Description

DESCRIZIONE dell'invenzione avente per TITOLO:

“Filtro a maniche per la depurazione di aeriformi, realizzato con struttura modulare, basata sulla composizione di elementi derivati da container da carico o ad essi assimilabili”,

Riassunto

Un filtro a maniche è un apparato che realizza la depurazione di un aeriforme mediante il passaggio di questo attraverso membrane porose, realizzate secondo forme generalmente cilindriche poste fra loro in parallelo, comunemente dette “maniche”.

Scopo dell'invenzione è quella di realizzare un filtro a maniche di concezione modulare, che utilizzi, per le sue parti strutturali e dell'involucro, elementi derivati da container da trasporto, conformi o assimilabili alla normativa ISO 1496. Per container “assimilabili” alla normativa ISO 1496 si intendono container in cui una 0 più dimensioni cambiano rispetto a quelle standard, permanendo la struttura costituita da 8 longheroni e da altrettanti blocchi d'angolo, conformi alla norma ISO 1161.

Nel disegno A sono esemplificati i principali elementi che realizzano lo scopo dell'invenzione.

1a) struttura di sostegno, 1b) tramoggia per l'ingresso del gas e la raccolta delle polveri separate, 1 c) camera che alloggia le maniche filtranti, 1 d) volume in cui si raccoglie il gas pulito, separato dal precedente dalla piastra porta maniche e collegato con i condotti di uscita. Nelle figure non sono riportate le flange di collegamento con le tubazioni di uscita, dato che il sistema si adatta facilmente alle diverse configurazioni possibili, che si trovano sulle pareti delle camere superiori.

Elementi simili, costituiti da tramogge e/o cassoni, basati sullo stesso principio modulare, possono essere utilizzati per collegare più unità, sia in ingresso che in uscita, aumentando così la superficie filtrante totale e quindi le portate di gas che si possono trattare.

L'invenzione ha impatti importanti in tutte le fasi di costruzione, trasporto e montaggio della fornitura di un filtro a maniche, dato che attualmente i filtri, tranne quelli di piccole dimensioni, sono forniti in costruzioni pennellate o semi-assemblate, che si appoggiano a strutture dedicate, da montare in cantiere.

Descrizione

Un filtro a maniche per la depurazione di aeriformi è un apparato costituito da uno o più involucri fra loro connessi, dei quali si espletano le seguenti funzioni: raccolta dei gas da filtrare e loro distribuzione alle maniche, filtrazione propriamente detta, raccolta ed evacuazione delle polveri filtrate, rigenerazione delle maniche filtranti, raccolta del gas depurato e convogliamento verso la sezione di uscita, vi sono inoltre funzioni accessorie, come quella di supporlo, di accesso alle parti e alla strumentazione. Dal punto di vista strutturale, un filtro a maniche prevede una o più tramogge di raccolta polvere, una o più camere dove sono alloggiate le maniche filtranti, un volume dove si raccoglie il gas pulito, una piastra porta-maniche (o 'piastra tubiera’) che separa i volumi del gas polveroso e pulito, il filtro può essere costituito da più compartimenti escludibili, in funzione delle esigenze impiantistiche.

Attualmente, la modalità costruttiva più comune prevede una realizzazione a pannelli autoportanti o supportati da telai, realizzati in forme più o meno modulari, assemblati in tutto o in parte cantiere mediante bullonatura, sigillatura e/o saldatura delle parti.

Un “container" da carico è, per definizione, un involucro avente almeno il volume di 1 m<3>atto al trasporto di merci, concepito per l’utilizzo ripetuto e progettato per facilitare tutte le fasi del processo di spostamento di beni, in particolare ove sia prevista intermodalità dei mezzi di trasporto. Un container ISO è un container che rispetta la normativa ISO vigente al momento della sua costruzione: ISO (International Standard Orgamzation) è il principale ente intemazionale di normazione, la conformità alle cui norme, pur non essendo obbligatoria per legge, si traduce in una serie di vantaggi per il sistema: nel caso dei container da carico, l'unificazione delle dimensioni e dei componenti, consente di limitare la variabilità morfologica e funzionale degli esemplari, a tutto vantaggio dei processi di costruzione, reperibilità e logistica.

La normativa ISO 1496 prevede container da trasporto di diverse tipologie, lunghezze ed altezze, che si basano tutti su una struttura costituita da 12 longheroni, accoppiati fra loro mediante blocchi d'angolo, questi sono descritti dalla normativa ISO

La presente invenzione consiste nella realizzazione di un filtro a maniche con struttura modulale, basata sulla composizione di elementi derivati da container da carico: i disegni allegati si riferiscono alla normativa ISO 1496-1 nella tipologia dimensionale 1C.Ai fini della costruzione di un filtro a maniche, occorre giustapporre i container verticalmente ovvero orizzontalmente, modo da fare combaciare i blocchi d'angolo: ogni modulo, a seconda della funzione, sarà allestito con pareti variamente attrezzate, accoppiate ai longheroni. Nel caso si utilizzino container commerciali, le pareti, il tetto e gli elementi che reggono il pavimento del container possono essere conservati, nmossi, sostituiti o adattati a seconda delle necessità, in officina o in cantiere.

La giunzione fra 1 diversi moduli deve avvenire a due livelli, strutturale e di tenuta alla depressione (o alla pressione). Per la giunzione strutturale, si procede saldando fra loro i blocchi d’angolo di due moduli contigui. La giunzione di tenuta invece, può essere effettuata tramite saldatura fra i longheroni o mediante l'installazione di coprigiunti saldati, adattabili alle diverse tipologie costruttive di container. Lo scopo dell'invenzione è infatti di potere utilizzare, per quanto possibile, container commerciali, purché in buone condizioni, di facile ed economica reperibilità.

Le pareti dei container possono essere costruttivamente lisce o ondulate, rinforzate o meno; la necessità di rinforzi aggiuntivi, rispetto a quelli standard dei container da carico, dipende dalle condizioni di esercizio del filtro e può consistere nell'installazione di crociere, controventi o costolature,

I longheroni possono infine supportare strutture accessorie quali scale e passerelle per l’accesso e l’ispezione, l'illuminazione, la strumentazione, nonché per gli organi per la distribuzione dell’aria compressa di rigenerazione ed eventualmente i ventilatori.

I container commerciali sono spesso dotati di una o più porte di accesso, che consentono l'ispezione, il carico e lo scarico. Tali aperture possono essere conservate, se compatibili con le condizioni di servizio, oppure rimosse o sostituite da altre più adatte.

La coibentazione termica è realizzabile mediante l'utilizzo di pareti precoibentate o mediante l'isolamento delle pareti dell'involucro e dei longheroni, che può avvenire o all'esterno degli stessi, realizzata al momento del montaggio o in officina.

Nell'allegato disegno 1 si mostrano i vari elementi che costituiscono il filtro a maniche:

1 a) Struttura di sostegno del filtro: ottenibile da un container commerciale, rimuovendo tutte le pareti, ovvero mantenendole, ove si preferisca conservare la pannellatura. A seconda delle condizioni di installazione, si possono aggiungere controventature per aumentare la rigidità del sistema

1 b) Tramoggia di raccolta polveri, la cui parte superiore è saldata direttamente ai longheroni del container. Nella parte inferiore è collocato il sistema di estrazione delle polveri mediante coclea motorizzata

1c) Camera di alloggiamento delle maniche, nella quale, rispetto al container, sono state rimosse le pareti superiore ed inferiore. Più camere maniche possono essere sovrapposte per permettere l'installazione di maniche che eccedono l’altezza del singolo modulo. Ai longheroni superiori della camera maniche può essere saldata o accoppiata la piastra tubiera porta-manica

1d) Camera di raccolta del gas depolverato (plenum); è dotata, nella sua parte superiore, delle portine che consentono l'ispezione alle maniche nonché il montaggio o l'estrazione all'esterno di queste ultime, ai longheroni inferiori di queso container (privato del fondo) può essere saldata o accoppiata la piastra tubiera Le pareti laterali del container possono essere mantenute, mentre quella superiore è sostituita dal tetto del filtro, completo delle portine di ispezione

1e) Plenum “alto” con accesso su parete frontale, indicato per ridurre le rientrate di aria dalle guarnizioni delle porte. Ove necessario, si possono prevedere per il plenum, più container sovrapposti.

Nella figura 1f il container dedicato al plenum descritto al punto le è stato attrezzato con piastra tubiera, collettore e rampe di soffiaggio per la pulizia ad aria compressa; inoltre vi è stata montata una passerella di ispezione, fissata ai longheroni. La parete del container è sostituita o modificata, per potere permettere il passaggio delle rampe di pulizia.

La flangia di ingresso del gas è rappresentata sulla faccia frontale della tramoggia: in alternativa può trovarsi su una faccia laterale oppure su una parete del cassone. Nelle figure non sono riportate le flange di collegamento con le tubazioni di uscita, dato che il sistema si adatta facilmente alle diverse configurazioni possibili, che si trovano sulle pareti delle camere superiori.

Nel disegno 2 è rappresentato il filtro assemblato ed equipaggiato con plenum basso, mentre nel disegno 3 lo stesso filtro è visto privato di alcune pareti ed il tetto, per evidenziarne la disposizione degli interni. Nel disegno 4 lo stesso filtro, è dotato di plenum “alto”, mentre nel disegno 5 la camera maniche è stata realizzata mediante due container sovrapposti . Nel disegno 6 due moduli sono accoppiati lateralmente, così da costituire un corpo unico di dimensioni doppie: in questo caso si possono mantenere le bocche di alimentazione separate (con tubazione di ingresso che si divide in due), ovvero si può installare un modulo di ingresso separato, che si interfaccia con il filtro mediante due manicotti. Nel casi di filtri accoppiati, è anche possibile eliminare le pareti di separazione intermedie.

Oltre agli elementi descritti, può essere previsto un ulteriore modulo per la creazione di un ambiente chiuso sopra il tetto del filtro, per eseguire le operazioni di ispezione e manutenzione al riparo dalle intemperie, eventualmente dotato di paranchi per il sollevamento dei materiali.

Claims

Rivendicazioni Ciò che si rivendica con il presente brevetto è 1, un metodo per la costruzione di un filtro a maniche, basato sull'utilizzo di strutture derivate da container, che seguano la normativa ISO 1496 o che siano ad essi assimilabili, in cui gli elementi, siano costituiti da uno o più moduli funzionali illustrati nel disegno 1 come 1a, 1b, 1c, 1d, 1e, assemblati attraverso saldatura o bloccaggio meccanico dei blocchi d'angolo e, per i longheroni, mediante saldatura diretta o su giunto di accoppiamento, ovvero sigillatura o interposizione di guarnizioni, 2, un metodo per la costruzione di un filtro analogo a quello descritto al punto 1, ove uno o più moduli siano assimilabili alla normativa ISO 1496, ove per assimilabili si intendono container in cui una o più dimensioni caratteristiche (solitamente altezza e o lunghezza del container) cambiano rispetto a quelle standard, ma permane la struttura costituita da 8 longheroni e da altrettanti blocchi d’angolo conformi alla normativa ISO 1161 3, un metodo per la costruzione di un filtro simile a quello descritto ai punti 1,o 2, costruito con blocchi d'angolo non conformi alla normativa ISO 1161 4, un metodo per la costruzione di un filtro analogo a quello descritto ai punti 1 o 2 o 3. in cui due o più dei moduli funzionali descritti siano derivati dimensionalmente da un solo container o siano costituiti dall'unione di due o più container conformi o assimilabili alla normativa ISO 1496 5, un metodo per la costruzione di un filtro analogo a quello descritto ai punti 1 o 2 o 3 o 4, in cui la piastra tubiera e la tramoggia siano fissati ai longheroni che costituiscono la parete frontale del container, e assemblati come indicato nel disegno 3 6, un metodo per la costruzione di un filtro analogo a quello descritto ai punti 1 o 2 o 3 o 4 o 5, in cui più moduli siano assemblati in parallelo, come indicato nel disegno 4 7 un metodo per la costruzione di un filtro analogo a quello descritto ai punti 1 o 2 o 3 o 4 o 5 o 6, in cui il sistema dì distribuzione dell'aria compressa sia alloggiato interamente o parzialmente all'interno del container superiore ovvero sia posto al di sopra di esso 8. un metodo per la costruzione di un filtro analogo a quello descritto ai punti 1 o 2 o 3 o 4 o 5 o 6 o 7, in cui l'estrazione della polvere mediante coclea sia sostituita da altri tipi di estrattori (catene raschiami, valvole di esclusione a semplice, doppio clapet o rotative, canaline fluidificate, bracci raschia 9. un metodo per la costruzione di un filtro analogo a quello descritto ai punti 1 o 2 o 3 o 4 o 5 o 6 o 7 o 8, in cui la piastra tubiera sia fissata nella parte inferiore della cassa maniche, con le maniche installate al di sopra di essa 10. un metodo per la costruzione di un filtro analogo a quello descritto ai punti 1 o 2 o 3 o 4 o 5 o 6 o 7 o 8 o 9, in cui la pulizìa del filtro ad aria compressa sia realizzata mediante l'inversione del flusso d'aria, rispetto alla normale modalità operativa oppure mediante scuotimento meccanico delle maniche.