ITMI20071711A1 - Pattino di frenatura per una bicicletta - Google Patents

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ITMI20071711A1
ITMI20071711A1 IT001711A ITMI20071711A ITMI20071711A1 IT MI20071711 A1 ITMI20071711 A1 IT MI20071711A1 IT 001711 A IT001711 A IT 001711A IT MI20071711 A ITMI20071711 A IT MI20071711A IT MI20071711 A1 ITMI20071711 A1 IT MI20071711A1
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IT
Italy
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granules
shoe
braking
shoe according
matrix
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IT001711A
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Paolo Fabris
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Campagnolo Srl
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    • F16D65/02Braking members; Mounting thereof
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Description

Titolo: Pattino di frenatura per una bicicletta
DESCRIZIONE
La presente invenzione riguarda un pattino di frenatura per una bicicletta.
Nel settore delle biciclette da competizione è ormai diffuso l’uso di componenti realizzati in materiali compositi, come ad esempio materiali composti da fibre di carbonio inglobate in una matrice di materiale polimerico. Tra i componenti realizzati con questi materiali sono molto apprezzati i cerchi per ruote di bicicletta per via deN’ottima combinazione che è possibile ottenere tra resistenza, elasticità e leggerezza.
È stato tuttavia riscontrato dagli inventori della presente invenzione che i cerchi così realizzati possono entrare in crisi a seguito di una intensa azione frenante. I pattini dei freni, infatti, strisciano sul cerchio e generano quindi calore; è stato verificato che non è inusuale raggiungere temperature di 200°C. Il calore altera le caratteristiche meccaniche della matrice polimerica in cui sono inserite le fibre di carbonio, in particolare ne diminuisce la rigidezza e la resistenza meccanica anche di tre ordini di grandezza (cioè di un fattore 1000) e indebolisce il legame tra la matrice e gli altri componenti. Si può verificare così una delaminazione del cerchio. Nei casi estremi si può arrivare ad una rottura del cerchio o a una mancata frenatura con serie conseguenze per l'incolumità del ciclista.
Nel caso di cerchi in materiale metallico il problema non è presente in termini così estremi, ma il riscaldamento del cerchio può portare ad una diminuzione dell’efficienza di frenata.
Il problema alla base della presente invenzione è quello di superare il problema sopra individuato, assicurando sia una buona affidabilità e resistenza della ruota in qualunque condizione di frenata, sia prestazioni di frenata costanti.
Di conseguenza, la presente invenzione riguarda, in un suo primo aspetto, un pattino di frenatura secondo la rivendicazione 1, in un suo secondo aspetto un assieme ruota-freno secondo la rivendicazione 25 ed in un suo terzo aspetto una mescola per la preparazione di un pattino di frenatura secondo la rivendicazione 30.
Più in particolare, un pattino di frenatura secondo l’invenzione comprende una superficie di frenatura destinata ad essere premuta durante una frenata contro un fianco di un cerchio di una ruota della bicicletta, caratterizzato dal fatto di comprendere mezzi di trasmissione termica atti a trasferire calore in allontanamento dalla superficie di frenatura.
È chiaro che qualsiasi materiale è in grado di trasmettere calore per conduzione e che in qualunque sistema il calore si trasmette anche per convezione e per irraggiamento; è quindi chiaro che in qualunque assieme ruota-freno il calore generato in corrispondenza della superficie di frenatura dei pattini non rimane in tale zona ma si trasferisce spontaneamente da essa verso altre zone più fredde, con tempi e modalità differenti a seconda dei casi. Nel contesto della presente invenzione, con l’espressione "mezzi di trasmissione termica" si intende un insieme di elementi o materiali previsti nel pattino di frenatura specificatamente per la loro capacità di trasferire calore in modo chiaramente superiore rispetto a tutti gli altri elementi o materiali presenti nel pattino.
Grazie alla presenza di tali mezzi di trasmissione termica, il calore che si genera in corrispondenza della superficie di frenatura durante una frenata viene allontanato da tale zona e trasferito in altre zone del pattino. Risulta così ridotta la quantità di calore che si trasferisce al cerchio e sono quindi limitati i rischi dovuti ad un surriscaldamento del cerchio.
È stato in particolare osservato che, con pattini tradizionali, il calore che si genera sulla superficie di frenatura rimane su tale superficie e viene disperso per contatto con l’aria circostante dopo che l’azione di frenatura è terminata. Vantaggiosamente, grazie all'invenzione, i mezzi di trasmissione termica asportano il calore dalla superficie di frenatura anche durante l’azione di frenata, per cui anche durante frenate prolungate non c’è il rischio di scaldare il cerchio eccessivamente.
Preferibilmente, il pattino comprende una superficie di scambio termico verso l'esterno del pattino, distinta dalla superficie di frenatura, in cui i mezzi di trasmissione termica trasmettono calore dalla superficie di frenatura alla superficie di scambio termico. In questo modo, viene stabilito un percorso preferenziale attraverso il quale il calore prodotto dalla frenatura viene trasferito all'esterno del pattino; risulta quindi minore il surriscaldamento del pattino e maggiore la sua capacità di trasferire calore via dalla superficie di frenatura.
Preferibilmente, la superficie di scambio termico è atta ad entrare in contatto con un supporto porta-pattino oppure con l'aria. Nel primo caso, la superficie di scambio termico sarà preferibilmente piatta e regolare, in modo da favorire la trasmissione di calore per contatto, ed il supporto portapattino sarà costruito con un materiale ad elevata conducibilità termica; nel secondo caso, la superficie di scambio termico sarà la più ampia possibile, preferibilmente alettata, in modo da massimizzare l'estensione del contatto con l'aria. Vantaggiosamente il pattino è così raffreddato anche durante la frenatura senza necessità di alterare le sue dimensioni tradizionali, in quanto si possono sfruttare come superfici di scambio termico superfici comunque già presenti sul pattino.
Secondo una forma di esecuzione preferita, il pattino comprende una matrice di materiale ad elevato attrito ed i mezzi di trasmissione termica comprendono filamenti di materiale avente conducibilità termica superiore al materiale della matrice, inglobati nella matrice. Preferibilmente, detti filamenti sono prossimi alla superficie di frenatura ma non sono presenti su di essa, così da non interferire con le condizioni di contatto tra pattino e fianco del cerchio e conseguentemente con le prestazioni di frenata. Preferibilmente, detti filamenti sono di materiale avente conducibilità termica superiore a 50 W/m°K o meglio superiore a 150 W/m°K; preferibilmente, tale materiale è metallico, preferibilmente zinco, ferro, acciaio, alluminio, rame o argento.
Secondo un'altra forma di esecuzione preferita, il pattino comprende una matrice di materiale ad elevato attrito ed i mezzi di trasmissione termica comprendono granuli di materiale avente conducibilità termica superiore al materiale della matrice, inglobati nella matrice. Preferibilmente, detti granuli sono distribuiti in tutta la matrice, compresa la superficie di frenatura, in quanto la struttura a granuli non interferisce in modo inaccettabile con le condizioni di contatto fra il pattino di frenatura ed il fianco del cerchio; grazie alla presenza dei granuli già sulla superficie di frenatura, l'efficienza dello smaltimento di calore risulta massimizzata; inoltre, la costruzione di un tale pattino risulta particolarmente semplice ed economica, essendo sufficiente aggiungere i granuli alla mescola con cui viene formata la matrice. Preferibilmente, detti granuli sono di materiale avente conducibilità termica superiore a 50 W/m°K o meglio superiore a 150 W/m°K.
Preferibilmente, detti granuli hanno dimensioni medie inferiori a 500 pm o meglio inferiori a 200 pm. Con queste dimensioni si ottiene una dispersione soddisfacente nella gomma, si evita di abradere il cerchio e allo stesso tempo non si ostacola l'aggregazione tra le particelle di gomma.
Preferibilmente, la matrice è di gomma ed i granuli sono di grafite, preferibilmente grafite naturale espansa. Con l'impiego di tali granuli, si è infatti riscontrata una migliore aggregazione tra le molecole di gomma rispetto ad altri tipi di granuli e una abrasione del cerchio minore. In questo caso, i granuli hanno dimensioni medie comprese fra 10 pm e 100 pm; infatti, rispetto a granuli di dimensioni minori, questi granuli sono meno volatili e favoriscono la facilità di gestione del processo di realizzazione del pattino, mentre rispetto a granuli di dimensioni maggiori si distribuiscono più omogeneamente nella mescola.
Alternativamente, la matrice è di gomma ed i granuli sono di bisolfuro di molibdeno. In questo caso, preferibilmente, i granuli hanno dimensioni medie inferiori a 20 pm, per amalgamarsi nel modo migliore alla matrice di gomma.
Alternativamente ancora, i granuli sono di materiale metallico, preferibilmente zinco, ferro, acciaio, alluminio, rame o argento. In questo caso, i granuli hanno dimensioni medie inferiori a 1 pm, per evitare l'abrasione del cerchio.
Preferibilmente, il pattino è realizzato da una mescola comprendente, in peso, 30-60% di gomma e 4-50% di granuli; una maggior quantità di granuli può pregiudicare le prestazioni di frenata, mentre una quantità minore non è sufficiente a garantire il desiderato smaltimento di calore.
Più preferibilmente, la mescola comprende, in peso, 30-40% gomma, 40-60% sughero e 4-20% granuli e, ancor più preferibilmente, la somma della percentuale in peso di sughero e di granuli è inferiore o uguale al 65%. La presenza di sughero nella mescola è stata trovata particolarmente vantaggiosa per diminuire l'usura sia del cerchio, in particolare di un cerchio in fibra, sia del pattino stesso, senza diminuire il potere frenante. Questa mescola inoltre è risultata particolarmente adatta a diminuire il rumore in frenata e a favorire buone prestazioni di frenata sia in condizioni di strada bagnata che asciutta. Con le quantità indicate, non sono state riscontrate difficoltà di aggregazione con la gomma.
Preferibilmente, il sughero è in granuli aventi dimensioni medie di 0,3-1 mm, preferibilmente 0,5-0, 7 mm. In questo caso, granuli di materiale ad elevata conducibilità termica di dimensioni inferiori a quelle dei granuli di sughero sono preferite, in modo da potersi inserire negli interstizi tra i granuli di sughero e favorire l'aggregazione.
Preferibilmente, detti granuli sono di grafite naturale espansa, in una quantità pari a 4-15% in peso.
Nel suo secondo aspetto, la presente invenzione riguarda più in particolare un assieme ruota-freno per una bicicletta, comprendente:
una ruota, includente un cerchio avente due fianchi contrapposti; ed
- un freno, includente due pattini di frenatura, destinati ad essere azionati durante una frenata nel senso di premere rispettive superfici di frenatura dei pattini contro i fianchi del cerchio;
e caratterizzato dal fatto che ciascun pattino comprende mezzi di trasmissione del calore in allontanamento dalla superficie di frenatura.
Preferibilmente il cerchio è in materiale composito, poiché è con questo tipo di cerchio che sono più apprezzabili i vantaggi dell'invenzione.
Preferibilmente, ciascun pattino è montato sul rispettivo freno mediante un supporto porta-pattino; più preferibilmente, ciascun pattino comprende una superficie di scambio termico verso l'esterno del pattino, a contatto con il rispettivo supporto porta-pattino, ed i mezzi di trasmissione termica trasmettono calore dalla superficie di frenatura alla superficie di scambio termico e da questa al supporto porta-pattino.
Preferibilmente, ciascun supporto porta-pattino è provvisto di una alesatura per favorire lo smaltimento del calore.
Nel suo terzo aspetto, la presente invenzione riguarda più in particolare una mescola per la preparazione di un pattino di frenatura per un freno di una bicicletta, comprendente gomma, agenti di reticolazione e granuli di materiale avente conducibilità termica superiore alla gomma.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi dell'invenzione risulteranno meglio dalla seguente descrizione di alcune sue forme di esecuzione preferite, fatta con riferimento ai disegni allegati. In tali disegni:
la figura 1 mostra una bicicletta comprendente un assieme ruota-freno anteriore ed una assieme ruota-freno posteriore;
la figura 2 mostra un freno della bicicletta di figura 1 in vista prospettica;
la figura 3 mostra un assieme ruota-freno della bicicletta di figura 1 , rappresentati in una configurazione di riposo;
le figure 4 e 5 mostrano in maniera schematica due forme di attuazione di un pattino per freni di bicicletta secondo la presente invenzione.
In figura 1 è rappresentata una bicicletta 1, comprendente una coppia di ruote 2, ciascuna delle quali comprende un cerchio 3. Un freno 4 è predisposto per ciascuna ruota 2 e comprende almeno un pattino di frenatura, più preferibilmente una coppia di pattini di frenatura 5, destinati ad agire su fianchi 8 del cerchio 3 per attrito in conseguenza di un comando impartito da un sistema di comando del freno (di per sé convenzionale e non illustrato), realizzando così la frenatura della ruota.
Il cerchio 3 è realizzato in materiale composito, ad esempio del tipo che comprende fibre strutturali incorporate in un materiale polimerico. Tipicamente, le fibre strutturali sono scelte dal gruppo costituito da fibre di carbonio, fibre di vetro, fibre aramidiche, fibre ceramiche, fibre di boro e loro combinazioni. Sono particolarmente preferite le fibre di carbonio.
La disposizione di dette fibre strutturali nel materiale polimerico può essere una disposizione casuale di spezzoni o foglioline di fibre strutturali, una disposizione ordinata sostanzialmente unidirezionale di fibre, una disposizione ordinata sostanzialmente bidirezionale di fibre o una combinazione delle suddette.
Preferibilmente, il materiale polimerico è termoindurente e comprende preferibilmente una resina epossidica. Non è esclusa tuttavia la possibilità di utilizzare un materiale termoplastico.
Il cerchio 3 in genere è realizzato sovrapponendo una serie di fogli di materiale composito che aderiscono tra loro grazie alla resina comune.
Il cerchio 3 e il pattino 5 sono gli elementi essenziali di un assieme ruota-freno 6 della bicicletta 1.
La figura 2 mostra in maggior dettaglio il freno 4, che comprende un supporto porta-pattino 7 per mezzo del quale ciascun pattino 5 è montato nel freno 4.
La figura 3 illustra schematicamente la posizione reciproca di montaggio del freno 4 e della ruota 2 sulla bicicletta 1 in condizione di riposo, cioè quando il pattino 5 non agisce sui fianchi 8 cerchio 3.
Nella figura 4, è mostrato in maggior dettaglio il pattino di frenatura 5, realizzato in accordo con la presente invenzione. Il pattino 5 comprende una superficie di frenatura 9, destinata ad entrare in contatto con il fianco 8 del cerchio 3 durante la frenatura, e una pluralità di altre superfici 10 destinate a non entrare in contatto con il fianco 8. La superficie di frenatura 9 e le altre superfici 10 delimitano il corpo 12 del pattino 5, in particolare le superfici 10 comprendono tutte le superfici esterne del pattino 5 diverse dalla superficie di frenatura 9, comprese superfici di indentazione che si proiettano dalla superficie di frenatura verso l'interno del pattino 5 e le superfici destinate eventualmente ad entrare in contatto con il supporto porta-pattino 7.
Il corpo 12 del pattino 5 comprende una matrice 13 di materiale ad elevato attrito nella quale sono inglobati mezzi di trasmissione termica atti a trasferire calore dalla superficie di frenatura 9 alle altre superfici 10.
Più in particolare, il corpo 12 è realizzato con una mescola comprendente gomma, agenti di reticolazione e una polvere di materiale con un coefficiente di conduzione del calore più elevato della gomma, che forma i detti mezzi di trasmissione termica.
La polvere è costituita da granuli 11, distribuiti preferibilmente in maniera omogenea in tutto il corpo 12 del pattino 5 e preferibilmente, ma non necessariamente, in quantità tale da permettere il contatto tra almeno alcuni granuli 11 adiacenti in modo da costituire canali casuali di trasmissione del calore dalla superficie di frenatura 9 all’interno del pattino 5 verso le altre superfici 10. Si noti che la figura 4 è solo schematica e non è significativa rispetto alla distribuzione dei granuli 11.
Le superfici 10 sono superfici di scambio termico verso l'esterno del pattino 5. Le superfici di scambio termico 10 possono essere in contatto con il supporto porta-pattino 7 oppure essere in contatto direttamente con l'aria. Vantaggiosamente la distribuzione casuale dei granuli 11 fa sì che ogni superficie del pattino 5 diversa dalla superficie di frenatura 9 sia una superficie di scambio termico 10, o con l’aria o con un altro corpo quale il supporto porta-pattino, e quindi una superficie di raffreddamento. L’efficienza dello scambio termico rispetto ad un tradizionale pattino di frenatura è enormemente aumentata; infatti la superficie totale di scambio termico del pattino 5 è somma di tutte le superfici 10 ed è molto superiore alla superficie di frenatura 9 dove il calore viene generato.
Il porta-pattino 7 a sua volta può essere dotato di alette di raffreddamento 20 (fig 3) per aumentare ulteriormente la superficie di scambio termico.
In figura 4 le frecce indicano in modo schematico i flussi di trasmissione del calore all’interno e all’esterno del pattino. Per massimizzare i flussi di calore, risulta conveniente utilizzare granuli 11 di un materiale con un coefficiente di trasmissione del calore superiore a 50 W/m°K, e ancora più preferibilmente superiore a 150 W/m°K.
Come termine di confronto si consideri che la matrice utilizzata per il presente pattino ha preferibilmente un coefficiente di trasmissione del calore inferiore a 0,5 W/m°K, e quindi è da considerarsi un materiale isolante.
Preferibilmente, i granuli 11 hanno una dimensione media inferiore a 500 pm, ancora più preferibilmente inferiore a 200 pm. Nel caso preferito in cui siano utilizzati granuli 11 di grafite, ed in particolare di grafite naturale espansa, particolarmente adatta anche per il peso specifico ridotto che non aumenta il peso del pattino 5, le dimensioni dei granuli 11 sono scelte preferibilmente tra 10 pm e 100 pm.
Secondo una possibile variante, i granuli 11 possono essere di bisolfuro di molibdeno ed avere una dimensione media inferiore 20 pm.
Secondo una ulteriore variante, i granuli 11 possono essere in materiale metallico, ad esempio in zinco, ferro o acciaio, ma più preferibilmente in alluminio, e ancora più preferibilmente in argento o rame; questi materiali hanno infatti un coefficiente di trasmissione del calore particolarmente elevato. In questi casi le dimensioni dei granuli 11 sono inferiori a 1 pm.
In generale la mescola con cui è realizzato il pattino di frenatura 5 deve rispettare la seguente formulazione, data in peso percentuale dei componenti: gomma per il 30%-60% e granuli 11 per il 4%-50%.
Una prima mescola preferita che rispetta la formulazione generale è data da: gomma per il 30%-40%, sughero per il 40%-60% e granuli 11 per il 4%-20%. In questo caso, va notato che la percentuale ammissibile di granuli 11 è ridotta, per evitare problemi di aggregazione dovuti alla contemporanea presenza di sughero. In particolare il sughero può essere introdotto in granuli di dimensioni medie comprese tra 0.3 e 1 mm, più preferibilmente tra 0,5 e 0,7 mm; granuli 11 di materiale ad alta conducibilità termica di dimensioni inferiori a quelle del sughero sono preferiti, perché possono inserirsi negli interstizi tra i granuli di sughero.
Una seconda mescola preferita che rispetta la formulazione generale comprende gomma per il 30%-40%, sughero per il 40%-60% e granuli 11 di grafite naturale espansa per il 4%-15%. Dal momento che sia la grafite che il sughero sono elementi estranei alla gomma, ne peggiorano l'aggregazione, anche se la grafite naturale espansa tra tutti i tipi di granuli 11 menzionati è quella meno peggiorativa. Per limitare questo effetto è preferibile avere percentuali di grafite nella parte bassa dell'intervallo, ad esempio dal 4% al 10%, quando si hanno percentuali elevate di sughero, ad esempio dal 45% al 55%.
In ogni caso, preferibilmente, la somma della quantità di sughero e di granuli 11 è in peso percentuale minore del 65%.
Tutte le mescole contengono anche agenti di reticolazione della gomma che preferibilmente è composta da un polimero scelto tra acrilonitrile butadiene, acrilonitrile butadiene idrogenato, stirene butadiene, etilenpropilene, cloroprene, o loro combinazioni.
La figura 5 illustra un pattino 105 secondo una forma di attuazione alternativa dell'invenzione, in cui il calore viene trasferito dalla superficie di frenatura 109 all'interno del pattino 105 verso le superfici di scambio termico 110 tramite filamenti 111 termoconduttori, inglobati nella matrice 113 del corpo 112 del pattino 105. Particolarmente preferiti sono filamenti di rame, posti immediatamente al di sotto della superficie di frenatura 109, ad esempio ad una distanza di circa 3 mm da essa; con tale distanza, si mantiene una buona capacità di raccogliere calore dalla superficie di frenatura 109 pur evitando che con l'usura del pattino 105 possano raggiungere la superficie di frenatura 109 ed abradere il fianco 8 del cerchio 3 durante la frenata.
I pattini su indicati possono naturalmente essere utilizzati anche in associazione a cerchi in materiale metallico, come leghe di alluminio, anche se l’effetto di raffreddamento è meno evidente.

Claims (40)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Pattino di frenatura (5, 105) per un freno (4) di una bicicletta (1), comprendente una superficie di frenatura (9, 109) destinata ad essere premuta durante una frenata contro un fianco (8) di un cerchio (3) di una ruota (2) della bicicletta (1), caratterizzato dal fatto di comprendere mezzi di trasmissione termica (11, 111) atti a trasferire calore in allontanamento dalla superficie di frenatura (9, 109).
  2. 2. Pattino secondo la rivendicazione 1, comprendente una superficie di scambio termico (10, 110) verso l'esterno del pattino (5, 105), distinta dalla superficie di frenatura (9, 109), in cui i mezzi di trasmissione termica (11, 111) trasmettono calore dalla superficie di frenatura (9, 109) alla superficie di scambio termico (10, 110).
  3. 3. Pattino secondo la rivendicazione 2, in cui la superficie di scambio termico (10, 110) è atta ad entrare in contatto con un supporto porta-pattino (7) o con l'aria.
  4. 4. Pattino secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 3, comprendente una matrice (113) di materiale ad elevato attrito, in cui i mezzi di trasmissione termica comprendono filamenti (111) di materiale avente conducibilità termica superiore al materiale della matrice (113), inglobati nella matrice (113).
  5. 5. Pattino secondo la rivendicazione 4, in cui detti filamenti (111) sono prossimi alla superficie di frenatura (109) ma non sono presenti su di essa.
  6. 6. Pattino secondo la rivendicazione 4 o 5, in cui detti filamenti (111) sono di materiale avente conducibilità termica superiore a 50 W/m°K, preferibilmente superiore a 150 W/m°K.
  7. 7. Pattino secondo la rivendicazione 6, in cui detti filamenti (111) sono di materiale metallico, preferibilmente zinco, ferro, acciaio, alluminio, rame o argento.
  8. 8. Pattino secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 3, comprendente una matrice (13) di materiale ad elevato attrito, in cui i mezzi di trasmissione termica comprendono granuli (11) di materiale avente conducibilità termica superiore al materiale della matrice (13), inglobati nella matrice (13).
  9. 9. Pattino secondo la rivendicazione 8, in cui detti granuli (11) sono distribuiti in tutta la matrice (13), compresa la superficie di frenatura (9).
  10. 10. Pattino secondo la rivendicazione 8 o 9, in cui detti granuli (11) sono di materiale avente conducibilità termica superiore a 50 W/m°K.
  11. 11. Pattino secondo la rivendicazione 10, in cui detti granuli (11) sono di materiale avente conducibilità termica superiore a 150 W/m°K.
  12. 12. Pattino secondo la rivendicazione 8, in cui detti granuli (11) hanno dimensioni medie inferiori a 500 pm.
  13. 13. Pattino secondo la rivendicazione 12, in cui detti granuli (11) hanno dimensioni medie inferiori a 200 pm.
  14. 14. Pattino secondo la rivendicazione 8, in cui la matrice (13) è di gomma ed i granuli (11) sono di grafite, preferibilmente grafite naturale espansa.
  15. 15. Pattino secondo la rivendicazione 14, in cui i granuli (11) hanno dimensioni medie comprese fra 10 pm e 100 pm.
  16. 16. Pattino secondo la rivendicazione 8, in cui la matrice (13) è di gomma ed i granuli (11) sono di bisolfuro di molibdeno.
  17. 17. Pattino secondo la rivendicazione 16, in cui i granuli (11) hanno dimensioni medie inferiori a 20 pm.
  18. 18. Pattino secondo la rivendicazione 8, in cui i granuli (11) sono di materiale metallico, preferibilmente zinco, ferro, acciaio, alluminio, rame o argento.
  19. 19. Pattino secondo la rivendicazione 18, in cui i granuli (11) hanno dimensioni medie inferiori a 1 pm.
  20. 20. Pattino secondo la rivendicazione 8, realizzato da una mescola comprendente, in peso, 30-60% di gomma e 4-50% di granuli (11).
  21. 21. Pattino secondo la rivendicazione 20, in cui la mescola comprende, in peso, 30-40% gomma, 40-60% sughero e 4-20% granuli (11).
  22. 22. Pattino secondo la rivendicazione 21, in cui la somma della percentuale in peso di sughero e di granuli (11 ) è inferiore o uguale al 65%.
  23. 23. Pattino secondo la rivendicazione 21, in cui il sughero è in granuli aventi dimensioni medie di 0,3-1 mm, preferibilmente 0,5-0, 7 mm.
  24. 24. Pattino secondo la rivendicazione 21 , in cui detti granuli (11 ) sono di grafite naturale espansa, in una quantità pari a 4-15% in peso.
  25. 25. Assieme ruota-freno (6) per una bicicletta (1), comprendente: una ruota (2), includente un cerchio (3) avente due fianchi (8) contrapposti; ed un freno (4), includente due pattini di frenatura (5, 105), destinati ad essere azionati durante una frenata nel senso di premere rispettive superfici di frenatura (9, 109) dei pattini (5, 105) contro i fianchi (8) del cerchio (3); caratterizzato dal fatto che ciascun pattino (5, 105) comprende mezzi di trasmissione del calore (11, 111) in allontanamento dalla superficie di frenatura (9, 109).
  26. 26. Assieme secondo la rivendicazione 25, in cui il cerchio (3) è in materiale composito.
  27. 27. Assieme secondo la rivendicazione 25, in cui ciascun pattino (5, 105) è montato sul rispettivo freno (4) mediante un supporto porta-pattino (7).
  28. 28. Assieme secondo la rivendicazione 27, in cui ciascun pattino (5, 105) comprende una superficie di scambio termico verso l'esterno del pattino (5, 105), a contatto con il rispettivo supporto porta-pattino (7), in cui i mezzi di trasmissione termica (11, 111) trasmettono calore dalla superficie di frenatura (9, 109) alla superficie di scambio termico (10, 110) e da questa al supporto porta-pattino (7).
  29. 29. Assieme secondo la rivendicazione 28, in cui ciascun supporto porta-pattino (7) è provvisto di una alesatura (20) per favorire lo smaltimento del calore.
  30. 30. Mescola per la preparazione di un pattino di frenatura (5, 105) per un freno (4) di una bicicletta (1), comprendente gomma, agenti di reticolazione e granuli (11) di materiale avente conducibilità termica superiore alla gomma.
  31. 31. Mescola secondo la rivendicazione 30, in cui detti granuli (11) sono di materiale avente conducibilità termica superiore a 50 W/m°K, preferibilmente superiore a 150 W/m°K..
  32. 32. Mescola secondo la rivendicazione 31, in cui detti granuli (11) hanno dimensioni medie inferiori a 500 pm, preferibilmente inferiore a 200 pm.
  33. 33. Mescola secondo la rivendicazione 32, in cui i granuli (11) sono di grafite, preferibilmente grafite naturale espansa, aventi dimensioni medie comprese fra 10 pm e 100 pm.
  34. 34. Mescola secondo la rivendicazione 32, in cui i granuli (11) sono di bisolfuro di molibdeno, aventi dimensioni medie inferiori a 20 pm.
  35. 35. Mescola secondo la rivendicazione 32, in cui i granuli (11) sono di materiale metallico, preferibilmente zinco, ferro, acciaio, alluminio, rame o argento, aventi dimensioni medie inferiori a 1 pm.
  36. 36. Mescola secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 30 a 35, comprendente, in peso, 30-60% di gomma e 4-50% di granuli (11).
  37. 37. Mescola secondo la rivendicazione 36, comprendente, in peso, 30-40% gomma, 40-60% sughero e 4-20% granuli (11).
  38. 38. Mescola secondo la rivendicazione 37, in cui la somma della percentuale in peso di sughero e di granuli (11) è inferiore o uguale al 65%.
  39. 39. Mescola secondo la rivendicazione 37, in cui il sughero è in granuli aventi dimensioni medie di 0,3-1 mm, preferibilmente 0,5-0, 7 mm.
  40. 40. Mescola secondo la rivendicazione 37, in cui detti granuli (11) sono di grafite naturale espansa, in una quantità pari a 4-15% in peso.
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