ITMI20070093A1 - Composti antivirali - Google Patents

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ITMI20070093A1
ITMI20070093A1 ITMI20070093A ITMI20070093A1 IT MI20070093 A1 ITMI20070093 A1 IT MI20070093A1 IT MI20070093 A ITMI20070093 A IT MI20070093A IT MI20070093 A1 ITMI20070093 A1 IT MI20070093A1
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virus
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mrna
treatment
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Emanuela Peschechera
Pablo E A Rodriguez
Paolo Alberto Veronesi
Susanna Lucia Veronesi
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Therapicon Srl
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Composti antivirali
L'invenzione riguarda una nuova classe di composti chimici caratterizzati dal fatto di presentare un effetto inibitorio sulla neuraminidasi (NA) ed emoagglutinina (HE) contenuta nel virus dell'influenza di tipo A e B, sulla proteina strutturale M2del virus dell'influenza di tipo A e sulla glicoproteina di fusione emoagglutmina-esterasi (HEF), come quella presente nel virus dell'influenza di tipo C, ed anche sul virus dell'epatite, metodi per la loro preparazione, formulazioni farmaceutiche e loro uso come prodotti medicinali antivirali. Il settore della ricerca virale è in continua evoluzione, e pertanto sarebbe molto difficile rappresentare una completa analisi retrospettiva, citare migliaia di riferimenti bibliografici oppure commentare le nuove scoperte, risultati e conoscenze scientifiche riguardanti questo complesso argomento. Pertanto, l'aspetto fondante dell'invenzione si è limitato ad osservare quanto segue. Si è trovato che i virus dell'influenza, quando sono osservati al microscopio elettronico presentano una morfologia sferica con un diametro da 80 a 120 nm e/o una forma filamentosa (Yoshinorl Fujiyoshì et al. " Fine structure of influenza A virus observed by electron cryo-microscopy" , The EMBO Journal 13 (2), pagine 318-26, 1994). La caratteristica più tipica dell'involucro virale è la presenza dì proiezioni radiali che nel caso dei virus dell'influenza di tipo A e B corrisponde all'emoagglutinina (HA) ed alla neuraminidasi (NA) (Wilson I. A. et al. "Structure of thèheamoagglutinin membrane giycoprotein of influenza virus at 3 A resolution", Nature, 289, pagine 366-73, 1981; Varghese J. N. et al. "Structure of thèinfluenza virus giycoprotein antigen neuraminidase at 2.9 A resolution", Nature, 303, pagine 35-40, 1983; Colman P. M<,>et al.
" Structure of thè catalytic and antigenìc sites in influenza virus neuraminidase" , Nature, 303, pagine 41-44, 1983) e nel virus dell'influenza di tipo C ad una glicoproteina detta fusione emoagglutinina-esterasi (HEF) responsabile di tre attività biologiche: legame al recettore (H), inattivazione del recettore (E) e fusione (F) (Herrier Georg, et al., "4 synthetic sialic acid anaiogue is recognized by influenza C virus as a receptor but is resistant to thè receptor-destroying enzyme", 1. Biol. Chem., 2567 (8), pagine 12501-12505, 1992). Si pensa che i prodotti antivirali di prima generazione (per lo più derivati dell'adamantano, quali amantadina, rimantadina e simili) funzionino da bloccante della proteina M2del canale ionico del virus dell'influenza di tipo A. Il blocco del flusso in entrata di ioni H<+>attraverso il canale protonico M2inibisce la deplezione virale ed il rilascio nel citoplasma di ribonucleoproteine libere, ma ciò avviene solo del ceppo A del virus, non del ceppo B. In seguito la strategia antivirale è stata indirizzata a sviluppare una seconda generazione di antivirali, quali zanamivir ed oseltamivir, che inibiscono o l'emoagglutinina (HA) o la neuraminidasi (NA) dell'involucro dei virus dell'influenza di tipo A e B. Infatti, queste proteine si legano alla superficie della membrana della cellula bersaglio da infettare, legando con l'emoagglutinina le porzioni di acido sialico delle sialoglicoproteine e dei glicolipidi. Inoltre, al termine della moltiplicazione virale l'enzima neuraminidasi è essenziale per staccare l'acido sialico dai recettori per consentire deplezione virale. L'attuale strategia contro il virus dell'epatite di tipo C (HVC) è, al contrario, quella di inibire con ribavirina (come monofosfato) la sintesi di guanosina monofosfato, riducendone i livelli intracellulari. Inoltre la ribavirina (come trifosfato) inibisce l'enzima mRNAguanililtransferasi diminuendo la sintesi di mRNA-virale ed anche dì RNA polimerasi. Pubblicazioni internazionali segnalano con crescente frequenza sia ceppi di influenza farmaco-resistenti che mutazioni contìnue, in particolare del virus di tipo A, e varianti resistenti o combinazioni sono trasmissibili e molto patogene. A questo riguardo, negli ultimi anni il virus dell'influenza aviaria A (H5N1) è stato descritto dagli scienziati come un serio rischio di scoppio di pandemie, Analogamente, le infezioni da epatite di tipo C sono molto comuni nel mondo, rappresentando anche una condizione di seria patogenicità che riguarda un numero crescente di pazienti. In base a quanto detto, esiste un'urgente ed impellente necessità di sviluppare migliori varianti dei composti antivirali dianzi citati, che presentino di preferenza un meccanismo d'azione multiplo e combinato nei confronti della moltiplicazione virale, e sono in atto nei diversi laboratori notevoli sforzi dì ricerca in tal senso.
Breve descrizione dello stato dell'arte
Itzstein, M. von e al. in "Nature", 363 (6428), pagine 418-423 (1993), spiega l'effetto razionale degli inibitori della sialidasi sulla moltiplicazione del virus dell'influenza. Colman, P.M. e al. nel WO 92/06691 (PCT/AU90/00501, data di pubblicazione 30 aprile 1992), Itzstein, L.M. von e al. nel brevetto EP 0539204 Al (domanda europea 92309684.6, data di pubblicazione 28 aprile 1993), ed ancora Itzstein, L.M. von e al. nel WO 91/16320 (PCT/AU91/00 161, data di pubblicazione 31 ottobre 1991) rivelano dei composti che legano la neuraminidasi e che sono ritenuti come degli inibitori in vitro dell'attività virale. Bischofberger N. W. et al. nel brevetto US 5,952,375 (domanda US 08/606,624, data di presentazione 26 febbraio 1996) presenta nuovi composti come Inibitori della neuraminidasi. Babu Y.S., Chad P., Bantia S. et al. r "Discovery of a nove!, hìghly potent, orally active, and selettive influenza neuraminidase inhibitor through strutturebased drug design'·. J. Med. Chem., 43 (19), 3482 (2000) e la Pubblicazione internazionale. WO 99/33781 (domanda internazionale PCT/US98/26871, data di pubblicazione 08 luglio 1999) presentano dei nuovi composti sostituiti e derivati utili come inibitori della neuraminidasi.
Allo stesso modo, nell'attualità è comune pratica medica, come descritto nella ben nota pubblicazione Martindale 33. ma Ed. (2002) pagine 639-43, abbinare in soggetti umani una simultanea somministrazione di analoghi di nucleosidi purinici, quali la ribavirina o la viramidina, con una citochina, quale l'interferone alfa-2b (oppure l'interferone alfa-2b pegilato) nel trattamento dell’infezione cronica da HVC. Infatti, si ritiene che la ribavirina monofosfato e simili derivati inibiscano la sintesi e la concentrazione intracellulare di guanosina monofosfato, mentre il sale trifosfato interferisce con mRNA-guanililtransferasi.
Oggetto dell'invenzione
Il principale oggetto dell'invenzione è di rendere disponibile una nuova classe di composti chimici che presentano un notevole effetto inibitorio sui virus, in particolare sui virus dell'influenza e dell'epatite. I nuovi composti esercitano un'inibizione combinata e selettiva delle proteine dell'involucro virale, come l'emoagglutinina (HA), e dì proteine virali strutturali, come M2, e degli enzimi glicolitici, come la neuraminidasi (NA), più in particolare un'interferenza con le neuraminidasi virali o batteriche. I nuovi composti esercitano anche un'attività inibitoria sul virus dell'epatite di tipo C (HVC), Un altro aspetto è quello di fornire inibitori migliori e meno costosi dei processi di moltiplicazione e di trasmissione dei più comuni virus responsabili di gravi infezioni virali, senza presentare una resistenza crociata verso gli antivirali abitualmente utilizzati. E' ancora un ulteriore obiettivo quello di fornire dei metodi migliori per la somministrazione dei nuovi inibitori dell'invenzione oppure delle loro combinazioni razionali con altri noti agenti antivirali. Un aspetto aggiuntivo è quello di fornire composizioni farmaceutiche utili a detti scopi. Questi ed altri obiettivi saranno più evidenti all'esperto del settore dalla valutazione dell'invenzione nel suo insieme.
Breve descrizione dell'invenzione
Un aspetto principale dell'invenzione riguarda un composto di formula generale (I) come di seguito indicato:
dove:
X raffigura -CH2- , -O- , -CHF- , -CF2- ; e
•Un legame semplice o doppio collega C2e C3dell’anello, e
•R<1>rappresenta -OH , un alogeno, oppure una -porzione/B, con la condizione che R<1>è assente quando C2e C3sono collegati da un doppio legame; e
R<2>rappresenta -OH , -0-CH(C2H5)2, -NH2, -NHC(NH)NH2oppure -NH-OH; e
<•>R<3>è -NH2, -NHCO-CH3oppure -NH-CO-CH2-OH ; e
• R<4>rappresenta -CHOH-CHOH-CH2-OH , -CHOH-CH2-porzione/B , -CH2-porzione/B oppure -porzione/B,
• dove la -porzione/B rappresenta:
-porzione/Bl -porzione/B2
dove:
-· R<5>rappresenta un ponte -NH- , -CH2-NH- ,
-CH(CH3)-NH- , -NH-CH(CH3)-NH- , -C(CH3)2-CH2-NH- , -NH-CO-CH2-O-CH2-CH2— NH- oppure
- R<6>è -H , -CH3or -C2HS; e
-· R<7>è -H , -CH3or -C2H5; e
-· R<8>rappresenta un ponte -NH- , -CO-NH- oppure
-C(NH)-NH- ;
ed i loro Ci-4carbossi-mono o poli-esteri, sali dì addizione, solvati, enantìomeri separati e i diastereomeri purificati.
Fanno altresì parte dell'attuale invenzione le composizioni farmaceutiche contenenti un composto dell'invenzione solo oppure in associazione con altri principi attivi in un veicolo accettabile per uso farmaceutico per la somministrazione in mammiferi. Un altro aspetto aggiuntivo della presente invenzione consiste nell'inibire l'attività della neuraminidasi e/o del canale ionico M2con un metodo che consiste nel passaggio di trattare un campione sospettato di contenere neuraminidasi e/o la proteina M2con un composto oppure con una composizione dell'invenzione. Un ulteriore aspetto di questa invenzione è un metodo per trattare o prevenire i virus, in particolare il virus dell'influenza oppure le infezioni da epatite virale, in un ospite che consiste nella somministrazione all'ospite, mediante una qualsiasi via di somministrazione adatta allo scopo, di una dose terapeutica efficacie di un composto attivo antivirale qui descritto.
In altre realizzazioni dell'invenzione, sono anche forniti nuovi metodi per la sintesi dei composti di codesta invenzione.
Descrizione dettagliata dell'invenzione
La presente invenzione riguarda composti con formula di struttura (I) con fa seguente configurazione:
dove:
• X raffigura -CH2- , -O- , -CHF- , -CF2- ; e
• Un legame semplice o doppio collega C2e C3dell'anello, e
• R<1>rappresenta -OH , un alogeno, oppure una -por2ione/B, con la condizione che R<1>è assente quando C2e C3sono collegati da un doppio legame; e
• R<2>rappresenta -OH , -0-CH(C2H5)2, -NH2, -NHC(NH)NH2oppure -ΝΗ-ΟΗ; e
• R<3>è -NH2, -NHCO-CH3oppure -NH-CO-CH2-OH ; e
• R<4>rappresenta -CHOH-CHOH-CH2-OH , -CHOH-CH2-porzione/B , -CH2-porzione/B oppure -porzione/B,
dove la -porzione/B rappresenta:
-porzione/Bl -porzione/B2
dove:
-· R<5>rappresenta un ponte -NH- , -CH2-IMH- ,
-CH(CH3)-NH- , -NH-CH(CH3)-NH- , -C(CH-02-CH2-NH- , -NH-CO-CH2-O-CH2-CH2-NH- oppure
-H , -CH3or -C2H5; e
- R<7>è -H , -CH3or -C2H5; e
-· R<8>rappresenta un ponte -NH- , -CO-NH- oppure
-C(NH)-NH-,
In un aspetto preferito dell'invenzione X è rappresentato da -O-, caratteristico dell'anello dell'acido sialico, dove l'acido carbossilico in Ci rimane sempre non sostituito, dal momento che è ritenuto il punto di attacco della neuraminidasi virale. In un'altra preferita realizzazione dell'invenzione un semplice oppure un doppio legame può collegare C2a C3/alla condizione che, in presenza di un doppio legame, R<l>è assente. In un'altra realizzazione tipica, R<1>oppure R<4>è mono-sostituito da una -porzione/B, Pertanto R<1>rappresenta di preferenza -OH , un alogeno, oppure una caratteristica -porzione/B, mentre R<4>rappresenta -CHOH-CHOH-CH2-OH oppure una tipica -CHOH-CH2-porzione/B, dove la porzione -porzione/B può essere a sua volta una -porzione/Bl oppure una -porzione/B2. Quando viene usata una tipica -porzione/Bl, viene di preferenza stimolata una specifica inibizione sul meccanismo della neuraminidasi dei ceppi A e B e si determina anche un blocco del canale-ionico M2-proteina (solo presente nel ceppo A). Per un derivato mono-sostituito può essere utilizzata anche una -porzione/B2, ottenendosi un simile effetto inibitorio. In un'altra utile combinazione R<1>ed R<4>possono essere entrambe sostituiti in modo Identico 0 diverso. In una realizzazione preferita R<1>ed R<4>possono essere entrambe sostituiti da una -porzione/B2 e si ritiene che it composto risultante possa inibire in modo più selettivo la moltiplicazione HVC. Quando R<1>è sostituito o dalla -porzione/Bl oppure dalla -porzione/B2 ed R<4>è diversamente costituito dalla -porzione/B2 oppure dalla -porzione/Bl, si ritiene che l'inibizione che ne risulta possa esercitare effetto negativo su entrambe i ceppi A e B ed anche su HVC. In un'ulteriore combinazione preferita R<2>è costituito da -OH ed allo stesso tempo R<3>da -NHCO-CH3. Quando R<1>oppure R<4>è costituito da una -porzione/Bl legata alla struttura principale (I), un'altra realizzazione preferita prevede che il ponte R<5>sia costituito da -NH- oppure da -CH(CH3)-IMH-, mentre R<6>ed R<7>sono di preferenza -H oppure - CH3. Quando R<1>oppure R<4>sono costituiti da una -ponzione/B2 legata alla struttura principale (I), il ponte R<8>è costituito di preferenza da -CO-NH-. Inoltre fanno parte della presente invenzione i loro lineari oppure ramificati C1-4carbossi-mono- o poli-esteri, sali di addizione, solvatì, enantiomeri separati e i diastereomeri purificati.
In un'altra realizzazione aggiuntiva della presente invenzione l'attività della neuraminidasi e/o del canale ionico M2è inibita 0 bloccata da un metodo che consiste nel trattare un campione virale sospettato di contenere neuraminidasi e/o la proteina M2con un composto oppure con una composizione dell'invenzione. Un'altra realizzazione di questa invenzione riguarda un metodo di trattamento 0 di profilassi dei virus, in particolare i ceppi A e B del virus influenzale oppure di HVC, 0 delle infezioni in ospiti mammiferi consistente nel somministrare all'ospite attraverso un'idonea via di somministrazione una dose terapeutica efficace di un composto con attività antivirale qui descritto. In un'altra realizzazione vengono anche descritti dei nuovi metodi per la sintesi dei composti dell'invenzione.
Inoltre sono oggetto della presente invenzione le composizioni farmaceutiche, da somministrare nei mammiferi, contenenti un composto rivendicato solo od in associazione con un altro composto dell'invenzione o con uno od anche più principi attivi in un veicolo accettabile per l'uso farmaceutico. Un'ulteriore caratteristica della presente invenzione riguarda un metodo per il trattamento delie suddette malattie virali combinando un trattamento nei mammiferi con un composto o con una composizione farmaceutica comprendente detto composto dell'invenzione od una miscela degli stessi con un trattamento simultaneo od alternato con una dose terapeutica efficace di un altro principio attivo inibente anch'esso detta infezione virale. L'invenzione riguarda anche metodi generali di produzione di detti composti dell'invenzione. I composti sono preparati con una qualsiasi tecnica di sintesi organica, che sono note agli esperti del settore. Per la preparazione generale dei composti preferiti dell'Invenzione, nei quali R<1>risulta legato direttamente al C2dell'anello dell'acido sialico (X = -0-), è preferibile utilizzare il processo di amidazione riduttiva, come inizialmente descritto da Tang et al. Biochem. Biophys. Res. Commun., 132, pagine 474-80 (1985), poi modificato da Stoll et al., Biochem, J . , 256, pagine 661-4 (1988) ed infine da Scharzmann G. et al., Biochem., 22, pagine 5041-9 (1983). Infatti, utilizzando i suddetti metodi, si può realizzare un legame amminico covalente tra il C2dell'anello del sialico e il gruppo amminico della -porzione/B.
Allo stesso modo, per la preparazione generale di altri composti preferiti dell'invenzione, come quelli nei quali R<4>è legato direttamente al C6dell'anello dell'acido sialico (X = -0-), possono essere utilizzate molte delle tecniche note descritte nelle seguenti pubblicazioni: Compendium of Organic Synthetic Methods (John Wiley & Sons, New York), Voi. 1, Ian T; Harrison e Shuye, Harrison, 1971; Voi.2, lan T. Harrison e Shuyen Harrison, 1974; Voi. 3, Louis S. Hegedus e Leroy Wade, 1977; Voi. 4, Leroy G, Wade, jr., 1980; Voi. 5, Leroy G. Wade, Jr. 1984; e Voi. 6, Michael B. Smith; così come March, J., Advanced Organic Chemistry, Terza edizione, (John Wiley & Sons, New York, 1985), Comprehensive Organic Synthesis. Selectivity, Strategy & Effìcacy in modern Organic Chemistry. In 9 Volumes, Barry M. Trost, Editor-in-Chief (Pergamon Press, New York, edizione 1993).
Di seguito è riportato un certo numero di metodi esemplificativi per la preparazione dei composti dell'invenzione, senza con ciò limitare la selezione dei metodi applicabili. In generale, le condizioni di reazione quali la temperatura, il tempo di reazione, i solventi, le procedure di lavoro, e simili, sono quelle comunemente già note nell'arte per la specifica reazione da realizzare. Il materiale di riferimento citato, insieme al materiale in esso considerato, contiene descrizioni dettagliate delle suddette condizioni. Come esempio esemplificativo, le seguenti fasi possono essere in genere applicate alla sintesi generale dei composti R<4>-sostituiti dell'invenzione. Tuttavia, un esperto dell'arte deve ammettere che sono disponibili altre procedure standard per ottenere i medesimi materiali.
Fase 1 - Preparazione dell'Intermedio 1 avente la seguente struttura:
Trattamento dell'acido sialico con Dowex 50 (H<+>) in metanolo sotto agitazione, per un periodo di tempo di 24-48 ore a reflusso. La resina viene filtrata ed il filtrato è concentrato fino all'essiccamento per ottenere il composto desiderato dimetil-sostituito (Intermedio 1).
Fase 2 - Preparazione dell'Intermedio 2 con la seguente struttura*.
Il solido ottenuto dalla Fase 1 viene ripreso con una soluzione acquosa di idrossido di sodio ed agitato a temperatura ambiente, in genere per 1-3 ore. La miscela è poi portata a pH 7, 0-7.5 con una resina Dowex 50 (H<+>). La filtrazione seguita da una liofilizzazione del filtrato da origine al corrispondente estere non metilato (Intermedio 2).
Fase 3 - Preparazione degli Intermedi 3 e 4 con le seguenti strutture:
L'Intermedio ottenuto dalla Fase 2 viene fatto reagire al buio per 1 ora con una soluzione acquosa di metaperiodato di sodio in un rapporto molare differente per ottenere o l'Intermedio 3 (rapporto più basso) oppure l'Intermedio 4 (rapporto più alto). L'acetato di bario è in seguito aggiunto per precipitare ed eliminare mediante filtrazione l'eccesso di iodato e periodato. Il filtrato viene in seguito liofilizzato. Si ottiene un solido giallastro (Intermedio 3 oppure 4),
Fase 4 - Preparazione degli Intermedi 5 e 6 con le seguenti strutture:
Gli Intermedi 3 oppure 4 ottenuti dalla Fase 3 vengono sciolti separatamente in una soluzione acquosa di acido formico sotto agitazione e riscaldati a 80°C per 1 ora. Le risultanti soluzioni vengono liofilizzate individualmente. Si ottengono rispettivamente gli Intermedi 5 e 6.
Fase 5- Preparazione dei composti finali R<4>mono-sostituiti in accordo con i seguenti schemi di reazione riportati a titolo dì esempio:
Schema A
Un composto dell'invenzione R<4>mono-sostituito (con -porzione/Bl). Schema B
Composto 2
Un altro composto dell'invenzione R<4>mono-sostituito (con -porzione/B2).
Ogni Intermedio 5 oppure 6 risultante dalla Fase 4 viene separatamente ripreso con acqua distillata con il prodotto reagente selezionato in grado di produrre la -porzione/B desiderata (sìa essa la -porzione/Bl oppure la -porzione/B2) e la miscela di reazione viene tenuta a riposo a 4°C durante tutta la notte. Viene in seguito aggiunto sodio boroidruro (BH4Na) e la miscela di reazione viene lasciata a riposo a temperatura ambiente per 1 ora. Ogni campione viene deìonìzzato in colonna Dowex 50 (H<+>) e l'eluto viene liofilizzato separatamente per ottenere un differente composto finale dell'invenzione.
Altri composti caratteristici dell'invenzione R<4>mono-sostituiti (con diversa -porzione/B) vengono riportati qui di seguito a titolo esemplificativo e sono descritti nei successivi Esempi:
Composto 7
Un altro aspetto produttivo preferito riguarda la sintesi del composto R<1>mono-sostituito mediando l'utilizzo delle seguenti fasi di reazione:
Fase 1- Preparazione di un composto R<1>mono-sostituito (-porzione/B) L'acido sialico viene sciolto in una miscela di metanolo ed acqua in diverso rapporto (di preferenza in un rapporto 9 : 1) e viene aggiunto, agitando lentamente, un prodotto reagente capace di dare origine ad una -porzione/B, Dopo l'aggiunta di sodio boroidruro la miscela è tenuta sotto lenta agitazione per 2 ore. La miscela è quindi trasferita in una colonna Dowex 50 (H<+>) per trasformare il sodio boroìdrato in acido borico. L'eluto è liofilizzato, quindi ripreso con piccoli volumi di metanolo e passato su filtro di carta. Il residuo è eliminato e l'eluto è portato ad essicazione. L'ultima operazione viene ripetuta più volte secondo il bisogno (In genere più di 5 volte), Il solido risultante è poi ripreso con una piccola aliquota di acqua e quindi liofilizzato per ottenere II composto desiderato dell'invenzione R<1>mono-sostituito (con -porzione/B).
Altri tìpici schemi di reazione possono essere rappresentati come segue:
Schema C
Acido sialico (intermedio) Prodotto reagente che origina
una -porzione/Bl
Un composto dell'invenzione R<1>mono-sostituito (con -porzione/Bl)
(Composto 11)
Schema D
Un altro composto dell'Invenzione R<1>mono-sostituito (con -porzione/B2)
Un ulteriore aspetto produttivo preferito riguarda la sintesi di un composto R<1>ed R<4>bì-sostituito adottando i seguenti schemi generali di reazione:
Fase 1 - Preparazione di un composto R<1>ed R<4>bi-sostituito (-porzione/B) Combinando gli schemi di produzione dianzi descritti (A, B, C e D) un esperto dell'arte può ottenere un composto dell'invenzione bi-sostituito. Tìpici composti finali dell'invenzione bi-sostituiti (con uguali oppure diverse -porzioni/B) sono rappresentati qui di seguito:
Un tìpico composto R<1>ed R<4>bi-sostituito (con uguale -porzione/Bl)
Un altro tipico composto R<1>ed R<4>bi-sostituito (con uguale -porzione/B2)
E' evidente ad un esperto dell'arte che usando un identico prodotto di reazione in grado di dare origine ad una -porzione/Bl oppure ad una -porzione/132, ciascuna potendo presentare le altre possibili combinazioni di R<6>, R<7>ed R<8>come rappresentato nella formula generale (I), è possibile ottenere analoghi composti dell'invenzione bi-sostituiti.
Un tipico composto dell'invenzione R<1>e R<4>bi-sostituito (con una differente combinazione di -porzione/B).
Un altro tipico composto dell'invenzione R<1>e R<4>bi-sostituito (con una differente combinazione di -porzioni/B).
Allo stesso modo, utilizzando un differente prodotto di reazione che si lega ad una -porzione/Bl e ad una -porzione/B2, ciascuna di esse potendo presentare le altre possibili combinazioni di R<6>, R<7>ed R<8>come rappresentato nella formula generale (I), è possibile ottenere analoghi composti dell'invenzione bi-sostituiti.
Inoltre è noto ad un esperto dell'arte che l'identificazione e la determinazione quantitativa dell'acido sialico per mezzo del metodo classico resorci no lo- HCI (Svennerholm L. " Quantitative estima tion of sia He acids. II. A colorimetrie resorcinol-hydrochloric acid method." Biochem. Biophys. Acta, 24 (3), pagine 604-611, 1957; Miettinen J. et al. "Use of butyl acetate in determination of sia lic acid ", Acta Chem. Scand., 13, pagine 856-858, 1959) e del metodo con TBA (acido 2-tiobarbiturico) (Warren L. "The thiobarbituric acid assay of sia tic acids." , J. Biol. Chem., 234, 1971-5, 1959; Aminoff D. " Methods for thè quantità tive estimation of N-acetylneuraminic acid and their application to hydrolysates of sia!omucoids.", Biochem. J., 81 (2), 384-392, 1961) differiscono per la seguente ragione: il metodo resorcinolo-HCI permette di identificare e determinare quantitativamente l'acido sialico ed i suoi derivati sia quando presente in forma libera sia quando coniugato con altri zuccheri, come per esempio nei composti glicosialici, mentre, al contrario, il metodo con TBA permette di identificare e di determinare quantitativamente l'acido sialico ed i suoi derivati solo se la parte idrossilica (Rj= -OH), legata all'atomo di carbonio in posizione 2 (C2), non è sostituita.
I composti dell'invenzione riguardano anche gli isomeri ottici arricchiti o risolti in ogni singolo oppure in tutti gli atomi asimmetrici.
Entrambe le miscele racemiche che diasteromeriche, così come gli isomeri ottici isolati o sintetizzati, per lo più liberi dagli altri loro corrispondenti enantiomeri o diastereomeri, ricadono tutti entro lo scopo dell'invenzione. Le miscele racemiche sono separate nei loro singoli isomeri ottici, pressoché puri, attraverso le tecniche ben note, come per esempio, la separazione di sali diastereomerìci che si formano con otticamente attivi, quali acidi oppure basi, con la successiva riconversione a sostanze otticamente attive. In molti casi, l'isomero ottico desiderato è sintetizzato mediante reazione stereospecifiche, che iniziano con appropriati stereoisomeri del materiale di partenza desiderato.
Le composizioni dell'invenzione comprendono in modo opzionale anche i sali dei composti descritti, specialmente sali atossici accettabili per uso farmaceutico, contenenti ad esempio acidi o basi organiche od inorganiche. La salificazione è una procedura preferibile quando sono richiesti sali idrosolubili dei composti.
Un altro aspetto dell'invenzione riguarda i metodi per inibire l'attività della neuraminldasi virale che comprende la fase di trattamento di un campione sospettato di contenere la neuraminidasi con un composto dell'invenzione. Si ritiene che i composti dell'invenzione agiscano come inibitori della neuraminidasi, come intermedi per questi inibitori oppure di possedere altre attività qui di seguito descritte. Infatti, gli inibitori si andranno a legare a quei siti sulla superficie oppure in una cavità della neuraminidasi in quanto hanno una struttura geometrica identica alla neuraminidasi. Inoltre, i composti che legano la neuraminidasi possono legarsi con diversi gradi dì reversibilità.
Quei composti che si legano in modo praticamente irreversibile sono candidati ideali per essere utilizzati in questo metodo dell'invenzione. Organismi che contengono la neuraminidasi includono batteri (Vibrio cholerae, Clostridium perfringens, Streptococcus pneumoniae, e Arthrobacter sialophilus) e virus (in particolare gli ortomixovirus oppure i paramixovìrus come il virus dell'influenza A e B, il virus parainfluenzale, il rinovirus, i coronavirus, i coronavirus mutanti e/o coronavirus modificati, il virus della parotite, il virus del morbo di Newcastle, il virus della peste aviaria, e virus di Sendai). L'inibizione dell'attività della neuraminidasi ottenuta ed evidenziata in qualsiasi di questi organismi rientra negli obiettivi della presente invenzione. I composti dell'invenzione sono inoltre utili nel trattamento oppure nella profilassi dì dette infezioni in animali, come ad esempio anitra, roditori, oppure maiale., oppure nell'uomo.
In un'ulteriore realizzazione, ì composti dell'invenzione vengono valutati per loro attività inibitoria nei confronti della neuraminidasi virale mediante tecniche convenzionali per valutare l'attività enzimatica. E' inoltre un obiettivo dell'invenzione che ì composti, in primo luogo, siano valutati per l'inibizione della neuraminidasi in vitro Un altro aspetto dell'invenzione riguarda i metodi per bloccare il flusso all'interno di ioni H<+>attraverso il canale ionico della proteina M2, inibendo la formazione della copertura e il rilascio di ribonucleoproteine libere nel citoplasma che include anche la fase di trattamento con un composto dell'invenzione di un campione sospettato di contenere una proteina M2/come il ceppo A del virus dell'influenza. Infatti si ritiene che in composti dell'invenzione possano bloccare anche le funzioni della proteina M2virale.
Un ulteriore aspetto dell'invenzione riguarda metodi di inibizione della sintesi della guanosina monofosfato e della mRNA-guanililtransferasi, che blocca la sintesi di mRNA e della RNA polimerasi del HVC, trattando un campione sospetto con un composto dell'invenzione. In un'altra realizzazione preferita, si ritiene che composti dell'invenzione, bi-sostituiti in modo differente, possano agire allo stesso tempo come inibitori della neuraminidasi e del canale ionico protonico M2.
I risultati preliminari degli studi sperimentali in corso con composti caratteristici dell'invenzione sono estremamente promettenti, dal momento che questi composti stanno dimostrando una notevole attività antivirale. Il rapporto riguardante i suddetti studi sarà incluso in questa domanda non appena disponibile.
I composti dell'invenzione sono formulati con veicoli ed eccipienti convenzionali, che verranno selezionati in accordo alla pratica ordinaria. Le compresse conterranno eccipienti, sostanze per aumentare la scorrevolezza, riempenti, leganti e simili. Le formulazioni acquose sono preparate in forma sterile e, quando destinate ad un uso diverso dalla somministrazione orale, saranno in generale isotoniche. Tutte le formulazioni conterranno in modo opzionale eccipienti come quelli descritti nella nota pubblicazione "Handbook of Pharmaceutical Excìpients" , 4. a Edizione, Rowe R.C. et al, Pharmaceutical Press (2003). Gli eccipienti comprendono acido ascorbico e altri antiossidanti, agenti chelantì come EDTA, carboidrati come la destrina, l'idrossialchilcellulosa, ridrossialchilmetilcellulosa, l'acido stearico e simili.
Uno o più composti dell'invenzione (qui dì seguito indicati come principi attivi) possono essere somministrati attraverso una qualsiasi via di somministrazione appropriata alla condizione che deve essere trattata. Adeguate vie di somministrazione comprendono la via orale, rettale, nasale, topica (che include la transbuccale e sottolinguale), vaginale e parenterale (che include la sottocutanea, intramuscolare, endovenosa, intradermica, intratecale ed epidurale), e simili. Sarà ancor più opportuno che la via dì somministrazione prescelta sia selezionata ad esempio in base alla condizione di chi la riceve. Un vantaggio dei composti dell'invenzione è che essi sono biodisponibili per via orale e che possano essere dosati come forme farmaceutiche orali; è possibile, ma non è necessario, somministrare gli stessi per via polmonare o nasale.
Sebbene sia possibile somministrare i principi attivi tal quali, è preferibile che siano resi disponibili come formulazioni farmaceutiche.
Entrambe le formulazioni dell'invenzione per uso veterinario e per uso umano, contengono almeno un principio attivo, come dianzi definito, assieme ad uno o più sostanze veicolanti accettabili e quindi eventualmente altri ingredienti terapeutici. La(e) sostanza(e) veicolante(i) deve(ono) essere "accettabile(i)" nel senso che deve(devono) essere compatibile(i) con gli altri ingredienti della formulazione e quindi fisiologicamente innocua(e) per il ricevente, Per formulazioni si intendono quelle adatte per le vie di somministrazione previste. Le formulazioni possono essere idoneamente presentate in unità di dosaggio e possono essere preparate per mezzo di qualsiasi metodo ben noto nell'arte della farmaceutica. Le tecniche e le formulazioni sono in genere descritte in " Remington's Pharmaceutical Sciences", Mack Publishing Co., Easton, Pa,, U.S.A.. Questi metodi comprendono la fase di associare il principio attivo con il veicolo che costituisce uno o più ingredienti accessori. In genere, le formulazioni sono preparate in modo da associare in modo uniforme ed intimo il principio attivo con veicoli liquidi oppure veicoli solidi finemente polverizzati oppure entrambi, ed in seguito, se necessario, dare la forma desiderata al prodotto. Le formulazioni dell'invenzione adatte per la somministrazione orale sono preparate come unità solide, quali capsule, cachets oppure compresse, ciascuna contenente un quantitativo predeterminato di princìpio attivo; come polvere o granuli; come soluzione o sospensione in un liquido acquoso oppure in un liquido non-acquoso; oppure come emulsione liquida olio in acqua od anche come emulsione acqua in olio. Il principio attivo può anche essere presentato come bolo, come elettuario oppure pasta. Una compressa può essere ottenuta mediante compressione oppure estrusione, in modo opzionale con uno o più ingredienti accessori.
Le compresse possono essere preparate per compressione del principio attivo con un idoneo macchinario in una forma scorrevole liberamente, come polvere oppure granulati, mescolate in modo opzionale ad un legante, lubrificante, diluente inerte, preservante, agente di superficie attivo oppure a un disperdente. Le compresse estruse possono essere prodotte modellando con un'idonea apparecchiatura una miscela di principio attivo in polvere umettato con un diluente liquido inerte. Le compresse possono essere indifferentemente rivestite oppure con una linea di prerottura oppure, in modo opzionale, sono formulate per ottenere un rilascio lento o controllato del principio attivo.
Per le infezioni all'occhio o di altri tessuti esterni, per esempio bocca e pelle, si preferisce che le formulazioni siano applicate come unguento oppure crema contenente il(i) principio(i) attivo(i) in una quantità variabile, per esempio, da 0,075 a 20 % w/w, che include il(i) principio(i) attivo(i) in una percentuale tra 0,1 % ed il 20 % con aumenti di 0,1 % p/p come lo 0,6 % p/p, 0,7 % p/p, e così via, di preferenza da 0,2 al 15 % p/p ed in modo molto più preferibile da 0,5 al 10 % p/p. Quando formulato come unguento, i principi attivi possono essere usati sia con un base paraffinica sìa con un base miscibile in acqua. Alternativamente, il(i) principio(i) attivo(i) può(possono) essere formulato(i) come crema con una base olio in acqua. Se si desidera, la fase acquosa della base della crema può contenere, per esempio, almeno il 30 % p/p di un alcol poliolico, come un alcol con due o più gruppi ossidrilici come glicole propilenico, butan-l,3-diolo, mannitolo, sorbitolo, glicerolo e glicole polietilenico (che comprende il PEG 400) e le loro miscele.
Le composizioni topiche possono comprendere, se si desidera, un composto che aumenta l'assorbimento oppure la penetrazione del principio attivo attraverso la pelle o altre aree colpite Esempi di questi promotori della penetrazione dermica comprendono il dimetilsolfossìdo ed i corrispondenti analoghi. La fase oleosa delle emulsioni dell'invenzione può essere costituita da ingredienti conosciuti nel modo tradizionale. Mentre la fase può contenere solo un emulsionante (altrimenti conosciuto come un emulgente), è desiderabile che la miscela contenga almeno un emulsionante come un grasso oppure un olio oppure entrambi un grasso ed un olio. Di preferenza, un emulsionante idrofilico è mescolato assieme ad un emulsionante lipofilo che funziona da stabilizzante. E' quindi preferibile includere sia un olio che un grasso. Assieme, emusionante(i) con oppure senza stabilizzante(i) costituiscono quello che si chiama cera emulsione, e la cera assieme all'olio ed al grasso formano la così detta base dell'unguento emulsionante che forma la fase oleosa disperdente delle formulazioni in crema. Emulgenti e stabilizzanti dell'emulsione adatti per l'uso nella formulazione dell'invenzione includono Tween® 60, Span<®>80, alcol cetostearilico, alcol benzilico, alcol miristico, gliceril monostearato e sodio lauril solfato. La scelta di oli oppure grassi adatti alla formulazione viene effettuata in base alle proprietà cosmetiche desiderate. La crema dovrebbe essere preferibilmente un prodotto non grasso, che non macchia e lavabile con una consistenza adatta ad evitare perdite dai tubi oppure da altri contenitori. Possono essere usati esteri alchilici mono oppure bibasici, a catena lineare o ramificate, quali diisoadipato, stearato isocetilico, di-estere glicole propilenìco degli acidi grassi di noce di cocco, miristato isopropilenico, decile oleato, palpitato isopropilico, stearato di butile, il 2-etilesile palpitato oppure una miscela di esteri a catena ramificata quali Crodamol CAP, essendo gli ultimi tre gli esteri preferiti. Questi possono essere usati soli oppure associati, ciò dipendendo dalle proprietà richieste. In alternativa possono essere utilizzati lipidi ad alto punto di fusione come la paraffina molle e/o la paraffina liquida oppure altri oli minerali. Formulazioni idonee alla somministrazione topica nell'occhio comprendono anche gocce nelle quali il principio attivo viene sciolto oppure sospeso in un veicolo adatto, in modo speciale un solvente acquoso idoneo per il principio attivo. Il principio attivo è di preferenza presente nelle formulazioni ad una concentrazione compresa tra 0,5 e 20 %, in modo più vantaggioso tra 0,5 e 10 % e meglio se intorno al 2,0 % p/p.
Le formulazioni idonee alla somministrazione topica nella bocca includono losanghe che contengono il principio attivo in una base aromatica, di solito zucchero e gomma di acacia oppure gomma tragacanta; pastiglie che contengono il principio attivo in una base inerte come la gelatina e glicerina, oppure zucchero e gomma acacia; ed anche collutori che contengono il principio attivo in un idoneo veicolo liquido. Formulazioni per la somministrazione rettale si possono presentare come supposta con una base idonea che comprende, per esempio, burro di cacao oppure un salicilato.
Formulazioni idonee alla somministrazione polmonare o nasale presentano una dimensione delle particelle compresa in un intervallo da 0.1 a 500 mìcroni (che comprende dimensioni di particelle in un intervallo tra 0<,>1 e 500 microni con incrementi di microni a partire da 0.5, 1, 30 microni, 35 microni, e così via), che vengono somministrate per mezzo di una rapida inalazione attraverso la cavità nasale oppure per inalazione attraverso la bocca , in modo da raggiungere i sacchi alveolari.
Formulazioni idonee comprendono anche soluzioni acquose od oleose di principio attivo. Formulazioni adatte per la somministrazione come aerosol oppure come polvere secca sono preparate con i metodi convenzionali e possono essere somministrati assieme ad altre sostanze terapeutiche, quali i composti fino ad ora utilizzati nel trattamento oppure nella profilassi di infezioni da influenza di tipo A o B come qui di seguito descritte.
Formulazioni adatte per la somministrazione vaginale possono presentarsi sottoforma di ovuli, tamponi, creme, geli, paste, spume oppure formulazioni spray che contengono oltre al principio attivo anche quei veicoli che sono conosciuti nell'arte come essere i più idonei allo scopo. Formulazioni idonee per la somministrazione parenterale comprendono soluzioni iniettabili sterili acquose e non-acquose, che possono contenere antiossidanti, tamponi, batteriostatìci ed altre sostanze solubili che rendono la formulazione ìsotonica con il sangue del ricevente; ed anche sospensioni sterili acquose e non-acquose che possono comprendere agenti sospendenti e agenti ispessenti.
Le formulazioni sono presentate in dose unitaria oppure in contenitori multidose, come per esempio fiale oppure contenitori sigillati, e possono essere conservate in una forma di congelamento a secco (liofilizzate), che richiedono solo l'aggiunta del veicolo liquido sterile (solvente), come per esempio l'acqua per iniezione, immediatamente prima dell'uso. Le soluzioni o sospensioni estemporanee per iniezione sono preparate da polveri sterili, granuli e compresse del tipo dianzi descritto.
Le formulazioni di dosaggio unitario preferite sono quelle contenenti una dose giornaliera oppure una frazione di dose unitaria giornaliera, come qui dì seguito descritto, oppure una frazione appropriata del principio attivo. E' chiaro che, in aggiunta agli ingredienti qui citati in modo dettagliato, le formulazioni dell'invenzione possono includere altri agenti convenzionali nell'arte aventi, che hanno relazione con il tipo di formulazione in questione, come per esempio quelli idonei alla somministrazione orale possono includere agenti aromatizzanti, L'invenzione inoltre riguarda composizioni ad uso veterinario comprendenti almeno un principio attivo qui definito insieme ad un veicolo veterinario. I veicoli veterinari sono materiali utili allo scopo di somministrare la composizione e possono essere materiali solidi, liquidi o gassosi che d'altra parte sono inerti oppure accettabili nella pratica veterinaria e che sono compatibili con il principio attivo. Queste composizioni veterinarie possono essere somministrate per via orale, parenterale o per qualsiasi altra via dì somministrazione desiderata.
I composti dell'invenzione sono usati per ottenere formulazioni farmaceutiche a rilascio controllato contenente come principio attivo uno o più composti dell'invenzione ("formulazioni a rilascio controllato") nelle quali il rilascio del principio attivo è controllato e regolato per permettere una minore frequenza di dosaggio oppure per migliorare il profilo farmacocinetico o tossicologico di un dato principio attivo.
La dose efficace di principio attivo dipende in gran parte dalla natura della condizione che deve essere trattata, dalla tossicità, se il composto viene utilizzato in profilassi (dosi più basse) o contro un'infezione attiva di influenza, dal metodo di somministrazione, e dalla formulazione farmaceutica, e sarà determinata dai clinici utilizzando studi convenzionali con dosi scalari. Ci si attende che sia da circa 0,0001 a circa 100 mg/kg peso corporeo al giorno. In generale, da circa 0,01 a circa 10 mg/kg peso corporeo al giorno. In modo più preciso, da circa 0,01 a circa 5 mg/kg peso corporeo al giorno. Ancora meglio, da circa 0,05 fino a circa 0,5 mg/kg peso corporeo al giorno. Per esempio, per inalazione la dose giornaliera prevedibile per un uomo adulto con un peso di circa 70 Kg potrebbe aggirarsi da 1 mg a 1000 mg, di preferenza tra 5 mg e meno di 500 mg, e può essere presa come dose singola o multipla. Quando le condizioni patologiche del soggetto lo richiedono, si possono utilizzare dei maggiori dosaggi terapeutici efficaci.
I principi attivi dell'invenzione sono anche usati in associazione con altri principi attivi. Queste associazioni sono selezionate basandosi sulle condizioni che devono essere trattate, sulle reattività crociate degli ingredienti e le proprietà farmaceutiche dell'associazione. Per esempio, quando si deve trattare un'infezione virale del tratto respiratorio, in particolare un'infezione influenzale, le composizioni dell'invenzione sono associate con antivirali (quali amantadina, rìmantadìna e ribavirina), mucolitici, espettoranti, dilatatori bronchiali, antibiotici, antipiretici, oppure analgesici. Normalmente, antibiotici, antipiretici ed analgesici sono somministrati assieme ai composti dell'invenzione.
L'invenzione è stata descritta in modo sufficientemente dettagliato da permettere ad un esperto dell'arte di realizzare ed usare l'oggetto dei seguenti esempi. E' evidente che certe modifiche dei metodi e delle composizioni dei seguenti esempi possono essere realizzate dentro lo scopo e lo spirito dell'invenzione.
ESEMPI
Esempio 1
Preparazione dell'Intermedio 1
225 mg di acido sialico (0,73 mmol) discìolti in 40 mi di metanolo assoluto sono stati mescolati con 0,5 g di resina Dowex 50 (H<+>). La miscela è stata tenuta a riflusso per 48 ore sotto costante agitazione. La determinazione analitica con resorcinolo-HCI e con acido tiobarbiturico (TBA) ha dimostrato a 24 ed a 48 ore che rispettivamente Γ85 % e il 97 % di acido sialico era stato trasformato nell'Intermedio 1. La resina è stata quindi filtrata su normale carta da filtro e l'eluto è stato concentrato per essiccamento mediante un evaporatore rotante fino ad ottenere un liquido oleoso giallastro. Il liquido oleoso è stato in seguito sospeso di nuovo in un volume ridotto di una miscela di etere etilico : metanolo (3: 1 w/w). La soluzione è stata lasciata riposare per 24-48 ore a 4°C ed è stato ottenuto un precipitato cristallino mediante filtrazione e successivo essiccamento su P205. Sono stati così separati 145 mg di un solido Intermedio 1 (P.M. 337,4) (Resa: 60,0%). L'Intermedio 1 ottenuto è risultato positivo alla reazione resorcinolo-HCI (con la stessa intensità dell'acido sialico) e negativo alla reazione con TBA.
Esempio 2
Preparazione dell'Intermedio 2
145 mg di Intermedio 1 (0,43 mmol) sono stati dissolti in 10,7 mi di una soluzione acquosa di idrossido di sodio 0,06 M e tenuto sotto costante agitazione a temperatura ambiente durante 2-3 ore. La miscela è stata quindi aggiustata ad un pH 7.0-7.5 con resina Dowex 50 (H<+>). La resina è stata filtrata e l'eluto è stato liofilizzato per ottenere un solido biancastro. Sono stati cosi ottenuti 132,6 mg di un solido Intermedio 2 (P.M, 323,3) (Resa: 95,0%). L Intermedio 2 ottenuto è risultato positivo alla reazione con resorcinolo-HCI (con la stessa intensità dell'acido sialico) e negativo alla reazione con TBA.
Esempio 3
Preparazione dell'Intermedio 3
132,6 mg (0,41 mmol) di liofilizzato solido (Intermedio 2) è stato disciolto in 4,3 mi di acqua distillata. Un'alìquota di 10,7 mi di una soluzione acquosa di 0,038 M metaperiodato di sodio (NaI04) (0,41 mmol) è stato quindi aggiunta (rapporto molare = 1 : 1) e la soluzione è stata mantenuta sotto costante agitazione al buio ed a temperatura ambiente durante 1 ora. Sono stati aggiunti alla miscela 12,8 mi di una soluzione acquosa di acetato di bario 0,1 M per precipitare l'eccesso di iodato e periodato. La miscela è stata filtrata usando un normale filtro di carta. L'eluto è stato saturato facendo gorgogliare anidride carbonica per precipitare l'eccesso di acetato di bario e quindi filtrato su un filtro di carta. L'eluto è stato liofilizzato per ottenere un solido leggermente giallastro. Sono stati così raccolti 101,9 mg di un solido Intermedio 3 (P.M. 291,3) (Resa: 85,0 %). L'Intermedio 3 così ottenuto è risultato positivo alla reazione con resorcinolo-HCI (con la stessa intensità dell'acido sìalico) e negativo alla reazione con TBA.
Esempio 4
Preparazione deUlntermedio 4
132,6 mg (0,41 mmol) di solido liofilizzato (Intermedio 2) sono stati disciolti in 4,3 mi di acqua distillata. Sono stati aggiunti 10,7 mi di una soluzione acquosa di metaperiodato di sodio 0,2 M (NaI04) (2,14 mmol) (rapporto molare: 1 : 5,24) e la soluzione è stata mantenuta sotto costante agitazione al buio ed a temperatura ambiente durante 1 ora. Sono stati quindi aggiunti alla miscela 12,8 mi di una soluzione acquosa di acetato di bario 0,1 M per precipitare l'eccesso di iodato e periodato. La miscela è stata quindi filtrata usando un normale filtro di carta. L'eluto è stato saturato facendo gorgogliare anidride carbonica per precipitare l'eccesso di acetato di bario ed infine filtrato su di un filtro di carta. L'eluto è stato liofilizzato ottenedosi un solido leggermente giallastro. Sono stati raccolti 91,4 mg di un solido Intermedio 4 (P.M. 261,23) (Resa: 85,0 %). L'Intermedio 4 ottenuto è risultato positivo alla reazione con resorcinolo-HCI (con la stessa intensità dell'acido sialico) e negativo alla reazione con TBA.
Esempio 5
Preparazione dell'Intermedio 5
91,4 mg (0,35 mmol) dell'Intermedio 3 polvere liofilizzata sono stati dìsciolti in 2,0 mi di una soluzione acquosa dì acido formico 2,3 mM ad un pH di circa 4.0. La soluzione è stata riscaldata a 80°C per 1 ora. La soluzione è stata quindi liofilizzata. Sono stati ottenuti 79,6 mg di Intermedio 5 (P.M. 247,20) (Resa; 84,1 %). L'Intermedio 5 ottenuto è risultato positivo ad entrambe le reazioni con resorcinolo-HCl e con TBA. Esempio 6
Preparazione dell'Intermedio 6
101,9 mg (0,35 mmol) dell'Intermedio 4, solido liofilizzato, sono stati dìsciolti in 2,0 mi di una soluzione acquosa di acido formico 2,3 mM ad un pH di circa 4.0. La soluzione è stata quindi riscaldata a 80°C per 1 ora. La soluzione è stata poi liofilizzata. Si sono così ottenuti 94,9 mg di Intermedio 6 (P.M. 279,24) (Resa: 96,7 %). L'Intermedio 6 ottenuto è risultato positivo ad entrambe le reazioni con resorcinolo-HCl e con TBA. Esempio 7
Preparazione del Composto 1
84,0 mg (0,34 mmol) di solido liofilizzato (Intermedio 5) sono stati disciolti in 5,0 mi di acqua distillata. In seguito sono stati aggiunti, agitando lentamente, 51,442 mg di amantadina (0,34 mmol). La miscela è stata tenuta a 4°C sotto lenta agitazione durante tutta la notte. Dopo l'aggiunta di 40,0 mg di sodio boroidruro, la miscela di reazione è stata tenuta sotto agitazione, a temperatura ambiente, durante 1 ora.
La miscela è stata quindi trasferita in una colonna Dowex 50 (H<+>) allo scopo di trasformare in acido borico l'eccesso di sodio boroidruro. Infine l'eluto è stato liofilizzato. Il solido liofilizzato è stato in seguito ripreso con una piccola aliquota di metanolo e l'eluto è stato portato ad essiccamento. Questa operazione è stata ripetuta almeno tre volte. Infine il solido essiccato è stato ripreso con una piccola aliquota di acqua e quindi liofilizzato per ottenere il Composto 1 finale. Sono stati ottenuti 112,49 mg di Composto 1 (P.M. 381,43) (Resa: 85,0 %).II Composto 1 è risultato positivo ad entrambi le reazioni con resorcinolo-HCI e con TBA. Lo spettro FT-IR (Fourier Transform Infrared Spectroscopy) del Composto 1 (A), riportato nella Figura 1, messo a confronto con quello (B) dell'intermedio di partenza amantadina, presenta le seguenti caratteristiche: a) banda dell'ammide I: 1640 cm<'1>; b) banda dell'ammide II: 1550 cm<"1>; c) gruppi amminici primari: 600-800 cm<"1>, 1590-650 cm<'1>, 3330-3380 cm<'1>; gruppi amminici secondari: 700-800 cm<"1>; 1615 cm<"1>; 3300 cm<'1>.
Esempio 8
Preparazione del Composto 2
94,9 mg (0,34 mmol) di solido liofilizzato (Intermedio 6) sono stati disciolti in 5,0 mi di acqua distillata. In seguito sono stati in aggiunti sotto lenta gitazione 82,7 mg di ribavirina (0,34 mmol). La miscela è stata tenuta a 4°C sotto lenta agitazione durante tutta la notte. Dopo l'aggiunta di 40,0 mg di sodio boroidruro, la miscela di reazione è stata mantenuta durante 1 ora sotto agitazione ed a temperatura ambiente. La miscela di reazione è stata quindi trasferita in una colonna con resina Dowex 50 (H<+>) per trasformare in acido borico l'eccesso di sodio boroidruro, L'eluto è stato quindi liofilizzato. Il liofilizzato è stato in seguito recuperato con una piccola quantità di metanolo e l'eluto è stato di nuovo portato ad essiccamento. Questa operazione è stata ripetuta per almeno tre volte. Il solido essiccato è stato infine ripreso con una piccola aliquota di acqua e liofilizzato di nuovo per ottenere un solido (Composto 2). Sono stati raccolti 156,02 mg dì Composto 2 solido (P.M. 505,4) (Resa<;>89,.0 %).II Composto 2 ottenuto è risultato positivo ad entrambe le reazioni con resorcinolo-HCI e con TBA.
Esempio 9
Preparazione del Composto 3
94,9 mg (0,34 mmol) di solido liofilizzato (Intermedio 6) è stato disciolto in 5,0 mi di acqua distillata. Sono stati aggiunti in seguito, sotto lenta agitazione, 51,442 mg di amantadina (0,34 mmol). La miscela è stata tenuta a 4°C sotto lieve agitazione durante tutta la notte. Dopo l'aggiunta di 40,0 mg di sodio boroidruro, la miscela di reazione è stata tenuta per 1 ora sotto agitazione a temperatura ambiente. La miscela è stata quindi trasferita in una colonna Dowex 50 (H<+>) allo scopo di trasformare in acido borico l'eccesso dì sodio boroidruro. L'eluto è stato liofilizzato. Il solido liofilizzato è stato poi ripreso con una piccola quantità di metanolo e il filtrato è stato quindi di nuovo essiccato. Questa operazione è stata ripetuta almeno tre volte. Il solido essiccato è stato poi ripreso con una piccola quantità di acqua e liofilizzato per ottenere il Composto 3 finale. Si sono ottenuti 124,82 mg di Composto 3 (P.M. 413,5) (Resa<;>87,0 %).II Composto 3 ottenuto è risultato positivo ad entrambe le reazioni con resorcinolo-HCI e con TBA.
Esempio 10
Preparazione de I Composto 4
84,0 mg (0,34 mmol) di solido liofilizzato (Intermedio 5) è stato disciolto in 5,0 mi di acqua distillata. Sono stati quindi aggiunti sotto lenta agitazione 60,962 mg di rimantadina (0,34 mmol). La miscela è stata tenuta a 4°C in lieve agitazione durante la notte. Dopo l'aggiunta di 40,0 mg di sodio bromoidruro, la miscela di reazione è stata tenuta durante 1 ora sotto agitazione a temperatura ambiente. La miscela è stata quindi trasferita in una colonna Dowex 50 (H<+>) allo scopo di trasformare in acido borico l'eccesso di sodio boroidruro. L'eluto è stato liofilizzato. Il solido liofilizzato è stato quindi ripreso con una piccola quantità di metanolo e l'eluto è stato quindi portato di nuovo ad essiccamento. Questa operazione è stata ripetuta almeno tre volte. La polvere secca è stata quindi ripresa di nuovo con una piccola aliquota di acqua e poi liofilizzata per ottenere il Composto 4 finale. Si sono ottenuti 127,84 mg di Composto 4 (P.M, 409,4) (Resa:90,0 %). Il Composto 4 ottenuto è risultato positivo ad entrambe le reazioni con resorcinolo-HCI e con TBA, Lo spettro FT-IR del Composto 4 (A), riportato nella Figura 2, messo a confronto con quello (B) dell'intermedio di partenza rimantadina, presenta le seguenti caratteristiche: a) banda dell'ammìde I: 1640 cm<'1>; b) banda dell'ammìde II: 1550 cm<'1>; c) gruppi amminici primari: 600-800 cm<'1>, 1590-650 cm<'1>, 3330-3380 cm<'1>; gruppi amminici secondari: 700-800 cm<'1>; 1615 cm<'1>; 3300 cm<'1>.
Esempio 11
Preparazione de! Composto 5
94,9 mg (0,34 mmol) di solido liofilizzato (Intermedio 6) sono stati disciolti in 5,0 mi di acqua distillata. In seguito sono stati aggiunti sotto lenta agitazione 60,962 mg di rimantadina (0,34 mmol). La miscela è stata tenuta a 4°C sotto lenta agitazione durante tutta la notte.
Dopo l'aggiunta sotto agitazione di 40,0 mg di sodio boroidruro la miscela di reazione è stata tenuta a temperatura ambiente per 1 ora. La miscela è stata quindi trasferita in una colonna Dowex 50 (H<+>) allo scopo di trasformare in acido borico l'eccesso di sodio boroidruro. L'eluto è stato liofilizzato. Il liofilizzato è stato quindi ripreso di nuovo con una piccola porzione di metanolo e l'eluto è stato portato ad essiccamento. Questa operazione è stata ripetuta almeno tre volte. Il solido secco è stato quindi recuperato con una piccola quantità di acqua ed in seguito liofilizzato per ottenere il Composto 5 finale. Si sono ottenuti 140,91 mg del solido finale Composto 5 (P.M. 441,5) (Resa: 92,0 %).II Composto 5 ottenuto è risultato positivo ad entrambe le reazioni con resorcinolo-HCI e con TBA. Esempio 12
Preparazione de Composto 6
84.0 mg (0,34 mmol) di solido liofilizzato (Intermedio 5) sono stati sciolti in 5,0 mi di acqua distillata. In seguito sono stati aggiunti sotto lenta agitazione 70,5 mg di somantadina (0,34 mmol). La miscela è stata tenuta a 4°C in lenta agitazione durante tutta la notte. Dopo l'aggiunta di 40.0 mg di sodio boroidruro, la miscela di reazione è stata tenuta durante 1 ora sotto agitazione ed a temperatura ambiente.
La miscela è stata quindi trasferita in una colonna Dowex 50 (H<+>) allo scopo di trasformare in acido borico l'eccesso dì sodio boroidruro. L'eluto è stato quindi liofilizzato. Il liofilizzato è stato in seguito ripreso con una piccola aliquota di metanolo e l'eluto è stato portato ad essiccamento. Questa operazione è stata ripetuta almeno tre volte. Il solido secco è stato quindi ripreso con una piccola quantità di acqua e poi liofilizzato per ottenere il Composto 6 finale. Sono stati ottenuti 125,26 mg di solido finale Composto 6 (P.M. 438,6) (Resa: 84,0 %). il Composto 6 ottenuto è risultato positivo ad entrambe le reazioni con resorcinolo-HCI e con TBA. Esempio 13
Preparazione de! Composto 7
94,9 mg (0,34 mmol) di solido liofilizzato (Intermedio 6) sono stati sciolti in 5,0 mi di acqua distillata. In seguito sono stati aggiunti sotto lenta agitazione 61,0 mg di somantadina (0,34 mmol). La miscela è stata tenuta a 4°C sotto lenta agitazione durante tutta la notte. Dopo l'aggiunta di 40,0 mg di sodio boroidruro la miscela di reazione è stata tenuta durante 1 ora sotto agitazione a temperatura ambiente. La miscela è quindi stata trasferita in una colonna Dowex 50 (H<+>) allo scopo di trasformare in acido borico l'eccesso di sodio boroidruro. L'eluto è stato liofilizzato. Il liofilizzato è stato quindi recuperato con una piccola porzione di metanolo e l'eluto è stato portato ad essiccamento. Questa operazione è stata ripetuta almeno tre volte. Il solido secco è stato poi ripreso di nuovo con una pìccola quantità di acqua e poi liofilizzato per ottenere il Composto 7 finale. Si sono ottenuti 135,43 mg di solido finale Composto 7 (P.M. 468,6) (Resa: 85,0 %).II Composto ottenuto è risultato positivo ad entrambe le reazioni con resorcinolo-HCI e con TBA.
Esempio 14
Preparazione del Composto 8
84,0 mg (0,34 mmol) di solido liofilizzato (Intermedio 5) sono stati sciolti in 5,.0 mi di acqua distillata. In seguito sono stati aggiunti sotto lenta agitazione 61,0 mg di memantina (0,34 mmol). La miscela è stata tenuta a 4°C sotto agitazione durante la notte. Dopo l'aggiunta di 40,0 mg di sodio boroidruro la miscela di reazione è stata mantenuta a temperatura ambiente sotto agitazione durante 1 ora. La miscela è stata quindi trasferita in una colonna Dowex 50 (H<+>) al fine di trasformare in acido borico l'eccesso di sodio boroidruro. L'eluto è stato liofilizzato. Il liofilizzato è stato quindi ripreso con una piccola quantità di metanolo e l'eluto è stato portato ad essiccamento. Questa operazione è stata ripetuta almeno tre volte. Il solido secco è stato poi recuperato con una piccola quantità di acqua e poi liofilizzato per ottenere il Composto 8 finale. Si sono ottenuti 132,10 mg di solido Composto 8 (P.M. 409,53) (Resa: 93,0 % ) .11 Composto raccolto è risultato positivo ad entrambe le reazioni con resorcinolo-HCI e con TBA. Lo spettro FT-IR del Composto 8 (A), rappresentato in Figura 3, in confronto con quello (B) dell'intermedio di partenza memantina, presenta le seguenti caratteristiche: a) banda dell'amide I: 1640 cm<'1>; b) banda dell'emide II: 1550 cm<'1>; c) gruppi amminici primari: 600-800 cm<-1>, 1590-650 cm<'1>, 3330-3380 cm<'1>; gruppi amminici secondari: 700-800 cm<’1>; 1615 cm<'1>; 3300 cm<'1>.
Esempio 15
Preparazione de I Composto 9
94,9 mg (0,34 mmol) dì solido liofilizzato (Intermedio 6) sono stati sciolti in 5,0 mi di acqua distillata. In seguito sono stati aggiunti sotto lieve agitazione 61,0 mg di memantina (0,34 mmol). La miscela è stata mantenuta a 4°C sotto lieve agitazione durante tutta la notte Dopo l'aggiunta di 40,0 mg di sodio bromoidruro la miscela di reazione è stata tenuta sotto agitazione a temperatura ambiente durante 1 ora. La miscela è stata quindi trasferita in una colonna Dowex 50 (H<+>) allo scopo di convertire in acido borico l'eccesso di sodio boroidruro. L'eluto è stato liofilizzato. Il liofilizzato è stato quindi ripreso con una piccola quantità di metanolo e l'eluto è stato portato ad essiccamento. Questa operazione è stata ripetuta almeno tre volte. Il solido secco è stato infine ripreso con una piccola quantità di acqua ed infine liofilizzato per separare il Composto 9 finale. Sono stati ottenuti 137,85 mg di solido finale Composto 9 (P.M. 441,6) (Resa: 90,0 %). Il Composto 9 così ottenuto è risultato positivo ad entrambe le reazioni con resorcinolo-HCI ed anche con TBA.
Esempio 16
Preparazione del Composto 10
84,0 mg (0,34 mmol) di solido liofilizzato (Intermedio 5) sono stati sciolti in 5,.0 mi di acqua distillata. In seguito sono stati aggiunti sotto lenta agitazione 82,7 mg di ribavìrina (0,34 mmol). La miscela è stata tenuta a 4°C sotto lenta agitazione durante tutta la notte. Dopo l'aggiunta di 40,0 mg di sodio boroidruro la miscela di reazione è stata tenuta sotto agitazione a temperatura ambiente durante 1 ora. La miscela è stata quindi trasfrita in una colonna Dowex 50 (H<+>) allo scopo di trasformare in acido borico l'eccesso di sodio boroidruro. L'eluto è stato liofilizzato. Il liofilizzato è stato quindi ripreso con una piccola quantità di metanolo e l'eluto è stato portato ad essiccamento. Questa operazione è stata ripetuta almeno tre volte. Il solido secco è stato quindi ripreso di nuovo con una piccola quantità di acqua ed infine liofilizzato per separare il Composto 10 finale. Si sono così ottenuti 142,94 mg di solido finale Composto 10 (P.M. 473,4) (Resa: 87,0 %). Il Composto 10 ottenuto è risultato positivo ad entrambe le reazioni con resorcinolo-HCI e con TBA. Lo spettro FT-IR del Composto 10 (A), rappresentato in Figura 4, in confronto con quello dell'intermedio di partenza ribavirina (B), presenta le seguenti caratteristiche: a) banda dell'ammide I: 1640 cm<'1>; b) banda deN'ammide II: 1550 cm<'1>; c) gruppi amminici primari: 600-800 cm<'1>, 1590-650 cm<'1>, 3330-3380 cm<'1>; gruppi amminici secondari: 700-800 cm<'1>; 1615 cm<'1>; 3300 cm<'1>.
Esempio 17
Preparazione de! Composto 11
102,5 mg (0,34 mmol) dell'intermedio liofilizzato acido statico sono stati sciolti in 50,0 mi di una miscela di metanolo: acqua distillata (9 : 1, v/v). In seguito sono stati aggiunti sotto lenta agitazione 51,442 mg di amantadina (0,34 mmol). La miscela è stata tenuta a 4°C sotto lenta agitazione durante tutta la notte. Dopo l'aggiunta di 100,0 mg di sodio boroidruro, la miscela dì reazione è stata portata a 60°C sotto agitazione durante 1 ora. La miscela è stata in seguito trasferita in una colonna Dowex 50 (H<+>) allo scopo di trasformare in acido borico l'eccesso di sodio boroidruro. L'eluto è stato liofilizzato. Il liofilizzato è stato quindi ripreso di nuovo con una piccola porzione di metanolo e l'eluto è stato portato ad essiccamento. Questa operazione è stata ripetuta almeno cinque volte. Il solido secco è stato quindi recuperato con una aliquota di acqua ed infine liofilizzato per ottenere il Composto 11 finale. Sono stati ottenuti complessivi 125,43 mg di solido Composto 11 (P.M. 414,5) (Resa: 89,0 %). Il Composto ottenuto è risultato positivo alla reazione con resorcinolo-HCI ed invece negativo alla reazione con TBA.
Esempio 18
Prove sperimentali in corso per determinare l'attività antivirale
I risultati dei test sperimentali in corso su tipici composti dell'invenzione saranno disponìbili entro alcune settimane ed il rapporto finale sarà incluso non appena disponìbile.

Claims (1)

  1. Rivendicazioni 1.) Un composto con formula di struttura (I):
    dove: X raffigura -CH2- , -0- , -CHF- , -CF2- ; e • Un legame semplice o doppio collega C2e C3dell'anello, e • R<1>rappresenta -OH , un alogeno, oppure una -porzione/B, con la condizione che R<1>è assente quando C2e C3sono collegati da un doppio legame; e • R<2>rappresenta -OH , -0-CH(C2H5)2, -NH2, -NHC(NH)NH2oppure -NH-OH; e -NH2, -NHCO-CH3oppure -NH-CO-CH2-OH ; e • R<4>rappresenta -CHOH-CHOH-CH2-OH , -CHOH-CH2-porzione/B , -CH2-porzione/B oppure -porzione/B, ed i loro lineari 0 ramificati Ci-4carbossi-mono 0 poli-esteri, sali di addizione, solvati, enantiomeri separati e i diastereomeri purificati. 2.) Il composto di cui alla Rivendicazione 1. dove la -porzione/B rappresenta:
    dove: -· R<s>rappresenta un ponte -NH- , -CH2-NH- , -CH(CH3)-NH- , -NH-CH(CH3)-NH- , -C(CH3)2-CH2-NH- , -NH-C0-CH2-0-CH2-CH2-NH- oppure
    - R<6>è -H , -CH3or -C2H5; e - R<7>è -H , -CH3or -C2HS ; e -· R<8>rappresenta un ponte -NH- , -CO-NH- oppure -C(NH)-NH-. 3.) Il composto di cui alle precedenti Rivendicazioni 1. e 2. che è caratterizzato in modo tipico per essere un composto monosostituito con la -porzrone/B in C7oppure C8/selezionato entro il gruppo del:
    Composto 3
    Composto 6
    Composto 9
    Composto 10 4.) Il composto di cui alle precedenti Rivendicazioni L e 2. che è caratterizzato in modo tipico per essere un composto monosostituito con la -porzione/B in C2/selezionato entro il gruppo del:
    5.) Il composto di cui alle precedenti Rivendicazioni 1. e 2. che è caratterizzato in modo tipico per essere un composto bi-sostituito in C2ed in C8con la -porzione/Bl in C2ed in C8, selezionato entro il gruppo del:
    6.) Il composto di cui alle precedenti Rivendicazioni 1. e 2. che è caratterizzato in modo tipico per essere un composto bi-sostituito in C2ed in C8con la -porzione/B2, selezionato entro il gruppo del:
    7.) Il composto di cui alle precedenti Rivendicazioni 1. e 2. che è caratterizzato in modo tipico per essere un composto bi-sostituito in C2ed in C8con una diversa -porzione/Bl e -porzione/B2, selezionato entro il gruppo del:
    8.) Una composizione farmaceutica che comprende un solo composto di cui alla Rivendicazione 1. oppure una miscela degli stessi In un veicolo accettabile dal punto di vista farmaceutico. 9.) Un metodo per trattare un campione virale oppure un'infezione che contiene emoagglutinina (HA) e/o neuraminidasi (NA) e/o la proteina M2che consiste nella somministrazione attraverso una via adeguata all'ospite, che necessita di tale trattamento, di una quantità terapeutica efficace di un composto di cui alla Rivendicazione 1., inibente HA oppure NA o la proteina M2. 10.) Il metodo di cui alla Rivendicazione 9. nel quale detto campione virale oppure infezione che contiene emoagglutinina (HA) e/o neuraminidasi (NA) e/o la proteina M2è costituito dai virus dell'influenza typo A e B oppure da mutazioni degli stessi. 11.) Un metodo per trattare un campione virale oppure un'infezione contenente mRNA ed RIMA polimerasi che consiste nella somministrazione attraverso una via adeguata all'ospite, che necessita di tale trattamento, di una quantità terapeutica efficace di un composto dì cui alla Rivendicazione 1., inibente l'enzima mRNA-guanililtransferasì. 12.) Il metodo di cui alla Rivendìcazionell. nel quale detto campione virale oppure infezione che contiene mRNA, RNA polimerasi e l'enzima mRNA-guaniltransferasi è costituito dal virus dell'epatite tipo C (HVC), 13.) Il metodo di cui alla Rivendicazione 9, associato ad una quantità terapeutica efficace dì un altro composto attivo contro i virus dell'influenza tipo A e B oppure loro mutazioni. 14.) Il metodo di cui alla Rivendicazione 13. nel quale l'altro composto attivo contro i virus dell'influenza tipo A e B o loro mutazioni è zanamivir e/o oseltamivir. 15.) Il metodo di cui alla Rivendicazione 11. associato ad una quantità terapeutica efficace di un altro composto attivo contro il virus dell'epatite tipo C (HVC) oppure loro mutazioni. 16.) Il metodo di cui alia Rivendicazione 15. nel quale detto composto attivo contro HVC è alfa-interferone oppure alfa-interferone pugilato, solo oppure in associazione con ribavirina. 17.) Uso di un composto di cui alle Rivendicazioni 1. e 2, per il trattamento in un mammifero di un'infezione sostenuta da virus HA o NA oppure proteina M2dipendente. 18.) Uso di un composto di cui alle Rivendicazioni 1. e 2. per il trattamento in un mammifero di un'infezione HVC dipendente da rriRNA, RNA polìmerasi ed enzima mRNA-guanililtransferasi dipendente. 19.) Uso di un composto di cui alle Rivendicazioni 1. e 2. per la produzione di un medicinale per il trattamento in un mammifero di un'infezioni sostenuta da virus HA o NA oppure proteina M2dipendente. 20.) Uso di un composto di cui alle Rivendicazioni 1. e 2. per la produzione di un medicinale per il trattamento in un mammifero di un'infezioni sostenuta da virus mR<‘"> mRNA-guanililtransferasi dipendenti
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