ITMI20061445A1 - Dispositivo di connessione rapida tra due componenti di impianti per la distribuzione di liquidi o di gas,ad elevata sicurezza contro la manomissione. - Google Patents

Dispositivo di connessione rapida tra due componenti di impianti per la distribuzione di liquidi o di gas,ad elevata sicurezza contro la manomissione. Download PDF

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ITMI20061445A1
ITMI20061445A1 IT001445A ITMI20061445A ITMI20061445A1 IT MI20061445 A1 ITMI20061445 A1 IT MI20061445A1 IT 001445 A IT001445 A IT 001445A IT MI20061445 A ITMI20061445 A IT MI20061445A IT MI20061445 A1 ITMI20061445 A1 IT MI20061445A1
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  • Mechanical Engineering (AREA)
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Description

TT 3⁄4Òrt£.IV'.EATT.lA
COLOMBO Renato, 24. LUG 2006
MILANO
residente a Borgomanero [Novara;, :à italiana .
D E S C R I Z I O N E m 2ϊίί A 00 1<4 4>6
II presente trovato ha come oggetto un dispositivo di connessione
rapida tra due componenti di impianti per la distribuzione dì lìquidi o
di gas, ad elevata sicurezza contro la manomissione.
Sono noti dispostivi per eseguire la connessione rapida tra due
componenti di impianti per la distribuzione di liquidi o di gas.
In particolare, sono noti dispostivi che comprendono
sostanzialmente una sede femmina definita in un primo dei due componenti
da collegare tra loro ed un elemento maschio previsto in corrispondenza
di una zona di estremità di un secondo componente da collegare al primo
componente ed inseribile nella sede femmina. Nel primo componente, è
definito un passaggio che interferisce con la sede citata e che alloggia
una spina di bloccaggio che è mobile lungo il passaggio in modo tale da
passare da una prima posizione nella quale è disimpegnata dall'elemento
maschio ad una seconda posizione nella quale si impegna con l'elemento
maschio in modo tale da trattenerlo stabilmente nella sede femmina.
Un dispositivo di questo genere è descritto ad esempio nel brevetto
europeo EP-1.024.324,
Dispositivi di questo tipo consentono di eseguire la connessione
tra due componenti in modo estremamente rapido semplicemente agendo sulla
spina di bloccaggio per impegnarla con l'elemento maschio o dìsimpegnarla
dall'elemento maschio inserito nella sede femmina.
3 018883
Per contro, questi dispositivi denotano 1'inconveniente
consentire una facile manomissione della connessione tra i due componenti.
Questo problema risulta particolarmente rilevante nel settore degli impianti per la distribuzione di liquidi o di gas nel quale è da sempre sentita l'esigenza di conseguire un'elevata sicurezza contro il pericolo di manomissioni sia accidentali che intenzionali da parte di personale non abilitato.
Compito precipuo del presente trovato è quello di risolvere il problema sopra esposto, realizzando un dispositivo di connessione rapida tra due componenti di impianti per la distribuzione di liquidi o di gas che offra adeguate garanzie di sicurezza contro il pericolo di manomissioni da parte di personale non abilitato.
Nell'ambito di questo compito, uno scopo del trovato è quello di realizzare un dispositivo che renda comunque agevoli le operazioni di connessione e di sconnessione dei due componenti da collegare tra loro.
Un altro scopo del trovato è quello di realizzare un dispositivo che possa essere prodotto con costi competitivi.
Questo compito, nonché questi ed altri scopi che meglio appariranno in seguito, sono raggiunti da un dispositivo di connessione rapida tra due componenti di impianti per la distribuzione di liquidi o di gas, comprendente una sede femmina definita in un primo componente dei due componenti da collegare tra loro ed un elemento maschio previsto in corrispondenza di un'estremità del secondo componente ed accoppiabile con detta sede femmina; in detto primo componente essendo definito un
O C z )>
-v passaggio interferente con detta sede femmina ed alloggiente una spina dì bloccaggio mobile lungo detto passaggio per passare da una prima posizione, nella quale è disimpegnata da detto elemento maschio, ad una seconda posizione, nella quale sì impegna con detto elemento maschio, caratterizzato dal fatto che detta spina presenta, in corrispondenza di una sua estremità longitudinale, una testa di manovra alloggiata, quando detta spina è in detta seconda posizione, in una sede incavata definita in detto primo componente in corrispondenza dell'imbocco di detto passaggio, essendo prevista una chiave di manovra inseribile in detta sede incavata ed impegnatile, in modo solidale nella traslazione lungo una direzione parallela allo sviluppo longitudinale di detta spina, con detta testa di manovra della spina per operare la presa di detta spina ed esercitare su di essa una trazione per il suo passaggio da detta seconda posizione a detta prima posizione.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi del trovato risulteranno maggiormente dalla descrizione di una forma di esecuzione preferita, ma non esclusiva, del dispositivo secondo il trovato, illustrata, a titolo indicativo e non limitativo, negli uniti disegni, in cui:
la figura 1 illustra il dispositivo secondo il trovato, in vista prospettica in esploso, con i due componenti, da collegare tra loro mediante il dispositivo, rappresentati solo parzialmente per semplicità;
la figura 2 illustra il dispositivo secondo il trovato, in alzato laterale, con i due componenti da collegare tra loro mediante il dispositivo rappresentati solo parzialmente per semplicità e con la spina di bloccaggio nella prima posizione;
5 018883
la figura 3 è una sezione della figura 2 eseguita lungo
III, con la spina di bloccaggio nella seconda posizione;
la figura 4 è una sezione della figura 2, eseguita lungo l'asse IV-IV, con la spina di bloccaggio nella seconda posizione;
la figura 5 è una sezione della figura 2, eseguita lungo l'asse IV-IV, con la spina di bloccaggio nella prima posizione;
le figure da 6 a 9 illustrano, in vista prospettica, la sequenza di accoppiamento della chiave di manovra con la testa di manovra della spina di bloccaggio, con la spina di bloccaggio parzialmente sezionata.
Con riferimento alle figure citate, il dispositivo secondo il trovato comprende una sede femmina 2 che è definita in un primo componente 3 dei due componenti 3 e 5 da collegare tra loro, illustrati solo parzialmente per semplicità, ed un elemento maschio 4 che è previsto in corrispondenza di una estremità di un secondo componente 5 da collegare al primo componente 3 e che è accoppiabile, mediante inserimento, con la sede femmina 2.
Nel primo componente 3, è definito un passaggio 6 che interferisce con la sede 2 e che alloggia una spina di bloccaggio 7 che è mobile lungo il passaggio 6 per passare da una prima posizione, nella quale è disimpegnata dall'elemento maschio 4 ad una seconda posizione, nella quale si impegna con l'elemento maschio 4, e viceversa.
La sede femmina 2 presenta una conformazione sostanzialmente cilindrica o conica e l'elemento maschio 4 presenta corrispondentemente una conformazione sostanzialmente cilindrica o conica in un modo tale da accoppiarsi coassialmente con la sede femmina 2.
6 018883
Tra la sede femmina 2 e la porzione dell'elemento maschio 4 che
inseribile nella sede femmina 2, sono interposti mezzi di tenuta 8.
L'elemento maschio 4 è preferibilmente realizzato a manicotto e presenta, sulla superficie laterale esterna della sua porzione che è inseribile nella sede femmina 2, almeno uno spallamento assiale che è rivolto dalla parte opposta rispetto all'estremità dell'elemento maschio 4 inseribile nella sede femmina 2 e che è posizionabìle, mediante l'inserimento dell'elemento maschio 4 nella sede femmina 2, in corrispondenza del passaggio 6 che è definito nella porzione del primo componente 3 occupata dalla sede femmina 2.
Il passaggio 6 interferisce con la superficie laterale della sede femmina 2 e si estende lungo una direzione sostanzialmente rettilinea che è perpendicolare all'asse 2a della sede femmina 2.
Tale passaggio 6 è occupabile dalla spina 7 che definisce un riscontro per lo spallamento previsto sulla superficie laterale esterna della porzione dell'elemento maschio 4 inserita nella sede femmina 2 in modo tale da impedire lo sfìlamento assiale dell'elemento maschio 4 dalla sede femmina 2.
Opportunamente, tale spallamento assiale è definito da una scanalatura 9 che è prevista sulla superficie laterale esterna della porzione dell'elemento maschio 4 che viene inserita all'interno della sede femmina 2. In pratica, la scanalatura 9 definisce, sulla superficie laterale esterna dell'elemento maschio 4, due spallamenti assiali contrapposti e la spina 7 si impegna tra questi due spallamenti assiali contrapposti.
O
scanalatura 9 presenta, preferìbilmente, uno sviluppo circonferenziale tutto attorno all'elemento maschio 4, e il passaggio 6 che, come si è detto, interferisce con la superficie laterale della sede femmina 2, è sostanzialmente tangente al fondo della scanalatura 9, quando l'elemento maschio 4 è correttamente inserito nella sede femmina 2, in modo tale che la spina 7, inserita in tale passaggio 6, si impegni con una porzione della scanalatura 9 attuando il bloccaggio assiale dell'elemento maschio 4 relativamente alla sede femmina 2.
Il primo componente 3 presenta, sul fondo della sede femmina 2, una battuta interna di appoggio 10 contro la quale sì appoggia l'estremità dell'elemento maschio 4 al termine del suo inserimento nella sede femmina 2.
In questa condizione di corretto inserimento dell'elemento maschio 4 nella sede femmina 2, la scanalatura 9 si trova in corrispondenza del passaggio 6.
Eventualmente, la scanalatura 9 potrà essere limitata alla porzione dell'elemento maschio 4 che è destinata ad essere posizionata in corrispondenza del passaggio 6, In questo caso, la scanalatura 9 potrà avere un fondo rettilineo parallelo al passaggio 6 in modo tale che la spina 7, impegnandosi con il fondo di tale scanalatura 9, attui anche il bloccaggio della rotazione dell'elemento maschio 4 attorno al suo asse relativamente alla sede femmina 2.
Secondo il trovato, la spina 7 presenta, in corrispondenza di una sua estremità longitudinale, una testa di manovra 11 che è alloggiata, quando la spina 7 si trova nella seconda posizione, in una sede incavata
12 che è definita nel primo componente 3 in corrispondenza dell'imbocco del passaggio 6.
Il dispositivo comprende, inoltre, una chiave di manovra 13 che è inseribile nella sede incavata 12 e che è impegnatile, in modo solidale nella traslazione lungo una direzione parallela allo sviluppo longitudinale della spina 7, con la testa di manovra 11 della spina 7 in modo tale da operare la presa della spina 7 ed esercitare su di essa una trazione per attuare il suo passaggio dalla seconda posizione alla prima posizione.
Preferibilmente, la chiave di manovra 13 è impegnatile con la testa di manovra 11 o disimpegnabile dalla testa di manovra 11 mediante una rotazione della chiave di manovra 13 attorno al suo asse 13a relativamente alla testa di manovra 11 della spina 7.
Opportunamente, sono previsti mezzi di delimitazione della rotazione della chiave di manovra 13 attorno al suo asse relativamente alla testa di manovra 11 In modo tale da mantenere la chiave di manovra 13 in impegno con la testa di manovra 11.
Più particolarmente, la testa di manovra 11 presenta, in corrispondenza della sua estremità rivolta verso l'esterno della sede incavata 12, una prima flangiatura 14 che presenta almeno uno smanco 15, 16 perimetrale e la chiave di manovra 13 presenta, in corrispondenza della sua estremità inseribile nella sede incavata 12, almeno un aggetto 17, 18 che è inseribile in tale smanco 15, 6 e che è provvisto di un dentello in sottosquadro 17a, 18a il quale è posizionatile sulla faccia della prima flangiatura 14 rivolta verso il fondo della sede incavata 12
e che è sfalsabile rispetto allo smanco 15, 16 citato mediante la rotazione attorno ai suo asse 13a, secondo un angolo di ampiezza prefissata, della chiave di manovra 13 relativamente alla testa di manovra 11.
Opportunamente, la prima flangiatura 14 presenta due smanchi 15, 16 che sono definiti in corrispondenza di due zone diametralmente opposte tra loro della prima flangiatura 14 e la chiave di manovra 13 presenta, corrispondentemente, in corrispondenza della sua estremità che è inseribile nella sede incavata 12, almeno due aggetti 17, 18 che sono disposti in modo corrispondente ai due smanchi 15, 16 e che sono inseribili attraverso tali smanchi 14, 16. Questi aggetti 17, 18 sono provvisti ciascuno di un dentello in sottosquadro 17a, 18a che è posizionabile sulla faccia della prima flangiatura 14 rivolta verso il fondo della sede incavata 12 e che è sfalsabile angolarmente rispetto allo smanco 15 o 16, attraverso il quale è stato inserito, mediante la rotazione, attorno all'asse I3a secondo un angolo sostanzialmente di 90°, della chiave di manovra 13 relativamente alla testa di manovra 11.
Preferibilmente, i due smanchi 15, 16 sono definiti da spianature perimetrali della prima flangiatura 14 e gli aggetti 17, 18 con il relativo dentello in sottosquadro 17a, 18a della chiave di manovra 13 presentano una conformazione coniugata con tali smanchi 15, 16.
In pratica, l'estremità assiale del corpo della chiave di manovra 13 è realizzato, almeno in prossimità degli aggetti 17, 18, come un corpo cilindrico cavo che è cal2abile coassialmente attorno alla prima flangiatura 14 e gli aggetti 17, 18 sono costituiti da due porzioni del
mantello di tale corpo cilindrico cavo, situate in due zone diametralmente opposte tra loro. Il dentello in sottosquadro 17a, 18a è costituito da un'appendice degli aggetti 17, 18 che si sviluppa in un piano sostanzialmente perpendicolare all'asse del corpo cilindrico cavo.
I mezzi di delimitazione della rotazione della chiave di manovra 13 attorno al suo asse 13a relativamente alla testa di manovra 11 comprendono una seconda flangiatura 19 che giace in un piano sostanzialmente parallelo al piano di giacitura della prima flangiatura 14 e che è distanziata dalla prima flangiatura 14 in direzione del fondo della sede incavata 12. La seconda flangiatura 19 presenta almeno uno spallamento di arresto 20, 21 che è impegnatile da un relativo dentello in sottosquadro 17a, 18a quando questo è posizionato sulla faccia della prima flangiatura 14 rivolta verso il fondo della sede incavata 12 e cioè dopo che questi dentelli in sottosquadro 17a, 18a hanno superato la prima flangiatura 14 in direzione del fondo della sede incavata 12.
Preferibilmente, sono previsti due spallamenti di arresto 20, 21 che sono definiti da due spianature perimetrali della seconda flangiatura 19 sfalsate sostanzialmente di 90° attorno all'asse 7a della spina 7 relativamente alle spianature perimetrali della prima flangiatura 14. Le spianature perimetrali delia seconda flangiatura 19 sono realizzate sostanzialmente come le spianature della prima flangiatura 14 e sono accoppiabili ciascuna con uno degli aggetti 17, 18 con il relativo dentello in sottosquadro 17a, lBa.
La seconda flangiatura 19, con la spina 7 nella seconda posizione si appoggia sul fondo della sede incavata 12 che definisce un appoggio di Il 018883
arresto per l'estremità della chiave di manovra 13 inserita nella sede incavata 12, in modo tale che l'estremità della chiave di manovra 13provvista degli aggetti 17, 18 al termine del suo inserimento nella sede incavata 12, possa essere accoppiata con la seconda flangiatura 19 mediante un semplice movimento di rotazione mantenendola appoggiata contro il fondo della sede incavata 12.
La sede incavata 12 è realizzata in modo tale che la testa di manovra 11, con la spina 7 nella seconda posizione, sì trovi completamente alloggiata nella sede incavata 12.
Preferibilmente, la testa di manovra 11, con la spina 7 nella seconda posizione, risulta adeguatamente distanziata dall'apertura di accesso della sede incavata 12 verso l'interno della stessa sede incavata 12 in modo tale da escludere con sicurezza la possibilità di eseguire una presa della testa di manovra 11 della spina 7 nella seconda posizione, se non mediante la chiave di manovra 13 da inserire attraverso l’apertura di accesso della sede incavata 12.
Vantaggiosamente, sono previsti mezzi di trattenimento della spina 7 nel passaggio 6.
Tale mezzi di trattenimento comprendono un anello elastico 22 che è inserito e bloccato in un relativo alloggiamento 23 definito sul fondo della sede incavata 12. La porzione dì estremità 24 della spina 7, opposta rispetto alla testa di manovra 11, presenta un diametro maggiore rispetto al diametro interno dell'anello elastico 22 mentre la restante parte della spina 7 presenta un diametro inferiore rispetto al diametro interna dell'anello elastico 22. In questo modo, la spina 7 può scorrere
12 018883 & Ax O ύo:
o lungo l'anello elastico 22, ma non può essere estratta completamente dal passaggio 6.
I mezzi di trattenimento possono comprendere anche mezzi di contrasto dello scorrimento della spina 7 lungo il passaggio 6. Tali mezzi di contrasto possono essere costituiti da un anello 25, in materiale elasticamente deformabile, come ad esempio un O-Ring, che è disposto tra il fondo dell'alloggiamento 23 e l'anello elastico 22. Il diametro interno dell'anello 25 è dimensionato in modo tale da ottenere il suo accoppiamento scorrevole con la superficie laterale della spina 7 sviluppando un attrito che ostacola il libero scorrimento della spina 7 lungo il passaggio 6.
Preferibilmente, i mezzi di trattenimento comprendono mezzi di arresto dello scorrimento della spina 7 lungo il passaggio 6 in una prima posizione nella quale la spina 7 è parzialmente inserita nel passaggio 6, ma disimpegnata dall'elemento maschio 4 e cioè situata esternamente alla sede femmina 2, e in una seconda posizione, nella quale la spina 7 è inserita nel passaggio 6 e si impegna con l'elemento maschio 4. Questi mezzi di arresto, comprendono, in aggiunta all'anello 25, due scanalature circonferenziali 26a, 26b che sono definite sulla superficie laterale della spina 7 e che sono distanziate tra loro lungo lo sviluppo assiale della spina 7. Le scanalature circonferenziali 26a, 26b sono disposte in modo tale che la scanalatura 26a si trovi in corrispondenza dell'anello 25 quando la spina 7 è appena inserita nel passaggio 6 e non ancora impegnata con l'elemento maschio 4, come illustrato nella figura 5, e che l'altra scanalatura 26b si trovi in corrispondenza dell'anello 25 quando a po la spina 7 è completamente inserita nel passaggio 6 e quindi impegnata con l'elemento maschio 4, come illustrato nella figura 4. L'anello 25, impegnandosi con una o con l'altra scanalatura 26a, 26b opera l'arresto della spina 7 nelle due posizioni corrispondenti.
Opportunamente, la chiave di manovra 13 presenta una coppia di alette laterali 28 che si sviluppano dalla superficie laterale esterna del suo corpo e che agevolano l'utilizzo della chiave di manovra 13.
I mezzi di tenuta 8, che sono interposti tra l'elemento maschio 4 e la sede femmina 2, sono opportunamente costituiti da una guarnizione, preferibilmente un O-Ring, che è parzialmente alloggiato in una sede anulare 27, definita sulla superficie laterale della sede femmina 2 e che si impegna con la superficie laterale dell'elemento maschio 4.
La sede anulare 27 per la guarnizione 8 è distanziata verso l'interno della sede femmina 2 relativamente alla zona che è occupata dal passaggio 6.
I componenti da collegare tra loro mediante il dispositivo secondo il trovato potranno essere costituiti da collettori, valvole di intercettazione, tubi, raccordi o altri componenti di impianti di distribuzione di liquidi o di gas.
II funzionamento del dispositivo, per quanto concerne l'attuazione del passaggio della spina 7 dalla seconda posizione alla prima posizione sopra citate, è il seguente.
Come si è detto, quando la spina 7 si trova nella seconda posizione e cioè nella posizione nella quale attua il bloccaggio, almeno assiale, dell'elemento maschio 4 nella sede femmina 2, la seconda flangiatura 19 risulta appoggiata sul fondo della sede incavata 12, come
nella figura 4, Con la spina 7 in questa posizione, l'estremità della chiave di manovra 13 provvista degli aggetti 17, 18 e dei dentelliin sottosquadro 17a, 18a, viene inserita coassialmente nella sede incavata 12 e ruotata attorno al suo asse 13a relativamente alla spina 7 fino a portare gli aggetti 17, 18 con i dentelli in sottosquadro 17a, 18a in corrispondenza degli smanchi 15, 16 definiti dalle spianature ed esercitando una leggera pressione della chiave di manovra 13 verso il fondo della sede incavata 12. Quando gli aggetti 17, 18 risultano posizionati in corrispondenza degli smanchi 15, 16 (figura 6), la leggera pressione assiale esercitata sulla chiave di manovra 13, provoca il superamento della prima flangiatura 14 da parte degli aggetti 17, 18 e dei dentelli in sottosquadro 17a, 18a e l'appoggio degli aggetti 17, 18 con i dentelli in sottosquadro Ila, 18a sulla faccia della seconda flangiatura 19 rivolta verso la prima flangiatura 14.
A questo punto, la chiave di manovra 13 viene ulteriormente ruotata attorno al suo asse relativamente alla spina 7 ed esercitando ancora una leggera pressione assiale sulla chiave di manovra 13 in direzione dei fondo del sede incavata 12. Questa leggera pressione assiale, quando gli aggetti 17, 18 con i dentelli in sottosquadro 17a, 18a giungono in corrispondenza delle spianature della seconda flangiatura 19 (figura 7), provoca l'appoggio dell'estremità della chiave di manovra 13 sul fondo della sede incavata 12 e l'accoppiamento degli aggetti 17, 18 con i dentelli in sottosquadro 17a, 18a con le spianature della seconda flangiatura 19 (figura 8). Questo accoppiamento vincola, nella rotazione attorno all'asse comune, la spina 7 e la chiave di manovra 13 1
dentelli in sottosquadro 17a, 18a si trovano sfalsati di 90° attorno all'asse della spina 7 rispetto alle spianature della prima flangiatura 14.
Un'eventuale ulteriore rotazione della chiave di manovra 13 attorno al suo asse 13a che coincide con l'asse 7a della spina 7 non modifica questa posizione rotazionale della chiave di manovra 13 rispetto alla spina 7 in quanto l'accoppiamento degli aggetti 17, 18 con i dentelli in sottosquadro 17a, 18a con le spianature della seconda flangiatura 19 rende la chiave di manovra 13 solidale alla spina 7 nella rotazione attorno all'asse comune.
Grazie a questo fatto, esercitando una trazione sulla chiave di manovra 13 in direzione opposta rispetto al fondo della sede incavata 12, si ottiene l'impegno dei dentelli in sottosquadro 17a, 18a contro la faccia della prima flangiatura 14 rivolta verso il fondo della sede incavata 12 (figura 9) con conseguente scorrimento della spina 7 lungo il passaggio 6 fino al raggiungimento della prima posizione nella quale lo scorrimento assiale della spina 7 viene bloccato dall'impegno dell'anello 25 con la scanalatura 26a e dalla presenza dell'anello elastico 22 che impedisce lo sfilamento completo della spina 7 dal passaggio 6 (figura 5).
Per portare la spina 7 nella seconda posizione, è sufficiente premere la testa di manovra 11 verso il fondo della sede incavata 12 mediante la stessa chiave di manovra 13 o mediante un elemento comunque inseribile nella sede incavata 12
<<■>?£(A<~>%IO 3⁄4 OV * - ' Si è in pratica constatato come il dispositivo secondo il trovato assolva pienamente il compito prefissato in quanto, rendendo possibile il disimpegno della spina di bloccaggio dall'elemento maschio soltanto mediante un'apposita chiave di manovra, esclude con sicurezza la possibilità di manomissioni accidentali o intenzionali del collegamento tra i due componenti attuato mediante il dispositivo secondo il trovato. ;Il dispositivo, così concepito, è suscettibile di numerose modifiche e varianti, tutte rientranti nell'ambito del concetto inventivo; inoltre tutti i dettagli potranno essere sostituiti da altri elementi tecnicamente equivalenti. ;In pratica i materiali impiegati, nonché le dimensioni, potranno essere qualsiasi secondo le esigenze e lo stato della tecnica. ;;*

Claims (8)

17 018883
RIVEND ICAZ ION I 1. Dispositivo dì connessione rapida tra due componenti di impianti per la distribuzione di liquidi o di gas, comprendente una sede femmina definita in un primo componente dei due componenti da collegare tra loro ed un elemento maschio previsto in corrispondenza di un'estremità del secondo componente ed accoppiabile con detta sede femmina; in detto primo componente essendo definito un passaggio interferente con detta sede femmina ed alloggìante una spina di bloccaggio mobile lungo detto passaggio per passare da una prima posizione, nella quale è disimpegnata da detto elemento maschio, ad una seconda posizione, nella quale si impegna con detto elemento maschio, caratterizzato dal fatto che detta spina presenta, in corrispondenza di una sua estremità longitudinale, una testa di manovra alloggiata, quando detta spina è in detta seconda posizione, in una sede incavata definita in detto primo componente in corrispondenza dell'imbocco di detto passaggio, essendo prevista una chiave di manovra inseribile in detta sede incavata ed impegnabile, in modo solidale nella traslazione lungo una direzione parallela allo sviluppo longitudinale di detta spina, con detta testa di manovra della spina per operare la presa di detta spina ed esercitare su di essa una trazione per il suo passaggio da detta seconda posizione a detta prima posizione.
2. Dispositivo, secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detta chiave di manovra è impegnabile con detta testa dì manovra o disimpegnabile da detta testa di manovra mediante una rotazione di detta chiave di manovra attorno al suo asse relativamente a detta fO<3⁄4>testa di manovra.
3. Dispositivo, secondo le rivendicazioni 1 e 2, caratterizzato dal fatto di comprendere mezzi di delimitazione della rotazione di detta chiave di manovra attorno al suo asse relativamente a detta testa di manovra per mantenere detta chiave di manovra in impegno con detta testa di manovra.
4. Dispositivo, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta testa di manovra presenta, in corrispondenza della sua estremità rivolta verso l'esterno di detta sede incavata, una prima flangiatura presentante almeno uno smanco perimetrale e dal fatto che detta chiave di manovra presenta, in corrispondenza della sua estremità inseribile in detta sede incavata, almeno un aggetto inseribile in detto smanco e provvisto di un dentello in sottosquadro posizionabile sulla faccia di detta prima flangiatura rivolta verso il fondo di detta sede incavata e sfalsabile rispetto a detto smanco mediante la rotazione, secondo un angolo di ampiezza prefissata, di detta chiave di manovra relativamente a detta testa di manovra.
5. Dispositivo, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto almeno uno smanco comprende due smanchi definiti in corrispondenza di due zone diametralmente opposte tra loro di detta prima flangiatura; detta chiave di manovra presentando, in corrispondenza della sua estremità inseribile in detta sede incavata, almeno due aggetti disposti corrispondentemente a detti due smanchi ed inseribili attraverso detto smanchi; detti aggetti essendo provvisti ciascuno di un dentello in sottosquadro posizionabile sulla faccia di ., detta prima flangiatura rivolta verso il fondo di detta sede incavata
sfalsabile rispetto a detti smanchi mediante la rotazione, secondo un angolo sostanzialmente dì 90°, di detta chiave di manovra relativamente a detta testa di manovra.
6. Dispositivo, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti due smanchi sono definiti da spianature perimetrali dì detta prima flangiatura, detti aggetti con il relativo dentello in sottosquadro presentando una conformazione coniugata con quella di detti smanchi.
7. Dispositivo, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di delimitazione della rotazione di detta chiave di manovra attorno al suo asse relativamente a detta testa di manovra comprendono una seconda flangiatura distanziata da detta prima flangiatura ed affacciata alla sua faccia rivolta verso il fondo di detta sede incavata; detta seconda flangiatura presentando almeno uno spallamento dì arresto impegnatile da detto dentello in sottosquadro posizionato sulla faccia di detta prima flangiatura rivolta verso il fondo di detta sede incavata.
8. Dispositivo, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto almeno uno spallamento di arresto comprende due spianature perimetrali di detta seconda flangiatura sfalsate sostanzialmente di 90° attorno all'asse della spina relativamente alle spianature perimetrali di detta prima flangiatura; dette spianature della seconda flangiatura essendo realizzate sostanzialmente come le spianature di detta prima flangiatura ed essendo o /Ja accoppiabili ciascuna con uno di detti aggetti con il relativodentello in sottosquadro· 9<,>Dispositivo, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti aggetti sono disposti in corrispondenza di un'estremità assiale del corpo di detta chiave di manovra realizzato, almeno in prossimità di detti aggetti, come cilindro cavo calzabile coassialmente attorno a detta prima flangiatura, detti aggetti essendo costituiti da due porzioni del mantello di detto corpo cilindrico cavo, situate in due zone diametralmente opposte tra loro, e il relativo dentello in sottosquadro essendo costituito da un'appendice di detti aggetti sviluppantesì in un piano sostanzialmente perpendicolare all'asse di detto corpo cilindrico cavo. 10, Dispositivo, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta chiave di manovra presenta alette laterali connesse alla superficie laterale esterna di detto corpo cilindrico cavo, 11. Dispositivo, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta seconda flangiatura, con detta spina in detta seconda posizione, si appoggia sul fondo di detta sede incavata, definente un appoggio di arresto per l'estremità di detta chiave di manovra inserita in detta sede incavata. 12. Dispositivo, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta testa di manovra, con detta spina in detta seconda posizione, è completamente alloggiata in detta sede incavata. 13. Dispositivo, secondo una o più delle rivendicazioni
caratterizzato dal fatto che detta testa di manovra, con detta spina in detta seconda posizione, è distanziata, verso l'interno di detta sede incavata, dall'apertura di accesso di detta sede incavata, attraverso la quale viene inserita detta chiave di manovra. 14. Dispositivo, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta sede femmina presenta una conformazione sostanzialmente cilindrica o conica e dal fatto che detto elemento maschio è costituito da un manicotto sostanzialmente cilindrico o conico accoppiabile con detta sede femmina; tra detta sede femmina e detto manicotto essendo interposti mezzi di tenuta; detto manicotto presentando, sulla superficie laterale esterna della sua porzione inseribile in detta sede femmina, almeno uno spallamento assiale rivolto dalla parte opposta rispetto all'estremità di detto manicotto inseribile in detta sede femmina e posizionabile, con l'inserimento di detto manicotto in detta sede femmina, in corrispondenza di detto passaggio estendentesi lungo una direzione sostanzialmente rettilinea perpendicolare all’asse di detta sede femmina ed occupabile da detta spina definente un riscontro per detto almeno uno spallamento assiale per impedire lo sfilamento assiale di detto manicotto da detta sede femmina. 15. Dispositivo, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto almeno uno spallamento è definito da una scanalatura circonferenziale prevista sulla superficie laterale esterna di detto manicotto. 16. Dispositivo, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detta scanalatura circonferenziale definisce, sulla superficie laterale esterna di detto manicotto, due spallamenti assiali contrapposti, detta spina impegnandosi tra detti due spallamenti assiali contrapposti, 17, Dispositivo, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto passaggio è sostanzialmente tangente al fondo di detta scanalatura circonferenziale prevista sulla superficie laterale esterna di detto manicotto. 18, Dispositivo, secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto di comprendere mezzi di trattenimento dì detta spina in detto passaggio. 19, Dispositivo di connessione rapida tra due componenti di impianti per la distribuzione di liquidi o di gas, caratterizzato dal fatto di comprendere una o più delle caratteristiche descritte e/o illustrate. Il Mandatario:
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