ITMI20030579U1 - Bruciatore a gas a spartifiamma centratoi per piani di cottura e simil i - Google Patents

Description

Descrizione di un brevetto d'invenzione

La presente innovazione si riferisce ad un bruciatore a gas per piani di cottura di cucine economiche e simili come da preambolo della rivendicazione principale.

Come è noto, i piani di cottura a gas e simili comprendono generalmente una lamiera presentante concavità aventi fori, in ciascuno dei quali è alloggiato un bruciatore.

Usualmente il bruciatore è composto da più componenti, tra cui una base porta iniettore e una ghiera di fissaggio del porta iniettore alla lamiera in corrispondenza del relativo foro. Attraverso un canale ricavato nella base viene alimentato gas all'iniettore, che è avvitato nella base stessa. Per avere una perfetta funzionalità l'iniettore deve essere perfettamente allineato all'asse centrale di un sovrastante componente, noto come spartifiamma. Al di sotto dello spartifiamma avviene la miscelazione fra aria primaria e gas, che assicura un rendimento ottimale del bruciatore. Sopra lo spartifiamma, e facente parte dello stesso, è semplicemente poggiato un elemento di copertura al fine dì ottenere una distribuzione uniforme delle fiamme e quindi del calore prodotto dalla combustione.

Un sistema per consentire l'allineamento fra ugello e spartifiamma è descritto nella domanda di brevetto europeo EP 0751352 Al. Tale domanda rivendica un piano cottura a gas comprendente una lamiera di base, almeno un bruciatore, almeno una concavità in detta lamiera di base e uno spartifiamma, disposto nella concavità e provvisto di un condotto centrale che delimita con essa concavità una camera di miscelazione aria-gas, la concavità essendo formata per imbutitura della lamiera di base e avendo sul fondo un orifizio per il passaggio di un iniettore con un asse longitudinale. Tale soluzione nota si caratterizza per il fatto che l'iniettore è portato da una parte tubolare di un porta iniettore passante per l'orifizio sul fondo della concavità; l'iniettore è allineato al predetto asse e fissato a tale concavità a mezzo di un elemento anulare (ghiera) coassiale all'iniettore. La caratterizzazione prevede anche che lo spartifiamma comprenda una serie di alette di centraggio radiali che si estendono dal condotto centrale dello spartifiamma per venire in contatto laterale, cioè di contornamento, con la ghiera anulare per conseguire un centraggio del condotto centrale dello spartifiamma.

Un tale sistema di centraggio presenta degli svantaggi .

Un primo inconveniente è che le alette sono sollecitate principalmente a flessione ed il dimensionamento corretto che di ciò tenga conto risulta difficoltoso. Per la costruzione dello spartifiamma risulta quindi necessario prevedere l'impiego di materiali appropriati notoriamente pregiati e costosi. Diversamente è necessario utilizzare materiali meno pregiati ma con sezioni resistenti maggiori. Questo comporta l'impiego di più materiale, e quindi, comunque, un aumento dei costi di produzione.

Un secondo e più rilevante inconveniente avviene durante l'utilizzo. Infatti a fuoco acceso la fiamma è a diretto contatto con lo spartifiamma, che si riscalda notevolmente. Tale riscaldamento provoca anche una notevole conduzione di calore verso il piano di cottura in contatto diretto con lo spartifiamma, con conseguente possibilità di ingiallimento per ossidazione del piano in inox.

Inoltre il suddetto riscaldamento provoca anche dilatazioni termiche che distanziano le alette dai bordi laterali della ghiera di centraggio che, sottoposto a minori gradienti di temperatura, subisce una dilatazione minore.

Il gioco che si viene a creare produce effetti negativi sul centraggio fra ghiera e spartifiamma.

Scopo della presente innovazione è, pertanto, quello di realizzare un piano di cottura che sia perfezionato rispetto alla tecnica nota.

Un altro scopo dell'innovazione è quello di realizzare un piano di cottura che sia di facile progettazione .

Un ulteriore scopo della presente innovazione è quello di realizzare un piano di cottura che consenta di risparmiare sui costi dei materiali utilizzati, sia diminuendo le quantità utilizzate, sia premettendo l'utilizzo di materiali poco pregiati .

Un altro scopo dell'innovazione è quello di evitare un diretto contatto tra piano ("plateau") e spartifiamma, al fine di evitare l'ingiallimento del piano stesso nel caso in cui questo sia realizzato di acciaio inossidabile.

Un altro scopo dell'innovazione è quello di realizzare un piano di cottura in cui il centraggio fra spartifiamma e ugello iniettore sia sempre assicurato, anche in presenza di forti gradienti di temperatura.

Questi ed altri scopi vengono raggiunti realizzando un bruciatore secondo gli insegnamenti tecnici delle annesse rivendicazioni.

Ulteriori caratteristiche e vantaggi dell'innovazione risulteranno evidenti dalla descrizione di una forma di realizzazione preferita ma non esclusiva del bruciatore, illustrata a titolo esemplificativo e quindi non limitativo nei disegni allegati, in cui:

la figura 1 è una vista prospettica esplosa, parzialmente sezionata, di un bruciatore secondo la presente innovazione;

le figure 2 e 3 sono viste prospettiche esplose, anch'esse parzialmente sezionate, di differenti forme di realizzazione del bruciatore di figura 1;

la figura 4 mostra diverse forme di realizzazione di una base porta iniettore adatta per i bruciatori di figura 2 o 3.

Con riferimento alle figure citate, viene mostrato un bruciatore 1 di un piano di cottura 4.

Il piano di cottura 4 comprende una concavità 2 forata inferiormente in 3. La concavità 2 è ricavata per imbutitura e tranciatura (foro 3) da una lamiera che sostanzialmente costituisce la superficie 4a del piano di cottura 4.

Il foro 3 permette di vincolare una base porta iniettore 5, alla concavità 2, per mezzo di una ghiera filettata 6, agente su una protuberanza cilindrica 5a filettata della base 5 stessa. La concavità, e in particolare la parte di lamiera circostante il foro 3, viene serrata fra la superficie superiore della base porta iniettore 5 e quella inferiore della ghiera 6.

All'interno della base porta iniettore 5, ed in particolare al centro ed in asse con la protuberanza cilindrica 5a è fissato in modo noto un convenzionale iniettore 7 di gas. Detto iniettore è alimentato di gas combustibile in modo noto.

La ghiera 6 presenta una pluralità di sedi 6a radiali, atte ad alloggiare un egual numero di appendici 10a sporgenti dalla faccia inferiore di uno spartifiamma 10 munito di condotto centrale 11 in asse con dette appendici 10a.

Ad appendici 10a disposte nelle sedi 6a della ghiera 6, lo spartifiamma 10 è ben vincolato trasversalmente e, fra spartifiamma 10 e concavità 2, si viene a creare la camera di miscelazione fra aria primaria e gas proveniente dall'iniettore 7.

Lo spartifiamma 10 è diversificato da quelli convenzionali per la presenza di queste appendici IOa che, nell'utilizzo, vanno a inserirsi di testa nelle sedi 6a presenti nella ghiera 6, che sono distribuite in asse con l'iniettore 7 di gas, e che rappresentano una ulteriore diversificazione da quanto già noto. Lo stesso spartifiamma 10 presenta inoltre un convenzionale corona anulare 10c, di scanalature sia di uscita della miscela che di appoggio per un convenzionale coperchio.

Il contatto fra lo spartifiamma 10 ed il piano di cottura 4 è realizzato in corrispondenza delle ghiere 6, riducendo così la conduzione di calore verso il piano. E' possibile inoltre aggiungere una guranizione di materiale isolante tra la ghiera 6 ed il piano 4 al fine di ridurre ulteriormente la condizione di calore.

Nell'utilizzo lo spartifiamma 10, ed in particolare il relativo condotto 11, sono perfettamente in asse con l'iniettore 7, poiché le appendici IOa dello spartifiamma 10 sono infilate nelle sedi 6a della ghiera 6, che sono a loro volta in asse con l'iniettore 7.

In particolare un tale sistema di centraggio risulta particolarmente vantaggioso in quanto le dilatazioni termiche che avvengono sullo spartifiamma allungano le alette, ma non pregiudicano il centraggio, che avvenendo frontalmente, è insensibile a tali variazioni.

In una forma di realizzazione alternativa, illustrata in figura 2 in cui è prevista una candeletta di accensione o analogo dispositivo, il fissaggio tra ghiera 6' e base porta iniettore 5' non avviene mediante accoppiamento a vite ma per interferenza. A tale scopo la protuberanza cilindrica 5a filettata della realizzazione precedente è sostituita da una protuberanza 5a' non filettata, ma presentante una gola anulare 12 di alloggiamento per un anello elastico 13. Fra anello 13 e ghiera 6' vi è interferenza, che consente il saldo montaggio dell'accoppiamento. Al fine di evitare la rotazione reciproca fra ghiera 6' e base porta iniettore 5', su quest'ultima è presente un dente 5b, che coopera con un corrispondente incavo 6b della ghiera 6'.

Esternamente alla concavità 2 è previsto un foro 9, nel quale, in modo noto, è bloccata una convenzionale candeletta di accensione 8 della fiamma del bruciatore 1.

Al posto del dente 5b può, allo stesso scopo, essere prevista una protuberanza cilindrica 5a''' (fig. 4) con un adatto profilo sagomato 5c, che impedisce la rotazione della ghiera 6''' (a sua volta presentante una sagoma complementare a quella del profilo sagomato 5c ma non mostrata) e che assicura il centraggio reciproco in modo tale che la candeletta 8 sia centrata su un foro lOd previsto nello spartifiamma 10.

Una ancora diversa forma di realizzazione è illustrata in figura 3, ove fra ghiera 6" e spartifiamma 10" è prevista un appendice tubolare 15 separata di centraggio reciproco. Essa con una sua prima estremità 15a, espressamente sagomata, coopera con la ghiera 6". In particolare la prima estremità 15a presenta denti 15b che trovano alloggiamento nelle sedi 6a della ghiera 6 e che sono sporgenti radialmente verso l'interno.

Nella forma di realizzazione illustrata lo spartifiamma presenta una zona di accoppiamento 16, con detto elemento tubolare 15 munita di denti 16a, atta ad inserirsi all'interno dell'appendice tubolare 15, ed in particolare, ad entrare in contatto con una seconda estremità 15c munita di aperture 15d di alloggiamento per detti denti 16a, al fine di impedire la rotazione reciproca dei due componenti .

La presenza dei denti 15b e delle aperture 15d nell'elemento tubolare 15 impedisce una rotazione reciproca fra lo spartifiamma 10" e la ghiera 6", assicurando nel contempo un posizionamento ben definito rispetto al portainiettore.

Anche in quest'ultima fasi di realizzazione è presente un foro 9" di fissaggio di una candeletta 8 di accensione del bruciatore (non mostrata).

Sono state illustrate preferite forme di realizzazione ma altre potranno essere concepite usando lo stesso concetto innovativo. Per indicare parti eguali e/o corrispondenti sono stati usati gli stessi riferimenti numerici ma con aggiunta di uno due o tre apici rispettivamente .

Claims (10)

1. RIVENDICAZIONI 1. Un bruciatore (1) per piani di cottura e simili comprendente un ugello (7) e uno spartifiamma (10), caratterizzato dal fatto che detto spartifiamma (10) è centrato sull'ugello (7) a mezzo di appendici (10a,15b) di detto spartifiamma (10) cooperanti frontalmente con sedi (6a) centrate rispetto a detto ugello (7).
2. 2. Bruciatore secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che dette sedi (6a) sono radiali e ricavate in una ghiera (6) dì fissaggio di una base porta ugello (5) a detto piano di cottura .
3. 3. Bruciatore secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che detta ghiera (6) di fissaggio è fissata a detta base (5) porta ugello da mezzi a vite (5,6).
4. 4. Bruciatore secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che detta ghiera (6') di fissaggio è fissata a detta base (5') porta ugello per interferenza.
5. 5. Bruciatore secondo la rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che su detta base porta ugello (5') è presente una gola (12) di alloggiamento di un anello (13), atto a creare interferenza fra base (5') e ghiera (6').
6. 6. Piano di cottura secondo la rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che detta base (5', 5' ' ' ) porta ugello presenta mezzi di centraggio (5b,5c) con corrispondenti contromezzi (6b) di centraggio su detta ghiera { 6' ) .
7. 7. Piano di cottura secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che dette appendici (10a) sono ricavate di pezzo con detto spartifiamma (10).
8. 8 . Piano di cottura secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che dette appendici (15b) appartengono ad un corpo tubolare (15) sono poste ad una prima estremità (15a) di esso corpo e cooperano con dette sedi (6a), mentre una seconda estremità (15c) di esso corpo tubolare (15) è atta a garantire l'accoppiamento con detto spartifiamma (10).
9. 9. Piano di cottura secondo la rivendicazione 8, caratterizzato dal fatto che detta prima estremità presenta denti (15b) atti a penetrare in dette sedi (6a).
10. 10. Pano di cottura secondo la rivendicazione 8, caratterizzato dal fatto che detta seconda estremità (15c) presenta aperture atte a fungere da alloggiamento per denti (16a) di detto spartifiamma (10) .