ITMI20030510U1 - Motore tubolare dotato di dispositivo di freno - Google Patents

Description

DESCRIZIONE del modello d’utilità

Il presente trovato si riferisce ad un motore tubolare per la movimentazione di tapparelle, tende ed articoli similari, dotato di un dispositivo di freno. Come ben noto, i motori tubolari sono dispositivi di movimentazione il cui involucro ha sostanzialmente la forma di un tubo e quindi possono essere alloggiati alEintemo del tubo di avvolgimento di tapparelle, tende ed articoli similari. Il movimento del motore tubolare è fornito da una motore elettrico. Assai spesso il motore tubolare comprende un meccanismo riduttore di velocità accoppiato al motore elettrico; in questo caso, andrebbe chiamato, più propriamente, motoriduttore tubolare.

Nei motori tubolari noti, il dispositivo di freno comprende un disco, un supporto per disco ed un piattello. In genere, il piattello ruota solidalmente con l’albero del motore elettrico ed il supporto con il relativo disco è solidale all’involucro del motore tubolare. In genere, il dispositivo di freno è realizzato in modo tale che, per frenare il motore elettrico fino a farlo fermare completamente, il piattello viene accostato al disco creando attrito radente tra piattello e disco; naturalmente, l’effetto del dispositivo di freno termina quando disco e piattello vengono separati. Il disco viene usualmente fatto di gomma siliconica ed il supporto viene usualmente fatto di plastica.

L’unione tra disco e supporto viene usualmente realizzata in due modi diversi: mediante incollaggio o mediante costampaggio.

Il primo modo è semplice da realizzare; esso presenta però lo svantaggio che le colle adate allo scopo sono molto costose perché devono essere in grado di aderire da un lato alla gomma siliconica e dall’altro alla plastica (si usano, in genere, colle da stendere in due strati sovrapposti) e di resistere sia ai notevoli sforzi tangenziali sia alle temperature piutosto elevate che si sviluppano durante la fase di frenata (si verificano picchi locali di più di 100 gradi centigradi).

Il secondo modo da degli otimi risultati ma richiede stampi e processi di produzione costosi; il suo costo si giustifica solo in caso di grandi produzioni (ad esempio 100Ό00 pezzi).

Scopo del presente trovato è quello di superare gli inconvenienti delle tecniche note.

Il conceto innovativo alla base del presente trovato è quello di ancorare meccanicamente il disco al supporto per disco.

Il miglior modo che è stato trovato per realizzare tale ancoraggio è atraverso pioli dotati di testa.

Il presente trovato risulterà più chiaramente dalla descrizione che segue da considerare congiuntamente ai disegni allegati, i quali non sono da intendere in senso limitativo ma solo esemplificativo, in cui:

Fig.l mostra una vista schematica in sezione di un motore tubolare secondo il presente trovato,

Fig.2 mostra un esempio di realizzazione di un supporto per disco secondo il presente trovato, e comprende una vista frontale, una vista laterale parzialmente sezionata ed una vista assonometrica,

Fig.3 mostra un esempio di realizzazione di un disco secondo il presente trovato, e comprende una vista laterale globale, un vista laterale di un piolo ed una vista assonometrica,

Fig.4 mostra il disco di Fig.3 ancora al supporto di Fig.2, e comprende una vista laterale parzialmente sezionata ed una vista assonometrica.

Nell’esempio di motore tubolare secondo il presente trovato rappresentato in modo schematico in Fig.l, con il riferimento numerico 1 si indica il motore tubolare nel suo insieme, con il riferimento numerico 10 si indica Finvolucro del motore tubolare, con il riferimento numerico 11 si indica il perno di uscita del motore tubolare, con il riferimento numerico 2 si indica un motore elettrico, con il riferimento numerico 21 si indica l’albero del motore elettrico, con il riferimento numerico 3 si indica il supporto per disco del dispositivo di freno, con il riferimento numerico 4 si indica il piattello del dispositivo di freno, con il riferimento numerico 5 si indica il disco del dispositivo di freno, con il riferimento numerico 6 si indica un manicotto di azionamento del piattello 4, con il riferimento numerico 7 si indica un riduttore, con il riferimento numerico 8 si indica una unità elettrica, di controllo del motore tubolare. Per chiarezza del disegno, nella Fig.l, non sono rappresentati molti componenti usuali di un motore tubolare, in particolare i fili di alimentazione del motore tubolare e i fili di collegamento della unità 8.

Il funzionamento di un motore tubolare come quello di Fig.l per quanto riguarda la frenata è ben noto; sull’albero 21 del motore 2, tra il corpo del motore 2 ed il piattello 4, è montata una molla elicoidale che esercita una forza elastica nei confronti del piattello 4 spingendolo contro il disco 5; tale molla non è visibile in Fig.l perché nascosta all’interno del manicotto 6; il manicotto 6 è fatto di materiale magnetico; il rotore del motore 2 presenta una appendice (rivolta verso destra in Fig.l) denominata “deviatore di flusso”; quando si fornisce corrente al motore 2, il deviatore di flusso genera un campo magnetico che agisce sul manicotto 6 (che è in materiale magnetico) esercitando una forza magnetica la quale attira il manicotto 6 verso il motore 2. Pertanto, se il motore non è alimentato il piattello 4 e il disco 5 sono a contatto per azione della molla ed il motore è frenato, se il motore è alimentato il piattello 4 e il disco 5 non sono a contatto per azione del deviatore di flusso ed il motore non è frenato quindi può ruotare liberamente.

Il movimento del piattello 4 e/o del disco 5 potrebbe essere ottenuto anche in altri modi diversi.

La presente invenzione prescinde totalmente dal modo con cui tale movimento è ottenuto.

Il presente trovato viene descritto nel seguito; le varie figure, in particolare Fig.l, possono essere utilizzate per una migliore comprensione delle descrizione che segue.

Il motore tubolare secondo il presente trovato serve per la movimentazione di tapparelle, tende ed articoli similari; questo è dotato di un dispositivo di freno comprendente un disco, un supporto per disco ed un piattello; il dispositivo di freno è realizzato in modo tale che il disco ed il piattello sono a contatto quando il dispositivo di freno è attivo (cioè frena) e non sono a contatto quando il dispositivo di freno non è attivo (cioè non frena).

Il disco del dispositivo di freno è ancorato meccanicamente al supporto; in tal modo, l’unione tra disco e supporto è estremamente semplice da realizzare ed è estremamente efficace.

Vale la pena di notare che, negli esempi delle figure, il piattello, il disco ed il suo supporto presentano un foro centrale che serve a lasciare passare e ruotare L’albero del motore elettrico.

Il modo migliore per realizzare l’ancoraggio del disco al supporto è mediante pioli; per un buon bilanciamento del dispositivo di freno, i pioli devono essere almeno due; per un buon ancoraggio i pioli devono essere dotati di testa (oppure, equivalentemente, di pancia). Fig.3 mostra un esempio di disco dotato di 6 pioli equidistanti; soluzioni alternative potrebbero prevedere, ad esempio, un numero diverso (maggiore o minore) di pioli equidistanti.

E’ evidente che, in generale, i pioli possono essere realizzati in molte forme diverse e posti sul disco e/o sul piattello; i pioli potrebbero anche essere collegati e vincolati meccanicamente tra loro.

E’ vantaggioso realizzare disco e pioli in un solo pezzo; infatti, il costo di produzione risulta limitato e l’ancoraggio del disco risulta migliore e più affidabile.

Un modo molto semplice ed efficace per realizzare i pioli è quello di realizzarli mediante dei cilindretti uniti da un lato al disco e dall’altro alle rispettive teste; i pioli dell’esempio di Fig.3 sono fatti in questo modo. Per facilitare l’operazione di ancoraggio del disco al supporto, si può vantaggiosamente prevedere che la testa del piolo presenti una cavità in modo tale da poter essere schiacciata; nella forma più semplice, tale cavità potrebbe essere costituita da un solco profondo sulla testa del piolo.

Naturalmente, è bene facilitare l’ancoraggio ma è anche importante evitare che il disco si disancori troppo facilmente dal supporto; per tale motivo, una buona soluzione di compromesso è quella di realizzare la cavità della testa del piolo in forma di foro; preferibilmente si tratterà di un foro coassiale al piolo; i pioli dell’esempio di Fig.3 sono fatti in questo modo.

La forma della testa del piolo può essere vantaggiosamente tale da facilitare l’operazione di ancoraggio e da ostacolare l’operazione di disancoraggio; i pioli dell’esempio di Fig.3 sono fatti in questo modo; se si fa riferimento al piolo di Fig.3, si può notare che, a sinistra, l’aumento di diametro è repentino (quasi a formare una battuta) e che, a destra, la diminuzione di diametro è graduale (quasi a formare un invito).

Il materiale più tipico per realizzare il disco è la gomma siliconica; tale materiale va molto bene anche per realizzare i pioli e le loro teste essendo adeguatamente elastico.

Il materiale più tipico per realizzare il supporto per disco è la plastica; tale materiale va molto bene per il presente trovato essendo adeguatamente rigido per poter ancorare le teste dei pioli.

Il piattello può essere in materiale plastico o in materiale metallico, ed è preferibilmente trattato superficialmente in modo da evitare adesioni con il disco se il motore rimane fermo per lungo tempo (ad esempio, ore o giorni). Il manicotto di azionamento del piattello sarà tipicamente in materiale magnetico per poter cooperare adeguatamente con un deviatore di flusso; naturalmente, se il movimento del piattello è ottenuto in altro modo, il manicotto può essere realizzato in altri materiali.

Se i pioli sono associati al disco, il supporto per disco presenterà vantaggiosamente sedi opportune atte a ricevere i pioli ed a trattenerli per la testa; il supporto dell’esempio di Fig.2 è fatto in questo modo.

In questo caso, vantaggiosamente, tali sedi sono dotate di inviti per facilitare rinserimento dei pioli e, eventualmente, lo schiacciamento delle teste; il supporto dell’esempio di Fig.2 è fatto in questo modo.

In alternativa, si possono prevedere dei pioli rigidi associati al supporto, delle sedi nel disco atte a riceve i pioli ed a trattenere le loro teste; in questo caso, è opportuno prevedere delle cavità nel disco per facilitare l’allargamento delle sedi in fase di inserimento delle teste.

Claims (11)

1. RIVENDICAZIONI 1. Motore tubolare per la movimentazione di tapparelle, tende ed articoli similari, dotato di un dispositivo di freno comprendente un disco, un supporto per disco ed un piattello, il dispositivo di freno essendo realizzato in modo tale che il disco ed il piattello sono a contatto quando il dispositivo di freno è attivo e non sono a contatto quando il dispositivo di freno non è attivo, caratterizzato dal fatto che il disco è ancorato meccanicamente al supporto.
2. 2. Motore tubolare secondo la rivendicazione 1, in cui l’ancoraggio del disco al supporto è realizzato mediante almeno due pioli dotati di testa.
3. 3. Motore tubolare secondo la rivendicazione 2, in cui il disco ed i pioli sono realizzati in un solo pezzo.
4. 4. Motore tubolare secondo la rivendicazione 3, in cui ciascun piolo comprende un cilindretto unito da un lato al disco e dalTaltro lato alla testa.
5. 5. Motore tubolare secondo la rivendicazione 3 oppure 4, in cui la testa del piolo presenta una cavità in modo tale da poter essere schiacciata.
6. 6. Motore tubolare secondo la rivendicazione 5, in cui la cavità della testa del piolo è un foro preferibilmente coassiale al piolo.
7. 7. Motore tubolare secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui il disco è in gomma siliconica.
8. 8. Motore tubolare secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui il supporto per disco è in materiale plastico.
9. 9. Motore tubolare secondo una delle rivendicazioni precedenti, in cui il piattello è in materiale plastico o in materiale metallico, ed è preferibilmente trattato superficialmente in modo da evitare adesioni con il disco.
10. 10. Motore tubolare secondo una delle rivendicazioni da 3 a 9, in cui il supporto per disco presenta sedi atte a ricevere i pioli ed a trattenerli per la testa.
11. 11. Motore tubolare secondo la rivendicazione 10, in cui le sedi sono dotate di inviti per facilitare T inserimento dei pioli e, eventualmente, lo schiacciamento delle teste.