ITMI20030396U1 - Dispositivo di comdando a doppio azionamento per l'apertura e chiusura del salterello dei fori di scarico dei lavelli da cucina - Google Patents

Description

Descrizione del modello di utilità avente per titolo:

"DISPOSITIVO DI COMANDO A DOPPIO AZIONAMENTO PER L'APERTURA E CHIU-SURA DEL SALTERELLO DEI FORI DI SCARICO DEI LAVELLI DA CUCINA"

E' noto che nei lavelli da cucina doppi, cioè dotati di due vaschette affiancate, ciascuna delle quali presentante un rispettivo foro di scarico con il corrispondente tappo di chiusura, l'azionamento del tappo, in chiusura e rispettivamente in apertura, viene controllato con un dispositivo di comando-razionabile a partire dalla sommità del lavello ed agente inferiormente su di un cosiddetto "salterello".

La tecnica nota più in uso per questo azionamento prevede di utilizzare dei cavi di trasmissione tipo "bowden", che collegano da un lato, il salterello, ovvero l'asta di sollevamento del tappo, posto al di sotto del lavello con, dall'altro lato, in una posizione al di sopra del piano del lavello, un meccanismo di azionamento manuale. Alternativamente al sistema di trasmissione flessibile con cavi "bowden" è anche noti di utilizzare delle trasmissioni ad aste rigide. Qui e nel seguito si fa sempre riferimento, per semplificazione, a trasmissioni a cavo "bowden", ma questo riferimento deve essere inteso in modo generale a qualsiasi tipo di trasmissione e dunque anche alle trasmissioni ad aste rigide.

Il presente modello di utilità riguarda specificatamente un dispositivo di comando del salterello del tipo indicato sopra e, più precisamente, un comando con azionamento doppio, cioè con due cavi "bowden" distinti, destinati ai due salterelli dei due gruppi di scarico di un lavello a doppia vaschetta.

Dispositivi di questo tipo sono noti nella tecnica e prevedono ad esempio un pomolo di comando unico che aziona una camma, che a sua volta aziona i due cavi "bowden"; la camma ha un profilo a quattro posizioni, che corrispondono in pratica alle posizioni possibili dei due salterelli dei rispettivi lavelli, e cioè: entrambi aperti, entrambi chiusi, solo il destro aperto, solo il destro chiuso. Un dispositivo di questo tipo presenta due ordini di inconvenienti: da un lato, per portare un primo tappo dalla posizione aperta a quella chiusa il comando a camma deve necessariamente passare per una posizione di interferenza con la posizione del secondo tappo e, d'altro lato, il selezionamento delle posizioni di apertura e di chiusura dei tappi non è immediatamente percepibile all'utilizzatore se non attraverso contrassegni riportati sul lavello e che diventano spesso illeggibili dopo un breve periodo d'uso.

Per superare questi inconvenienti è stato proposto un altro dispositivo di comando, dotato di due leve rotanti attorno a due assi verticali, reciprocamente distanziati e posizionati diametralmente opposti, l'uno a destra e l'altro a sinistra rispetto all'asse centrale del dispositivo, per l'azionamento dei tappi rispettivamente dei lavelli sinistro e destro. Questo dispositivo, sebbene più pra tico nell'uso, è tuttavia più ingombrante e l'azionamento a leva con asse di rotazione verticale implica che l'attacco dei cavi "bowden" si trova disposto in orizzontale, ciò che complica sensibilmente il montaggio, richiedendo inoltre anche un maggiore spàzio di lavoro.

Più recentemente è stato proposto anche un dispositivo di comando comprendente due pomelli rotanti attorno ad un asse centrale comune: questo dispositivo è certamente meno ingombrante al di sopra del piano del lavello, anche se inferiormente ha nuovamente delle leve di azionamento che implicano l'attacco orizzontale dei cavi "bowden". Oltre a ciò, l'azionamento di uno dei due pomelli spesso provoca il trascinamento per attrito dell'altro pomello.

Scopo del presente modello di utilità è di proporre un comando doppio del tipo a pomelli rotanti su di un unico asse centrale, dunque di costruzione compatta, ma che superi gli inconvenienti della tecnica nota, in particolare che eviti il trascinamento per attrito di uno dei pomelli all'azionamento dell'altro e che inoltre consenta un azionamento in verticale dei cavi "bowden". Questo risultato si ottiene attraverso le caratteristiche menzionate nelle rivendicazioni allegate.

Il trovato viene ora descritto con riferimento alle figure allegate, in cui:

fig. 1 è una vista in prospettiva esplosa di un dispositivo secondo il modello;

fig. 2 e 3 sono viste in prospettiva che rappresentano i rispettivi corpi rotanti per 1'azionamento dei cavi "bowden",

fig. 4 è una vista in prospettiva, in scala fortemente ingrandita, con parti parzialmente asportate, di una scatola cilindrica flangiata facente parte del dispositivo secondo il trovato;

fig. 5 è una vista degli stessi corpi delle figg. 2 e 3, tra loro assemblati; e

Fig. 6 è una vista in prospettiva, solo parzialmente esplosa, del dispositivo secondo il trovato.

In fig. 1 è illustrata una scatola cilindrica 1, terminante superiormente in una flangia ad anello la, dalla cui periferia aggetta una spina 2, ad asse parallelo a quello della scatola 1.

Questa,scatola 1 è destinata ad alloggiare un primo bicchiere 3 e, concentricamente, un secondo bicchiere 4; entrambi i bicchieri 3, 4 terminano superiormente in una flangia ad anello 3a, 4a. Deve essere qui precisato che, mentre i corpi cilindrici dei bicchieri 3 e 4 hanno diametri esterni minori, o meglio decrescenti, rispetto al diametro interno della scatola 1, per poter essere alloggiati l'uno dentro l'altro, le flange ad anello la, 3a, 4a hannó tutte un eguale diametro esterno, per la funzione meglio illustrata nel seguito.

Dalle flange ad anello 3a e 4a aggettano inoltre radialmente delle appendici 3b, 4b sporgenti, con funzione di pomelli di manovra, per mezzo delle quali è possibile comandare la rotazione dei bicchieri 3 e 4 rispetto alla scatola 1. Entrambe le flange 3a, 4a presentano una finestra 3c, 4c ad andamento circolare, con centro coincidente con l'asse della scatola 1. Detta finestra 3c, 4c è destinata ad impegnarsi su detta spina 2 solidale alla flangia la del la scatola 1; l'ampiezza dell'arco delle finestre 3c, 4c permette, in cooperazione con la spina 2 che funge da arresto, di definire l'ampiezza del movimento rotatorio che può essere effettuato dal singolo bicchiere 3, 4 rispetto alla scatola 1. Per poter svolgere questa funzione di arresto, la spina 2 si estende per un'altezza almeno pari allo spessore delle flange 3a, 4a sovrapposte, come meglio precisato nel seguito.

Secondo una prima caratteristica del presente modello di utilità, i bicchieri 3, 4 a flangia presentano una scanalatura 5 a camma obliqua nella superficie verticale della loro parete cilindrica.

Corrispondentemente, nella scatola 1 trovano alloggiamento due corpi a slitta 6, 7, che presentano ciascuno una spina 6b, 7b, alla loro estremità superiore, atta a cooperare con dette scanalature 5 a camma obliqua: la spina 6b è atta ad impegnarsi nella scanalatura a camma obliqua 5 della parete del bicchiere 3, dall'interno di quest 'ultima (fig. 1), e rispettivamente la spina 7b è atta ad impegnarsi nella scanalatura 5 della parete del bicchiere 4, dalla faccia esterna di quest'ultima, per la funzione meglio descritta nel seguito .

Più in particolare, la spina 6b della slitta 6 aggetta da una sottile parte superiore di quest'ultima, che è destinata a trovare alloggiamento nello spazio tra il bicchiere 3 ed il bicchiere 4 (come ben si rileva in fig. 2); la spina 7b aggetta invece dalla parete della slitta 7 che è destinata a trovare alloggiamento tra il bicchiere 4 e la parete interna della scatola 1, in un incavo 3d ricavato per intaglio della parete del bicchiere 3 (come chiaramente mostrato nella fig. 5).

Le slitte 6, 7 presentano inoltre, alla loro estremità inferiore, un attacco 6a, 7a per un cavo di trasmissione tipo "bowden" (indicato con B nella figura 6). Preferibilmente, detto attacco è di tipo sganciabile, per facilitare il montaggio e/o la sostituzione del cavo bowden,

Ciascuna delle due slitte 6 e 7 è inoltre dotata di una coppia di nervature assiali 8 a contorno rettangolare, aggettanti dal lato opposto alla spina 7b e rispettivamente dallo stesso lato della spina 6b, (come risulta evidente sempre dalla fig. 1). Sia le nervature 8 della slitta 6 che le nervature 8 della slitta 7 sono atte ad impegnarsi in scanalature di guida formate tra sottili costole assiali 9 aggettanti dalla parete interna della scatola 1 (vedi fig. 4). Come risulta con evidenza dalla fig. 4 (che illustra la scatola 1 in scala fortemente ingrandita, con una parte della sua parete asportata per meglio mostrarne la struttura interna), le sottili costole di guida 9 ammettono un movimento delle slitte 6, 7 esclusivamente in direzione verticale.

La funzione di questa disposizione, in particolare della cooperazione tra spine 6b, 7b e scanalatura a camma obliqua 5 è quella, come immediatamente comprensibile, di trasformare un movimento rotatorio, impartito ai bicchieri 3 e 4 tramite azione sui pomelli 3b e 4b, in un movimento verticale delle slitte 6 e 7, e dunque un azionamento in verticale dei cavi "bowden" B.

Secondo un'altra fondamentale caratteristica del presente modello di utilità, nella scatola 1 sono alloggiate delle guarnizioni antiattrito, e precisamente una prima guarnizione 10 ed una seconda guarnizione 11, entrambe le quali hanno una conformazione determinata da un disco anulare che si prolunga in un'appendice cilindrica IOa, Ila, di guida, Queste guarnizioni sono disposte tra la scatola 1 e il primo bicchiere 3 e, rispettivamente, tra il primo bicchiere 3 ed il secondo bicchiere 4. Grazie a queste guarnizioni 10 e 11 viene evitato qualsiasi contatto diretto dei bicchieri tra loro e con la scatola 1, in modo da favorire la libera rotazione dei bicchieri, indipendentemente l'uno dall'altro. Il movimento rotatorio è peraltro favorito dal fatto che le guarnizioni 10, 11 sono fatte, come detto, in un materiale antiattrito, quale ad esempio materiale plastico tipo PTFE o PEH.

Inoltre, per evitare con certezza che la rotazione di uno dei bicchieri possa trascinare l'altro, nella superficie a disco delle guarnizioni 10, 11, sono realizzate fessure 12 atte ad impegnarsi a loro volta sulla spina 2, con minimo gioco, ottenendo l'effetto di mantenere in posizione bloccata le guarnizioni stesse, mentre i bicchieri 3 e 4 sono liberi di ruotare.

Il montaggio dei componenti fin qui descritti, l'uno entro l'altro, è immediatamente comprensibile dalla vista esplosa della fig. 1. Un elemento di serraggio inferiore 13 ed un piattello di chiusura superiore 14, collegati tra loro tramite una connessione a vite (non mostrata), tengono in posizione le parti descritte sinora.

Nella disposizione illustrata in figura 4, un foro di guida 15, formato assialmente nella scatola 1, favorisce l'innesto più rapido e sicuro della vite di connessione e la sua guida fino al piattello di chiusura superiore 14.

Per una migliore funzionalità, è prevista una ulteriore guarnizione antiattrito 16 a disco, anch'essa dotata di una fessura 12 identica alle fessure 12 delle guarnizioni 10, 11; la guarnizione 16 è interposta tra la flangia 4a del bicchiere 4 ed il piattello di chiusura superiore 14.

Dalla descrizione data sopra risulta chiaro anche il funzionamento: al movimento rotatorio del singolo pomello di manovra 3b o 4b corrisponde la rotazione dell'intero bicchiere 3 o 4, e dunque anche della rispettiva scanalatura 5 a camma obliqua. Per effetto della rotazione del bicchiere 3 o 4 e per effetto della disposizione obliqua - in genere a 45° - della scanalatura 5, questa trasmette alla rispettiva spina 6b o 7b una spinta che può tradursi in due conponenti di movimento, una orizzontale e l'altra verticale; dato però che le rispettive slitte 6 o 7 sono impedite dal muoversi in senso orizzontale, ovvero di ruotare attorno all'asse della scatola 1 a causa dell'impegno delle loro nervature 8 tra le costole di guida 9, ne segue che le slitte possono solo eseguire un movimento verticale.

A ciascuna delle slitte 6 o 7 è connesso, come detto, un rispettivo cavo "bowden" B, il quale comanda allora conseguentemente l'apertura o la chiusura del rispettivo salterello, in modo per se noto.

S 'intende comunque che la protezione del modello di utilità descritto sopra non deve considerarsi limitata alla particolare forma di esecuzione illustrata, ma si estende ad ogni altra variante costruttiva tecnicamente equivalente. In particolare, è stato detto che il dispositivo di doppio comando comprende tre guarnizioni antiattrito 10, 11 e 16; tuttavia, si è verificato in pratica che è essenziale soprattutto la guarnizione 11 che si interpone tra i due bicchieri, mentre le altre due guarnizioni 10 e 16 hanno soltanto funzione migliorativa della dolcezza di funzionamento del dispositivo.

Claims (19)

1. Rivendicazioni 1. Dispositivo di azionamento manuale del tipo a pomelli rotanti su di un unico asse centrale, in cui ciascuno di detti pomelli è atto all'azionamento di un rispettivo cavo "bowden" di comando dell'apertura e della chiusura del salterello dei fori di scarico di lavelli da cucina, caratterizzato da ciò che comprende un corpo scatolare (1) fissabile al lavello, due corpi girevoli (3, 4), alloggiati coassialmente entro detto corpo scatolare (1) e ciascuno solidale ad un rispettivo pomello di azionamento, ed almeno una guarnizione antiattrito (11) interposta tra detti due corpi girevoli (3, 4) .
2. 2. Dispositivo come in 1), caratterizzato da ciò che comprende almeno due guarnizioni antiattrito (10, 11) interposte tra detto corpo scatolare (1) ed un primo (3) di detti due corpi girevoli e rispettivamente tra questo ultimo e l'altro (4) corpo girevole.
3. 3. Dispositivo come in 1), caratterizzato da ciò che detti due corpi girevoli sono costituiti ciascuno da un bicchiere (3, 4) di forma cilindrica, terminante superiormente in una flangia ad anello (3a, 4a) dotata di una leva di manovra (3b, 4b) aggettante radialmente, detta flangia e leva costituendo detto pomello di azionamento .
4. 4. Dispositivo come in 1) o 3), in cui detto corpo scatolare (1) presenta a sua volta una conformazione a cilindro, terminante superiormente in una flangia ad anello (la).
5. 5. Dispositivo come in 4), in cui le flange ad anello (la, 3a, 4a) di detto corpo scatolare (1) e di detti corpi a bicchiere (3, 4) hanno tutte lo stesso diametro esterno.
6. 6. Dispositivo come in 1) o 2) e 3), in cui dette guarnizioni antiattrito (10, 11) hanno ciascuna la forma di disco anulare con un'appendice (10a, Ila) di prolungamento cilindrica.
7. 7. Dispositivo come in 6), in cui la parte a disco anulare (10, 11) di dette guarnizioni antiattrito si interpone tra le flange ad anello (la, 3a) della scatola flangiata (1) e del primo bicchiere flangiato (3) e rispettivamente tra le flange ad anello (3a, 4a) del primo (3) e del secondo (4) bicchiere flangiato.
8. 8. Dispositivo come in 6), in cui la parte cilindrica (IOa, Ila) di dette guarnizioni antiattrito si interpone tra le pareti cilindriche della scatola flangiata (1) e del primo bicchiere flangiato (3) e rispettivamente tra le pareti cilindriche del primo (3) e del secondo (4) bicchiere flangiato.
9. 9. Dispositivo come in una qualsiasi delle rivendicazioni 1) a 7), in cui è prevista una ulteriore guarnizione (16) antiattrito, conformata a disco, interposta tra il secondo bicchiere flangiato (4) ed un piattello di chiusura superiore (14) del corpo scatolare (1)·
10. 10 . Dispositivo come in una qualsiasi delle rivendicazioni 1) a 9) in cui dette guarnizioni antiattrito (10, 11, 16) sono realizzate in materiale plastico, quale PTFE o PEH.
11. 11. Dispositivo come in una qualsiasi delle rivendicazioni 1) a 9) in cui detto corpo scatolare (1) presenta una spina (2), aggettante parallelamente all'asse del corpo scatolare (1) stesso, da una posizione prossima alla periferia della sua flangia ad anello (la), detta spina attraversando corrispondenti finestre (3c, 4c) arcuate formate nelle flange ad anello dei bicchieri (3,4).
12. 12. Dispositivo come in 11, in cui dette finestre (3c, 4c) sono formate alla periferia di dette flange ad anello (3a, 4a) dei corpi a bicchiere (3, 4) e presentano una forma arcuata avente centro coincidente con l'asse del corpo scatolare (1), detta spina (2) impegnandosi con ampio gioco in dette finestre arcuate (3c, 4c), l'ampiezza dell'arco di dette finestre (3c, 4c) determinando l'ampiezza del movimento rotatorio del singolo bicchiere flangiato (3, 4) rispetto al corpo scatolare (1)
13. 13. Dispositivo come in una qualsiasi delle rivendicazioni 1) a 12) , in cui la porzione a disco di ciascuna di dette guarnizioni (10, 11, 16) è dotata di una fessura (12) di ancoraggio, detta spina (2) impegnandosi con minimo gioco nelle fessure (12) di detti dischi anulari delle guarnizioni antiattrito (10, 11, 16), per trattenerli ancorati in posizione fissa rispetto al corpo scatolare (1).
14. 14. Dispositivo come in 1) o 3), caratterizzato da ciò che ciascuno di detti corpi a bicchiere (3, 4) coopera, tramite una rispettiva scanalatura a camma obliqua (5), con una corrispondente slitta (6, 7) scorrevole assialmente, alla cui estremità inferiore è ancorato uno di detti cavi bowden (B) di comando.
15. 15. Dispositivo come in 14), caratterizzato da ciò che ciascuna di dette scanalature a camma obliqua (5) è formata lungo la superficie verticale cilindrica di ciascuno dei corpi a bicchiere (3, 4), ciascuna di dette slitte (6, 7) essendo dotata di una spina (6b, 7b) che si impegna in una rispettiva scanalatura a camma obliqua (5).
16. 16. Dispositivo come in 14) o 15), caratterizzato da ciò che detto corpo scatolare (1) presenta scanalature assiali formate tra costole (9) parallele, aggettanti dalla sua superficie interna, e da ciò che dette slitte (6, 7) presentano ciascuna una coppia di nervature (8) che si impegnano in dette scanalature assiali.
17. 17. Dispositivo come in 16), caratterizzato da ciò che ciascuna di dette slitte (6, 7) presenta alla sua estremità inferiore un attacco (6a, 7a) sganciabile per detto cavo "bowden" (B).
18. 18. Dispositivo come in 1) o 2), in cui sono previsti un elementi di serraggio inferiore (13) ed un piattello superiore (14) di chiusura del corpo scatolare (1) e degli elementi in esso contenuti, collegati tra loro tramite una connessione vite/madrevite che attraversa assialmente detto corpo scatolare (1).
19. 19. Dispositivo come in 17 e 18, in cui detti attacchi sganciabili (6a, 7a) di detti cavi bowden sono atti a cooperare con detto elemento (13) di serraggio e di chiusura inferiore.