ITMI20010862A1 - Procedimento per l'ampliamento columetrico di una scarpa tramite corpo dilatante semipneumatico a conseguimento della procedura dilatante - Google Patents

Procedimento per l'ampliamento columetrico di una scarpa tramite corpo dilatante semipneumatico a conseguimento della procedura dilatante Download PDF

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ITMI20010862A1
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Description

Descrizione dell'invenzione industriale avente per titolo:
"PROCEDIMENTO PER L’AMPLIAMENTO VOLUMETRICO DI UNA SCARPA TRAMITE CORPO DILATANTE SEMIPNEUMATICO A CONSEGUIMENTO DELLA PROCEDURA DILATANTE”
SETTORE TECNICO
La presente invenzione si configura nel settore relativo alla rettifica e correzione della scarpa in correlazione al piede che la deve calzare.
L’invenzione si riferisce appunto al procedimento di dilatazione del vano di una scarpa per mezzo di un corpo semipneumatico dilatante atto a raggiungere lo scopo secondo quanto si vuol far valere nelle petitorie 1 e 8.
Un tale metodo e simile apparecchiatura sono già noti, per esempio, nel brevetto svizzero CH-51639.
CONTESTO TECNICO
Per le calzature nuove di fabbrica, spesso, si rende necessaria qualche lieve correzione della tomaia con dilatazione in punti designati affinché risulti più comoda e meno offensiva al piede che la calza. Si evita così un prolungato e spesso doloroso primo impatto con la scarpa garantendo già agli inizi un gradevole conforto nel calzarla.
In passato per raggiungere tale scopo sono state proposte svariate soluzione che si lasciano circoscrivere in due settori principali. Il primo di questi settori, così come rilevato ed esplicato nei brevetti CH-347452 oppure US-A 5,659,913 o US-A 5,507,056, propone delle soluzioni in relazione alla dilatazione della scarpa tramite azione di più parti singole articolate da snodi o simili così concepiti da esercitare, attraverso dei meccanismi, un lavoro divaricante per conseguire una dilatazione della scarpa.
Sulla base di questa loro costruzione piuttosto rigida, tali apparecchiature risultano poco congenite alla applicazione pratica in quanto presentano un meccanismo complesso, soggetto a guasti e manutenzione con conseguente necessaria assistenza tecnica.
L’altro settore propone soluzioni di tipo pneumatico dove degli inserti dilatabili ed elastici, esercitando una certa pressione omogenea all’intemo della calzatura, hanno lo scopo di dilatare la stessa così come si può constatare nei brevetti CH-154493 oppure DE-A1-38 05 721 oppure GB-A 2 080 081 oppure WO-A1-90/08487 oppure US-A 2,273,489.
Nei brevetti sopra elencati si descrivono inserti a vescica gonfiabile e imitanti, grossomodo, la forma di un piede. Lo svantaggio di queste soluzioni consiste nel fatto che la pressione esercitata aH’intemo della vescica causa una dilatazione non controllata e specifica della scarpa rendendo impossibile una circoscritta e desiderata dilatazione di un punto definito della calzatura.
Un’ulteriore problematica deriva anche dal fatto che, al fine di evitare la fuoriuscita del corpo gonfiabile dalla scarpa, si rendono necessari particolari accorgimenti tecnici.
In altre soluzioni pneumatiche, riportate, ad esempio, in introduzione e descritte in CH-51639 oppure CH-172568 sf coniuga una parte rigida corrispondente al tallone con una metà anteriore gonfiabile pneumaticamente. Con tale combinazione, a causa della passiva rigidità del tallone, occorre dilatare la parte gonfiabile anteriore per poter raggiungere ogni dimensione in lunghezza della scarpa per poter poi eseguire la vera operazione ottimale dilatante.
Nel brevetto CH-51639 non sono previsti particolari accorgimenti idonei a conferire la lunghezza desiderata al corpo gonfiabile per poter poi procedere alla ottimale dilatazione della calzatura. Nel brevetto CH - 51639 non sono previsti particolari accorgimenti o dettagli atti a colmare il vuoto esistente tra le diverse misure in lunghezza della calzatura.
In tal caso, la parte anteriore elastica si gonfia globalmente raggiungendo in fasi successive il vano avamposto della scarpa senza aver prima raggiunto in lunghezza la parte anteriore della scarpa.
Nel brevetto CH- 172568 la regolazione in lunghezza avviene tramite mollettoni provvisti di punta anteriore e un pseudo tallone alla estremità opposta.
Al centro si nota un manicotto filettato destrorso e sinistrorso che permette una estensione in lunghezza del meccanismo.
Questo tipo di regolazione in lunghezza è complesso e dispendioso di tempo dato che rende difficile l’introduzione e il prelievo del congegno dalla scarpa. Oltre a questo vantaggio, un tallone e una punta rigida non consentono una ideale e universale applicazione su ogni tipo di scarpa.
DESCRIZIONE DELL’INVENZIONE
L’invenzione si prefigge il compito di creare un sistema dilatante della calzatura tramite una operazione semplice nella^sua applicazione e mirante a rendere possibile il dilatare di settori o punti circoscritti della scarpa modellandoli efficientemente dall’interno senza causare malformazioni evidenti sulla superfìcie della tomaia. Il fine di questa invenzione è appunto quello di aver creato un apparato semipneumatico il quale, oltre alla semplice struttura costruttiva, possiede anche un sistema di pratica applicazione, comprensibile a tutti e assolutamente affidabile nella sua funzionalità.
Tale compito viene espletato nel suo insieme attraverso le rivendicazioni 1 e 8.
La quintessenza dell’invenzione consiste nelle due zone dilatanti a mantice nel senso di lunghezza ed in quello in larghezza. Con tale accorgimento si rende possibile in una prima fase di gonfiaggio il dimensionamento della forma in corrispondenza alla grandezza della calzatura, così da raggiungere l’ideale proporzione piede-scarpa.
Con un secondo gonfiaggio a pressione controllata e dipendente dalla qualità della tomaia, si rende possibile la dilatazione complessiva della calzatura oppure di certi punti predefiniti della medesima attraverso applicazioni ed inserti complementari. Con tale pratica ottimizzazione della dimensione in lunghezza ed in larghezza si consegue l’ideale e giusto processo dilatante della calzatura. Primariamente la zona dilatante viene gonfiata con aria a pressione.
Il vantaggioso compimento del procedimento brevettabile è contrassegnato come a seguito. Il corpo dilatante è costituito in parte da materiale elastico gonfiabile. Per il circoscritto dilatamento di settori o parti predefinite vengono applicati dei tasselli in feltro duro o di materiale plastico sul corpo gonfiabile. -Tali tasselli possono essere autocollanti ma sempre distaccabili per poterli posizionare altrove.
Altra vantaggiosa conformazione del corpo gonfiabile consiste nelle diverse coppie a mantice estensibili poste trasversalmente e dalle doppie pieghe dilatanti disposte longitudinalmente tra le dita del piede gonfiabile preso ad imitazione di un piede reale. Con il metodo e gli accorgimenti descritti è possibile dimensionare la forma a seconda della grandezza della scarpa da dilatare e proprio a tale scopo sopperiscono le pieghe a mantice appena descritte.
Una ulteriore prerogativa a vantaggio del brevetto consiste nel fatto che la parte anteriore gonfiabile comprendente le piegature longitudinali e trasversali sono costituite da unico corpo prevalentemente in gomma naturale o al silicone. La parte posteriore è invece rigida e ricavata con sistema di pressoiniezione di materiale termoplastico schiumoso.
Ulteriori forme di realizzazione risulteranno a seguito delle rivendicazioni del brevetto.
SPIEGAZIONE RIASSUNTIVA E CONCISA DELLE FIGURE
Partendo da esempi di applicazione messi in correlazione con i disegni si vuole dimostrare quanto segue:
Fig. la Esempio di costruzione di un corpo dilatante secondo il criterio dell’invenzione visto di fianco e con parte del tallone in sezione.
Fig. lb Particolare della valvola in Fig. la con vista frontale sul nottolino regolatore di pressione.
Fig. le L’inserto della connessione tubolare alla parte anteriore della figura la vista dal di sotto. -Fig. 2 La vista in pianta mostra dall’alto un corpo dilatante rappresentato schematicamente con le zone estensibili trasversali e longitudinali secondo il criterio della invenzione.
Fig. 3 Una sezione della parte anteriore del corpo gonfiabile secondo la Fig. 2 in cui si vuole distinguere la sua conformazione a paragone delle dita umane di un piede (tratteggiato in sezione) prima del gonfiaggio (a) e dopo il gonfiaggio dilatante (b).
Fig. 4 Un esempio alternativo del particolare frontale rispetto alla Fig. 2.
Fig. 5-e Diverse fasi di dilatazione di una calzatura secondo il procedimento inerente all’ invenzione.
METODI DI ESECUZIONE SECONDO L’INVENZIONE
Nella Fig. si rappresenta in esempio una vista di fianco del corpo dilatabile con la sezione della parte concernente il tallone. Nel suo complesso, la forma riproduce fedelmente la sagoma anatomica del piede umano suddivisa da una parte posteriore rigida 12 e da una parte anteriore dilatabile 1 1. Il corpo del tallone 12 è preferibilmente in materiale termoplastico schiumoso (TSG) (es. Noryl della GE). La parte anteriore gonfiabile 11, la quale vista in pianta mostra una sagoma come in Fig. 2 o 4, è di materia elastica gonfiabile come gomma naturale o al silicone con spessore generico costante.
Questa parte anteriore è un corpo chiuso in tutta la sua periferia e per consentirne il variare in lunghezza presenta una serie di piegature a mantice 23 mentre per la variazione in larghezza presenta una seconda serie di pieghe longitudinali che permettono la divaricazione del corpo pur conservandolo nella sua originaria morfologia, 24-26 (Fig. 2; 3) come 24-26 e 32 (Fig. 4).
Questo sistema a mantice consente un ingrandimento proporzionale della forma preparandola alla sua vera funzione dilatante così come verrà spiegato dettagliatamente in seguito.
Il gonfiaggio del corpo frontale 11 avviene tramite appendice di tubo 14 solidale e collegato con la base superiore del corpo tallone 12 terminante con valvola di tenuta 15 incassata o avvitata sulla superficie piana del tallone stesso. Per il semplice e rapido accoppiamento della parte anteriore gonfiabile con quella rigida il dorso solidale all’appendice tubolare di gonfiaggio presenta un maschio a coda di rondine 37 da introdurre in analoga sede 38 ricavata sulla parte frontale del tallone rigido (vedi anche Fig. le).
La valvola regolatrice di pressione 15 è composta da una valvola di ritenuta 16 e una valvola per la regolazione di pressione 19. Entrambe le valvole sono a tenuta o a sfogo tramite molle 18 e 21 facenti azione su sfere di ritenuta 17 e 20. I due elementi 20 e 21 consentono la regolazione della pressione, mentre gli elementi 17 e 18 ne consentono il gonfiaggio con perfetta ritenuta d’aria. La regolazione della pressione desiderata si ottiene tramite il nottolino graduato 22. Naturalmente anche una semplice valvola per pneumatici di biciclette sarebbe idonea al procedimento di gonfiaggio, tuttavia per la regolazione di pressione dovrebbero essere presi in considerazione usuali manometri esistenti in commercio.
La parte anteriore 1 1 (come in Fig. 4) rappresenta una copia anatomica del piede umano con dettagliata configurazione delle dita 27, ... 31.
La seconda zona dilatante 24, 25 e 26 come 32 sono intercalate tra le dita così come rappresentato in sezione in Fig. 3a, 3b.
In una prima fase di gonfiaggio del corpo anteriore 11, 11” gli si dà la dimensione desiderata e corrispondente alla grandezza del proprio piede o del vano della calzatura. Questa prima operazione viene resa possibile grazie al sistema a mantice e a doppie pieghe che spingeranno le dita 26 fino a 31 a toccare tutta la periferia interna della calzatura (fase intermediaria da Fig. 3a a Fig. 3b). Un successivo aumento di pressione volutamente dosato tramite nottolino 22, esercita il vero e proprio lavoro dilatante del vano della calzatura.
Senza ulteriori accorgimenti il corpo gonfiabile 10 agisce su tutta la parete della calzatura. Se si vogliono dilatare punti particolari della tomaia allora vengono applicati dei tasselli (36 in Fig. 5d, e) nei punti desiderati affinché esercitino un lavoro più efficace sulla zona circoscritta. Questi tasselli 36, saranno preferibilmente in feltro duro o in materiale plastico e provvisti di una superficie collante con la possibilità di essere rimossi per posizionarli in altri punti del corpo gonfiabile 1 1.
Nella Fig. 5 si vedono le diverse fasi di applicazione. La fig. 5a mostra l insieme del corpo dilatante ancor privo di pressione interna. La Fig. 5b mostra il corpo introdotto nella scarpa 33 da dilatare e durante questa fase si imprime pneumaticamente una pressione minima affinché l’elemento dilatante combaci con la cavità interna della tomaia Fig. 5c e 6e.
In questa ultima fase si può aumentare la pressione dosandola convenientemente sia per dilatare l’intera sede della calzatura come pure per esercitare maggior lavoro dilatante in punti circoscritti avvalendosi dei tasselli 36 precedentemente preparati a tale scopo (Fig. 5d ed e).
Nell’insieme ne risulta una invenzione pratica e semplice nella sua applicazione ma altrettanto efficiente nella sua funzione specifica dilatante. Il corpo dilatante è di facile uso, non soggetto a guasti e non richiede alcuna manutenzione.
LISTA DI RIFERIMENTO
Insieme dilatante (morfologicamente identico al piede umano) , 10 Parte frontale
Parte posteriore
Cavità (tallone)
Tubo di raccordo
Valvola
Valvola di gonfiaggio
, 20 Sfere di ritenuta
, 21 Molle
Valvola di sovrappressione
Nottolino regolatore di pressione
, ..., 26, 32 Zone dilatanti (conformazione a mantice e a pieghe)
, ..., 31 Dita
Scarpa
Suola
Tacco
Tasselli
Inserto (a coda di rondine)
Sede dell’ inserto.

Claims (13)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Procedimento per la dilatazione della scarpa (33) attraverso un corpo dilatabile (10) il quale, morfologicamente identico al piede, introdotto nella calzatura e gonfiato a pressione, dopo aver raggiunto in lunghezza e larghezza la dimensione voluta passa, in seconda fase di pressione, al dilatamento generico o circoscritto in punti determinati dalla calzatura.
  2. 2. Procedimento secondo la rivendicazione 1 caratterizzato dal fatto che il corpo dilatabile nell’ insieme (10) viene gonfiato a pressione con aria.
  3. 3. Procedimento secondo le rivendicazioni 1 e 2 caratterizzato dal fatto che il corpo dilatante (10) consiste in una parte elastica dilatabile la quale per garantire un determinato dilatamento parziale si serve di tasselli (36) precedentemente preparati e conformi all’area circoscritta soggetta all’individuale dilatazione.
  4. 4. Procedimento secondo la rivendicazione 3 caratterizzato dal fatto che i tasselli 36 applicabili sul corpo dilatante sono distaccabili e posizionabili altrove.
  5. 5. Procedimento secondo la rivendicazione 4 caratterizzato dal fatto che i tasselli (36) sul corpo dilatabile, possono essere incollati e distaccati per poi applicarli in altre posizioni e precedentemente preparati con sostanza ammorbidente per cuoio.
  6. 6. Procedimento secondo la rivendicazione 4 caratterizzato dal fatto che i tasselli (36) possono essere applicati sul corpo dilatabile tramite sistema velcro.
  7. 7. Procedimento secondo le rivendicazioni 3 fino a 6 caratterizzato dal fatto che possono trovare applicazione tasselli in feltro duro oppure di materiale plastico-elastico (Desmopan, ad esempio).
  8. 8. Corpo dilatabile (10) per l’esecuzione del procedimento secondo una delle rivendicazioni 1 fino a 7, comprendenti una parte del tallone rigida e una parte anteriore dilatabile pneumaticamente (11, 11”), caratterizzato dal fatto che la parte rigida del tallone (12) e la parte dilatabile anteriore (11, 11”) rappresentano una unità la quale, immessa in una scarpa (33), raggiunge tramite gonfiaggio, lunghezza e larghezza della calzatura da trattare, grazie al sistema a mantice (23) e alle doppie pieghe (24, ..., 26, 32) intercalate entro le dita come da sezione a) e b) in Figura 3.
  9. 9. Corpo dilatabile secondo la rivendicazione 8 caratterizzato da doppie zone (24 ... 26, 32) intercalate a ventola nel senso divaricante delle dita.
  10. 10. Corpo dilatabile secondo la rivendicazione 9 caratterizzato dal fatto che Γ estremità anteriore è morfologicamente identica a un piede umano con zone dilatanti 24, ... 26; 32 interposte fra le dita (27; ... 31).
  11. 11. Corpo dilatabile secondo le rivendicazioni 8 fino a 10 caratterizzato dal fatto che le zone dilatanti (24, ... 26; 32) presentano una conformazione a mantice.
  12. 12. Corpo dilatabile secondo le rivendicazioni 8 fino a l l caratterizzato dal fatto che la parte anteriore (11, 11”) è corpo unico con la zona estensibile a mantice consistente in gomma naturale o al silicone mentre la parte posteriore comprendente il tallone è convenientemente in materia termoplastica schiumosa.
  13. 13. Corpo dilatabile secondo una delle rivendicazioni 8 fino a 12 caratterizzato dal fatto che il gonfiaggio della parte anteriore (11, 11”) è provvisto di una valvola di ritenuta 16, comprendente una valvola di regolazione della pressione 19, entrambe collocate in unico supporto (15) il quale trovasi applicato per incasso o avvitato sulla superfìcie piana superiore della parte posteriore corrispondente al tallone (12); e ce la parte anteriore si congiunge a quella posteriore tramite inserzione a coda di rondine delle due parti mentre l’appendice tubolare della parte anteriore viene inserita in sede apposita situata nella cavità del tallone rigido (12).
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