ITMI20010261A1 - Circuito di pilotaggio di lampade a fluorescenza - Google Patents

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IT
Italy
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capacitor
terminal
signal
sec
circuit
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IT2001MI000261A
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Barbera Atanasio La
Vincenzo Randazzo
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St Microelectronics Srl
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Description

DESCRIZIONE
dell’ invenzione industriale dal titolo:
“Circuito di pilotaggio di lampade a fluorescenza.”
La presente invenzione si riferisce ad un circuito di pilotaggio di lampade a fluorescenza.
Le lampade a fluorescenza sono generalmente costituite da un tubo di vetro 1 in cui è racchiuso del gas fluorescente 2 ed ai capi del quale sono presenti due elettrodi F1 e F2, come mostrato in figura 1. In condizioni normali la lampada è assimilabile ad un circuito aperto e presenta un'impedenza infinita fra i suoi elettrodi, come mostrato nel digramma I(V) di figura 2. Se la tensione fra i suoi elettrodi supera una tensione di soglia Vth la lampada si innesca in quanto si ha una ionizzazione del gas 2 mediante emissione di elettroni da parte dei due elettrodi. Il valore della tensione Vth dipende dalla temperatura dei due elettrodi dato che, a parità di tensione applicata, all'aumentare della temperatura aumenta la quantità di elettroni emessi e pertanto ad una temperatura maggiore degli elettrodi corrisponde una tensione Vth di minor valore. Superata la tensione di soglia Vth il gas 2 cambia stato ed il tubo 1 diventa assimilabile ad un carico resistivo; affinché tale condizione permanga è necessario fornire una piccola corrente Imin.
Le lampade a fluorescenza devono essere pilotate da circuiti capaci di consentirne l'accensione e lo spegnimento, come il circuito mostrato in figura 3. Un primo blocco 31 converte una tensione alternata, generalmente una tensione di rete, in una tensione continua compresa fra Vdd e massa Gnd. Ad un terminale della tensione Vdd è connessa una resistenza R2 connessa a sua volta ad un'induttanza L1 collegata con un terminale P1 dell'elettrodo F1 della lampada a fluorescenza. L'altro terminale P2 dell'elettrodo F1 è connesso ad un terminale di una capacità C3 connessa a sua volta ad un terminale P4 dell'elettrodo F2; l'altro terminale P3 dell'elettrodo F2 è connesso ad un condensatore C1 collegato alla tensione Vdd e ad un condensatore C2 connesso a massa Gnd. L'induttanza L1 ed il condensatore C3 formano un circuito L-C serie Sull'induttanza L1 sono avvolti due secondari Ls1 e Ls2 che trasferiscono lo stato del circuito L-C alla logica di controllo formata da due blocchi 32 e 33. Il blocco 32 comprende un diodo DIAC 34 connesso ad una resistenza R1 collegata alla tensione Vdd e connesso ad un condensatore C4 avente l'altro terminale a massa Gnd; il DIAC 34 è capace di dare un primo impulso ad un sistema di interruttori 35 per poi disabilitarsi. Il sistema di interruttori 34 agisce in modo che il circuito L-C serie inizi ad oscillare ad una frequenza di risonanza data da 3 , che generalmente ha un valore compreso fra 60Khz e 70Khz, e si avrà un segnale ad onda quadra di frequenza fr ed ampiezza Vdd in un nodo- PC sui terminali in comune dell'induttanza L1 e della resistenza R2. Il circuito L-C risonante determinerà delle sovratensioni sul condensatore C3 tali da superare dopo pochi cicli di oscillazione il valore della tensione di soglia Vth provocando l'innesco della lampada a fluorescenza. Tra i nodi PC e P3 si avrà non più il circuito L-C risonante ma un circuito R- L1 dove R è la resistenza della lampada a fluorescenza e la logica di controllo all'interno dei blocchi 32 e 33 determinerà la frequenza di lavoro, generalmente compresa fra 30Khz e 50Khz. Il blocco 33 è simile al blocco 32 ma non comprende il diodo Diac 34 ed invece comprende un sistema di interruttori 101 simile al sistema di interruttori 35 del blocco 32.
Al posto dei due blocchi 32 e 33 e delle rispettive induttanze Ls1 e Ls2 è possibile inserire nel circuito di figura 3 un circuito integrato 41, come mostrato in figura 4, che gestisce le operazioni sopra descritte.
Per aumentare il tempo di vita della lampada a fluorescenza è richiesta una funzione di preriscaldamento degli elettrodi F1 e F2, detta "preheating", nella fase precedente l'innesco della lampada; tale preriscaldamento degli elettrodi F1 e F2 consente agli stessi di essere più emissivi e consente di ottenere una tensione di soglia Vth di minor valore. Un circuito 51 che implementa la funzione di preheating è mostrato in figura 5; tale circuito 51 comprende un condensatore C6 inserito fra il terminale P4 ed un terminale del condensatore C3 e posto in parallelo ad un blocco PTC che comprende una resistenza variabile con la temperatura. La funzione di preheating viene effettuata facendo attraversare gli elettrodi F1 e F2 da una corrente che è la stessa che percorre il circuito L-C oscillante dove inizialmente, dato che il PTC è una bassa impedenza, il cui C corrisponde a C3 che viene scelto sufficientemente grande in modo da non generare tensioni elevate vicine alla tensione di soglia Vth. Il riscaldamento del PTC provoca un aumento della sua resistenza e dopo un certo tempo esso presenta al limite un'impedenza infinita. In tal caso la capacità C del circuito L-C risonante è data dalla serie dei condensatori C3 e C6 ed il valore di C6 deve essere scelto molto minore di C3. L'impedenza capacitiva è alta e tale da generare ai suoi capi una tensione più alta della tensione di soglia Vth e quindi innescare la lampada.
In particolari applicazioni dove si prevede la sostituzione della lampada a fluorescenza esaurita è richiesta una funzione di protezione del circuito di pilotaggio della lampada chiamata di "End of life". Infatti se il gas nella lampada si esaurisce, la lampada non si innescherà mai ed il circuito di pilotaggio resterà in perenne oscillazione libera con sovratensioni e sovracorrenti elevate che portano alla distruzione del circuito di pilotaggio della lampada.
In figura 6 è mostrato un circuito di pilotaggio in cui viene realizzata la funzione di End of life mediante un blocco 61 comprendente una serie di elementi connessi in serie fra il terminale P1 e massa Gnd: un condensatore C7, un diodo Zèner Dz1, una resistenza R3, un condensatore C8. In parallelo agli elementi Dz1, R3 e C8 è posto un condensatore Cp mentre in parallelo al solo condensatore C8 è posta una resistenza R4. Al terminale in comune degli elementi R3 e C8 è connesso un diodo Zener Dz2 collegato ad un blocco di spegnimento di tipo SCR 62 collegato al blocco 32, al terminale in comune degli elementi R1 e C4 e a massa. Con la lampada innescata il valore di tensione sul terminale P1 è basso e pertanto il valore di tensione sull'elemento Cp non supera la tensione di rottura BVDz1 del diodo Dz1. Nella fase precedente all'innesco della lampada il terminale P1 raggiunge valori di tensione elevati, generalmente compresi fra 0,8KV e 1KV, e pertanto la tensione sull'elemento Cp riesce a superare la tensione BV Dz1; in tal caso scorre corrente nel condensatore C8 il cui valore è limitato dalla resistenza R3. La costante di tempo di R3 e C8 è di pochi secondi, generalmente di 2 o 3 secondi, per cui in condizioni di innesco normale con o senza preheating la tensione ai capi dell'elemento C8 non supera la tensione di rottura BVDz2 del diodo Dz2. In condizione di gas esaurito nella lampada il circuito di pilotaggio resta in perenne oscillazione libera e ciò implica che sul condensatore C8 continua a fluire corrente; la tensione ai capi di C8 supera la tensione BVDz2 e ciò consente l'attivazione del blocco di spegnimento 62. Tale blocco provoca lo spegnimento del blocco 32 causando lo stop delle oscillazioni ed impedisce che la tensione sull'elemento C4 arrivi ad un valore di innesco del blocco 32.
In vista dello stato della tecnica descritto, scopo della presente invenzione è quello di presentare un circuito di pilotaggio per lampade a fluorescenza che sia più semplice dei circuiti noti e realizzi le funzioni di preheating e di end of life.
In accordo con la presente invenzione, tale scopo viene raggiunto mediante un circuito di pilotaggio di una lampada a fluorescenza avente un primo ed un secondo elettrodo ed ineescantesi quando la tensione fra detti primo e secondo elettrodo supera una data tensione di soglia, detto circuito di pilotaggio comprendendo un'induttanza accoppiata ad una tensione di alimentazione ed ad un terminale di detto primo elettrodo, un primo condensatore accoppiato all'altro terminale di detto primo elettrodo ed ad un terminale di detto secondo elettrodo, un dispositivo di controllo comprendente un primo ed un secondo sistema di interruttori capaci di garantire oscillazioni di un segnale di tensione su detta induttanza e su detto primo condensatore fino all'innesco di detta lampada, caratterizzato dal fatto di comprendere un dispositivo associato a detto dispositivo di controllo ed in grado di agire su detto primo sistema di interruttori in modo da regolare la frequenza di dette oscillazioni da una frequenza maggiore della frequenza di risonanza di detta induttanza e di detto primo condensatore a detta frequenza di risonanza stessa in modo da garantire un preriscaldamento di detti primo e secondo elettrodo, detto dispositivo essendo sensibile all'esaurimento di gas di detta lampada ed essendo capace di inviare un segnale di spegnimento a detto dispositivo di controllo.
Grazie alla presente invenzione è possibile realizzare un circuito di pilotaggio per lampade a fluorescenza che sia più semplice dei circuiti noti e comprenda elementi meno costosi.
Le caratteristiche ed i vantaggi della presente invenzione risulteranno evidenti dalla seguente descrizione dettagliata di una sua forma di realizzazione pratica, illustrata a titolo di esempio non limitativo negli uniti disegni, nei quali:
la figura 1 è una vista schematica di una lampada a fluorescenza;
la figura 2 è un grafico della corrente della lampada di figura 1 in funzione della tensione sugli elettori della lampada;
la figura 3 è un primo schema circuitale di un circuito di pilotaggio per la lampada di figura 1 secondo l'arte nota;
la figura 4 è un secondo schema circuitale di un circuito di pilotaggio per la lampada di figura 1 secondo l'arte nota;
la figura 5 è uno schema circuitale del circuito di pilotaggio di figura 4 con un dispositivo per implementare la funzione di preheating;
la figura 6 è uno schema circuitale del circuito di pilotaggio di figura 5 con un dispositivo per implementare la funzione di end of life;
la figura 7 è uno schema circuitale di un circuito di pilotaggio per la lampada di figura 1 secondo una prima forma di realizzazione dell'invenzione;
la figura 8 è uno schema circuitale del dispositivo di preheating e di end of life del circuito di figura 7;
la figura 8a è un esempio di implementazione circuitale del blocco 32 del circuito di figura 7;
la figura 8b è un esempio di implementazione circuitale del blocco 33 del circuito di figura 7;
la figura 9 è uno schema circuitale più dettagliato del dispositivo di figura 8;
la figura 10 è uno schema circuitale di un circuito di pilotaggio per la lampada di figura 1 secondo una variante alla prima forma di realizzazione dell'invenzione;
la figura 11 è uno schema circuitale dettagliato del solo dispositivo di preheating di figura 10.
Con riferimento alla figura 7 è mostrato uno schema circuitale di un circuito di pilotaggio per la lampada di figura 1 secondo una prima forma di realizzazione dell'invenzione. Tale circuito di pilotaggio è simile al circuito di figura 3 tranne per la presenza di un dispositivo 71 in grado di compiere le funzioni di preheating e di end of life; gli elementi circuitali uguali saranno indicati dagli stessi riferimenti numerici. Il dispositivo 71 è collegato all'induttanza Ls1 del secondario ed al blocco 32 comprendente un sistema di interruttori 35 la cui frequenza di chiusura ed apertura fint viene controllata dal dispositivo 71. Tale dispositivo 71 è capace di inviare un segnale Power off per spegnere il blocco 32 e di impedire al Diac 34 di inviare impulsi per nuove oscillazioni del sistema.
Nella figura 8 è mostrato il dispositivo 71 di figura 7 che comprende un blocco 81 che costituisce il solo circuito di preheating mentre l'intero dispositivo 71 realizza anche la funzione di end of life.
Il blocco 81, che è tratteggiato in figura 8, comprende: un comparatore Comp1 in grado di comparare un segnale di tensione Sec proveniente dal secondario con l'induttanza Ls1 ed un segnale di riferimento Vref1. Il segnale in uscita dal comparatore Comp1 controlla un interruttore 86 in grado di collegare una resistenza R10, connessa al secondario Ls1, ad una capacità elettrolitica Ce1 di elevato valore connessa a massa. La capacità Ce1 è connessa ad un blocco 83, in grado di controllare la frequenza fini di apertura e chiusura del sistema di interruttori 35 che garantisce un segnale ad onda quadra di frequenza f sul nodo PC. Il blocco 83 pertanto controlla tale frequenza f in dipendenza da una tensione Vc ai capi della capacità Ce1; più precisamente il blocco 83 partendo da una frequenza f maggiore di quella di oscillazione fr del circuito L-C serie formato dall'induttanza L1 e dalla capacità C3, tende ad abbassare tale frequenza f in funzione della tensione Vc fino ad arrivare a detta frequenza di oscillazione fr. In tal modo dato che a frequenze f maggiori della frequenza di oscillazione fr la tensione sul condensatore C3 è più bassa della tensione Vth di innesco della lampada a fluorescenza, è possibile attuare un preriscaldamento dei filamenti F1 e F2 della lampada mediante la stessa corrente che scorre nel circuito L1-C3. Tale riscaldamento ha una durata che viene scelta in base alle dimensioni della capacità Ce1, ad esempio 0,5s, 1s o 2s. Il blocco 83 ha una caratteristica inversamente proporzionale alla tensione Vc, cioè f inversamente proporzionale a Vc, e tende a far sì che f sia uguale a fr; con f=fr si ha, dopo alcuni cicli di oscillazione, l'innesco della lampada. Un volta avvenuto l'innesco della lampada, la tensione Sec sul secondario diminuisce in quanto diminuisce la corrente che circola sull'induttanza L1; la capacità Ce1 può scaricarsi attraverso una resistenza Rs4 posta in parallelo ad essa e di alto valore quando il circuito non viene più alimentato dalla tensione di rete.
Il dispositivo 71 di figura 8 comprende oltre al blocco 81 anche un comparatore Comp2 in grado di comparare la tensione Vc con una tensione di riferimento Vref2 dove Vref2>Vref1, ed un blocco di spegnimento 84 che si alimenta attraverso la rete di alimentazione R1-C4 del Diac 34 del circuito di figura 7, schematizzata in figura da un blocco 340, e, una volta attivato, provvede allo spegnimento del blocco 32 mediante il segnale Power off. Partendo dalla condizione in cui la frequenza f è uguale alla frequenza fr, se non avviene l'innesco della lampada (cioè in condizioni di gas esaurito nella lampada), la tensione Sec sul secondario continua a crescere e conseguentemente cresce anche la tensione Vc. Quando la tensione Vc supera la tensione Vref2 il comparatore Comp2 attiva il blocco di spegnimento 84 che conferma la carica su Ce1 mediante la retroazione R, spegne il blocco 32 con il segnale Power off e, dato che si alimenta attraverso la stessa rete di alimentazione del Diac, impedisce al Diac di inviare impulsi per nuove oscillazioni del sistema.
Nella figura 8a è mostrato un esempio di implementazione circuitale del blocco 32 del circuito di figura 7. Tale blocco 32 comprende il diodo Diac 34 connesso al secondario Sec ed al blocco di rete 340 ed all'anodo di un diodo D60 avente il catodo connesso al nodo PC. Il blocco 32 comprende un blocco di diodi formato da diodi D10-D30 connessi in serie con il catodo del diodo D10 connesso a massa Gnd e l'anodo del diodo D30 accoppiato tramite la resistenza Ri1 al secondario Sec, e due diodi D40-D50 connessi in serie con l'anodo del diodo D50 connesso a massa ed il catodo del diodo D40 accoppiato tramite la resistenza Ri1 al secondario Sec; una resistenza Ri2 è posta in parallelo al diodo D40. Il sistema di interruttori 35 comprende un diodo D70 il cui anodo è collegato all'anodo del diodo D40 ed il cui catodo è connesso al terminale di base di un transistor npn Qoff avente il terminale di emettitore a massa Gnd ed il terminale di collettore accoppiato al secondario Sec tramite una resistenza Rg, un transistor NMOS MPWR avente il terminale di souirce connesso a massa, il terminale di gate connesso al terminale di collettore del transistor Qoff, il terminale di drain connesso al terminale di emettitore di un transistor npn QPWR avente il terminale di base accoppiato al secondario Sec tramite una resistenza Rb ed il terminale di collettore connesso al nodo PC, un diodo DPWR avente l'anodo connesso al terminale di source del transistor MPWR ed il catodo connesso al nodo PC.
Nella figura 8b è mostrato un esempio di implementazione circuitale del blocco 33 del circuito di figura 7. Come visibile in figura 8b il blocco 33 mostra gli stessi elementi circuitali del blocco 32 tranne il blocco 34.
Nella figura 9 è mostrato uno schema circuitale più dettagliato del dispositivo di figura 8. Al secondario con induttanza Ls1 al terminale Sec è connessa una prima resistenza Rs1 connessa in serie ad una seconda resistenza Rs2 collegata a massa. In parallelo alla resistenza Rs2 è collegato un diodo Zener Dszl ed al terminale in comune delle resistenze Rs1 e Rs2 è collegato un secondo diodo Zener Dsz2 collegato a sua volta ad un'armatura della capacità Ce1. All'altra armatura della capacità Ce1 è collegato un condensatore Cf1 connesso a massa e collegato ad un generatore di corrente Ig1 connesso al blocco 32. Ai capi della capacità Ce1 sono connessi un terzo diodo Zener Dsz3 in serie ad una resistenza Rs7 ed una resistenza Rs4 in parallelo alla capacità Ce1. Il blocco 84 è formato da un primo transistor bipolare npn Q1 avente il terminale di emettitore collegato al terminale in comune delle capacità Cf1 e Ce1, il terminale di base collegato al terminale in comune degli elementi Dsz3 e Rs7, ed il terminale di collettore collegato sia al terminale di base di un secondo transistor bipolare pnp Q2 ed ad un terminale della resistenza Rs3. Il terminale di emettitore del transistor Q2 è collegato all'altro terminale della resistenza Rs3 ed alla rete R1-C4 di alimentazione del Diac 34, schematizzata in figura da un blocco 340, mentre il terminale di collettore è connesso al terminale in comune degli elementi Dsz2, Dsz3 e Ce1.
Il condensatore Cf1 riceve la corrente Ig1 aggiunta ad una corrente Ir proveniente dal secondario Sec e che attraversa gli elementi RI, Dz2 e la sola capacità elettrolitica Ce1 (è una capacità di valore molto alto tale che ad alte frequenze la sua impedenza è all'incirca nulla) dato che la resistenza Rs4 ha un alto valore. La capacità Cf1 ricevendo la corrente Ig1+Ir si carica velocemente e poiché tale capacità controlla la frequenza fint del sistema di interruttori 35 si ha sul circuito L1-C3 un'onda quadra con una frequenza f maggiore della frequenza di risonanza fr del circuito L-C; cioè si lavora sulla parte induttiva della caratteristica corrente-tensione del circuito e ciò comporta valori bassi di tensione sul condensatore C3 tali da non innescare la lampada ma da permettere la circolazione di una corrente in grado di riscaldare gli elettrodi F1 e F2. Con il passare del tempo il passaggio della corrente Ir sulla capacità Ce1 provvede a caricare questa capacità che non può scaricarsi in quanto Rs4 è una resistenza molto grande e non consente la scarica della capacità Ce1 in un tempo breve (la capacità Ce1 non può scaricarsi attraverso Rs2 perché il diodo Dz2 non permette il passaggio di corrente inversa). La tensione ai capi di Ce1 aumenta e di conseguenza diminuisce il valore della corrente Ir dato che la tensione ai capi delle capacità Ce1 e Cf1 diventa simile alla tensione SecRs2/(Rs1+Rs2); ciò comporta la diminuzione della frequenza f da parte di Cf1 che tende alla frequenza di risonanza fr del circuito L-C serie. Quando f=fr e dopo l'innesco della lampada 1, la tensione sul secondario Ls1 diminuisce in quanto la tensione sul primario L1 è bassa; ciò comporta una tensione di partizione SecR2/(R1+R2) bassa e minore della tensione ai capi del condensatore Ce1 e quindi la correnrte Ir tende a zero. La tensione sul terminale K in comune della capacità Ce1 e del diodo Zener Dsz2 può essere considerata come la tensione Vref1 di figura 8 ed è una tensione variabile. Il comparatore Comp1, la resistenza RIO e l'interruttore 86 sono implementati dall'insieme degli elementi RI, R2, Dsz2 e Ce1; infatti a seconda del valore della tensione SecR2/(R1+R2) e della tensione sul nodo K si ha il passaggio della corrente Ir con un determinato valore. La capacità Cf1 implementa il blocco 83 di figura 9; in tal caso la capacità Ce1 non è connessa a massa ma alla capacità Cf1 per sfruttare la corrente Ir che circola in essa come corrente che consente di variare la frequenza f (tuttavia è possibile avere al posto della capacità Cf1 un dispositivo sensibile alla Vc e capace di variare la frequenza f).
Nella parte del circuito di figura 9 che implementa la funzione di end of life, l'elemento Comp2 è dato dal diodo Zener Dsz3; il blocco 84 si accende quando la tensione ai capi della capacità Ce1 supera il valore di tensione Vbe1+BVDsz3. La connessione R del terminale di collettore del transistor Q2 con l'armatura positiva della capacità Ce1 implementa una funzione di conferma di carica.
Nella figura 10 è mostrato uno schema circuitale di un circuito di pilotaggio per la lampada di figura 1 secondo una variante alla prima forma di realizzazione dell'invenzione. Tale circuito differisce dal circuito di figura 7 per la presenza di un secondo circuito di preheating 100 connesso al blocco 33 che consente di avere sul nodo PC una forma d'onda quadra con un duty-cycle del 50% che si ottiene facendo lavorare in modo alternato le due capacità Cf1 e Cf2.
Lo schema circuitale del dispositivo di preheating 100 è mostrato in figura 11 dove si può vedere che esso consiste nel blocco 81 del circuito di figura 9 senza la presenza del blocco 84 e senza il terzo diodo Zener Dsz3 (si è indicato il terminale del secondario con induttanza Ls2 con lo stesso riferimento utilizzato per il secondario con induttanza Ls1, cioè Sec) . AI posto del generatore di corrente Ig1 e del condensatore Cf1 si hanno il generatore di corrente Ig2 ed il condensatore Cf2. Il dispositivo 100 è connesso al secondario con induttanza Ls2 ed invia un segnale in uscita capace di modulare la frequenza di un sistema di interruttori 101 del blocco 33. Il funzionamento del circuito di preheating 100 è simile al funzionamento della parte del circuito di figura 9 che implementa la funzione di preheating.

Claims (11)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Circuito di pilotaggio di una lampada a fluorescenza (1) avente un primo (F1) ed un secondo (F2) elettrodo ed ineescantesi quando la tensione fra detti primo (F1) e secondo (F2) elettrodo supera una data tensione di soglia (Vth), detto circuito di pilotaggio comprendendo un'induttanza (L1) accoppiata ad una tensione di alimentazione (Vdd) ed ad un terminale (P1) di detto primo elettrodo (F1), un primo condensatore (C3) accoppiato all'altro terminale (P2) di detto primo elettrodo (F1) ed ad un terminale (P4) di detto secondo elettrodo (F2), un dispositivo di controllo (32, 33, 41) comprendente un primo (35) ed un secondo (101) sistema di interruttori capaci di garantire oscillazioni di un segnale di tensione su detta induttanza (L1) e su detto primo condensatore (C3) fino all'innesco di detta lampada (1), caratterizzato dal fatto di comprendere un dispositivo (71) associato a detto dispositivo di controllo (32, 33) ed in grado di agire su detto primo sistema di interruttori (35) in modo da regolare la frequenza (f) di dette oscillazioni da una frequenza maggiore della frequenza di risonanza (fr) di detta induttanza (L1) e di detto primo condensatore (C3) a detta frequenza di risonanza (fr) stessa in modo da garantire un preriscaldamento di detti primo (F1) e secondo (F2) elettrodo, detto dispositivo (71) essendo sensibile all'esaurimento di gas (2) di detta lampada (1) ed essendo capace di inviare un segnale di spegnimento (Power off) a detto dispositivo di controllo (32, 33).
  2. 2. Circuito secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto di comprendere un trasformatore comprendente un primario (L1) ed un primo (Ls1) ed un secondo (Ls2) secondario, detta induttanza (L1) essendo l'induttanza di detto primario, detto dispositivo di controllo (32, 33) comprendendo un primo (32) ed un secondo· (33) dispositivo di controllo e detti primo (35) e secondo (101) sistema di interruttori appartenendo rispettivamente a detto primo (32) e secondo (33) dispositivo di controllo, detto primo (32) e secondo (33) dispositivo di controllo essendo associati rispettivamente a detto primo (Ls1) e secondo (Ls2) secondario.
  3. 3. Circuito secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che detto dispositivo (71) è associato solo a detto primo dispositivo di controllo (32).
  4. 4. Circuito secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto che detto primo dispositivo di controllo (32) comprende; un elemento (34) accoppiato a detta tensione di alimentazione (Vdd) mediante un blocco di rete (RI, C4, 340) e capace di emettere un primo impulso per provocare dette oscillazioni, detto dispositivo (71) alimentandosi mediante detto blocco di rete (RI, C4, 340).
  5. 5. Circuito secondo la rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che detto dispositivo (71) comprende un primo blocco circuitale (Sec, Vref1, Comp1, 86; Sec, Rs1, Rs2, Dsz2) capace di caricare un secondo condensatore (Ce1) a seconda del valore di un segnale (Sec) sul primo secondario (Ls1) rispetto ad un primo dato segnale (Vref1), un secondo blocco circuitale (83, Cf1, Ig1) sensibile alla variazione di carica di detto secondo condensatore (Ce1) ed atto ad agire su detto primo sistema di interruttori (35) per controllare la frequenza (f) di dette oscillazioni in modo da garantire un preriscaldamento di detti primo (F1) e secondo (F2) elettrodo, ed un terzo blocco circuitale (Vref2, Comp2, 84) capace di inviare detto segnale di spegnimento (Power off) a detto primo dispositivo di controllo (32) a seconda del valore di un segnale (Vc) su detto secondo condensatore (Ce1) rispetto ad un secondo dato segnale (Vref2), essendo deto primo dato segnale (Vref1) minore di deto secondo dato segnale (Vref2).
  6. 6. Circuito secondo la rivendicazione 5, caraterizzato dal fato che detto primo blocco circuitale (Sec, Vref1, Comp1, 86; Sec, Rs1, Rs2, Dsz2) comprende un primo comparatore (Comp1) ato a comparare deto segnale (Sec) sul primo secondario (Ls1) e deto primo dato segnale (Vref1) e ad agire su un interruttore (86) capace di collegare o scollegare deto secondo condensatore (Ce1) a deto primo secondario (Ls1) a seconda se detto segnale (Sec) sul primo secondario (Ls1) sia maggiore o minore di deto primo dato segnale (Vref1), e deto terzo blocco circuitale (Vref2, Comp2, 84) comprende un secondo comparatore (Comp2) atto a comparare detto segnale (Vc) su deto secondo condensatore (Ce1) e deto secondo dato segnale (Vref1) e capace di innescare un dispositivo di spegnimento (84) se deto segnale (Vc) su deto secondo condensatore (Ce1) è maggiore di deto secondo dato segnale (Vref2), deto dispositivo di spegnimento (84) essendo capace di inviare deto segnale di spegnimento (Power off) a deto primo dispositivo di controllo (32).
  7. 7. Circuito secondo la rivendicazione 6, caraterizzato dal fato che deto dispositivo (71) comprende una prima (Rs1) ed una seconda (Rs2) resistenza connesse in serie tra detto primo secondario (Sec, Ls1) e massa, il terminale in comune di dete resistenze (Rs1, Rs2) essendo connesso all'anodo di un primo diodo Zener (Dsz2) il cui catodo è connesso a deto secondo condensatore (Ce1), una terza resistenza (Rs4) essendo posta in parallelo a deto secondo condensatore (Ce1), un terzo condensatore (Cf1) avendo un terminale connesso a detto secondo condensatore (Ce1) e ad un terminale di un generatore di corrente (Ig1) ed avendo l'altro terminale connesso a massa, detto secondo condensatore (Ce1) essendo connesso a detto dispositivo di spegnimento (84), detto dispositivo di spegnimento (84) essendo formato da un primo transistor bipolare npn (Q1) avente il terminale di emettitore connesso al terminale in comune di detto secondo (Ce1) e terzo (Cf1) condensatore, il terminale di base connesso all'anodo di un secondo diodo Zener (Dsz3) il cui catodo è connesso al catodo del primo diodo Zener (Dsz2) ed ad un'altra resistenza (Rs7) connessa al terminale di emettitore, il terminale di collettore connesso al terminale di base di. un secondo transistor bipolare pnp (Q2) ed ad un terminale di un ulteriore resistenza (Rs3), detto secondo transistor bipolare pnp (Q2) avendo il terminale di collettore connesso al catodo del primo diodo Zener (Dsz2) ed il terminale di emettitore connesso all'altro terminale dell'ulteriore resistenza (Rs3) ed a detto blocco di rete (R1, C4).
  8. 8. Circuito secondo la rivendicazione 3, caratterizzato dal fatto di comprendere un ulteriore dispositivo (100) in grado di agire su detto secondo sistema di interruttori (101) in modo tale da garantire che dette oscillazioni di detto segnale di tensione abbiano sostanzialmente un duty-cycle del 50%.
  9. 9. Circuito secondo le rivendicazioni 3 e 8, caratterizzato dal fatto che detto ulteriore dispositivo (100) comprende un primo blocco circuitale (Sec, Vref1, Comp1, 86; Sec, Rs1, Rs2, Dsz2) capace di caricare un ulteriore condensatore (Ce1) a seconda del valore di un segnale (Sec) sul secondo secondario (Ls2) rispetto ad un primo dato segnale ( Vref1), un secondo blocco circuitale (83, Cf2, Ig2) sensibile alla variazione di carica di detto ulteriore condensatore (Ce1) ed atto ad agire su detto secondo sistema di interruttori (101) per controllare la frequenza (f) di dette oscillazioni in modo da garantire un preriscaldamento di detti primo (F1) e secondo (F2) elettrodo.
  10. 10. Circuito secondo la rivendicazione 9, caratterizzato dal fatto che detto ulteriore dispositivo (100) comprende una prima (Rs1) ed una seconda (Rs2) resistenza connesse in serie tra detto secondo secondario (Sec, Ls2) e massa, il terminale in comune di dette resistenze (Rs1, Rs2) essendo connesso all'anodo di un primo diodo Zener (Dsz2) il cui catodo è connesso a detto ulteriore condensatore (Ce1), una terza resistenza (Rs4) essendo posta in parallelo a detto ulteriore condensatore (Ce1), un altro condensatore (Cf2) avendo un terminale connesso a detto ulteriore condensatore (Ce1) e ad un terminale di un generatore di corrente (Ig2) ed avendo l'altro terminale connesso a massa.
  11. 11. Circuito secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto di comprendere un convertitore AC/DC (31) atto a convertire un segnale alternato in ingresso in un segnale continuo in uscita fornendo detta tensione di alimentazione (Vdd).
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