ITMI20002878A1 - Piede di appoggio per corpi pesanti - Google Patents

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ITMI20002878A1
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IT2000MI002878A
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Andrea Andreoli
Emanuele Bellini
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Rexnord Marbett Spa
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Description

DESCRIZIONE
La presente invenzione concerne un piede di appoggio, del tipo usato per l'appoggio al suolo o in generale ad una superficie di appoggio di corpi pesanti, particolarmente macchine operatrici quali ad esempio trasportatori a nastro.
Piedi di appoggio del tipo suddetto sono generalmente costituiti da uno stelo accoppiato ad una sua estremità ad uno zoccolo destinato a poggiare su una superficie di appoggio, ad esempio il suolo. All'altra sua estremità lo stelo è accoppiato, solitamente per avvitamento in modo da consentire la regolazione dell'altezza del piede, al corpo pesante che deve essere sorretto, ad esempio ad una macchina operatrice quale un trasportatore a nastro, particolarmente ad un telaio della stessa.
L'accoppiamento fra lo stelo e lo zoccolo può essere di tipo rigido, ed in questo caso si parla di piedi fissi, oppure tale da consentire l'orientamento relativo fra lo stelo e lo zoccolo medesimi, in modo da adattarsi a superfici di appoggio non piane; in questo caso si parla di piedi di appoggio articolati.
In commercio sono disponibili piedi di appoggio con steli in materiale sintetico rigido o in acciaio, di vario diametro, in funzione del carico massimo sopportabile dal piede d'appoggio. Anche gli zoccoli possono essere in materiale sintetico rigido oppure in acciaio, sempre in funzione del carico massimo sopportabile.
Gli zoccoli, particolarmente quelli realizzati in materiale sintetico, hanno una conformazione spaziale che da origine a recessi, cavità, interstizi. Ad esempio, negli zoccoli può essere necessario prevedere fori passanti ed, in corrispondenza degli stessi, recessi per l'accoglimento di elementi di ancoraggio al suolo dello zoccolo, quali viti o simili. Possono essere inoltre previste nervature di irrigidimento dello zoccolo.
La presenza di tali recessi, cavità, interstizi, pur necessaria per guanto sopra menzionato, costituisce un problema in quanto nell'impiego essi divengono ricettacoli di sporcizia e di batteri. Ciò è indesiderabile in generale, ma soprattutto nei casi in cui i piedi di appoggio siano utilizzati per il sostegno di macchine operatrici in stabilimenti di produzione o trattamento di prodotti alimentari.
Un altro problema che può affliggere in particolare i piedi di appoggio con zoccoli in materiale sintetico è il degrado del loro aspetto nel tempo, ad esempio sbiancamento, in conseguenza dell'azione di agenti esterni aggressivi come possono essere quelli presenti nei prodotti utilizzati per la pulizia degli ambienti in cui i piedi di appoggio sono utilizzati. I materiali sintetici utilizzati per la fabbricazione dei piedi di appoggio, ad esempio poliammide caricata con fibre di vetro, sono infatti spesso scelti primariamente in base a considerazioni relative al carico che i piedi devono sopportare, cosa che spesso esclude la possibilità di fare uso di materiali sintetici di altro tipo, meno soggetti al degrado nel tempo del loro aspetto ma del tutto inadatti dal punto di vista della resistenza ai carichi. In altri casi, quando le specifiche di carico massimo sopportabile non sono particolarmente stringenti, per economia di costi si utilizzano materiali sintetici non pregiati, riciclando materiale di risulta da precedenti cicli produttivi. Tali materiali sono soggetti nel tempo ad un degrado del loro aspetto ancor più significativo.
In vista dello stato della tecnica descritto, il problema alla base della presente invenzione è quello di fornire un piede di appoggio che non presenti gli inconvenienti manifestati dai piedi di appoggio noti.
In accordo con la presente invenzione, tale scopo viene raggiunto mediante un piede di appoggio per corpi pesanti, particolarmente macchine operatrici e simili, in accordo con la rivendicazione 1.
Le caratteristiche ed i vantaggi della presente invenzione risulteranno evidenti dalla seguente descrizione dettagliata di una sua possibile forma di realizzazione pratica, illustrata a puro titolo di esempio non limitativo negli uniti disegni, nei quali:
- la figura 1 è una vista assonometrica in sezione ed esplosa di un piede di appoggio in accordo ad una possibile forma di realizzazione pratica della presente invenzione;
- la figura 2 è una vista in pianta del solo zoccolo del piede di appoggio di figura 1;
- la figura 3 è una vista del piede di appoggio analoga a quella di figura 2, ma non in esploso;
- la figura 4 è una vista in sezione piana del piede di appoggio secondo il piano di traccia IV-IV di figura 3;· - la figura 5 è una vista in sezione piana analoga a quella di figura 4 di un piede di appoggio secondo l'invenzione in accordo con una differente forma di realizzazione, e
la figura 6 rappresenta una vista assonometrica in parziale sezione di un piede di appoggio secondo l'invenzione in accordo con una ulteriore forma di realizzazione.
Con riferimento ai disegni, ed in particolare alle figure da 1 a 4, un piede di appoggio secondo una possibile forma di realizzazione della presente invenzione, globalmente indicato con 1, comprende uno stelo 2 ed uno zoccolo 3. Si descriverà innanzitutto lo zoccolo 3, quindi lo stelo 2.
Lo zoccolo 3 comprende un corpo di zoccolo 4, nell 'esempio di pianta circolare ma che in generale può avere altre forme. Secondo una forma di realizzazione preferita il corpo di zoccolo 4 è realizzato in un sol pezzo di materiale sintetico rigido e conformato in modo da avere una base 5 ed una parete anulare 6 che si erge sostanzialmente centralmente dalla base 5. La parete anulare 6, nell'esempio di forma cilindrica, delimita lateralmente una sede emisferica 7, aperta superiormente, inferiormente delimitata da una porzione 50 della base 5.
Perimetralmente alla parete anulare 6, una successione di nervature 8, che nell'esempio raffigurato sono disposte a raggiera, di altezza rispetto alla base 5 decrescente verso il perimetro esterno del corpo di zoccolo 4, collega la superficie esterna della parete anulare 6 alla base 5. Sostanzialmente in corrispondenza dell'estremità distale delle nervature 8, dalla base 5 si erge una ulteriore parete 9, o colletto, di altezza rispetto alla base 5 minore dell'altezza della parete anulare 6, e in generale anche di spessore inferiore. Le nervature 8 suddividono la fascia della base 5 compresa fra la parete anulare 6 ed il colletto 9 in una pluralità di settori 52. Opzionalmente, in uno o più di detti settori 52 (nell'esempio raffigurato, in due settori 52 fra loro diametralmente opposti) sono formati fori passanti 53 preferibilmente asolati per consentire, ove desiderato o necessario, l'ancoraggio al suolo o più in generale alla superficie di appoggio dello zoccolo 3 mediante ad esempio viti (come ad esempio mostrato in figura 4) .
Lungo un bordo periferico esterno 51 della base 5, bordo che preferibilmente è rastremato verso l'alto, è inferiormente formata una scanalatura 10.
Al di sotto della base 5 è applicato un cuscino 13, nell'esempio di forma discoidale, in materiale elastomerico, che ha le funzioni di evitare lo scivolamento del piede sulla superficie di appoggio e di smorzare le vibrazioni della macchina operatrice che, attraverso lo stelo 2, si propagano allo zoccolo 3. Il cuscino 13 si estende perifericamente oltre il bordo periferico esterno 51 della base 5. Ove la base 5 sia provvista di fori passanti 53 per il passaggio di viti o simili per l'ancoraggio dello zoccolo al suolo o alla superficie di appoggio, il cuscino 13 sarà provvisto di corrispondenti fori passanti 130.
Lo stelo 2 comprende una porzione cilindrica filettata 20 per l'accoppiamento al corpo pesante (non mostrato) che il piede è destinato a sorreggere. L'estremità 15 dello stelo 2 che si accoppia con lo zoccolo 3 è sostanzialmente sferica, preferibilmente di diametro maggiore rispetto al diametro della porzione 20 dello stelo, detto diametro dell'estremità sferica 15 dello stelo 2 essendo sostanzialmente corrispondente al diametro della sede emisferica 7 prevista nello zoccolo 3. Fra la porzione di stelo 20 e l'estremità sferica 15 dello stesso è previsto un colletto 16 sostanzialmente circolare, di diametro massimo pari al diametro dell'estremità sferica 15, con due opposte fresature 17 per l'impegno da parte di una chiave di avvitamento della porzione 20 nel corpo pesante che deve essere sorretto dal piede.
Completa il piede di appoggio 1 una calotta 22 di copertura e rivestimento, di forma complementare al corpo di zoccolo 4, preferibilmente ma non esclusivamente anch'essa in materiale sintetico, il cui lato esterno è sostanzialmente liscio, privo di irregolarità, recessi o interstizi. La calotta 22 si estende perifericamente fino a sopravanzare il bordo periferico esterno 51 della base 5, in modo da coprire la base 5 stessa.
La calotta 22 presenta un foro centrale 23 di diametro almeno pari al diametro dello stelo 2, preferibilmente almeno pari al diametro della sede emisferica 7. Sul lato interno della calotta 22 sono ricavate una prima nervatura circonferenziale 24, più interna, una seconda nervatura circonferenziale 25, concentrica ed esterna alla prima nervatura 24, e in corrispondenza di un bordo periferico esterno 60 un dente circonferenziale 26 aggettante verso l'interno della calotta 22. Il diametro interno della prima nervatura circonferenziale 24 corrisponde al diametro esterno della parete anulare 6, il diametro interno della seconda nervatura circonferenziale 25 corrisponde al diametro esterno del colletto 9, ed il diametro del dente circonferenziale 26 corrisponde al diametro del bordo periferico esterno 51 del corpo di zoccolo 4 in corrispondenza della scanalatura 10.
Per l'assemblaggio del piede 1, l'estremità sferica 15 dello stelo 2 viene inserita nella sede emisferica 7. Questo tipo di accoppiamento consente una inclinazione relativa fra lo stelo e lo zoccolo, ossia rende il piede di appoggio articolato, ma non è da considerarsi assolutamente limitativo ai fini della presente invenzione, la quale trova immediata applicazione anche nel caso di piedi di appoggio articolati di altro tipo, come pure di piedi di appoggio fissi .
Se è previsto l'ancoraggio del piede di appoggio al suolo o più in generale alla superficie di appoggio, si procede alla applicazione delle viti o degli altri mezzi prescelti per realizzare tale ancoraggio.
Sullo zoccolo 3 viene quindi montata, esercitando una leggera pressione, la calotta 22, le cui nervature 24 e 25 calzano rispettivamente, con lieve interferenza, su una fascia esterna superiore della parete anulare 6 e sul colletto 9, mentré il dente circónferenziale 26, per flessione elastica della calotta, scivola sul bordo periferico esterno 51 rastremato dello zoccolo 3 fino ad innestarsi nella scanalatura 10, agganciandosi a scatto alla base 5. La porzione di sommità della calotta 22, compresa fra il foro centrale 23 e la nervatura circónferenziale 24, poggia sul bordo superiore della parete anulare 6. Il bordo esterno 60 della calotta 22 risulta a filo del bordo del cuscino 13.
Si noti che la calotta di rivestimento 22 può anche essere applicata allo zoccolo 3 preliminarmente all'inserimento dell'estremità sferica 15 dello stelo 2 nella sede emisferica 7, è può anche essere smontata dallo zoccolo 3 senza necessità di un preliminare smontaggio dello stelo 2.
Una volta che la calotta 22 è stata montata sullo zoccolo 3, il piede di appoggio 1 si presenta almeno superiormente sostanzialmente chiuso, esternamente sostanzialmente liscio, senza recessi e interstizi. I recessi e gli interstizi previsti nello zoccolo 3, ad esempio le cavità fra le nervature 8 in corrispondenza dei settori 52 della base 5, sono infatti resi inaccessibili dall'esterno grazie alla chiusura fornita dalla calotta 22. L'accoppiamento con leggera interferenza fra le nervature 24 e 25 della calotta 22 e, rispettivamente, la parete anulare 6 ed il colletto 9 dello zoccolò 3, garantisce una sufficiente tenuta contro l'infiltrazione di liquidi. In questo modo, si evita che il piede di appoggio divenga un ricettacolo di sporcizia e batteri. Si noti che la tenuta potrebbe analogamente essere conseguita in altro modo, prevedendo ad esempio guarnizioni, O-ring, o facendo uso di collante e simili.
Inoltre, poiché la calotta 22 non deve sostenere particolari sforzi a differenza dello zoccolo 3 sul quale invece grava il carico applicato allo stelo, la scelta del materiale sintetico da utilizzare per la fabbricazione della calotta 22 stessa non è vincolata a considerazioni di resistenza ai carichi. E' pertanto possibile utilizzare materiali sintetici che offrano una adeguata costanza nel tempo delle caratteristiche estetiche della calotta 22, anche in presenza di agenti esterni aggressivi. L'aspetto esteriore del piede 1 non è in tal modo soggetto nel tempo a degrado. Ad esempio, mentre per lo zoccolo si potranno utilizzare poliammide o polipropilene caricati con fibre di vetro, per la realizzazione della calotta si potrà utilizzare polipropilene semplice, non caricato con fibre di vetro, eventualmente anche riciclando materiale di risulta da precedenti cicli di fabbricazione.
Una ulteriore possibilità offerta dalla presente invenzione risiede nel fatto che la calotta 22 può essere realizzata in una varietà di colori, senza per questo incidere in alcun modo sulle caratteristiche intrinseche del materiale costituente lo zoccolo 3.
Una ancora ulteriore possibilità consiste nel realizzare la calotta 22 in sottile lamina di acciaio inox, da abbinare a zoccoli sia in materiale sintetico che in acciaio. Proprio in vista del fatto che la calotta non deve sopportare carichi, la lamina di acciaio inox costituente la calotta può essere di spessore contenuto.
La figura 5 mostra, in una sezione piana analoga a quella di figura 4, una variante di realizzazione del piede di appoggio per corpi pesanti secondo l'invenzione genericamente indicato con 201. In figura 5, parti del piede di appoggio per corpi pesanti 201 identiche o simili a quelle corrispondenti delle figure da l a 4 sono contraddistinte dagli stessi riferimenti.
Lo zoccolo 3 comprende ancora una sede emisferica 7 atta ad accogliere l'estremità sferica 15 dello stelo 2. La sede emisferica 7 è lateralmente delimitata da una parete anulare 6, ad esempio circolare. Dalla periferia esterna della parete anulare 6, una pluralità di nervature 8 si estende, decrescendo in altezza, verso la base 5. Le nervature 8 suddividono la base 5 in settori 52, in almeno uno (preferibilmente almeno due, diametralmente opposti) dei quali sono previsti fori passanti 53 per il passaggio di viti o simili di ancoraggio dello zoccolo al suolo o al generica superficie di appoggio. Le nervature 8 si estendono sostanzialmente sino alla periferia della base 5, in corrispondenza della quale periferia dalla base 5 si erge una cornice circonferenziale 30, di altezza rispetto alla base minore dell'altezza della parete anulare .6. Lungo la periferia 31 della base 5 è inoltre realizzata una fascia 32 aggettante, di spessore crescente verso il basso, il cui bordo inferiore è preferibilmente inclinato verso il basso.
II cuscino 13 in materiale elastomerico ha diametro tale da risultare a filo della periferia 31 della base 5.
La calotta 22 del piede di appoggio 201 si estende perifericamente oltre il bordo periferico esterno della base 5, in modo da coprire la base 5 stessa.
II lato esterno della calotta 22, ossia la superficie superiore della stessa, è sostanzialmente liscia, priva di irregolarità, recessi o interstizi. La calotta 22 è munita di un foro centrale 23, di diametro idoneo a permettere il passaggio dell'estremità sferica 15 dello stelo 2. Internamente alla calotta 22 è ancora realizzata una nervatura circonferenziale 24 che, in condizioni operative, ossia quando la calotta è applicata allo zoccolo, calza con leggera interferenza su una fascia superiore della parete anulare 6. La calotta 22 è inoltre sagomata in modo da formare ima scossalina periferica 35, che dal lato interno comprende uno spallamento circonferenziàle 36 atto a fare battuta sul colletto 30, e, più in basso, una scanalatura circonferenziàle 34 il cui bordo inferiore 33, inclinato verso il basso, costituisce un dente di aggancio alla fascia 32, la quale dal canto suo è accolta nella scanalatura 34 (come ben visibile nel dettaglio in scala ingrandita di figura 5).
La figura 6 mostra un'ulteriore forma di realizzazione di un piede di appoggio per corpi pesanti secondo l'invenzione, genericamente indicato con 301. Le parti del piede di appoggio 301 identiche o simili a quelle dei piedi di appoggio 1 e 201 sono contraddistinte con gli stessi numeri di riferimento.
Lo zoccolo 3 comprende una sede emisferica 7 atta ad accogliere l'estremità sferica 15 dello stelo 2. La sede emisferica 7 è lateralmente delimitata da una parete anulare 6, ad esempio circolare. Una pluralità di nervature 8, si estende, con altezza decrescente, dalla periferia esterna della parete anulare 6 verso il bordo periferico esterno della base 5. Le nervature 8 suddividono la base 5 in settori 52, in almeno uno (preferibilmente due, diametralmente opposti) dei quali sono previsti fori passanti 53 per il passaggio di viti o simili di ancoraggio dello zoccolo al suolo o al generica superficie di appoggio. Le nervature 8 si estendono, con altezza decrescente, sostanzialmente fino alla porzione periferica esterna della base 5, in corrispondenza della quale la base 5 è provvista di un bordo circonferenziale 30 avente un'altezza, rispetto alla base 5, inferiore a quella della parete anulare 6.
La porzione superiore della parete anulare 6 è priva di nervature 8 ed è conformata in modo da individuare una sede di guarnizione atta ad accogliere una rispettiva guarnizione anulare 302, come illustrato in figura 6. La guarnizione anulare 302 può essere realizzata in gomma, in materiale elastomerico o in qualsiasi altro materiale adatto per guarnizioni. Al posto della guarnizione anulare 302 può essere impiegata un o-ring, una baderna e simili.
Preferibilmente, la superficie esterna della guarnizione anulare 302 risulta essere a filo con la superficie periferica esterna della parete anulare 6.
Il cuscino 13 è realizzato in materiale elastomerico e presenta un diametro leggermente più piccolo del diametro periferico della base 5, così da individuare un gradino, o spallamento, circonferenziale 303 tra il cuscino 13 e la base 5 dello zoccolo 3.
La calotta 22 del piede di appoggio 201 si estende perifericamente oltre il bordo periferico esterno della base 5, in modo da coprire la base 5 stessa.
Il lato esterno della calotta 22, ossia la superficie superiore della stessa, è sostanzialmente liscia, priva di irregolarità, recessi o interstizi. La calotta 22 è munita di un foro centrale 23, di diametro idoneo a permettere il passaggio dell'estremità sferica 15 dello stelo 2. Internamente alla calotta 22 è realizzata una nervatura circonferenziale 24 che, in condizioni operative, ossia quando la calotta è applicata allo zoccolo, calza con leggera interferenza sulla guarnizione anulare 302, così da assicurare una chiusura a tenuta che consenta di evitare l'infiltrazione di liquidi nello zoccolo 3. Nel contempo, la nervatura circonferenziale 24 è in appoggio premente contro la superficie superiore delle nervature 8.
La calotta 22 è inoltre sagomata in modo da formare una scossalina periferica 305 che, in corrispondenza del lato interno, presenta un dente di aggancio che, quando la calotta 22 è montata sullo zoccolo 3, è atto ad agganciarsi a scatto con il gradino circonferenziale dello zoccolo 3. Nel contempo, il dente della scossalina periferica 305 è in appoggio premente contro la superficie laterale esterna del cuscino 13(come mostrato in figura 6), assicurando una adeguata tenuta tra la calotta 22 e lo zoccolo 3.
Il piede di appoggio 301 di figura 6, consente di realizzare una chiusura a tenuta fra la calotta 22 e lo zoccolo 3, assicurando nel contempo un'ampia possibilità di regolazione angolare della posizione dello stelo 2 rispetto allo zoccolo 3.
È chiaro che possono essere previste varianti e/o aggiunte a quanto sopra descritto ed illustrato.
Come è già stato menzionato, l'invenzione si applica in generale a piedi di appoggio di qualunque conformazione spaziale, sia fissi che articolati, e qualunque sia il particolare tipo di accoppiamento fra lo stelo e lo zoccolo.
La calotta di copertura può essere realizzata in materiale sintetico o in altro materiale, ad esempio in sottile lamina di acciaio inox.
L'accoppiamento fra la calotta e lo zoccolo può essere realizzato mediante mezzi di accoppiamento geometrico, come negli esempi descritti, oppure mediante mezzi di accoppiamento di altro tipo.
L'accoppiamento a tenuta fra la calotta e lo zoccolo, ove desiderato, potrà essere ottenuto in vario modo, ad esempio mediante guarnizioni, O-ring, collanti.

Claims (19)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Piede di appoggio per corpi pesanti, particolarmente macchine operatrici e simili, comprendente uno stelo (2) per l'accoppiamento del piede (1;201; 301) alla macchina, accoppiato ad uno zoccolo (3) destinato a poggiare su una superficie di appoggio, caratterizzato dal fatto di comprendere un elemento di copertura (22) dello zoccolo (3), amovibilmente accoppiabile allo zoccolo (3) stesso ed atto a ricoprire lo zoccolo (3) lasciando fuoriuscire lo stelo (2).
  2. 2. Piede di appoggio secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detto elemento di copertura (22) è accoppiato allo zoccolo (3) sostanzialmente a tenuta, in modo da impedire infiltrazioni di liquidi nello zoccolo (3) .
  3. 3. Piede di appoggio secondo la rivendicazione 2, caratterizzato dal fatto che l'accoppiamento a tenuta dell'elemento di copertura (22) allo zoccolo (3) è conseguito per cooperazione con interferenza di rispettive pareti (6,24,9,25) aggettanti dallo zoccolo (3) e dall'elemento di copertura (22) .
  4. 4. Piede di appoggio secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto elemento di copertura (22) dello zoccolo (3) è accoppiato allo zoccolo (3) mediante mezzi di accoppiamento geometrico (26,10; 32-34 ,303)).
  5. 5. Piede di appoggio secondo là rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di accoppiamento geometrico (26,10; 32-34;303) sono mezzi a scatto.
  6. 6. Piede di appoggio secondo la rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che detti mezzi a scatto sono disposti in corrispondenza di un bordo periferico esterno (51;31) dello zoccolo (3) e di un corrispondente bordo periferico esterno (60;35) dell'elemento di accoppiamento (22).
  7. 7. Piede di appoggio secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto elemento di copertura (22) è in forma di calotta sostanzialmente complementare allo zoccolo (3).
  8. 8. Piede di appoggio secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto elemento di copertura (22) è in materiale sintetico, particolarmente in polipropilene.
  9. 9. Piede di appoggio secondo una qualunque delle rivendicazioni da 1 a 7, caratterizzato dal fatto che detto elemento di copertura (22) è in metallo, particolarmente in acciaio inox.
  10. 10. Piede di appoggio secondo una qualunque delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detto zoccolo (3) è in materiale sintetico rigido resistente ai carichi applicati allo stelo (2), in particolare poliammide o polipropilene caricati con fibre di vetro.
  11. 11. Piede di appoggio secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che lo zoccolo (3) comprende un corpo di zoccolo (4) realizzato in un sol pezzo di materiale sintetico rigido ed è conformato in modo da presentare una base (5) e una parete anulare (6) che si erge dalla base (5) e una parete anulare (6) che delimita lateralmente una sede emisferica (7) atta a ricevere l'estremità (15) dello stelo (2).
  12. 12. Piede di appoggio secondo la rivendicazione 11, caratterizzato dal fatto che il corpo di zoccolo (4) comprende una pluralità di nervature (8) disposte a raggiera rispetto alla parete anulare (6).
  13. 13. Piede di appoggio secondo la rivendicazione 12, caratterizzato dal fatto che, rispetto alla base (5), dette nervature (8) presentano un'altezza che è inferiore all'altezza della parete anulare (6) e decrescente verso il perimetro esterno del corpo di zoccolo 4.
  14. 14. Piede di appoggio secondo la rivendicazione 11, caratterizzato dal fatto che lo zoccolo (3) comprende un cuscino (13) associato al disotto della base (5) per evitare lo scivolamento del piede sulla superficie di appoggio e di smorzare le vibrazioni.
  15. 15. Piede di appoggio secondo la rivendicazione 11, caratterizzato dal fatto che detto cuscino (13) è realizzato con materiale elastomerico.
  16. 16. Piede di appoggio secondo la rivendicazione 15, caratterizzato dal fatto che la calotta (22) si impegna sostanzialmente a tenuta con il cuscino (13), al fine di evitare infiltrazioni di liquidi nello zoccolo (13).
  17. 17. Piede di appoggio secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che lo zoccolo (3) comprende mezzi di guarnizione (302) per assicurare una chiusura a tenuta con l'elemento di copertura (22) e prevenire infiltrazioni di liquidi nello zoccolo (13).
  18. 18. Piede di appoggio secondo la rivendicazione 17, caratterizzato dal fatto che lo zoccolo (3) comprende un corpo di zoccolo (4) realizzato in un sol pezzo di materiale sintetico rigido ed è conformato in modo da presentare una base (5) e una parete anulare (6) che si erge dalla base (5) e una parete anulare (6) che delimita lateralmente una sede emisferica (7) atta a ricevere l'estremità (15) dello stelo (2), la zona superiore della parete anulare (6) essendo conformata in modo da formare esternamente una sede per guarnizioni atta a ricevere una guarnizione (302).
  19. 19. Piede di appoggio secondo la rivendicazione 18, caratterizzato dal fatto che detta guarnizione è una guarnizione anulare (302).
IT2000MI002878A 1999-12-30 2000-12-29 Piede di appoggio per corpi pesanti IT1319709B1 (it)

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