ITMI20001515A1 - Metodologia per produrre frigoriferi multivano - Google Patents

Description

La presente invenzione si riferisce ad una metodologia per produrre frigoriferi verticali multavano, dotati cioè di più vani di conservazione a temperature diverse.

Sono noti nelle più svariate realizzazioni frigoriferi dotati di più di due vani di conservazione a temperature diverse. In genere i vani sono tre: un vano congelatore, uno refrigeratore e l'altro definito come crisper o cantina per la conservazione di prodotti a temperature superiori a quelle degli altri due vani. Tra questi frigoriferi ve ne sono di quelli in cui i tre vani sono situati l'uno al disopra dell'altro e ciascuno è chiuso verso l'ambiente esterno da una propria porta. Vi sono pure frigoriferi a tre vani in cui uno dei vani è interno ad un altro per cui questi due vani sono chiusi verso l'esterno da una porta comune sicché, verso l'esterno, il frigorifero presenta due porte.

Sono altresì noti frigoriferi le cui porte hanno una relativamente notevole profondità tale che ad esempio il vano di conservazi

chiusa, abbia una profondità ascrivibile alla porta per il 15-20%. Lo scopo è quello di consentire all'utente una migliore visibilità ed accessibilità del contenuto del frigorifero.

Nonostante l'affollamento dello stato della tecnica afferente i frigoriferi, parecchio resta ancora da fare per ridurre, attraverso la via della standardizzazione dei costituenti principali dei frigoriferi, i costi di produzione e soddisfare ciò nonostante le esigenze estetiche e funzionali della clientela .

Scopo della presente invenzione è quello di realizzare una metodologia per ottenere frigoriferi della tipologia indicata in grado di assumere due configurazioni diverse utilizzando sostanzialmente gli stessi componenti di base.

Questo scopo, oltre ad altri che meglio risulteranno dalla descrizione dettagliata che segue, vengono raggiunti dalla metodologia conforme agli insegnamenti delle annesse rivendicazioni.

L'invenzione sarà meglio compresa dalla descrizione dettagliata che segue, fornita a puro titolo esemplificativo e quindi non limitativo, di una sua preferita forma di realizzazione illustrata nell'annesso disegno, in cui:

la Fig. 1 mostra schematicamente in uno spaccato verticale, un frigorifero dell'invenzione in una prima combinazione dei suoi componenti di base;

la Fig. 2 mostra schematicamente, in uno spaccato verticale, il frigorifero dell'invenzione in una seconda combinazione dei suoi componenti di base e

la fig. 3 è una vista prospettica di un esempio di .realizzazione del frigorifero nella versione di fig. 1.

Le due versioni del frigorifero riprodotto nelle Fig. 1 e 2 hanno in comune gli stessi componenti di base del relativo mobile o corpo e cioè la parte statica 1, due porte 2 o 3, diversamente dimensionate longitudinalmente, di chiusura del corpo verso l'esterno ed un divisorio frontale 4 tra le due ; porte, costituente anche cruscotto del frigorifero, nel senso che è atto a contenere: i comandi anche manuali K (figura 3) del frigorifero (ad esempio di temperatura, umidità ecc.), visualizzatori delle condizioni operative, filtri antiumido, eventuali ventole di circolazione dell'aria, la circuiteria elettronica di controllo del frigorifero e così via.

Le porte sono incernierate in modo convenzionale ài corpo 1 ed al divisorio 4.

La parte statica 1, realizzata con tecnica tradizionale, comprende una terna di vani, tra loro sovrapposti, precisamente:un vano di refrigerazione A (previsto ad esempio per temperature da 0 a 3°CJ; un vano congelatore B (previsto per temperature inferiori a -18°C) ed un vano di conservazione C (fungente ad esempio da cantina o crisper a temperatura 4-.5°C).

Le due porte 2,3 sono profonde (distanza P) e di profondità sostanzialmente eguale. La profondità P delle porte è scelta, in modo da contribuire almeno per il 30% (preferibilmente tra il 35-40%) alla profondità complessiva Pc che il vano di refrigerazione A viene ad<! >assumere a porta chiusa.

Il divisorio 4 è accoppiato in modo noto qualsiasi alla parte statica 1, ad esempio mediante mezzi a vite. Nella versione di Fig. 1 il divisorio 4 è connesso all'altezza;del setto 6 che separa i due vani A e B, mentre nella versione di Fig. 2 è connesso al setto 7 che separa i due vani B e C.

Il vano congelatore B è corredato di propria porta 5 rappresentata da uno sportello girevole attorno ad un asse orizzontale inferiore (anche se non è da escludere l'incernieramento su un asse verticale) .

Nella versione di Fig. 1 la volumetria disponibile per la refrigerazione è data dalla somma di quella del vano A presente nel corpo 1 con quella disponibile nella porta 2.

La volumetria del vano C si arricchisce della volumetria relativa alla porta 3. Poiché la parte superiore della porta 3 è affacciata al vano congelatore B, la differenza di temperatura tra quest'ultima ed il vano C è inferiore rispetto a quella esistente negli armadi frigoriferi di tipo tradizionale, in cui la porta del congelatore comunica direttamente con l'esterno. Ciò consente di aumentare l'efficienza dell'elettrodomestico, riducendo i consumi energetici.

Nella versione di Fig. 2 la volumetria disponibile per la conservazione (vano A) è maggiore di quella della versione precedente, precisamente della differenza di volumetria tra le due porte (3-2), mentre si riduce in modo corrispondente la volumetria del vano C. Anche in questa configurazione si mantengono i vantaggi energetici della configurazione di figura 1.

Dopo quanto descritto risultano evidenti i vantaggi dell'invenzione, la quale insegna come, utilizzando componenti basici comuni (corpo 1, porte 2,3 e separatore 4), possono ottenersi due versioni diverse di frigorifero. L'uso del termine "comuni" non significa però identità nei dettagli, quali ad esempio il numero di ripiani, di sensori, di elementi scatolari, contenitori, cassetti, portabottiglie, sportelli ecc. di cui i componenti comuni possono essere corredati in sede di approntamento del frigorifero. Del pari i divisori 4 possono, pur nella loro identità di divisori e di sostegno a cerniera delle porte, contenere apparecchiature e mezzi di controllo diversi. Va in ogni caso evidenziato che, la soluzione prevedente l'uso dei divisori frontali collocabili in due posizioni diverse offre la possibilità di prevedere che la parte elettronica sia in grado di gestire in modo diverso le due versioni del frigorifero in funzione della collocazione del divisorio. Si può ad esempio adottare un sensore di presenza, ad esempio un reed o sensore di Hall nel divisorio, ed un magnete in uno dei setti 6,7, ma non nell'altro. La collocazione del divisorio 5 in corrispondenza del setto con magnete determina uno "stato" del sensore che consente un tipo di gestione diverso da quello che deriva dalla collocazione sull'altro setto.

E' evidente che il dimensionamento dei componenti basici descritti può essere scelto entro ampi limiti purché nel rispetto della intercambiabilità su uno stesso corpo statico plurivano verticale di porte dimensionate diverse (in altezza).

Claims (5)

1. RIVENDICAZIONI 1. Metodologia per ottenere frigoriferi verticali dotati di corpo statico in due diverse versioni, caratterizzato dal fatto che prevede che ciascuna delle due versioni comprenda un sostanzialmente eguale corpo statico (1), due porte profonde, diseguali in altezza (2,3) atte rispettivamente ad intercettare verso l'esterno due vani (A+B o 3+C) ed un vano (A o C), ed un divisorio frontale selettivamente vincolabile al corpo statico (1) in due posizioni diverse di quest'ultimo, in funzione delle quali un diverso prescelto vano (A,C) si arricchisce in volumetria per connessione con la porta profonda di maggiore altezza (3).
2. 2. Metodologia secondo la rivendicazione 1, in cui i tre vani (A,B,C) sovrapposti verticalmente sono previsti per operare a temperature diverse con quello intermedio, provvisto di porta ausiliaria (5), a temperature più basse per il congelamento e la conservazione di congelati.
3. 3. Metodologia secondo le rivendicazioni precedenti, in cui il divisorio frontale (4) presenta mezzi di comando, visualizzazione ed incorpora filtri, ventilatori e mezzi elettronici di gestione del frigorifero.
4. 4. Metodologia secondo le rivendicazioni precedenti, in cui i vani (A,B,C) si succedono dall'alto in basso nel seguente ordine: vano di refrigeratore (A), vano congelatore (B) e vano conservatore (C) a temperatura più elevata dagli altri due.
5. 5. Metodologia secondo almeno una delle rivendicazioni precedenti, in cui la profondità (P) deLIe porte profonde {2,3} è almeno pari al 20% (preferibilmente dal 30 al 40%) di quella del vano refrigeratore a porta chiusa.