ITMI20000270A1 - Fotoconduttore - Google Patents

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ITMI20000270A1
ITMI20000270A1 IT2000MI000270A ITMI20000270A ITMI20000270A1 IT MI20000270 A1 ITMI20000270 A1 IT MI20000270A1 IT 2000MI000270 A IT2000MI000270 A IT 2000MI000270A IT MI20000270 A ITMI20000270 A IT MI20000270A IT MI20000270 A1 ITMI20000270 A1 IT MI20000270A1
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IT2000MI000270A
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Inventor
Herbert Mayer
Albert Gerngross
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Bsh Bosch Siemens Hausgeraete
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    • G02B6/0005Light guides; Structural details of arrangements comprising light guides and other optical elements, e.g. couplings specially adapted for lighting devices or systems the light guides being of the fibre type
    • G02B6/0008Light guides; Structural details of arrangements comprising light guides and other optical elements, e.g. couplings specially adapted for lighting devices or systems the light guides being of the fibre type the light being emitted at the end of the fibre
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Description

Descrizione
L'invenzione si riferisce ad un fotoconduttore fissato in una custodia di materia plastica.
Dal documento DE 36 21 438 Al è noto un dispositivo di comando e di indicazione per apparecchi domestici, nel quale fotoconduttori servono a portare raggi di luce ad elementi indicatori. I fotoconduttori, corrispondentemente alla disposizione sotto forma di file degli elementi indicatori, sono raggruppati sotto forma di file in modo da formare un'unità costruttiva, sono uniti l'uno con l'altro attraverso regoli e sono accoppiati con la custodia di materia plastica tramite elementi di fissaggio.
Compito dell'invenzione è quello di configurare un fotoconduttore del genere menzionato inizialmente in maniera che esso possa essere fissato in modo semplice nella custodia di materia plastica.
Questo compito viene risolto secondo l'invenzione per il fatto che essa presenta una superficie di passaggio della luce, libera, e quantomeno una superficie laterale, che si estende in modo sostanzialmente ortogonale rispetto a questa ed è inseribile in un'apertura della custodia, e quantomeno un cuneo a mortasa che è posizionato sulla superficie laterale, serve all'accoppiamento per vincolo dinamico con una parete interna dell'apertura della custodia e si allarga in direzione della superficie di passaggio della luce.
Vantaggiosi, ulteriori aspetti si desumono dalle rivendicazioni subordinate.
Conformemente all'invenzione viene creato un fotoconduttore che può essere fissato in maniera semplice, il cui cuneo a mortasa, posizionato nella zona della parete laterale, stabilisce un accoppiamento per vincolo dinamico con la parete interna dell'apertura della custodia, laddove la materia plastica della custodia si deforma plasticamente e/oppure elasticamente nella zona del cuneo a mortasa. Il quantomeno singolo cuneo a mortasa presenta preferibilmente un bordo esterno che si estende ortogonalmente rispetto alla superficie di passaggio della luce, al fine di impedire uno sfilamento graduale del fotoconduttore fuori dall'apertura. L'inserimento a forza del fotoconduttore nell'apertura della custodia viene facilitato quando il fotoconduttore presenta un bordo a mortasa appuntito rivolto verso la parete interna dell'apertura della custodia. E' vantaggioso che - nel caso di una sezione trasversale tonda oppure ellittica del fotoconduttore - quantomeno una superficie laterale del fotoconduttore sia realizzata almeno parzialmente sotto forma di superficie di guida per l'inserimento del fotoconduttore nell'apertura. Questa possiede una corrispondente superficie di guida. Entrambe le superfici di guida sono realizzate con accoppiamento incerto tra l'una e l'altra, vale a dire che la superficie di guida del fotoconduttore possiede una dimensione nominale oppure una dimensione più piccola, la superficie di guida dell'apertura della custodia possiede una dimensione nominale oppure una dimensione più grande entro un ristretto campo di tolleranza, cosicché viene facilitata l'introduzione del fotoconduttore nell'apertura.
La superficie di guida si estende preferibilmente, nella direzione di inserzione, su una zona più grande rispetto al quantomeno singolo cuneo a mortasa, in maniera tale che il fotoconduttore, quando viene inserito nell'apertura della custodia, venga anzitutto guidato ad opera della sua superficie di guida nella superficie di guida dell'apertura e successivamente venga bloccato nell'apertura solo per effetto del cuneo a mortasa posizionato più vicino alla superficie di passaggio della luce. La superficie di guida abbraccia vantaggiosamente il cuneo a mortasa, laddove essa è posizionata rispetto alla superficie di passaggio della luce in modo da formare un angolo retto, viene in seguito a ciò evitato che i raggi di luce, che incidono nel fotoconduttore attraverso la superficie contrapposta alla superficie di passaggio della luce ed accolta dall'apertura, incidano in modo inclinato, sopprimendo pertanto indesiderate riflessioni a ritroso. Per evitare indesiderate riflessioni a ritroso serve anche il fatto che la superficie di ingresso della luce e la superficie di passaggio della luce presentano una superficie rugosa. Vantaggiosa è a titolo di esempio una rugosità RA di 9 fino a 12 μτη, ciò che corrisponde ad un valore massimo della rugosità Rt di 40 fino a 60 μm. Il fotoconduttore consiste a titolo di esempio in polimetilmetacrilato . La durezza del materiale del fotoconduttore è superiore a quella del materiale della custodia, per esempio in ragione di una volta e mezza. La materia plastica della custodia è per esempio una miscela di policarbonato e di materia plastica ABS. Un inserimento uniforme del fotoconduttore nell'apertura viene reso possibile quando questa presenta due superfici di guida simmetricamente contrapposte l'una all'altra. Un bloccaggio uniforme del fotoconduttore viene conseguito tramite parti a mortasa disposte simmetricamente relativamente alle superfici di guida .
Per una migliore alimentazione della luce serve un incavo concavo nella superficie di entrata della luce. In luogo dell'incavo concavo può anche essere previsto un foro nella superficie di entrata della luce, nel quale si protende un diodo luminoso che irradia la luce da portare.
L'invenzione viene in appresso illustrata più nel dettaglio in un esempio di realizzazione, in relazione a disegni.
Qui mostrano:
fig. 1 una vista della superficie di passaggio della luce del fotoconduttore,
fig. 2 una vista in prospettiva,
fig. 3 una vista della superficie di entrata della luce,
fig. 4 una vista laterale,
fig. 5 un particolare in scala più grande dalla figura 4 e
fig. 6 una vista anteriore.
Un fotoconduttore 1 (figure 1 fino a 3) presenta una superficie di entrata della luce 2 ed una superficie di passaggio della luce 3. La superficie di entrata della luce 2 è curva in modo concavo verso il centro del fotoconduttore al fine di ottenere un buon apporto di raggi di luce. Il fotoconduttore 1 presenta un corpo centrale 4 a forma di tronco di cono, il quale si allarga un poco dalla superficie di entrata della luce 2 verso la superficie di passaggio della luce 3, laddove una superficie conica 5 del corpo 4 possiede, relativamente all'asse longitudinale del fotoconduttore l, per esempio un'inclinazione di un grado. L'inclinazione della superficie laterale 5 risulta da motivazioni legate alla tecnica di fabbricazione. Solo a motivo dell'inclinazione della superficie laterale 5 è possibile estrarre da un attrezzo di stampaggio ad iniezione il fotoconduttore 1 consistente in una materia plastica stampata ad iniezione. Il lato 5 forma pertanto una superficie inclinata di sformatura.
Al corpo centrale 4 si raccordano corpi 6 e 7 a forma di piramide tronca, simmetricamente contrapposti. Il corpo 7 reca una zona 8, nella quale, all'atto della fabbricazione, un ugello inietta la materia plastica che serve a formare il fotoconduttore l.
Nella sua zona confinante con la superficie di passaggio della luce 3, il corpo 4 presenta due superfici di guida 9 e 10 simmetricamente contrapposte, le quali si raccordano alla superficie di passaggio della luce formando un angolo retto. Le superfici di guida 9 e 10 sono realizzate sostanzialmente sotto forma di ponte e presentano ovunque la stessa distanza radiale rispetto all'asse longitudinale del fotoconduttore 1, vale a dire che esse sono realizzate sotto forma di superfici mantellari cilindriche. La forma a ponte permette di poter realizzare sull'intera altezza dei cunei a mortasa 13 fino a 16 l’accoppiamento incerto presentante tolleranze strette. Le superfici di guida 9 e 10 fanno aumentare contemporaneamente la superficie di uscita della luce del fotoconduttore 1 fino all'intero diametro dell'apertura della custodia. Dato che le superfici di guida 9 e 10 sono superfici mantellari cilindriche relativamente all'asse longitudinale del fotoconduttore 1, esse non presentano l'inclinazione di sformatura necessaria per le parti da fabbricare in un attrezzo di stampaggio ad iniezione per materia plastica. Le superfici di guida 9 e 10 sono tuttavia ridotte alla grandezza funzionalmente necessaria per effetto della forma a ponte e delle superfici parziali 90 e 91, cosicché il fotoconduttore 1 può anche essere formato in un attrezzo contemplante molte cavità.
Le due superfici parziali 90, 91 che sporgono verso il basso (figura 2) delle superfici di guida 9 e 10 formano, rispetto alla superficie conica 5, di volta in volta un ribassamento a forma di gradino che è formato da una superficie 11, che si estende in modo sostanzialmente complanare rispetto alla superficie di passaggio della luce 3 (figura 5), nonché da una superficie 12 inclinata in ragione di un angolo acuto rispetto all'orizzontale formata dalla superficie di passaggio della luce 3. L'angolo acuto ammonta per esempio a 45° o meno. A causa dell'aggetto delle superfici 12 relativamente alla superficie conica 5 viene sostanzialmente ridotta la penetrazione di luce diffusa proveniente dal corpo 4 oppure dai corpi 6 e 7 nell'aggetto, recante le superfici parziali 90 e 91, in corrispondenza del fotoconduttore 1. Le superfici 11 fungono da superfici di guida quando il fotoconduttore 1 viene introdotto nella custodia e facilitano la centratura del fotoconduttore 1. Le superfici di guida 9, 10 recano comunque pregiudizio alla superficie liscia, necessaria per una totale riflessione della luce che si propaga dal fotoconduttore 1 in corrispondenza della superficie laterale 5, e per questo motivo sono mantenute molto piccole.
Le superfici parziali 90, 91 recano cunei a mortasa 13 fino a 16 che si estendono nella direzione longitudinale del fotoconduttore l. Questi possiedono di volta in volta una zona 17 inferiore che, all'atto dell'inserimento del fotoconduttore 1 in un'apertura della custodia di materia plastica anzitutto penetra in questa e con forma conica oppure piramidale si allarga in direzione della superficie di passaggio della luce 3 (figure 2, 4, 5), nonché una zona 18 sostanzialmente cilindrica, che segue a questa ed ha sezione trasversale triangolare. L'introduzione del fotoconduttore 1 nell'apertura viene facilitata da un bordo a mortasa 19 che guarda verso la parete interna dell'apertura.
Le zone 17 rendono possibile una deformazione per vincolo dinamico della materia plastica della custodia nella zona della parete interna dell'apertura, mentre le zone 18 garantiscono un alloggiamento stabile, per vincolo dinamico, del fotoconduttore 1 nell'apertura.
I cunei a mortasa 13 fino a 16 possono anche essere disposti all'esterno delle superfici di guida 9, 10, per esempio anche nella zona dei corpi 6, 7. I cunei a mortasa 13 fino a 16 possono parimenti estendersi oltre la lunghezza delle superfici di guida 9, 10, nella direzione dell'asse longitudinale del fotoconduttore 1. La superficie di passaggio della luce 3, nonché la superficie di entrata della luce 2 possiedono preferibilmente una struttura erosa, vale a dire una rugosità media Ra di 9 fino a 12 μm, ciò che per esempio corrisponde ad una profondità della rugosità Rt di 40 fino a 60 μm. Per effetto della struttura superficiale molto rugosa viene generata una superficie a diffusore, che meglio diffonde le fastidiose riflessioni della luce. La rugosità superficiale della superficie di entrata della luce 2 avente forma concava diffonde parimenti la luce che incide, cosicché il fotoconduttore 1 presenta una superficie di passaggio della luce 3 che, in cooperazione con una sorgente di luce puntiforme, illumina in modo diffuso. Grazie ad un'adeguata sagomatura del pannello del design possono in questo essere realizzati o un'illuminazione di forma circolare, avete un diametro di per esempio cinque millimetri, oppure un'illuminazione a forma di fessura, avente una lunghezza di per esempio nove millimetri ed una larghezza di due millimetri. E' evidente che la luce può anche in modo invertito entrare attraverso la superficie di passaggio della luce 3 ed uscire dalla superficie 2.
Per effetto dell'adozione dei cunei a mortasa 13 fino a 16 in aperture di una custodia di materia plastica possono essere bloccati fotoconduttori che possiedono una struttura cilindrica, quadrata, piramidale oppure conica, oppure sono realizzati come il fotoconduttore 1 rappresentato nelle figure 1 fino a 6. Presupposto di ciò è che la materia plastica sia più morbida del materiale del fotoconduttore. Adatta è in special modo una materia plastica della custodia, la cui durezza è inferiore in ragione di un terzo rispetto a quella del fotoconduttore .

Claims (1)

  1. Rivendicazioni 1.- Fotoconduttore (1) fissato in una custodia di materia plastica, caratterizzato dal fatto che esso presenta una superficie di passaggio della luce (3), libera, e quantomeno una superficie laterale (5), che si estende in modo sostanzialmente ortogonale rispetto a questa ed è inseribile in un'apertura della custodia, e quantomeno un cuneo a mortasa (13 fino a 16), che è posizionato sulla superficie laterale (5), serve all'accoppiamento per vincolo dinamico con una parete interna dell'apertura della custodia e si allarga in direzione della superficie di passaggio della luce (3). 2.- Fotoconduttore secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che il cuneo a mortasa (13 fino a 16) possiede uno spigolo a mortasa (19) che si estende sostanzialmente nella direzione di inserimento e reca un vertice rivolto verso la parete interna. 3.- Fotoconduttore secondo la rivendicazione 1 oppure 2, caratterizzato dal fatto che la quantomeno singola superficie laterale (5) del fotoconduttore (1) è realizzata, almeno parzialmente, specialmente nella zona confinante con la superficie di passaggio della luce (3), sotto forma di superficie di guida (9, 10) che serve all'introduzione del fotoconduttore (1) in una corrispondente superficie di guida della parete interna dell'apertura della custodia . 4.- Fotoconduttore secondo una delle rivendicazioni l fino a 3, caratterizzato dal fatto che i cunei a mortasa (13 fino a 16) sono simmetricamente contrapposti l'uno all'altro sulla quantomeno singola superficie laterale (5). 5.- Fotoconduttore secondo una delle rivendicazioni 1 fino a 4, caratterizzato dal fatto che i cunei a mortasa (13 fino a 16) si protendono lateralmente fuori dalle superfici di guida (9, 10). 6.- Fotoconduttore secondo una delle rivendicazioni 1 fino a 5, caratterizzato dal fatto che le superfici di guida (9, 10) si raccordano alla superficie di passaggio della luce (3) formando un angolo retto. 7.- Fotoconduttore secondo una delle rivendicazioni 1 fino a 6, caratterizzato dal fatto che la superficie di passaggio della luce (3) e la superficie di entrata della luce possiedono una superficie rugosa, in special modo con una rugosità Ra di 9 fino a 10 μm. 8.- Fotoconduttore secondo una delle rivendicazioni 1 fino a 7, caratterizzato dal fatto che la superficie di entrata della luce (2) presenta nel proprio centro un incavo concavo per l'ingresso della luce.
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