ITMC20100081A1 - Mobile corredato di un'anta incorporante una sorgente luminosa consistente in una pellicola luminosa. - Google Patents

Description

DESCRIZIONE

a corredo di una domanda di brevetto per invenzione industriale avente per titolo:

“MOBILE CORREDATO DI UN’ANTA INCORPORANTE UNA SORGENTE LUMINOSA CONSISTENTE IN UNA PELLICOLA LUMINOSA”.

TESTO DELLA DESCRIZIONE

La presente domanda di brevetto per invenzione industriale ha per oggetto un mobile corredato di un’anta incorporante una sorgente luminosa, consistente di una pellicola luminosa La presente invenzione è stata concepita espressamente per essere attuata in seno alle unità modulari delle moderne cucine componibili, per cui d’ora in poi si farà sempre riferimento, per pura semplicità espositiva, ad un mobile pensile per cucine, ma è evidente che l’invenzione si presta ad essere utilizzata, con gli stessi vantaggi, in seno a qualsiasi altro tipo di mobile, purché chiuso da un’anta, come ad esempio un armadio guarda-roba od una libreria .

Attualmente esistono mobili chiusi da ante e corredati di un impianto elettrico di illuminazione interna, nel senso di prevedere che il loro vano sia illuminato da una o più sorgenti luminose, che trovano alloggiamento in seno al vano medesimo e che quasi sempre si accendono e spengono automaticamente con l’apertura e la chiusura della anta .

La presente invenzione nasce da un concetto e con una prospettiva completamente diversi, in base ai quali si vuol innanzitutto rendere luminosa l’anta del mobile e non il suo vano interno, così che l’anta medesima possa fungere da fonte di diffusione luminosa in seno alla stanza in cui si è ubicato il mobile.

In questa ottica l’invenzione prevede che la sorgente luminosa sia collocata all’intemo dell’anta, secondo soluzioni progettuali e costruttive che non trovano alcun precedente nello stato della tecnica nota.

Il primo scopo dell’invenzione è quello raggiungere gli obiettivi desiderati senza stravolgere la normale tecnica di costruzione delle ante per mobili da cucina, mantenendone altresì inalterato lo spessore, nonostante Γ incorporamento di una sorgente luminosa in seno all’anta medesima .

Il secondo scopo dell’invenzione è quello di ricercare soluzioni costruttive che ne rendono possibile la realizzazione con costi contenuti e senza ridurre in alcun modo la libertà di progettazione del designer rispetto ad una normale e più tradizionale anta per mobili da cucina .

Questi ed altri obiettivi, che emergeranno nel corso della descrizione, sono stati raggiunti dalla presente invenzione , le cui caratteristiche principali e secondarie sono puntualizzate nell’ allegate rivendicazioni .

Il mobile secondo il trovato è corredato di almeno un’anta che comprende una lastra in materiale trasparente supportata da un telaio portante perimetrale, costituito da una cornice metallica provvista di una sede entro cui trova alloggiamento il bordo di detta lastra .

Entro questa stessa sede è alloggiata una sorgente luminosa costituita da una pellicola luminosa , alimentata elettricamente ed interposta fra lastre di contenimento e protezione , di cui quella anteriore di materiale trasparente o traslucido, per cui la luce emessa da detta pellicola irradiante si diffonde nello spazio antistante l’anta .

Detta pellicola luminosa, di per sé nota, incorpora un circuito capacitivo e risulta normalmente reperibile sul mercato, denominata nel gergo del settore con il nome commerciale “E.L. (Electroluminescent Lamp)”.

Un modello di questa pellicola viene prodotta con il marchio “EL LIGHT” dalla Changzhou Lanneret International Co..Ltd (http://www.globalsources.eom/gsol/I/EL·-Light/p/bg/101 8221776.htm)

I contatti elettrici del circuito incorporato in detta pellicola luminosa vanno interfacciati con quelli della morsettiera di collegamento all’impianto di rete.

A quest’ultimo proposito si precisa che l’invenzione prevede che detta morsettiera sia applicata sul corpo del mobile e che la stessa contenga interruttori e contatti elettrici atti ad essere interfacciati con quelli presenti sull’antistante anta, così da determinate automaticamente Γ accensione della pellicola luminosa tutte le volte che l’anta viene chiusa ed il relativo spegnimento ad ogni sua apertura.

Per maggior chiarezza esplicativa la descrizione del mobile secondo il trovato prosegue con riferimento alle tavole di disegno allegate, riportate solo a titolo esemplificativo e non limitativo, in cui:

- la fig. 1 mostra, con una rappresentazione schematica ed in assonometria, il mobile secondo il trovato, in cui è stata eseguita un’asportazione parziale dell’anta, al fine di evidenziare la pellicola luminosa incorporata in seno alla cornice portante anzidetta , che risulta a sua volta sezionata con un piano verticale ;

- la fig. 2 mostra la sezione trasversale del profilato metallico con cui è realizzata la cornice portante dell’anta in parola ; - la fig. 3 è un esploso di fig. 2 .

Con riferimento alle figure anzidette il mobile secondo il trovato comprende un corpo (A) chiuso da un’anta (B) .

L’anta (B) comprende una cornice perimetrale (1) di supporto per un pannello di tamponatura (2), che nella fattispecie presenta una struttura multistrato, essendo formato da una lastra interna (2a) in materiale non trasparente, preferibilmente in legno o laminato, e da una lastra esterna (2b) in materiale traslucido o trasparente, preferibilmente in policarbonato opalino oppure in vetro trasparente .

Fra queste due lastre (2a e 2b) è interposta e protetta una pellicola luminosa (5) del tipo sopra specificato.

Detta cornice perimetrale (1) presenta una sede (la) atta ad alloggiare esattamente il bordo (3) di detto pannello (2) .

Detta cornice (1) è realizzata preferibilmente con un profilato in alluminio (10), del tipo di quelli normalmente utilizzati per la realizzazione delle tradizionali ante per mobili da cucina . Detto profilato (10) si caratterizzata per il fatto di presentare un’ala trasversale (11), che costituisce in pratica la parete di fondo di detta sede (la), come evidenziato in fig. 2..

La luce emessa da detta pellicola luminosa (5) attraversa detta lastra anteriore (2b) e si diffonde nello spazio antistante il pannello (2) .

Come evidenziato nelle figg. 2 e 3, nella preferita forma di realizzazione dell’anta (B), l’anzidetta sede (la) si viene a formare in seguito all’accoppiamento di detto profilato (10) con un antistante listello (12) .

In questa prospettiva detto listello (12) presenta una coppia contrapposta di alette flessibili elasticamente (12a), atte ad incastrarsi, con scatto elastico, entro una corrispondente coppia di ali trasversali (11 e 13) rigide, aggettanti sul fronte del profilato (10) .

Questa soluzione costruttiva consente, grazie alla semplice sostituzione di un listello (12) con un altro di differente estetica, di personalizzate l’anta (B), a secondo delle richieste del cliente .

Per quanto attiene Γ alimentazione elettrica di detta pellicola luminosa (5), si ribadisce che i relativi contatti elettrici sono interfacciati con quelli della morsettiera di collegamento aH’impianto di rete.

Detta morsettiera è applicata sul corpo del mobile in maniera tale che i suoi interruttori e contatti siano rivolti verso l’anta (B) e siano in grado di interferire con la faccia interna (lb) di detta cornice (1) , quando l’anta (B ) è in assetto di chiusura . Nella preferita forma di attuazione dell’ invenzione , mostrata in fig. 1, detta morsettiera è contenuta entro una scatola (6), di dimensioni tali da poter essere esattamente incassata entro una apposita nicchia scavata sulla parete di fondo (F) del corpo del mobile (A).

Sul fronte di detta scatola restano scoperti un interruttore (7) ed una prima coppia di contatti elettrici (8), atta ad aderire -quando l’anta (B) stazione in posizione di chiusura - contro una corrispondente ed interfacciata seconda coppia di contatti elettrici, facente parte integrante di detta pellicola luminosa (5) e dislocata sulla faccia interna (lb) di detta cornice (1) .

E’ proprio attraverso questa prima e seconda coppia di contatti elettrici che avviene Γ alimentazione elettrica della pellicola luminosa (5) collocata in seno all’anta (B).

Nel caso in cui anche il corpo del mobile (A) sia dotato di una propria sorgente di illuminazione interna, allora detto interruttore (7) può essere utilizzato per accendere automaticamente quest’ ultima sorgente di illuminazione interna tutte le volte che l’anta (B) viene aperta .

In questa prospettiva sarà sufficiente adottare, come interruttore (7), un micro-interruttore del tipo a schiacciamento, collegato a detta morsettiera in modo tale da accendere la luce interna del corpo del mobile (A) non appena viene meno detta pressione di schiacciamento da parte della cornice (1), causando invece lo spegnimento della luce medesima nel momento toma ad essere soggetto a detta pressione di schiacciamento.

Nulla vieta di prevedere un quarto interruttore, ad azionamento manuale, sempre collocato su detta scatola (6), tramite il quale l’utente può operare l’esclusione dell’ alimentazione elettrica verso la pellicola luminosa (5) dislocata nell’anta (B) .

Claims (6)

1. RIVENDICAZIONI 1) Mobile comprendente un corpo (A) chiuso da un’anta (B) , la quale è costituita da cornice perimetrale (1) di supporto per un pannello di tamponatura (2), il cui bordo perimetrale (3) è alloggiato entro una sede (la) ricavata sulla cornice (1) , caratterizzato per il fatto che: - detto pannello (2) è formato almeno da una lastra interna in materiale non trasparente (2a) e da una lastra esterna (2b) in materiale trasparente o traslucido , fra le quali è interposta e protetta una pellicola luminosa (5) alimentata elettricamente .
2. 2) Mobile secondo la rivendicazione precedente caratterizzato per il fatto di comprendere una morsettiera per il suo collegamento alla rete elettrica di alimentazione, la quale è contenuta entro una scatola (6), fissata al corpo del mobile (A) e sul fronte della quale resta scoperta una prima coppia di contatti elettrici (8), atta ad aderire - quando l’anta (B) staziona in posizione di chiusura - contro una corrispondente ed interfacciata seconda coppia di contatti elettrici, facente parte integrante di detta pellicola trasparente (5) e dislocata sulla faccia interna (lb) di detta cornice (1) .
3. 3) Mobile secondo una o più delle rivendicazioni precedenti caratterizzato per il fatto che detta cornice (1) è realizzata con un profilato in alluminio (10), che reca internamente un’ala trasversale (11), che costituisce in pratica la sua parete di fondo.
4. 4) Mobile secondo una o più delle rivendicazioni precedenti caratterizzato per il fatto che detta sede (la) è delimitata da detto profilato (10) e da un antistante listello (12), amovibile, il quale presenta una coppia contrapposta di alette flessibili elasticamente (12a), atte ad incastrarsi, con scatto elastico , entro una corrispondente coppia di ali trasversali (Il e 13) rigide, aggettanti sul fronte del profilato (10) .
5. 5) Mobile secondo una o più delle rivendicazioni precedenti caratterizzato per il fatto che : - detto corpo (A) del mobile reca una propria sorgente di illuminazione interna ; - detta scatola (6) comprende un interruttore (7) del tipo a schiacciamento, collegato a detta morsettiera in modo tale da accendere la luce all’ interna del corpo del mobile (A) non appena viene meno detta pressione di schiacciamento da parte della cornice (1), causando invece lo spegnimento della luce medesima nel momento torna ad essere soggetto a detta pressione di schiacciamento.
6. 6) Mobile secondo una delle rivendicazioni precedenti caratterizzato per il fatto che detta lastra (2a) è realizzata in legno o laminato, mente detta lastra esterna (2b) è realizzata in policarbonato opalino od in vetro trasparente .