ITLU20110006A1 - Pedivella che durante la rotazione varia la sua lunghezza - Google Patents

Description

DESCRIZIONE

“PEDIVELLA CHE DURANTE LA ROTAZIONE VARIA LA SUA LUNGHEZZA”.

L’invenzione riguarda una pedivella per bicicletta o simile che durante la rotazione varia la lunghezza da un minimo a un massimo per effetto del pedale solidale a un eccentrico.

Le caratteristiche di questa pedivella sono quelle di avere il pedale applicato direttamente su un eccentrico senza altri dispositivi accessori, il percorso del pedale durante un giro completo risulta perfettamente circolare e può essere montata in luogo delle comuni pedivelle in modo molto semplice e senza alcuna modifica da fare.

Lo scopo di questo trovato è quello dì rendere meno faticosa la pedalata rispetto a quella effettuata con una comune pedivella di lunghezza fissa. Questo trovato può essere applicato vantaggiosamente su mezzi nei quali il moto è ottenuto per mezzo di pedivelle (bicicletta), o manovelle (carrozzella) od altro, in cui la spinta su di esse è effettuata in un arco di circonferenza di circa 90° e alternata durante un giro completo. Con apposita regolazione in fase di costruzione, occorre fare in modo che l’aumento di lunghezza corrisponda con l’arco di circonferenza in cui avviene la spinta utile sul pedale.

Questa pedivella ha ad un’estremità un’asola in cui il pedale, solidale ad un eccentrico, è obbligato a scorrere avanti-indietro, durante un giro completo della pedivella.

L’incremento della coppia, a parità di spinta, si ottiene nell’arco di circonferenza in cui il pedale è più distante dal centro di rotazione.

Il maggiore percorso effettuato dal pedale in questa fase è compensato nella fase opposta quando sul pedale non è esercitata azione di spinta, effettuando così in un giro completo lo stesso percorso di una pedivella di lunghezza fissa a parità di velocità media di rotazione.

Nella fig. 1 TAV. A è rappresentato un modo di costruzione del sistema pedivella con le parti componenti principali: pedivella L, eccentrico E, pedale P.

Questo esempio non esaurisce i modi con cui può essere costruito il sistema di pedivella nel suo princìpio di funzionamento.

Nella fig. 2 TAV. B è rappresentato schematicamente il ciclo di funzionamento del sistema evidenziando il movimento alternato del pedale P nell’asola della pedivella L durante un giro completo e il diverso percorso circolare effettuato dal pedale rispetto a quello collegato con una pedivella di lunghezza fissa. Lo scorrimento del pedale nell’asola della pedivella è dovuto al fatto che il pedale P essendo solidale a un eccentrico E, e mantenendo una posizione pressoché costante rispetto al terreno, compie, durante un giro completo di 360°, anche un movimento alternato rettilineo avanti-indietro, che allunga e accorcia gradualmente il braccio della pedivella L rispetto all’asse di rotazione. La posizione del pedale rispetto al piano del terreno è mantenuta costante dal piede del ciclista che agisce la pedivella.

Regolando il sistema in modo che la fase di allungamento coincida con la fase di spinta del piede sul pedale, si ottiene, a parità di forza esercitata, una maggiore coppia motrice rispetto ad una pedivella di lunghezza fissa.

Nella fig, 3 TAV. C è rappresentata la sequenza della variazione di lunghezza della pedivella in un giro completo. A titolo di esempio è stato considerato una pedivella di lunghezza nominale di 170 mm (misura standard di una comune pedivella) con un pedale collegato ad un eccentrico di 15 mm. (la misura della variazione di lunghezza dipende dalla misura dell’eccentrico). Questi valori non sono vincolanti, ma possono essere modificati in fase di costruzione secondo le esigenze.

Partendo dal punto A con lunghezza nominale di 170 mm, la pedivella inizia ad allungarsi raggiungendo la massima lunghezza di 185 mm nel punto B e successivamente ritorna aita lunghezza nominale nel punto C. Dal punto C inizia ad accorciarsi raggiungendo la minima lunghezza di 155 mm nel punto D e successivamente ritorna alla lunghezza nominale nei punto A. li percorso del pedale in un giro completo è comunque perfettamente circolare e di uguale lunghezza di quello effettuato con una pedivella di lunghezza fissa.

Dal punto A fino al punto C (arco di circonferenza all’intemo del quale il ciclista effettua la spinta sul pedale) si ottiene, a parità di spinta, un aumento di coppia motrice determinata dalla maggiore lunghezza della pedivella. Dal punto C al punto A la pedivella si accorcia, ma in questo arco di circonferenza normalmente non viene esercitata nessuna azione sul pedale.

Occorre quindi, in fase di montaggio sulla bicicletta, regolare la posizione della pedivella in modo che la fase di allungamento A - C (180°) comprenda la fase di spìnta del ciclista sul pedale, normalmente dì circa 90°, sfruttando il massimo allungamento.

Il montaggio sulla bicicletta non richiede nessuna modifica al telaio o altro, è sufficiente applicare questo tipo di pedivelle in sostituzione di quelle già esistenti.

Questo trovato può essere utilizzato, oltre che sulla bicicletta o simili, anche per altri impieghi a livello industriale ove se ne presenti l’opportunità.

Claims (6)

1. RIVENDICAZIONI “PEDIVELLA CHE DURANTE LA ROTAZIONE VARIA LA SUA LUNGHEZZA". 1) Sistema di pedivella o simile che durante la rotazione, nella fase di spinta, aumenta la sua lunghezza per mezzo del pedale solidale ad un eccentrico, incrementando la coppia a parità di spinta e velocità media di rotazione".
2. 2) Sistema secondo la rivendicazione 1) caratterizzato dal fatto che il risultato è ottenuto sfruttando l’allungamento della pedivella.
3. 3) Sistema secondo la rivendicazione 2) caratterizzato dal fatto che l’aumento della lunghezza della pedivella è dovuto al pedale fissato su un eccentrico.
4. 4) Sistema secondo una delle precedenti rivendicazioni caratterizzato dal fatto che l’entità dell’allungamento dipende da! valore dell’eccentricità.
5. 5) Sistema secondo una delle precedenti rivendicazioni caratterizzato dal fatto che durante un giro completo della pedivella, il percorso dei pedale è comunque circolare, di uguale lunghezza di quello di una corrispondente comune pedivella e compiuto alla stessa velocità media di rotazione.
6. 6) Sistema secondo una delle precedenti rivendicazioni caratterizzato nelle fig. 1 tav. A e fig, 2 tav. B dove sono indicati un modo di costruzione e il ciclo schematico di funzionamento, 7) Sistema secondo una delle precedenti rivendicazioni caratterizzato dai fatto che l’aumento di coppia si ottiene in un arco di circonferenza (circa 180°). Con apposita fasatura questo vantaggio è fatto coincidere con l’arco di spinta del ciclista sulla pedivella in modo da diminuire la fatica per il ciclista stesso. 8) Sistema secondo una delle precedenti rivendicazioni caratterizzato dal fatto che oltre all'applicazione sulla bicicletta e/o mezzi similari, può essere applicato su altri mezzi o meccanismi nei quali è vantaggioso il