ITLU20100014A1 - Attrezzo portatile per autodecongestionare e disinfiammare il rachide - Google Patents

Description

DESCRIZIONE

dell’Invenzione Industriale dal titolo:

ATTREZZO PORTATILE PER AUTODECONGESTIONARE E DISINFIAMMARE IL RACHIDE

DESCRIZIONE

L’invenzione si rivolge al settore dei dispositivi ad uso terapeutico e fisioterapico.

Più nel dettaglio, l’invenzione riguarda un attrezzo portatile per autodecongestionare e disinfiammare il rachide di un soggetto utilizzatore.

Questo attrezzo può essere infatti impiegato nell’ambito sportivo, fisioterapico e medicale in genere per rilassare le fasce muscolari e nervose ai lati della colonna vertebrale e quindi il rachide stesso.

Il rachide à ̈ la struttura di sostegno della testa e del tronco e di protezione per il midollo spinale, ed occupa una posizione posteromediale nel corpo umano.

Il rachide à ̈ costituito sostanzialmente da vertebre e da articolazioni, dette faccette articolari, da dischi intervertebrali, ed à ̈ in relazione con muscoli intrinseci della colonna vertebrale.

I nervi periferici, emergono dal rachide in toto e innervano visceri, segmenti corporei, ossa, strati del tessuto dermico e la muscolatura del nostro corpo.

L’attrezzo secondo l’invenzione interessa in particolar modo i recettori sensitivi del rachide.

Stati di particolare affaticamento fisico, stress psico-emotivo, stress posturale dovuto a mantenimento protratto di una posizione incongrua, traumi fisici come ad esempio il cosiddetto “colpo di frusta†, ma anche patologie degenerative come ernie, ecc. sono tutte cause che possono provocare l’infiammazione del rachide, della sua muscolatura.

I sintomi di tali infiammazioni hanno numerose manifestazioni: dolore subcontinuo, irradiazioni alla base dell’osso occipitale o in sede interscapolo-vertebrale o a livello del bacino, mobilità più o meno limitata, sensazioni e rumori di “scroscio†, spasmi muscolari in genere, ecc…

Per dare sollievo a tali infiammazioni sono spesso necessari massaggi e digitopressioni opportunamente eseguiti da fisioterapisti o specialisti del settore, che effettuano pressioni su particolari eminenze ossee vertebrali, oppure inducono il soggetto sofferente ad eseguire movimenti di rotazione o di lateroflessione a livello del segmento vertebrale dolorante.

Alternativamente, massaggi della fascia dorsale possono essere eseguiti sul soggetto sofferente anche tramite macchinari ginnici, attivi o passivi, come quelli ad esempio utilizzati per la pratica del pilates, disciplina di allenamento del corpo pensata e concepita per sviluppare la forza e la flessibilità muscolare, rafforzare gli addominali, conferire pieno controllo del corpo, grande flessibilità, coordinazione della colonna vertebrale e degli arti.

Svantaggiosamente i massaggi e le digitopressioni eseguiti da fisioterapisti hanno costi relativamente elevati, spesso richiedono appuntamenti e lunghi tempi di attesa, e obbligano il soggetto sofferente a spostarsi presso centri di fisioterapia.

Allo stesso modo, l’uso di macchinari ginnici specifici richiedono costosi abbonamenti in palestra e obbligano sempre il soggetto sofferente a spostarsi.

Anche eventuali macchinari ginnici ad uso domestico risultano comunque svantaggiosi: sono ingombranti, complessi da utilizzare senza il supporto e l’aiuto di personale tecnico competente, e ovviamente anche costosi.

Inoltre questi macchinari non lavorano contemporaneamente sul rachide e su tutta la porzione dorsale, ma interessano singole zone per volta.

Un’alternativa casalinga all’uso di questi macchinari specifici, à ̈ l’impiego di strumenti più semplici, già presenti nella pratica dello yoga e della ginnastica posturale, quali ad esempio elementi tubolari allungati, generalmente in gomma, da posizionare ai lati della colonna vertebrale.

La distensione del soggetto sofferente sopra questi elementi tubolari, associata ad una respirazione consapevole, esegue una sorta di pressione e massaggio sul rachide e quindi provoca uno stato di rilassamento generale del rachide stesso e della sua muscolatura, con beneficio anche per gli organi interni che sono collegati ad ogni singolo tratto dorsale.

Nell’uso, per trarre maggior beneficio, l’utilizzatore necessita di un elemento di appoggio da porre sotto la curva della colonna vertebrale in corrispondenza della vertebra cervicale.

Tuttavia anche questi semplici strumenti hanno dei limiti e degli svantaggi.

La difficoltà maggiore per l’utilizzatore à ̈ mantenere questi strumenti in posizione perfetta durante l’uso: la loro forma tubolare tende a farli scivolare e a farli allontanare tra di loro, distanziandoli dalla colonna vertebrale anche in modo scomposto e quindi vanificando la tecnica di massaggio ed il rilassamento.

Ancor più svantaggiosamente l’utilizzatore, per aumentare il suo confort durante l’uso degli strumenti, à ̈ costretto a cercare un appoggio, che però non sempre à ̈ disponibile, efficace, comodo e opportunamente conformato per adattarsi alla curva cervicale.

Inoltre, questi elementi tubolari non sono sempre pratici da portare con sé, e quindi obbligano l’utilizzatore ad effettuare il massaggio solo a casa propria.

L’invenzione si propone di superare questi limiti, realizzando un attrezzo portatile per autodecongestionare e disinfiammare le fasce muscolari e nervose del rachide che sia compatto, di semplice impiego ed efficace per l’automedicazione.

Ancora scopo dell’invenzione à ̈ rendere detto attrezzo trasportabile e quindi facilmente adoperabile anche fuori casa.

Tali scopi sono raggiunti con un attrezzo portatile per autodecongestionare e disinfiammare il rachide di un soggetto utilizzatore comprendente due aste atte ad essere disposte ai lati della colonna vertebrale, caratterizzato dal fatto che comprende primi mezzi di collegamento di tipo flessibile per dette due aste, atti a limitare il loro spostamento reciproco laterale tra due posizioni predefinite di minima e massima distanza.

Secondo un primo aspetto dell’invenzione, detti primi mezzi di collegamento sono atti a consentire il posizionamento disparallelo di dette due aste in modo sostanzialmente convergente.

In particolare, la sezione trasversale di dette aste comprende almeno una faccia piana ed almeno una faccia curva.

Vantaggiosamente, dette aste sono rivestite in materiale cedevole elasticamente.

In una possibile variante dell’invenzione, dette aste comprendono una lamina in rame disposta sotto detto materiale cedevole elasticamente, almeno nella parte che nell’uso à ̈ a contatto con il soggetto utilizzatore.

Secondo un ulteriore aspetto dell’invenzione, detto attrezzo comprende un appoggio cervicale conformato per adattarsi alla curva della colonna vertebrale in corrispondenza della vertebra cervicale e secondi mezzi di collegamento di tipo flessibile disposti direttamente o indirettamente tra detto appoggio cervicale e dette aste.

Vantaggiosamente, detto appoggio cervicale comprende almeno un corpo in materiale cedevole elasticamente.

In una possibile variante realizzativa, detti primi mezzi di collegamento comprendono una sacca di forma trapezoidale atta a contenere dette aste, e vantaggiosamente detta sacca comprende una cucitura mediana longitudinale ed una cinghia di trasporto.

Ulteriormente, detti secondi mezzi di collegamento comprendono una tasca associata a detta sacca atta a contenere detto appoggio cervicale.

L’invenzione presenta numerosi vantaggi.

I primi mezzi di collegamento di tipo flessibile tra dette due aste risolvono all’utilizzatore il problema di dover controllare personalmente il loro mantenimento in posizione ai lati della colonna vertebrale del rachide durante l’uso dell’attrezzo.

La realizzazione di detti primi mezzi di collegamento mediante una sacca rende l’attrezzo pratico e compatto, facilmente trasportabile, grazie anche alla tracolla. La cucitura longitudinale inoltre mantiene le aste nella corretta posizione d’uso impedendone la rotazione o l’eccessivo avvicinamento.

La conformazione sostanzialmente trapezoidale della sacca consente la disposizione disparallela delle aste per meglio adattarsi all’anatomia del corpo. In particolare detta disposizione à ̈ compresa tra una distanza massima definita dall’ampiezza di detta sacca e una distanza minima limitata dalla cucitura e dall’ingombro della colonna vertebrale.

La flessibilità dei mezzi di collegamento consente all’utente di regolare l’attrezzo per trattare la fascia dorsale che più gli interessa: le aste si possono infatti avvicinare o allontanare a piacere ai lati della colonna vertebrale.

I secondi mezzi di collegamento di tipo flessibile rendono sempre disponibile all’utilizzatore un appoggio cervicale opportunamente conformato e mantenuto nel modo più corretto, dislocabile secondo necessità per un trattamento completo ed efficace.

L’appoggio cervicale comprende almeno un corpo in materiale cedevole elasticamente, conformato per adattarsi alla curva della colonna vertebrale in corrispondenza della vertebra cervicale, avente la una funzione di scarico, se posizionato nella fisiologica lordosi cervicale, o di leggera trazione ed allungamento passivo del rachide cervicale, se posizionato sotto l'osso occipitale.

La faccia piana delle aste assicura un appoggio stabile dell’attrezzo sul piano orizzontale su cui à ̈ steso l’utilizzatore, mentre la faccia curva agisce sulla muscolatura ai lati della colonna vertebrale per effettuare le pressioni vere e proprie.

La cucitura longitudinale della sacca limita la rotazione delle aste e contribuisce a mantenere le aste in posizione.

Il materiale cedevole elasticamente che riveste le aste fornisce un maggiore confort all’utilizzatore, mentre la lamina in rame rivolta verso la porzione di asta a contatto con il corpo à ̈ atta ad assorbire i magnetismi dello stesso, scaricando vantaggiosamente le tensioni. Ancor più vantaggiosamente, la conformazione a sacca dei primi mezzi di collegamento flessibile e la presenza della cinghia per il trasporto rendono l’attrezzo portatile.

I secondi mezzi di collegamento flessibili rendono regolabile e modificabile l’appoggio cervicale dell’attrezzo e l’attrezzo stesso utilizzabile anche da persone di diversa statura.

La tasca apribile ricavata nella sacca consente inoltre l’amovibilità dell’appoggio cervicale e l’intercambiabilità dello o degli elementi che lo compongono con altri di diversa forma e consistenza, nonchà ̈ il loro uso per trattamenti specifici locali della muscolatura dorsale.

La conformazione dell’attrezzo, e in particolare degli elementi che lo compongono, assicura perciò con pochi e semplici gesti, un massaggio a pressione elevata, che viene svolto lungo tutta la fascia dorsale.

I vantaggi dell’invenzione saranno maggiormente evidenti nel seguito, in cui viene descritta una modalità preferita di realizzazione, a titolo esemplificativo e non limitativo, e con l’aiuto delle figure dove: la Fig. 1 rappresenta, in vista frontale dall’alto parzialmente sezionata, l’attrezzo portatile per autodecongestionare e disinfiammare il rachide secondo l’invenzione;

la Fig. 2 rappresenta, in vista assonometrica, un elemento dell’attrezzo di Fig.1;

la Fig.3 rappresenta, in vista assonometrica, l’attrezzo di Fig.1; la Fig. 4 rappresenta, in vista dall’alto, l’attrezzo di Fig. 1 durante l’uso.

Con riferimento alla Fig. 1 Ã ̈ mostrato un attrezzo 1 portatile per autodecongestionare e disinfiammare il rachide.

Detto attrezzo 1 comprende due aste 2 e 3 atte ad essere disposte ai lati della colonna vertebrale di un soggetto utilizzatore ed un appoggio cervicale 4.

Detto attrezzo 1 comprende inoltre primi mezzi di collegamento di tipo flessibile per dette due aste 2 e 3.

Detti mezzi di collegamento sono atti a limitare, nell’uso, lo spostamento reciproco laterale delle due aste 2 e 3 tra due posizioni D1 e D2 di minima e massima distanza.

La posizione di minima distanza D1 tra le aste 2 e 3 si raggiunge quando queste sono disposte a ridosso della colonna vertebrale.

Detta posizione di massima distanza D2 tra le aste 2 e 3 prevede che queste siano disparallele tra loro, convergenti in prossimità della cervicale e divergenti all’altezza del bacino.

Detti mezzi di collegamento sono realizzati mediante una sacca 5 in tessuto lavabile di forma sostanzialmente trapezoidale.

La sacca comprende una cucitura mediana longitudinale 11 che la divide in due alloggiamenti, ciascuno adatto a contenere e mantenere in posizione le aste 2 e 3.

A detta sacca à ̈ associata inoltre una cinghia di trasporto 12.

Detto attrezzo 1 comprende secondi mezzi di collegamento di tipo flessibile disposti per collegare in modo diretto o indiretto detto appoggio cervicale 4 a dette aste 2 e 3.

Detti secondi mezzi di collegamento comprendono una tasca 10, sempre realizzata in tessuto, associata a detta sacca e atta a contenere detto appoggio cervicale 4.

La tasca comprende una chiusura a strappo 13 di tipo Velcro<®>che consente l’estrazione e la sostituzione eventuale dell’elemento 4 di appoggio cervicale.

Detto appoggio cervicale 4 comprende un corpo in materiale cedevole elasticamente di forma sostanzialmente sferoidale, ad esempio in materiale plastico espanso. In alternativa potrebbe comprendere due corpi sferoidali di minore diametro. In quest’ultimo caso i due corpi sferoidali potrebbero essere contenuti a loro volta in una sacca in tessuto o in rete per essere mantenuti insieme anche una volta estratti dalla tasca 10 ed in tal modo utilizzabili per pressioni in punti specifici del corpo dell’utilizzatore.

Con particolare riferimento alla Fig.2, dette aste 2 e 3, realizzate in legno, hanno una sezione di forma sostanzialmente semicircolare e presentano quindi una faccia piana 6 ed almeno una faccia curva 7. Dette aste 2 e 3 sono rivestite in materiale cedevole elasticamente 8, ad esempio poliuretano espanso.

Dette aste 2 e 3 possono comprendere inoltre una lamina in rame 9 disposta sotto detto materiale cedevole elasticamente 8 in corrispondenza della faccia curva 7, o almeno nella parte che nell’uso à ̈ a contatto con il rachide.

L’utilizzo dell’attrezzo portatile 1 secondo l’invenzione à ̈ semplice e descritto nel seguito.

Il soggetto utilizzatore posiziona l’attrezzo 1 su un piano orizzontale, ad esempio il pavimento, facendo attenzione che la faccia piana 6 delle aste 2 e 3 sia rivolta verso il pavimento stesso.

In seguito, l’utilizzatore si dispone in posizione supina sopra l’attrezzo 1, in modo che le aste 2 e 3 si accomodino ai lati della sua colonna vertebrale e l’appoggio cervicale 4 riempia la curva alla base del suo collo o sia posto sotto l’osso occipitale.

Una volta in posizione, l’utilizzatore sposta le aste 2 e 3 avvicinandole o allontanandole tra loro, per trovare la posizione di massimo beneficio.

Controllando la respirazione, rilassando il corpo, il peso del corpo dell’utilizzatore coopera con le aste per effettuare pressioni e quindi eseguire il benefico massaggio.

L’invenzione, come descritta e illustrata, consente di raggiungere gli obiettivi e gli scopi prefissati.

Nella pratica, à ̈ chiaro che tutti i dettagli di geometria, forma e dimensione potranno essere sostituiti con altri funzionalmente equivalenti, così come i materiali potranno variare a seconda delle esigenze e dell’ambito di applicazione, senza che per questo siano abbandonati gli scopi di protezione delle rivendicazioni.

Claims (10)

1. RIVENDICAZIONI 1. Attrezzo (1) portatile per autodecongestionare e disinfiammare il rachide di un soggetto utilizzatore comprendente due aste (2, 3) atte ad essere disposte ai lati della colonna vertebrale, caratterizzato dal fatto che comprende primi mezzi di collegamento (5) di tipo flessibile per dette due aste (2, 3), atti a limitare il loro spostamento reciproco laterale tra due posizioni predefinite (D1, D2) di minima e massima distanza.
2. 2. Attrezzo (1) secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detti primi mezzi di collegamento (5) sono atti a consentire il posizionamento disparallelo di dette due aste (2, 3) in modo sostanzialmente convergente.
3. 3. Attrezzo (1) secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che la sezione trasversale di dette aste (2, 3) comprende almeno una faccia piana (6) ed almeno una faccia curva (7).
4. 4. Attrezzo (1) secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che dette aste (2, 3) sono rivestite in materiale (8) cedevole elasticamente.
5. 5. Attrezzo (1) secondo la rivendicazione 4, caratterizzato dal fatto che dette aste (2, 3) comprendono una lamina in rame (9) disposta sotto detto materiale (8) cedevole elasticamente, almeno nella parte che nell’uso à ̈ a contatto con il soggetto utilizzatore.
6. 6. Attrezzo (1) secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che comprende un appoggio (4) cervicale conformato per adattarsi alla curva della colonna vertebrale in corrispondenza della vertebra cervicale e secondi mezzi di collegamento (10) di tipo flessibile disposti direttamente o indirettamente tra detto appoggio cervicale (4) e dette aste (2, 3).
7. 7. Attrezzo (1) secondo la rivendicazione 6, caratterizzato dal fatto che detto appoggio cervicale (4) comprende almeno un corpo in materiale cedevole elasticamente.
8. 8. Attrezzo (1) secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detti primi mezzi di collegamento (5) comprendono una sacca di forma trapezoidale atta a contenere dette aste (2, 3).
9. 9. Attrezzo (1) secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detta sacca comprende una cucitura mediana longitudinale (11) atta a dividerla in due alloggiamenti.
10. 10. Attrezzo (1) secondo almeno una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzato dal fatto che detti secondi mezzi di collegamento (10) comprendono una tasca associata a detta sacca atta a contenere detto appoggio cervicale (4), ove detta tasca comprende una chiusura (13) a strappo di tipo Velcro<®>.