ITGE960059A1 - Ponteggio modulare motorizzato per cisterne, e relativo procedimento di montaggio. - Google Patents

Ponteggio modulare motorizzato per cisterne, e relativo procedimento di montaggio. Download PDF

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  • Filling Or Discharging Of Gas Storage Vessels (AREA)
  • Electrical Discharge Machining, Electrochemical Machining, And Combined Machining (AREA)

Description

Descrizione del brevetto d'invenzione avente per titolo:
"PONTEGGIO MODULARE MOTORIZZATO PER CISTERNE, E RELATIVO PROCEDIMENTO DI MONTAGGIO"
DESCRIZIONE
La presente invenzione concerne un ponteggio modulare motorizzato particolarmente utile per accedere alle pareti interne delle cisterne, ed il relativo procedimento di montaggio·
Secondo la tecnica nota petr accedere alle pareti interne di una cisterna, anche per una sola breve ispezione, occorre costruire ogni volta apposite impalcature che richiedono molti giorni di lavoro. Anche nel campo navale i ponteggi smontabili attualmente usati sono quelli tubolari metallici che si impiegano nell'edilizia.
Secondo la tecnica nota, per.ponteggiare una cisterna da m.20x12 alta m.15 occorrono mediamente 5 giornate lavorative da 10 ore di una squadra di 6 operai (300 ore), ed altre 3 giornate (180 ore) per il successivo smontaggio, per.complessive 8 giornate (480 ore). Questi tempi diventano particolarmente onerosi in campo navale quando, anche per una visita ispettiva della durata di 10 minuti, si devono perdere otto giorni di fermo nave. Infatti a volte avviene che i Registri Navali concedano delle proroghe per non compromettere i programmi della nave.
Scopo della presente invenzione è di realizzare un ponteggio che risolva i sopraddetti inconvènienti, in modo semplice ed economico. A tale scopo si è realizzato un ponteggio modulare motorizzato, costituito sostanzialmente da una colonna centrale modulare di guida che si inserisce attraverso un'apertura centrale sul cielo della cisterna e si ancora al fondo della cisterna stessa, da un carrello scorrevole verticalmente sulla colonna, da una piattaforma girevole che si monta sul carrello, da due bracci modulari a travatura reticolare, simmetrici, montati sulla piattaforma, scorrevoli verso l'esterna o l'interno in modo sincronizzato,da due gabbie di sicurezza orientabili situate alle estremità dei bracci, che sono atte ad ospitare gli operatori addetti, e da un gruppo di sollevamento con argano pneumatico, disposto all'esterno della cisterna.
Il sistema di azionamento ed i vari dispositivi di movimentazione sono stati realizzati in modo da operare in sicurezza anche in luoghi bagnati e/o polverosi.
Il principale vantaggio del'ponteggio secondo la presente invenzione consiste nel fatto che è sufficiente l'impiego di una giornata di lavoro di 5 operai (50 ore) per il montaggio, ed altrettanto per la smontaggio (50 ore), per complessive 2 giornate (100 ore), con un risparmio di tempo del 75% e di mano d'opera quasi dell'80%.L'economia di tempo, soprattutto in campo navale, è molto importante.
Un secondo vantaggio del ponteggio secondo l'invenzione è il fatto che esso è costituito da parti meccaniche e da gruppi pneumàtici, che escludono completamente l'impiego di corrente elettrica all'interno della cisterna.
Un altro vantaggio della presente invenzione è che il ponteggio può essere compattato e agevolmente trasportato in un contenitore da m.6 container da 20 piedi), ed anche esportato all'estero perché è realizzato nel pieno rispetto delle norme di sicurezza internazionali. Un ulteriore vantaggio del ponteggio secondo la presente invenzione è che esso è facilmente adattabile e riutilizzabile per cisterne di diversi tipi e misure.
Ancora un vantaggio del ponteggio secondo la presente invenzione, quando esso sia utilizzata in campo navale, è il fatto che si ha la possibilità di continuare ad eseguire i lavori di eventuale manutenzione o ispezione in tutta sicurezza per gli operatori addetti, anche mentre la nave è in movimento, entro certi limiti di condizione del mare, e comunque è sempre possibile lasciare montato il ponteggio durante i trasferimenti, a cisterna vuota. Ciò significa un ulteriore risparmio di tempo.
Altro vantaggio della presente invenzione è il fatto che, quando siano note le dimensioni della cisterna, si può montare direttamente il ponteggio, evitando visite preventive per un esatto rilievo delle misure.
Secondo una forma di realizzazione della presente invenzione, applicabile ad esempio .in campo navale,per l'inserimento della colonna centrale modulare di guida si può utilizzare l'apertura esistente sul cielo della cisterna, destinata all'istallazione del dispositivo di lavaggio e degassificazione della cisterna stessa, quando questa sia esattamente centrata sulle diagonali del cielo della cisterna.Nel caso che questa apertura non sia centrata, occorre eseguirla, una volta per sempre, rifinendola con una flangia.
E' previsto invece che vengano introdotti nella cisterna, attraverso i boccaporti esistenti sul cièlo delle cisterne, gli altri elementi tra cui quelli necessari per l'ancoraggio della colonna al fondo cisterna, la piattaforma, i bracci modulari e le gabbie, nonché gli operai addetti al montaggio. A tale scopo tutti gli elementi sono dimensionati modularmente, onde poter passare attraverso i boccaporti e sono realizzati in modo da essere poi montati all'interno della cisterna con semplici avvitamenti di bulloni di elementi già predisposti.
I bracci modulari, realizzati a travatura reticolare, sono scorrevoli nella piattaforma girevole in modo da coprire la lunghezza della diagonale maggiore della cisterna e, quando è necessario, detti bracci possono essere allungati mediante l'aggiunta di un secando elemento o braccio di prolunga. Per le cisterna di dimensioni maggiori, si potranno utilizzare più ponteggi, fino alla copertura della superficie interessata.
Comandando opportunamente la discesa e la salita del carrello, la rotazione della piattaforma, lo scorrimento dei bracci modulari e l'orientamento delle gabbie,gli operatori sono in grado di raggiungere qualsiasi punto all'interno della cisterna.
II movimento di discesa o salita del carrello è trasmesso da due funi di sollevamel a, per prevenire ogni rischio sono istallate due funi di sicurezza.
Sono previsti inoltre dispositivi di sicurezza per sovraccarichi massimi e minimi ed un bilanciere per equilibrare il carico sulle due funi di sollevamento. Se -il bilanciere si squilibra aziona un fine corsa pneumatico che interrompe l'azionamento dell'argano.
Le due gabbie che ospitano gli operatori sono dotate di protezioni per arrestare la struttura prima che la testa dell'operatore venga urtata e, rilevando immediatamente il sovraccarico, staccano il motore e bloccano tutto il movimento. In tal caso per scendere gli operatori sono provvisti di funi per la discesa di emergenza.
Solo in una delle due gabbie gli operatori hanno a disposizione i comandi per i diversi movimepti, ma da ogni gabbia se ne può comandare l'orientamento.
In corrispondenza del motore è montato un polmone d'aria, per cui si può utilizzare l'aria proveniente da una fonte esterna, ad esempio data dal bordo, oppure un compressore con un polmone dell'aria per un sistema completamente indipendente, per avere la sicurezza, in caso di mancanza d'aria compressa, di un polmone che permette ancora una discesa di emergenza.
Il procedimento per montare il ponteggio seconda l'invenzione è il seguente.
Innanzi tutto si dispone esternamente sul cielo della cisterna, il gruppo di sollevamento con argano.
Attraverso i boccaporti situati sul cielo della cisterna si introduce il gruppo di base della colonna di guida, che si fissa sul fondo della cisterna in modo concentrico rispetto all'apertura centrale superiore. Detto gruppo di base mantiene vincolata la parte inferiore della colonna in modo da consentirne la dilatazione termica.
Attraverso i boccaporti si introduce quindi il gruppo del carrello mobile e lo si dispone sopra il gruppo di base.
Attraverso l'apertura centrale nel cielo della cisterna, si introducono gli elementi della colonna di guida, assemblandoli progressivamente dall'esterno, fino a raggiungere il gruppo di base. Le giunzioni sono realizzate mediante elementi disposti all'interno della colonna, per mantenere liscia la superficie esterna della colonna stessa, sulla quale deve scorrere verticalmente il carrello.
La colonna si ancora superiormente sulla flangia disposta sull'apertura centrale nel cielo della cisterna; detta flangia regge tutto il peso del ponteggio.
Sopra la colonna si sistemano le pulegge di rinvio delle funi di sollevamento ed un perno trasversale al quale sono ancorate le funi di sicurezza.
Le estremità superiori delle funi di sollevamento sono fissate sul tamburo dell'argano e Sono tese da una puleggia collegata ad un bilanciere. Inferioremente le funi di sollevamento sono fissate al carrello mobile.
Le funi di sicurezza, che impegnano un dispositivo automatico installato sulla parte mobile del carrello, inferiormente sono fissate sul gruppo di base.
Si introduce all'interno della colonna un tubo che consenta di trasportare l'aria compressa prelevata dal gruppo di alimentazione superiore ai vari punti di utilizzazione, ad esempio per la rotazione della piattaforma,per lo scorrimento dei bracci, ecc.
Si montano infine la piattaforma girevole, i bracci scorrevoli, le gabbie orientabili ed i relativi comandi.
Dopo il montaggio tutto il ponteggio può essere opportunamene fatto ruotare sulla flangia di sostegno, onde disporlo nella direzione più conveniente.
Il ponteggio secondo la.presente invenzione presenta un elevato grado di sicurezza, superiore agli'standard richiesti dalle norme vigenti. I vari dispositivi di sicurezza assicurano il blocco del movimento dei bracci e della piattaforma in caso di emergenza.
Tutti i sopraddetti vantaggi, ed altri ancora, appariranno evidenti dalla descrizione delle figure, che si allegano a solo titolo illustrativo e non limitativo, in cui:
Fig.l illustra in alzato una vista schematica d'insieme del ponteggio secondo la presente invenzione.
Fig.2 rappresenta in pianta il ponteggio di figura 1, visto dal piano II-II.
Fig.3 è un ingrandimento in alzato del carrello scorrevole verticalmente che supporta la piattaforma girevole.
Fig.4 è una vista ingrandita in pianta della piattaforma girevole supportata dal carrello scorrevole verticalmente.
Fig.5 mostra un particolare di un carrello di supporto della piattaforma girevole.
Fig.6 illustra il dispositivo di comanda della rotazione della piattaforma.
Fig.7 rappresenta il collegamento tra la piattaforma girevole ed i bracci modulari scorrevoli.';
Fig.8 schematizza il dispositivo per l'avanzamento dei due bracci in sincronismo.
Fig.9 illustra il bilanciere di equilibrio.
Fig.10 e Fig.ll illustrano gli ancoraggi superiori delle funi.
Fig.12 è un particolare del dispositivo di sicurezza.
Fig.13 e Fig.14 sono due viste perpendicolari tra loro del comando del dispositivo di sicurezza.
Fig.15 illustra il fissaggio del gruppo di base della colonna di guida al fondo della cisterna, con l'ancoraggio delle funi di sicurezza.
Fig.16 illustra un particolare del giunto della colonna.
Fig.17 è uno schema dell'impianto pneumatico.
Nelle diverse figure gli elementi analoghi sono stati indicati con i medesimi simboli numerici.
Nelle figure 1 e 2 è illustrato nel suo insieme il ponteggio secondo la presente invenzione, le cui peculiari caratteristiche verranno meglio descritte nelle seguenti tavole in cui sono stati ingranditi i particolari di maggiore rilievo.
E' stata indicata con 20 la colonna centrale modulare di guida e scorrimento verticale del ponteggio. Dopo il montaggio questa colonna 20 rimane fissata alla cisterna per tutto il tempo d'impiego..
Sulla colonna 20 scorre verticalmente il carrello 24, illustrato ingrandito nelle figure 3 e 4, che porta superiormente la piattaforma girevole 42, a travatura reticolare.
Nella piattaforma girevole 42 sono contenuti due bracci 21 scorrevoli, montati simmètricamente, e anch'essi realizzati con una travatura reticolare modulare. Di detti bracci sono illustrate due posizioni nella Figura 1 ed indicata una terza posizione nella Figura 2. Quando i due bracci 21 sono completamente ritratti, raggiungono l'estensione minima nella estremità di lavoro 21'. I due bracci raggiungono il massimo avanzamento senza prolunga in 21" di estensione media, che nella figura 1 consente 'di arrivare alle pareti laterali della cisterna.
In figura 2 è illustrata la posizione 21"', conseguibile con l'aggiunta di un braccio di prolunga 21p per arrivare alle pareti più lontane della cisterna.
All'estremità di ogni braccio 21, è disposta una gabbia che assume rispettivamente le posizioni 23', 23", 23"'. Detta gabbia, come si vede in figura 1, difende l'operatore su ogni lato, ma gli consente di accedere alle pareti ed al cielo della cisterna allungando un braccio. Come si vede nella posizione 23"', la gabbia è stata orientata nella direzione del braccio, mentre nelle posizioni 23' e 23" era perpendicolare alla direzione del braccio. Ogni gabbia 23 può essere orientata con una rotazione fino a 36G°-con comando azionato a mano,da ogni gabbia,mediante un riduttore a vite senza fine.
Il gruppo di sollevamento con argano 22 è situato esternamente sul cielo della cisterna, e comanda le due funi 25 di sollevamento, che corrono lungo due lati della colonna e sono solidali con il carrello scorrevole verticalmente 24.
Le estremità superiori delle due funi di sollevamento 25 sono ancorate sul tamburo 82 dell'argano, e le funi 25 si avvolgono su di esso. Due pulegge 83, collegate ad un bilanciere 50, sono fissate ad una intelaiatura 81. Ogni fune 25, tra il tamburo 82, e la relativa pulegge di rinvio 72, 73, viene tesa dalla rispettiva puleggia 83,collegata al bilanciere 50.
Il gruppo di sollevamento 22 è provvisto di un freno idropneumatico con dispositivo di emergenza.
Su di un piano perpendicolare a quello delle due funi 25 sono montate due funi di sicurezza 26.
La figura 5 mostra un particolare del collegamento del carrello scorrevole verticalmente 24 con la piattaforma girevole 42, che è un ingrandimento della zona evidenziata con la linea V in figura 3.
I profilati 24', 24", costituiscono l'ossatura del carrello scorrevole verticalmente 24, alla quale è saldato un profilato a pianta circolare, che forma una pista di rotazione 43, su cui appoggiano delle coppie di rulli superiori o di carico 44. Ogni coppia di rulli 44 sostiene un supporto 47, al quale è fissato un elemento della piattaforma 42.
Una coppia di rulli inferiori 45, sempre collegati al supporto 47, si oppone ad una eventuale tendenza al ribaltamento. Un rullo di centratura 48, disposto alternativamente all'esterno ed all'interno della pista 43, mantiene la piattaforma 42 in posizione centrata. Il complesso 44, 45, 47, 48. costituisce uno dei carrelli di supporto della piattaforma 42,che possono ad esempio essere in numero di otto. Come è illustrato in figura 6, la rotazione della piattaforma 42 è ottenuta mediante un ingranaggio 49, solidale con l'albero di comando 62, ancorato alla piattaforma 42. L'ingranaggio 49 ingrana su di una catena a rulli 57 solidale con la pista 43. La rotazione dell'ingranaggio 49 fa ruotare l'albero 62 e quindi la piattaforma 42. E' stata prevista una catena a rulli perché tra i vari dispositivi è quello che è maggiormente adatto a lavori in ambienti polverosi, anche con apporto di parti solide,anche abbastanza grandi; essa è inoltre autopulente.
Nella figura 7 è illustrato un particolare di un braccio modulare 21, scorrevole all'interno della piattaforma girevole 42.
I bracci scorrevoli 21 sono preferibilmente realizzati con laminati, per facilitarne la manutenzione, sostenuti lungo i quattro spigoli da profilati a L, che appoggiano su cuscinetti di supporto 65, disposti all'interno della piattaforma,girevole 42.
Una caratteristica del ponteggio secondo la presente invenzione è il sincronismo con il quale scorrono i due bracci orizzontali 21, che si realizza in modo rigorosamente uguale e simmetrico sui due lati della piattaforma, per mantenere il ponteggio sempre in equilibrio.
Su di un unico albero verticale di comando 66, la cui rotazione è azionata dal sistema pneumatico che verrà descritto in seguito, sono montati due ingranaggi 60, 61, che mediante catene a rulli 63, 64, azionano in sincronismo lo scorrimento dei due bracci 21.
Come è schematizzato neila figura 8, in due punti Ma ed Mb, rispettivamente sui due bracci 21a e 21b, è ancorata una catena 63, che è azionata da un ingranaggio 60. Quando l'ingranaggio 60 ruota in senso orario, come è indicato dalla freccia, tira la catena 63, che fa spostare il punto Ma, e quindi il braccio 21a nel senso indicato dalla freccia. L'ingranaggio 61, disposto sotto l'ingranaggio 60, e quindi non visibile nella figura 8j è azionato contemporaneamente dal medesimo albero verticale di comando 66, e quindi in modo esattamente corrispondente tira contemporaneamente , grazie alla ruota di rinvio 67, la catena 64 che è ancorata nel punto Nb sul braccio 21b, facendo avanzare in egual misura il braccio 21b. Quando l'albero verticale di comando 66 gira in senso inverso farà rientrare in modo simmetrico i due bracci 21a e 21b, tendendo,la catena nel tratto tra l'ingranaggio 60 e l'attacco Na e tra i'ingranaggio 61 e l'attacco Mb. Anche il tratto di catena non in tensione, tra gli ingranaggi e 1'altro punto di attacco su ogni braccio, è utile ai fini della sicurezza. Sono stati indicati con 68 due arresti di fine corsa, quando i bracci sdno completamente ritratti.
In figura 9 è illustrato un particolare del bilanciere 50 ripartitore del carico che ha il compito di mantenere equilibrata la tensione delle due funi di sollevamento 25.Tramite due pulegge 83 (cfr.fig.l) le funi 25 sono collegate al bilanciere 50 in corrispondenza dei perni 55.
Un traversino 51 è ancorato alla struttura fissa 81 del gruppo di sollevamento 22 per mezzo di tiranti 56. Il traversino 51 controlla il carico delle funi 25 mediante un sistema di pesatura meccanica realizzato con una serie dimoile a tazza 52.
Sopra le molle 52 è appoggiata una flangia 53 azionatrice del fine corsa, la cui posizione è comandata da un dado autobloccante 54, che contrasta l'azione della molla 52. Detto dado 54 farà assunere diverse posizioni alla flangia 53,-a seconda del carico previsto. Ad esempio per un carico di 400Q kg. la faccia inferiore della flangia 53 assumerà la posizione 53', per 3500 kg. la posizione 53 indicata in figura,per 3000 kg. la posizione 53".
Se una delle due funi di sollevamento 25 si spaccasse o scarrucolasse, il bilanciere 50 si sbilancierebbe, assumendo ad esempio la posizione 51' indicata tratteggiata sul disegno, e batterebbe contro un fine corsa pneumatico che farebbe arrestare l'intera movimentazione del ponteggio.
Piccole variazioni di lunghezza tra le due funi, dell'ordine di 20/30 mm. di differenza, vengono assorbite da una leggera inclinazione del bilanciere 50.
La figura 10 è una vista laterale degli ancoraggi dei rinvìi delle funi 25 di sollevamento e 26 di sicurezza, nella parte superiore del ponteggio secondo la presente invenzione. La figura 11 è una sezione di una parte della figuralo, secondo il piano XI-XI.
Normalmente, soprattutto nelle cisterne navali, esiste una apertura flangiata o passaggio centrale 74, sul piano di copertura o cielo 70 della cisterna, ma poiché è,molto importante che esso sia flangiato in modo robusto, e che sia disposto esattamente al centro delle diagonali orizzontali della cisterna1, qualora non esistesse, questa apertura flangiata verrà praticata una volta per tutte, poiché è destinata ad alloggiare e sostenere tutta la parte operativa centrale del ponteggio. Attraverso l'apertura 74 si inserisce la colonna centrale di guida 20, che non appoggia sul fondo della cisterna, ma viene ancorata sul piano di ' copertura della cisterna, scaricandovi tutto il peso dell'attrezzatura. Quindi la colonna 20 non è mai sollecitata da un carico di punta, ma solo.a flessione ad esempio a causa di eventali sbandamenti della nave, infatti la sollecitazione a trazione viene assorbita dalle funi di sollevamento 25.
In corrispondenza dell'apertura superiore centrale 74, sulla sua flangia 79 si ancora a mezzo di bulloni una flangia 69 che è solidale con la colonna 20 ed è provvista di otto squadrette di rinforzo 75, disposte angolarmente ogni 45°. Un telaio 71, fissato sulla testa della colonna 20, supporta due ruote.superiori di rinvio 72, 73, delle funi di sollevamento 25.
Due ruote inferiori distanziatrici e di rinvio 76, 77, sono sostenute da un elemento trasversale distanziatore 80, in modo da prevedere un percorso 'incrociato delle funi 25.
Le due funi di sicurezza 26 sono ancorate superiormente ad un perno trasversale 78, che regge due ancore 79, che trattengono l'occhiello 84 alle estremità superiori delle funi di sicurezza 26.
Il ponteggio secondo la presente invenzione è provvisto di dispositivo di sicurezza anti-caduta illustrato in-Fig.12.
Internamente all'elemento 46 (cfr. fig.4), solidale con il carrello scorrevole 24, è disposto un cono mobile autobloccante 31. Una molla 32 è compressa tra la base del cono 31 ed un anello 33 solidale con il carrello 2A. Quando il cono 31 è compresso verso il basso, si disimpegna e consente lo scorrimento del carrello.
Nelle figure 13 e 1A è illustrato il dispositivo di disimpegno del cono 31 in fase normale di scorrimento del carrelllo.
Ogni fune di sollevamento 25 è collegata al carrello 2A mediante una staffa 27 in cui è praticata un'asola nella quale scorre un perno di ancoraggio 29 che fa ruotare la leva 30 intorno ad un perno 3A.Finché il peso della colonna 20' è ancorato alla fune di sollevamento, l'estremità 35 della leva 30 comprime la testa del cono 31, e disimpegnandolo gli impedisce 1'autobloccaggio. Analogo è il dispositivo sull'altra fune 25.
Nel caso in cui incidentalmente si spaccasse una fune 25, non verrebbe disimpegnato il cono 31, e si avrebbe il bloccaggio immediato ed automatico del carrello. Infatti, non più compresso dall'estremità 35 della leva 30, il cono 31 si impegnerebbe contro la fune di sicurezza 26, perché la componente orizzontale del peso del carrello diretto verso il basso sulle pareti del cono 31 farebbe serrare la base del cono 31 sulla fune 26, bloccandola in fase di emergenza.
La figura 15 illustra il fissaggio del gruppo di base della colonna 20 al fondo 36 della cisterna..·
Qualora sul fondo 36 della cisterna esistano dei profilati 37, come nelle cisterne senza doppio fondo delle"'navi da carico, si blocca su di essi il gruppo di base della colonna mediante apposite staffe 58. In caso contrario si saldano al fondo 36 della cisterna i profilati 37.
In entrambi i casi sui profilati 37 si fissa un telaio 38, per l 'ancoraggio della base della colonna 20 , grazie a profilati trasversali 39, che consentono comunque alla colonna 20 delle dilatazioni. Al di sotto del telaio 38, attraverso il quale passano le funi di sicurezza 26, è disposto un dispositivo di ancoraggio 40 delle funi di sicurezza 26, che devono essere leggermente tese.
Nel dispositivo 40, esternamente filettato, ogni fune 26 viene bloccata mediante un cuneo 41, che ;fissa la fune 26 quando questa venga tesa avvitando il dispositivo 40, e che la sblocca quando la fune 26 si allenti svitando il dispositivo 40. Con detto sistema di bloccaggio non si deteriora l'estremità della fune, che potrà quindi venire riutilizzata ripetutamente.
La figura 16 illustra, in parte in vista ed in parte in sezione, un particolare di un giunto intermedio per l'unione di due tratti della colonna centrale modulare di-guida 20.
Poiché sulla superficie perimetrale della colonna di guida 20 scorre verticalmente il carrello 24, le giunzioni della colonna 20 devono lasciare liscia la detta superficie esterna.
A tale scopo si è saldato internamente, sulla testa del tratto di colonna inferiore 20' un anello 90 a forma di C, ed un altro anello complementare 91 sulla parte inferiore del tratto di colonna superiore 20". Al momento del montaggio i due anelli 90 e 91 vengono saldamente uniti con viti 92. Per mantenere la continuità della superficie esterna della colonna 20, dopo l'unione dei due tratti 20' e 20", sul giunto viene disposto un collare 93 di protezione del giunto.
La colonna centrale 20 è realizzata a moduli con tronchi principali aventi una lunghezza di m.6. Sono poi previsti tronchi di colonna di lunghezza inferiore, per adattare a priori il ponteggio alle dimensioni della cisterna. Per le piccole inevitabili regolazioni in sito vi è la possibilità di adattare il tratto inferiore della colonna, in corrispondenza dell'attacco al fondo della cisterna (cfr.figura 15), dove il lembo inferiore della colonna dista di circa mm.350 dal fondo cisterna.
L'ultimo tratto inferiore di colonna sarà provvisto solo dell'anello 90 nella sua parte superiore, mentre inferiormente si potrà tagliare di misura a seconda delle esigenze.
Il movimento del ponteggio secondo l'invenzione è ottenuto esclusivamente con mezzi pneumatici e meccanici.
In figura 17 è illustrata lo schema pneumatico.
Detto schema è praticamente diviso in sezioni.
Nella sezione A è schematizzato il funzionamento del gruppo di sollevamento 22 visibile in fig.l. Esso è costituito da un motore pneumatico reversibile 10G e da un tamburo 82 per l'avvolgimento delle funi di sollevamento 25. Il tamburo 82 ha un freno 102 che è comandato da un idrofreno 103. Ad essi sono collegate in parallelo due valvole 104 di scarico rapido, e due valvole 105 di alimentazione del motore 100, di modo che quando sono azionate pneumaticamente ed alimentano un determinato sollevamento da un lato, contemporaneamente si verifica lo scarico rapido dall'altro, e viceversa. Attraverso il filtro 106 ed il lubrificatore 107 viene alimentato il fluido per azionare il gruppo di sollevamento 22, con una pressione di 6 BAR ed una portata di 5000 litri al minuto. Sono quindi disposte rispettivamente una valvola di sicurezza 108 a leva con rullo e camma, per arrestare qualsiasi movimento quando si raggiùnga il carico minimo, ed una valvola di sicurezza 109 a leva con rullo e camma, di arresto per il carico massimo. Si può riscontrare una situazione di allarme per carico minimo ad esempio quando si verifica qualche aggancio della struttura, mentre si può avere un sovraccarico quando questa urta contro qualche superficie.
Infatti con questo apparecchio il carico rimane relativamente costante, con una variabile di più o meno 200/250 Kg. Il carico previsto, oltre al peso proprio della struttura, è dato dal peso di due operatori per gabbia, oltre al materiale che è calcolato in circa 20 kg. a testa. Quando si superi il suddetto limite della variabile di differenza, interviene l'arresto automatico.
In serie alle valvole di sicurezza 108 e 109 sono disposte due valvole a leva 110 con rullo, che costituiscono uno stop di fine corsa del carico delle funi,.sia in discesa che in salita, rispettivamente per un avvolgimento minimo o massimo delle stesse.
La valvola a leva 111, è la leva di comando generale, per la salita e la discesa.
Il bilanciere 50 è collegato alle due funi 25 di sollevamento tramite le pulegg'e· 83, se una fune 25 si rompe o scarrucola, il bilanciere 50 si squilibra, aziona- un fine corsa pneumatico che automaticamente interrompe l'azione dell'argano arrestando ogni movimento, sia in salita che in discesa.
Nella sezione B è indicato, lo schema pneumatico di comando della rotazione della piattaforma girevole 42. C'è un riduttore 112 a vite senza fine, con un motore pneumatico 113 ed una valvola a leva 114, che si apre e si chiude per la rotazione nei due sensi, ed un regolatore di flusso 115. Il fondo corsa è a battuta meccanica, poiché per gli azionamenti pneumatici non sono necessarie ulteriori sicurezze.
Analogo è lo schema pneumatico nella sezione C, per il comando dello scorrimento dei bracci 21, con un riduttore 112' a vite senza fine, un motore 113', una valvola 114', che si apre e si chiude per l'avanzamento o la ritrazione dei bracci 21, ed un regolatore di flusso 115'.
Per avere sempre un perfetto equilibrio e sincronismo nei due bracci 21, non è possibile mettere''doppi comandi nelle gabbie 23, e pertanto si prevede una gabbia principale dotata di una valvola a pulsante 116 di comando, mentre l'operatore presente nell'altra gabbia non ha altra possibilità che quella di comandare l'orientamento della gabbia, che comunque non incide sull'equilibrio del ponteggio.
Nelle sezioni D ed E sono indicati, uno per gabbia, dei fischi pneumatici di richiamo 117 e 117', comandati rispettivamente da valvole a pulsante 118 e 118'. Détti fischi hanno lo scopo di consentire agli operatori sulle due gabbie di comunicare tra loro, poiché, soprattutto a bordo delle navi, la visibilità può essere ridotta a causa della polvere, e la voce soffocata dal rumore.
Attraverso il filtro 119 ed il lubrificatore 120 viene alimentato in modo indipendente il fluido per tutti i dispositivi ausiliari di controllo e di comando. E' sufficiente a tale scopo una pressione di 6 BAR ed una portata di 1500 litri al minuto.
Si fa rilevare che con il ponteggio descritto si è assolutamente escluso l'impiego di corrente elettrica all'interno della cisterna, poiché è pericolosa in quanto che nelle cisterne vi può essere presenza di acqua di lavaggio o simili.
La presente invenzione comprende tutte quelle varianti di dettaglio e quelle modifiche che possono risultare ovvie ad un tecnico del ramo, che non esulano dall'ambito della presente invenzione, ma si intendono comprese nel campo delle seguenti rivendicazioni.

Claims (23)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Ponteggio per cisterne caratterizzato dal fatto che è modulare, motorizzata, e che è costituito da una colonna centrale modulare di guida che si inserisce attraverso un'apertura centrale sul cielo della cisterna e si ancora al fondo della cisterna stessa, da un carrello scorrevole verticalmente sulla colonna, da una piattaforma girevole che si monta sul carrello, da due bracci modulari a travatura reticolare, simmetrici, montati sulla piattaforma scorrevoli verso l'esterno o l'interno in modo sincronizzato, detti bracci sorreggendo alle loro estremità delle gabbie di sicurezza orientabili, atte ad ospitare gli operatori addetti, e da un gruppo di sollevamento con argano, disposto all'esterno della cisterna.
  2. 2. Ponteggio per cisterne secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che il movimento di discesa o salita del carrello è trasmesso da due funi di sollevamento ad esso solidali, e che sono previste due funi di sicurezza, ed inoltre dispositivi di sicurezza per sovraccarichi massimi e minimi, un bilanciere per equilibrare il carico sulle due funi di sollevamento, e che le due gabbie per gli operatori sono dotate di protezioni per arrestare la struttura in tempo utile, staccando il motore e bloccando tutto il movimento.
  3. 3. Ponteggio per cisterne secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che le giunzioni della colonna centrale di guida sono fatte per mezzo di elementi disposti all'interno della colonna, per mantenerne liscia la superficie esterna di scorrimento.
  4. 4. Ponteggio per cisterne secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto ch'e il collegamento del carrello scorrevole verticalmente con la piattaforma girevole è realizzato mediante un profilato a pianta circolare solidale con il carrello scorrevole verticalmente, detto profilato circolare costituendo la pista di rotazione sulla quale appoggiano delle coppie di rulli superiori, sostenendo ogni coppia di detti rulli un supporto al quale è fissato un elemento della piattaforma; e dal fatto 'che inferiormente è disposta una seconda coppia di rulli antiribaltamento, sempre collegata al supporto, e che un rullo di centratura è dispostp alternativamente all'esterno ed all'interno della .pista, e che l'insieme di tali rulli costituiscono con il supporto uno dei carrelli di sostegno della piattaforma.
  5. 5. Ponteggio per cisterne secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che la rotazione della piattaforma è ottenuta mediante un ingranaggio solidale con 'un albero ancorato alla piattaforma, che ingrana con una catena a rulli solidale con la pista.
  6. 6. Ponteggio per cisterne secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che i bracci modulari scorrevoli all'interno della piattaforma girevole sono realizzati con laminati, e sono sostenuti lungo i quattro spigoli da profilati a L, che appoggiano su cuscinetti di supporto disposti all'interno della piattaforma girevole, e che il movimento dei bracci rigorosamente sincronizzato è comandato da un unico albero verticale, la cui rotazione è azionata dal sistema pneumatico, sul quale sono montati due ingranaggi che, mediante catene a rulli, azionano in sincronismo lo scorrimento dei due bracci.
  7. 7. Ponteggio per cisterne secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che i bracci modulari scorrevoli possono essere allungati mediante l'aggiunta di un secondo elemento o braccio di prolunga.
  8. 8. Ponteggio per cisterne 'secondo le rivendicazioni 1 e 2, caratterizzato dal fatto che le estremità superiori delle funi di sollevamento vengono ancorate al tamburo dell'argano, che si avvolgono su di esso e che dette funi sono tese da una puleggia collegata ad un bilanciere.
  9. 9. Ponteggio.per cisterne secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che sull'apertura superiore centrale della cisterna è prevista una flangia sulla quale si ancora a mezzo di bulloni una seconda flangia solidale con la colonna centrale di guida, essendo detta seconda flangia provvista di otto squadrette di rinforzo, disposte angolarmente ogni 45°; e dal fatto che un telaio, fissato sulla testa della colonna centrale di guida, supporta due ruote di superiori di rinvio delle funi di sollevamento provenienti dal tamburo dell'argano,mentre due ruote inferiori distanziatrici e di rinvio sono sostenute da un elemento trasversale distanziatore in modo da prevedere un percorso incrociato delle funi di sollevamento, e dal fatto che le due funi di sicurezza s'ono ancorate superiormente ad un perno trasversale,che regge due ancore che trattengono l'occhiello superiore delle funi di sicurezza.
  10. 10. Ponteggio per cisterne secondo le rivendicazioni 1 e 8, caratterizzato dal fatto che il bilanciere è provvisto di un traversino ancorato alla struttura fissa del gruppo di sollevamento mediante tiranti, e che detto traversino è atto a controllare il carico delle funi di sollevamento mediante un sistema di pesatura meccanica realizzato con una serie di molle a tazza, essendo sopra le molle a tazza appoggiata una flangia azionatrice del fine corsa, la cui posizione è comandata da un dado autobloccante, che contrasta l'azione della molla a tazza.
  11. 11. Ponteggio per cisterne secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che è provvisto di un dispositivo di sicurezza anti-caduta costituito da un elemento solidale con il carrello scorrevole verticalmente, internamente al quale è disposto un cono mobile autobloccante sollecitato da una molla compressa tra la base del cono mobile ed un anello solidale con il carrello scorrevole verticalmente.
  12. 12. Ponteggio per cisterne secondo le rivendicazioni 1 e 11, caratterizzato dal fatto che il dispositivo di disimpegno del cono autobloccante in fase di normale discesa è costituito da due staffe che collegano al carrello scorrevole verticalmente le funi di sollevamento, che in ogni staffa è praticata un'asola nella quale scorre un perno di ancoraggio che fa ruotare una leva intorno ad un secondo perno,per cui l'estremità della leva comprime la testa del cono disimpegnandolo, finché il carico da sollevare rimane ancorato alla corrispondente fune di sollevamento.
  13. 13. Ponteggio per cisterne secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che il fissaggio del gruppo di base della colonna centrale di guida al fondo della cisterna si realizza saldando sul fondo della cisterna dei profilati sui quali si fissa un telaio che trattiene la base della colonna centrale di guida grazie a profilati trasversali; e dal fatto che al di sotto di detto telaio, attraverso il quale passano le funi di sicurezza, è disposto un dispositivo di ancoraggio delle funi di sicurezza, e che essendo il dispositivo di ancoraggio esternamente filettato, ogni fune di sicurezza viene bloccata mediante un cuneo che fissa la fune di sicurezza quando questa venga tesa avvitando il dispositivo di ancoraggio, e che la sblocca quando la fune di sicurezza si allenti svitando il dispositivo di ancoraggio.
  14. 14. Ponteggio per cisterne secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che i giunti intermedi per l'unione di due tratti della colonna centrale modulare di guida sono realizzati saldando internamente, sulla testa del tratto di colonna inferiore, un anello a forma di C, ed un altro anello complementare sulla parte inferiore del tratto di colonna superiore, tali che al momento del montaggio i due anelli vengano saldamente uniti mediante viti; e dal fatto che dopo l'unione dei due tratti, sul giunto viene disposto un collare di protezione del giunto stesso.
  15. 15. Ponteggio per cisterne fecondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che la colonna centrale modulare di guida è realizzata con tronchi principali aventi una lunghezza di m.6, e con tronchi di adattamento di lunghezze inferiori.
  16. 16. Ponteggio per cisterne secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che il movimento del ponteggio secondo l'invenzione è ottenuto esclusivamente con mezzi pneumatici e meccanici.
  17. 17. Ponteggio per cisterne secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che i comandi per i diversi movimenti sono situati in una delle due gabbie, ma 'che l'orientamento delle gabbie è azionato da ognuna di esse.
  18. 18. Ponteggio per cisterne secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che in corrispondenza del motore è montato un polmone d'aria, per utilizzare l'aria proveniente da una fonte esterna, per un sistema completamente indipendente di sicurezza.
  19. 19. Ponteggio per cisterne secondo le rivendicazioni 1 e 13, caratterizzato dal fatto che qualora il fondo della cisterna avesse già predisposti i profilati, si,blocca la base su di essi mediante apposite staffe.
  20. 20. Ponteggio per cisterne secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che il gruppo di sollevamento è costituito da un motore pneumatico reversibile e da un tamburo per l'avvolgimento delle funi di sollevamento, che il tamburo ha un freno che è comandato .da un idrafreno, a cui sono collegate in parallelo due valvole di scarico rapido e due valvole di alimentazione del motore, di modo che quando sono azionate pneumaticamente ed alimentano un determinato sollevamento da un lato, contemporaneamente si verifica lo scarico rapido dall'altro, e viceversa, che attraverso un filtro ed un lubrificatore viene alimentato il fluido per azionare il gruppo di sollevamento, che sono disposte rispettivamente una valvola di sicurezza a leva con rullo e camma,di arresto per il carico minimo,ed una valvola di sicurezza a leva con rullo e camma, di arresto per,,il carico massimo, che in serie alle valvole di sicurezza sono disposte due valvole a leva con rullo che costituiscono uno stop di fine corsa del carico delle funi,sia in discesa che in salita, che una valvola a leva costituisce la leva di comando generale per la salita e la discesa, che alle due funi di sollevamento tramite due pulegge è collegato un bilanciere; che per il comando della rotazione della piattaforma girevole è disposto un riduttore a vite senza fine', con un motore pneumatico ed una valvola a leva, che si apre e si chiude per la rotazione nei due sensi, ed un regolatore di flusso; che analogamente per il comando della scorrimento dei bracci è disposto un riduttore a vite senza fine, un motore, una valvola, che si apre e si chiude per l'avanzamento o la ritrazione dei bracci, ed un regolatore di flusso; che sono disposti, uno per gabbia, dei fischi pneumatici di richiamo, comandati rispettivamente da valvole a pulsante; che attraverso un filtro ed un lubrificatore viene alimentato in modo indipendente il fluido per tutti i dispositivi ausiliari di controllo e di comando.
  21. 21. Ponteggio per cisterne secondo le rivendicazioni 1 e 20, caratterizzato dal fatto che il gruppo di sollevamento è alimentato con con una pressione di 6 BAR,ed una portata del fluido di 5000 litri al minuto, mentre i dispositivi ausiliari di controllo e di comando sono alimentati da una pressióne di 6 BAR ed una portata del fluido di 1500 litri al minuto.
  22. 22. Procedimento per montare il ponteggio secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che si dispone esternamente sul cielo della cisterna, il gruppo di sollevamento·con argano, che attraverso i boccaporti sul cielo della cisterna si introduce il gruppo di base della colonna di guida, che questo si fissa sul fondo della cisterna in modo concentrico rispetto all’apertura centrale superiore, che si introduce il gruppo del carrello mobile e lo si dispone sopra il gruppo di base, che attraverso l'apertura centrale nel cielo della cisterna, si introducono gli elementi della colonna di guida, assemblandoli progressivamente dall ’esterno, fino a raggiungere il gruppo di base, che la-colonna si ancora su di una flangia disposta sull'apertura centrale nel cielo della cisterna, che sopra la colonna si sistemano le pulegge di rinvio per l'azionamento delle funi di sollevamento le cui estremità superiori si fissano sul tamburo dell'argano, funi di sollevamento che si tendono mediante due pulegge collegate ad un bilanciere, che si ancorano inferiormente le funi di sollevamento al carrello mobile, che si introducono le funi di sicurezza, ancorandole superiormente ad un perno trasversale ed inferiormente sul gruppo di base* che si introduce all'interno della colonna un tubo per il trasporto dell’aria compressa prelevata dal gruppo di alimentazione superiore ai vari punti di utilizzazione, che si monta la piattaforma girevole con i bracci scorrevoli, le gabbie orientabili ed i relativi comandi.
  23. 23. Ponteggio modulare motorizzato per cisterne, e relativo procedimento di montaggio, caratterizzato dal fatto di comprendere una o più delle caratteristiche descritte e/o illustrate.
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