ITGE20130010A1 - Dispositivo per la protezione di un liquido dall'ossidazione - Google Patents

Dispositivo per la protezione di un liquido dall'ossidazione

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ITGE20130010A1
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tank
liquid
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volume
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IT000010A
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Donato Lanati
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    • B67OPENING, CLOSING OR CLEANING BOTTLES, JARS OR SIMILAR CONTAINERS; LIQUID HANDLING
    • B67DDISPENSING, DELIVERING OR TRANSFERRING LIQUIDS, NOT OTHERWISE PROVIDED FOR
    • B67D1/00Apparatus or devices for dispensing beverages on draught
    • B67D1/04Apparatus utilising compressed air or other gas acting directly or indirectly on beverages in storage containers
    • B67D1/045Apparatus utilising compressed air or other gas acting directly or indirectly on beverages in storage containers using elastic bags and pistons actuated by air or other gas
    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
    • B65CONVEYING; PACKING; STORING; HANDLING THIN OR FILAMENTARY MATERIAL
    • B65DCONTAINERS FOR STORAGE OR TRANSPORT OF ARTICLES OR MATERIALS, e.g. BAGS, BARRELS, BOTTLES, BOXES, CANS, CARTONS, CRATES, DRUMS, JARS, TANKS, HOPPERS, FORWARDING CONTAINERS; ACCESSORIES, CLOSURES, OR FITTINGS THEREFOR; PACKAGING ELEMENTS; PACKAGES
    • B65D25/00Details of other kinds or types of rigid or semi-rigid containers
    • B65D25/38Devices for discharging contents
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Description

"Dispositivo per la protezione di un liquido dall ossidazione"
TESTO DELLA DESCRIZIONE
La presente invenzione ha per oggetto un dispositivo per la protezione di un liquido dall'ossidazione all'interno di un contenitore che presenta una prima apertura in corrispondenza dell'estremità superiore e il quale contenitore comprende primi mezzi di alimentazione del liquido all'interno del contenitore, secondi mezzi di alimentazione del liquido verso l'esterno del contenitore ed una unità di controllo.
Sono inoltre presenti mezzi di controllo pneumatici alloggiati almeno in parte all'interno del contenitore ed atti a generare una sovrapressione all'interno del contenitore e sul liquido durante l'alimentazione del liquido verso l'esterno del contenitore, in modo tale per cui a seguito di una diminuzione del volume del liquido all'interno del contenitore, tali mezzi di controllo pneumatici aumentano il loro volume di una quantità pari alla variazione di volume del liquido.
I mezzi di controllo pneumatici comprendono un serbatoio a volume variabile e un condotto di alimentazione e scarico di un fluido per il riempimento del serbatoio, essendo presenti mezzi di alimentazione e scarico del fluido di riempimento collegati al condotto.
La presente invenzione trova particolare applicazione nelle apparecchiature per lo stoccaggio di vino.
Ad oggi à ̈ ampiamente noto che tra i parametri che influenzano criticamente la conservazione del vino, il contatto con l'ossigeno à ̈ in grado di compromettere irreversibilmente la qualità del vino. Questo à ̈ particolarmente vero per la conservazione in contenitori utilizzati per la vendita di vino o per la conservazione prima dell'imbottigliamento, dove può variare il volume del liquido conservato.
Normalmente i contenitori in questi casi sono costituiti da recipienti in acciaio inossidabile, dai quali il vino viene spillato in quantità dipendenti dalle necessità, risultando in un grado di riempimento variabile nel tempo. In generale, quando il contenitore non à ̈ completamente pieno, può verificarsi l'ingresso di aria, provocando la degradazione del vino.
Con lo scopo di ovviare a tale inconveniente, sono stati concepiti metodi ed apparecchi volti a limitare questo fenomeno.
Secondo una prima soluzione proposta, viene fornito un contenitore in cui il vino à ̈ contenuto in atmosfera inerte, solitamente sotto leggera sovrappressione .
Alternativamente, secondo un'altra soluzione proposta, à ̈ previsto che il contenitore presenti parti mobili dotate di guarnizioni di tenuta, le quali prevedono di compensare il volume che varia man mano che il liquido viene spillato. Un esempio di tale soluzione tecnica à ̈ descritto nel brevetto FR2291685 .
Tali soluzioni tecniche sopraindicate presentano comunque l'inconveniente dato dal fatto che si verifica il rischio di acetificazione/degradazione per ossidazione del vino contenuto nel contenitore per diffusione dell'ossigeno nel gas inerte, oppure per migrazione attraverso le guarnizioni non a perfetta tenuta o durante lo spostamento del coperchio galleggiante.
Questi fenomeni sono particolarmente evidenti su serbatoi di grandi volumi.
In risposta a tali inconvenienti alcuni dispositivi dell'arte nota utilizzano uno o più serbatoi gonfiabili inseriti all'interno del contenitore stesso, ed in cui tali elementi gonfiabili hanno la funzione, quando gonfiati, di occupare completamente lo spazio lasciato vuoto dal liquido estratto dal contenitore.
Tali dispositivi si basano sulla compensazione del volume di liquido mancante all'interno di un contenitore tramite aumento di un volume corrispondente di un elemento interno allo stesso, senza variare il volume esterno del contenitore.
Un esempio di tale soluzione à ̈ descritta all'interno dei documenti DE 3511506 o FR 2640594.
Il documento DE 3511506 presenta però l'inconveniente di essere particolarmente complesso dal punto di vista costruttivo soprattutto per quanto riguarda la sostituzione del serbatoio gonfiabile in caso di danneggiamento. Tale complessità costruttiva si riflette in una problematica di adattabilità e/o modifica per l'utilizzo del dispositivo ed in particolare del serbatoio in contenitori già esistenti .
Oltre a presentare tutti questi svantaggi il documento FR 2640594 prevede al suo interno un serbatoio elasticamente espandibile che comporta un elevato rischio di rottura e danneggiamento in quanto i cicli di fatica dovuti alle continue azioni di gonfiaggio/sgonfiaggio provocano stress che portano alla rottura del materiale costituente il serbatoio.
Un'altra soluzione à ̈ illustrata nel documento FR 2587813, tuttavia tutti i dispositivi noti allo stato dell'arte presentano un inserimento del serbatoio a volume variabile effettuato dall'apertura superiore del contenitore, che comporta spesso dei malfunzionamenti degli stessi.
Generalmente infatti il serbatoio a volume variabile à ̈ riempito di un fluido che presenta una densità inferiore alla densità del vino contenuto nei contenitori, per cui durante la fase di gonfiaggio il serbatoio a volume variabile tende a salire verso l'alto e per, quantità di vino elevate, può addirittura ricevere una spinta verso l'alto che porta alla rottura dei collegamenti esterni al contenitore .
Inoltre tendendo a salire verso l'alto il serbatoio a volume variabile occlude l'apertura del contenitore rendendo impossibile l'osservazione del livello di vino all'interno del contenitore.
Esiste dunque una necessità non soddisfatta dallo stato dell'arte di realizzare un dispositivo per la protezione di un liquido dall'ossidazione che, tramite accorgimenti relativamente semplici e poco costosi, permetta di risolvere gli svantaggi noti allo stato dell'arte.
La presente invenzione consegue gli scopi di cui sopra realizzando un dispositivo come descritto in precedenza, in cui il condotto di alimentazione e scarico à ̈ collegato con il serbatoio a volume variabile attraverso un attacco posizionato all'interno del contenitore in corrispondenza della estremità inferiore del contenitore, essendo il condotto di alimentazione e scarico in comunicazione con l'interno del contenitore attraverso una apertura inferiore presente sul fondo del contenitore.
Inoltre sono presenti mezzi di fissaggio posizionati sul fondo del contenitore atti a mantenere in posizione il serbatoio a volume variabile .
Il posizionamento del serbatoio a volume variabile in prossimità del fondo del contenitore à ̈ una caratteristica di fondamentale importanza, in quanto il fluido di riempimento durante la fase di gonfiaggio riempie il serbatoio a volume variabile che tende a salire verso l'apertura superiore del contenitore, ma grazie all'azione dei mezzi di fissaggio, l'aumento delle dimensioni del serbatoio a volume variabile consente di effettuare una azione di spinta sul liquido per occupare gli spazi lasciati dal liquido che à ̈ fuoriuscito dal contenitore.
Dunque nonostante la differente densità del fluido di riempimento rispetto al liquido all'interno del contenitore, il serbatoio a volume variabile resta fermo ed esegue la funzione di occupazione degli spazi in maniera ottimale, annullando la presenza di aria all'interno del contenitore.
Il posizionamento del serbatoio a volume variabile verso il basso del contenitore ottimizza la spinta che il gonfiaggio dello stesso provoca sul liquido, richiedendo pressioni di gonfiaggio inferiori rispetto ai dispositivi noti allo stato dell'arte.
Tale caratteristica risulta particolarmente vantaggiosa se si considera che i contenitori tipicamente utilizzati per il vino non sono testati per resistere ad elevate pressioni.
Si specifica che i mezzi di fissaggio possono essere costituiti da un qualsivoglia mezzo noto allo stato dell'arte che permetta di fissare un serbatoio ad una parete, ma preferibilmente sono costituiti da una o più elementi a catena fissati sul fondo del contenitore e sulla parete esterna del serbatoio a volume variabile.
Secondo una possibile forma esecutiva, il serbatoio a volume variabile à ̈ un elemento costituito da materiale flessibile ed estendibile, con un prestabilito volume variabile fra un determinato valore massimo, inferiore al volume interno del contenitore, e un determinato valore minimo, corrispondente alla assenza o minima presenza di fluido di riempimento all'interno del serbatoio.
Ad esempio il serbatoio a volume variabile può essere costituito da materiale plastico, come ad esempio un polimero monostrato.
Inoltre il serbatoio a volume variabile presenta una imboccatura fissata con il proprio bordo periferico all'attacco, la quale imboccatura à ̈ atta all'ingresso del fluido di riempimento.
L'utilizzo di un serbatoio flessibile e a volume variabile consente di ottenere lo scopo di riempire il volume mancante che era occupato dal vino spillato mantenendo condizioni di funzionamento ottimali senza incorrere a danneggiamento dovuto ad usura o rottura causata dai cicli di fatica durante le azioni di gonfiaggio/sgonfiaggio del serbatoio stesso.
Il serbatoio dunque à ̈ già predisposto con il volume di cui si necessita, tale caratteristica risulta particolarmente vantaggiosa nel caso di contenitori di grosse dimensioni, che, in caso di serbatoio ad estensione elastica, richiederebbero una notevole variazione di volume aumentando la probabilità di rottura del serbatoio stesso.
Preferibilmente il serbatoio a volume variabile à ̈ a forma di sacco e presenta l'imboccatura posizionata inferiormente, una parete perimetrale di mantello ed una parete di cielo.
Vantaggiosamente il serbatoio a volume variabile à ̈ collegato a tenuta al condotto di alimentazione a tenuta.
Una possibile realizzazione di tale configurazione à ̈ ottenuta attraverso la variante esecutiva secondo la quale l'attacco che mette in comunicazione il serbatoio a volume variabile con il condotto di alimentazione à ̈ costituito da due flange accoppiabili tra loro, tra le quali flange à ̈ interposto il bordo periferico della imboccatura del serbatoio a volume variabile.
Secondo tale configurazione à ̈ possibile prevedere che i mezzi di fissaggio atti a mantenere in posizione fissa il serbatoio a volume variabile, siano collegati direttamente alla flangia inferiore, in modo che la forza che spinge il serbatoio a volume variabile verso l'alto si scarichi sul collegamento tra la flangia e i mezzi di fissaggio, senza andare a sottoporre a trazione il materiale che costituisce il serbatoio.
Preferibilmente il condotto di alimentazione del fluido di riempimento e quello di scarico o di evacuazione sono costituiti da un unico condotto collegato a tenuta con il serbatoio a volume variabile e collegabile alternativamente mediante un sistema di valvole a tre vie all'ambiente esterno ed alla sorgente di alimentazione del fluido di riempimento .
Secondo una forma attuativa preferita, l'unità di controllo prevede un organo di controllo della pressione e/o del volume all'interno del detto contenitore e il quale organo di controllo può regolare la quantità di fluido di riempimento da alimentare/scaricare all'interno del detto serbatoio da parte dei detti mezzi di alimentazione e scarico.
Tale organo di controllo può essere ad esempio costituito da una finestratura ricavata in prossimità dell'apertura superiore del contenitore, che indica il livello di liquido presente all'interno dello stesso.
La presenza di questo organo di controllo risulta particolarmente vantaggiosa nel caso di controllo manuale del livello di liquido, in quanto à ̈ possibile controllare il livello attraverso la finestratura e nel caso in cui il livello sia inferiore rispetto ad un determinato valore di soglia, l'utente può azionare i mezzi di alimentazione e scarico del fluido di riempimento per gonfiare il serbatoio a volume variabile fino a che il liquido non raggiunge il livello desiderato.
Come già anticipato il liquido all'interno del dispositivo oggetto della presente invenzione à ̈ preferibilmente vino, che à ̈ un liquido "vivo", nel quale le reazioni possono variare le condizioni di pressione; per questo la caratteristica appena descritta permette di salvaguardare il contatto del vino con l'ossigeno nel caso di diminuzione di pressione, in quanto l'unità di controllo, in maniera automatica o manuale come si vedrà in seguito, permette di adattare la pressione e quindi il volume del serbatoio a volume variabile in base alle condizioni del liquido all'interno del contenitore.
Inoltre poiché generalmente il vino viene spillato tramite una aspirazione dall'interno del contenitore verso l'esterno, un corretto controllo della pressione interna al contenitore atto a regolare il volume del serbatoio permette che l'aumento di volume del serbatoio non solo compensi il volume mancante del liquido ma possa eventualmente spingere il liquido a fuoriuscire dal contenitore in modo da aiutare l'azione di spillaggio del vino.
Per questo motivo l'unità di controllo della pressione e/o del volume all'interno del contenitore può comprendere un misuratore di portata in uscita del liquido.
Secondo una ulteriore variante esecutiva, l'unità di controllo comprende almeno una centralina elettronica collegata ai mezzi di alimentazione e scarico del fluido di riempimento, la quale centralina di controllo à ̈ atta alla generazione di segnali di comando per la regolazione della quantità di fluido di riempimento da alimentare/scaricare all'interno del serbatoio.
Tale configurazione consente sempre un controllo manuale, ossia l'utente agisce sulla centralina per comandare l'erogazione del fluido di riempimento da parte mezzi di alimentazione e scarico.
In alternativa à ̈ possibile prevedere che il mantenimento di un determinato livello avvenga in maniera automatica.
Secondo tale perfezionamento l'unità di controllo comprende almeno un sensore di rilevamento del volume del liquido all'interno del contenitore, del tipo livellostato o simili, in modo tale per cui la generazione dei segnali di comando da parte della centralina elettronica avvenga in maniera automatica in base al livello di liquido rilevato dal livellostato .
Inoltre una delle caratteristiche più vantaggiose della presente invenzione risiede nella adattabilità del dispositivo descritto in precedenza a contenitori già esistenti.
Come si vedrà successivamente attraverso l'illustrazione di alcuni esempi esecutivi, i contenitori esistenti presentano una apertura superiore atta all'alloggiamento di parte dell'unità di controllo e una apertura inferiore che permette il passaggio a tenuta del tubo di alimentazione e scarico che comunica con il serbatoio a volume variabile .
Infine il dispositivo oggetto della presente invenzione si presenta particolarmente adatto per la realizzazione di kit da installare su contenitori già esistenti per evitare l'ossidazione del liquido contenuto all'interno di detti contenitori.
Per cui oggetto della presente invenzione à ̈ un kit per la realizzazione di un dispositivo per la protezione di un liquido dall'ossidazione su contenitori già esistenti comprendente mezzi di controllo pneumatici costituiti da un serbatoio a volume variabile e da un condotto di alimentazione e scarico di un fluido per il riempimento del serbatoio e comprendente una unità di controllo.
Sono inoltre presenti mezzi di alimentazione e scarico del fluido di riempimento collegati al condotto.
I detti mezzi di controllo pneumatico, l'unità di controllo e il contenitore sono realizzati secondo una o più delle caratteristiche descritte precedentemente .
Queste ed altre caratteristiche e vantaggi della presente invenzione risulteranno più chiaramente dalla seguente descrizione di alcuni esempi esecutivi illustrati nei disegni allegati in cui:
la fig. 1 illustra uno schema di principio del dispositivo per la protezione di un liquido dall'ossidazione oggetto della presente invenzione secondo una prima forma esecutiva;
la fig. 2 illustra uno schema di principio del dispositivo per la protezione di un liquido dall'ossidazione oggetto della presente invenzione secondo una forma esecutiva preferita.
Si specifica che le figure di seguito illustrate sono inserite a puro scopo illustrativo per meglio comprendere alcune caratteristiche del dispositivo appartenente alla presente invenzione e, conseguentemente, illustrano alcune forme esecutive.
Tali forme esecutive però non sono da intendersi limitative al concetto inventivo della presente invenzione .
In particolare la figura 1 illustra il dispositivo per la protezione di un liquido 10 dall'ossidazione all'interno di un contenitore 1 che presenta una prima apertura 11 in corrispondenza dell'estremità superiore e che comprende primi mezzi di alimentazione 5,50 del liquido 10 all'interno del contenitore 1, secondi mezzi di alimentazione 6,60 del liquido 10 verso l'esterno del contenitore 1 ed una unità di controllo 7.
Si specifica che vengono illustrate una prima tubazione 5 munita di valvola di intercettazione 50 per l'introduzione del liquido 10 all'interno del contenitore 1, una seconda tubazione 6 munita di valvola di intercettazione 60, per l'alimentazione del vino verso l'esterno del contenitore 1.
Le tubazioni 5 e 6 sono atte a permettere le normali operazioni di esercizio del contenitore 1, quali lo svuotamento parziale, i rabbocchi, ecc., in condizioni di sicurezza, ed incorporano parti accessorie quali valvole di sfiato, indicatori di livello, manometri, ecc, tutte componenti note allo stato dell'arte.
Sono inoltre presenti mezzi di controllo pneumatici alloggiati almeno in parte all'interno del contenitore 1 ed atti a generare una sovrapressione all'interno dello stesso e sul liquido 10 durante l'alimentazione del liquido 10 verso l'esterno del contenitore 1, in modo tale per cui a seguito di una diminuzione del volume di liquido 10 all'interno del contenitore 1, i mezzi di controllo pneumatici aumentano il loro volume di una quantità pari alla variazione di volume di liquido.
Ciò à ̈ possibile in quanto i mezzi di controllo pneumatici comprendono un serbatoio a volume variabile 21 e un condotto di alimentazione e scarico 22 di un fluido per il riempimento del serbatoio 21, Il condotto di alimentazione e scarico 22 comunica con mezzi di alimentazione e scarico 3 del fluido di riempimento.
Preferibilmente, secondo le varianti esecutive illustrate nelle figure, il funzionamento dei mezzi di alimentazione e scarico 3 à ̈ regolato da una unità di controllo 7, collegata agli stessi e che verrà descritta in seguito.
I mezzi di alimentazione e scarico del fluido di riempimento possono ad esempio essere costituiti da qualsivoglia mezzo noto allo stato dell'arte, del tipo pompa o compressore o simili, in grado di pompare all'interno del serbatoio 21 un fluido di riempimento che può essere preferibilmente costituito da un gas inerte non contenente ossigeno, preferibilmente del tipo azoto o altri fluidi liquidi o gassosi.
Con particolare riferimento alla figura 1, il condotto di alimentazione e scarico 22 comunica con il serbatoio a volume variabile 21 attraverso un attacco posizionato all'interno del contenitore 1 in corrispondenza della estremità inferiore dello stesso, essendo il condotto di alimentazione 22 e scarico in comunicazione con l'interno del contenitore 1 attraverso una apertura inferiore presente sul fondo del detto contenitore 1.
Inoltre sono presenti mezzi di fissaggio 25 posizionati sul fondo del contenitore 1 atti a mantenere in posizione il serbatoio a volume variabile 21.
In figura 1 e in figura 2 Ã ̈ illustrato il tubo di alimentazione e scarico 22 che entra all'interno del contenitore 1 attraverso un apertura ricavata sulla parete di fondo del contenitore 1, che permette il passaggio del condotto 22 a tenuta.
A tenuta à ̈ anche la comunicazione tra il condotto di alimentazione 22 e il serbatoio a volume variabile 21 ottenuto attraverso l'attacco.
I mezzi di fissaggio 25 sono costituiti in figura 1 da elementi a catena che bloccano il serbatoio 21 in una posizione rispetto al fondo del contenitore 1, ma possono essere costituiti da qualsivoglia mezzo noto allo stato dell'arte che permetta di assolvere la medesima funzione.
L'utilizzo di elementi a catena 25 conferisce all'intero sistema meno rigidezza, consentendo al serbatoio 21 di effettuare minime fluttuazioni per meglio adattarsi al liquido 10 interno al contenitore 1.
Preferibilmente il serbatoio a volume variabile 21 Ã ̈ un elemento costituito da materiale flessibile ed estendibile, con un prestabilito volume variabile fra un determinato valore massimo, inferiore al volume interno del contenitore 1, e un valore minimo, corrispondente alla assenza o minima presenza di fluido di riempimento all'interno del serbatoio 21.
Inoltre il serbatoio a volume variabile 21 presenta una imboccatura fissata con il proprio bordo periferico 211 all'attacco atta all'ingresso del fluido di riempimento.
Con particolare riferimento alle figure, il serbatoio 21 Ã ̈ a forma di sacco, con l'imboccatura posizionata inferiormente, e presenta una parete perimetrale di mantello ed una parete di cielo.
Si specifica che II serbatoio a volume variabile 21 può essere costituito da un serbatoio di qualsivoglia forma, ma preferibilmente presenta una forma atta cooperare attivamente con la forma interna dei contenitori usualmente utilizzati nel campo tecnologico di interesse, che possono presentare ad esempio forma cilindrica, forma sferica, forma ellissoidale, forma a soffietto, forma a parallelepipedo e forma "a cuscino".
Inoltre vantaggiosamente il serbatoio a volume variabile 21 à ̈ costituito da materiale plastico. In particolare il materiale del serbatoio à ̈ caratterizzato da resistenza al liquido, impervietà al gas con cui viene gonfiato internamente, e assenza di rilascio di contaminanti verso il liquido con cui à ̈ a contatto.
In generale per quest'ultima caratteristica à ̈ preferibile che il materiale sia approvato secondo le legislazioni vigenti per il contatto con alimenti, quali ad esempio la FDA (USA) o EFSA (Europa) o ad esempio secondo la legge Giapponese.
Si utilizzano preferibilmente materiali polimerici costituiti da un solo strato per massimizzare le performance riducendo la permeabilità e garantendo 1'alimentarietà della parte a contatto con il liquido. Opzionalmente, l'inserimento di un sottile strato metallico preferibilmente, tramite metallizzazione ad esempio con alluminio costituisce una soluzione possibile.
Secondo le varianti esecutive illustrate in figura 1 e in figura 2, l'attacco à ̈ costituito da due flange 241 e 242 accoppiabili tra loro, tra le quali flange 241 e 242 à ̈ interposto il bordo periferico 211 dell'imboccatura del serbatoio a volume variabile 21.
Secondo tale configurazione i mezzi di fissaggio 25 sono collegati direttamente sulla flangia 241 in modo da consentire un aggancio che non grava sul serbatoio 21 evitando la lacerazione dello stesso.
Le due flange 241 e 242 possono essere accoppiabili in qualsivoglia modo noto allo stato dell'arte .
Vantaggiosamente il condotto 22 di alimentazione del fluido di riempimento e quello di scarico o di evacuazione sono costituiti da un unico condotto 22 collegato a tenuta con il serbatoio 21 a volume variabile e collegabile alternativamente mediante un sistema di valvole a tre vie all'ambiente esterno ed alla sorgente di alimentazione del fluido di riempimento .
Secondo una possibile forma attuativa, l'unità di controllo 7 prevede un organo di controllo 71 della pressione e/o del volume all'interno del contenitore 1 che regola la quantità di fluido di riempimento da alimentare/scaricare all'interno del serbatoio 21 da parte dei mezzi di alimentazione e scarico 3.
Nel caso particolare delle figure 1 e 2 l'organo di controllo 71 Ã ̈ costituito da un elemento a cilindro che presenta almeno una parte trasparente che permette di visualizzare il livello del liquido presente all'interno del contenitore.
Il cilindro 71 Ã ̈ alloggiato almeno in parte all'interno del contenitore 1 a tenuta attraverso un bocchettone ottenuto nella apertura 11 del contenitore .
Tale soluzione risponde alla necessità di utilizzare l'intero sistema in contenitori già esistenti, ma la stessa funzione può essere assolta ad esempio da una finestratura ottenuta nella parete esterna del contenitore 1.
Indipendentemente dalla realizzazione, l'organo di controllo 71 consente di regolare l'erogazione del fluido di riempimento da parte dei mezzi di alimentazione e scarico 3.
La regolazione può avvenire in maniera manuale o in maniera automatica e tali varianti sono illustrate rispettivamente in figura 1 e 2.
In figura 1 l'unità di controllo 7 à ̈ costituita da una centralina elettronica 7 collegata ai mezzi di alimentazione e scarico 3 del fluido di riempimento.
La centralina elettronica 7 à ̈ atta alla generazione di segnali di comando per la regolazione della quantità di fluido di riempimento da alimentare/scaricare all'interno del serbatoio 21.
Nel caso particolare illustrato in figura 1 la regolazione avviene a livello manuale: l'utente controlla il livello di liquido all'interno del contenitore attraverso l'organo di controllo 71, se il livello à ̈ sotto un determinato valore, l'utente comanda la centralina elettronica 7 affinché attivi i mezzi di alimentazione 3.
Il fluido di riempimento inizia ad entrare all'interno del serbatoio 21, che si gonfia, aumenta il proprio volume e spinge il liquido fino al raggiungimento dello stesso del livello desiderato.
A questo punto l'utente arresta i mezzi di alimentazione 3 attraverso la centralina elettronica 7.
In alternativa od in combinazione, à ̈ possibile prevedere che questa regolazione avvenga in maniera automatica, così come illustrato in figura 2.
In questo caso l'unità di controllo comprende almeno un sensore di rilevamento 72 del volume del liquido all'interno del contenitore 1, del tipo livellostato o simili, in modo tale per cui la generazione dei segnali di comando da parte della centralina elettronica 7 avvenga in maniera automatica in base al livello di liquido rilevato dal livellostato 72.

Claims (9)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo per la protezione di un liquido (10) dall'ossidazione all'interno di un contenitore (1) che presenta una prima apertura (11) in corrispondenza dell'estremità superiore e il quale contenitore (1) comprende primi mezzi di alimentazione (5,50) di detto liquido (10) all'interno di detto contenitore (1), secondi mezzi di alimentazione (6,60) di detto liquido (10) verso l'esterno di detto contenitore (1) ed una unità di controllo (7), essendo inoltre presenti mezzi di controllo pneumatici alloggiati almeno in parte all'interno di detto contenitore (1) ed atti a generare una sovrapressione all'interno di detto contenitore (1) e su detto liquido (10) durante l'alimentazione del liquido (10) verso l'esterno del contenitore (1), in modo tale per cui a seguito di una diminuzione del volume di detto liquido (10) all'interno di detto contenitore (1), detti mezzi di controllo pneumatici aumentano il loro volume di una quantità pari alla variazione di volume di detto liquido (10), comprendendo i detti mezzi di controllo pneumatici un serbatoio a volume variabile (21) e un condotto di alimentazione e scarico (22) di un fluido per il riempimento del detto serbatoio (21), essendo presenti mezzi di alimentazione e scarico (3) del fluido di riempimento collegati al detto condotto (22), caratterizzato dal fatto che il detto condotto di alimentazione e scarico (22) comunica con il detto serbatoio a volume variabile (21) attraverso un attacco posizionato all'interno del contenitore (1) in corrispondenza della estremità inferiore del contenitore (1), essendo il detto condotto di alimentazione (22) e scarico in comunicazione con l'interno del contenitore (1) attraverso una apertura inferiore presente sul fondo del detto contenitore (1). essendo presenti mezzi di fissaggio posizionati sul fondo del detto contenitore (1) atti a mantenere in posizione il detto serbatoio a volume variabile (21).
  2. 2. Dispositivo secondo la rivendicazione 1, in cui il detto serbatoio (21) a volume variabile à ̈ un elemento costituito da materiale flessibile ed estendibile, con un prestabilito volume variabile fra un determinato valore massimo, inferiore al volume interno del detto contenitore (1), e un determinato valore minimo, corrispondente alla assenza o minima presenza di fluido di riempimento all'interno del detto serbatoio (21), presentando il detto serbatoio a volume variabile (21) una imboccatura fissata con il proprio bordo periferico al detto attacco atta all'ingresso di detto fluido di riempimento.
  3. 3. Dispositivo secondo la rivendicazione 1 o 2, in cui il serbatoio (21) a volume variabile à ̈ a forma di sacco, il quale sacco presenta la detta imboccatura posizionata inferiormente, una parete perimetrale di mantello ed una parete di cielo.
  4. 4. Dispositivo secondo una o più delle precedenti rivendicazioni, in cui il detto attacco à ̈ costituito da due flange accoppiabili tra loro, tra le quali flange à ̈ interposto il detto bordo periferico di detta imboccatura di detto serbatoio a volume variabile (21) .
  5. 5. Dispositivo secondo una o più delle precedenti rivendicazioni, in cui il condotto (22) di alimentazione del fluido di riempimento e quello di scarico o di evacuazione sono costituiti da un unico condotto (22) collegato a tenuta con detto serbatoio (21) a volume variabile e collegabile alternativamente mediante un sistema di valvole a tre vie all'ambiente esterno ed alla sorgente di alimentazione del fluido di riempimento.
  6. 6. Dispositivo secondo una o più delle precedenti rivendicazioni, in cui la detta unità di controllo (7) prevede un organo di controllo della pressione e/o del volume all'interno del detto contenitore (1) e il quale organo di controllo regola la quantità di fluido di riempimento da alimentare/scaricare all'interno del detto serbatoio (21) da parte dei detti mezzi di alimentazione e scarico .
  7. 7. Dispositivo secondo una o più delle precedenti rivendicazioni, in cui la detta unità di controllo (7) comprende almeno una centralina elettronica collegata ai detti mezzi di alimentazione e scarico (3) del fluido di riempimento, la quale centralina elettronica à ̈ atta alla generazione di segnali di comando per la regolazione della quantità di fluido di riempimento da alimentare/scaricare all'interno del detto serbatoio (21).
  8. 8. Dispositivo secondo la rivendicazione 7, in cui la detta unità di controllo (7) comprende almeno un sensore di rilevamento del volume del liquido all'interno del detto contenitore (1), del tipo livellostato o simili, in modo tale per cui la generazione dei detti segnali di comando da parte della detta centralina elettronica avvenga in maniera automatica in base al livello di liquido rilevato dal detto livellostato.
  9. 9. Kit per la realizzazione di un dispositivo per la protezione di un liquido dall'ossidazione su contenitori (1) già esistenti comprendente mezzi di controllo pneumatici costituiti da un serbatoio a volume variabile (21) e da un condotto di alimentazione e scarico (22) di un fluido per il riempimento del detto serbatoio (21), una unità di controllo (7), essendo inoltre presenti mezzi di alimentazione e scarico (3) del fluido di riempimento collegati al detto condotto (22), essendo i detti mezzi di controllo pneumatico, la detta unità di controllo e il detto contenitore (1) realizzati secondo una o più delle caratteristiche descritte nelle rivendicazioni da 1 a 8.
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