ITFI20130070A1 - "dispositivo di supporto ad una ruota con pneumatico per mezzi di misurazione dell'assetto della ruota" - Google Patents

"dispositivo di supporto ad una ruota con pneumatico per mezzi di misurazione dell'assetto della ruota"

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ITFI20130070A1
ITFI20130070A1 IT000070A ITFI20130070A ITFI20130070A1 IT FI20130070 A1 ITFI20130070 A1 IT FI20130070A1 IT 000070 A IT000070 A IT 000070A IT FI20130070 A ITFI20130070 A IT FI20130070A IT FI20130070 A1 ITFI20130070 A1 IT FI20130070A1
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IT
Italy
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wheel
abutment
arm
main axis
arms
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IT000070A
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Inventor
Fabio Boni
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Fasep 2000 S R L
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    • G01MEASURING; TESTING
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    • G01B11/26Measuring arrangements characterised by the use of optical techniques for measuring angles or tapers; for testing the alignment of axes
    • G01B11/275Measuring arrangements characterised by the use of optical techniques for measuring angles or tapers; for testing the alignment of axes for testing wheel alignment
    • G01B11/2755Measuring arrangements characterised by the use of optical techniques for measuring angles or tapers; for testing the alignment of axes for testing wheel alignment using photoelectric detection means
    • GPHYSICS
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Description

“DISPOSITIVO DI SUPPORTO AD UNA RUOTA CON PNEUMATICO PER MEZZI DI MISURAZIONE DELL’ASSETTO DELLA RUOTAâ€
DESCRIZIONE
Campo tecnico
La presente invenzione riguarda il settore degli strumenti di misurazione dell’assetto delle ruote di un veicolo e più in particolare riguarda un dispositivo di supporto ad una ruota con pneumatico per mezzi di misurazione dell’assetto della ruota.
Stato della tecnica
Come à ̈ noto, alcune tipologie di strumenti per misurare l’assetto delle ruote prevedono di associare a ciascuna ruota un riferimento che contribuisce a determinare in modo univoco la posizione della ruota nello spazio. Tale riferimento viene “letto†da un sistema elettronico che, sulla base della posizione spaziale rilevata, in combinazione ad altri parametri rilevati ed impostati, consente di calcolare l’assetto della ruota.
Aspetto cruciale risulta essere il modo con cui si associa tale riferimento alla ruota. Esistono ad esempio dispositivi che consentono di fissare il riferimento solidalmente al cerchione della ruota, in posizione coassiale all’asse di rotazione di questa.
Altri dispositivi consentono invece di supportare i mezzi di rilevazione senza fissarli solidalmente alla ruota ma semplicemente appendendoli al pneumatico di questa. Un dispositivo di questo tipo à ̈ mostrato ad esempio in DE102006026513. In pratica, tale dispositivo comprende una parte centrale sulla quale à ̈ prevista una colonna di riferimento per la misurazione, portante una sorgente laser, da posizionare su un piano ortogonale all’asse della ruota, vicno a questo. Da tale parte centrale partono due aste contrapposte, coassiali, che portano in estremità due corpi di riscontro con il cerchione o con il fianco esterno del pneumatico. Sempre dalla parte centrale parte un terzo braccio, ortogonale ai primi due, che porta anch’esso un corpo di riscontro contro la ruota e che risulta sostanzialmente verticale quando il dispositivo à ̈ associato alla ruota (pertanto le altre due aste, inferiori, risultano orizzontali). All’estremità di tale terza asta, o all’estremità di un’asta ad essa parallela, à ̈ previsto a sbalzo un piattello con dei dentini che va in appoggio con la parte superiore del battistrada del pneumatico: in pratica il dispositivo à ̈ appeso al pneumatico mediante il piattello.
Il baricentro del dispositivo à ̈ tale per cui la parte centrale con le due aste inferiori, per gravità, tende ad aderire alla ruota. Il piattello, caricato elasticamente, spinge anche la terza asta verso la ruota, al fine di realizzare il contatto con tutti e tre i corpi di riscontro, in modo da garantire un corretto riferimento spaziale. I punti di contatto con la ruota sono pertanto quattro: i tre corpi di riscontro e il piattello.
Le tre aste sono collegate alla parte centrale in modo rigido e non possono muoversi quando il dispositivo à ̈ installato sulla ruota. Pertanto, imprecisioni dovute al posizionamento della mensola sul battistrada possono portare al fatto che il dispositivo tocchi solo su tre punti (uno dei quali à ̈ necessariamente la mensola), ed un corpo di riscontro risulti leggermente distanziato (anche se in modo non visibile a occhio nudo dall’operatore), con il che la precisione spaziale del riferimento di misurazione può risultare imprecisa.
Scopo e sommario dell’invenzione
Scopo principale della presente invenzione à ̈ quello di realizzare un dispositivo di supporto ad una ruota con pneumatico per mezzi di misurazione dell’assetto della ruota che consenta di realizzare un sistema di misurazione particolarmente preciso.
Altro scopo importante della presente invenzione à ̈ quello di realizzare un dispositivo di supporto ad una ruota con pneumatico per mezzi di misurazione dell’assetto della ruota che sia facile da associare alla ruota.
Ancora un importante scopo della presente invenzione à ̈ quello di realizzare un dispositivo di supporto ad una ruota con pneumatico per mezzi di misurazione dell’assetto della ruota che sia costruttivamente semplice.
Questi ed altri scopi, che saranno più chiari in seguito, sono raggiunti con un dispositivo di supporto ad una ruota con pneumatico per mezzi di misurazione dell’assetto della ruota, secondo quanto riportato nella rivendicazione 1 presentata più avanti.
Secondo l’aspetto principale, il dispositivo di supporto secondo l’invenzione comprende una struttura di riscontro con la ruota e un apparato di aggrappaggio, o di appesa, alla parte superiore del battistrada del pneumatico della ruota; tale apparato à ̈ vincolato ad almeno parte della struttura di riscontro lungo un asse principale diretto dall’alto verso il basso, quando il dispositivo à ̈ applicato alla ruota. La peculiarità del dispositivo consiste in un vincolo di cerniera assiale attorno all’asse principale, atto a vincolare in modo basculante l’apparato di aggrappaggio a detta almeno parte della struttura di riscontro. Secondo quest’aspetto, la struttura di riscontro comprende almeno due zone di riscontro con il fianco esterno della ruota tali per cui, quando il dispositivo à ̈ applicato alla ruota; preferibilmente tali zone riscontrano sulla ruota da parti opposte rispetto ad un piano verticale su cui giace l’asse di rotazione della ruota; il vincolo di cerniera assiale attorno all’asse principale, à ̈ atto a vincolare l’apparato di aggrappaggio o appesa e almeno una parte della struttura di riscontro comprendente almeno due dette zone di riscontro, in modo tale da evitare la trasmissione di momenti torcenti attorno all’asse principale tra l’apparato di aggrappaggio, o di appesa, e detta almeno una parte di struttura di riscontro, quando il dispositivo à ̈ applicato alla ruota; il dispositivo comprende inoltre una sede per mezzi di misurazione dell’assetto della ruota.
In pratica, tale cerniera impedisce che un errato posizionamento dell’apparato di aggrappaggio si ripercuota sulla struttura di riscontro, che così può aderire alla ruota con le zone di riscontro in modo sicuro.
Per cerniera si intende un vincolo che consente la rotazione relativa delle due parti vincolate, anche quando il dispositivo à ̈ associato alla ruota.
Secondo un altro aspetto, l’invenzione riguarda un dispositivo di supporto ad una ruota con pneumatico per mezzi di misurazione dell’assetto della ruota, che comprende
- una struttura di riscontro con la ruota, comprendente almeno due zone di riscontro con il fianco esterno della ruota quando il dispositivo à ̈ applicato alla ruota,
- un apparato di aggrappaggio alla parte superiore del battistrada del pneumatico della ruota, detto apparato essendo vincolato a detta struttura di riscontro lungo un asse principale diretto dall’alto verso il basso, quando il dispositivo à ̈ applicato alla ruota,
- una sede per mezzi di misurazione dell’assetto della ruota, caratterizzato dal fatto di comprendere un vincolo di cerniera assiale attorno a detto asse principale, atto a vincolare in modo basculante detto apparato di aggrappaggio e detta almeno una parte di detta struttura di riscontro comprendente almeno due dette zone di riscontro, in modo tale da evitare la trasmissione di momenti torcenti attorno a detto asse principale tra detto apparato di aggrappaggio e detta almeno una parte di struttura di riscontro, quando il dispositivo à ̈ applicato alla ruota.
Breve descrizione dei disegni
Ulteriori caratteristiche e vantaggi dell’invenzione risulteranno maggiormente dalla descrizione di una sua forma di esecuzione preferita ma non esclusiva, illustrata a titolo indicativo e non limitativo nelle allegate tavole di disegni, in cui
la figura 1 rappresenta una vista assonometrica di un dispositivo di supporto secondo l’invenzione;
la figura 2 Ã ̈ una vista assonometrica del dispositivo di figura 1 associato ad una ruota;
la figura 3 à ̈ una vista dall’alto del dispositivo del dispositivo con evidenziato l’apparato di supporto mentre sta oscillando attorno al suddetto asse principale;
la figura 4 à ̈ una vista in sezione secondo la linea IV-IV di figura 3, di una porzione del dispositivo relativa al vincolo di cerniera tra l’apparato di aggrappaggio e parte della struttura di riscontro;
la figura 5 Ã ̈ un esploso della parte del dispositivo relativa al vincolo di cerniera;
la figura 6 à ̈ una vista laterale del dispositivo come alle figure precedenti; la figura 7 à ̈ una vista dall’alto di una porzione del dispositivo, sezionata secondo la linea VII-VII di figura 6.
Descrizione dettagliata di una forma realizzativa dell'invenzione Con riferimento alle figure precedentemente citate, un dispositivo secondo l’invenzione viene complessivamente indicato con il numero 10, mentre la ruota alla quale il dispositivo 10 viene associato, viene indicata con 11; il cerchione della ruota viene indicato con 12 e il pneumatico con 13.
Il dispositivo 10 comprende una struttura 14 di riscontro con la ruota 11. In particolare, tale struttura di riscontro 14 presenta almeno due zone 15 di riscontro con il fianco esterno 11A della ruota 11.
In questo esempio, tali zone di riscontro 15 sono tali per cui, quando il dispositivo 10 à ̈ applicato alla ruota 11, le zone 15 riscontrano sulla ruota da parti opposte “a†e “b†rispetto ad un piano verticale su cui giace l’asse Z di rotazione della ruota.
Preferibilmente, la struttura di riscontro 14 comprende una base 16 da cui si sviluppano due bracci 17. Tali bracci sono ad esempio due aste rettilinee preferibilmente allineate tra loro. Su ciascun braccio 17 à ̈ presente un corpo di riscontro 18 su cui à ̈ definita una rispettiva zona di riscontro 15.
Ciascun corpo di riscontro 18 comprende ad esempio un corpo cilindrico disposto coassialmente ad un rispettivo braccio 17, con la rispettiva zona di riscontro 15 definita sulla superficie cilindrica del corpo cilindrico.
Opportunamente, la posizione di ciascun corpo di riscontro 18 à ̈ regolabile lungo lo sviluppo del rispettivo braccio 17 mediante mezzi di regolazione, per consentirne l’adattamento a ruote di dimensioni differenti. Preferibilmente, come mostrato nelle figure, il corpo di riscontro 18 à ̈ forato assialmente per il passaggio del rispettivo braccio 17; la regolazione della posizione del corpo 18 avviene traslando il corpo lungo il braccio e bloccandolo su questo mediante un elemento di bloccaggio trasversale 19, ad esempio una vite con molla e sfera che preme sul braccio 18, passante attraverso il corpo.
Il dispositivo 10 comprende inoltre un apparato 20 di aggrappaggio alla parte superiore 13A del battistrada del pneumatico 13 della ruota 11. Tale apparato di aggrappaggio à ̈ vincolato alla struttura di riscontro 14 lungo un asse principale X diretto dall’alto verso il basso quando il dispositivo à ̈ applicato alla ruota. Si noti come la proiezione sul piano del fianco esterno della ruota (un piano ortogonale all’asse Z di rotazione della ruota) dell’asse principale X sia trasversale, preferibilmente ortogonale, alla proiezione di un asse secondario Y passante per le due zone di riscontro 15 (oppure, nell’esempio in questione, la proiezione dell’asse dei bracci 18).
Con il dispositivo 10 associato alla ruota 11 tramite l’apparato di aggrappaggio 20, la struttura di riscontro risulta appesa al battistrada e ricade per gravità verso il basso. L’apparato 20 à ̈ un apparato di appesa alla ruota.
Il dispositivo 10 comprende inoltre una sede 21 per mezzi di misurazione dell’assetto della ruota. Ad esempio tale sede 21 à ̈ ricavata sulla base 16 e prevede una colonna di misurazione 22 che si sviluppa in direzione opposta alla ruota. Preferibilmente, il dispositivo 10 à ̈ da associare alla ruota, come meglio spiegato più avanti, in modo che la colonna di misurazione sia sostanzialmente coassiale all’asse di rotazione Z della ruota. Sulla colonna e sulla base possono essere fissati differenti elementi utili alla misura dell’assetto, quali livelle, emettitori o ricevitori di segnali (laser o meno) ecc.
Vantaggiosamente, à ̈ presente un vincolo di cerniera assiale 23 atto a vincolare in modo basculante l’apparato di aggrappaggio 20 e la parte di struttura di riscontro 14 che comprende le due dette zone di riscontro 15. Tale vincolo 23 consente di evitare la trasmissione di momenti torcenti attorno all’asse principale X tra l’apparato di aggrappaggio e tale parte di struttura di riscontro, quando il dispositivo à ̈ applicato alla ruota.
Opportunamente, la struttura di riscontro 14 comprende una terza zona 24 di riscontro con il fianco esterno della ruota.
Preferibilmente, dalla base 16 si sviluppa un terzo braccio 25, quale ad esempio un’asta rettilinea che si dispone trasversalmente, preferibilmente ortogonalmente, ai due bracci 18 (pertanto, nell’esempio mostrato nelle figure, con il dispositivo 10 associato alla ruota, il terzo braccio 25 à ̈ sostanzialmente verticale e i due bracci 18 sono orizzontali). Si noti che tale braccio 25 si sviluppa lungo l’asse X.
Sul terzo braccio 25 à ̈ presente un terzo corpo di riscontro 26, sul quale à ̈ definita la terza zona di riscontro 24 con la ruota. Nell’esempio preferito, il corpo di riscontro 26 à ̈ attraversato dall’ asse principale X.
Il terzo corpo di riscontro 26 à ̈ preferibilmente un corpo cilindrico uguale ad esempio ai corpi di riscontro cilindrici 18; esso à ̈ pertanto à ̈ forato assialmente per il passaggio del rispettivo braccio 25; la regolazione della posizione del corpo 25 avviene traslando il corpo lungo il braccio 25 e bloccandolo su questo mediante un elemento di bloccaggio trasversale, ad esempio una vite con molla e sfera che preme sul braccio e passante attraverso il corpo.
Si noti come, in pratica, secondo una configurazione preferita ottimale, la terza zona di riscontro 24 giace su un primo vertice di un triangolo (segnato in tratteggio in figura 2) sugli altri due vertici del quale giacciono le altre due zone di riscontro 15. Il primo vertice del triangolo à ̈ ad una quota superiore rispetto agli altri due vertici (quando il dispositivo à ̈ applicato alla ruota); nella configurazione preferita, il triangolo risulta simmetrico rispetto alla bisettrice del primo vertice (ed à ̈ pertanto isoscele o equilatero). Va da sé che le zone di riscontro 15 e 24 giacciono su un comune piano che riscontra sul fianco esterno della ruota.
Preferibilmente, l’apparato di aggrappaggio 20 à ̈ fissato su una porzione del terzo braccio 25 atta a ruotare liberamente attorno all’asse principale X in ragione del vincolo di cerniera 23.
Ad esempio, si veda la figura 4, il vincolo di cerniera 23 comprende un accoppiamento girevole tra un perno 27 ed una sede 28 di rotazione del perno 27, previsti rispettivamente su una parte della struttura 14 fissa rispetto alla base 16 e sulla porzione del braccio 25 su cui à ̈ fissato l’apparato di aggrappaggio 20 (va da sé che posizione del perno e della sede potrebbero essere invertite).
Ad esempio, la sede 28 à ̈ realizzata da un cannotto 28A calettato all’interno della porzione tubolare di estremità inferiore del braccio 25 (il cannotto à ̈ in pratica fisso al braccio e non può muoversi relativamente a questo). L’estremo superiore 28A’ del cannotto definisce una spalla di riferimento per un tassello 29, ad esempio una rotella, di impedimento al movimento della porzione rotante di braccio 25 nella direzione di estrazione del perno dalla sede. Tale tassello 29 sborda lateralmente dall’estremità del perno 27 e pertanto impedisce lo sfilamento del perno dalla sede 28. Ad esempio, tale tassello 29 à ̈ fissato reversibilmente all’estremo del perno 27 mediante una vite 30, accessibile dall’estremità opposta del braccio 25, che risulta tubolare. Opportunamente, alle due estremità del cannotto, sono disposte, tra cannotto e perno, due boccole 31 che facilitano lo scorrimento rotazionale del perno nella sede.
Preferibilmente, l’apparato di aggrappaggio 20 comprende un blocchetto 32 di fissaggio alla struttura di riscontro in una posiziona assiale lungo l’asse principale X. In questo esempio, tale blocchetto à ̈ fissato alla porzione di braccio 25 che si trova lungo l’asse X dall’altra parte della base 16 rispetto al vincolo di cerniera 23. Ad esempio il blocchetto 32 à ̈ del tipo a “morsa†e comprende due parti affacciate 32A e 32B che circondano il braccio 25, e mezzi 33 (quale ad esempio un pomello con vite filettata passante su tali due parti ed in presa su almeno una di esse) che regolano la vicinanza di dette due parti in modo da stringerle sul braccio 25, assicurando il blocchetto su questo.
Da tale blocchetto 32 si sviluppano due staffe di aggrappaggio 34, ciascuna delle quali che presenta un primo tratto 34A che si sviluppa dal blocchetto verso l’alto, con detto dispositivo applicato alla ruota, ed un secondo tratto 34B (trasversale la primo tratto) che si sviluppa dal primo tratto 34A verso la ruota 11 ed atto ad essere disposto in aggrappaggio sulla parte superiore 13A del battistrada del pneumatico 13 della ruota. Su tale secondo tratto 34B sono presenti ad esempi dei dentini 34C di aggrappaggio. Preferibilmente, tale secondo tratto 34B à ̈ sostanzialmente orizzontale quando il dispositivo à ̈ applicato alla ruota.
Più in particolare, in questo esempio, le due staffe di aggrappaggio 34 sono incernierate al blocchetto 32. Ad esempio esse, in corrispondenza del primo tratto 34A, sono integrali ad una piastra 35, la quale à ̈ incernierata al blocchetto 32 secondo un asse trasversale K, preferibilmente ortogonale, all’asse principale X, ad esempio parallelamente ai bracci 17. La piastra 35 à ̈ posizionata sul lato del blocchetto opposto all’asse X rispetto al lato che guarda la ruota, quando il dispositivo à ̈ associato ad essa. Tra blocchetto 32 e la piastra 35 sono interposti mezzi elastici 36, quali ad esempio un corpo in materiale elastomerico, che si oppongono alla rotazione delle staffe verso l’asse principale X. In figura 6 à ̈ mostrata in tratteggio le staffe 34 elasticamente ruotate attorno a K.
La cerniera 23 à ̈ un vincolo che consente la rotazione relativa delle due parti vincolate, anche quando il dispositivo à ̈ associato alla ruota. Può essere importante precisare che il blocchetto 32 à ̈ vincolato al braccio 25 mediante un vincolo a “morsa†, che fa si che il blocchetto ed il braccio siano bloccati l’un l’altro quando il dispositivo à ̈ associato alla ruota (il bloccaggio avviene stringendo il pomello 33). Prima dell’associazione dispositivo/ruota, il blocchetto 32 può essere lasco, consentendo la “rotazione†relativa, nonché traslazione dell’apparato di aggrappaggio 20 rispetto al braccio 25: secondo l’ invenzione tale vincolo a “morsa†non à ̈ una cerniera assiale (e non consente la rotazione quando il dispositivo à ̈ associato alla ruota).
Il funzionamento del dispositivo à ̈ il seguente. Se necessario, l’utilizzatore regola la posizione dei corpi di riscontro 18 e 26 lungo i rispettivi bracci 17 e 25 e del blocchetto 32 lungo il braccio 25, in relazione alle dimensioni della ruota a cui applicare il dispositivo (la colonna 22 deve posizionarsi in modo sostanzialmente coassiale all’asse della ruota). Quindi ruota le staffe 34 a vincere la resistenza elastica del corpo elastomero 36 che pertanto risultano leggermente inclinate verso il basso. Con tale configurazione, l’utilizzatore pone i tratti 34B delle staffe 34 sulla parte superiore 13A del pneumatico della ruota, facendo in modo che i dentini facciano presa nella scolpitura del penumatico. Il baricentro della struttura di riscontro (base, bracci, corpi, colonna ecc.) à ̈ tale per cui la struttura à ̈ naturalmente portata ad appoggiare con la sua parte inferiore alla ruota, ovvero con i corpi di riscontro 18. La rotazione elastica delle staffe funge in pratica da precarica, aiutando a portare in spinta il terzo corpo di riscontro 26 contro la ruota. Il vincolo di cerniera assiale 23 (in figura 3 à ̈ mostrata la rotazione o basculamento dell’insieme formato da braccio 25 e blocchetto 32, con staffe 34, attorno all’asse X sulla cerniera 23; le staffe rotanti sono mostrate in tratteggio). Fissato a tale braccio 25; tra gruppo di aggrappaggio 20 e parte della struttura che porta i due corpi di riscontro inferiore 18, “spezza†in pratica la rigidità della struttura tra le tre zone di riscontro, e pertanto garantisce che tutte e tre le zone risultino a contatto con la ruota. In pratica gli eventuali momenti torcenti applicati alla struttura tra parte superiore e parte inferiore (nati in virtù del momento di gravità applicata alla struttura e dell’eventuale precarico, corre lati alla reazione della ruota al riscontro della struttura) non si trasmettono tra i corpi di riscontro inferiori e superiore.
E’ inteso che quanto illustrato rappresenta solo possibili forme di attuazione non limitative dell’invenzione, la quale può variare nelle forme e disposizioni senza uscire dall’ambito del concetto alla base dell’invenzione. L’eventuale presenza di numeri di riferimento nelle rivendicazioni allegate ha unicamente lo scopo di facilitarne la lettura alla luce della descrizione che precede e degli allegati disegni e non ne limita in alcun modo l’ambito di protezione.

Claims (17)

  1. “DISPOSITIVO DI SUPPORTO AD UNA RUOTA CON PNEUMATICO PER MEZZI DI MISURAZIONE DELL’ASSETTO DELLA RUOTA†RIVENDICAZIONI 1) Dispositivo di supporto ad una ruota con pneumatico per mezzi di misurazione dell’assetto della ruota, comprendente una struttura (14) di riscontro con la ruota (11) e un apparato (20) di aggrappaggio alla parte superiore (13A) del battistrada del pneumatico della ruota (11), detto apparato di aggrappaggio (20) essendo vincolato a detta struttura di riscontro (14) lungo un asse principale (X) diretto dall’alto verso il basso, quando il dispositivo à ̈ applicato alla ruota; caratterizzato dal fatto di comprendere un vincolo (23) di cerniera assiale attorno a detto asse principale (X), atto a vincolare in modo basculante detto apparato di aggrappaggio (20) e almeno parte di detta struttura di riscontro (14), in modo tale da evitare la trasmissione di momenti torcenti attorno a detto asse principale (X) tra detto apparato di aggrappaggio (20) e detta almeno una parte di struttura di riscontro (16, 17, 18), quando il dispositivo à ̈ applicato alla ruota.
  2. 2) Dispositivo secondo la rivendicazione 1, in cui detta struttura (14) di riscontro con la ruota (11), comprendente almeno due zone di riscontro (15, 15) con il fianco esterno della ruota (11) quando il dispositivo à ̈ applicato alla ruota; detto vincolo (23) di cerniera assiale attorno a detto asse principale (X), essendo atto a vincolare in modo basculante detto apparato di aggrappaggio (20) e detta almeno una parte (16, 17, 18) di detta struttura di riscontro comprendente almeno due dette zone di riscontro (15); detto dispositivo comprendendo una sede (21) di vincolo per mezzi (22) di misurazione dell’assetto della ruota.
  3. 3) Dispositivo secondo la rivendicazione 2, in cui detta struttura di riscontro (14) comprende una base (16) da cui si sviluppano due bracci (17) su ciascuno dei quali à ̈ presente un corpo di riscontro (18) su cui à ̈ definita una rispettiva zona di riscontro (15), detti bracci (17) essendo preferibilmente allineati tra loro, le zone di riscontro (15) associate a detti due bracci (17) riscontrando sulla ruota da parti opposte rispetto ad un piano verticale su cui giace l’asse di rotazione (Z) della ruota.
  4. 4) Dispositivo secondo la rivendicazione 1, 2 o 3, in cui detta struttura di riscontro (14) comprende una terza zona (24) di riscontro con il fianco esterno della ruota.
  5. 5) Dispositivo secondo la rivendicazione 4, in cui detta terza zona di riscontro (24) giace su un primo vertice di un triangolo sui cui altri due vertici giacciono le altre dette due zone di riscontro (15), detto primo vertice essendo ad una quota superiore rispetto agli altri due quando il dispositivo à ̈ applicato alla ruota; preferibilmente detto triangolo essendo simmetrico rispetto alla bisettrice del primo vertice.
  6. 6) Dispositivo secondo la rivendicazione 4 o 5, in cui detta terza zona di riscontro (24) Ã ̈ definita su un corpo di riscontro (26) attraversato da detto asse principale (X).
  7. 7) Dispositivo secondo la rivendicazione 6, in cui detta struttura di riscontro (14) comprende una base (16) da cui si sviluppa un braccio (25) portante il corpo di riscontro definente detta terza zona di riscontro.
  8. 8) Dispositivo secondo una o più delle rivendicazioni dalla 1 alla 7, in cui detta struttura di riscontro (14) comprende una base (16) da cui si sviluppano tre bracci (17, 17, 25), su ciascuno dei quali à ̈ presente un corpo di riscontro (18, 18, 26) su cui à ̈ definita una rispettiva detta zona di riscontro (15, 15, 24).
  9. 9) Dispositivo secondo la rivendicazione 8, in cui due detti bracci (17, 17) sono allineati tra loro, mentre un terzo (25) di detti bracci, portante il corpo (26) definente detta terza zona di riscontro (24), si sviluppa trasversalmente, preferibilmente ortogonalmente, a detti due bracci (17, 17).
  10. 10) Dispositivo secondo una delle rivendicazioni 7, 8 o 9, in cui detto asse principale (X) si sviluppa lungo il braccio (25) portante il corpo di riscontro (26) su cui à ̈ definita detta terza zona di riscontro (24).
  11. 11) Dispositivo secondo la rivendicazione 10, in cui detto apparato di aggrappaggio (20) Ã ̈ fissato su una porzione di detto braccio (25) atta a ruotare liberamente attorno a detto asse principale (X) in ragione di detto vincolo di cerniera (23).
  12. 12) Dispositivo secondo la rivendicazione 11, in cui detto vincolo di cerniera (23) comprende un accoppiamento girevole tra un perno (27) ed una sede (28) di rotazione del perno previsti rispettivamente su detta porzione di detto braccio (25) su cui à ̈ fissato detto apparato di aggrappaggio (20) e su una parte di struttura (14) fissa rispetto a detta base (16), o viceversa.
  13. 13) Dispositivo secondo la rivendicazione 12, in cui detto perno (27) fuoriesce da detta base (16) ed à ̈ inserito in una sede (28) prevista all’estremità tubolare di detto braccio (25), tra detto perno (27) e le pareti (28) di detta sede (28) essendo interposte delle boccole (31) di facilitazione della rotazione; preferibilmente in estremità a detto perno (27) essendo previsto un tassello (29) di impedimento al movimento di detta porzione rotante di braccio (25) nella direzione di estrazione del perno (27) dalla sede (28).
  14. 14) Dispositivo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, in cui detto apparato di aggrappaggio (20) comprende - un blocchetto (32) di fissaggio alla struttura di riscontro (14) in una posiziona assiale lungo detto asse principale (X), - almeno una staffa di aggrappaggio (34) che presenta un primo tratto (34A) che si sviluppa da detto blocchetto verso l’alto, con detto dispositivo applicato alla ruota, ed un secondo tratto (34B) che si sviluppa da detto primo tratto (34A) verso la ruota ed atto ad essere disposto in aggrappaggio sulla parte superiore (13A) del battistrada del pneumatico della ruota, detto primo tratto (34A) essendo incernierato, secondo un asse (K) trasversale a detto asse principale (X), a detto blocchetto (32), - mezzi elastici (36) interposti tra detto primo tratto (34A) della staffa (34) e detto blocchetto (32).
  15. 15) Dispositivo secondo una o più delle rivendicazioni precedenti, in cui detti bracci (17, 17, 25) presentano uno sviluppo sostanzialmente rettilineo.
  16. 16) Dispositivo secondo una o più delle rivendicazioni dalla 7 alla 14, in cui almeno un corpo di riscontro (18,18, 26) di detta struttura (14) contro detta ruota (11) comprende un corpo cilindrico disposto coassialmente ad un rispettivo detto braccio (17, 17, 25) fuoriuscente da detta base (14), con la ri spettiva zona di riscontro (15, 15, 24) definita sulla superficie cilindrica.
  17. 17) Dispositivo secondo la rivendicazione precedente, in cui da detta base (14) si sviluppa, in direzione opposta alla ruota (11), con il dispositivo associato alla ruota, una colonna (22) su cui à ̈ prevista detta sede per i mezzi di misura dell’assetto della ruota.
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