IT201600092134A1 - Piede d'appoggio - Google Patents

Piede d'appoggio

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IT201600092134A1
IT201600092134A1 IT102016000092134A IT201600092134A IT201600092134A1 IT 201600092134 A1 IT201600092134 A1 IT 201600092134A1 IT 102016000092134 A IT102016000092134 A IT 102016000092134A IT 201600092134 A IT201600092134 A IT 201600092134A IT 201600092134 A1 IT201600092134 A1 IT 201600092134A1
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IT
Italy
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support foot
screw
support
resilient element
foot
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IT102016000092134A
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English (en)
Inventor
Valter Righetti
Original Assignee
Simol S P A
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    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
    • B60VEHICLES IN GENERAL
    • B60SSERVICING, CLEANING, REPAIRING, SUPPORTING, LIFTING, OR MANOEUVRING OF VEHICLES, NOT OTHERWISE PROVIDED FOR
    • B60S9/00Ground-engaging vehicle fittings for supporting, lifting, or manoeuvring the vehicle, wholly or in part, e.g. built-in jacks
    • B60S9/02Ground-engaging vehicle fittings for supporting, lifting, or manoeuvring the vehicle, wholly or in part, e.g. built-in jacks for only lifting or supporting
    • B60S9/04Ground-engaging vehicle fittings for supporting, lifting, or manoeuvring the vehicle, wholly or in part, e.g. built-in jacks for only lifting or supporting mechanically
    • B60S9/06Ground-engaging vehicle fittings for supporting, lifting, or manoeuvring the vehicle, wholly or in part, e.g. built-in jacks for only lifting or supporting mechanically of screw-and-nut type
    • B60S9/08Ground-engaging vehicle fittings for supporting, lifting, or manoeuvring the vehicle, wholly or in part, e.g. built-in jacks for only lifting or supporting mechanically of screw-and-nut type the screw axis being substantially vertical
    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
    • B66HOISTING; LIFTING; HAULING
    • B66FHOISTING, LIFTING, HAULING OR PUSHING, NOT OTHERWISE PROVIDED FOR, e.g. DEVICES WHICH APPLY A LIFTING OR PUSHING FORCE DIRECTLY TO THE SURFACE OF A LOAD
    • B66F17/00Safety devices, e.g. for limiting or indicating lifting force
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    • B66HOISTING; LIFTING; HAULING
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    • B66F3/00Devices, e.g. jacks, adapted for uninterrupted lifting of loads
    • B66F3/08Devices, e.g. jacks, adapted for uninterrupted lifting of loads screw operated
    • BPERFORMING OPERATIONS; TRANSPORTING
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    • B66F3/08Devices, e.g. jacks, adapted for uninterrupted lifting of loads screw operated
    • B66F3/16Devices, e.g. jacks, adapted for uninterrupted lifting of loads screw operated actuated through bevel-wheel gearings

Description

“PIEDE D’APPOGGIO”
CAMPO TECNICO
La presente invenzione si riferisce ad un piede d’appoggio per strutture e/o macchinari.
In particolare l’invenzione fa riferimento ad un piede d’appoggio estensibile.
<TECNICA PREESISTENTE>
I piedi d’appoggio estensibili sono generalmente utilizzati per sollevare e/o livellare strutture o macchinari come ad esempio rimorchi di camion, macchine agricole o veicoli industriali, al fine di consentirne l’appoggio stabile al suolo.
Tali piedi d’appoggio solitamente comprendono un primo tubo al quale è associato in scorrimento un secondo tubo, esterno e concentrico al primo, dove il primo tubo poggia sul suolo tramite una base o una ruota, mentre il secondo tubo è solitamente fissato all’oggetto da sostenere. All’interno dei due tubi è installato un meccanismo che permette di regolare l’estensione del piede d’appoggio. Abitualmente tale meccanismo è costituito da una vite associata al secondo corpo che ingrana con una madrevite associata al primo corpo.
Un problema noto di questi piedi d’appoggio è l’impossibilità di conoscere il valore effettivo del peso che il veicolo o la struttura o il macchinario scaricano sul piede d’appoggio, poiché ciò può presentare ripercussioni dal punto di vista della sicurezza qualora l’oggetto da sostenere presenti un peso che può compromettere la resistenza strutturale del piede d’appoggio.
Anche in assenza di problemi di resistenza strutturale, la possibilità di conoscere l’effettiva entità del preso che grava sul piede d’appoggio può essere un’utile funzionalità in molteplici ambiti.
Un campo di applicazione, nel quale tale necessità è sentita, è quello dei compattatori di rifiuti; tali macchinari, come indica il loro nome, sono progettati per comprimere i rifiuti in modo che occupino il minor spazio possibile.
I compattatori sono generalmente costituiti da un cassone all’interno del quale una pressa comprime i rifiuti per diminuirne il volume.
La misurazione della quantità di rifiuti presenti all'interno del cassone è un dato necessario per stabilire quando procedere allo svuotamento e viene effettuata indirettamente tramite la misurazione della forza richiesta dalla pressa per il suo avanzamento. Quando tale forza di avanzamento eccede un prestabilito valore di soglia significa che il cassone è pieno e deve essere svuotato.
Un problema noto di tale misurazione consiste nel fatto che, nel caso di oggetti particolarmente duri o posizionati in modo anomalo, la forza che la pressa deve applicare può risultare maggiore del valore di soglia, con la conseguenza che il sistema di controllo avvisa l’operatore che il cassone deve essere svuotato quando in realtà non è necessario.
Uno scopo della presente invenzione è quello di superare i menzionati inconvenienti della tecnica nota, nell’ambito di una soluzione semplice, razionale e dal costo contenuto.
Tali scopi sono raggiunti dalle caratteristiche dell’invenzione riportate nella rivendicazione indipendente. Le rivendicazioni dipendenti delineano aspetti preferiti e/o particolarmente vantaggiosi dell’invenzione.
<ESPOSIZIONE DELL>’<INVENZIONE>
L’invenzione, particolarmente, rende disponibile un piede d’appoggio estensibile per strutture e/o macchinari, comprendente: un primo corpo dotato di una base di appoggio al suolo, un secondo corpo associato in scorrimento al primo corpo e mobile lungo una prefissata direzione longitudinale in avvicinamento e allontanamento rispetto alla base di appoggio, mezzi di regolazione della distanza tra il secondo corpo e la base di appoggio, e un dispositivo pesatore atto a misurare una forza agente sul secondo corpo in detta direzione longitudinale.
Grazie a tale soluzione è reso disponibile un piede d’appoggio estensibile in grado di misurare il peso dell’oggetto che grava su di esso.
Secondo un altro aspetto dell’invenzione, il dispositivo pesatore comprende un elemento resiliente (ad esempio una molla) interposto tra il primo e il secondo corpo.
In questo modo il dispositivo pesatore è in grado di determinare il peso che grava sul piede d’appoggio semplicemente valutando la deformazione dell'elemento resiliente.
Secondo un ulteriore aspetto dell’invenzione l’elemento resiliente è contenuto all’interno di una cavità del secondo corpo.
In questo modo è possibile proteggere l’elemento resiliente del dispositivo pesatore da corpi estranei e agenti atmosferici, garantendone il funzionamento ottimale nel tempo e un’usura ridotta.
Secondo un altro aspetto dell’invenzione, l’elemento resiliente è una molla elicoidale di compressione.
Grazie a tale soluzione è reso disponibile un dispositivo pesatore semplice ed economico.
Secondo un ulteriore aspetto dell’invenzione, i mezzi di regolazione comprendono una vite girevolmente associata al secondo corpo e configurata per essere avvitata o svitata rispetto ad una madrevite associata al primo corpo.
In tal modo sono resi disponibili mezzi di regolazione solidi, economici e precisi. Secondo un altro aspetto dell’invenzione la vite è mobile rispetto al secondo corpo lungo la detta direzione longitudinale.
In questo modo i mezzi di regolazione possono permettere gli spostamenti dell’elemento resiliente.
Secondo un ulteriore aspetto dell’invenzione, l’elemento resiliente è interposto tra detta vite e il secondo corpo.
In questo modo i mezzi di regolazione possono assecondare gli spostamenti dell’elemento resiliente.
Secondo un altro aspetto dell’invenzione, il piede d’appoggio comprende un dispositivo di visualizzazione della misura effettuata dal dispositivo pesatore.
Grazie a tale soluzione è possibile conoscere la misura del peso gravante sul piede d’appoggio.
Secondo un ulteriore aspetto dell’invenzione, il dispositivo di visualizzazione comprende un elemento di riferimento associato alla vite e una finestra ricavata nel secondo corpo per permettere la visione dall’esterno dell’elemento di riferimento.
In questo modo è reso disponibile un sistema pratico ed economico per la visualizzazione del valore del peso gravante sul piede d’appoggio.
Secondo un altro aspetto dell’invenzione, l’elemento di riferimento comprende una rondella interposta tra l’elemento resiliente e la vite.
In tal modo è diminuito il numero di componenti del piede d’appoggio dato che ad un componente strutturale è conferita la funzione di elemento di riferimento.
L’invenzione rende inoltre disponibile un compattatore di rifiuti comprendente: un cassone, un’apertura per l’inserimento dei rifiuti all’interno del cassone, e una pressa atta a comprimere i rifiuti all’interno del cassone, detto compattatore caratterizzato dal fatto di comprendere uno o più piedi d’appoggio secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti.
Grazie a tale soluzione è possibile effettuare una misura diretta della quantità di rifiuti presenti all’interno del compattatore al fine stabilire quando esso è pieno e necessita di essere svuotato.
<BREVE DESCRIZIONE DEI DISEGNI>
Ulteriori caratteristiche e vantaggi dell’invenzione risulteranno evidenti dalla lettura della descrizione seguente fornita a titolo esemplificativo e non limitativo, con l’ausilio delle figure illustrate nelle tavole allegate.
La figura 1 è una vista laterale del piede d’appoggio secondo l’invenzione.
La figura 2 è una vista in sezione del piede d’appoggio di figura 1 rispetto al piano di sezione II-II.
MODO MIGLIORE PER ATTUARE L’INVENZIONE
Con particolare riferimento a tali figure, si è indicato globalmente con 10 un piede d’appoggio per sostenere e/o livellare strutture, veicoli e macchinari.
Il piede d’appoggio 10 comprende un primo corpo 20, ad esempio un corpo sostanzialmente rettilineo e a sezione trasversale cilindrica, il quale è dotato di una base 21 di appoggio associata ad una estremità di detto primo corpo 20.
In alternative forme di realizzazione il primo corpo 20 può essere costituito da un corpo sostanzialmente rettilineo e a sezione trasversale di forma quadrata o qualsiasi altra forma adatta allo scopo.
La base 21 può ad esempio essere costituita da una piastra piana di forma circolare avente diametro esterno maggiore del diametro esterno del primo corpo 20, giacente su di un piano sostanzialmente perpendicolare all’asse longitudinale A del primo corpo 20.
In questo modo è possibile aumentare la superficie di contatto del piede d’appoggio, migliorandone quindi la stabilità.
Non si esclude che in un’altra forma di realizzazione la base 21 possa essere costituita da un elemento avente la stessa larghezza o più stretto, in direzione radiale, del primo corpo 20, oppure da una ruota o da qualsiasi altro dispositivo adatto allo scopo.
Il piede d’appoggio 10 comprende anche un secondo corpo 30, coassiale al primo corpo 20 e associato in scorrimento rispetto ad esso lungo la direzione individuata dall’asse longitudinale A; in particolare il secondo corpo 30 è mobile rispetto al primo corpo 20 tra una prima posizione, in cui è minima la distanza tra il secondo corpo 30 e la base 21, e una seconda posizione, in cui è massima la distanza tra il secondo corpo 30 e la base 21.
Il secondo corpo 30 è fissato all’oggetto che il piede d’appoggio 1 è chiamato a sostenere mediante saldatura e/o mediante l’interposizione di almeno una staffa di collegamento (non mostrata nei disegni).
Il secondo corpo 30 può, ad esempio, essere costituito da un corpo sostanzialmente rettilineo e a sezione cilindrica, il cui diametro interno è maggiore del diametro esterno del primo corpo 20.
È previsto che in alternative forme di realizzazione il primo corpo 20 sia costituito da un corpo sostanzialmente rettilineo e a sezione trasversale di forma quadrata o qualsiasi altra forma adatta allo scopo.
Il secondo corpo 30 comprende una cavità 31 configurata per contenere almeno una porzione del primo corpo 20.
Nella forma di attuazione illustrata nelle figure, la cavità 31, che è orientata verso la base 21, presenta sezione trasversale cilindrica avente un diametro interno tale da garantire ridotto gioco tra la superficie esterna del primo corpo 20 e la superficie interna della cavità 31.
In altre forme di realizzazione la cavità 31 presenta sezione trasversale di forma quadrata o altra forma atta ad accogliere con ridotto gioco la superficie esterna del primo corpo 20.
In questo modo è possibile rendere stabile lo scorrimento del secondo corpo 30 e minimizzare l’ingresso di corpi estranei nella cavità 31 del secondo corpo 30; è inoltre possibile predisporre una guarnizione interposta tra la cavità 31 e il primo corpo 20 per ridurre ulteriormente la possibilità di ingresso di corpo estranei.
Il secondo corpo 30 comprende, inoltre, una flangia 32 conformata a U, la quale è fissata, mediante saldatura, all’estremità del secondo corpo 30 opposta a quella prossimale alla base 21 ed è orientata con la concavità in direzione opposta rispetto alla cavità 31.
La flangia 32 è chiusa superiormente da un coperchio 321.
Il piede d’appoggio 10 è dotato inoltre di mezzi di regolazione 40 della distanza tra il secondo corpo 30 e la base 21, i quali sono configurati per movimentare il secondo corpo tra la prima posizione e la seconda posizione, e per collocarlo in qualunque posizione intermedia compresa tra dette due posizioni estreme.
Detti mezzi di regolazione 40 comprendono una madrevite 41 e una vite 42 atta ad essere accoppiata alla madrevite 41.
La madrevite 41 è associata al primo corpo 20 e presenta un asse longitudinale parallelo all’asse longitudinale A.
Ad esempio tale madrevite 41 può essere ricavata all’interno di un cilindro alloggiato nel primo corpo 20.
La vite 42 è associata al secondo corpo 30 con due gradi di libertà: un grado di libertà rotazionale, costituito dalla rotazione rispetto all’asse longitudinale A, e un grado di libertà traslazionale, costituito dalla traslazione lungo la direzione identificata dall’asse longitudinale A.
La vite 42 comprende una porzione filettata 421, un gambo 422 rettilineo non filettato ed uno spallamento 423 di forma discoidale interposto tra la porzione filettata 421 e il gambo 422.
In una alternativa forma di realizzazione i mezzi di regolazione 40 possono essere costituiti da un azionamento pneumatico o idraulico o oleodinamico.
Il piede d’appoggio 10 è dotato di un dispositivo pesatore 50 atto a misurare una forza agente sul secondo corpo 30 in direzione dell’asse longitudinale A.
Tale forza è principalmente costituita dalla forza peso generata dall’oggetto che il piede d’appoggio 10 deve sostenere.
Il dispositivo pesatore 50 comprende un elemento resiliente 51, il quale è girevolmente associato al secondo corpo 30, è alloggiato nella cavità 31 del secondo corpo 30 ed è interposto tra il primo corpo 20 e il secondo corpo 30.
L’elemento resiliente 51 è dotato di due estremità, di cui una è associata alla vite 42, nello specifico è associata allo spallamento 423 ed è solidale a detta vite in rotazione rispetto all’asse longitudinale A; l’altra estremità è associata ad una parete di fondo 311 della cavità 31.
Nella forma di realizzazione illustrata nelle figure, l’elemento resiliente 51 è costi tuito da una molla elicoidale di compressione; tuttavia non si esclude che in alternative forme di realizzazione l’elemento resiliente 51 possa essere costituito da un cilindro pneumatico o idraulico o oleodinamico.
Il dispositivo pesatore 50 comprende un cuscinetto assiale 52 posto tra la parete di fondo 311 e l’estremità dell’elemento resiliente 51.
In questo modo l’elemento resiliente 51 è libero di ruotare solidalmente alla vite senza subire le torsioni che causerebbe l’attrito generato dalla sua estremità a contatto con la parete di fondo 311.
Il cuscinetto assiale 52 è accoppiato con una rondella 312, la quale è posta tra l’elemento resiliente 51 e il cuscinetto assiale 52 in modo da aumentare la superficie d’appoggio a disposizione dell’elemento resiliente.
Il piede d’appoggio 10 è dotato di mezzi di azionamento 60 atti a comandare i mezzi di regolazione 40.
I mezzi di azionamento 60 comprendono una manovella 61 girevolmente associata alla flangia 32 e un riduttore 62 (o altro ingranaggio), alloggiato all’interno della flangia 32 conformata a U, che prende il moto dalla manovella 61; tuttavia non si esclude che in alternative forme di realizzazione il riduttore 62 possa essere azionato tramite un motore elettrico.
Il riduttore 62 comprende una prima ruota conica 621 solidale in rotazione alla manovella 61 rispetto ad un asse di rotazione perpendicolare all’asse longitudinale A e una seconda ruota conica 622, girevolmente associata al secondo corpo 30 rispetto ad un asse di rotazione parallelo all’asse longitudinale A, che ingrana con la prima ruota conica 621.
I mezzi di azionamento 60 comprendono un primo albero di trasmissione 63, il quale è solidale in rotazione alla seconda ruota conica 622 ed è girevolmente associato al secondo corpo 30 rispetto all’asse longitudinale A.
Il primo albero di trasmissione 63 è inserito in un foro 312 ricavato nella parete di fondo 311 e che presenta asse centrale parallelo all’asse longitudinale A.
Un’estremità del primo albero di trasmissione 63 si trova tra le pareti della flangia 32 ed è associata alla seconda ruota conica 622, mentre l’altra estremità è contenuta nella cavità 31 del secondo corpo 30.
I mezzi di azionamento 60 comprendono anche un secondo albero di trasmissione 64, il quale è girevolmente associato al secondo corpo 20 ed è scorrevolmente associato alla vite 42, alla quale è solidale in rotazione rispetto all’asse longitudinale A.
In questo modo è reso disponibile un albero di trasmissione in grado di trasmettere alla vite 42 il moto di avvitamento e svitamento impartito dai mezzi di azionamento 60 senza ostacolare il movimento assiale del secondo corpo 30 causato dalla deformazione dell’elemento resiliente 51.
Il secondo albero di trasmissione 64 è internamente cavo, con diametro interno maggiore del diametro esterno del gambo 422 della vite 42 ed è dotato di una coppia di asole 641 (di cui solo una visibile in figura) allungate e rettilinee, la quali sono poste sulla sua superficie laterale in posizioni diametralmente opposte e sono orientate con asse longitudinale parallelo all’asse longitudinale A.
Preferibilmente, il secondo albero di trasmissione 64 comprende due asole 641 diametralmente opposte.
Il secondo albero di trasmissione 64 comprende anche una coppia di fori 642, passanti e diametralmente opposti.
I mezzi di azionamento 60 comprendono una prima spina 643, la quale è inserita nei fori 642 e in un foro passante 631 ricavato nel primo albero di trasmissione 63 ed è atta a fissare senza gradi di libertà il secondo albero di trasmissione 64 al primo albero di trasmissione 63.
I mezzi di azionamento 60 comprendono anche una seconda spina 644, la quale è inserita in un foro 424 ricavato nel gambo 422 e nelle asole 641, disposta con asse longitudinale sostanzialmente perpendicolare all’asse longitudinale dell’asola 641 in modo da generare un collegamento prismatico tra il secondo albero di trasmissione 64 e il gambo 422 della vite 42.
Il piede d’appoggio 10 comprende anche un dispositivo di visualizzazione 70 della misurazione effettuata dal dispositivo pesatore 50 che comprende un elemento di riferimento 71 e una finestra 72, la quale è ricavata nel secondo corpo 30 e permette di visionare dall’esterno l’elemento di riferimento 71.
L’elemento di riferimento 71 è costituito da una rondella posta tra l’elemento resiliente 51 e lo spallamento 422 della vite 42.
La finestra 72 può ad esempio essere costituita da una feritoia di forma allungata avente asse longitudinale sostanzialmente parallelo all’asse longitudinale A.
L’elemento di riferimento 71 è mobile rispetto alla finestra 72 tra una prima posizione, in cui l’elemento di riferimento è visibile nella porzione inferiore della finestra 72 e la forza agente sul piede d’appoggio è minima o nulla, e una seconda posizione, in cui l’elemento di riferimento è visibile nella porzione superiore della finestra 72 e la forza agente sul piede d’appoggio 10 è massima.
Il dispositivo di visualizzazione comprende inoltre una scala graduata 73 regolabile in posizione secondo una direzione parallela all’asse longitudinale A per la registrazione della tara dell’oggetto che il piede d’appoggio 1 è chiamato a sostenere.
La scala graduata 73 è fissata al secondo corpo 30 ed è disposta lungo lo sviluppo longitudinale della finestra 72.
Tale scala graduata 73 comprende una coppia di asole 731 disposte con asse longitudinale parallelo all’asse longitudinale A, atte a consentire la traslazione della scala graduata 73 lungo l’asse longitudinale A per effettuare la registrazione della tara dell’oggetto che deve essere sostenuto.
La presenza delle asole 731 consente quindi di regolare la scala graduata 73 per effettuare l’azzeramento della tara così che sia possibile utilizzare il medesimo piede d’appoggio in differenti applicazioni.
La finestra 72 può essere occlusa da un vetro o altro materiale trasparente per impedire l’ingresso di corpi esterni all’interno del secondo corpo 30 e allo stesso tempo consentire la visione dell’elemento di riferimento.
Il funzionamento del piede d’appoggio 10 secondo l’invenzione è il seguente. Quando l’operatore aziona in rotazione la manovella 61 per estendere o accorciare il piede d’appoggio 10, al fine di sollevare o abbassare l’oggetto da sostenere, la rotazione della manovella 61 è trasferita al primo albero di trasmissione 63 tramite il riduttore 62.
Il primo albero di trasmissione 63 pone in rotazione il secondo albero di trasmissione 64, il quale a sua volta trasmette il moto rotazionale alla vite 42 che venendo avvitata o svitata rispetto alla madrevite 41, va a variare la distanza tra il secondo corpo 30 e la base d’appoggio 21.
Quando una forza avente direzione parallela all’asse longitudinale A grava sul piede d’appoggio 20, l’elemento resiliente 51 viene compresso e il secondo corpo 30, che è libero di scorrere rispetto al primo corpo 20 grazie all’accoppiamento scorrevole tra il secondo albero di trasmissione 64 e il gambo 422, viene avvicinato alla base 21.
Con l’avvicinamento del secondo corpo 30 alla base 21 anche la finestra 72, e quindi la scala graduata 73, si avvicina alla base 21, mentre l’elemento di riferimento rimane fisso indicando sulla scala graduata 73 la misura della forza peso gravante sul piede d’appoggio 10.
L’invenzione così concepita è suscettibile di numerose modifiche e varianti tutte rientranti nell’ambito del concetto inventivo.
Inoltre tutti i dettagli sono sostituibili da altri elementi tecnicamente equivalenti. In pratica i materiali impiegati, nonché le forme e le dimensioni contingenti, potranno essere qualsiasi a seconda delle esigenze senza per questo uscire dall’ambito di protezione delle seguenti rivendicazioni.

Claims (12)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Un piede d’appoggio (10) estensibile comprendente: - un primo corpo (20) dotato di una base (21) di appoggio, - un secondo corpo (30) associato in scorrimento al primo corpo (20) e mobile lungo una prefissata direzione longitudinale (A) in avvicinamento o allontanamento rispetto alla base di appoggio (21), e - mezzi di regolazione (40) della distanza tra il secondo corpo (30) e la base di appoggio (21), caratterizzato dal fatto di comprendere un dispositivo pesatore (50) atto a misurare una forza agente sul secondo corpo (30) in detta direzione longitudinale (A).
  2. 2. Piede d’appoggio (10) secondo la rivendicazione 1, in cui il dispositivo pesatore (50) comprende un elemento resiliente (51) interposto tra il primo corpo (20) e il secondo corpo (30).
  3. 3. Piede d’appoggio (10) secondo la rivendicazione 2, in cui l’elemento resiliente (51) è contenuto all’interno di una cavità (31) del secondo corpo (30).
  4. 4. Piede d’appoggio (10) secondo le rivendicazioni 2 o 3, in cui l’elemento resiliente (51) è una molla elicoidale di compressione.
  5. 5. Piede d’appoggio (50) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui i mezzi di regolazione (40) comprendono una vite (42) girevolmente associata al secondo corpo (30) e configurata per essere avvitata o svitata rispetto ad una madrevite (41) associata al primo corpo (20).
  6. 6. Piede d’appoggio (10) secondo la rivendicazione 5, in cui la vite (42) è mobile rispetto al secondo corpo (30) lungo la detta direzione longitudinale (A).
  7. 7. Piede d’appoggio (10) secondo la rivendicazione 6, in cui l’elemento resiliente (51) è interposto tra detta vite (42) e il secondo corpo (30).
  8. 8. Piede d’appoggio (10) secondo una qualunque delle rivendicazioni da 5 a 7, caratterizzato dal fatto di comprendere un dispositivo di visualizzazione (70) della misura effettuata dal dispositivo pesatore (50).
  9. 9. Piede d’appoggio (10) secondo la rivendicazione 8, in cui detto dispositivo di visualizzazione (70) comprende un elemento di riferimento (71) associato alla vite (42) e una finestra (72) ricavata nel secondo corpo (30) per permettere la visione dall’esterno dell’elemento di riferimento (71).
  10. 10. Piede d’appoggio (10) secondo la rivendicazione 9, in cui l’elemento di riferimento (71) comprende una rondella interposta tra l’elemento resiliente (51) e la vite (70).
  11. 11. Piede d’appoggio (10) secondo la rivendicazione 8, caratterizzato dal fatto che al secondo corpo (30) è fissata una scala graduata (73), regolabile in posizione secondo una direzione parallela alla direzione longitudinale (A), per la registrazione della tara in base all’applicazione.
  12. 12. Compattatore di rifiuti comprendente: un cassone, una tramoggia atta a definire un’apertura per l’inserimento dei rifiuti all’interno del cassone, e una pressa atta a comprimere i rifiuti all’interno del cassone, detto compattatore caratterizzato dal fatto di comprendere una pluralità di piedi d’appoggio (10) secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti.
IT102016000092134A 2016-09-13 2016-09-13 Piede d'appoggio IT201600092134A1 (it)

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