ITFI20120038U1 - Chiusura per catena ornamentale - Google Patents

Description

CHIUSURA PER CATENA ORNAMENTALE

DESCRIZIONE

La presente innovazione si riferisce al settore dell’oreficeria e della bigiotteria in genere ed in particolare riguarda una chiusura per strutture concatenate ornamentali utilizzate solitamente per la produzione di catene, bracciali, collane e simili. Ancora più in dettaglio la presente innovazione si riferisce ad una chiusura di tipo magnetico.

Come noto, tali chiusure comprendono due elementi (maschio e femmina) conformati in modo da essere mutuamente impegnabili e provvisti di elementi di connessione per il fissaggio alle estremità della catena. Ciascuno dei due elementi della chiusura porta mezzi magnetici, quali ad esempio un magnete permanente, capaci di esercitare un’attrazione magnetica di intensità tale da assicurare la stabile connessione tra gli elementi stessi.

A causa della loro facilità d’uso, versatilità e semplicità strutturale, che comporta costi di produzioni relativamente ridotti, le chiusure magnetiche sono molto utilizzate ed oggetto di continui perfezionamenti.

Una delle principali problematiche riscontrate nell’utilizzo di queste chiusure è legata all’intensità del campo generato dai summenzionati mezzi magnetici. Come precedentemente accennato la sicurezza della chiusura e la stabilità di connessione degli elementi è incrementata in presenza di campi magnetici di maggiore intensità; tuttavia, campi magnetici particolarmente intensi possono interagire con oggetti in materiale ferromagnetico che entrano in contatto accidentalmente con la chiusura, quali monete, gioielli ecc. a cui l’utilizzatore che indossa il monile potrebbe rimanere impigliato.

L’avvicinamento accidentale alla chiusura può poi risultare critico per oggetti particolarmente sensibili ai campi magnetici quali dispositivi elettronici (ad esempio microchip, pacemaker, ecc.), carte magnetiche (carte di credito, badge, ecc.) che possono smagnetizzarsi o danneggiarsi in modo irreparabile, creando ingenti danni all’utilizzatore.

Per cercare di ovviare almeno in parte a tali inconvenienti sono state sviluppate soluzioni volte a schermare il campo magnetico esternamente alla chiusura ad esempio associando ai mezzi magnetici mezzi schermanti in materiale ferromagnetico.

Tuttavia, tali soluzioni non risolvono in modo del tutto soddisfacente il problema.

Scopo della presente innovazione è pertanto quello di fornire una chiusura magnetica che risolva la problematica sopra esposta, ed in particolare che non sia dannosa per oggetti particolarmente sensibili ai campi magnetici che entrino in accidentale contatto con essa, pur assicurando un’elevata sicurezza e stabilità nella connessione del monile.

Ancora un ulteriore scopo della presente innovazione è fornire una chiusura magnetica che sia facile da utilizzare, versatile nonché esteticamente piacevole.

Questi scopi vengono raggiunti con la chiusura magnetica per catene del settore dell’oreficeria e della bigiotteria le cui caratteristiche sono descritte nella prima e seguenti delle rivendicazioni annesse.

L’innovazione verrà ora illustrata in maggior dettaglio con la descrizione che segue di una sua forma realizzativa, fatta a titolo esemplificativo e non limitativo, con riferimento ai disegni annessi in cui:

- la figura 1 mostra in sezione diametrale la chiusura secondo l’innovazione in configurazione aperta, ovvero con elementi maschio e femmina tra loro non connessi;

la figura 2 è una vista, sempre in sezione diametrale, della chiusura in configurazione chiusa, ovvero con elementi maschio e femmina reciprocamente impegnati;

- la figura 3 mostra la chiusura di figura 2 con evidenziate linee di campo magnetico generato da mezzi magnetici associati alla chiusura stessa; e

la figura 4 è una vista in esploso della chiusura delle figure precedenti, con ciascuno degli elementi della chiusura stessa rappresentato in sezione diametrale. Con riferimento alle summenzionate figure, la chiusura magnetica per strutture concatenate ornamentali utilizzate solitamente per la produzione di catene, bracciali, collane e simili comprende un elemento maschio 1 ed un elemento femmina 2 conformati in modo da essere mutuamente impegnabili. La chiusura assume pertanto una configurazione aperta quando gli elementi maschio e femmina non sono tra loro impegnati; il monile risulta in questo caso aperto per permettere l’indossamento da parte di un utilizzatore. Quando gli elementi maschio e femmina sono reciprocamente impegnati invece, la chiusura è in configurazione chiusa, ovvero il monile è chiuso e può essere indossato dall’utilizzatore.

Ciascuno degli elementi maschio e femmina sono provvisti di elementi di connessione, quali una maglia rispettivamente 10 e 20, per il fissaggio alle estremità della summenzionata catena (non mostrata). Nella soluzione realizzativa descritta, la maglia 10, 20 aggetta lateralmente al corrispondente elemento da una parete esterna dello stesso. Oltre a questa appena descritta, altre soluzioni di connessione dei singoli elementi alla catena possono essere previste tra quelle note nel settore e comunemente impiegate. In particolare possono essere previste soluzioni a minor costo in cui gli estremi della catena sono direttamente saldati agli elementi maschio e femmina della chiusura.

Nelle figure, gli elementi maschio e femmina sono in forma sostanzialmente cilindrica (analogamente agli elementi della chiusura in essi contenuti, come verrà descritto tra breve) e si impegnano assialmente l’uno nell’altro, tuttavia essi possono essere configurati in qualsiasi altra forma con l’unica condizione di essere complementari per poter venire impegnati reciprocamente.

Come ben visibile nelle figure, l’elemento maschio 1 ha una sezione diametrale a C ovvero prevede un alloggiamento 12 definito tra un fondo 1a dell’elemento maschio stesso ed una parete laterale 1 b che si erge perimetralmente da esso; opposta al fondo è poi aperta una bocca 1c.

Analogamente entro l’elemento femmina 2 è realizzata una sede a bicchiere 22 delimitata tra un fondo 2a dell’elemento stesso e una bocca 2c che consente la penetrazione dell’elemento maschio entro l’elemento femmina; una parete laterale 2b si erge perimetralmente dal fondo 2a a definire con esso e la bocca 2c la summenzionata sede a bicchiere 22.

Quest’ultima è formata da due porzioni sovrapposte a differente diametro di cui una inferiore 22a ed una superiore 22b a diametro maggiorato. Le due porzioni definiscono pertanto un gradino 22c atto a fungere da fine corsa per l’elemento maschio quando esso è inserito nell’elemento femmina. Ancora in maggior dettaglio, la porzione superiore 22b ha diametro tale da alloggiare l’elemento maschio quando la chiusura è in configurazione chiusa. Allo scopo di consentire l'inserimento dell’elemento maschio nell’elemento femmina in modo che il primo rimanga a filo del bordo libero della parete 2b del secondo, su quest’ultima è aperta un’interruzione 2b’ che consente il passaggio dei mezzi di connessione associati all’elemento maschio, ovvero della maglia di connessione 10 e si estende per circa l’intera profondità della porzione superiore 22b, fino al gradino 22c.

In configurazione chiusa, l’alloggiamento 12 dell’elemento maschio definisce con la porzione inferiore 22a una cavità 3 entro la quale sono ospitati mezzi magnetici della chiusura atti ad esercitare un’attrazione magnetica di intensità tale da assicurare la stabile connessione tra gli elementi stessi.

Preferibilmente i mezzi magnetici sono magneti permanenti 11, 21 che trovano alloggiamento rispettivamente nell’alloggiamento 12 e nella porzione inferiore 22a. I magneti permanenti 11 , 21 hanno preferibilmente, ma non limitativamente, forma discoidale e sono posti entro la cavità 3 in modo tale che le loro facce principali risultino reciprocamente affacciate e a filo con le bocche 1 c, 2c degli elementi maschio e femmina, così da poter interagire in attrazione l’uno con l’altro.

Al fine di abbattere esternamente alla chiusura l’intensità del campo magnetico generato dai mezzi magnetici, questi sono contenuti entro mezzi schermanti quali un guscio 4 che riveste la cavità 3 ed è definito da due parti rispettivamente associate all’elemento maschio e femmina. In particolare, tali parti sono ciascuna definita da un contenitore a bicchiere 14, 24 in materiale ferromagnetico di dimensioni tali da entrare a misura rispettivamente entro l’alloggiamento 12 e la porzione inferiore 22.

Ciascun contenitore a bicchiere presenta a sua volta un proprio fondo 14a, 24a da cui si ergono in posizione perimetrale e perpendicolarmente seconde pareti verticali 14b, 24b. Queste ultime hanno altezza tale da rivestire completamente le pareti laterali dell’alloggiamento 12 e della porzione inferiore 22a, in modo tale che possano, quando gli elementi maschio e femmina sono reciprocamente impegnati, definire una parete laterale continua 4a del guscio 4 (figura 2).

Ciascun magnete 11, 21 è disposto sul fondo proprio del rispettivo contenitore in modo da definire con tale parete laterale continua 4a una intercapedine 15, 25. Entro quest’ultima sono alloggiati mezzi distanziali 16, 26 in materiale amagnetico associati ciascuno ad uno dei summenzionati contenitori a bicchiere ed atti a contribuire alla schermatura del campo magnetico.

Preferibilmente ma non limitativamente, tali mezzi distanziali sono realizzati da un distanziale anulare 16, 26 di spessore costante pari a circa la metà dello spessore del magnete. Tra i materiali amagnetici preferibilmente utilizzati ci sono gomma, plastica, ottone ma non è escluso anche l'utilizzo di semplice aria. In tal caso i mezzi distanziali saranno materializzati dal volume di aria contenuto entro l'intercapedine.

I mezzi schermanti sopra descritti, in associazione ai mezzi distanziali, consentono pertanto di schermare il campo magnetico in modo che l’intensità di esso all’esterno della chiusura sia sostanzialmente nulla o quantomeno trascurabile così che la chiusura non risulti attrattiva per oggetti ferromagnetici che potrebbero accidentalmente entrare in contatto con essa.

La chiusura secondo l’innovazione è quindi anche sicura per oggetti sensibili alla presenza di campi magnetici quali dispositivi elettronici, carte magnetiche, tessere, ecc..

A fronte di tale risultato la chiusura mantiene comunque un’inalterata semplicità d’utilizzo e piacevolezza estetica, così che può essere inserita anche in monili di un certo pregio. Inoltre risulta estremamente versatile poiché oltre a quella sopra descritta, sono comunque possibili soluzioni geometriche diverse, di per sé ovvie per un tecnico del ramo, che ad esempio prevedono elementi maschio e femmina di forma perimetrale diversa (quali a cuore, a stella ecc.) entro cui sono formati sedi (preferibilmente cilindriche o poligonali) per il contenimento dei mezzi magnetici. Questo permette di adattare nella forma la chiusura allo stile complessivo del monile o ad altri elementi decorativi, così che la chiusura risulti perfettamente integrata nel gioiello senza costituirne un elemento stilistico di differenziazione.

Anche se la soluzione realizzativa preferita prevede l'utilizzo di due magneti permanenti sono tuttavia possibili soluzioni alternative in cui è presente un solo magnete permanente che interagisce con un elemento ferromagnetico alloggiati rispettivamente nell’elemento femmina e nell’elemento maschio o viceversa.

Ancora, come precedentemente accennato, gli elementi che compongono la chiusura precedentemente descritta sono cilindrici; tuttavia sono possibili soluzioni in cui sono utilizzati elementi con forme diverse, ad esempio poligonali. In tal caso, con particolare riferimento alle sedi e ai relativi mezzi schermanti, anziché una unica parete laterale si avrà una pluralità di pareti laterali pari al numero di lati del fondo.

L’associazione di ciascun magnete al rispettivo contenitore a bicchiere ed in particolare al fondo dello stesso può avvenire per semplice incollaggio, oppure incastro, o altri metodi noti ed ovvi per un tecnico del ramo e pertanto non descritti in dettaglio.

L’innovazione non è limitata alla forma realizzativa sopra descritta ed illustrata, ma ne comprende qualsiasi variante di esecuzione.

Claims (15)

1. RIVENDICAZIONI 1. Una chiusura magnetica per strutture concatenate ornamentali utilizzate solitamente per la produzione di catene, bracciali, collane e simili, comprendente un elemento maschio (1) ed un elemento femmina (2) conformati in modo da essere mutuamente impegnabili ciascuno provvisto di rispettivi mezzi di connessione (10, 20) per il fissaggio ad estremità di detta struttura concatenata, detti elementi contenendo mezzi magnetici (11, 21) atti ad esercitare un’attrazione magnetica tra di essi per la stabile connessione di detti elementi maschio e femmina stessi, detta chiusura magnetica essendo caratterizzata dal fatto che, quando detti elementi maschio e femmina sono reciprocamente impegnati, essi definiscono una cavità (3) entro la quale sono alloggiati detti mezzi magnetici, detta cavità (3) essendo rivestita da un guscio (4) in materiale ferromagnetico atto a schermare il campo magnetico generato da detti mezzi magnetici, tra detto guscio (4) e detti mezzi magnetici (11, 21) essendo interposti mezzi distanziali (16, 26) in materiale amagnetico.
2. 2. La chiusura secondo la rivendicazione 1, in cui detto guscio (4) comprende almeno una parete laterale (4a) con la quale detti mezzi magnetici definiscono un’intercapedine (15, 25) entro la quale sono alloggiati detti mezzi distanziali (16, 26) in materiale amagnetico.
3. 3. Una chiusura magnetica secondo la rivendicazione 1 o 2, in cui entro detto elemento maschio ed entro detto elemento femmina sono realizzati rispettivamente un alloggiamento (12) ed una sede (22) per l’alloggiamento di detti mezzi magnetici (11, 21), detto guscio di schermo (4) essendo definito da due parti (14, 24) ciascuna associata ad una di dette sedi (12, 22).
4. 4. La chiusura magnetica secondo la rivendicazione 3, in cui detta sede (22) è formata da due porzioni sovrapposte a differente diametro di cui una inferiore (22a) e una superiore (22b) a diametro maggiorato, detta porzione inferiore contenendo una di dette parti (24), detta porzione superiore alloggiando detto elemento maschio (1) quando detti elementi sono mutuamente impegnati.
5. 5. La chiusura magnetica secondo la rivendicazione 4, in cui in configurazione chiusa, detto alloggiamento (12) di detto elemento maschio definisce con detta porzione inferiore (22a) detta cavità (3).
6. 6. La chiusura magnetica secondo la rivendicazione 5, in cui dette parti di detto guscio (4) sono contenitori a bicchiere (14, 24) tali da rivestire completamente detto alloggiamento (12) e detta porzione inferiore (22a).
7. 7. La chiusura magnetica secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 4 a 6, in cui detta porzione superiore (22b) definisce con detta porzione inferiore (22a) un gradino (22c) che funge da fine corsa per detto elemento maschio quando esso è inserito in detto elemento femmina.
8. 8. La chiusura magnetica secondo la rivendicazione 7, in cui per consentire l'inserimento di detto elemento maschio in detto elemento femmina in modo che il primo rimanga a filo del bordo libero di una parete laterale (2b) del secondo, su quest’ultima è aperta un’interruzione (2b’) che consente il passaggio di detti mezzi di connessione (10) associati a detto elemento maschio, detta interruzione estendendosi sostanzialmente per l’intera profondità della porzione superiore (22b), fino a detto gradino (22c).
9. 9. La chiusura magnetica secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detti mezzi distanziali in materiale amagnetico sono definiti da un volume d’aria contenuto entro detta intercapedine.
10. 10. La chiusura magnetica secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 1 a 9 in cui detti mezzi distanziali sono definiti da un distanziale anulare in materiale amagnetico quale ad esempio gomma, plastica o ottone.
11. 11. La chiusura magnetica secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui detti mezzi magnetici comprendono almeno un magnete permanente (11, 21) alloggiato entro detta rispettiva sede in detto elemento maschio o femmina.
12. 12. La chiusura magnetica secondo la rivendicazione 11, in cui detti mezzi magnetici sono due magneti permanenti alloggiati in dette rispettive sedi in detto elemento maschio e femmina.
13. 13. La chiusura magnetica secondo la rivendicazione 11, in cui detti mezzi magnetici sono un magnete permanente ed un elemento ferromagnetico atto ad interagire con detto magnete rispettivamente alloggiati entro detti elementi maschio e femmina o viceversa.
14. 14. La chiusura magnetica secondo una qualsiasi delle rivendicazioni da 11 a 13, in cui detto distanziale anulare ha spessore costante pari a circa la metà dello spessore di detto magnete.
15. 15. La chiusura magnetica secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti in cui detti mezzi di connessione sono una maglia (10,20) che aggetta lateralmente al corrispondente elemento maschio o femmina da una parete esterna dello stesso.