ITFI20080057A1 - "apparecchiatura radiologica polivalente" - Google Patents

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ITFI20080057A1
ITFI20080057A1 IT000057A ITFI20080057A ITFI20080057A1 IT FI20080057 A1 ITFI20080057 A1 IT FI20080057A1 IT 000057 A IT000057 A IT 000057A IT FI20080057 A ITFI20080057 A IT FI20080057A IT FI20080057 A1 ITFI20080057 A1 IT FI20080057A1
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IT
Italy
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radiological
per
fact
rotation
radiological equipment
Prior art date
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IT000057A
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Inventor
Monica Carfagni
Iacopo Gianassi
Maurizio Toccafondi
Original Assignee
Italray S R L
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    • AHUMAN NECESSITIES
    • A61MEDICAL OR VETERINARY SCIENCE; HYGIENE
    • A61BDIAGNOSIS; SURGERY; IDENTIFICATION
    • A61B6/00Apparatus for radiation diagnosis, e.g. combined with radiation therapy equipment
    • A61B6/04Positioning of patients; Tiltable beds or the like
    • A61B6/0487Motor-assisted positioning

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  • Health & Medical Sciences (AREA)
  • Life Sciences & Earth Sciences (AREA)
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  • Apparatus For Radiation Diagnosis (AREA)

Description

“APPARECCHIATURA RADIOLOGICA POLIVALENTE”
DESCRIZIONE
Campo tecnico
La presente invenzione riguarda una apparecchiatura radiologica polivalente in grado di effettuare una pluralità di differenti esami radiologici su di un paziente ed un relativo metodo per effettuare tali esami radiologici.
Stato dell’arte
Una macchina radiologica polivalente utilizzata per effettuare esami radiologici in ambito ospedaliero può essere realizzata con una colonna su cui è montato scorrevole un supporto; su questo supporto viene incernierata una base per un sensore radiologico in grado di ruotare da una posizione orizzontale ad una posizione verticale; si veda ad esempio la domanda di brevetto IT2003A000294 della stessa titolare.
La suddetta tipologia di macchina radiologica permette di adeguare la posizione del sensore radiologico a quella del paziente secondo specifiche necessità grazie alle diverse possibilità di inclinazione del sensore radiologico; per esempio sopra il sensore radiologico in configurazione orizzontale può venire posizionato un paziente traumatizzato utilizzando un tavolo o barella radiotrasparente esterna alla macchina oppure, al sensore radiologico in configurazione verticale, si può accostare un paziente in piedi per eseguire esami di torace, colonna, cranio, bacino, ecc.
Per l’uso di tale macchina radiologica è previsto un tubo radiogeno su di un pensile esterno alla macchina e centrato con il sensore radiologico per seguirne i movimenti; inoltre, anche la barella è esterna alla macchina.
Altre tipologie di macchine polivalenti comprendono una colonna di supporto movibile con un detettore, un opposto emettitore ed un tavolo porta paziente.
In US-B-6382832 è descritta una macchina radiologica comprendente un tavolo per un paziente ruotabile attorno ad un asse orizzontale, un detettore disposto in direzione longitudinale rispetto al tavolo, un emettitore di raggi X allineato rispetto al detettore ed un telaio regolabile in direzione longitudinale rispetto al tavolo. L’emettitore di raggi X è montato ruotabile sul telaio e associato al tavolo per mezzo di una colonna di supporto in modo tale che la distanza e l’allineamento tra il detettore e l’emettitore di raggi X rimanga la stessa inclinando il tavolo. Inoltre, il tavolo è associato ad una base fissata al suolo tramite un giunto di rotazione. Ancora, l’emettitore è collegato al telaio per mezzo di un braccio ruotante con un giunto ruotante associato ad un carrello movibile verticalmente sullo stesso telaio.
Uno svantaggio di questa macchina radiologica è dato dal fatto che il suo ingombro massimo risulta elevato, poiché è pari alla lunghezza della colonna di supporto, cioè alla distanza tra il giunto ruotante ed il tavolo porta paziente; in particolare, l’ingombro massimo è nella configurazione in cui il tavolo viene disposto in verticale e la colonna in orizzontale.
Un altro svantaggio è che tale macchina risulta complessa nella costruzione e nell’uso, poiché deve essere previsto un telaio movibile in direzione longitudinale ed una base fissa al suolo per il supporto e la movimentazione del tavolo.
Un altro svantaggio è che tale macchina radiologica consente di realizzare un ridotto numero di tipologie di esami radiologici, per esempio non consente radiografie senza l’utilizzo del tavolo porta paziente.
Un ulteriore svantaggio è che il tavolo non può inclinarsi gradualmente fino a disporsi in verticale alternativamente da un lato e dall’altro della colonna di supporto, limitando la possibilità di effettuare alcuni tipi di esami radiologici, come per esempio gli esami con mezzi di contrasto.
Ancora un ulteriore svantaggio è che il tavolo, quando in configurazione orizzontale, non è regolabile in altezza per cui può risultare particolarmente difficoltoso farvi distendere sopra un paziente anziano o traumatizzato.Scopi e sommario dell’invenzione Scopo dell’invenzione è la realizzazione di una apparecchiatura radiologica polivalente che risulti più semplice ed intuiva nell’uso e che superi o riduca alcuni almeno dei suddetti svantaggi delle macchine radiologiche note ed un relativo metodo per realizzare radiografie.
Un altro scopo è quello di realizzare una apparecchiatura radiologica polivalente il cui ingombro risulti particolarmente limitato durante l’uso rispetto alle macchine radiologiche note.
Un ulteriore scopo è quello di realizzare una apparecchiatura radiologica particolarmente compatta e che consenta di effettuare differenti tipologie di esami radiologici.
Questi scopi e vantaggi sono ottenuti in sostanza con una apparecchiatura radiologica secondo la rivendicazione 1 e con un metodo per effettuare esami radiologici secondo la rivendicazione 19.
Forma oggetto dell’invenzione una apparecchiatura radiologica comprendente una colonna di supporto la quale associa almeno un emettitore radiologico ad un detettore radiologico ed un telaio che in uso è bloccato rispetto al pavimento, in cui la colonna di supporto è atta a ruotare gradualmente attorno ad un asse di rotazione e atta a muoversi gradualmente lungo una traiettoria da un punto di massimo abbassamento ad almeno un punto di massimo sollevamento, in modo da passare gradualmente da una posizione di lavoro sostanzialmente orizzontale ad una posizione di lavoro sostanzialmente verticale e viceversa.
Vantaggiosamente, tale traiettoria giace in un piano sostanzialmente verticale e può essere rettilinea oppure curvilinea, come per esempio semicircolare. L’asse di rotazione della colonna giace altresì in un piano sostanzialmente perpendicolare rispetto alla traiettoria.
Nella forma di attuazione preferita della presente invenzione, la traiettoria è realizzata ruotando un elemento di guida attorno ad un ulteriore asse di rotazione e l’asse di rotazione si muove gradualmente lungo la traiettoria per muovere la stessa colonna; la colonna è associata in modo indiretto al telaio tramite tale elemento di guida.
Il suddetto ulteriore asse di rotazione risulta preferibilmente fisso rispetto al telaio e sostanzialmente parallelo rispetto all’asse di rotazione della colonna; entrambi gli assi risultano altresì sostanzialmente paralleli al terreno.
In una forma di attuazione vantaggiosa, l’apparecchiatura radiologica comprende un fulcro attraverso il quale passa l’asse di rotazione della colonna e tale fulcro è atto a realizzare un collegamento meccanico tra la colonna di supporto e l’elemento di guida.
In questo modo è possibile prevedere una prima motorizzazione atta a ruotare l’elemento di guida attorno all’ulteriore asse di rotazione ed una seconda motorizzazione atta a ruotare la colonna di supporto attorno all’asse di rotazione della colonna.
In una forma di attuazione della presente invenzione, l’elemento di guida è vantaggiosamente e preferibilmente realizzato con una ruota o disco di guida ruotabile in una cavità opportunamente realizzata nel telaio e l’ulteriore asse di rotazione può essere un asse centrale di rotazione per tale ruota di guida.
In questo modo si realizza una apparecchiatura radiologica particolarmente compatta e robusta atta a realizzare differenti tipi di radiografie, vedi più sotto.
In un’altra forma di attuazione vantaggiosa, l’elemento di guida può essere realizzato con una barra di guida ruotante ad una estremità attorno all’ ulteriore asse di rotazione e comprendente all’altra estremità il fulcro della colonna di supporto, vedi più sotto.
In una ulteriore forma di realizzazione vantaggiosa, è previsto che la colonna di supporto sia di tipo telescopico per regolare la distanza tra il detettore radiologico e l’emettitore radiologico in funzione di specifici esami radiologici da effettuare, come per esempio esami al torace o con mezzi di contrasto o altro ancora.
Un tavolo o letto per un paziente viene preferibilmente associato stabilmente alla colonna di supporto sopra al detettore radiologico; non è comunque da escludere che possa essere previsto un tavolo esterno da avvicinare al detettore in caso di necessità.
Ancora, in un’altra forma di realizzazione vantaggiosa, il tavolo associato alla colonna è movibile rispetto al detettore, in modo da consentire esami radiologici senza tavolo (per esempio l’esame del torace con il paziente in piedi).
In quest’ultima forma di realizzazione, il tavolo può essere allontanabile manualmente dal detettore oppure, preferibilmente, può essere prevista una terza motorizzazione atta a ribaltare il tavolo in una posizione di disimpegno laterale, vedi più sotto.
Ulteriori forme di realizzazione prevedono ulteriori motorizzazioni atte a muovere (traslare o ruotare) il tavolo e/o il detettore radiologico e/o l’emettitore radiologico rispetto alla colonna di supporto, in modo da consentire differenti tipi di esami radiologici.
Secondo un altro aspetto, l’invenzione riguarda un metodo per effettuare esami radiologici in cui è previsto di disporre su di una colonna di supporto un emettitore radiologico ed uno detettore radiologico distanziati e rivolti uno verso l’altro, di associare in modo indiretto la colonna di supporto ad un telaio fisso durante l’uso per mezzo di un fulcro e di attivare una prima rotazione della colonna di supporto attorno all’ulteriore asse di rotazione distanziato rispetto al fulcro.
In una forma di attuazione particolarmente vantaggiosa, è prevista una ulteriore fase per attivare una seconda rotazione della colonna di supporto attorno all’asse di rotazione passante dal fulcro.
Tale seconda rotazione può prevedere almeno una sottofase atta a mantenere il tavolo in posizione orizzontale durante almeno una parte della prima rotazione per evitare che lo stesso tavolo possa sbattere sul pavimento. In questo modo è possibile prevedere di posizionare il tavolo il più vicino possibile al suolo per agevolare la sistemazione di un paziente.
Successivamente può essere prevista un’altra sottofase della seconda rotazione atta a inclinare o ruotare il tavolo di un angolo voluto in funzione della specifica radiografia da effettuare.
Forme di realizzazione vantaggiose dell’invenzione prevedono ulteriori fasi per l’attivazione di ulteriori movimentazioni del tavolo e/o del detettore e/o dell’emettitore per realizzare differenti tipi di esami radiografici.
Un vantaggio dell’apparecchiatura radiologica secondo la presente invenzione è dato dal fatto che risulta più compatta nelle dimensioni e negli ingombri durante l’uso. In particolare, predisporre il fulcro distanziato dall’ulteriore asse di rotazione permette di diminuire il massimo ingombro della colonna di supporto, cioè quando la colonna è orizzontale.
Un altro vantaggio è che tale apparecchiatura risulta particolarmente robusta e solida. E’ possibile pertanto prevedere ulteriori motorizzazioni atte a muovere il tavolo e/o il detettore e/o l’emettitore per effettuare differenti tipi di esami radiografici su di un paziente, come per esempio radiografie verticali od oblique su di un paziente disteso sul tavolo oppure su di un paziente in piedi (senza tavolo) o altro ancora.
Un ulteriore vantaggio è che consente di utilizzare innumerevoli tipi di detettori radiologici di diverso ingombro e prestazioni.
Un altro vantaggio di alcune delle forme di attuazione dell’invenzione è che l’area entro cui è possibile effettuare radiografie può essere pari all’intera estensione del tavolo e pertanto pari all’intera estensione dello stesso corpo umano, senza la necessità di riposizionare il paziente.
Un altro vantaggio di una forma di attuazione dell’invenzione è che è possibile prevedere di abbassare il tavolo molto vicino al terreno per agevolare la salita del paziente su di esso, evitando peraltro che lo stesso tavolo possa sbattere sul pavimento durante la sua movimentazione.
Un ulteriore vantaggio di un’altra forma di at tuazione è che risulta semplice disimpegnare il tavolo dal detettore in modo da sistemare il corpo del paziente direttamente a contatto con lo stesso detettore (disposto in orizzontale, in verticale oppure inclinato) in modo da migliorare la qualità diagnostica delle immagini in alcune tipologie di esami (per esempio per gli esami al torace o ad una mano) oppure in modo da sistemare una barella con un paziente traumatizzato direttamente sopra al detettore in orizzontale senza la necessità di muovere il paziente.
In definitiva, l’apparecchiatura radiologica secondo l’invenzione risulta estremamente compatta, robusta e versatile nell’uso.
Ulteriori vantaggiose caratteristiche e forme di realizzazione del metodo e del dispositivo secondo l’invenzione sono indicate nelle allegate rivendicazioni dipendenti e verranno ulteriormente descritte nel seguito con riferimento ad alcuni esempi di attuazione non limitativi.
Breve descrizione dei disegni
La presente invenzione può essere meglio compresa ed i suoi numerosi scopi e vantaggi risulteranno evidenti agli esperti del ramo con riferimento ai disegni schematici allegati, che mostrano una pratica esemplificazione non limitativa del trovato stesso. Nel disegno: la
Fig.1 mostra una vista frontale di una apparecchiatura radiologica secondo una forma di attuazione dell’invenzione; la
Fig.2 mostra una vista laterale dell’apparecchiatura radiologica di Fig.1; la
Fig.3 mostra una vista posteriore schematica dell’apparecchiatura di Fig.1 secondo una forma di attuazione dell’invenzione; la
Fig.4 mostra una vista posteriore schematica dell’apparecchiatura di Fig.1 secondo un’altra forma di attuazione dell’invenzione; la
Fig.5 mostra una vista posteriore schematica dell’apparecchiatura di Fig.1 secondo una ulteriore forma di attuazione dell’invenzione; le
Figg.6 a 8 mostrano una serie di fasi di lavoro dell’apparecchiatura di Fig.1; la
Fig.9 mostra una vista prospettica inclinata rispetto alla Fig.8; le
Figg.10 e 11 mostrano fasi di lavoro di una forma di realizzazione modificata dell’invenzione; le
Figg12 e 13 mostrano fasi di lavoro di una ulteriore forma di realizzazione modificata dell’invenzione.
Descrizione dettagliata di alcune forme di attuazione preferite dell’invenzione
Nei disegni, nei quali ad uguali numeri corrispondono uguali parti in tutte le diverse figure, una macchina radiologica secondo una forma di attuazione dell’invenzione è indicata con 1, vedi Figg.1 e 2, e comprende un telaio 3 fissato stabilmente al suolo, su cui è associato un elemento di guida che, nella forma di attuazione ivi descritta, è realizzato con una ruota o disco di guida 5A ruotante attorno ad un ulteriore asse di rotazione A1; sulla ruota 5A è a sua volta associata una colonna di supporto 7 in modo da realizzare una traiettoria T sostanzialmente semicircolare per la colonna 7. Il disco ruotante 5A è supportato da una ralla o cuscinetto di rotolamento 6 in una apposita apertura circolare realizzata sullo stesso telaio 3.
Una estremità della colonna di supporto 7 comprende una prima barra 7A orizzontale per un emettitore radiologico 9 mentre alla estremità opposta è associato un elemento di supporto 15 che nelle forme di realizzazione ivi descritte, è realizzato con una barra trasversale rispetto alla colonna 7 e presentante alle sue estremità rispettive barre di ancoraggio 15A e rispettivamente 15B per un tavolo 13 il quale è di sposto, nell’assetto di Figg.1 e 2, in un punto di massimo abbassamento ad una distanza “H” dal suolo. Con 11 è indicato un detettore radiologico inferiore che viene associato all’elemento o barra di supporto 15 per mezzo di un elemento di collegamento 15C (vedi anche Figg.10 e 11) al di sotto del tavolo 13 e rivolto verso l’emettitore 9.
Non è chiaramente da escludere che l’elemento di supporto 15 possa essere realizzato con un elemento di una forma sostanzialmente differente atta allo stesso scopo.
L’ emettitore radiologico 9 ed il detettore radiologico 11 sono di tipi sostanzialmente noti, come per esempio detettori piatti o planari allo stato solido di limitato ingombro in grado di effettuare acquisizioni di singole immagini o sequenze di immagini, come per esempio i detettori Trixell e Varian o simili.
La Fig.2 mostra una vista laterale di Fig.1 in cui si nota in particolare come l’elemento di supporto 15 sia associato alla ruota di guida 5A tramite un fulcro od organo di supporto 19 formante l’asse di rotazione A2 disposto ad una estremità della colonna 7 e distanziato di una distanza “D” dall’ulteriore asse di rotazione A1.
La Fig.3 mostra una vista posteriore di una apparecchiatura radiologica 1A simile a quella delle Figg.1 e 2 in cui si nota in particolare una prima motorizzazione M1A atta a far ruotare la ruota 5A attorno all’ulteriore asse A1. La prima motorizzazione M1A è associata al telaio 3 e comprende un pignone 21A che ingrana con una cremagliera 21B solidale alla ruota di guida 5A.
La cremagliera 21B è vantaggiosamente realizzata con un arco di circonferenza di 180 gradi o più per realizzare la traiettoria semicircolare T tramite la rotazione della ruota 5A attorno all’asse A1 di 180 gradi o oltre dal punto di massimo abbassamento fino al punto di massimo sollevamento. E’ da notare che la cremagliera 21B è ivi descritta a titolo esemplificativo e non limitativo, potendo chiaramente essere sostituita da un qualsiasi altro elemento o dispositivo meccanico atto allo scopo.
Una seconda motorizzazione M2 è atta a far ruotare la colonna di supporto 7 attorno all’asse di rotazione A2: Questa seconda motorizzazione M2 è associata alla ruota di guida 5A e collegata meccanicamente al fulcro 19.
La Fig.4 mostra una vista posteriore di una apparecchiatura radiologica 1B alternativa alla realizza zione descritta in Fig.3, comprendente una prima motorizzazione M1B associata al telaio 3 all’interno della ruota di guida 5A atta a far rotare la stessa ruota 5A attorno all’asse A1 per realizzare la traiettoria semicircolare T; la seconda motorizzazione M2 può essere sostanzialmente dello stesso tipo di quella di Fig.3.
La Fig.5 mostra una vista posteriore di una apparecchiatura radiologica 1C alternativa alle realizzazioni descritte precedentemente in cui l’elemento di guida è realizzato con una barra di guida 5B invece che con la ruota di guida 5A.
In particolare, la barra di guida 5B è incernierata ad una sua estremità in modo da ruotare attorno all’asse di rotazione A1 del telaio 3 per mezzo di una prima motorizzazione M1C per realizzare la traiettoria semicircolare T ed incernierata all’estremità opposta all’elemento di supporto 15 tramite il fulcro 19 formante l’asse di rotazione A2.
Anche in questo caso può essere prevista una seconda motorizzazione M2B simile alla seconda motorizzazione M2 delle Figg.3 e 4 atta a far ruotare la colonna 7 attorno all’asse A2.
Vantaggiosamente, in prossimità del fulcro 19 sulla barra di guida 5B viene previsto un ulteriore perno 20 scorrevole in una scanalatura di guida 23 realizzata sul telaio 3 in modo da rendere ancora più rigida e stabile l’apparecchiatura radiologica 1C.
La scanalatura di guida 23 può essere sostanzialmente circolare, come si nota in Figura, oppure può essere realizzata di un’altra forma in grado di garantire una rotazione della barra di guida 5B attorno all’asse A1 di 180 gradi o più dal punto di massimo abbassamento fino a quello di massimo sollevamento. E’ da notare che la ruota di guida 5A risulta più robusta nell’uso ma più costosa rispetto alla barra di guida 5B.
L’elemento di guida (la barra 5B o la ruota di guida 5A) è comunque ivi descritto a titolo indicativo e non limitativo, potendo essere di una qualsiasi altra forma atta allo scopo.
Le Figg.6 a 8 mostrano una successione di fasi di lavoro dell’apparecchiatura radiologica 1 secondo una forma di attuazione dell’invenzione.
In particolare, la Fig.6 mostra l’attivazione di una prima rotazione F1 della colonna 7 attorno all’asse di rotazione A1 tramite la rotazione della ruota 5A per mezzo della prima motorizzazione M1A, M1B o M1C.
Durante la prima rotazione F1, è prevista l’attivazione di una seconda rotazione F2 della colonna 7 attorno all’asse di rotazione A2 per mezzo della seconda motorizzazione M2 o M2B che prevede una prima sottofase per mantenere il tavolo 13 in posizione sostanzialmente orizzontale (Fig.6), in modo da evitare che possa battere sul pavimento.
In questo modo è possibile prevedere una configurazione della macchina presentante il tavolo 13 in orizzontale ad una altezza “H” dal suolo molto piccola – vedi anche Figg.1 e 2 – per consentire ad un paziente di salirvi il più agevolmente possibile.
Successivamente, può essere prevista una seconda sottofase della seconda rotazione F2 per ruotare gradualmente il tavolo 13, Fig.7, dalla suddetta posizione orizzontale fino ad una posizione sostanzialmente verticale rispetto al suolo, Fig.8. Questa seconda sottofase può essere attivata durante oppure al termine della prima rotazione F1.
Non è da escludere che possa essere previsto di mantenere il tavolo 13 in posizione orizzontale in modo da sollevarlo a differenti altezze dal suolo, per agevolare eventuali operazioni degli operatori sul paziente disteso.
E’ da notare che è possibile prevedere di attivare la prima rotazione F1 in modo che il fulcro 19 (e l’asse A2) compia una rotazione maggiore di 90 gradi, in modo da posizionarsi sopra all’asse A1 ad una distanza D2 (Fig.8) per evitare che il tavolo 13 possa sbattere sul suolo, in funzione principalmente delle dimensioni del tavolo 13.
Un’altra alternativa vantaggiosa è data dal fatto che può essere previsto di posizionare il tavolo 13 inclinato e sollevato rispetto al suolo regolando opportunamente la seconda sottofase della rotazione F2 per effettuare particolari tipi di esami, come per esempio quelli con mezzi di contrasto o altro.
In particolare è da notare che, nel caso di esami radiografici con mezzi di contrasto, risulta particolarmente utile ed efficace inclinare gradualmente il tavolo 13, con il paziente disteso sopra, da entrambi i lati della colonna 7, in modo da ottimizzare l’effetto dello stesso mezzo di contrasto.
In ogni caso, l’attivazione e la disattivazione della prima e della seconda rotazione F1 e F2 possono essere indipendenti l’una dall’altra oppure possono essere attivate/disattivate con un piccolo scarto temporale od in successione oppure ancora contemporaneamente, in funzione di differenti esigenze di costruzione o di utilizzo.
Nella Fig.9 si nota in particolare l’elemento di supporto 15 su cui è associato il tavolo 13 per mezzo della coppia di barre 15A e 15B, ed il fulcro di supporto 19 atto a collegare la ruota 5A allo stesso elemento di supporto 15.
Le Figg.10 e 11 mostrano una forma di attuazione dell’invenzione in cui è previsto che il tavolo 13 sia ribaltabile o ruotabile (vedi freccia F3) attorno ad un asse di ribaltamento A3 trasversale rispetto alla colonna 7, in modo da liberare il detettore inferiore 11 e realizzare radiografie su di un paziente senza l’uso del tavolo 13, come ad esempio per radiografie del torace con il paziente in piedi, o altro.
In particolare, la Fig.10 mostra una vista laterale dell’apparecchiatura 1 in cui la colonna 7 è in assetto verticale ma, in questo caso, il tavolo 13 è ruotato sull’ asse di ribaltamento A3 in una posizione intermedia; la Fig.11 mostra una vista frontale dell’apparecchiatura 1 in cui la colonna 7 è in assetto orizzontale ed il tavolo 13 completamente ruotato sull’ asse A3 per liberare il detettore 11.
Vantaggiosamente, il ribaltamento del tavolo 13 avviene per mezzo della rotazione della coppia di barre 15A e 15B rispetto all’elemento di supporto 15 tramite una terza motorizzazione, schematicamente indicata con M3 in Fig.11, posta all’interno dello stesso elemento di supporto 15.
Tale ribaltamento del tavolo 13 è preferibilmente indipendente rispetto alle suddette rotazioni F1 e F2; per esempio il ribaltamento può essere attivato con il tavolo 13 in posizione sostanzialmente orizzontale (Fig.10) oppure verticale (Fig.11) oppure in posizioni o inclinazioni intermedie.
Nelle Figg.10 e 11 si nota inoltre l’elemento di collegamento 15C che serve per collegare il detettore 11 alla traversa 15.
Le Figg.12 e 13 mostrano ulteriori forme di attuazione dell’invenzione, in cui l’emettitore 9 e rispettivamente il detettore 11 sono movibili parallelamente rispetto al tavolo 13 per realizzare radiografie oblique su di un paziente secondo differenti angoli di inclinazione.
In particolare, in Fig.12 è mostrata la colonna 7 traslata (secondo la freccia F4) lungo l’elemento di supporto 15 per mezzo di una quarta motorizzazione M4 disposta all’interno dello stesso elemento 15, in modo da traslare l’emettitore 9 associato alla colonna 7.
In Fig.13 è mostrato il detettore 11 traslato (secondo la freccia F6) lungo l’elemento 15 per mezzo di una sesta motorizzazione M6 disposta all’interno dello stesso elemento 15; quest’ultima movimentazione può essere realizzata in alternativa oppure congiunta mente alla traslazione dell’emettitore 9.
In entrambe le Figg.12 e 13 l’emettitore 9 ruota su se stesso (secondo la freccia F5) attorno ad un’altro asse di rotazione A4 (vedi anche Fig.2) per mezzo di una quinta motorizzazione M5 disposta nella colonna 7 per rimanere puntato verso il detettore 11.
Inoltre, può essere previsto di traslare contemporaneamente l’emettitore 9 ed il detettore 11 parallelamente rispetto al tavolo 13 per realizzare radiografie di differenti parti del corpo senza la necessità di far spostare il paziente; il paziente può essere disteso sul tavolo oppure può essere in piedi.
Può altresì essere previsto di traslare trasversalmente (vedi sempre freccia F6) il tavolo in modo manuale (per esempio traslando il tavolo su di una guida di scorrimento per mezzo di un sistema di spostamento e bloccaggio attivabile manualmente) oppure per mezzo di una settima motorizzazione – non mostrata nelle figure per semplicità. In questo modo è possibile effettuare esami su entrambi i lati (per esempio le spalle) di un paziente traumatizzato muovendo il tavolo e non il paziente; analoghi esami possono essere ottenuti con un movimento sincronizzato del detettore 11 e dell’emettitore 9 che però risulta più complicato e costoso da realizzare.
Ancora, la colonna 7 è preferibilmente di tipo telescopico attivata da una ottava motorizzazione, non mostrata nelle figure, per regolare la distanza tra l’emettitore 9 ed il detettore 11.
Tutte le suddette motorizzazioni – dalla prima alla ottava - possono essere realizzate per mezzo di un qualsiasi motore, come per esempio motorini elettrici o idraulici o pneumatici comprendenti sistemi di trasmissione o ingranaggi atti a trasmetterne il moto o altro ancora.
Inoltre, alcune di tali motorizzazioni possono essere realizzate con uno stesso dispositivo comprendente opportuni sistemi di trasmissione meccanica.
Le motorizzazioni possono essere attivate secondo una qualsiasi combinazione in modo da realizzare differenti tipi di radiografie, come per esempio è possibile ribaltare il tavolo 13 per liberare il detettore 11 oppure traslare l’emettitore 9 o il detettore 11 rispetto alla colonna 7 disponendo allo stesso tempo il tavolo 13 in configurazione orizzontale o verticale oppure inclinato.
E’ da notare che alcune almeno di tali motorizzazioni possono essere disposte all’interno della colonna 7 oppure dell’elemento di supporto 15.
E’ inteso che quanto descritto ed illustrato rap presenta solo possibili forme di attuazione non limitative dell’invenzione, la quale può variare nelle forme e disposizioni senza uscire dall’ambito del concetto alla base dell’invenzione. L’eventuale presenza di numeri di riferimento nelle rivendicazioni allegate ha unicamente lo scopo di facilitarne la lettura alla luce della descrizione che precede e degli allegati disegni e non ne limita in alcun modo l’ambito di protezione.

Claims (15)

  1. RIVENDICAZIONI 1) Una apparecchiatura radiologica (1, 1A, 1B, 1C) comprendente una colonna di supporto (7) la quale associa almeno un emettitore radiologico (9) ad un detettore radiologico (11) ed un telaio (3) che in uso è bloccato rispetto al pavimento (P) caratterizzata dal fatto che detta colonna di supporto (7) è atta a ruotare gradualmente (F2) attorno ad un asse di rotazione (A2) e atta a muoversi gradualmente lungo una traiettoria (T) da almeno un punto di massimo abbassamento ad almeno un punto di massimo sollevamento.
  2. 2) L’apparecchiatura radiologica come da rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che detto asse di rotazione (A2) si muove gradualmente lungo detta traiettoria (T).
  3. 3) L’apparecchiatura radiologica come da rivendicazione 1 e/o 2, caratterizzata dal fatto che detta traiettoria (T) è rettilinea oppure curvilinea, per esempio è semicircolare.
  4. 4) L’apparecchiatura radiologica come da almeno una delle rivendicazioni 1 a 3, caratterizzata dal fatto che detta traiettoria (T) giace in un piano sostanzialmente verticale.
  5. 5) L’apparecchiatura radiologica come da almeno una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detto asse di rotazione (A2) giace in un piano sostanzialmente perpendicolare rispetto a detta traiettoria (T).
  6. 6) L’apparecchiatura radiologica come da almeno una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detta traiettoria (T) è realizzata ruotando (F1) un elemento di guida (5A; 5B) attorno ad un ulteriore asse di rotazione (A1); detta colonna essendo associata in modo indiretto a detto telaio (3) tramite detto elemento di guida (5A; 5B).
  7. 7) L’apparecchiatura radiologica come da almeno rivendicazione 6, caratterizzata dal fatto che detto ulteriore asse di rotazione (A1) è fisso rispetto a detto telaio (3).
  8. 8) L’apparecchiatura radiologica come da almeno una delle rivendicazioni 5 a 7, caratterizzata dal fatto che detti assi di rotazione (A2; A1) sono distanziati tra loro.
  9. 9) L’apparecchiatura radiologica come da almeno una delle rivendicazioni 5 a 8, caratterizzata dal fatto che detti assi di rotazione (A2; A1) sono sostanzialmente paralleli tra loro.
  10. 10) L’apparecchiatura radiologica come da almeno una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto di comprendere un fulcro (19) attraverso il quale passa detto asse di rotazione (A2) e atto a realizzare un collegamento meccanico tra detta colonna di supporto (7) e detto elemento di guida (5A; 5B).
  11. 11) L’apparecchiatura radiologica come da almeno una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto di comprendere una prima motorizzazione (M1A; M1B; M1C) atta a ruotare detto elemento di guida (5A; 5B) attorno a detto ulteriore asse di rotazione (A1).
  12. 12) L’apparecchiatura radiologica come da almeno una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto di comprendere una seconda motorizzazione (M2; M2B) atta a ruotare detta colonna di supporto (7) attorno a detto asse di rotazione (A2).
  13. 13) L’apparecchiatura radiologica come da almeno una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che detto elemento di guida (5A; 5B) è realizzato con una ruota o disco di guida (5A) ruotabile in una cavità opportunamente realizzata in detto telaio (3).
  14. 14) L’apparecchiatura radiologica come da almeno rivendicazione 13, caratterizzata dal fatto che detto ulteriore asse di rotazione (A1) è asse centrale per detta ruota di guida (5A).
  15. 15) L’apparecchiatura radiologica come da almeno 16) L’apparecchiatura radiologica come da almeno una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto di comprendere un tavolo o letto (13) per un paziente associato a detta colonna di supporto (7) sopra a detto detettore radiologico (11). 17) L’apparecchiatura radiologica come da almeno una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto di comprendere motorizzazioni (M3; M4; M5; M6) atte a muovere detto tavolo (13) e/o detto detettore (11) e/o detto emettitore (9) e/o detta colonna di supporto (7) rispetto a detto elemento di supporto (15) in modo da consentire di effettuare differenti tipi di esami radiologici. 18) L’apparecchiatura radiologica come da almeno una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto di comprendere almeno una delle seguenti ulteriori motorizzazioni: - una terza motorizzazione (M3) atta a ribaltare (F3) detto tavolo (13) in una posizione di disimpegno laterale per liberare detto detettore (11); - una quarta motorizzazione (M4) atta a traslare (F4) detta colonna di supporto (7) trasversalmente rispetto a detto tavolo (13) per muovere detto emettitore (9); - una quinta motorizzazione (M5) atta a ruotare (F5) su se stesso detto emettitore (9) per puntare verso detto detettore (11); - una sesta motorizzazione (M6) atta a traslare (F6) detto detettore (11) trasversalmente rispetto a detto tavolo (13); - una settima motorizzazione atta a traslare (F6) detto tavolo (13) trasversalmente; - una ulteriore motorizzazione atta ad attivare detta colonna di supporto (7) di tipo telescopico per variare la distanza tra detto emettitore (9) e detto detettore (11). 19) L’apparecchiatura radiologica come da almeno una delle rivendicazioni 11, 12 e/o 18, caratterizzata dal fatto che alcune almeno di dette motorizzazioni (M1 - M6) sono realizzate con uno stesso dispositivo e/o disposte all’interno di detta colonna di supporto (7) o altro.
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