ITFI20030114U1 - Manico anatomico per bisturi chirurgico di precisione - Google Patents

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"MANICO ANATOMICO PER BISTURI CHIRURGICO DI PRECISIONE"
La presente invenzione attiene al campo dei ferri chirurgici, particolarmente bisturi, indispensabili per manovre fondamentali quali l'incisione e la dissezione negli interventi operatori sul corpo umano e sul corpo degli animali.
I bisturi classici interamente costruiti in metallo e idealmente composti da una prima porzione con funzione di manico c da una seconda porzione costituente la lama, sono gli strumenti chirurgici elettivi per l'incisione dei tessuti superficiali e profondi. L'impiego del bisturi “a lama fissa” di tipo tradizionale è limitato ad alcune particolari situazioni operatorie soprattutto a causa dei problemi inerenti la sua sterilizzazione; il metodo di disinfezione mediante vapore, di fatti presenta l'inconveniente di esercitare una azione nociva sulla affilatura della lama per cui si ricorre alla immersione dell'attrezzo in apposite soluzioni disinfettanti che lo preservano da fenomeni ossidativi, oppure con metodiche più evolute ricorrendo alla sterilizzazione con raggi gamma. La parte tagliente, cioè la lama, può assumere diverse fogge ad esempio retta, panciuta o convessa, bottonata, falcata o bitagliente; la specifica conformazione della lama, essendo costituito il manico generalmente da un'asta rettilinea, è necessaria sia in relazione alla particolare incisione o scissione dei tessuti, sia per la tecnica operatoria che il chirurgo intenderà adottare. Da tutto ciò, la comparsa di bisturi a lame intercambiabili con la possibilità di sterilizzare la sola impugnatura con metodiche comuni a normali ferri chirurgici c abbinando le lame necessarie, peraltro fomite dalle varie case produttrici in confezioni previamente sterilizzate.
Per un completo impiego nelle varie tecniche operatorie sono necessa molti tipi di manici, con lunghezza c forma diverse su cui applicare le lame variamente foggiate.
Nei manici tradizionali, costituiti da un'asta di varia sezione, longitudinalmente rettilinea, il problema della presa è affidato generalmente ad una zona posta verso la lama, dotata sulle due facce di tacche trasversali o di zigrinature allo scopo di rendere la presa stabile, mentre la timonatura dello strumento è affidata al codolo posteriore appiattito e di dimensioni maggiori rispetto all'estremità opposta: per favorire l'azione sulle parti molli e negli spazi interossei, la testa porta-lama può essere anche variamente angolata, così come il bisturi del tipo detto "di Collin" che presenta il manico fortemente appiattito, di dimensioni doppie rispetto a quelli normali, con il codolo assai arrotondato e con la possibilità di essere impugnato tra il pollice e l'indice.
E' noto inoltre un manico doppio a lame intercambiabili che possono essere inserite sulle teste opposte che possono avere due zone di impugnatura contigue, di differente superfìcie e che consentono l'uso di due lame complementari necessarie a specifiche tecniche chirurgiche.
Nel brevetto USA 5.571.127 (DEC AMPLI) è descritto un manico per bisturi avente le caratteristiche fisiche ed ergonomiche di un manico di un bisturi chirurgico convenzionale, ma che alloggia un supporto porta-lama retrattile adatto per impegnare lame di bisturi aventi alloggiamenti di montaggio standard. La lama del bisturi è estesa e retratta dal dito indice del chirurgo come una parte naturale del movimento di sostegno e di guida del manico del bisturi, e con la caratteristica di avere poche parti mobili avendo quindi facilità di smontaggio e di sterilizzazione. Sono inoltre previsti metodi per sostituire lame di bisturi che sono sostanzialmente le stesse usate per manici non retrattili di bisturi convenzionali.
Nel brevetto USA 5.5277329 (GHARIBIAN) c descritto un bisturi chirugico che ha un. manicotto retrattile; un manico allungato con una porzione di impugnatura delimitata è attaccato amovibilmente ad un porta-lama supportante una lama chirurgica. Il porta-lama è fissato al manico da un insieme aggancio-scanalatura e da un innesto a maschio e femmina. II manicotto scorre tra una posizione estesa ed una posizione retratta sul manico e il porta-lama. La posizione estesa del manicotto copre la lama proteggendo l'utente. Un arco sul manicotto tocca il gancio e lo disimpegna fuori dalla scanalatura per facilitare la rimozione del porta-lama.
Il brevetto USA 5.312.429 (NOACK) descrive un dispositivo in cui una lama chirurgica removibile è facilmente ed efficacemente rimossa dal manico porta-lama adatto per l'uso con lame chirurgiche removibili. 11 dispositivo è un set di due parti comprendente un manico di bisturi e un elemento scorrevole removibile a lama. Il manico include un codolo di montaggio per la lama sull'estremità prossimale di questo e un'impugnatura sull'estremità distale di questo. Il manico ha dimensioni tali che una porzione del bordo posteriore della lama del bisturi sporge latitudinalmente al di là del perimetro di quella porzione dell'impugnatura adiacente al codolo. L'elemento scorrevole removibile a lama è montabile scorrevolmente sul manico ed è di una lunghezza tale che, quando assemblato con il manico, l'elemento scorrevole removibile a lama si estende anteriormente da una sezione intermedia dell'impugnatura ad una sezione dell'impugnatura posteriore del codolo. L'elemento scorrevole removibile a lama ha una rampa di impegno e disimpegno della lama stessa, che piega dall'estremità prossimale del manico all'estremità distale del manico, la porzione di montaggio della lama sul codolo estendendosi verso l'alto. La rimozione della lama è realizzata da un movimento scorrevole manuale dcU'elemento scorrevole removibile verso l'estremità prossimale del manico, mentre la rampa di impegno c disimpegno della lama impegna la porzione sporgente del bordo posteriore della lama causando il fatto che la porzione posteriore della lama si fletta verso l'alto e scorra in avanti rispetto al codolo.
Da un approfondito esame delle impugnature impiegate nelle tecniche chirurgiche o di dissezione anatomica, si possono riassumere sei posizioni:
prima posizione: il manico impugnato come penna da scrivere con il tagliente in basso;
seconda posizione: il manico impugnato come penna da scrivere con il tagliente in allo;
terza posizione: il manico impugnato come coltello da tavola con il tagliente in basso;
quarta posizione: il manico impugnalo come coltello da tavola con il tagliente in alto;
quinta posizione: il manico impugnato come arco di violino con il tagliente in basso;
sesta posizione: il manico impugnato come arco di violino con il tagliente in alto.
Nell'impugnatura a penna da scrivere il manico è tenuto tra il pollice, l'indice ed il medio, avendo come punto di appoggio il primo spazio interdigitale; nell'impugnatura a coltello da tavola il manico è tenuto tra il pollice da un lato ed il medio, l'anulare e il mignolo dall'altro, mentre l'indice impiegato in leggera pressione, preme sul dorso del bisturi; nell'impugnatura ad arco di violino ove vengono impiegate tutte e cinque le dita, il manico è tenuto tra il pollice da un lato e l'indice, il medio, l'anulare e il mignolo dall'altro, tra l'altro questa impugnatura è la più favorevole per eseguire una scanalatura rivolgendo il tagliente della lama verso l'alto. Tutte le impugnature usuali descritte prevedono la posizione della mano prevalentemente distesa e da ciò il manico assume una forma sostanzialmente allungata ma, nell'individuare diverse e più ergonomiche posizioni nell'impugnatura di un nuovo manico oggetto dell'invenzione, è stato effettuato un approfondito studio dell'anatomia della mano. Se ne è considerata la faccia anteriore o palmo, la faccia posteriore o dorso, il margine mediale, il margine laterale ed il margine distale, da cui rispettivamente prendono impianto le dita. Anatomicamente, il palmo della mano contribuisce alla presa con il rilievo più sviluppato corrispondente alla base del pollice determinato dalla massa carnosa di tre muscoli, avente forma ovoide allungata con il polo più grosso verso il polso, questo rilievo lavora in combinazione con un altro rilievo sul lato opposto, meno pronunciato, di forma eli ittica allungata e corrispondente al mignolo. La presa, a seconda del tipo di impugnatura, è direzionata dalle varie dita.
Lo scheletro della mano ha forma leggermente convessa in senso trasversale e gli spazi tra le ossa metacarpali sono riempiti dai muscoli interassei dorsali e sopra il piano profondo decorrono i tendini dei muscoli estensori delle dita le quali hanno lunghezza diversa una dall'altra, il pollice 12 è più corto perchè costituito da due sole falangi, il medio 13 è il più lungo, l'indice 1 1 e l'anulare 15 normalmente si equivalgono e la loro punta raggiunge la metà del segmento terminale del medio, mentre il mignolo 17 termina al livello della seconda articolazione interfalangea dell'anulare 15.
I movimenti di presa della mano sul bisturi, si ottengono oltre che per l'azione combinata delle dita su di esso, per l'effetto stabilizzante e di timonatura del palmo sullo strumento, mentre le azioni di taglio, di incisione e di scissione del complesso manico/lama si ottengono per l'azione combinata dei movimenti di flessione, di estensione, di inclinazione radiale e di inclinazione cubitale, nonché di cireumduzione e di rotazione della mano con il polso; per il movimento di flessione, la faccia palmare della mano si inclina nel senso della superficie mediale dell'avambraccio, mentre per il movimento di estensione la faccia dorsale della mano si inclina nel senso della superficie laterale dell'avambraccio; nel movimento di inclinazione cubitale, la mano si piega verso il lato cubitale dell'avambraccio e nel movimento di inclinazione radiale lamano si piega dal lato radiale; la sequenza e la combinazione dei movimenti sopra descritti dà luogo alla cireumduzione, mentre si ottiene la rotazione radiale con il movimento della mano sul proprio asse. I descritti movimenti e l'azione di presa impiegata nelle citate tre impugnature principali - come penna da scrivere, come coltello da tavola e come arco di violino - non sono certo favoriti dai manici dei bisturi tradizionali, prevalentemente rettilinei ed allungati.
Primo inconveniente è dato dalla limitata superficie di presa c dalla impossibilità di lare correttamente interagire nella presa il rilievo alla base del pollice e l'eminenza alla base del mignolo, così come l'inconveniente di non poter impiegare la faccia palmare nei movimenti di estensione e di inclinazione cubitale fanno si che l'azione di taglio dello strumento si percepisca sommariamente.
La non corrispondenza del manico tradizionale a barra allungata all'anatomia della mano fa si che le azioni di taglio, di incisione e di scissione gravino sulle articolazioni radiocarpiche e ulnocarpiche che ben presto generano una azione di affaticamento che i chirurghi ben conoscono.
Un altro inconveniente del manico tradizionale allungato, è stato osservato con un sofisticato studio del lavoro della mano del chirurgo il quale quando richiede al bisturi una azione di taglio in profondità c costretto ad allontanare la presa dalla lama, spostando la mano verso il codolo del manico, ottenendo si il risultato, ma diminuendo il controllo della direzionalità e della pressione e precisione di taglio.
Scopo della presente invenzione c quello di realizzare un manico anatomico per bisturi chirurgico di precisione che sia possibile impiegare efficacemente in tutte le impugnature impiegate nelle tecniche chirurgiche o di dissezione anatomica, e cioè che possa essere impugnato come penna da scrivere con il tagliente in basso ed in alto, o come coltello da tavola con il tagliente in basso cd in alto, oppure come arco di violino con il tagliente in basso ed in alto.
Un altro scopo è quello di realizzare un manico per bisturi chirurgico anatomicamente compatibile con la struttura ossea c muscolare della mano, tale da consentire una presa stabile e di alta precisione sfruttando a pieno l'azione di timonatura delle dita sullo strumento, anche senza l'effetto stabilizzante del palmo della mano, e di ottenere una azione di taglio, di incisione c di scissione dal complesso manico/lama mediante la combinazione dei movimenti di flessione, di estensione, di inclinazione radiale e di inclinazione cubitale, nonché di cireumduzione e di rotazione della mano con il polso.
Un altro scopo è quello di realizzare un manico per bisturi nel quale la superfice di presa laterale è notevolmente maggiore rispetto ai manici di bisturi sin qui noti e nel quale l'azione di taglio dello strumento venga percepita dall'operatore in qualsiasi posizione egli impugni il bisturi.
Un altro scopo è quello di far si che con un bisturi il cui manico è realizzato secondo l'invenzione, il chirurgo ottenga un controllo della direzionalità e della precisione del taglio, limitando al massimo l'imprecisione di tali azioni dovuta all'affaticamento o alla sensazione di affaticamento relative ad una impugnatura non ergonomicamente corretta; tali risultati potendosi ottenere anche allorché il chirurgo adotti prese grossolane e non fini.
Un altro scopo è quello di ottenere la massima efficienza nell'uso del bisturi, anche nel caso in cui il chirurgo sia in qualche modo impedito nei movimenti fini delle dita, talché questo impedimento non sia di ostacolo all'attività professionale dello stesso.
Ultimo ma non meno importante scopo è quello di realizzare un manico per bisturi, di assoluta semplicità costruttiva, senza parti mobili o assemblate, che possa essere prodotto con tecniche fortemente industriai izzate ed a basso costo per poter essere fornito in grandi quantità.
Tali scopi sono raggiunti, secondo l'invenzione, con un manico anatomico per bisturi chirurgico di precisione comprendente un primo corpo superiore avente andamento curvo corrispondente anatomicamente all'andamento curvo del dito indice in posizione di presa come illustrato nella figura 6, c longitudinalmente corrispondente al tratto di una mano compreso tra la punta del dito indice e l'incavo collegante il dito indice stesso al pollice. Detto primo corpo collegato ad un secondo corpo sottostante, a prosecuzione del primo, avente una conformazione asimmetrica a sella rovesciata ottenuta da una prima gola anteriore rivolta verso l estemo raccordata ad una seconda gola posteriore anch'essa rivolta verso l'esterno ma in senso opposto, mediante una curva contraria, dette prima c seconda gola aventi una specifica funzione ergonomica per l'impugnatura; detto manico presentando inoltre una zona centrale alleggerita determinata dalla combinazione tra il primo corpo superiore ed il secondo corpo sottostante, avente sagoma uguale ma di dimensioni ridotte rispetto alla sagoma complessiva di detto manico, detta sagoma potendo risultare cava; detto manico potendo venire efficacemente utilizzato come bisturi mediante due teste uguali ed opposte posizionate alle due estremità del primo corpo curvo costituenti superiormente un codolo ergonomico, detta prima testa anteriore per ricevere dorsalmente la punta del dito indice della mano, detta seconda testa posteriore per aderire all'incavo collegante la base del dito indice con la base del dito pollice, dette prima e seconda testa presentanti ognuna lateralmente l'attacco per una lama intercambiabile, detta lama posta orizzontalmente rispetto al piano di taglio.
Per una migliore comprensione della presente invenzione viene qui di seguito descritta una forma preferita di realizzazione riportata a scopo puramente esemplificativo e non limitativo con riferimento ai disegni allegati nei quali:
la figura 1 c una vista della prima faccia laterale del manico; la figura 2 è una vista della seconda faccia laterale del manico; la figura 3 è una vista dall'alto con una sezione trasversale schematica, secondo l'asse A-A' indicato in figura 1 ;
la figura 4 rappresenta una sezione tipica del corpo principale curvo del manico;
la figura 5 c un dettaglio di una lama applicabile alle teste del manico;
la figura 6 rappresenta il bisturi visto in una prima impugnatura; la figura 7 rappresenta il bisturi visto in una seconda impugnatura, la figura 8 rappresenta il bisturi visto nell'impugnatura ad arco di violino.
la figura 9 rappresenta il bisturi impugnato con la lama rivolta verso l'alto.
Come illustrato nelle figure 1-4, un manico anatomico per bisturi chirurgico di precisione ha un primo corpo superiore 4 costituito da una barretta 6, ad andamento curvo la cui sezione tipica trasversale 25 presenta una sagoma approssimativamente trapezoidale con la base maggiore 24 leggermente arrotondata e rivolta verso l'alto raccordata mediante due smussature 26 e 26a, alle rispettive facce laterali 27 e 27a ad andamento lievemente concavo; la misura longitudinale della sagoma di detto corpo 4 corrisponde approssimativamente al tratto della mano compreso tra la punta del dito indice 11, e l'incavo 18 collegante la base 9 dell'indice stesso con la base 10 del dito pollice 12, da tale sagoma risultano sporgenti due teste 50 e 51.
Al di sotto e a prosecuzione del primo corpo 4. dalla base minore 28 si sviluppa un secondo corpo 5 formato da un piatto nastriforme a sezione rettangolare 23 molto appiattita e di misura longitudinale corrispondente al primo corpo 4, collegato a detto primo corpo mediante due estremità la cui conformazione asimmetrica 31, a sella rovesciata, è ottenuta da una prima gola anteriore 32 rivolta verso l'estemo e da una seconda gola posteriore 33, longitudinalmente più estesa della prima e rivolta verso l'estemo ma in senso opposto alla prima, dette due gole raccordate mediante una curva contraria 34, dette prima e seconda gola aventi una specifica funzione ergonomica nelle varie possibilità di impugnatura. La combinazione del primo corpo 4 ricurvo verso l'alto con il secondo corpo 5 maggiormente esteso verso il basso, realizza una zona centrale 7 cava, la cui sagoma c morfologicamente determinata dalla fusione tra il primo corpo superiore 4 ed il secondo corpo sottostante 5, detta zona 7 mantiene conscguentemente la medesima sagoma di quella complessiva di detto manico, ma di dimensioni ridotte e presenta una prima curva anteriore 132 ed una seconda curva posteriore 133, tra loro raccordate mediante una curva contraria 134; in tale cava 7, il dito pollice si incastra in qualsiasi tipo di impugnatura è ciò rende il bisturi più stabile nella mano del chirurgo, rispetto ad un qualsiasi bisturi tradizionale.
A proseguimento del corpo 4, rispettivamente alla sua estremità anteriore e alla sua estremità posteriore, sono presenti le due teste 50 e 51, identiche nella conformazione ma oppostamente orientate, talché la prima testa anteriore 50 è rivolta verso la faccia 27 del corpo 4, mentre la seconda testa posteriore è rivolta verso la faccia 27a; dette teste presentanti ognuna lateralmente un attacco, rispettivamente 52 e 53, per una lama intercambiabile 41, detta lama, mediante la sua fessura sagomata 40 viene montata orizzontalmente rispetto al piano di taglio. Tali due teste 50 e 51 uguali ed opposte, costituenti superiormente un codolo ergonomico, detta prima testa anteriore 50 per ricevere dorsalmente la punta del dito indice 11 della mano, detta seconda lesta posteriore 51, per alloggiarsi stabilmente nell'incavo 18 collegante la base 9 del dito indice 11 con la base 10 del dito pollice 12.
Nella figura 6 è mostrata una mano 20 che impugna un bisturi 1, in posizione di presa a coltello da tavola - con la parte anteriore (più breve) rivolta anteriormente e con la lama rivolta verso il basso - cioè con il manico tenuto tra il pollice 12 e l'indice 11, mentre il medio 13, l'anulare 15 e il mignolo 17 risultano posizionati posteriormente; in tale impugnatura la punta 14 di detto dito indice va a posizionarsi e quindi premere in corrispondenza dell'estremità anteriore del corpo 4, sull'origine della testa anteriore 50 così da consentire una limitata profondità di taglio e una maggiore precisione nei micro movimenti.
Nella figura 7 è mostrata una mano 20a che impugna un bisturi la in posizione di presa a penna - con la parte anteriore (più breve) rivolta posteriormente e con la testa posteriore avente la lama rivolta verso il basso - sempre con il manico tenuto tra il pollice 12a e l'indice I la, e con il medio 13a, l'anulare 15a e il mignolo 17a posizionati posteriormente, l'indice sovrapposto dorsalmente sul corpo superiore 4a del bisturi, seguendone la curvatura superiore 29a - che corrisponde anatomicamente alla convessità longitudinale 30a di una mano distesa - ne determina la corretta direzione ed il percorso, oltre a dosare la pressione di taglio. Tale impugnatura prevede la punta 14a del dito indice 11 a arretrata rispetto alla testa 51 a recante la lama, onde consentire una maggiore profondità di taglio.
Nella figura 8 è illustrata una presa del bisturi ad arco di violino, in cui il pollice 12b è posizionato anteriormente sulla zona cava 7b mentre le altre dita della mano 1 lb, 113b, 15b, 17b, ad esso opposte posteriormente, determinano la presa.
Nella figura 9 è invece illustrata una seconda impugnatura a penna, in cui il corpo 4c è rivolto verso il basso con la testa posteriore 5 le alloggiata nell'incavo 18c della mano 20c e con la testa anteriore 50c rivolta verso l'alto, in una presa direzionale tra il pollice 12c, la punta 14c dell'indice 1 le, timonata e sostenuta dal dito medio 13c.
E' evidente che in tutte le prese illustrate e descritte, come in tutte le eventuali altre possibili modalità di impugnatura, risulta di fondamentale importanza la zona cava 7 del manico che permette stabilità di presa, facilità di orientamento dello strumento bisturi e notevole precisione e finezza sia nei macro che nei micro movimenti della mano.

Claims (18)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Un manico anatomico per bisturi chirurgico di precisione comprendente: a) un primo corpo supcriore ad andamento curvo corrispondente anatomicamente all'andamento curvo del dito indice in posizione di presa e dimensionalmente, in senso longitudinale corrispondente al tratto di una mano compreso tra la punta del dito indice e l'incavo collegante detto dito indice al pollice (vedi fig. 6); b) un secondo corpo sottostante a prosecuzione del primo, avente una conformazione asimmetrica a sella rovesciata ottenuta da una prima gola anteriore rivolta verso l'esterno raccordata ad una seconda gola posteriore anch'essa rivolta verso l'esterno ma in senso opposto, mediante una curva contraria, dette prima c seconda gola aventi una specifica funzione ergonomica per l'impugnatura; c) una zona centrale alleggerita determinata dalla combinazione tra il primo corpo superiore ed il secondo corpo sottostante, avente sagoma uguale ma di dimensioni ridotte rispetto alla sagoma complessiva di detto manico, detta sagoma potendo risultare cava; d) due teste uguali ed opposte alle due estremità del primo corpo curvo costituenti superiormente un codolo ergonomico, detta prima testa anteriore per ricevere dorsalmente la punta del dito indice della mano, detta seconda testa posteriore per aderire all'incavo collegante la base del dito indice con la base del dito pollice, dette prima e seconda testa presentanti ognuna lateralmente l'attacco per una lama intercambiabile, detta lama posta orizzontalmente rispetto al piano di taglio.
  2. 2. Manico anatomico per bisturi chirurgico secondo la prima rivendicazione caratterizzato dal fatto che detto corpo superiore è costituito da una barretta a sezione tipica trasversale a sagoma trapezoidale.
  3. 3 . Manico anatomico per bisturi chirurgico secondo la rivendicazione 2<°>caratterizzato dal fatto che detta sagoma presenta la base maggiore arrotondata c rivolta verso l'alto.
  4. 4. Manico anatomico per bisturi chirurgico secondo la rivendicazione 3<°>caratterizzato dal fatto che detta barretta presenta le due facce laterali concave.
  5. 5. Manico anatomico per bisturi chirurgico secondo la prima rivendicazione caratterizzato dal fatto che detto secondo corpo risulta formato da un piatto nastriforme a sezione rettangolare.
  6. 6. Manico anatomico per bisturi chirurgico secondo la rivendicazione 5° caratterizzato dal fatto che detto piatto nastriforme ha una sezione molto appiattita.
  7. 7. Manico anatomico per bisturi chirurgico secondo la rivendicazione 5° caratterizzato dal fatto che detto secondo corpo nastriforme ha una dimensione longitudinale corrispondente a detto primo corpo.
  8. 8. Manico anatomico per bisturi chirurgico secondo la prima rivendicazione caratterizzato dal fatto che detto secondo corpo sottostante al primo presenta una prima porzione anteriore curva ed una seconda porzione posteriore anch'essa curva, detta seconda porzione con una curvatura longitudinalmente più estesa.
  9. 9. Manico anatomico per bisturi chirurgico secondo la rivendicazione 8° caratterizzato dal fatto che dette prima c seconda curva sono orientate in senso opposto.
  10. 10. Manico anatomico per bisturi chirurgico secondo la rivendicazione 9° caratterizzato dal fatto che dette prima e seconda curva risultano raccordate mediante una terza curva ad andamento contrario.
  11. 11. Manico anatomico per bisturi chirurgico secondo la rivendicazione 8<°>caratterizzato dal fatto che avendo detto secondo corpo una prima curvatura anteriore longitudinalmente meno estesa della detta seconda curvatura posteriore consente una presa anteriore diversificata rispetto alla presa posteriore.
  12. 12. Manico anatomico per bisturi chirurgico secondo la rivendicazione 11<°>caratterizzato dal fatto che detta prima presa anteriore consente una impugnatura prossimale alla prima testa tagliente.
  13. 13. Manico anatomico per bisturi chirurgico secondo la rivendicazione 11<°>caratterizzato dal fatto che detta seconda presa posteriore consente una impugnatura distale rispetto alla seconda testa tagliente.
  14. 14. Manico anatomico per bisturi chirurgico secondo la prima rivendicazione caratterizzato dal fatto che detta zona cava è morfologicamente risultante dalla combinazione del primo corpo supcriore con il secondo corpo sottostante e che in tale zona cava, nella presa, il dito pollice si può in essa inserire qualunque sia la impugnatura operatoria. 15. Manico anatomico per bisturi chirurgico secondo la prima rivendicazione caratterizzato dal fatto che dette teste presentano lateralmente un attacco per una lama intercambiabile. 16. Manico anatomico per bisturi chirurgico secondo la rivendicazione 15<°>caratterizzato dal fatto che detta lama intercambiabile viene montata sull'attacco presente sulla testa mediante una sua fessura sagomata.
  15. 15. Manico anatomico per bisturi chirurgico secondo la prima ed una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto che detto manico nell'atto operatorio può essere impugnato a presa del tipo a coltello da tavola, con la prima testa anteriore in posizione di lavoro, con la lama rivolta in basso ed il manico tra il pollice e l'indice, mentre la seconda testa bilancia la leva lavorando nell'incavo collegante detto dito indice a detto dito pollice.
  16. 16. Manico anatomico per bisturi chirurgico secondo la prima ed una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto che detto manico nell'atto opere torio può essere impugnato a presa del tipo a penna, con la prima testa anteriore rivolta posteriormente, mentre la seconda testa lavora anteriormente con la lama rivolta in basso ed il manico risulta impugnato tra il pollice e l'indice.
  17. 17. Manico anatomico per bisturi chirurgico secondo la prima ed una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto che detto manico nell'atto operetorio può essere impugnato a presa del tipo ad arco di violino con il pollice inserito sulla zona cava opposto alle altre quattro dita.
  18. 18. Manico anatomico per bisturi chirurgico secondo la prima ed una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto che detto manico nell'atto operetorio può essere impugnato in una seconda presa del tipo a penna, con la lama della prima testa anteriore rivolta verso l'alto, mentre la seconda testa lavora posteriormente nel'incavo collegante detto dito indice a detto dito pollice, detta presa risultando direzionale tra il pollice e la punta dell'indice, timonata e sostenuta dal dito medio.
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