ITFE20130006A1 - Dispositivo frenante azionato manualmente per ruote a supporto girevole o fisso per carrelli da spesa e tutto quello che viene movimentato manualmente su ruote - Google Patents

Dispositivo frenante azionato manualmente per ruote a supporto girevole o fisso per carrelli da spesa e tutto quello che viene movimentato manualmente su ruote Download PDF

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ITFE20130006A1
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    • B62LAND VEHICLES FOR TRAVELLING OTHERWISE THAN ON RAILS
    • B62BHAND-PROPELLED VEHICLES, e.g. HAND CARTS OR PERAMBULATORS; SLEDGES
    • B62B5/00Accessories or details specially adapted for hand carts
    • B62B5/04Braking mechanisms; Locking devices against movement
    • B62B5/0485Braking mechanisms; Locking devices against movement by braking on the running surface, e.g. the tyre
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    • B62LAND VEHICLES FOR TRAVELLING OTHERWISE THAN ON RAILS
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    • B62B5/0461Braking mechanisms; Locking devices against movement by locking in a braking position with positive engagement

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  • Mechanical Engineering (AREA)
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Description

DESCRIZIONE DELL’INVENZIONE
La presente invenzione s’inquadra nel settore concernente i carrelli per la spesa e tutto ciò che viene movimentato manualmente servendosi di mezzi che utilizzano ruote con supporto fisso o girevole come quelli usati nell’industria, nel trasporto merci, letti da ospedale e tanti altri. Sono noti i carrelli, ad esempio per la spesa, in cui le ruote non sono munite di freno, questi se abbandonati possono scivolare via, anche con pavimentazione avente poca pendenza e possono andare a sbattere contro cose o persone facendo dei danni. Se invece il carrello è munito di questo dispositivo frenante, tutto ciò si può evitare perché il conducente del carrello ha la possibilità di frenarlo manualmente e lasciarlo frenato anche in sua assenza.
Esistono dei freni a pedale ma questi quasi sempre sono installati su ruote con supporto fisso, perché se installati su ruote con supporto girevole quando il carrello si ferma, non sempre il pedale è in posizione raggiungibile dal piede. Nei vari carrelli, per motivi di praticità, non sempre è possibile abbinare una o più ruote con supporto fisso con una o più ruote con supporto girevole. Ad esempio in un carrello da spesa c’è la necessità di avere tutte le ruote con supporto girevole, perché le corsie dei supermercati sono strette e quando c’è da sorpassare un carrello o delle persone ferme, il carrello deve poter fare degli spostamenti laterali in poco spazio.
Uno svantaggio del freno a pedale è che le persone anziane hanno difficoltà e non sempre riescono a premere il pedale del freno perché c’è il rischio di perdere l’equilibrio e cadere. Scopo principale della presente invenzione è quello di proporre un dispositivo frenante per ruote con supporto fisso o girevole con il comando manuale mediante una leva attaccata o vicina al maniglione di guida 45, in modo tale che al bisogno si può frenare il carrello con molta comodità, come si fa con una comune bicicletta, ed è possibile bloccare la leva in posizione frenata in modo tale che si possa abbandonare il carrello senza che scivoli via. Ulteriore scopo di questa invenzione è quello di poter frenare un carrello anche quando è in movimento, a differenza del freno a pedale.
Un ulteriore scopo di questa invenzione è quello che permette anche alle persone anziane di azionare manualmente il freno oggetto della presente invenzione senza difficoltà, mentre con il freno a pedale potrebbero perdere l’equilibrio e cadere.
Le caratteristiche dell’invenzione sono di seguito evidenziate con particolare riferimento agli uniti disegni nei quali.
La fig. 1 A illustra una vista laterale del dispositivo frenante 1 oggetto della presente invenzione con il freno in posizione attiva.
La fig. 1B illustra una vista laterale del dispositivo frenante 1, installato su una ruota a supporto girevole e con il freno in posizione passiva.
La fig. 2 illustra una vista laterale di una prima varianteVl del dispositivo frenante , oggetto della presente invenzione con il freno in posizione passiva.
La fig. 3A illustra una vista laterale di una seconda variante V2 del dispositivo frenante oggetto della presente invenzione con il freno in posizione passiva con l’elemento 7 attivo. La fig. 3B illustra una vista laterale di una seconda variante V2 con il freno in posizione attiva e l’elemento 7 è in posizione passiva.
La fig. 4 illustra una vista laterale di una terza variante V3 del dispositivo frenante oggetto della presente invenzione con il freno in posizione attiva.
La fig. 5 illustra una vista laterale di una quarta variante V4 del dispositivo frenante oggetto della presente invenzione con il freno in posizione attiva.
La fig. 6 illustra una vista in prospettiva di un carrello da spesa 5 con installato il dispositivo frenante 1 oggetto della presente invenzione compreso le leve e i mezzi di connessione. La fig. 7 illustra una vista dall’alto del gruppo frenante F1.
La fig. 8 illustra una vista frontale e sezionata del gruppo frenante F1
La fig. 9 illustra una vista frontale dell’elemento 7.
La fig. 10 illustra una vista laterale dell’elemento 7 in posizione attiva.
La fig. 11 illustra una vista laterale dell’elemento 7 in posizione passiva.
La fig. 12 illustra una vista frontale del dente bloccaruota D1
La fig. 13 illustra una vista dall’alto del bullone 3 con foro 2
La fig. 14 illustra una vista del bullone 4
La fig. 15 illustra una vista frontale e parziale di una ruota per carrello da spesa specifica per salire e scendere da un piano all’altro servendosi di un tappeto mobile.
La fig. 16 illustra una vista dall’alto della leva 41 a in posizione passiva e del maniglione 45. Le fig.17el8 illustrano una vista laterale del raccordo 46 del maniglione 45 e della nicchia 47. La fig. 19 illustra una vista frontale e parziale di una strettoia formata da due colonnine 49 con installate le staffe 48.
La fig. 20 illustra una vista frontale del blocca leva 41 b in posizione di riposo.
La fig. 21 illustra una vista laterale di una nota ruota con supporto girevole e senza freno. Con riferimento alle fig. la e lb con F1 viene indicato il gruppo frenante, che è a forma di “U” e nella parte finale ha un dente sporgente 13 che quando viene abbassato finisce contro al dente bloccaruota DI provocando il blocco totale della ruota 12; con 14 il materiale frenante; con 15 una staffa predisposta a sostenere e fissare il materiale frenante 14; con 16 una piastra dove si colloca la testa del bullone 4; con 17 un’asola che permette il passaggio e il collocamento della testa del bullone 4; con DI il dente bloccaruota; con 18 un perno che permette al gruppo frenante FI di poter salire e scendere, quando è azionato.
Sempre nelle fig. la e lb è presente un bullone 3 con foro passante 2 con relativa rondella 22 e dado autobloccante 23 che unisce il supporto ruota 10 al telaio 21 del carrello 5; dal foro centrale 2 passa il bullone 4 che collega il gruppo frenante FI all’asta 5. Il bullone 4 passa anche all’interno della molla di richiamo 24 e della rondella 25; sono presenti due dadi autobloccanti 26 distanziati tra loro quel tanto da permettere il passaggio, il movimento e il bloccaggio dell’asta 5. L’asta 5a da un lato ha un foro ovale 31 che permette il passaggio al suo interno del bullone 4 dall’altro lato ha un foro per il passaggio del cavo 29 e pressoché al centro vi è il perno 8. Il cavo 29 passa all’interno della guaina 30 e viene bloccato all’asta 5 dal raccordo 28. Per far funzionare il freno bisogna che l’utilizzatore del carrello tiri con una mano una leva, o la leva 4 la fissata sul maniglione di guida 45 o la leva fissata in altra posizione a portata di mano, la quale tramite i mezzi di connessione 29-30-8-5-4- fa abbassare il gruppo frenante FI provocando la frenata della ruota 12.
La frenata può avvenire in uno o due tempi: in un primo tempo mediante attrito che si genera quando il materiale frenante 14 viene a contatto e premuto con forza sul battistrada 11 della ruota 12. A volte non basta, per esempio se il carrello è molto carico o percorre un pavimento non in piano, la frenata totale avviene in un secondo tempo quando cioè il dente bloccaruota DI finisce contro il dente 13 del gruppo frenante FI, come illustra la fig. l/a. Volendo è possibile bloccare le leve nella posizione di frenata: inserendo la parte terminale della leva 41a nell’apposita nicchia 47 e parte della leva 41b nell’apposita sede 50.
Per sfrenare la ruota è sufficiente far uscire la parte terminale della leva 41a dalla nicchia 47 ( oppure la leva 41b dall’apposita sede 50), così che la molla di richiamo 24 sollevi subito il gruppo frenante FI dalla ruota 12, sfrenandola.
Facendo riferimento alla fig.2 è presente la prima variante , utile quando ci sono dei problemi di spazio per installare il dispositivo frenante 1 come ad esempio nei carrelli da spesa in plastica. Qui è stata sostituita la staffa 5 con la staffa 6 a forma di “L”, la molla di richiamo 24 è posizionata di lato e in orizzontale, il perno 8 rimane nella stessa posizione. Nelle fig.3a e 3b si illustra una seconda variante V2 del dispositivo frenante oggetto della presente invenzione, ed il freno è normalmente attivo. Per ottenere questo è sufficiente spostare l’asta 5 in direzione del bullone 4 e il perno 8 tutto a sinistra dell’asta 5, la molla di richiamo 37 va posizionata sopra l’asta 5b dalla parte opposta del perno 8.
Con questa variante V2 il carrello è automaticamente frenato e per poterlo movimentare, il conducente deve azionare una leva , che tramite i mezzi di connessione 29-5b-8-4 solleva il gruppo frenante FI dalla ruota 12 sfrenandola come illustra la fig. 3 A. Questa seconda variante V2 è molto utile quando il carrello percorre prevalentemente delle pavimentazioni inclinate e si vuole la garanzia che il carrello, anche in assenza del conducente, sia automaticamente frenato.
A questa seconda variante è possibile abbinare l’elemento 7 per far si che l’asta 5b (e di conseguenza anche il gruppo frenante FI ) possa essere azionata oltre che da una o più leve anche meccanicamente e automaticamente mediante l’elemento 7.
L’elemento 7 è composto al suo esterno da 2 palette 34 che sono unite fra loro a croce, mentre al suo interno sono presenti due alette 36 fissate una sopra e l’altra sotto al perno 35 come illustra la fig. 10.
L’elemento 7 in posizione attiva, viene utile quando il carrello ha installato il dispositivo frenante V2 oV3 in posizione normalmente attiva, in quanto ha la funzione di mantenere la ruota 12 sempre sfrenata all’interno del centro commerciale o in altre zone, per evitare che il conducente del carrello debba tirare in continuazione la leva per i suoi spostamenti, in quanto all’interno del centro commerciale il freno non serve perché il pavimento è pari. Con l’elemento 7 attivo la leva 4 la o la 41b non hanno nessuna funzione di comando.
Per azionare automaticamente l’elemento 7 si dovrà predisporre all’entrata, ad esempio di un centro commerciale una strettoia composta da due colonnine 49 con installate apposite staffe 48 posizionate all’altezza dell’elemento 7, che al passaggio del carrello gli farà fare 1⁄4 di giro, portando le alette 36 in posizione verticale, sfrenando automaticamente la ruota 12 senza dover azionare la leva del freno. All’uscita del centro commerciale o da altro luogo, si potrà passare in un’altra strettoia provvista di staffe 48 che al passaggio del carrello farà fare 1⁄4 di giro all’elemento 7 portando le alette 36 in posizione orizzontale e di conseguenza l’elemento 7 diventa passivo e non ha nessuna funzione e si riattiva automaticamente la leva 41a o la 41b
A questo punto il conducente per proseguire dovrà azionare una di queste leve del freno. L’elemento 7 può essere azionato anche da mezzi elettrici, come ad esempio, elettromagnete comandato da fotocellula o similari.
Nella fig.4 si illustra una terza variante V3 del dispositivo oggetto della presente invenzione, qui il freno è normalmente attivo, si può installarla anche con il freno normalmente passivo. Questa variante è realizzata in verticale, utile quando la sua installazione non trova spazio a sufficienza per posizionarla in orizzontale.
Questa terza variante V3 è composta da un tubolare 38, preferibilmente quadrato, che scorre tubolare 39 che dovrà avere la stessa forma. La parte sottostante del tubolare 38 è strutturata in modo che gli si possa fissare il bullone 4, la parte superiore è strutturata in modo che gli si possa fissare il cavo 29 e dovrà avere un’apertura laterale per permettere le operazioni di fissaggio del bullone 4 e del cavo 29. Nel tubolare 39 la parte superiore è strutturata in modo da consentire il bloccaggio della guaina 30 al cui interno passa il cavo 29. All’interno del tubolare 39 c’è anche la molla 40 che mantiene normalmente frenata la ruota 12. Anche a questa variante V3 è possibile abbinare l’elemento 7 oppure mezzi elettrici che non sono stati illustrati in quanto evidenti. Questa variante V3 ha le stesse funzionalità e caratteristiche della variante V2.
La fig. 5 illustra una quarta variante V4 del dispositivo oggetto della presente invenzione, la quale è adatta ad essere installata su ruote per tappeti mobili. La variante consiste nel posizionare uno o più denti bloccaruota D2 collocandoli al centro dei due battistrada I la, il dente 13 viene sostituito con il dente 13a . Il dente bloccaruota D2 ha la stessa funzione del dente bloccaruota DI, cioè quella di bloccare la ruota 12 qualora il materiale frenante 14 non fosse sufficiente per frenare.
La fig. 16 illustra una vista parziale dall’alto del maniglione 45 del carrello 5, è presente anche una leva 4 la, qui raffigurata in posizione passiva, supportata da una colonnina 44 e dai relativi perni 42 e 43, inoltre c’è la nicchia 47 nella quale viene collocata la parte terminale della leva 4 la, quando il conducente desidera che il carrello rimanga frenato anche in sua assenza. Questo viene utile quando il carrello ha installato i dispositivi frenanti 1 o VI o V4 oggetto della presente invenzione.
La fig. 17 illustra una vista laterale del supporto 46 atto a fissare il maniglione 45 al carrello5, è presente la nicchia 47 e anche la parte terminale della leva 4 la qui raffigurata in posizione passiva.
La fig. 18 è uguale alla fig.17 con la sola differenza che qui la leva 41 a è inserita nella nicchia 47 ed è in posizione attiva.
Un vantaggio della presente invenzione è di fornire un dispositivo frenante per carrelli da spesa o altri con il comando manuale, mediante una o più leve;la 4 la attaccata al maniglione di guida 45o la 41b in altra posizione vicina, in modo tale che al bisogno si può frenare il carrello con comodità e si ha anche la possibilità di bloccare la leva in posizione frenata. Altro vantaggio di questa invenzione è di fornire un freno che può essere azionato anche quando il carrello è in movimento, a differenza del freno a pedale.
Un ulteriore vantaggio di questo dispositivo frenante è che può essere installato in modo che il freno sia normalmente attivo o normalmente passivo.
L’invenzione in questione è stata ovviamente descritta, con riferimento ai disegni allegati, a puro titolo esemplificativo, e non limitativo, ed è pertanto evidente che ad essa possono essere apportate tutte quelle modifiche o varianti suggerite dalla pratica e dalla sua attuazione ed utilizzazione, comunque comprese nell’ambito definito dalle seguenti rivendicazioni.

Claims (5)

  1. RIVENDICAZIONI 1 ) Dispositivo frenante azionato manualmente per ruote a supporto girevole o fisso per carrelli da spesa e tutto quello che viene movimentato manualmente su ruote; è provvisto di un gruppo frenante F, di uno o più denti blocca ruota D, di una o più leve , di un bullone forato 3, di un elemento 7 e dai mezzi di connessione, essendo caratterizzato dal fatto che per poter frenare, è sufficiente che il conducente del carrello tiri la leva 41 a o 4 lb , la quale tramite i mezzi di connessione fa abbassare il gruppo frenante F fino a far comprimere fortemente il materiale frenante 14 sul battistrada della ruota 12.
  2. 2) Dispositivo secondo la rivendicazione 1 caratterizzato dal fatto che il bullone 3 che unisce il supporto ruota 10 al carrello 5 ha nel suo centro un foro 2 che lo trapassa per tutta la sua lunghezza, permettendo il passaggio al suo interno del bullone 4, il quale trovandosi in questa posizione centrale e strategica, quando viene azionato da una leva e tramite i mezzi di connessione, permette il frenaggio della ruota 12 a supporto girevole o fisso in qualsiasi direzione essa sia girata al momento della frenata, sia che il carrello sia in movimento o fermo.
  3. 3) Dispositivo secondo la rivendicazione 1 caratterizzato dal fatto che il gruppo frenante F è composto: da uno o più denti 13 dal materiale frenante 14 e dal suo supporto 15 da una staffa 16 da un’asola 17 da un perno 18.
  4. 4) Dispositivo secondo la rivendicazione 1 o 2 caratterizzato dal fatto che i mezzi di connessione comprendono almeno: un’asta 5 supportata dal carrello tramite il perno 8 ; un bullone 4 che collega il gruppo frenante F all’asta 5; una molla di richiamo 24; un cavo 29 che collega l’asta 5 alla leva 41 a o 41b.
  5. 5) Dispositivo secondo una delle rivendicazioni 1 o 3 caratterizzato dal fatto che qual’ora il materiale frenante 14 non riesca a frenare completamente la ruota 12, la frenata totale avviene subito dopo, quando uno o più denti blocca ruota D finiscono contro uno o più denti 13 6) Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto che il dispositivo frenante può essere installato in modo che il freno sia normalmente passivo o normalmente attivo. 7) Dispositivo secondo la rivendicazione 1 caratterizzato dal fatto che l’elemento 7 (quando è attivo), qualora il carrello abbia installato il dispositivo frenante V2 o V3 ha il compito di mantenere la ruota 12 sempre sfrenata senza azionare le leve 41 a e 41b. 8) Dispositivo secondo una delle rivendicazioni 1 o 7 caratterizzato dal fatto che l’elemento 7 può essere attivato o disattivato automaticamente quando il carrello passa in un’apposita strettoia dove è presente la staffa 48 posizionata all’altezza dell’elemento 7; questa staffa 48 fa fare 1⁄4 di giro all’elemento 7 commutando la sua azione, la stessa operazione può essere fatta da mezzi elettrici, ad esempio da un elettromagnete associato a fotocellule, sensori o similari. 9) Dispositivo secondo la rivendicazione 1 caratterizzato dal fatto che il dispositivo frenante con la variante V4 è realizzato in modo da poter frenare una ruota idonea a salire e scendere su un tappeto mobile. 10) Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti caratterizzato dal fatto che la leva 4 la può essere bloccata con facilità, in posizione attiva inserendo la sua parte terminale nell’asola 47 con la stessa mano e la 41 b può essere bloccata inserendo una parte di essa nella sede 50.
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