ITFE20080025A1

ITFE20080025A1 - Coposizione ad effetto rinfrescante per utilizzo in articoli di vario genere da indossare

Info

Publication number: ITFE20080025A1
Application number: IT000025A
Authority: IT
Inventors: Antonio Macino
Original assignee: Antonio Macino
Priority date: 2008-07-31
Filing date: 2008-07-31
Publication date: 2010-02-01
Also published as: CN102112075A; US20110119955A1; WO2010012750A1; CA2731905A1; EP2313038A1; ZA201100500B; ES2381218T3; BRPI0916565A2; ATE541541T1; EP2313038B1; RU2011107215A; JP2011529358A

Description

DESCRIZIONE

dell’Invenzione Industriale avente per titolo:

“COMPOSIZIONE AD EFFETTO RINFRESCANTE PER UTILIZZO IN ARTICOLI DI VARIO GENERE DA INDOSSARE”

RIASSUNTO

Vengono descritte composizioni ad effetto rinfrescante, per utilizzo in articoli da indossare o porre a contatto con la pelle: esemplificativamente e senza costituire limitazioni di sorta manipoli, collari, fasce addominali, suolette per scarpe e simili, per avere sensazione di fresco localizzato ove venga ritenuto opportuno o funzionale, senza contatto diretto di composti chimici con Tepidermide.

DESCRIZIONE

In estate o comunque nei periodi più caldi può essere molto gradita la sensazione di fresco localizzato su determinate aree del corpo, in particolare quelle soggette a sudorazioni fastidiose, quali il collo o i piedi.

Sono da molto tempo disponibili prodotti, in forma di lozioni, creme, schiume o spray con o senza propellente, ad effetto rinfrescante: la loro efficacia è basata sull’effetto inibitore di alcune sostanze sui corpuscoli del Ruffini, i recettori di temperatura “calda” della pelle. L’effetto simil-anestetico fà sì che la temperatura percepita sia molto più bassa della temperatura reale, da cui la sensazione di fresco. Le sostanze che presentano questa capacità sono il mentolo e praticamente tutti i suoi esteri; sono state sintetizzate strutture con caratteristiche di solubilità particolari per avere efficacia spesso le sostanze vengono associate ad oli essenziali per favorirne l’assorbimento e potenziarne l’effetto.

Prodotti commerciali con questo effetto si ritrovano comunemente fra i deodoranti/antitraspiranti, in prodotti per l’igiene intima ad effetto “fresco” , in prodotti doposole, dove viene sfruttata anche l’azione blandamente anestetica del mentolo e dei suoi esteri. Indistintamente tutti questi prodotti comportano l’applicazione sulla pelle ed hanno un’efficacia correlata alla concentrazione di sostanza attiva, con il limite che una concentrazione troppo elevata può provocare l’effetto paradosso di bruciore (irritazione franca).

Desiderando un semplice effetto di fresco, volto unicamente alla ricerca di uno stato di benessere e quindi volendo evitare a priori tutte le controindicazioni ed i rischi connessi al contatto con la pelle di sostanze chimiche, indipendentemente se naturali, artificiali o sintetiche, si è cercato di ottenere l’effetto di fresco senza aver necessariamente un contatto diretto con l’epidermide.

Si è quindi ricercato un contatto indiretto, avvolgendo la composizione di cui alla presente invenzione industriale in un opportuno involucro costituito da tessuto di cotone o fibra cellulosica equivalente, come più avanti specificato nelle rivendicazioni, oppure anche materiali di origine animale, quali il cuoio (sorprendentemente meglio il cuoio rigenerato del cuoio fiore, come più avanti specificato) veicolando inoltre le sostanze ritenute attive per ottenere l’effetto di calore su di un supporto minerale, ottenuto miscelando in opportune proporzioni sali cristallini di sodio, potassio o magnesio con altri minerali, in funzione di regolatori: queste caratteristiche sono più oltre specificate sia in esemplificazioni non costituenti limitazioni di sorta che successivamente nelle rivendicazioni.

Sorprendentemente si è ottenuto Γ effetto di fresco desiderato, senza attivi chimici a contatto diretto con l’epidermide, mentre allo stesso tempo si è altrettanto sorprendentemente realizzato un tempo di azione “rinfrescante” ben superiore a quello dell’ applicazione topica, senza per questo riscontrare effetti negativi quali irritazioni o intolleranze.

Entrando nel dettaglio dell’ invenzione industriale, le componenti fondamentali sono due: la composizione minerale “attiva rinfrescante” ed il contenitore, in tessuto o cuoio rigenerato, nel quale porla e che ne impedisce il contatto diretto con Γ epidermide.

La sostanza attiva rinfrescante che si è rivelata più idonea nella presente invenzione industriale è stato il mentolo naturale (CAS 89-78-1), mentre suoi derivati commercialmente disponibili, fra i quali sono stati investigati più dettagliatamente i lattati, probabilmente a causa del punto di fusione basso che alla temperatura della pelle li trasforma in liquidi, si sono dimostrati inadatti o senza vantaggi rispetto alla sostanza pura.

Nella ricerca di possibili sinergie di azione, sono state investigate miscele con oli essenziali diversi da quelli che già contengono naturalmente mentolo, indicati esemplificativamente e senza costituire limitazioni di sorta, oli essenziali “balsamici” quali eucalipto, cipresso, rosmarino, pino (diverse varietà) ed oli essenziali “freschi” quali lavanda, limone, bergamotto. E’ stata provata anche la miscela eutettica, nota da tempo in tecnica farmaceutica, del mentolo con la canfora.

La componente salina di supporto è stata scelta per la facilità di reperimento, sulla base di scarsa igroscopicità, inerzia chimica nei confronti delle altre componenti e stabilità nella confezione in tessuto: si sono dimostrati idonei il sodio cloruro (normale sale da cucina), il potassio cloruro, il sodio solfato anidro, il potassio solfato anidro, il magnesio solfato eptaidrato. Il calcio solfato biidrato (gesso) ha dato problemi di agglomerazione e di miscelazione, sodio e potassio solfato con idratazione superiore a due moli di acqua hanno dato problemi di deliquescenza, come pure il magnesio cloruro ed il calcio cloruro, sia anidri che idrati. La stabilità delle miscele si è dimostrata ottima, come pure la compatibilità con le sostanze attive.

Le composizioni sono state tutte ottenute dalla miscelazione fisica accurata delle componenti, considerando che il mentolo si scioglie completamente nelle eventuali essenze aggiunte la miscelazione de essere continuata fino ad ottenere una polvere cristallina scorrevole. Non ha dato riscontro positivo il tentativo di superare la semplice miscelazione fisica delle componenti apportando le sostanze attive disciolte in opportuno solvente.

Sono state quindi realizzate composizioni quali quelle di seguito esposte, esemplificative ed in nessun caso costituenti limitazioni di sorta:

Composizione 1 (percentuali in peso m/m)

1 Sodio cloruro 61,5

2 Sodio solfato anidro 34,0

3 Mentolo 3,5

4 Eucaliptolo 1,0

Composizione 2

1 Sodio cloruro 65,0

2 Sodio solfato anidro 12,5

3 Magnesio solfato eptaidrato 12,5

4 Mentolo 10,0

Composizione 3

1 Potassio cloruro 10,0

2 Sodio cloruro 30,0

3 Magnesio solfato eptaidrato 15,0

4 Mentolo 30,0

5 Canfora 15,0

Composizione 4

1 Sodio cloruro 50,0

2 Sodio solfato anidro 15,0

3 Mentolo 17,5

4 Essenza di pino pumilio 17,5

Composizione 5

1 Sodio cloruro 58,5

2 Mentolo 24,0

3 Olio essenziale di limone 17,5

Composizione 6

1 Sodio cloruro 56,0

2 Mentolo 28,0

3 Canfora 16,0

Le composizioni vengono poi poste in sacchetti di tessuto o, nel caso di suolette per scarpe, poste fra i due strati di cuoio che uniti formeranno la suoletta, oppure incorporate nella massa del cuoio rigenerato.

Nel caso del sacchetto contenitore si è rivelata importante la natura del tessuto impiegato : il tessuto deve infatti essere preferibilmente in fibra naturale (cotone, lino, cellulosa/tessuto non tessuto e simili), da tenere con opportuni sostegni o anche mediante semplici cerotti adesivi a contatto con la parte che si vuole rinfrescare.

Ripetute prove effettuate utilizzando fibre sintetiche (poliammidi, poliacrilati, polietilene) hanno dato esito negativo, portando ad irritazioni nella zona di contatto parallelamente ad una riduzione di efficacia. Sorprendentemente, se il contenitore in fibra cellulosica viene posto all’interno di un supporto in fibra sintetica, non si riscontrano effetti negativi (esempio: sacchetto in fibra cellulosica, contenente la composizione riscaldante oggetto della presente invenzione industriale, posto in collarino di tessuto elasticizzato); altrettanto sorprendentemente lana e seta hanno dato riscontri negativi, conducendo a risultati imprevedibili e/o non riproducibili in modo affidabile, si è ipotizzato a causa della struttura proteica di queste ultime fibre. Allo stesso modo, il cuoio fiore naturale o la nappa hanno dato risultati scarsi o nulli, mentre il ben più modesto cuoio rigenerato si è comportato sostanzialmente come le fibre cellulosiche. E’ seguito di questa osservazione che è stata tentata Γ incorporazione di composizioni quali quelle sopra citate direttamente nelle miscele per fabbricare fogli in cuoio rigenerato (fogli da cui vengono normalmente ricavate suolette per scarpe ed imbottiture semirigide mediante fustella) d’effetto rinfrescante, pur se più leggero, è rimasto presente. Si è ipotizzato che il comportamento anomalo osservato sia conseguenza della presenza di collante di natura cellulosica o similare nel legante. Nel caso non infrequente che la soletta sia costituita da più strati, come ad esempio nel caso delle scarpe sportive, le scarpe con ausili plantari, le scarpe da donna con tacco particolarmente alto, questi possono essere di spessore e durezza diversi, addirittura uno strato può non essere costituito da cuoio, ma da altro materiale, l’importante è che la composizione rinfrescante sia a diretto contatto unicamente con le parti in cuoio.

Sono state realizzate in questo modo diverse applicazioni, che rientrano nel campo della presente invenzione industriale, esemplificativamente ed in nessun modo costituendo limitazioni di sorta:

a) cinturini e fasce da polso

b) cinture e fasce per tenere fresca l’area infrascapolare c) solette per scarpe, sottopiedi ed altri articoli di pelletteria. d) fasce per la fronte

Claims

RIVENDICAZIONI 1) Composizione ad effetto rinfrescante che non richiede il contatto diretto con la pelle per esplicare la sua azione, caratterizzata dalla presenza di un supporto minerale di composizione qualitativa come dalle rivendicazioni 2), 3) e 4), di sostanze attive come dalla rivendicazione 5) e composizione quantitativa come dalle rivendicazioni 6), 7) 8), 9); confezionata come dalle rivendicazioni 10), 11), 12 e 13.
2) Supporto minerale costituito dalla presenza di uno o più sali di sodio, potassio o magnesio, da soli o in miscela di uno o più di essi, in associazione con un regolatore minerale come dalla rivendicazione 4) 3) I sali indicati in rivendicazione 2) possono essere cloruro di sodio, cloruro di potassio, solfato anidro di sodio, solfato anidro di potassio, magnesio solfato eptaidrato, utilizzati singolarmente o in miscela di proporzioni variabili di due o più di essi 4) Il regolatore minerale in associazione ai sali indicati in rivendicazione 2) e 3) è costituito da talco ventilato o da silice pirogenica (commercialmente reperibile sotto marchi registrati quali Aerosil (TM), Levilite (TM)...) 5) Il principio attivo per produrre la sensazione di fresco è il mentolo (CAS 89-78-1), da solo o in associazione con canfora, olio essenziale di eucalipto, olio essenziale di cipresso, olio essenziale di rosmarino, olio essenziale di pino (varietà diverse di pinus specie, quali pinus pumilus, pinus maritima, abies sibirica e similari), olio essenziale di lavanda, olio essenziale di limone, olio essenziale di bergamotto, olio essenziale di geranio. 6) la concentrazione della componente salina è compresa fra il 25 ed il 75 % in peso della composizione finale di cui alla rivendicazione 1), indifferentemente se costituita da uno o più sali 7) la concentrazione dello regolatore minerale è compresa fra il 5 ed il 15 % in peso della composizione finale di cui alla rivendicazione 1) 8) la concentrazione del mentolo è compresa fra il 2,5 ed il 25% in peso della composizione finale di cui alla rivendicazione 1) 9) la concentrazione degli oli essenziali sinergici, da soli o in associazione fra loro, è compresa fra il 5 ed il 25% in peso della composizione finale di cui alla rivendicazione 1) 10) confezionamento della composizione di cui alla rivendicazione 1) in opportuno sacchetto contenitore in tessuto, di forma e dimensioni opportune per il punto di applicazione designato 11) materiale del sacchetto contenitore di cui alla rivendicazione 10) costituito da fibra naturale o artificiale di natura cellulosica (esemplificativamente cotone, lino, juta, canapa, rayon) 12) confezionamento della composizione di cui alla rivendicazione 1) in contenitore a forma di soletta per scarpe, costituito da foglio in cuoio rigenerato 13) miscelazione di composizioni di cui alla rivendicazione 1) direttamente nell’ impasto che verrà impiegato per formare fogli di cuoio rigenerato per suolette e sottopiedi.