ITCR990013U1 - Perfezionamento di filtro pressa a vite senza fine, separatore di solidi sospesi in un liquame. - Google Patents

Perfezionamento di filtro pressa a vite senza fine, separatore di solidi sospesi in un liquame. Download PDF

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ITCR990013U1 IT1999CR000013U ITCR990013U ITCR990013U1 IT CR990013 U1 ITCR990013 U1 IT CR990013U1 IT 1999CR000013 U IT1999CR000013 U IT 1999CR000013U IT CR990013 U ITCR990013 U IT CR990013U IT CR990013 U1 ITCR990013 U1 IT CR990013U1
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Dante Balzanelli
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Description

DESCRIZIONE
del Modello d'utilità dal titolo:
“Perfezionamento di filtro pressa a vite senza fine, separatore di solidi sospesi in un liquame”
DESCRIZIONE
Il presente trovato concerne un perfezionamento di filtro pressa a vite senza fine, separatore di solidi sospesi in un liquame.
È noto l'impiego di filtri pressa a vite senza fine per separare solidi sospesi dai liquami, specialmente liquami di origine zootecnica.
Dal brevetto per invenzione industriale domanda n. CR99A000009 depositato il 22/09/99 dalla presente ditta, si conosce un dispositivo di questo genere, del tipo comprendente:
una carcassa esterna provvista di un'apertura d’arrivo per il liquame da trattare, di un’apertura di scarico per il liquido separato e di una bocca d'uscita per il materiale solido disidratato;
una vite senza fine di avanzamento e pressatura del materiale solido disidratato disposta in detta carcassa esterna ed azionata da un motore;
un cestello di vagliatura cilindrico che racchiude coassialmente tale vite senza fine, sostenuto dalla carcassa esterna;
in cui la vite senza fine comprende un albero avviluppato da un'elica, il cui margine arriva fino in prossimità del lato interno del cestello di vagliatura, caratterizzato dal fatto che il cestello di vagliatura comprende in successione:
un primo filtro;
un anello anti usura di centraggio, appoggio e guida per l’elica della vite senza fine;
un secondo filtro;
e che l’albero della vite senza fine termina prima della sezione finale del cestello di vagliatura.
Tale dispositivo si caratterizza inoltre per il fatto che presenta l’albero delia vite senza fine, il cestello di vagliatura e la carcassa esterna inclinati verso l’alto e per il fatto che anteriormente alla bocca d’uscita del tubo estrusore che prolunga il cestello di vagliatura è posizionato un piattello antagonista collegato a mezzi di pressatura costituiti da contrappesi o da elementi elastici, atti ad esercitare su di esso una forza regolabile che si oppone alla direzione d’avanzamento del tappo di materiale solido disidratato. La forma del piattello antagonista comprende infine una superficie con una sagoma convessa.
I suddetti particolari tecnici hanno lo scopo di favorire la formazione iniziale del tappo di materiale solido disidratato, senza bisogno di inserire dalla bocca anteriore del tubo estrusore alcun materiale secco coadiuvante.
Le soluzioni tecniche adottate per applicare la forza antagonista al piattello sagomato tuttavia comportano alcuni inconvenienti. L’inconveniente legato all'uso di pesi mobili è sostanzialmente quello delia scomodità di manovra e della pericolosità per l'operatore di accedere con le mani alla bocca del separatore. Un ulteriore inconveniente tecnico legato all’uso delle molle di compressione è che (a forza esercitata sul piattello non è costante, ma varia con (o spostamento del piattello stesso. Inoltre per tutte le soluzioni suddette esiste la scomodità di variare la forza antagonista applicata in relazione al tipo di liquame da separare, al contenuto di solidi ed alla portata alimentata.
Altri difetti del dispositivo descritto dalla citata domanda di brevetto consistono nel fatto che la regolazione della forza antagonista non può essere effettuata con il dispositivo in funzione; che la regolazione del flusso di liquame alimentato al separatore rispetto a quello ricircolato al pozzetto di carico deve avvenire manualmente e quindi, di norma, previo accesso alla struttura di sostegno del separatore; che la pulizia della camera del liquido separato è di difficile realizzazione senza lo smontaggio del cestello di vagliatura.
Scopo del presente trovato è di eliminare gli inconvenienti tecnici sopra menzionati.
Gli scopi sono raggiunti con il presente dispositivo, consistente in un filtro pressa a vite senza fine separatore di solidi sospesi in un liquame, del tipo comprendente:
- una carcassa esterna provvista di un'apertura d’arrivo per il liquame da trattare, di un'apertura di scarico per il liquido separato e di una bocca d’uscita per il materiale solido disidratato;
- una vite senza fine di avanzamento e pressatura del materiale solido disidratato disposta in detta carcassa esterna ed azionata da un motore;
- un cestello di vagliatura cilindrico che racchiude coassialmente tale vite senza fine, sostenuto dalla carcassa esterna;
- un piattello antagonista posizionato anteriormente alla bocca d’uscita del materiale solido disidratato;
in cui la vite senza fine comprende un albero avviluppato da un'elica, il cui margine arriva fino in prossimità del lato interno del cestello di vagliatura, in cui il cestello di vagliatura comprende in successione: - un primo filtro;
- un anello anti usura di centraggio, appoggio e guida per l'elica della vite senza fine;
- un secondo filtro;
ed in cui l’albero della vite senza fine termina prima della sezione finale del cestello di vagliatura, caratterizzato dal fatto che detto piattello è connesso a mezzi di pressatura, collegati a mezzi di comando e controllo selettivamente attivabili e regolabili.
Per evitare l’accesso al separatore per la regolazione della portata di alimentazione e di ricircolo, la valvola di comando posta sulla condotta di by-pass è provvista di un attuatore di tipo noto collegato a mezzi di comando e controllo selettivamente attivabili.
Per consentire una più agevole pulizia della camera del liquido separato, la carcassa del filtro comprende mezzi amovibili di chiusura. I vantaggi ottenuti mediante il presente modello d’utilità consistono essenzialmente nel fatto che non è più necessario accedere direttamente al separatore per compiere alcuna operazione di taratura e regolazione dei parametri e delle condizioni di lavoro al variare delle caratteristiche del liquame in ingresso; nel fatto che il separatore è più sicuro nei confronti degli operatori addetti all'uso e nel fatto che è più semplice la fase iniziale di lavoro e le operazioni successive di mantenimento in funzione e manutenzione del filtro stesso.
Ulteriori caratteristiche e vantaggi del trovato risulteranno maggiormente evidenti dalla descrizione più dettagliata esposta nel seguito con l’aiuto dei disegni che ne rappresentano un modo d’esecuzione preferito, illustrato a titolo esemplificativo e non (imitativo.
La figura 1 rappresenta, in vista laterale parzialmente sezionata, un filtro pressa a vite senza fine, separatore di solidi sospesi in un liquame, realizzato conformemente al presente modello d’utilità, completo di centralina oleodinamica di comando, regolazione e controllo.
La figura 2 rappresenta, in sezione longitudinale secondo un piano ruotato di 90° rispetto a quello di figura 1 , un particolare del filtro in corrispondenza della bocca d’uscita del materiale solido separato, con il piattello di spinta illustrato in due diverse posizioni.
La figura 3 rappresenta, in sezione trasversale esterna al corpo di filtrazione, la struttura di sostegno del piattello di spinta.
La figura 4 rappresenta, in vista frontale dall’esterno della bocca di scarico del materiale solido separato, il filtro pressa oggetto del presente modello.
Con riferimento ai particolari illustrati nelle figure, il filtro pressa a vite senza fine comprende essenzialmente:
- una carcassa esterna 1 ;
- una vite senza fine 2;
- un cestello di vagliatura cilindrico 3.
La carcassa esterna 1 è provvista di un’apertura d’arrivo 4 per il liquame da trattare, di un’apertura di scarico 5 per il liquido separato e di una bocca d'uscita 6 per il materiale solido disidratato.
La vite senza fine 2 di avanzamento e pressatura del materiale solido disidratato comprende un albero 7 avviluppato dalle spire 8 di un'elica, il cui margine arriva fino in prossimità del lato interno del cestello 3, ed è messa in movimento da un motore 9.
L’albero 7 termina, prima della sezione finale del cestello di vagliatura 3, con una forma conica 10.
li cestello di vagliatura cilindrico 3 comprende a sua volta, in successione, un primo filtro 11 , un anello anti usura 12 di centraggio, appoggio e guida per l'elica della vite senza fine 2 ed un secondo filtro 13.
La carcassa esterna 1 è sorretta da sostegni 14 e 15 di lunghezza diversa, in modo che il cestello di vagliatura 3 lavori con il proprio asse inclinato verso l’alto, vantaggiosamente di circa 30° rispetto all’orizzontale.
La carcassa 1 è costituita da una precamera 16 vantaggiosamente a sezione circolare e da una camera di separazione 17 vantaggiosamente a sezione quadra o, più in generale, poligonale, collegate tra loro con flange di tipo noto.
L'apertura d’arrivo 4 per il liquame da trattare è posta in corrispondenza della precamera 16 ed è vantaggiosamente collegata con una tubazione a T 18, a sua volta connessa alla tubazione d’ingresso 19 del liquame da trattare ed alla tubazione 20 di troppo pieno.
Sulla tubazione di troppo pieno 20 è vantaggiosamente montato un dispositivo di manovra 21 per permettere la regolazione della portata in ingresso al filtro pressa e di quella di troppo pieno che ritorna al pozzetto di carico.
Il dispositivo di manovra 21 è equipaggiato con un attuatore 50 di tipo noto, ad azionamento oleodinamico, pneumatico od elettromeccanico. Alla precamera 16 è flangiata una camera 22 di trasmissione del movimento.
L'apertura di scarico 5 per il liquido separato è posta sostanzialmente nella zona inferiore più bassa della camera di separazione 17.
La camera di separazione 17 contiene il cestello di vagliatura 3 e ad essa è anteriormente flangiato un tubo estrusore 23 per la compressione del materiale disidratato.
Anteriormente alla bocca d’uscita 6 del tubo estrusore 23 è posizionato un piattello antagonista 24, supportato da uno stelo 51 scorrevole in un pistone 52 di tipo in sé noto. Detto pistone 52 è vantaggiosamente di tipo oleodinamico o pneumatico, o con attuatore elettrico.
Il pistone 52 è supportato da un telaio costituito da due montanti 53a e 53b e da un traverso 54 collegato alla carcassa esterna 1 in modo amovibile mediante piastre di fissaggio 61 a e 61 b.
l> pistone 52 è perciò atto ad applicare al piattello 24 una forza selettivamente variabile, contrapposta al senso di avanzamento del materiale solido disidratato.
Vantaggiosamente la superficie 30 del piattello 24 rivolta verso il tubo estrusore 23 è sagomata a forma conica o tronco-conica, per agevolare la disgregazione del materiale solido in uscita dalla bocca 6 e potersi inserire nella bocca 6 del tubo estrusore 23.
Sul margine del piattello 24 è presente una guarnizione ad anello 55, cedevole elasticamente, atta ad evitare la fuoriuscita di liquido dal filtro quando il piattello è nella posizione di completa chiusura.
Il motore 9 è vantaggiosamente oleodinamico ed è azionato da una centralina oleodinamica 36.
La centralina oleodinamica 36 comprende essenzialmente una pompa 37 azionabile elettricamente, tramite motore endotermico o tramite collegamento alla presa di forza del trattore, un distributore 38 comandato con una leva a tre posizioni 39, che consente di invertire il senso di rotazione del motore, una valvola di regolazione 40, atta a permettere (a variazione dei giri del motore vantaggiosamente tra 0 e 200 giri/minuto, un distributore 56 comandato con una leva 57, atta a consentire l'azionamento dell’attuatore 50, ed una valvola di regolazione 58, atta a consentire il dosaggio selettivo della forza applicata al piattello 24 dal pistone 52.
È evidente che la centralina 36 può essere pneumatica, così come i rispettivi dispositivi di comando.
La piastra anteriore 59 di chiusura della carcassa esterna 1 comprende infine almeno un foro chiuso da un tappo amovibile 60, atto a consentire l’accesso alla camera del liquido separato con una lancia o con una tubazione per la pulizia con acqua in pressione della carrier a stessa.
Conformemente alla presente invenzione, il liquame da trattare viene pompato all'interno del separatore attraverso la bocca d'ingresso 4, dopo aver azionato il motore 9 mediante la leva 39 posta sulla centralina 36. In tal modo il liquame affluisce all'interno della precamera 16 e della camera di separazione 17, senza uscire dalla bocca anteriore 6 del filtro pressa grazie all'inclinazione dell’asse della macchina.
La fase liquida del liquame fuoriesce dai filtri 11 e 13 e viene allontanata dalla bocca di scarico 6.
I solidi trattenuti dai detti filtri sono spinti dalla rotazione della vite senza fine 2 verso la sezione d'uscita del cestello 3.
La lunghezza dell'albero 7 della vite 2 che non supera quella del cestello 3 permette ai solidi separati di costruire naturalmente un tappo, che si comprime e si compatta procedendo verso la bocca di scarico 6 per effetto della sagoma conica 10 e del tubo estrusore 23 parzialmente o totalmente chiuso dal piattello antagonista 24.
La regolazione della potenzialità di lavoro del filtro pressa in base alla qualità e quantità dei solidi contenuti nel liquame è ottenibile mediante le valvole 40, 58 ed il distributore 56 della centralina 36. La valvola 40 agisce sulla velocità di rotazione del motore 9 di azionamento della vite senza fine 2. Il distributore 56, tramite la leva di comando 57, aziona l’attuatore 50 della saracinesca 21 , che determina il flusso di liquame che esce dal troppo pieno ritornando alla vasca di carico rispetto a quello che entra nella bocca 4 di alimentazione del filtro. La valvola 58 comanda il pistone 52, determinando l’aumento o la riduzione della forza esercitata dal piattello 24 sul materiale solido separato e di conseguenza la maggiore o minore disidratazione del materiale stesso.
Lo smontaggio della vite senza fine 2 per eventuali operazioni di pulizia e manutenzione o sostituzione dei filtri 11 e 13 o dell'anello anti usura 12 è facilitato dall’amovibilità delle piastre 61 a e 61 b del telaio che supporta il pistone 52.
Con tali valvole e dispositivi di regolazione della velocità di rotazione del motore, della quantità di liquame alimentato e della forza antagonista esercitata sul tappo di materiale solido separato, è perciò molto semplificata la gestione del separatore, senza necessità di fermare il lavoro del separatore stesso o di accedere alla macchina.

Claims (7)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Filtro pressa a vite senza fine separatore di solidi sospesi in un liquame, del tipo comprendente: - una carcassa esterna (1) provvista di un’apertura d’arrivo (4) per il liquame da trattare, di un'apertura di scarico (5) per il liquido separato e di una bocca d’uscita (6) per il materiale solido disidratato; - una vite senza fine (2) di avanzamento e pressatura del materiale solido disidratato disposta in detta carcassa esterna (1) ed azionata da un motore (9); - un cestello di vagliatura cilindrico (3) che racchiude coassialmente tale vite senza fine (2), sostenuto dalla carcassa esterna (1); - un piattello antagonista (24) posizionato anteriormente alla bocca d’uscita (6) del materiale solido disidratato; in cui la vite senza fine (2) comprende un albero (7) avviluppato da un’elica (8), il cui margine arriva fino in prossimità del lato interno del cestello di vagliatura (3), in cui il cestello di vagliatura (3) comprende in successione: - un primo filtro (11); - un anello anti usura (12) di centraggio, appoggio e guida per l’elica della vite senza fine (2); - un secondo filtro (13); ed in cui l’albero (7) della vite senza fine (2) termina prima della sezione finale del cestello di vagliatura (3), caratterizzato dal fatto che detto piattello (24) è connesso a mezzi di pressatura (51, 52), collegati a mezzi di comando e controllo (36, 58) selettivamente attivabili e regolabili.
  2. 2. Filtro pressa a vite senza fine secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di pressatura comprendono un cilindro oleodinamico o pneumatico.
  3. 3. Filtro pressa a vite senza fine secondo la rivendicazione 1 o 2, caratterizzato dal fatto che detti mezzi di comando e controllo comprendono una centralina oleodinamica o pneumatica (36) ed una valvola (58).
  4. 4. Filtro pressa a vite senza fine secondo la rivendicazione 1, caratterizzato dal fatto che il dispositivo di manovra (21) posizionato sulla tubazione di troppo pieno (20) è equipaggiato con un attuatore (50) collegato a mezzi di comando e controllo (36, 56, 57).
  5. 5. Filtro pressa a vite senza fine secondo la rivendicazione 1 , caratterizzato dal fatto che detto piattello (24) comprende una superfìcie (30) rivolta verso il tubo estrusore (23) sagomata a forma sostanzialmente conica o tronco conica.
  6. 6. Filtro pressa a vite senza fine secondo la rivendicazione 5, caratterizzato dal fatto che sul margine del piattello (24) è presente una guarnizione ad anello (55) cedevole elasticamente.
  7. 7. Filtro pressa a vite senza fine secondo la rivendicazione 1 , caratterizzato dal fatto che la carcassa esterna (1) è chiusa anteriormente da una piastra (59) comprendente almeno un foro chiuso da un tappo amovibile (60) atto a consentire l’accesso alla camera del liquido separato.
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* Cited by examiner, † Cited by third party
Publication number Priority date Publication date Assignee Title
WO2023001748A1 (de) * 2021-07-22 2023-01-26 Röhren- Und Pumpenwerk Bauer Ges.M.B.H. Ausstossvorrichtung eines pressschneckenseparators

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* Cited by examiner, † Cited by third party
Publication number Priority date Publication date Assignee Title
WO2023001748A1 (de) * 2021-07-22 2023-01-26 Röhren- Und Pumpenwerk Bauer Ges.M.B.H. Ausstossvorrichtung eines pressschneckenseparators

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