ITCH940005U1 - Succhietto e tettarella per bambini - Google Patents

Abstract

IL CAMPO DI APPLICAZIONE PER LA TETTARELLA E' RISTRETTO ALL'ALLATTAMENTO ARTIFICIALE CON BIBERON E, PER IL SUCCHIETTO, E' LIMITATO A TRANQUILLIZZARE I BAMBINI O A FARLI ADDORMENTARE; LE CARATTERISTICHE ESSENZIALI DEL RITROVATO RIGUARDANO FONDAMENTALMENTE LA FORMA, CARATTERIZZATA DA CONCAVITA' SUPERIORI ED INFERIORI APPOSITAMENTE STUDIATE PER UNA CORRETTA ADATTABILITA' ANATOMO-FUNZIONALE, E DAL FORELLINO DI FUORIUSCITA DEL LATTE POSTO NELLA FACCIA INFERIORE DELLA TETTARELLA, DAL PARTICOLARE PROFILO E DIMENSIONE CHE ASSICURANO UNA NON LESIVITA' DEI TESSUTI DURI E MOLLI DEI LATTANTI E MANTENGONO UNA DEGLUTIZIONE FISIOLOGICA SECONDO LE MODALITA' PROPRIE DELL'ALLATTAMENTO NATURALE AL SENO MATERNO.

Description

Descrizione di modello industriale o di utilità e ornamentale avente per Titolo: SUCCHIETTO E TETTARELLA PER BAMBINI

RIASSUNTO: il campo di applicazione per la tetarella è ristretto all'allatamento artificiale con biberon e, per il succhieto, è limitato a tranquillizzare i bambini o a farli addormentare; le carateristiche essenziali del ritrovato riguardano fondamentalmente la forma, caratterizzata da concavità superiori ed inferiori appositamente studiate per una corretta adattabilità anatomo-funzionale, e dal forellino di fuoriuscita del latte posto nella faccia inferiore della tetarella, dal particolare profilo e dimensioni che assicurano una non lesività dei tessuti duri e molli dei lattanti e mantengono una deglutizione fisiologica secondo le modalità proprie dell'allattamento naturale al seno materno.

TESTO DELLA DESCRIZIONE

Il modello di utilità da noi presentato vuole inserirsi nei ritrovati che possono avere una non trascurabile rilevanza nel campo della medicina preventiva; sono indubbi i vantaggi di ordine nutrizionale, immunologico, psicologico, neurologico, fisiologico etc. di un allattamento al seno; ciononostante sono molteplici le cause che inducono ad allatare artificialmente con l'uso di tettarelle e, in loro vece, all'utilizzo di succhietti. L'essenza dell'invenzione della forma del succhietto e della tettarella, nonché delle caratteristiche del materiale che li compongono sono da ricercarsi nel'awicinamento della postura mandibolare, posizione linguale e attività muscolare quanto più possibile a quelle assunte fisiologicamente nell'allattamento al seno materno. Tutto ciò secondo schemi e concetti anatomo-fisiologici della struttura e funzione del seno nel corso dell'allattamento seguendo le esigenze funzionali e nutrizionali del lattante. Pertanto, la particolare forma della tettarella (e, conseguentemente anche del succhietto, con la differenza che quest'ultimo non è munito del foro di uscita del latte) da noi presentata, nonché il materiale utilizzato, il silicone, degli appropiati spessori, tendono a manifestare le medesime caratteristiche anatomiche del flusso del latte dal capezzolo del seno materno in fase di allattamento. In Italia sono in commercio decine di tipi di tettarelle e succhietti per bambini, ma nessuno di questi presenta peculiarità di forma, dimensione, consistenza del materiate che abbiano un fondamento scientifico (addirittura la forma a ciliegia risale agli anni quaranta ed è tuttora in produzione e commercio), nè, tantomeno, per ciò che riguarda le tettarelle vi è la benché minima possibilità di regolazione del flusso di latte da parte del lattante.

Quest'ultimo punto è estremamente importante per la particolare efficacia del nostro ritrovato: ogni bambino nasce con l'istinto e la capacità di essere allattato al seno materno, ma non di assumere liquidi da un biberon con una tettarella che non ha niente di naturale dal punto di vista anatomico-funzionale e per quanto concerne il flusso del latte. Infatti un flusso cospiquo di latte di liquidi dalla tettarella del biberon così come avviene in tutte le tettarelle attualmente in commercio, causa una postura linguale volta a ridurne l'entità, per evitare il soffocamento, instaurando un meccanismo di deglutizione innaturale. Quando un latante si nutre al seno materno, spinge la lingua anteriormente ed adatta con forza il capezzolo sul palato duro, comprimendolo e deterninandone la fuoriuscita di late, il cui flusso è determinato dal bambino attraverso la spinta linguale (esercitando una pressione negativa nel cavo orale) del latte nel primo tratto delle vie digerenti; inoltre le sue labbra si adatano all'areola del capezzolo parimenti con l'attività dei muscoli masticatori e del buccinatore. Il nostro ritrovato, così come è stato concepito, tende a riprodurre quanto più possibile il momento dell'allattamento al seno materno: la tettarella è conformata in maniera tale che è il bambino stesso a deterninarne il flusso di late atraverso la conpressione della porzione terminale della tettarella contro il palato duro, il foro di uscita del late posto nella faccia inferiore della tetarella, con riferimento particolare alla figura del disegno di cui al numenro (2) contraddistinta da un pallino blu sulla fotografia riportata in allegato, facilita questa operazione, mentre, nelle tettarelle in commercio, il foro di uscita del latte è in posizione terminale, per cui il latte viene immesso nel primo tratto del faringeo saltando il transito nella cavità orale dove viene predigerito; la concavità inferiore, contraddistinta dal numero (1) sul disegno e dal colore giallo sulla fotografia, è disegnata appositamente per l'alloggiamento della porzione media della lingua, fornendo, al contempo, una stimolazione ed una guida per la spremitura della tetarella contro il palato duro per convogliare il latte verso il foro di uscita (in maniera analoga a quanto avviene con il succhiamento dal capezzolo del seno materno); la concavità anterosuperiore, contraddistinta dal numero (3) sul disegno e dal colore azzurro sulla fotografia, si adata alla porzione anatomica dei palato ai confine tra il palato duro ed il palato molle (zona particolarmente delicata e suscettibile di modificazioni strutturali nel caso dell'intervento di fattori a mutare e/o a condizionare tale stato come ad esempio con l'uso di tettarelle e di succhiotti incongrui usati per un lungo periodo di tempo); la concavità posterosuperiore, contraddistinta dal numero (4) sul disegno e dal colore rosso sulla fotografia, è realizzata per consentire un migliore adattamento del labbro superiore alla tettarella ed al succhietto, nonché per ridurre al minimo gli spessori in tale zona a contatto tra le arcate dentali, così limitando o, addirittura, eliminando il rischi di malformazioni in questo distretto come potrebbero verificarsi con l'uso prolungato di tettarelle e succhietti attualmente in commercio; infine, il particolare profilo della tettarella, visibile dai disegni e dalle fotografie, e tutti gli altri accorgimenti sopra citati, si adattano anatomicamente alle delicate strutture intraorali, ma, in maniera particolarmente innovativa, tendono a riprodurre il succhiamento dal capezzolo del seno materno, con un coinvolgimento corretto della muscolatura e con una deglutizione corretta per tele periodo dì vita.

Claims (1)

1. RIVENDICAZIONI: 1) la concavità inferiore, contraddistinta dal numero (1) sul disegno e dal colore giallo sulla fotografia, è disegnata appositamente per l'alloggiamento della porzione media della lingua, fornendo, al contempo, una stimolazione ed una guida per la spremitura della tettarella contro il palato duro per convogliare il latte verso il foro di uscita (in maniera analoga a quanto avviene con il succhiamento dal capezzolo del seno materno); 2) la concavità antero-superiore, contraddistinta dal numero (3) sul disegno e dal colore azzurro sulla fotografia, si adatta alla porzione anatomica del palato al confine tra il palato duro ed il palato molle, zona particolarmente delicata e suscettibile di modificazioni strutturali nel caso dell'intervento di fattori che ne possono mutare e/o a condizionare tale stato come ad esempio l'uso di tettarelle e di succhiotti incongrui usati per un lungo periodo di tempo; 3) la concavità postero-superiore, contraddistinta dal numero (4) sul disegno e dal colore rosso sulla fotografia, è realizzata per consentire un migliore adattamento del labbro superiore alla tettarella ed al succhietto, nonché per ridurre al minimo gli spessori in tale zona a contatto tra le arcate dentali, così limitando o, addirittura, eliminando il rischi di malformazioni in questo distretto come potrebbero verificarsi con l'uso prolungato di tettarelle e succhietti attualmente in commercio; 4) Il foro dì uscita del latte posto nella faccia inferiore della tettarella, con riferimento particolare alla figura del disegno di cui al numenro (2) e contraddistinta da un pallino blu sulla fotografia riportata in allegato, è posizionato in maniera tale che è il bambino stesso a deterninarne il flusso di latte, attraverso la conpressione della porzione terminale della tettarella contro il palato duro determinando il transito del latte nella cavità orale dove viene predigerito. 5) particolari della forma della tettarella e del succhietto come alle rivendicazioni precedenti, nonché del profilo; 6) spessori del silicone da utilizzare (mm 1,5) per la realizzazione della tettarella e del succhietto. 7) dimensioni della tettarella e del succhietto così come descritto con particolare riferimento al disegno (in scala) allegato e per gli scopi specificati.