ITBZ960002U1 - Cartuccia valvolare, in particolare per una barra di serraggio per macchine per la lavorazione del legno. - Google Patents

Cartuccia valvolare, in particolare per una barra di serraggio per macchine per la lavorazione del legno. Download PDF

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ITBZ960002U1
ITBZ960002U1 IT96BZ000002U ITBZ960002U ITBZ960002U1 IT BZ960002 U1 ITBZ960002 U1 IT BZ960002U1 IT 96BZ000002 U IT96BZ000002 U IT 96BZ000002U IT BZ960002 U ITBZ960002 U IT BZ960002U IT BZ960002 U1 ITBZ960002 U1 IT BZ960002U1
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IT
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valve cartridge
clamping
valve
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flow
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IT96BZ000002U
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Kurt Schmalz
Wolfgang Schmalz
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Schmalz J Gmbh
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Description

D E S C R I Z I O N E
annessa a domanda di brevetto per MODELLO D’UTILITÀ' dal titolo:
Cartuccia valvolare, in particolare per una barra di serraggio per macchine per la lavorazione del legno
L’invenzione concerne una cartuccia valvolare con un corpo valvolare, con un primo e un secondo corpo otturatore mobilmente supportato nel corpo valvolare, con un primo e un secondo canale di flusso con rispettivamente almeno una apertura di entrata e una di uscita, il primo corpo otturatore collegando in una delle sue posizioni terminali l’apertura di entrata del primo canale di flusso con l’apertura di uscita del primo canale di flusso e il secondo corpo otturatore chiudendo il secondo canale a partire da una determinata differenza di pressione o da una determinata portata di nassa d’aria nel secondo canale di flusso.
Valvole fluidodinamiche sono note in una molteplicità di esecuzioni. Così per esempio dalla pubblicazi one tedesca DE 34 29 444 01 è stata resa nota una valvola a depressione per barre aspiranti che viene impiegata per sollevare e trasferire corpi piani. Questa valvola presenta un canale fluidodinamico in cui come parte valvolare è disposta una sfera. Se la valvola fluidodinamica appoggia tramite una ventosa su una parte di valvola piana, allora per l’applicazione di una depressione l’aria viene aspirata nello spazio che è presente tra la valvola fluidodinamica e l’aggetto piana. In questa maniera possono essere realizzate grandi forze di ritegno e l’oggetto piano può essere sollevato e trasportato tramite la valvola fluidodinamica. Nel caso di una valvola fluidodinamica, aperta rispetto al1’at raosfera, la sfera chiude il canale di flusso in modo che non entri in collasso la depressione applicata all’attacco di aspirazione. Per poter ciònonostant e aspirare lo spazia tra la valvola fluidodinamica e l’oggetto in presenza di valvola chiusa, la valvola fluidodinamica presenta un canale di by-pass che collega l’attacco di aspirazione con lo spazio che si trova fra la valvola fluidodinamica e l’oggetto. Come svantaggioso si è dimostrato che l’aspirazione dell’aria dallo spazio è assai difficoltosa, in quanto la resistenza al flusso del canale di by-pass è sostanzialmente maggiore rispetto alla resistenza di flusso della valvola aperta. Inoltre è stato mostrata che all’atto di aspirazione di oggetti molto porosi nello spazia non può essere instaurata alcuna depressione, in quanto a causa del materiale poroso dell’oggetto l’aria aspirata forma immediatamente di nuovo con riflusso.
Sulla base della pubblicazione tedesca DE 88 15392 U è stata resa nota una valvola fluidodinamica, in cui la parte valvolare presente nel canale di flusso è sollevata nella posizione di riposo dalla sede valvolare. Se quindi ad entrambi i lati della parte valvolare esiste una bassa pressione differenziale, allora rimane sollevata la parte valvolare e può essere aspirata una grande portata volumetrica. fi partire da una determinata pressione differenziale la parte valvolare viene trascinata insieme e si adagia alla sede valvolare e chiude per ciò il canale fluidodinamico. Una aspirazione ora può avvenire soltanto attraverso il canale di by-pass, che presenta però una resistenza sostanzialmente maggiore al flusso rispetto alla valvola aperta. Per mezzo di una valvola fluidodinamica di questo tipo possono essere aspirati in modo relativamente rapido oggetti a pori chiusi, però nel caso di oggetti a pori aperti si verificano parimenti i problemi per il fatto che sulla base dell’alta portata la parte valvolare viene premuta nella sede valvolare e l’aria può essere aspirata soltanto attraverso il canale di by-pass.
Sulla base della pubblicazione tedesca DE 4101 248 01 è stata resa nota una valvola f l uidodinamica che presenta un by-pass la cui resistenza fluidodinamica è regolabile. Per mezzo di una valvola fluidodinamica di questo tipo il dispositivo sollevatore può essere regolato sulla porosità dell’oggetto, in modo che corri spondentemente alla regolazione possano essere aspirati nella stessa maniera oggetti sia a pori chiusi sia anche a pori aperti. Se viene abbassata la resistenza al flusso nel by-pass, allora possono essere ben aspirati oggetti porosi, perù in questa maniera viene aumentato il flusso dell’aria di perdita nel caso di valvole fluidodinamiche, non appoggiate all’oggetto, cioè nel caso di valvole f luidodinamiche aperte rispetto all ’atmosfera.
Dalla pubblicazione tedesca DE 94 02 252 U è stato reso noto un dispositivo di serraggio a depressione che è corredato di una valvola fluidodinamica che presenta due canali di flusso e due corpi otturatori, attraverso uno dei canali di flusso venendo aspirata un dispositivo di ritegno ad una barra di serraggio e attraverso l’altro canale di flusso essendo aspirabile un oggetto da serrare. Questa valvola fluidodinamica viene inserita dal basso nella barra di serraggio ed è inferiormente impegnata in aggiunta da due canali a depressione. Nel caso di un dispositivo di serraggio a vuoto di questo tipo si è dimostrato come svantaggioso che con un necessario scambio di una valvola fluidodinamica di questo tipo si debbano smontare prima i canali sotto depressione, prima che possa essere smontata verso il basso la valvola fluidodinamica. Naturalmente a tale scopo è ancora necessario che prima deve essere smontata la barra di serraggio dalla macchina di lavorazione. Un procedimento di questo tipo si è dimostrato complicato, richiedente molto tempo e quindi poco redditizio. Un ulteriore svantaggio consiste nel fatto che la valvola fluidodinamica presenta una struttura complicata.
L’invenzione si prefigge quindi lo scopo di predisporre, basandosi sulla domanda di brevetto tedesca DE 94 02 252 U, una cartuccia valvolare, in particolare per una barra di serraggio di una macchina per la lavorazione di legno, la quale presenti una struttura più semplice e per la quale sia eventualmente più facile la manutenzione.
Questo scopo viene raggiunto nel caso di una cartuccia valvolare del suddetto tipo per il fatto che essa è un elemento tornito e i canali di flusso sono orientati coassiali con l’asse della cartuccia valvolare.
La cartuccia valvolare secondo l’invenzione sulla base del fatto che essa è un elemento tornito, è realizzabile in modo notoriamente più semplice ed è dotata di una struttura più semplice. Con la disposizione dei canali di flusso in direzione coassiale l’uno dopo l’altro, in particolare nell’asse della cartuccia valvolare, viene in aggiunta semplificata la fabbricazione. Il corpo della cartuccia valvolare è vantaggiosamente conformato in un solo pezzo, essendo però pensabile anche un corpo in piò part i.
In un esempio di realizzazione preferito la direzione di movimento del primo corpo otturatore si estende parai lelamente, in particolare coassialmente all’asse della cartuccia valvolare. Questo ha il vantaggio sostanziale che la dimensione del corpo, in particolare la sua sezione trasversale, può essere adattata alla dimensione del corpo otturatore, in particolare alla sua dimensione in sezione trasversale. In questa maniera viene ottenuta una forma costruttiva molto stringata e compatta che è determinata nella sezione trasversale sostanzialmente soltanto ancora dalla dimensione del corpo otturatore e nella lunghezza dal suo percorso di spostamento.
In un perfezionamento è previsto che le direzioni di movimento di entrambi i corpi otturatori siano uguali. In questa maniera viene mantenuta la forma compatta e snella della cartuccia valvolare anche nella zona del secondo corpo otturatore. Le direzioni di movimento di entrambi i corpi otturatori si estendono nelle diY'ezioni di montaggio della cartuccia valvolare.
Secondo un perfezionamento dell’invenzione la prima apertura di entrata e/o la prima apertura di uscita e/o la seconda apertura di uscita si estendono radiali all’asse della cartuccia valvolare. Questo ha il vantaggio che le aperture possono essere realizzate come fori, questi fori sboccando in scanalature perimetrali sulla superficie esterna della cartuccia valvolare o nel componente che accoglie la cartuccia valvolare. Le suddette aperture si estendono preferibilmente ortogonali alla direzione di montaggio della cartuccia valvolare.
Un perfezionamento prevede che sia previsto un by-pass in particolare regolabile, che è deviato attorno al secondo corpo otturatore e la cui resistenza al flusso è maggiore rispetto alla resistenza al flusso del secondo canale di flusso, aperto. Un by-pass di questo tipo è di per sé noto, però un by-pass di questo tipo permette una regolazione dell’aria post eriorraente al secondo corpo otturatore, se il corpo otturatore ha chiuso il secondo canale di flusso.
In una preferita forma di realizzazione è previsto che nella posizione aperta del primo corpo otturatore, in cui la prima apertura di entrata è collegata con la prima apertura di uscita, la distanza fra la prima apertura di entrata e il corpo otturatore è minore rispetto alla distanza fra la prima apertura di uscita e il corpo otturatore. In altre parole, la prima apertura di entrata e la prima apertura di uscita non sono fra loro contrapposte, ma si trovano l’urna dopo l’altra, viste in direzione di spostamento del corpo otturatore. Con lo spostamento del corpo otturatore viene prima chiusa l’apertura di entrata e poi viene chiusa l’apertura di uscita. Questo ha il vantaggio sostanziale che nel casa in cui il secondo corpo otturatore ha una volta chiuso il secondo canale di flusso, il primo corpo otturatore può essere mosso soltanto fino a che esso apre al massimo la prima apertura di uscita, però non la prima apertura di entrata.
Nel caso di una barra di serraggio per serrare pezzi, in particolare in una macchina per la lavorazione del legno, la barra di serraggio presentando almeno una superficie piana di serraggio per una ventosa di blocco, la cartuccia valvolare secondo l’invenzione è inseribile vantaggiosamente dal lato, cioè parai 1elament e alla superficie di serraggio nelle barre di serraggio. Normalmente le barre di serraggio appoggiano su una struttura accogliente e non sono accessibili dal basso. Se in un dispositivo di questo tipo viene a mancare una cartuccia valvolare, allora deve essere svitata l’intera barra di serraggio per creare un accesso alla cartuccia valvolare. Nel caso della forma di realizzazione secondo l’invenzione la cartuccia valvolare può essere inserita lateralmente nella barra di serraggio in modo che nel caso di una sostituzione della cartuccia la barra di serraggio possa rimanere nella sua sede. Anche l’inserimento dall’alto nella barra di serraggio è collegato con problemi, in quanto di regola in questa forma di realizzazione non è più possibile un appoggio di tenuta della ventosa di blocco sulla superficie di serraggio. Per la chiusura a tenuta di regola vengono poi impiegate foglie o paste di tenuta che chiudono a tenuta il passaggio dalla superficie di serraggio alla cartuccia valvolare.
Pt'eferibilmente la cartuccia valvolare è inseribile in un foro, in particolare in un foro a gradini nella barra di serraggio. Sedi di questo tipo sono realizzabili in modo relativamente semplice ed economico.
Una possibilità semplice della sicurezza della cartuccia valvolare nell’ apertura accogliente della barra di serraggio consiste nel fatto che essa è assicurata tramite un anello di sicurezza.
Pref eribi1mente entrambe le aperture di uscita della cartuccia valvolare sboccano in rispettivamente un canale di alimentazione estendentesi in direzione longitudinale della barra di serraggio, il che è di per sè noto, i canali di alimentazione trovandosi però fra la superficie di serraggio della barra di serraggio e la cartuccia valvolare. In questa maniera viene creata una barra di serraggio di struttura molto piatta che può presentare un peso relativament e basso per unità di 1unghezza.
In un esempio di realizzazione il canale di alimentazione presenta un by-pass che porta all’aperto o rispettivamente nella zona di serraggio di una ventosa di blocco. In questo esempio di realizzazione la cartuccia valvolare deve essere dotata soltanto ancora della valvola di non ritorno, non però più di un by-pass. Questo by-pass può essere formato da un foro nella barra di serraggio.
Preferibi lment e si intersecano i canali di alimentazione e il foro per' la cartuccia valvolare. In questa maniera viene realizzato un collegamento semplice della cartuccia valvolare con i canali di alimentazione.
Un ulteriore vantaggio è da vedere nel fatto che la prima apertura di entrata è collegata con un canale che si trova sostanzialmente nella linea centrale verticale della barra di serraggio e sbocca nella superficie di serraggio. Questo canale sboccante nel centro permette una conf ormaz i one simmetrica della ventosa di blocco che può essere quindi anche collocato sfalsata di 180° sulla superficie di serraggio della barra di serraggio.
Con preferenza la barra di serraggio è un profilato estruso. Questo permette una fabbricazione economica e semplice della barra di serraggio, per esempio in alluminio.
Ulteriori vantaggi, caratterist iche e dettagli dell’invenzione risultano dalle rivendicazioni dipendenti e dalla descrizione che qui segue, in cui con riferimento al disegno sono rappresentati nel dettaglio tre esempi di realizzazione particolarmente preferiti dell’invenzione. Nel disegno mostrano, la figura 1 una sezione trasversale attraverso una cartuccia valvolare, inserita in una barra di serraggio, secondo una prima forma di reaiizzazione con una ventosa di blocco montata sulla barra di serraggio;
la figura 2 una sezione trasversale attraverso una seconda forma di realizzazione di una cartuccia valvolare;
la figura 3 una sezione trasversale attraverso una cartuccia valvolare secondo una terza forma di realizzazione.
Nella figura 1 nella sezione trasversale è rappr esentata una barra di serraggio 1 sulla cui superficie di serraggio 2 è montata una ventosa di blocco 3. La barra di serraggio 1 è costituita da un profilato estruso e presenta sulle sue superfici laterali 4 e 5 come pure sul suo lato inferiore 6 scanalature di fissaggio 7. Inoltre le pareti laterali della barra di serraggio 1 sono dotate di aperture 8 che si estendono in direzione longitudinale e dalle quali possono essere condotti mezzi operativi. La barra di serraggio 1 presenta inoltre una apertura centrale 9 per la riduzione del peso.
Nella barra di serraggio 12 è inserita una cartuccia valvolare 10 che presenta a tale scopo un faro a gradini 11. Il foro a gradini 11 si estende, visto dalla superficie laterale 4, trasversale alla direzione longitudinale della barra di serraggio 1, cioè trasversale alla verticale e all’ortogonale del piano del disegno. Questo ha il vantaggio sostanziale che anche nel caso di una barra di serraggio 1, fissata tramite le scanalature di fissaggio 7 o in altra maniera, la cartuccia valvolare 10 è accessibile e può essere smontata senza problemi attraverso la superficie laterale 4. A tale scopo deve essere liberato soltanto un anello di sicurezza 12 e la cartuccia valvolare 10 può essere estratta dal foro a gradini 11.
La cartuccia valvolare 10 presenta un primo corpo otturatore 13 sotto forma di un pistone 14. Questo pistone 14 è rappresentata nella sua posizione aperta, in cui esso collega una prima apertura di entrata 15 con una prima apertura di uscita 16. Queste due aperture 15 e 16 si trovano all’inizio e alla fine di un primo canale di flusso 17 che si estende coassiale con l’asse 1Θ della cartuccia valvolare 10. Le aperture 15 e 16 si estendono radiali all’asse 18 della cartuccia valvolare 10, l’apertura 16 essendo prevista addirittura ad entrambi i lati del corpo 34. Le aperture 15 e 16 sboccano in scanalature perimetrali 13 e 20 sul lato esterno 21 del corpo valvolare 34 della cartuccia valvolare 10. In aggiunta ad entrambe le scanalature perimetrali 19 e 20 il lato esterno 21 è dotato di una ulteriore scanalatura perimetrale 22, in cui sbocca una seconda apertura di uscita 23 di un secondo canale di flusso 24. Questo secondo canale di flusso 24 si estende parimenti coassiale con l’asse 18 della cartuccia valvolare 10. Le scanalature perimetrali 19, 20 e 22 sono fra loro pneumaticamente separate tramite anelli torici, in particolare 0-ring 25.
Nel secondo canale di flusso 1 che sbocca coassialmente tramite una seconda apertura di entrata 26 dal corpo valvolare 21, si trova un secondo corpo otturatore 27 sotto forma di una sfera 2Θ. Questa sfera 2Θ chiude tramite una sede valvolare conica 29 il secondo canale di flusso 24.
fll di sotto della sfera 28 si trova un by-pass 30 che è deviato rispetto al secondo corpo otturatore 27. Tramite questo by-pass 30, che presenta un’alta resistenza al flusso, sono fra loro permanentemente collegate la seconda apertura di entrata 26 e la seconda apertura di uscita 23. ftl di sopra della sfera 28 si trova un canale di collegamento 31 che collega pneumaticamente la seconda apertura di entrata 26 con una camera operativa 32 posteriormente al pistone 14. Nel disegno è visibile che il primo canale di flusso 17 è chiuso a tenuta tramite un tappo a vite 33. Con tappo a vite tolto 33 il pistone 14 può essere tolto dal corpo valvolare 34. Direttamente posteriormente alla seconda apertura di entrata 26 si trova un filtro 36 fissato tramite un anello di sicurezza 35. Dopa asportazione dell’anello di sicurezza 35 e del filtro 36 la valvola 38 può essere tolta dal corpo valvolare 34. Il tappo di chiusura 33, rappresentato nel disegno, è un tappo a vite. Sarebbe però anche pensabile impiegare un tappo di chiusura liscio che è dotato di un O-ring disposto sul suo perimetro, à inserito in un foro ed è assicurato tramite un anello di sicurezza. Questo tappo può presentare un foro cieco che è dotato di una filettatura interna e in cui dall’esterno è avvitabile un perno filettato, attraverso il quale 1’ intera cartuccia valvolare 10 è estraibile dalla barra di serraggio 1.
Nel disegno è visibile che la barra di serraggio 1 è dotata di due canali di alimentazione 37 e 38. Questi canali di a limentazione 37 e 38 si estendono in direzione longitudinale della barra di serraggio 1 e sono conformati sotto forma di aperture longitudinali in un solo pezzo con questo. Il foro a gradini 11 interseca ortogonalmente i canali di alimentazione 37 e 38. La posizione di entrambi i canali 37 e 38 è scelta in modo che, con cartuccia valvolare 10 inserita nel foro a gradini 11, le scanalature perimetrali 20 e 22 e quindi la prima apertura di uscita 16 e la seconda apertura di uscita 23 siano pneumaticamente collegate con questi canali 37 e 38. La scanalatura perimetrale 19 sbocca in un canale 40 che si trova nel piano centrale 39 della barra di serraggio 1 e porta sopra un canale 45 verso la superficie di serraggio 41 della ventosa di blocco 3.
La seconda apertura di entrata £6 sbocca in un canale 42 che sbocca sostanzialmente nella zona di bordo nella superficie di serraggio 2 della barra di serraggio 1. Questa conformazione ha il vantaggio sostanziale che la ventosa di blocco 3 è divisibile in corrispondenza del suo lato inferiore 43 con due guarnizioni sostanzialmente anulari 44 e 45 in due camere 48 e 47. La camera 46 è chiusa pneumaticamente verso l’esterno, mentre invece la camera 47 sbocca attraverso un canale centrale 48 sulla superficie di serraggio 41 della ventosa di blocco 3. Questa struttura simmetrica permette che la ventosa di blocco possa essere montata anche, ruotata di 180°, sulla superficie di serraggio 2 della barra di serraggio 1.
Qui di seguito sarò descritto il funzionamento del dispositivo. Il serraggio della ventosa di blocco 3 sulla superficie di serraggio 2 della barra di serraggio 1 avviene per il fatto che dopo il montaggio della ventosa di blocco 3 sulla superficie di serraggio 2 sul canale di alimentazione 38 viene applicata una depressione. In questa maniera alla camera 46 che si estende anulare attorno alla camera 47, viene applicata una depressione tramite il canale 42, la seconda apertura di entrata 26, il secondo canale di flusso 24, la seconda apertura di uscita 23 e la scanalatura perimetrale 22, per cui viene aspirata la ventosa di blocco 3. Poiché fra la seconda apertura di entrata 26 e la seconda apertura di uscita 23 esiste una leggera press ione differenziale e quindi soltanto poca aria passa sulla sfera 2Θ, questa non viene spostata nella sede valvolare 29. RI posto di una camera anulare 46 la camera contrapposta può essere alimentata anche attraverso un canale di compensazione (non rappresentato), previsto nella ventosa di blocco 3, con una depressione.
Attraverso il canale di collegamento 31 viene aspirata inoltre aria dalla camera operativa 32, per cui il pistone 14 viene mosso dalla sua posizione di riposo, sinistra, non rappresentata nel disegno, nella sua posizione operativa, destra, rappresentata nel disegno. Cosi esso apre prima la prima apertura di uscita 16, per cui il canale di alimentazione 37 viene collegato attraverso la scanalatura perimetrale 20 con il primo canale di flusso 17. Successe ivamente il pistone 14 apre la prima apertura di entrata 15 e collega in questa maniera il primo canale di flusso 17 con la scanalatura perimetrale 19, il canale 40 e il canale 4Θ in modo che con applicazione di una depressione nel canale di alimentazione 37 tramite la superficie di serraggio 41 può essere aspirato un oggetto.
Se alla superficie di serraggio 2 della barra di serraggio 1 non è applicata alcuna ventosa di blocco 3, allora all’appi icazione di una depressione al canale di alimentazione 38 esiste una grande depressione differenziale fra la prima apertura di uscita 23 e la seconda apertura di entrata 26, che provoca una alta portata di massa d’aria che sposta la sfera 28 nella posizione, rappresentata nel disegno, sulla sede valvolare 29. In questa posizione la sfera 28 intercetta il secondo canale di flusso 24, in modo che soltanto ancora attraversa il by-pass 30 aria venga aspirata dal canale 42. Questa portata di massa d’aria è però trascurabilmente bassa. Poiché al canale 42 è applicata la pressione ambientale, attraverso il canale 31 non viene aspirata alcuna aria dalla camera operativa 32 e il pistone 14 rimane nella sua posizione di riposo, sinistra, non rappresentata nel disegna, e chiude cosi la prima apertura di uscita 16 e la prima apertura di entrata 15.
Se durante la lavorazione degli oggetti serrati, per esempio pannelli in legno o simili, il canale 42 viene per svista chiuso, per esempio da scarti di lavorazione, allora può succedere che attraverso il bypass 30 il canale 42 venga alimentato con depressione, cioè aria venga aspirata da questo canale 42. Questo significa che anche attraverso il canale 31 aria viene aspirata dalla camera operativa 3£ e che per via della depressione cosi risultante il pistone 14 viene mosso in fuori uscita dalla sua posizione di riposo. Così il pistone 14 apre la prima apertura di uscita 16 e collega in questa maniera il primo canale di flusso 17 con il canale di alimentazione 37. fi questo canale di alimentazione 37 è però applicata anche una depressione che agisce sulla superficie del pistone, rivolta al primo canale di flusso 17. Poiché questa depressione è maggiore rispetto alla depressione nella camera operativa 32, il pistone 14 rimane in questa posizione cosicché non viene aperta la prima apertura di entrata 15. Se il canale 42 viene collegato di nuovo con l’ambiente circostante, per esempio con allontanamento dello scarto di lavorazione, la depressione crolla nella camera operativa 32 e il pistone 14 viene spostato di nuovo di ritorno nella sua posizione di riposo. La prima apertura di entrata 15 rimane cosi chiusa in ogni caso.
Le cartucce valvolari 10, mostrate nella figura £ e 3, presentano inserti valvolari 49 che si estendono coassiali con l’asse 1Θ. Tramite l’inserto valvolare 49 è chiuso a tenuta il primo canale di flusso 17. Con inserto valvolare tolto 49 il pistone 14 può essere tolto dal carpo valvolare 34. L’inserto valvolare 49 viene fissato per mezzo di un anello di sicurezza 50. L’inserto valvolare 49 presenta un foro cieco 52 che è dotato di una filettatura interna 51 e in cui è avvitabile dall’esterno un perno filettata, tramite il quale è estraibile l’intera cartuccia valvolare 10 dalla barra di serraggio 1.
Il canale di alimentazione 3S è collegato con un bypass 53 che è deviato attorno al secondo corpo di chiusura 27 e sbocca sulla superficie di serraggio 2 (figura 2) o in canale 42 (figura 3).

Claims (22)

  1. R I VE N D I C A Z I O N I 1. Cartuccia valvolare con un corpo valvolare (34), con un primo e con un secondo corpo otturatore (13 e 27) mobilmente supportato nel corpo valvolare (34), con un primo e un secondo canale di flusso (17 e £4) con rispettivamente almeno una apertura di entrata (15 e 26) e una apertura di uscita (16 e 23), il primo corpo otturatore (13) collegando in una delle sue posizioni terminali l’apertura di entrata (15) del primo canale di flusso (17) con l’apertura di uscita (16) del primo canale di flusso (17) e il secondo corpo otturatore (27) chiudendo il seconda canale a partire da una determinata differenza di pressione o portata di massa d’aria nel secondo canale di flusso (24), caratterizzata dal fatto che la cartuccia valvolare (10) è un elemento tornito e i canali di flusso (17 e 24) sono orientati coassiali con l'asse (10) della cartuccia valvolare (10).
  2. 2. Cartuccia valvolare secondo la rivendicazione 1, caratterizzata dal fatto che il corpo valvolare (34) è in un solo pezzo.
  3. 3. Cartuccia valvolare secondo la rivendicazione 1 o 2, caratterizzata dal fatto che la direzione di movimento del primo corpo otturatore (13) si estende parallelamente, in particolare coassialmente, all’asse (18) della cartuccia valvolare (10).
  4. 4. Cartuccia valvolare secondo una delle precedenti rivendicazioni, caratterizzata dal fatta che le direzioni di movimento di entrambi i corpi otturatori (13 e £7) sono parallele fra loro, in particolare uguali.
  5. 5. Cartuccia valvolare seocndo una delle precedenti rivendicazioni, caratterizzata dal fatto che la prima apertura di entrata (15) e/o la prima apertura di uscita (16) e/o la seconda apertura di uscita (23) si estendono radiali all’asse (18) della cartuccia valvolare (10).
  6. 6. Cartuccia valvolare secondo una delle precedenti rivendicazioni, caratterizzata dal fatto che è previsto un by-pass (30), in particolare regolabile, il quale è deviato attorno al secando corpo otturatore (27) e la cui resistenza al flusso é maggiore rispetto alla resistenza a flusso del secondo canale di flusso (24), aperto.
  7. 7. Cartuccia valvolare secondo una delle rivendicazioni precedenti, caratterizzata dal fatto che nella posizione di apertura del primo corpo otturatore (13), in cui la prima apertura di entrata (15) è collegata con la prima apertura di uscita (16), la distanza fra la prima apertura di entrata (15) e il corpo otturatore (13) è minore rispetto alla distanza fra la prima apertura di uscita (16) e il carpo otturatore (13).
  8. 8. Cartuccia valvolare secondo una delle precedenti rivendicazioni, caratterizzata dal fatto che i canali di flusso (17 e 24) si estendono paralleli all’asse (18) della cartuccia valvolare (IO).
  9. 9. Cartuccia valvolare secondo una delle precedenti rivendicazioni, caratterizzata dal fatto che l’apertura di uscita (23) si trova in collegamento con un canale di alimentazione (38) di una barra di serraggio (1).
  10. 10. Barra di serraggio (1) per serrare pezzi da lavorare, in particolare in una macchina per la lavorazione del legno, la bat'ra di serraggio (1) presentando almeno una superficie di serraggio piana (2) per una ventosa di blocco (3) e nella barra di serraggio (1) essendo inseribile una cartuccia valvolare (10) con un corpo valvolare (34), con un primo e un secondo corpo otturatore (13 e 27) mobilmente supportato nel corpo valvolare (34), con un primo e un secondo canale di flusso (17 e 24), con rispettivamente almeno una apertura di entrata (15 e 26) e una apertura di uscita (16 e 23), il primo corpo otturatore (13) in una delle sue posizioni terminali collegando l’apertura di entrata (15) del primo canale di flusso (17) con l’apertura di uscita (16) del primo canal e di flusso (17) e il secondo corpo otturatore (27), chiudendo il secondo canale di flusso (24) a partire da una determinata differenza di pressione o portata di massa d’aria nel secondo canale di flusso (24)
  11. 11. Barra di serraggio (1) secondo la rivendicazione 10, caratterizzata dal fatto che viene impiegata una cartuccia valvolare (10) secondo una delle rivendicazioni da 1 a 9.
  12. 12. Barra di serraggio secondo la rivendicazione 10 o 11, caratterizzata dal fatto che la cartuccia valvolare (10) è inseribile in un foro, in particolare in un fora a gradini (11).
  13. 13. Barra di serraggio secando una delle rivendicaz ioni 10 o 12, caratt erizzata dal fatto che la cartuccia valvolare inserita (10) è assicurata tramite un anello di sicurezza (12).
  14. 14. Barra di serraggio secondo una delle rivendicazioni da 10 a 13, caratterizzata dal fatto che entrambe le aperture di uscita (16 e 23) della cartuccia valvolare (10) sboccano in rispettivamente un canale di alimentazione (37 e 38) estendentesi in direzione longitudinale della barra di serraggio (1) e i canali di alimentazione (37 e 38) trovandosi fra la superficie di serraggio (2) e la cartuccia valvolare (10).
  15. 15. Barra di serraggio secondo la rivendicazione 14, caratterizzata dal fatto che i canali di alimentazione (37 e 38) intersecano il foro (11) per la cartuccia vaivo lare (10).
  16. 16. Barra di serraggio secondo la rivendicazione 14 o 15, caratterizzata dal fatto che il canale di alimentazione (38) presenta un by-pass (53) che porta all’aperto o rispettivamente nella zona di serraggio di una ventosa di blocco.
  17. 17. Barra di serraggio secondo la rivendicazione 16, caratt erizzata dal fatto che il by-pass (53) è un foro.
  18. 18. Barra di serraggio secondo la rivendicazione 16 o 17, caratterizzata dal fatto che il by-pass (53) si estende ortogonale all’asse (18) della cartuccia valvolare (10) e all’asse del canale di alimentazione (38) .
  19. 19. Barra di serraggio secondo una delle rivendicazioni da 16 a 18, caratterizzata dal fatto che il by-pass (53) collega il canale di alimentazione (38) con un canale (42) che sbocca nella superficie di serraggio (£) della barra di serraggio (1). £0.
  20. Barra di serraggio secondo una delle rivendicazioni da 10 a 19, caratterizzata dal fatto che la prima apertura di entrata (15) è collegata con un canale (40) che si trova sostanzialmente nella linea verticale (39) della barra di serraggio e sbocca nella superficie di serraggio (2).
  21. 21. Barra di serraggio secondo una delle rivendicazioni da 10 a 20, caratterizzzata dal fatto che la barra di serraggio (1) è un profilato estruso.
  22. 22. Impiego di una cartuccia valvolare (10) secondo una delle rivendicazioni da 1 a 9 e/α di una barra di serraggio (1) secondo una delle rivendicazioni da 10 a 21 in un dispositivo di serraggio sottovuoto per il posto del pezzo da lavorare di una macchina utensile, in particolare per la lavorazione di pezzi sotto forma di pannelli in legno o in materiali analoghi al legno.
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