ITBS20140009U1 - Dispositivo e assieme per la compattazione di rifiuti solidi - Google Patents

Dispositivo e assieme per la compattazione di rifiuti solidi

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ITBS20140009U1
ITBS20140009U1 ITBS2014U000009U ITBS20140009U ITBS20140009U1 IT BS20140009 U1 ITBS20140009 U1 IT BS20140009U1 IT BS2014U000009 U ITBS2014U000009 U IT BS2014U000009U IT BS20140009 U ITBS20140009 U IT BS20140009U IT BS20140009 U1 ITBS20140009 U1 IT BS20140009U1
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DESCRIZIONE
Il presente trovato riguarda un dispositivo ed un assieme per la compattazione di rifiuti solidi.
È diffuso l’impiego dei compattatori di rifiuti solidi, ad esempio urbani. Tali compattatori si avvalgono di mezzi meccanici (ad esempio pale, coclee oppure sistemi a cassetto) per comprimere i rifiuti in modo da ridurne il volume complessivo, e consentire lo stoccaggio di maggiori quantità di immondizie in un medesimo spazio. È altresì noto l’utilizzo di compattatori mono-rifiuto, ovvero delegati a comprimere una sola varietà di immondizie.
Con l’aumentata sensibilità delle amministrazioni pubbliche e dei cittadini alla raccolta differenziata, il sistema tradizionale di raccolta mono-rifiuto si rivela tuttavia insoddisfacente, soprattutto in quanto lo smaltimento per tipologia comporterà un aumento di apparecchiature per la compattazione corrispondente al numero di varietà del rifiuto.
È evidente che ciò comporta svantaggi sia dal punto di vista degli ingombri complessivi, ad esempio in corrispondenza delle isole ecologiche di raccolta, sia dal punto di vista energetico.
Il presente trovato si colloca quindi nel precedente contesto, proponendosi di fornire un dispositivo adatto a coniugare la compattazione di una pluralità di rifiuti attraverso un ingombro di macchina sostanzialmente corrispondente ai sistemi tradizionali. Tale obiettivo è raggiunto mediante un dispositivo secondo la rivendicazione 1 e mediante un assieme secondo la rivendicazione 10. Le rivendicazioni da queste dipendenti mostrano varianti di realizzazione preferite.
L’oggetto del presente trovato verrà ora descritto nel dettaglio, con l’ausilio delle tavole allegate, in cui: - le figure 1 e 2 rappresentano due viste prospettiche opposte (dalla parte del bacino di carico) dell’assieme oggetto del presente trovato, in accordo ad una possibile variante;
- la figura 2a illustra un ingrandimento della zona evidenziata di figura 2;
- le figure 3 e 4 mostrano rispettivamente una vista laterale ed una vista frontale dell’assieme di figura 1 o 2;
- le figure 5, 6 e 7 rappresentano sezioni rispettivamente lungo i piani V-V, VI-VI e VII-VII indicati nelle figure 3 e 4;
- le figure 8, 9 e 10 mostrano una vista frontale e due viste prospettiche della parte posteriore dell’assieme di figura 1 o 2, laddove nelle figure 9 e 10 sono visibili aperture di scarico-rifiuti;
- le figure 11, 12 e 13, 14 rappresentano a coppie una prima ed una seconda pala in vista laterale e prospettica, secondo una possibile forma di realizzazione, utilizzabili nel precedente assieme, laddove la semi-pala della prima coppia di rappresentazioni è in una configurazione estesa, mentre la semi-pala della seconda coppia di figure è in configurazione compatta.
In riferimento alle tavole suddette, con il numero di riferimento 100 si è contraddistinto, nella sua totalità, un assieme di compattazione di rifiuti solidi, ad esempio urbani.
In accordo ad una forma di realizzazione preferita, l’assieme oggetto del presente trovato è scarrabile, ovvero presenta caratteristiche, ad esempio dimensioni e/o ingombro, tali da essere trasportato/movimentato. Ad esempio, tale assieme è idoneo ad essere posizionato in corrispondenza di un’isola ecologica fino al suo riempimento, e ad essere rimosso da tale isola, ad esempio da un mezzo pesante, nel momento in cui non è più in grado di ricevere ulteriori rifiuti.
Tale assieme 100 comprende un contenitore di raccolta 12 di un rifiuto solido, ed almeno un dispositivo per la compattazione 1, come descritto a seguire, avente i propri bacini di carico 2, 2’ funzionalmente adibiti per il riempimento del contenitore 12.
In altre parole, il primo 26 ed il secondo 26’ vano interno sono rispettivamente alimentabili attraverso il primo 2 ed il secondo 2’ bacino di carico.
In tal modo, in sostanza, i rifiuti solidi vengono caricati nel contenitore di raccolta 12 attraverso i bacini di carico 2, 2’; nelle fasi iniziali di riempimento del contenitore di raccolta 12, i rifiuti vengono solamente movimentati dal dispositivo 1 ai vani interni delimitati dal contenitore, ciascuno comunicante con il proprio bacino di carico.
Di preferenza, i bacini di carico sono divisi in modo che i rifiuti collocati in uno di essi non possano giungere nell’altro bacino. Ancora più preferibilmente, i vani interni 26, 26’ sono tra loro divisi in modo stagno.
Successivamente, quando il contenitore 12 inizia ad essere parzialmente pieno, l’introduzione di ulteriori rifiuti al suo interno avviene con maggiore sforzo. Pertanto, attraverso lo sforzo di tale introduzione, si verifica la compattazione del rifiuto già contenuto nei vani interni 26, 26’ e simultaneamente degli ulteriori rifiuti che devono essere ivi introdotti. In tal modo, l’assieme è idoneo a caricare elevate quantità di rifiuto.
Ad esempio, secondo le forme di realizzazione mostrate nelle tavole, i vani interni 26, 26’ sono di volume reciprocamente diverso.
Preferibilmente, per le varianti che prevedono un assieme scarrabile, il dispositivo 1 potrebbe essere munito frontalmente di un elemento di trascinamento o sollevamento 42, adatto ad essere accoppiato ad un organo di trascinamento o sollevamento di un veicolo appositamente attrezzato (non illustrato) per la movimentazione di tale assieme di compattazione.
Secondo una forma di realizzazione, il dispositivo 1 è collegabile funzionalmente al contenitore di raccolta 12 presso una sede di collegamento 24, ad esempio a valle rispetto alla direzione di spostamento dei rifiuti, in maniera rilasciabile. Preferibilmente, tale collegamento avviene in maniera inamovibile, ad esempio per saldatura oppure accoppiamento geometrico.
Il dispositivo 1 comprende quindi almeno il primo 2 ed il secondo 2’ bacino di carico dei rifiuti, ciascuno delimitato da una parete di fondo 4, 4’ almeno parzialmente concava, e sponde 6, 8, 16 raccordate lateralmente alle pareti di fondo 4, 4’.
Nelle forme di realizzazione mostrate, il dispositivo 1 comprende una coppia di sponde esterne 6, 8, ed una sponda intermedia 16 compresa tra le sponde esterne e che separa i due bacini di carico 2, 2’.
Nello specifico, almeno una coppia di sponde 6, 8 (e preferibilmente tutte le suddette sponde) si sviluppa in modo continuo dalla parete di fondo 4, 4’, ad una quota superiore rispetto al livello massimo dei rifiuti solidi nel bacino 2, 2’.
Preferibilmente, i bacini di carico 2, 2’ sono a tenuta, sicché i liquidi eventualmente contenuti nel rifiuto solido, ad esempio reflui, liquami acquosi oppure organici, non possono né fuoriuscire da tali vani né transitare da un bacino all’altro.
Secondo la forma di realizzazione mostrata, uno o entrambi i bacini di carico sono delimitati, dalla parte opposta rispetto alla sede di collegamento 24 oppure al contenitore di raccolta 12, da una parete frontale 44, che è preferibilmente raccordata alla parete di fondo 4, 4’.
Vantaggiosamente, la parete frontale 44 si sviluppa sostanzialmente fino alla medesima quota delle sponde 6, 8, 16, di preferenza almeno alla quota delle sponde esterne 6, 8. Opzionalmente, la parete frontale 44 potrebbe delimitare almeno una finestra di ispezione 46 del bacino di carico.
Il dispositivo 1 comprende inoltre una pala compattatrice 10, 10’ montata in ciascun bacino di carico 2, 2’ in modo ruotabile attorno ad almeno un asse di rotazione X, X’ in modo da movimentare i rifiuti dai suddetti bacini 2, 2’ al contenitore di raccolta 12.
Nella variante mostrata nella figura 5, ciascuna pala compattatrice comprende un proprio asse di rotazione, sebbene tali assi siano tra loro sostanzialmente paralleli. Tale allestimento non deve tuttavia essere ritenuto limitativo dello scopo del presente trovato. Secondo una forma di realizzazione, almeno una pala compattatrice è girevole in maniera radente sulla parete di fondo 4, 4’ e, vantaggiosamente, anche sulle sponde 6, 8, 16.
Di preferenza, almeno una pala compattatrice (ad esempio entrambe) comprende almeno una porzione a nido d’ape 48 o munita di nervature, ad esempio in modo da irrigidirne la struttura.
Ancora più preferibilmente, almeno una pala compattatrice 10, 10’ (vantaggiosamente entrambe) è telescopica, ovvero comprende una prima 50 ed una seconda 52 semi-pala una delle quali scorrevole rispetto all’altra. Ad esempio, tale scorrimento avviene in una direzione sostanzialmente perpendicolare al rispettivo asse di rotazione X, X’.
Ad esempio, la porzione a nido d’ape 48 è disposta almeno in parte sulla semi-pala 52 mobile, e preferibilmente coincide con quest’ultima.
Il dispositivo 1 in accordo a tale variante è vantaggiosamente provvisto di almeno una guida di traslazione 54, 54’, solidale in rotazione alla pala compattatrice, adatta a guidare estensioni oppure contrazioni di tale pala. Preferibilmente, è prevista una coppia di guide 54, 54’ per condurre i movimenti della pala 10, 10’ o della pluralità di esse.
Perciò, almeno una pala compattatrice è movibile tra una configurazione compatta (ad esempio mostrata nelle figure 6 e 14), in cui le suddette semi-pale sono almeno parzialmente sovrapposte, ed una configurazione estesa (figure 7 e 12), in cui le semi-pale sono sfalsate lateralmente in modo prevalente.
Nella forma di realizzazione mostrata, la coppia di guide di traslazione 54, 54’ è disposta in corrispondenza di estremità laterali della pala compattatrice 10, 10’ e, più precisamente, tali guide sono interposte tra le estremità laterali della pala compattatrice 10 e le sponde 6, 8, 16.
Secondo una variante preferita, è inoltre previsto un pistone di movimentazione 56 della pala telescopica, ed in particolare della seconda semi-pala 52, posizionato tra le sponde (ad esempio 6, 16 e/oppure 16, 8) per promuovere la conversione della pala compattatrice tra la configurazione estesa e la configurazione contratta. Di preferenza, ciascuna pala telescopica comprende un proprio pistone di movimentazione.
Vantaggiosamente, il pistone di movimentazione è solidale in rotazione alla pala telescopica, ed eventualmente alle summenzionate guide.
Secondo una forma di realizzazione preferita, la pala compattatrice è inserita in modo girevole su una porzione superiore di estremità, ad esempio ribassata (figura 2a), di almeno una sponda.
In altre parole, almeno una delle sponde è sagomata superiormente con una sede 58 per accogliere in modo ruotabile una porzione della pala 10. Preferibilmente, tale sede 58 è ribassata in modo da contenere almeno parzialmente una porzione superiore della pala compattatrice 10.
Una forma di realizzazione preferita della pala prevede che essa sia raccordata prossimalmente, rispetto all’asse di rotazione X, X’, ad un elemento trasversale di trasmissione 60 che realizza l’appoggio sulla sponda 6, 8, 16. Vantaggiosamente, l’elemento trasversale di trasmissione 60 è di forma sostanzialmente tubolare, ed è ad esempio montato coassialmente rispetto all’asse X. Ciascuna pala compattatrice 10, 10’ comprende inoltre un unico braccio di trasmissione 18, 18’ (ad esempio disposto lateralmente), mentre il dispositivo 1 comprende gruppi cilindro-pistone 14, 14’ agenti sulle pale compattatrici 10, 10’ attraverso tali bracci 18, 18’ in modo da promuovere la rotazione delle pale.
Secondo le varianti mostrate, i bracci di trasmissione 18, 18’ sono disposti lateralmente, da lati opposti dei bacini di carico 2, 2’.
Opzionalmente, uno o entrambi i gruppi 14, 14’ sono idraulici oppure pneumatici. A tal proposito, il gruppo cilindro-pistone 14, 14’ potrebbe essere alimentato attraverso una valvola rigenerativa 64.
Pertanto, tale variante prevede che le semi-camere di cilindro del gruppo cilindro-pistone 14, 14’, divise dal pistone accolto scorrevolmente all’interno del cilindro (ad esempio a doppio effetto e singolo stelo), siano collegate tra loro tramite un condotto esterno al cilindro, in modo da consentire diverse velocità di movimentazione della pala in funzione del tipo di lavoro da essa svolta.
Infatti, quando la pala compattatrice 10, 10’ deve compattare il rifiuto (come ad esempio schematizzato in figura 7) è importante che il gruppo cilindro pistone sprigioni un’elevata forza; al contrario, quando la pala deve essere riportata nella posizione di partenza (figura 6), è fondamentale che il movimento avvenga rapidamente, ad esempio per ridurre i tempi morti di funzionamento.
Secondo una variante vantaggiosa, ciascun braccio di trasmissione 18, 18’ si sviluppa in una direzione radiale rispetto all’asse di rotazione X, X’ della propria pala compattatrice 10, 10’.
Nelle varianti mostrate, almeno un gruppo cilindropistone 14, 14’ lavora sul rispettivo braccio 18, 18’ in corrispondenza di una porzione di estremità libera di quest’ultimo.
Preferibilmente, al fine di movimentare il rifiuto, almeno un gruppo cilindro-pistone 14, 14’ lavora in trazione, vale a dire che la compattazione avviene tramite un avvicinamento tra le estremità opposte del cilindro e del pistone.
Secondo diverse forme di realizzazione, le pale compattatrici 10, 10’ potrebbero essere azionabili in modo indipendente (come ad esempio schematizzato nella figura 1), oppure in modo sostanzialmente sincrono.
Opzionalmente, al fine di coordinare i movimenti delle pale 10, 10’, il dispositivo 1 potrebbe comprendere mezzi di gestione e controllo 66 operativamente collegati ai gruppi cilindro-pistone 14, 14’ e/o ai pistoni di movimentazione 56 di ciascuna pala.
Secondo una forma di realizzazione, il braccio di trasmissione 18, 18’ è mobile lungo una superficie esterna 62 di almeno una coppia di sponde 6, 8, opposta alla superficie che si affaccia al bacino di carico. Di preferenza, almeno un braccio di trasmissione 18, 18’ ed almeno un gruppo cilindro-pistone 14, 14’ sono posizionati al di fuori dei bacini di carico 2, 2’.
Nella variante mostrata, almeno un gruppo cilindropistone 14, 14’ è imperniato in corrispondenza di una porzione di basamento 20, 20’ di detto dispositivo.
Secondo una forma di realizzazione, la porzione di basamento 20, 20’ è posta in corrispondenza della zona di separazione tra il dispositivo 1 ed il contenitore di raccolta 12.
Preferibilmente, la porzione di basamento 20, 20’ è spostata verso la sede di collegamento 24 per il contenitore di raccolta 12, rispetto ad un piano verticale passante per l'asse di rotazione X, X’.
In accordo ad una variante ulteriore, la porzione di basamento 20, 20’ è sostanzialmente allineata al suddetto piano verticale.
Secondo una forma di realizzazione di particolare vantaggio, almeno un gruppo cilindro-pistone 14, 14’ è impegnato da un lato, in modo ruotabile, in una biforcazione distale 22, 22’ del braccio di trasmissione 18, 18’.
Perciò, tale variante prevede che il braccio di trasmissione 18, 18’ sia munito della biforcazione distale 22, 22’ in corrispondenza della propria estremità libera, tale biforcazione trattenendo in modo ruotabile il gruppo cilindro-pistone (ad esempio lo stelo 68 del pistone nelle varianti mostrate).
Secondo una forma di realizzazione preferita, il contenitore di raccolta 12 delimita almeno un’apertura di scarico-rifiuti 28, 28’, vantaggiosamente opposta ai bacini di carico, chiusa a tenuta tramite un portellone 30, 30’ mobile.
Di preferenza è prevista una siffatta apertura 28, 28’ per ciascun vano interno 26, 26’. A tal proposito, l’apertura o la chiusura di ciascuna apertura di scarico-rifiuti 28, 28’ potrebbe essere effettuata in maniera indipendente, ad esempio comandando tali operazioni tramite i summenzionati mezzi di gestione e controllo 66.
In merito all’ottenimento della tenuta, tra il contenitore di raccolta 12 ed il portellone 30, 30’ (o la pluralità di essi) potrebbero essere interposti uno o più elementi di tenuta 32, 32’, disposti in corrispondenza di soli tre lati del suddetto di ciascun portellone.
Di preferenza, i lati consistono in un lato inferiore e in due lati verticali che si sviluppano verso l’alto da tale lato inferiore.
Secondo una variante vantaggiosa, il portellone 30, 30’ è vincolabile al contenitore di raccolta 12 tramite almeno un gancio o chiavistello 34, ed è movimentabile tramite mezzi di movimentazione 36 collegati meccanicamente al chiavistello per consentire/impedire il movimento di detto portellone 30, 30’. Ad esempio, i mezzi di movimentazione 36 potrebbero essere funzionalmente collegati ai mezzi di gestione e controllo 66.
Più precisamente, i mezzi di movimentazione 36 comprendono almeno un attuatore lineare 38, 38’ (ad esempio di tipo idraulico oppure pneumatico) agente tra il contenitore di raccolta 12 ed il portellone 30, 30’, un’estremità di tale attuatore essendo imperniata su un elemento mobile di trasmissione 40, 40’ del portellone, che trasmette il movimento dell’attuatore lineare al gancio o chiavistello 34.
Secondo una variante, l’elemento mobile di trasmissione 40, 40’ è collegato al gancio o chiavistello 34 tramite almeno un tirante 72, 72’ o simili.
In merito alla connettività dell’elemento mobile di trasmissione 40, 40’, esso potrebbe essere incernierato al portellone 30, 30’ attorno ad un asse di rotazione parallelo e non coincidente rispetto all’asse di rotazione di tale elemento 40, 40’ rispetto all’attuatore lineare 38, 38’.
In conclusione si illustrerà, a puro titolo esemplificativo, il funzionamento di una pala compattatrice dell’assieme suddetto.
In una fase iniziale (figura 2, bacino di sinistra e figura 6), la pala compattatrice 10 è ruotata in una direzione opposta rispetto al contenitore di raccolta 12, in modo da favorire l’alimentazione del rifiuto del bacino di carico 2. In tale posizione, lo stelo 68 del gruppo cilindro-pistone 14 è sostanzialmente estratto dal proprio cilindro 70. Sempre allo scopo di favorire il caricamento del bacino 2, la seconda semi-pala 52 è nella configurazione contratta, almeno parzialmente sovrapposta alla prima semi-pala 50.
Dopo che la quantità di rifiuti nel bacino di carico ha raggiunto una certa quota (in ogni caso inferiore ad una quota predefinita), la seconda semi-pala 52 viene mossa nella configurazione estesa tramite il pistone di movimentazione 56, in modo da occludere l’apertura di accesso al bacino. Durante tale movimento, le guide di traslazione 54, 54’ conducono la semi-pala mobile.
Quando il bordo libero di tale semi-pala 52 ha raggiunto un finecorsa in corrispondenza della parete di fondo 4, viene azionato il rispettivo gruppo cilindro-pistone 14 per muovere la pala compattatrice 10; tale azionamento fa sì che il pistone sia condotto nel cilindro trascinando con se la biforcazione distale 22 del braccio di trasmissione 18. Il braccio agisce quindi su tale pala che sposta i rifiuti presenti nel bacino di carico 2 verso il vano interno 26 del contenitore di raccolta 12. Tale rotazione della pala 10 viene condotta dalle guide di traslazione 54, 54’, che irrigidiscono la struttura.
Successivamente, dopo che la pala è stata riportata nella configurazione compatta e ruotata come nella posizione di partenza, le operazioni descritte vengono ripetute fino al completo riempimento del vano interno 26 del contenitore di raccolta, e fino alla compattazione dei rifiuti ivi contenuti.
Le medesime operazioni descritte potranno essere effettuate dalla pala compattatrice 10’ per il riempimento dell’altro vano interno 26’.
Innovativamente, il dispositivo e l’assieme oggetto del presente trovato permettono di risolvere gli inconvenienti lamentati in relazione alla tecnica nota. Più precisamente, tale dispositivo/assieme è stato progettato per occupare uno spazio esterno non superiore ai sistemi tradizionali, e per svolgere in modo pratico ed efficiente la compattazione della pluralità di tipi di rifiuto ricevibili al suo interno. Vantaggiosamente, il dispositivo e l’assieme oggetto del presente trovato consentono di preservare l’integrità del cilindro e del pistone, garantendo un utilizzo più lungo rispetto ai compattatori della tecnica nota.
Vantaggiosamente, il dispositivo oggetto del presente trovato è idoneo ad evitare la fuoriuscita dei liquidi, ad esempio reflui, compresi o che si liberano del rifiuto solido durante la compattazione.
Vantaggiosamente, il dispositivo oggetto del presente trovato presenta un’elevata velocità di lavoro anche in presenza di pompe di piccole dimensioni. Pertanto, a parità di potenza necessaria, è possibile selezionare pompe più piccole in modo da ottenere un risparmio di investimento e di funzionamento.
Vantaggiosamente, il dispositivo e l’assieme oggetto del presente trovato sono trasportabili in modo che, una volta riempiti, possano essere avvicendati con grande rapidità a corrispondenti entità vuote.
Vantaggiosamente, la pala compattatrice oggetto del presente trovato è leggera, resistente e adatta ad essere prodotta in modo economico.
Vantaggiosamente, il dispositivo oggetto del presente trovato è estremamente solido e resistente.
Vantaggiosamente, il dispositivo oggetto del presente trovato è estremamente compatto, in virtù delle disposizioni discusse in precedenza.
Inoltre, i cinematismi adibiti alla movimentazione della pala compattatrice sono stati appositamente studiati per evitare il passaggio attraverso punti morti; in altre parole, il rischio di impuntamento del presente dispositivo è virtualmente assente in qualsiasi fase di funzionamento.
Alle forme di realizzazione del dispositivo e dell’assieme suddetti, un tecnico del ramo, al fine di soddisfare esigenze specifiche, potrebbe apportare varianti o sostituzioni di elementi con altri funzionalmente equivalenti.
Ad esempio, nonostante ciò sia da considerarsi un’evoluzione meno razionale di quanto illustrato in precedenza, una forma di realizzazione (non illustrata) prevede una coppia di bracci di trasmissione disposti, in corrispondenza della medesima estremità assiale della pala, parallelamente tra loro e agenti nel medesimo ruolo della biforcazione distale.
Anche tali varianti sono contenute nell’ambito di tutela come definito dalle seguenti rivendicazioni.
Inoltre, ciascuna variante descritta come appartenente ad una possibile forma di realizzazione è realizzabile indipendentemente dalle altre varianti descritte.

Claims (18)

  1. RIVENDICAZIONI 1. Dispositivo (1) per la compattazione di rifiuti solidi comprendente: - almeno un primo (2) ed un secondo (2’) bacino di carico dei rifiuti, ciascuno delimitato da: a) una parete di fondo (4, 4’) almeno parzialmente concava; e b) sponde (6, 8, 16) raccordate lateralmente alle pareti di fondo (4, 4’); - una pala compattatrice (10, 10’) montata in ciascun bacino di carico (2, 2’) in modo ruotabile attorno ad almeno un asse di rotazione (X, X’) in modo da movimentare i rifiuti da detti bacini (2, 2’) ad almeno un contenitore di raccolta (12), collegabile funzionalmente al dispositivo (1), ciascuna pala comprendendo un unico braccio di trasmissione (18, 18’); - gruppi cilindro-pistone (14, 14’) agenti sulle pale compattatrici (10, 10’) attraverso i bracci di trasmissione (18, 18’) in modo da promuovere la rotazione di dette pale.
  2. 2. Dispositivo secondo la rivendicazione 1, in cui i bracci di trasmissione (18, 18’) sono disposti lateralmente, da lati opposti dei bacini di carico (2, 2’).
  3. 3. Dispositivo secondo le rivendicazioni precedenti, in cui almeno un braccio di trasmissione (18; 18’) ed almeno un gruppo cilindro-pistone (14, 14’) sono posizionati al di fuori del bacino di carico (2; 2’).
  4. 4. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui almeno una coppia di sponde (6, 8) si sviluppa in modo continuo dalla parete di fondo (4, 4’) ad una quota superiore rispetto al livello massimo dei rifiuti solidi in detto bacino (2, 2’).
  5. 5. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui le pale compattatrici (10, 10’) sono azionabili in modo indipendente oppure in modo sostanzialmente sincrono.
  6. 6. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui almeno un gruppo cilindro-pistone (14, 14’) è impegnato da un lato, in modo ruotabile, in una biforcazione distale (22, 22’) del braccio di trasmissione (18, 18’).
  7. 7. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui almeno un gruppo cilindro-pistone (14, 14’) è imperniato in corrispondenza di una porzione di basamento (20, 20’) di detto dispositivo (1) che, rispetto ad un piano verticale passante per l'asse di rotazione (X, X’), è spostata verso una sede di collegamento (24) per il contenitore di raccolta (12), oppure che è sostanzialmente allineata rispetto a detto piano.
  8. 8. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui almeno una pala compattatrice (10, 10’) è telescopica.
  9. 9. Dispositivo secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, in cui, al fine di movimentare detto rifiuto, almeno un gruppo cilindropistone (14, 14’) lavora in trazione.
  10. 10. Assieme di compattazione (100) comprendente: - almeno un contenitore di raccolta (12) di un rifiuto solido; e - almeno un dispositivo (1), secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti, avente i bacini di carico (2, 2’) funzionalmente adibiti per il riempimento di detto contenitore (12).
  11. 11. Assieme di compattazione secondo la rivendicazione 10, in cui il contenitore di raccolta (12) delimita un primo (26) ed un secondo (26’) vano interno, rispettivamente alimentabili attraverso il primo (2) ed il secondo (2’) bacino di carico.
  12. 12. Assieme di compattazione secondo la rivendicazione precedente, in cui i vani interni (26, 26’) sono tra loro divisi in modo stagno e/o in cui i vani interni (26, 26’) sono di volume reciprocamente diverso.
  13. 13. Assieme di compattazione secondo le rivendicazioni 10-12, in cui il contenitore di raccolta (12) delimita almeno un’apertura di scarico-rifiuti (28, 28’) chiusa a tenuta tramite un portellone (30, 30’) mobile.
  14. 14. Assieme di compattazione secondo la rivendicazione precedente, in cui tra il contenitore di raccolta (12) ed il portellone (30, 30’) sono interposti uno o più elementi di tenuta (32, 32’) disposti in corrispondenza di soli tre lati di detto portellone.
  15. 15. Assieme di compattazione secondo le rivendicazioni 13-14, in cui il portellone (30, 30’) è vincolabile al contenitore di raccolta (12) tramite almeno un gancio o chiavistello (34), ed è movimentabile tramite mezzi di movimentazione (36) collegati meccanicamente al chiavistello per consentire/impedire il movimento di detto portellone (30, 30’).
  16. 16. Assieme di compattazione secondo la rivendicazione precedente, in cui i mezzi di movimentazione (36) comprendono almeno un attuatore lineare (38, 38’) agente tra il contenitore di raccolta (12) ed il portellone (30, 30’), un’estremità di detto attuatore essendo imperniata su un elemento mobile di trasmissione (40, 40’) di detto portellone, che trasmette il movimento dell’attuatore lineare al gancio o chiavistello (34).
  17. 17. Assieme di compattazione secondo la rivendicazione precedente, in cui l’elemento mobile di trasmissione (40, 40’) è incernierato al portellone (30, 30’) attorno ad un asse di rotazione parallelo e non coincidente rispetto all’asse di rotazione di detto elemento (40, 40’) rispetto a detto attuatore lineare (38, 38’).
  18. 18. Assieme (100) scarrabile secondo una qualsiasi delle rivendicazioni precedenti.
ITBS2014U000009U 2014-04-15 2014-04-15 Dispositivo e assieme per la compattazione di rifiuti solidi ITBS20140009U1 (it)

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