ITBO990252A1 - Dispositivo d' alimentazione di prodotti da infusione in macchine perla preparazione di relative bevande . - Google Patents

Description

DISPOSITIVO D'ALIMENTAZIONE DI PRODOTTI DA INFUSIONE IN MACCHINE PER LA PREPARAZIONE DI RELATIVE BEVANDE.

DESCRIZIONE DELL’INVENZIONE

La presente invenzione si inquadra nel settore tecnico concernente le macchine automatiche destinate alla preparazione di bevande ed in particolare si riferisce ad un dispositivo d'alimentazione di prodotti da infusione in macchine per la preparazione di relative bevande.

Le macchine automatiche di tipo noto, in particolare quelle che utilizzano cialde di prodotti per la preparazione delle relative bevande, comprendono essenzialmente un gruppo riscaldatore, un gruppo di infusione ed un gruppo erogatore.

(I gruppo riscaldatore è provvisto di una caldaia per la produzione dell’acqua calda che viene forzata a passare dapprima attraverso una doccia del gruppo infusione e quindi attraverso la cialda. Quest'ultima, supportata dal gruppo erogatore, è stata preventivamente portata in contatto con la doccia, ad esempio attraverso la movimentazione del gruppo erogatore verso il gruppo di infusione al fine di realizzare una camera a tenuta alloggiante la cialda stessa. L'acqua bollente che attraversa la cialda provoca l'infusione del tritume in essa contenuto e la realizzazione della bevanda che viene fatta defluire nella tazza da un canale predisposto nel gruppo erogatore.

Lo svantaggio principale presentato dalle macchine automatiche di tipo noto è che esse non consentono un agevole e veloce posizionamento della cialda, ad esempio, sul gruppo erogatore a causa dell'esiguo spazio iniziale che esiste tra quest’ultimo gruppo e la doccia del gruppo di infusione.

Altro svantaggio derivante dall'esiguo spazio fra il gruppo di infusione ed il gruppo erogatore consiste nel complicare l'operazione di pulizia ed in generale di manutenzione del parti affacciate dei gruppi, ed in particolare del filtro e della doccia.

Ulteriore svantaggio risiede nel fatto che il "caricamento" della cialda nel gruppo erogatore avviene manualmente e quindi per mezzo dell'introduzione di una porzione di mano nella zona compresa fra il gruppo erogatore ed in gruppo di infusione: ciò può rappresentare un pericolo di schiacciamento delle dita dell'utente. Infatti, a causa dell’allineamento fra il gruppo erogatore ed il gruppo di infusione, un'accidentale attivazione della macchina stessa prima ancora che l’utente abbia terminato l’operazione di posizionamento della cialda comporta l’avvicinamento repentino fra i due gruppi e quindi l'eventuale schiacciamento delle dita dell'utente.

Scopo della presente invenzione è dunque quello di proporre un dispositivo d'alimentazione di prodotti da infusione in macchine automatiche per la preparazione di bevande che consente un agevole, oltre che un sicuro, posizionamento della cialda all'interno del gruppo erogatore da parte dell’utente.

Altro scopo della presente invenzione è quello di proporre un dispositivo che risulti di facile ed agevole pulizia e manutenzione.

Ulteriore scopo è quello di proporre un dispositivo che sia di semplice realizzazione, di basso costo e di elevata affidabilità.

Gli scopi sopra indicati vengono ottenuti in accordo con il contenuto delle rivendicazioni.

Le caratteristiche del'invenzione sono evidenziate nel seguito con particolare riferimento alle allegate tavole di disegno, in cui:

- le figure 1 e 2 illustrano una vista frontale del dispositivo oggetto dell'invenzione, rispettivamente in una condizione inattiva ed una condizione operativa, e con alcune parti asportate per meglio evidenziarne altre;

- le figure 3 e 4 illustrano rispettivamente una vista laterale e dall’alto del dispositivo di figura 1 in corrispondenza della condizione inattiva;

- le figure 5 e 6 illustrano rispettivamente una vista laterale e dall’alto di una porzione del dispositivo di figura 1, in corrispondenza della condizione operativa;

- le figure 7 ed 8 illustrano una vista frontale di una seconda forma di realizzazione del dispositivo d'alimentazione oggetto della presente invenzione rispettivamente in corrispondenza della condizione inattiva ed in quella operativa;

- le figure 9 e 10 illustrano rispettivamente una vista laterale ed una dall’alto del dispositivo di cui alle figure 7 ed 8;

- la figura 11 illustra una vista in prospettiva in esploso di una terza forma di realizzazione del dispositivo d'alimentazione oggetto dell'invenzione;

- la figura 12 illustra una vista dall'alto del dispositivo di figura 11.

Con riferimento alle figure da 1 a 6, con 1 è indicato un dispositivo d'alimentazione di prodotti da infusione, ad esempio confezionati in cialde, in macchine per la preparazione di bevande del tipo caffè, tè, camomilla o tisane varie.

Ciascuna macchina per la preparazione di bevande per infusione, ad esempio macchine da caffè comprende essenzialmente un gruppo infusore 2, un gruppo erogatore 4, mezzi di movimentazione di questi gruppi infiisore 2 ed erogatore 4 ed una coppia di guide 9.

il gruppo infusore 2 presenta una doccia 3 in comunicazione di flusso con un gruppo riscaldatore, noto e non illustrato, di acqua calda per infusione costituito da una caldaia la cui erogazione di acqua è asservita ad una valvola elettrocomandata; un gruppo erogatore 4 avente una sede 5, destinata ad alloggiare le cialde di prodotti da infusione 6, ed un canale d'erogazione 7 delle bevande.

I mezzi di movimentazione 10 dei gruppi infusore 2 ed erogatore 4 sono essenzialmente costituiti da un cilindro 10a al cui interno scorre uno stantuffo 10b dotato di uno stelo 20 la cui estremità libera presenta un aggancio a gola 21 complementare ad una rientranza 23 realizzata all'interno del gruppo erogatore 4.

Le due guide laterali 9 sono essenzialmente costituite da due colonnine che si estendono tra la base del gruppo infusore 2 e quella dei mezzi di movimentazione 10.

II dispositivo 1 comprende un elemento di chiusura 11 , del tipo sportello, una cui estremità risulta girevolmente incernierata ad una colonnina 9 per mezzo di un elemento tubolare 14 costituito da un primo cannotto 14a ed un secondo cannotto 14b.

Il primo cannotto 14a reca sulla superficie esterna una camma 13 a sviluppo pressoché elicoidale, mentre il secondo cannotto 14b, coassiale con il primo cannotto 14a, è ad esso vincolato per mezzo di un contrasto cedevole 16 costituito da un riscontro 17 una cui estremità è alloggiata, con interposizione di una molla 18, all'interno di una nicchia 19 realizzata nel primo cannotto 14a, mentre l’estremità libera è destinata ad inserirsi in uno di tre recessi 20 realizzati sulla testata del secondo cannotto 14b. L'inserimento in un predeterminato recesso 20 determina la posizione angolare dello sportellino 11 che dipende non solo dal normale funzionamento della macchina in cui è inserito questo dispositivo ma anche da accidentali o forzate rotazioni dello sportellino 11 che risulta in tal modo vincolato in maniera "cedevole" al secondo cannotto 14b.

Il funzionamento del dispositivo 1 nella preferita forma di realizzazione è alquanto semplice in quanto l'operatore, partendo da una condizione di inattività I dello sportellino 11 in cui esso è scostato angolarmente dal corpo del gruppo infusore 2, depone una cialda 6 nella sede 8 del gruppo erogatore agganciato allo sportellino 11.

L’attivazione della macchina 1, determina l'apertura di una valvola, nota e non illustrata, che permette all'acqua, ad esempio proveniente dalla caldaia, di affluire nella camera interna 26 del cilindro 10a attraverso il foro 27, cosicché lo stelo 20 del cilindro 10a si solleva in direzione del gruppo infusore 2.

In prossimità dell'estremità libera dello stelo 20 è fissata centralmente una piastra 28, le cui estremità sono guidate e scorrevoli sulle colonne 9. Ad una di queste estremità sono vincolati mezzi d'incastro 13, ad esempio del tipo nottolino, destinato ad impegnarsi nella corrispondete camma 13 realizzata sulla parete esterna del primo cannotto 14a. Il movimento traslatorio verticale dello stelo 20, e quindi della piastra 28, unitamente al profilo della camma 13, fa sì che lo sportello 11 ruoti verso il corpo della macchina, cioè verso il gruppo infusore 2, e conseguentemente che il gruppo erogatore 4 ruoti e contemporaneamente si innalzi in virtù dello scorrimento (durante la rotazione) di un'appendice 29 sulla superfìcie superiore della piastra 28, come chiaramente illustrato nelle figure 4 e 6.

Quando l'estremità libera dello sportello 11 risulta addossata alla colonna opposta a quella a cui esso è imperniato, e conseguentemente il gruppo erogatore 4 è coassiale con il gruppo infusore 2, viene definita una camera stagna 8 compresa tra questi due gruppi e contenente la cialda 6 e viene determinata una condizione operativa 0.

La resistenza opposta dal gruppo infusore 2 all'avanzamento dello stelo 20 sulla cui estremità libera si è incastrata compelmentariamente la rientranza 23 del gruppo erogatore, determina un aumento di pressione dell'acqua fatta affluire al cilindro 10a dei mezzi di movimentazione 10, al punto da fare scattare un'elettrovalvola a tre vie che devia il flusso dell'acqua riscaldata dalla camera interna 26 del cilindro 10a alla doccia 3 del gruppo infusore 2. L'acqua riscaldata iniettata nella camera a tenuta 8 viene quindi fatta defluire forzatamente attraverso la cialda 6 diventando bevanda che fuoriesce all'esterno della camera a tenuta 8 attraverso il canale d'erogazione 7.

Al termine della realizzazione della bevanda, e quindi della condizione operativa O, il dispositivo 1 ritorna nella condizione inattiva I mediante la rotazione a ritroso dello sportellino 11 e quindi del gruppo erogatore consentita dall'abbassamento dello stelo 20 in virtù o del deflusso di acqua dalla camera interna 26 o della forza di reazione elastica di elementi elastici 15, del tipo molle, agenti sulla piastra 28 e disposte sulle colonne 9 e/o sullo stelo 20 tra lo stantuffo 30 e la chiusura superiore 31 del cilindro 10a.

E' importante osservare che qualsiasi spostamento angolare dello sportellino 11 può essere forzatamente ottenuto sia volontariamente che accidentalmente in virtù dello sganciamento dell’accoppiamento tra il primo ed il secondo tubolare e cioè dello sganciamento del contrasto cedevole 16 mediante la fuoriuscita del riscontro 17 dalla nicchia 19.

Facendo riferimento alle figure da 7 a 10, una seconda forma di realizzazione del dispositivo 1 prevede che i mezzi di movimentazione 10 agiscano sul gruppo infusore 2 avvicinandolo ed allontanandolo dal gruppo erogatore 4, e determinano la rotazione complanare dell'elemento di chiusura 11.

In questa seconda forma di realizzazione, il gruppo erogatore 4 è supportato dalla piastra 28 che funge da base rotante dell'intero gruppo, mentre la base superiore è determinata dalla base del cilindro 10a. L'estremità libera dello stelo 20 agisce direttamente sul gruppo infusore 2 che, al calare dall'alto dello stelo 20, si sposta verso il gruppo erogatore 4 che viene posto in rotazione in virtù dell’impegno nella camma 13 del nottolino 12 vincolato ad una staffa 32 solidale al gruppo infusore 2.

Il funzionamento è identico a quello descritto per la prima forma di realizzazione, con l'unica eccezione che il ritorno nella condizione inattiva I è favorito da molle 15 disposte sulle colonne 9 tra i gruppi infusore 2 e erogatore 4.

Nella terza forma di realizzazione, illustrata nelle figure 11 e 12, l'elemento di chiusura 11 è vincolato alle colonne 9 con interposizione di un braccetto 24 una cui estremità è vincolata all’elemento tubolare 14 e la restante estremità è incernierata per mezzo di un pemetto 25, scorrevole dentro un’asola 26 realizzata all'estremità di detto braccetto, all'elemento di chiusura 11 che trasla su un piano orizzontale in corrispondenza del passaggio dalla condizione inattiva l a quella operativa O e viceversa.

E' vantaggioso evidenziare che lo sportello 11, in corrispondenza della condizione operativa 0 funge da chiusura totale dello spazio tra i gruppi infusore 2 ed erogatore 4, garantendo quindi una maggiore sicurezza nella prevenzione di incidenti come lo schiacciamento delle dita dell’operatore tra i due gruppi.

Inoltre, quando lo sportello, e quindi la sede 5 di alloggiamento della cialda 6, sono nella condizione inattiva I, iniziale, risulta estremamente facile ed agevole posizionare la cialda 6 oppure pulire i filtri.

Il principale vantaggio della presente invenzione è quello di fornire un dispositivo d'alimentazione di prodotti da infusione in macchine automatiche per la preparazione di bevande che consenta un agevole posizionamento della cialda all’interno del gruppo erogatore da parte dell’utente, ed un'estrema garanzia di sicurezza della macchina su cui è installato, soprattutto in corrispondenza della condizione operativa.

Altro vantaggio è quello di fornire un dispositivo che risulti di facile ed agevole pulizia e manutenzione.

Ulteriore vantaggio è quello di proporre un dispositivo che sia di semplice realizzazione, di basso costo e di elevata affidabilità.

Si intende che quanto sopra è stato descritto a titolo esemplificativo e non limitativo, per cui eventuali varianti costruttive si intendono rientranti nell’ambito protettivo della presente soluzione tecnica, come sopra descritta e nel seguito rivendicata.

Claims (9)

1. RIVENDICAZIONI 1) Dispositivo d'alimentazione di prodotti da infusione in macchine per la preparazione di relative bevande, in cui ciascuna di queste macchine comprende: - un gruppo infusore 2 essenzialmente comprendente una doccia 3 in comunicazione di flusso con un gruppo riscaldatore di acqua calda per infusione; - un gruppo erogatore 4 essenzialmente comprendente una sede 5, destinata ad alloggiare detti prodotti da infusione 6, ed un canale d'erogazione 7 di dette bevande; - mezzi di movimentazione 10 di detti gruppi infusore 2 ed erogatore 4, destinati ad avvicinarli ai punto da creare una camera a tenuta 8 destinata ad alloggiare detti prodotti da infusione 6 in corrispondenza di una condizione operativa O in cui detta acqua riscaldata attraversa a pressione detti prodotti da infusione 6 e fuoriesce come bevanda da detto canale d'erogazione 7; - almeno una guida laterale 9 associata a detti gruppi infusore 2 ed erogatore 4 in grado di guidare sia il mutuo avvicinamento in corrispondenza del passaggio da una condizione inattiva I, in cui detti gruppi infusore 2 ed erogatore 4 sono distanziati, a detta condizione operativa O, sia il mutuo allontanamento in corrispondenza del passaggio da quest’ultima condizione a quella inattiva I; - detto dispositivo 1 essendo caratterizzato dal fatto di comprendere un elemento di chiusura 11 vincolato ad almeno una guida 9 e supportante detto gruppo erogatore 4 in modo tale da allontanare quest'ultimo da detto gruppo infusore 2 in corrispondenza della condizione inattiva I, al fine di alloggiare in detta sede 5 detti prodotti 6, e da portare detto gruppo erogatore 4 in allineamento assiale con detto gruppo infusore 2 in corrispondenza di detta condizione operativa O, in virtù dell'impegno di mezzi d'incastro 12, vincolato a detti mezzi di movimentazione 10, in una camma 13 prevista in detto elemento di chiusura 11.
2. 2) Dispositivo secondo la rivendicazione 1 caratterizzato dal fatto che detto elemento di chiusura 11 è girevolmente vincolato ad almeno detta una guida laterale 9 per mezzo di un elemento tubolare 14, fissato ad una sua estremità, sulla cui superficie esterna è realizzata detta camma 13 a sviluppo pressoché elicoidale, e che è assialmente scorrevole su detta guida 9 a seguito dell'attivazione di detti mezzi di movimentazione 10 nel passaggio da detta condizione inattiva I a quella operativa O e viceversa.
3. 3) Dispositivo secondo la rivendicazione 2 caratterizzato dal fatto che detto elemento tubolare 14 è costituito da: - un primo cannotto 14a sulla cui superfìcie esterna è realizzata detta camma 13 in cui si impegna detto nottolino 12 scorrevolmente vincolato a detti mezzi di movimentazione 10; - un secondo cannotto 14b coassiale con detto primo cannotto 14a e ad esso vincolato per mezzo di un contrasto cedevole 16 costituito da un riscontro 17 una cui estremità è alloggiata, con interposizione di una molla 18, aH'intemo di una nicchia 19 realizzata in detto primo cannotto 14a, e l'estremità libera è destinata ad inserirsi in recessi 20 realizzati in detto secondo cannotto 14b in corrispondenza di rotazioni forzate di detto elemento di chiusura 11 vincolato a detto secondo cannotto 14b.
4. 4) Dispositivo secondo la rivendicazione 1 caraterizzato dal fato che il passaggio da detta condizione operativa O a deta condizione inattiva I avviene a seguito della forza di reazione di mezzi elastici 15 interposti tra detti gruppi infusore 2 ed erogatore 4.
5. 5) Dispositivo secondo la rivendicazione 1 caratterizzato dal fatto che detti mezzi di movimentazione 10 comprendono inoltre mezzi elastici 15 in grado di consentire il passaggio da detta condizione operativa O a detta condizione inativa I.
6. 6) Dispositivo secondo la rivendicazione 1 caraterizzato dal fatto che detti mezzi di movimentazione 10 prevedono la movimentazione assiale dello stelo 20 di un cilindro la cui estremità libera è provvista di un aggancio a gola 21 a cui si accoppia complementariamente una rientranza 23 realizzata in deto gruppo erogatore 4 in corrispondenza della condizione operativa O.
7. 7) Dispositivo secondo la rivendicazione 1 caraterizzato dal fato che deti mezzi di movimentazione 10 agiscono su deto gruppo infusore 2 avvicinandolo a ed allontanandolo da detto gruppo erogatore 4, e determinano la rotazione complanare di detto elemento di chiusura 11.
8. 8) Dispositivo secondo la rivendicazione 1 caraterizzato dal fato che deti mezzi di movimentazione 10 agiscono su detto gruppo erogatore 4 supportato da deto elemento di chiusura 11 in modo da avvicinarlo a od allontanarlo da detto gruppo infusore 2 e contemporaneamente da ruotarlo in direzione favorevole o contraria a quest'ultimo, rispetivamente nel passaggio da detta condizione inattiva I a quella operativa O e viceversa.
9. 9) Dispositivo secondo la rivendicazione 2 caraterizzato dal fatto che deto elemento di chiusura 11 è vincolato a deta almeno una guida 9, con interposizione di un bracceto 24, una cui estremità è vincolata a deto elemento tubolare 14 e la restante estremità è incernierata per mezzo di un perneto 25, scorrevole all’interno un'asola 26 realizzata all'estremità di detto bracceto 24, a detto elemento di chiusura 11 che trasla su un piano orizzontale in corrispondenza del passaggio da deta condizione inattiva I a quella operativa O e viceversa.